L’aneddoto inedito di Bigon su Roberto Baggio e la Lazio: un talento che quasi cambiò la storia #Lazio #Baggio #CalcioStoria
Immaginate un ex campione della Lazio che svela un retroscena affascinante su uno dei più grandi calciatori italiani di sempre. Alberto Bigon, che ha indossato la maglia biancoceleste con grande distinzione per due anni, è sempre stato un attento osservatore delle vicende del club. Le sue esperienze sul campo lo hanno reso una voce autorevole, e ora condivide un episodio che cattura l’essenza del calcio di un’epoca passata, lasciando i fan a chiedersi cosa sarebbe potuto essere.
In una chiacchierata con la Gazzetta dello Sport, Bigon ha richiamato alla mente un momento chiave legato a Roberto Baggio ai tempi della Serie A. Questo aneddoto non solo evidenzia l’entusiasmo per i talenti emergenti, ma anche le dinamiche curiose del calciomercato di allora. Ecco come ha descritto la scoperta di Baggio: "Un giorno ce lo presentano: ‘Questo è Roberto Baggio e da oggi si allenerà con la prima squadra’. ‘Sempre?’, chiedo. ‘Da oggi’, dice il direttore sportivo. ‘E cosa fa? Lascia la scuola?’. ‘Sì’. ‘Ma dai, i ragazzini mandateli a scuola…’." Questa frase, ricca di stupore e umorismo, mostra il contrasto tra l’ingenuità giovanile di Baggio e il mondo professionale del calcio, mettendo in luce come Bigon fosse colpito dall’idea di un ragazzo così giovane che abbandonava gli studi per seguire la sua passione.
Non finisce qui: Bigon ha anche toccato l’interesse della Lazio per Baggio, rivelando un episodio che fa riflettere sulle opportunità perse. "Mi aveva chiamato la Lazio per sapere com’era el bocia. Ho risposto: ‘Un fenomeno, prendetelo subito. Ma sono fuori di testa a Vicenza? Vogliono cinquecento milioni di lire! Ma ne vale molti di più’." In questa citazione, Bigon esprime con entusiasmo il valore straordinario di Baggio, criticando il prezzo richiesto e sottolineando quanto il giocatore fosse un investimento imperdibile, alimentando la curiosità su cosa avrebbe potuto significare per la Lazio acquisirlo.
Questo racconto di Bigon non solo riaccende l’interesse per la storia del calcio italiano, ma invita i lettori a riflettere su come piccole decisioni possano alterare il destino di una squadra. Un aneddoto che continua a brillare per il suo fascino intramontabile, offrendo uno sguardo dietro le quinte di un’era leggendaria.