Focus
LA NOSTRA STORIA Ciro Immobile, lo scugnizzo biancoceleste

Il 20 febbraio 1990 nasce a Torre Annunziata l’attaccante della Lazio Ciro Immobile. Potente ma al tempo stesso agile, in genere punta l’avversario riuscendo spesso a superarlo in dribbling. Ambidestro, forte di testa e abbastanza veloce.
L’attaccante napoletano Ciro Immobile è arrivato alla Lazio dal Siviglia in cambio di 8,5 milioni più 500.000 euro di bonus. Giunto a Formello con l’intento di far dimenticare l’addio di Klose alla piazza biancoceleste, a suon di gol, ci è riuscito in pieno.
LA NAZIONALE
Esordisce con la nazionale Under 21 di Pierluigi Casiraghi nella amichevole Austria-Italia. Nello stesso anno entra anche nella nazionale Under 20 di Francesco Rocca, con la quale partecipa ai Giochi del Mediterraneo 2009 a Pescara. Torna in Under 21 a tre anni dall’esordio. Partecipa all’Europeo di categoria in Israele. Il 2 marzo 2014 ottiene la prima convocazione con la Nazionale Maggiore di Cesare Prandelli. Esordisce a 24 anni in una amichevole tra Spagna e Italia. Nel 2014 viene convocato per il Mondiale.
Nelle prime partite di qualificazione a Euro 2016 viene promosso titolare in coppia con Simone Zaza. I due verranno poi scavalcati nelle gerarchie da Eder e Graziano Pellé. Immobile viene comunque convocato da Conte per l’Europeo 2016. Viene confermato anche dal nuovo CT Gian Piero Ventura, suo allenatore ai tempi del Torino. Con 6 reti realizzate in 10 presenze si laurea capocannoniere del Girone G di qualificazione al Mondiale 2018 ma l’Italia non riesce a qualificarsi venendo eliminata ai play-off dalla Svezia.

Focus
LA NOSTRA STORIA Tanti Auguri al ‘Puzza’: Antonio Candreva

Il 28 febbraio 1987 nasceva a Roma l’ex giocatore della Lazio Antonio Candreva. Centrocampista completo. Nasce trequartista ma gioca come ala offensiva.
Candreva comincia a giocare nei pulcini del Tor de’ Cenci per poi passare alla Lodigiani. Viene soprannominato il “Puzza” perché non ci sta a perdere neanche in allenamento. A 16 anni gioca negli Allievi nazionali della Ternana. Nel 2007 passa all’Udinese dove esordisce in Serie A. La stagione successiva passa in prestito al Livorno in Serie B. Diventa titolare e contribuisce alla promozione restando in Toscana due stagioni. Nell’inverno del 2010 passa alla Juventus in prestito con diritto di riscatto della comproprietà. A fine stagione non viene riscattato e fa ritorno all’Udinese che lo gira in prestito al Parma. Nella stagione 2011/12, dopo essere tornato a Udine, passa in prestito con diritto di riscatto al Cesena dove rimane fino a gennaio 2012 quando passa in prestito alla Lazio.
GLI ANNI IN BIANCOCELESTE
L’1 febbraio 2012 esordisce all’Olimpico tra i fischi a causa della sua presunta fede giallorossa. In soli sei mesi trasforma i fischi in applausi. Per la sua serietà professionale e l’attaccamento alla piazza viene talmente apprezzato dalla tifoseria che lo soprannomina Romoletto o Sant’Antonio (da) Candreva, appellativo datogli da Guido De Angelis. Nel 2013 vince la Coppa Italia grazie al successo nella stracittadina. Il 17 giugno 2014 la Lazio comunica di aver risolto a proprio favore la compartecipazione del calciatore. Nell’estate 2016 il giocatore passa all’Inter per 25 milioni di euro.
LA NAZIONALE
Il 14 novembre 2009 a Pescara esordisce in Nazionale nell’amichevole Italia-Olanda. A giugno 2013 Prandelli lo inserisce nella lista dei convocati azzurri che prenderanno parte alla FIFA Confederations Club in Brasile. L’anno seguente, nel 2014, partecipa ai Campionati del Mondo in Brasile. Il 31 maggio 2016 viene convocato per l’Europeo in Francia. È una pedina anche della squadra di Ventura che fallisce la qualificazione al campionato del mondo 2018 arrendendosi nei play-off agli svedesi.