Si poteva e doveva fare di più. L’arrivo di Sarri aveva creato la giusta magia, scemata per la difesa incompleta e un Kostic sfumato
E’ stata una lunga estate di passione quella del calciomercato della Lazio. L’addio di Simone Inzaghi improvviso e in malo modo; la lunga caccia al nuovo mister tra sondaggi e rumors. Poi l’ufficialità di Maurizio Sarri, allenatore acclamato dalla tifoseria intera. Quindi il mercato dei giocatori e la corsa all’acquisto di pedine adatte al 4-3-3 sarriano. Molto è andato bene, ma non tutto.
ATTACCO OTTIMO, NONOSTANTE L’ ADDIO DI CAICEDO
Il panterone ha deciso a malincuore di accettare il Genoa viste le poche possibilità di giocare come vice Immobile.Potrebbe interessarti
IL PROBLEMA DIFENSORE, IL SOLITO ERRORE
Un mercato che poteva essere da 8.5 si svaluta in un 6 per la grave lacuna in difesa. Mancano all’appello un vero laterale sinistro di riserva (Radu sarebbe solamente adattato e l’età non è dalla sua parte) e il solito difensore centrale, richiesto da anni dalla piazza intera. C’erano Romagnoli, Rugani, Maksimovic, insomma se si voleva si poteva mettere la ciliegina sulla torta. “Sono felice di Patric” tranquillizza Sarri. Tutto il bene che vogliamo al biondo spagnolo, ma un altro difensore di ruolo e non adattato serviva come il pane. Noi siamo contenti a metà, con un difensore si partiva in pole per la sfida scudetto. Peccato.