Sticchi Damiani non le manda a dire: l’attacco al match con la Lazio del presidente Lecce



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Il presidente del Lecce non ci sta: rabbia per gli arbitraggi controversi!

Il patron del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, ha fatto sentire la sua voce in una recente conferenza, tornando a infuocare il dibattito sugli episodi arbitrali della sfida contro la Lazio. Con toni accesi e dettagli che lasciano poco spazio a dubbi, le sue parole stanno già suscitando scalpore nel mondo del calcio italiano. Ma cosa ha detto esattamente? Scopriamolo in questo resoconto che rivela le tensioni dietro le quinte del gioco.

Nelle sue dichiarazioni, Sticchi Damiani ha colpito dritto al cuore della questione, lamentando decisioni che potrebbero aver influenzato pesantemente il destino della squadra. "Abbiamo subito una espulsione per doppio giallo inaccettabile, in più un episodio da rigore cancellato: sono episodi che avrebbero anche potuto decretare la nostra retrocessione." (Questo commento evidenzia come il presidente ritenga che questi errori arbitrali abbiano messo a rischio la permanenza in Serie A, amplificando la frustrazione per scelte decisive sul campo). Non solo, ma ha anche denunciato una multa ingiusta, aggiungendo un altro strato di indignazione alla narrazione.

Proseguendo, il presidente ha spiegato le azioni intraprese per far luce su questi incidenti, descrivendo un trattamento che va oltre il professionale. "In occasione dell’ultima partita il Lecce è stato incomprensibilmente multato. Abbiamo fatto comunicazione scritta ai vertici arbitrali per via di questi episodi e per il trattamento ricevuto da parte del direttore di gara che era molto, molto, molto nervoso e molto, molto, molto maleducato." (Qui, l’insistenza sulle ripetizioni sottolinea l’intensità dell’irritazione, dipingendo un quadro di un arbitraggio non solo errato, ma anche eccessivamente aggressivo, che ha lasciato il segno). Infine, ha espresso una richiesta chiara e decisa, puntando il dito contro il responsabile. "Lo sfogo è stato un referto completamente falso. Chiederò che questo signore (Fabbri, ndr) non venga più ad arbitrare il Lecce. Mi ha trattato con maleducazione." (Questa frase rivela un’accusa diretta di falsità e mancanza di rispetto, sollevando interrogativi su come vengano gestite le relazioni tra club e ufficiali di gara nel calcio moderno).

Queste rivelazioni non fanno che alimentare il dibattito su trasparenza e fairness nel campionato, lasciando i tifosi con una domanda: cosa succederà ora che il presidente ha alzato la posta? Con voci del genere, il calcio italiano resta un palcoscenico di emozioni e controversie che non smettono di appassionare.

Articolo pubblicato da Redazione il giorno 3 Giugno 2025 23:38
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di Redazione