La Lazio vicina a un grande ritorno: lo Stadio Flaminio rinasce!
La Lazio è pronta a trasformare un sogno in realtà, dopo anni di attesa, vincoli burocratici e un degrado che ha offuscato il fascino di uno degli stadi più iconici di Roma. Immaginatevi i tifosi biancocelesti che tornano a riempire le tribune di un impianto storico: è questo il nuovo capitolo che sta per aprirsi, con il club che mira a riportare in vita lo Stadio Flaminio in modo ambizioso e sostenibile.
Come riportato dai media, il progetto è guidato dal presidente Claudio Lotito e punta a fare dello stadio la nuova casa della Lazio a partire dalla stagione 2029-2030. “L’obiettivo è ambizioso quanto simbolico” – questa frase evidenzia come il piano non sia solo un’operazione pratica, ma un gesto carico di significato emotivo per il club e i suoi sostenitori, collegandolo anche agli Europei del 2032 e al 25esimo anniversario di Lotito alla guida.
Lo Stadio Flaminio non sarà ricostruito da zero, ma rigenerato a partire dall’impianto originale, progettato dai celebri architetti Antonio e Pier Luigi Nervi e inaugurato nel lontan sì 1959. Attualmente abbandonato e inutilizzato dal 2011, lo stadio è in uno stato di neglect che contrasta con il suo passato glorioso, ma il piano biancoceleste mira a ridargli vita rispettando pienamente i vincoli architettonici, ambientali e urbanistici.
L’approccio innovativo e conservativo è cruciale per superare gli ostacoli burocratici e ottenere il via libera. Il Piano Economico Finanziario del club, presentato a marzo con una prospettiva di 99 anni, prevede un investimento totale di 438,2 milioni di euro, ripartiti in modo preciso: 283 milioni da mutui trentennali, 85,6 milioni autofinanziati, 24 milioni da contributi pubblici e 45,6 milioni per la copertura IVA. Con questi dettagli, il futuro dello stadio appare più concreto che mai, promettendo di scrivere una nuova pagina nella storia del calcio romano.