Lazio – Alberto Bigon, storico ex centrocampista della Lazio dal 1980 al 1982, ha raccontato, in un’intervista esclusiva a “La Gazzetta dello Sport“, un curioso retroscena legato ai primi passi di Roberto Baggio, “il divin codino”, e del suo possibile approdo, sfumato, in biancoceleste.
Lazio, Roberto Baggio avrebbe potuto giocare per la maglia della prima squadra della Capitale
Appena lasciata la Lazio, Bigon fu contattato proprio dal club capitolino per riscontrare un parere su un giovane talento che stava facendo le fortune del Vicenza:
“MI AVEVANO CHIAMATO PER SAPERE COM’ERA EL BOCIA. RISPOSI: ‘UN FENOMENO, PRENDETELO SUBITO“
Tuttavia, la Lazio si tirò indietro alla richiesta di 500 milioni di lire (circa 250.000 euro di adesso) del club veneto. La cifra venne ritenuta “scandalosa” da parte della società laziale, e alla fine non se ne fece nulla.
“MA SONO FUORI DI TESTA A VICENZA?“
Questa la reazione della Lazio. Eppure, passato l’iniziale stupore, fu la società stessa, guidata allora dal Presidente Gian Chiaron Casoni, a dire a postumi che Roberto Baggio valeva, in realtà, molto di più.

A strapparlo alla concorrenza fu poi la Fiorentina, che ne intuì il potenziale prima di tutti. Un’occasione mancata dalla Lazio, raccontata da chi in quel periodo conosceva bene l’ambiente biancoceleste e il calciomercato Lazio.
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