Analisi affascinante sulla Lazio: Cardone rivela cambiamenti tattici e possibili sorprese per gennaio! #Lazio #Calcio #SerieA
Nel mondo del calcio, dove ogni partita estiva può nascondere indizi preziosi sul futuro di una squadra, l’opinionista Giulio Cardone ha offerto un’analisi intrigante sulla Lazio dopo l’ultimo test contro l’Avellino. Le sue osservazioni, condivise durante un intervento radiofonico, puntano i riflettori su come la squadra stia evolvendo, con un focus particolare sugli automatismi e sullo stato di forma dei giocatori. Cardone sottolinea che queste amichevoli non sono solo allenamenti, ma opportunità per affinare strategie e valutare riserve, lasciando i tifosi con domande su cosa riservi la stagione imminente.
Tra le sue parole più accattivanti, Cardone descrive una Lazio che sembra «A Frosinone contro l’Avellino ho visto una Lazio più vicina a quella dell’ultimo Sarri piuttosto che di quella più efficace del secondo anno. In particolare dal punto di vista della produzione offensiva. Si fraseggia molto, anche se ho visto una buona prima mezzora dal punto di vista del ritmo. Queste gare servono per mettere a punto delle cose, non poteva essere un esame probante per la difesa, anche se da Provstgaard arrivano buone sensazioni. È solido, è chiaro per lui è una fase importante anche perché Patric è alle prese con un nuovo problema, questa volta muscolare.» Questa citazione solleva curiosità su come la difesa stia reggendo nonostante le assenze, e cosa potrebbe significare per le prime sfide ufficiali.
Cardone non si ferma qui, esplorando opzioni per il centrocampo e possibili cambi tattici che potrebbero sorprendere i fan. Egli afferma: «Ora la preoccupazione maggiore per Sarri è in vista dell’esordio a Como. In difesa, senza Patric e Romagnoli (squalificato, ndr), ha la necessità di avere un centrale dominante che guidi la linea insieme a Gila. Vediamo che segnali arrivano nei prossimi giorni da Patric, con queste poche garanzie fisiche è difficile pensare di liberarsi tramite il mercato di Gigot» e continua con «Cataldi a metà campo è quello che garantisce maggiore ordine. Per caratteristiche è un po’ come il Jorginho del Napoli. Se dovessi immaginare già adesso il trio di centrocampo per Como, punterei su di lui, Guendouzi e Rovella come mezzala alla Allan.» Queste riflessioni invitano a chiedersi se la Lazio troverà la stabilità necessaria per brillare fin dall’inizio.
Ma è guardando al futuro che l’analisi di Cardone diventa davvero elettrizzante, con accenni a un allenatore più flessibile e a potenziali mosse di mercato. «Quello di oggi è un Sarri meno rigido rispetto alla versione precedente. Anche lui ha confessato che sta pensando ad alternative tattiche. Se non dovesse avere indicazioni positive da diversi giocatori, Dele-Bashiru e gli esterni in particolare, è pronto a cambiare anche il sistema di gioco per ottimizzare le risorse che ha, andando verso un modulo con il trequartista. Pensando a gennaio, con il possibile arrivo di Insigne, per esempio, si potrebbe virare su un 4-3-2-1 con Zaccagni ed Insigne o Pedro dietro uno tra Dia e Castellanos. Sull’ex capitano del Napoli, l’agente ha fatto sapere che a breve ci possa essere un annuncio per il suo assistito. Nel caso della Lazio, dovrebbe aspettare diversi mesi per il tesseramento a patto di potersi, nel frattempo, allenarsi con la squadra». Con queste parole, Cardone lascia aperta la porta a scenari intriganti, alimentando l’interesse su come la squadra potrebbe trasformarsi nei prossimi mesi e quali sorprese attendono i supporter.