Nella serata di ieri, la Lazio di Maurizio Sarri ha battuto per 2 a 0 il Lecce, guidato in panchina dall’ex tecnico della Roma Eusebio Di Francesco, conquistando una vittoria fondamentale per il morale e per la classifica.
Lazio Lecce, Sarri vince e convince: Lazio a -2 dalla Juventus
La sfida dello Stadio Olimpico si è rivelata più insidiosa del previsto, ma i biancocelesti hanno saputo rispondere con carattere, assicurandosi i tre punti grazie alle reti di un ritrovato Mattéo Guendouzi e del sempre più decisivo Tijjani Noslin.
Mattia Zaccagni e compagni sono riusciti a rialzare la testa dopo il passo falso di San Siro contro l’Inter. Questo successo porta a tre le vittorie consecutive ottenute dalla Lazio tra le mura casalinghe, a dimostrazione di una crescita netta di rendimento da parte degli uomini di Mau.
Un solido Lecce si presentava all’Olimpico con l’obiettivo di agganciare l‘Atalanta in classifica, reduce dalla sconfitta per 3 a 1 subita sabato a Napoli contro la formazione di Antonio Conte.
La posta in palio era alta, e c’era il serio rischio che situazioni extra campo, con lo Stadio praticamente deserto a causa della protesta dei tifosi della Curva Nord, e ricordi non felici, legati all’ultima partita della passata stagione, potessero condizionare l’approccio dei biancocelesti. Invece, la Lazio è stata brava ad imporsi senza timore fin da subito sui giallorossi, dimostrandosi solida in difesa e cinica in attacco.
La crescita di Guendouzi, sempre più leader del centrocampo e dello spogliatoio
La nota positiva della giornata è sicuramente Guendouzi, il quale, nonostante numerose voci di mercato che lo vedrebbero lontano dalla Capitale già a gennaio, ha preso in mano il centrocampo biancoceleste. La sua rete ha aperto le danze del match, e le sue grandi capacità di leadership sono emerse soprattutto dopo l’uscita anticipata dal campo per infortunio di Davide Cataldi, capitano della squadra.
