Zazzaroni sul Calciomercato Italiano: Debiti e una “Splendida Anomalia” come il Como #Calciomercato #SerieA #ComoStory
Ivan Zazzaroni, nel suo editoriale per il Corriere dello Sport, offre un’analisi tagliente e realistica del calciomercato italiano, un mondo appesantito da debiti persistenti, attese estenuanti e manovre finanziarie complesse. I principali club sembrano intrappolati in difficoltà strutturali, con l’Inter che lotta con incertezze su giocatori come Calhanoglu e la necessità di rinnovare la squadra, il Milan alle prese con turbolenze, la Juventus frenata da una rivoluzione interna, e la Roma condizionata da accordi finanziari vincolanti. In questo scenario, anche la Lazio emerge come un caso emblematico, con “Lazio con il mercato chiuso per restauro (dei conti)…“ – qui, Zazzaroni evidenzia come il club abbia dovuto bloccare le operazioni per riequilibrare le finanze, sottolineando un problema diffuso di instabilità economica nel calcio nazionale. Tutto ciò crea un’atmosfera di incertezza e mancanza di visione a lungo termine, lasciando i tifosi a chiedersi se ci sia una via d’uscita.
Ma in mezzo a questo stallo, Zazzaroni individua una “splendida anomalia” che cattura l’attenzione: il Como.Potrebbe interessarti
Lazio-Juve, De Paola: «Questa Juve è senza qualità. Da cinque anni sembra non saper più fare il salto di qualità…»
Zarate, il ritorno che non brillò: l’incantesimo laziale si era spezzato dopo l’Inter.
Lazio-Juve: Tudor rispolvera due veterani e lascia una sorpresa tra le riserve. Pronti a tutto all’Olimpico!
Rovella in ripresa: pronto a tornare per far volare la Lazio, ecco quando!
Questo modello virtuoso del Como, caratterizzato da una tifoseria appassionata ma contenuta, l’assenza di impegni europei e un ambiente favorevole al rischio calcolato, rappresenta una boccata d’aria fresca in un calcio italiano spesso paralizzato. Zazzaroni vede nel club non solo un’eccezione, ma un esempio da seguire, dimostrando che visione e pianificazione possono ancora fare la differenza. In un contesto dominato dall’incertezza, “Como sa di buono” – qui, l’autore esprime che il Como evoca sensazioni positive e autentiche, come un promemoria che il calcio può ancora essere sinonimo di innovazione e speranza per il futuro.


