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Lazio Torino oggi la sentenza: Lotito difende: “Non c’era causa di forza maggiore”

Lazio Torino oggi la sentenza per quanto riguarda la partita in programma il marzo e non disputata a causa dalla mancata presenza da parte della squadra granata

Lazio Torino oggi la sentenza per capire se i biancocelesti avranno la vittoria a tavolino o bisognerà giocare la partita alla prima data disponibile. Nel frattempo però, il presidente Lotito ha preparato un contro ricorso a quello effettuato dai granata perché avrebbe voluto giocare il 2 marzo com’era previsto dal calendario. Si è appellato a diverse situazioni rispondendo al ricordo la scorsa notte presentando diversi documenti. Ricordiamo che il Torino aveva l’obbligo da parte dell’Asl di restare in quarantena preventiva a causa di molti contagi all’interno della squadra che sarebbe finito il 3 marzo.

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CONTRORECLAMO

Il Corriere dello Sport avrebbe tirato fuori alcuni dei documenti inviati dalla Lazio: “Il Torino non può invocare alcuna causa di forza maggiore. La quarantena disposta dall’Asl di Torino, ordinanza a effetto immediato per la tutela della salute, non poteva decorrere dal giorno dopo con scadenza il 2 marzo e non l’1. Era venuta meno il 28 febbraio, giorno in cui il Torino aveva ripreso ad allenarsi. Cui ha fatto seguito a un provvedimento retroattivo dell’Asl. Provvedimento illegittimo”. Inoltre la Lazio vuole sottolineare come il Torino nonostante avesse la quarantena in atto, il 28 febbraio si sia allenata violando di conseguenza la stessa quarantena iniziata il 23 febbraio, senza contare che a partire dal 27 febbraio i tamponi dei calciatori davano tutti esito negativo.

LEGA E LOTITO

Lotito ha presentato reclamo: “per ovviare alla violazione aveva chiesto e ottenuto dall’Asl, con lettera dell’1 marzo, una revoca retroattiva a partire dal 28 febbraio”, inoltre la stessa Lega ha ricordato al Torino di aver commesso un errore segnalando il problema: “nel non considerare il 23 febbraio, giorno dell’accertamento della positività, quale giorno iniziale del periodo di isolamento prescritto”. L’Asl aveva prontamente risposto: “il calcolo dei giorni di validità del provvedimento andava imposta considerando il giorno dell’emissione zero”.

JUVE NAPOLI

A differenza dal caso Lazio Torino, quello della Juve e del Napoli era completamente diverso, infatti la partita si sarebbe dovuta disputare il 4 ottobre ma il 3 ottobre alle ore 16.53 il Napoli aveva avuto una disposizione da parte dell’Asl che sarebbe iniziata proprio il 4 ottobre giorno della gara stessa e sarebbe stato impossibile partecipare alla partita.

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