Fabrizio Ravanelli nasce a Perugia l’11 dicembre 1968. Soprannominato ‘Penna Bianca’ o ‘Silver Fox’ a causa del colore dalla sua capigliatura. Di ruolo attaccante. Viene ricordato anche per la particolare esultanza dopo aver segnato, da lui inventata, che consisteva nel coprirsi la testa con la maglia di gioco e continuare a correre con le braccia divaricate.
Fabrizio Ravanelli cresce nelle giovanili del Perugia con cui debutta in prima squadra nella stagione 1986-1987 in Serie C2. Dopo tre stagioni viene acquistato dall’Avellino in Serie B. A gennaio 1990 viene mandato in prestito alla Casertana in Serie C1. La stagione dopo disputa con gli irpini soltanto il precampionato e due gare di Coppa Italia dopodiché viene ceduto alla Reggiana, ancora in Serie B.
LA JUVENTUS
Nel 1992 si trasferisce alla Juventus, squadra di cui diverrà vice-capitano, per 3 miliardi di lire. Nella prima stagione vince la Coppa UEFA. Nella stagione 1994-1995 vince il 23° scudetto e la nona Coppa Italia della storia bianconera. L’anno successivo vince la Champions League. Alla fine della stagione viene ceduto al Middlesbrough in Premier League per 18 miliardi di lire.
INGHILTERRA E FRANCIA
Passato al Middlesbrough contribuisce al raggiungimento delle finali di FA Cup e Football League Cup (perse rispettivamente contro Chelsea e Leicester City). Le sue reti però non bastano ad evitare la retrocessione in First Division. L’anno dopo si trasferisce in Francia all’Olympique Marsiglia, dove resta per due stagioni e mezzo.
LA LAZIO E DI NUOVO L’INGHILTERRA
Torna in Italia nel 1999 quando viene ingaggiato dalla Lazio, dove viene impiegato come riserva.Potrebbe interessarti
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LA NAZIONALE
Il 25 marzo 1995 fa il suo esordio in Nazionale, segnando una rete, contro l’Estonia. Nel 1998 viene convocato per il Mondiale ma non vi partecipa perché colpito da broncopolmonite.
LA CARRIERA DA ALLENATORE
Nel luglio 2011 esordisce come tecnico degli Esordienti della Juventus. La stagione successiva passa ad allenare i Giovanissimi Regionali. A giugno 2013 viene ingaggiato come tecnico dell’Ajaccio, in Ligue 1. A novembre viene sollevato dall’incarico. Dopo cinque anni di inattività a giugno 2018 viene chiamato ad allenare l’Arsenal Kiev, neopromosso nella massima serie ucraina. Viene sollevato dall’incarico il successivo settembre con la squadra ultima in classifica.

