L’eredità dei maestri e la sfida di Sarri: riflessioni su un calcio che resta fedele a sé stesso
“Ho avuto il privilegio di essere allenato da tecnici di grande valore come Maurizio Sarri, e da ciascuno di loro ho tratto insegnamenti che oggi arricchiscono la mia esperienza da allenatore. L’aver lavorato con figure come Sarri, Conte e Mihajlović ti consente di assimilare una visione del gioco ben definita. In particolare, cercherò di attingere agli insegnamenti di Sarri, al suo rigore tattico e alla sua capacità di affrontare le sfide con determinazione, come quella di tornare alla guida della Lazio in un momento tutt’altro che semplice.”
Il ritorno di Maurizio Sarri sulla panchina biancoceleste rappresenta una scelta di coerenza e coraggio. Il tecnico toscano dovrà affrontare diverse sfide, a partire dalla costruzione di un’impostazione tattica che sia coerente con le caratteristiche tecniche e fisiche degli uomini a disposizione. Non è la prima volta che Sarri dimostra flessibilità: lo fece anche ai tempi della Juventus, mantenendo saldi i propri principi ma adattandoli alla natura dei calciatori che aveva in rosa.
Ai microfoni di Radio Sei l’ex centrocampista di Empoli e Napoli ha poi continuato elogiando la formazione di Sarri. “La Lazio dispone di un centrocampo di qualità, potenzialmente adatto a interpretare il suo stile di gioco fondato sul possesso palla e sul palleggio ragionato. Tuttavia, accanto al lavoro tattico, Sarri dovrà curare con attenzione anche la dimensione umana e relazionale, soprattutto con quei giocatori che inizialmente potrebbero mostrare segni di malcontento. La sua forza sta nella capacità di conciliare fedeltà al proprio credo calcistico con un’attitudine al compromesso, dimostrata più volte nella sua carriera.”
“Con profili come Rovella e Guendouzi in mediana, il tecnico potrà riproporre un calcio aggressivo, fatto di riaggressione immediata sul portatore di palla e di una squadra compatta, corta, capace di limitare gli spazi concessi in fase di transizione difensiva. Il centrocampo della Lazio, per caratteristiche fisiche e tecniche, può garantire corsa, intensità e una buona propensione alla verticalizzazione, altro elemento caro al gioco di Sarri.”
“Sul fronte dei singoli, Belahyane si presenta come un prospetto interessante, e il sistema di gioco sarriano potrebbe esaltarne le doti. Tuttavia, ad oggi, è Rovella a offrire maggiori garanzie. Rispetto ad altri, possiede una maturità tattica superiore e una spiccata inclinazione a cercare la profondità sin dal primo controllo. Al pari di Cataldi, può diventare centrale nel nuovo progetto. La Lazio, in questo momento, deve ripartire proprio da Rovella: pensare a una Lazio senza di lui, oggi, appare difficile.”