Per la prima estate dopo 17 anni senza il consueto ritiro della Lazio ad Auronzo, il paese cambia volto e si trasforma in un viaggio nel tempo… verso il Giurassico. Come racconta Il Gazzettino, un’atmosfera preistorica circonda il lago di Santa Caterina, dove 22 dinosauri a grandezza naturale hanno sostituito i calciatori biancocelesti. Dall’allosauro ai piedi delle Tre Cime al maestoso diplodoco di 20 metri lungo la riva, queste creature monumentali animeranno Auronzo fino al 7 settembre grazie alla mostra “All’alba delle Tre Cime. I dinosauri”.
Organizzata dal Comune in collaborazione con la Magnifica Comunità del Cadore e il Comune di Danta, la mostra si sviluppa tra spazi all’aperto – dove i dinosauri sembrano muoversi in branco come in Jurassic Park – e otto sale del museo di Palazzo Corte Metto. Qui, i visitatori possono esplorare collezioni di fossili, installazioni immersive e approfondimenti scientifici.
Le Dolomiti, del resto, conservano una memoria antichissima, come dimostrano le impronte e i reperti fossili scoperti nella zona. Celebre l’orma dell’Eubrontes sul sentiero per il rifugio Auronzo, purtroppo vandalizzata lo scorso autunno.
Tra i protagonisti della mostra figurano “Ciro”, il cucciolo fossile italiano, e “Antonio”, il gigantesco Tethyshadros. Le riproduzioni, realizzate da Geomodel con il supporto di paleontologi, rendono omaggio a un passato remoto straordinario. Un modo creativo per vivere le Dolomiti… nell’estate in cui il calcio ha ceduto il passo alla fantasia preistorica.
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