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La recente sconfitta della Lazio contro l’Inter ha fatto discutere, e non poco. Il direttore del Daytime Rai, Angelo Mellone, ha condiviso la sua analisi ai microfoni di Radiosei. Secondo lui, la Lazio è scesa in campo mostrando ancora una volta la sua solita faccia, quella conosciuta da tutti noi tifosi: bella, ma spesso incompleta.
“Contro l’Inter ho visto la solita squadra”. Questa osservazione tagliente di Mellone mette il dito sulla piaga di un club che sembra fermo in una dimensione cristallizzata. I biancocelesti, ancora una volta, non sono riusciti a superare i limiti strutturali che li trattengono dal compiere quel tanto desiderato salto di qualità.
Mellone ha esplicitato quelli che considera i difetti della squadra. È come se la Lazio si perdesse nei momenti cruciali, quando serve quel quid in più per trasformare il buon gioco in vittorie concrete. La coerenza manca, nonostante le belle giocate e il gioco spettacolare che spesso vediamo in campo; manca l’efficienza sotto porta e la faccia tosta nei momenti decisivi.
E le parole post-gara? Le dichiarazioni sugli arbitri hanno acceso le polemiche e, francamente, sembrano quasi un tentativo di distrarre dai veri problemi della squadra. Ma da tifoso laziale mi chiedo: è davvero lì il focus? O forse dovremmo guardare in casa nostra?
Noi tifosi biancocelesti conosciamo fin troppo bene l’arte di soffrire, e lo facciamo con passione e spirito. Tuttavia, la pazienza ha un limite e la necessità di vedere cambiamenti concreti si fa sempre più pressante. Non basta più dire che giochiamo bene. Vogliamo vincere e scrivere quel capitolo di storia che questa squadra e questi colori meritano.
In sintesi, la Lazio deve tirarsi su le maniche, affrontare di petto i propri limiti e puntare a superarli, perché solo così possiamo sperare di tornare a brillare ai livelli che la nostra tradizione impone. E come sempre, Forza Lazio!
