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LA NOSTRA STORIA – Tanti auguri al “ghepardo” Tommaso Rocchi

Il 19 settembre 1977 nasce a Venezia Tommaso Rocchi. Cresciuto nelle giovanili della sua città natia, a 16 anni si trasferisce alla Juventus. Nella stagione 1993-94 vince il Campionato Primavera. L’anno successivo entra a far parte della prima squadra senza però giocare neanche un minuto. A fine stagione la società bianconera decide di mandare il giovane a farsi le ossa nelle serie minori. Gioca con Pro Patria, Fermana, Como e Saronno. Nei due anni successivi ha militato in Serie B con Treviso e Empoli.

L’ARRIVO ALLA LAZIO

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Nell’estate del 2004 i biancocelesti, appena prelevati da Claudio Lotito, hanno pochi giocatori in organico. Il neopresidente capitolino tra i tanti acquisti fatti per rimpinguare la rosa acquista anche Tommaso Rocchi. Nel primo anno a Roma, la Lazio si divide tra le gestioni di Mimmo Caso e di Papadopulo. L’attaccante veneto fa innamorare subito la Curva Nord con un gol nel derby del 6 gennaio 2005, chiudendo la gara sul 3-1 e facendo impazzire di gioia i presenti insieme al suo grande amico Paolo Di Canio.

LEADER IN CAMPO E FUORI

Nelle stagioni successive Tommasino diventa sempre più leader indiscusso sia in campo che nello spogliatoio. Nella stagione 2005-06 la Lazio chiude al sesto posto in campionato. Il ‘ghepardo’, questo il suo soprannome, realizza sedici gol che gli valgono addirittura la chiamata in Nazionale. L’anno dopo, in un campionato stravolto dallo scandalo “Calciopoli”, i biancocelesti si classificano al terzo posto. Posizione che gli vale l’accesso ai preliminari di Champions, e Rocchi si ripete mettendo a segno altre sedici reti.

LA COPPA CON LA FASCIA DA CAPITANO AL BRACCIO

Ma la stagione più bella di Tommasino alla Lazio è il 2007-08 quando i ragazzi di Delio Rossi raggiungono la finale di Coppa Italia, vincendola contro la Sampdoria, e Rocchi alza la sua prima coppa con la fascia di capitano al braccio. Tre mesi dopo la Lazio si ripete vincendo a Pechino la finale di Supercoppa Italiana contro l’Inter. Merito anche di Tommasino che con un pallonetto dal limite dell’area mette fuori gioco Julio Cesar e regala ai tifosi biancocelesti un altro trofeo. Di lì in poi, vuoi l’età, vuoi che la Lazio comincia a crescere anche dal punto di vista tecnico, Rocchi non brilla in campo ma resta comunque uno dei leader nel gruppo, considerato da tutti un vero punto di riferimento.

L’ADDIO ALLA LAZIO

A gennaio 2013 decide di lasciare la Lazio, accettando l’offerta arrivata dall’Inter ma a fine stagione non gli viene rinnovato il contratto. A novembre del 2013 si accorda con il Padova. Ad agosto 2014 firma per l’Haladás, formazione ungherese che milita nella massima divisione. A fine stagione rimane svincolato, decide di rimanere un altro anno in Ungheria firmando un contratto annuale con il Tatabánya, squadra allenata da Bruno Giordano e militante in Nemzeti Bajnokság III. Successivamente prima a causa di una ricaduta dell’infortunio già patito e poi per le dimissioni di Giordano per il resto della stagione non colleziona più nessuna presenza. Sarà questa l’ultima annata sul campo per l’attaccante veneziano, il quale a fine stagione decide di appendere gli scarpini al chiodo.

CAPITOLO NAZIONALE

In Nazionale ha esordito a 28 anni. Nel 2008 è stato convocato da Pierluigi Casiraghi nella Nazionale Olimpica per partecipare alle Olimpiadi di Pechino come unico fuoriquota del gruppo azzurro, segna anche un gol contro la Corea del Sud ma un infortunio lo costringe ad abbandonare la competizione.

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