Il dilemma di Rovella alla Lazio: Tra concorrenza e dubbi tattici #Lazio #Calcio #SerieA #Rovella
La situazione di Nicolò Rovella alla Lazio sta accendendo i riflettori su una battaglia interna che potrebbe cambiare le carte in tavola per la stagione. Con la concorrenza di Danilo Cataldi e i dubbi sul cambio di modulo, ci si chiede se questo giovane talento possa davvero diventare il perno del centrocampo biancoceleste. È un intreccio di scelte tattiche e gestione del roster che tiene i tifosi con il fiato sospeso, soprattutto in un’annata dove ogni mossa conta per gli obiettivi in campionato.
Come analizzato da fonti vicine al club, l’alternanza tra Rovella e Cataldi durante il precampionato evidenzia un vero ballottaggio, nonostante il primo rappresenti un investimento prezioso e un idolo per i supporter. La domanda è se la Lazio possa rischiare di lasciare in panchina un elemento così promettente, soprattutto dopo averlo acquistato come uno dei principali acquisti recenti.
Nella scorsa stagione, Rovella aveva faticato a ritagliarsi spazio, collezionando solo 30 presenze complessive tra Champions League (3), Coppa Italia (3) e Supercoppa (1), con 23 partite in Serie A su 38, in parte a causa di problemi di pubalgia. Quei segnali avevano già indicato una preferenza per Cataldi, che poi è stato mandato in prestito a Firenze, etichettato come uno dei più “agitati” nello spogliatoio insieme a Luis Alberto e Immobile.
Tuttavia, sotto la nuova guida, Rovella ha trovato nuova linfa, raggiungendo il picco della forma con 44 partite giocate e ben 3.462 minuti in campo, contro i precedenti 1.621. In coppia con Guendouzi, ha retto un 4-2-3-1 dove gli attaccanti erano spesso in quattro, e lui doveva “correre anche per loro”, proprio come il francese, dimostrando una crescita che l’ha portato fino in Nazionale. Ora, con questi numeri alla mano, il futuro di Rovella sembra un tassello cruciale per le ambizioni della squadra.