Gigot e la Lazio: addio in vista? Interesse dal Medio Oriente fa gola! #Calciomercato #Lazio #Gigot
Il destino di Samuel Gigot, possente difensore centrale francese classe 1993, sembra ormai segnato, e la sua permanenza alla Lazio appare sempre più incerta. Fuori dai radar di Maurizio Sarri, il giocatore è rimasto fermo dal 22 luglio a causa di un persistente problema alla schiena, non rientrando nei piani tattici dell’allenatore biancoceleste, che privilegia un calcio propositivo e difensori abili nell’impostare dal basso. Questa situazione sta alimentando curiosità tra i tifosi: cosa succederà a un elemento che era arrivato con tante promesse?
Dall’entusiasmo iniziale all’attuale lontananza dal gruppo, Gigot non ha trovato il suo posto nel sistema di gioco della squadra. Sbarcato a Roma con grandi aspettative, il difensore non è riuscito a adattarsi, come riportato dalle fonti. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, continua ad allenarsi in solitaria nelle strutture del club, con il club manager Angelo Bianchi che lo tiene informato e comunica in francese per facilitare il dialogo, in vista di una possibile uscita. È una storia che fa riflettere: un talento potenzialmente sprecato, o un capitolo pronto a chiudersi?
Intanto, l’interesse per Gigot si sta accendendo in luoghi inaspettati, con squadre del Medio Oriente che monitorano da vicino la situazione. In particolare, club da Dubai e dal Qatar sembrano pronti a fare un’offerta concreta, stimata tra i 3 e i 4 milioni di euro, che potrebbe spingere la Lazio a lasciarlo partire. Questa mossa non è solo una novità intrigante, ma anche un’opportunità per il club di sfoltire la rosa e reinvestire su profili più adatti al progetto.
Con il calciomercato in uscita che vive momenti cruciali e l’inizio del campionato alle porte, la Lazio è al lavoro per risolvere situazioni come quella di Gigot. L’eventuale addio del difensore francese potrebbe aprire scenari interessanti, sia dal punto di vista economico che tattico, aiutando la squadra a rafforzare la propria presenza nelle zone alte della classifica e a plasmare una rosa più competitiva per le sfide future.