Martina Piemonte, la nomade del calcio: “Ho girato ovunque, ma l’Italia mi ha stravolto in modo inaspettato”

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Martina Piemonte: L’avventura di una calciatrice che ha fatto la storia del calcio femminile italiano

Immaginate una giovane attaccante che ha viaggiato attraverso l’Europa, trasformando ogni sfida in un passo verso la grandezza. Martina Piemonte della Lazio Women ci regala storie di crescita e determinazione dall’Europeo Femminile: un viaggio che ispira e motiva. #CalcioFemminile #LazioWomen #NazionaleItaliana

La talentuosa Martina Piemonte, classe 1997 e attualmente in forza alla Lazio Women, ha aperto il suo cuore parlando della sua recente partecipazione all’Europeo Femminile in Svizzera. Come protagonista nella spedizione azzurra guidata dal commissario tecnico Andrea Soncin della Nazionale italiana femminile, ha vissuto un’avventura culminata nella semifinale contro l’Inghilterra. Le sue parole, piene di emozione, ci fanno riflettere su quanto il calcio possa essere un motore di crescita personale e collettiva.

Sul significato di quella esperienza per l’Italia, Piemonte non ha nascosto la sua passione: “È stata un’esperienza unica, un ricordo che rimarrà per sempre nel mio cuore. Abbiamo scritto un pezzo di storia del calcio femminile italiano. Anche se l’ultima partita contro l’Inghilterra è stata dolorosa, abbiamo dato tutto. La beffa finale non cancella nulla, anzi, ci dà ancora più forza per continuare a lottare. La semifinale raggiunta non è un traguardo, ma un punto di partenza per crederci sempre di più. Non c’è amarezza, c’è voglia di fare qualcosa di ancora più grande. È la spinta giusta per le prossime edizioni e per tutto ciò che verrà”. Queste frasi evidenziano come una sconfitta possa trasformarsi in una fonte inesauribile di motivazione, invitandoci a vedere ogni battuta d’arresto come un’opportunità.

Un momento particolarmente toccante per lei è stato l’incontro con il Presidente della Repubblica: “È stato un onore immenso. Essere chiamati e ricevere l’attenzione dal Presidente della Repubblica non capita tutti i giorni e nemmeno a tanti. È stato davvero un momento speciale. Ci ha fatto sentire riconosciute come rappresentanti dell’Italia e penso sia un segnale importante per tutto il movimento femminile”. Questo riconoscimento non solo sottolinea l’impatto del calcio femminile, ma fa sorgere una domanda: quanto può un semplice gesto cambiare la percezione di un intero sport?

Guardando indietro alle sue origini, Piemonte racconta con vivacità i primi passi nel mondo del calcio: “Ho iniziato giocando con i maschi, fino ai 15 anni. Sono stati momenti bellissimi che non dimenticherò mai. Consiglio a tutti i genitori di far giocare le proprie figlie il più possibile con i maschi, perché ti forma davvero tanto, sotto molti punti di vista. Ho iniziato al Ravenna Lidi, poi al Classe e da lì ho cominciato il mio percorso. Sono passata alla squadra femminile del Riviera di Romagna dove ho esordito in serie A, poi a San Zaccaria. Ho girato molto, ma ogni tappa mi ha fatto crescere come persona e come calciatrice con un susseguirsi di emozioni sempre più forti”. Queste esperienze ci fanno riflettere su come i primi ostacoli possano forgiare una carriera straordinaria, accendendo la curiosità su quali lezioni nascoste si celino nei percorsi non convenzionali.

Infine, parlando della sua evoluzione personale e professionale, Piemonte offre una prospettiva autentica sui cambiamenti vissuti: “Cambiareiamenti, come li ho vissuti? Non è stato tutto programmato, ma ogni esperienza mi ha lasciato qualcosa. Prima ero molto infantile, oggi mi sento donna. E questo lo devo anche a tutte le esperienze vissute in Italia, Spagna e Inghilterra”. Attraverso queste parole, emerge un ritratto di resilienza che ispira, mostrando come il viaggio di una calciatrice possa essere una storia universale di maturazione e ambizione.

Articolo pubblicato da Redazione Laziochannel il giorno 31 Luglio 2025 16:43

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