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“Il calcio per me, se lo devo definire con una sola parola è: passione, perché racchiude tante cose. Ho iniziato a giocare a 3/4 anni e non ho mai smesso, dopo tanti sacrifici sono arrivato dove voglio essere. Giocare per la massima serie del tuo Paese è un sogno di tanti bambini, ed era anche il mio. Oggi sento di avere un grande privilegio. Qui hanno giocato tanti campioni. Con la fascia al braccio prendo l’eredità di Ciro, mio grande amico, un pezzo grosso di questo campionato. La prima volta che ho vestito l’azzurro in allenamento ho sentito un senso di leggerezza. Si sente la storia, ma ti fa sentire forte, anche se porta tante responsabilità. Vincere all’Olimpico è bello, è coinvolgente, la Curva Nord e i tifosi trasmettono forza e voglia di indossare questa maglia. Mi sono affezionato alla Lazio, come alla città. L’arrivo di Baroni è stato un impatto piacevole, non ha mai sbagliato a preparare una partita, ci ha sempre dato calma e serenità. Giocare per la Lazio è diverso, speciale, ti porta a essere tifoso di questa storia e questa maglia. E io da qui non intendo muovermi”.



