La situazione finanziaria della Lazio non era così delicata dal 2004, eppure dal fronte Lotito trapela fiducia. Come evidenziato nell’edizione odierna de Il Messaggero, il presidente biancoceleste ha assicurato: “In questo momento non c’è alcun bisogno di comprare. Il problema, semmai, è opposto: dobbiamo vendere, perché abbiamo troppi esuberi per affrontare una sola competizione più la Coppa Italia. Contiamo ben ventotto giocatori di movimento.”
Tra i nomi in uscita compaiono Fares, Basic, ma anche Cancellieri e Cataldi.
Lotito chiarisce però che non intende smantellare la rosa: “Non vendo nessun altro. Abbiamo grandi giocatori e lo dimostra l’interesse che suscitano. Ho rifiutato offerte importanti per Rovella, Tavares, Isaksen, Guendouzi e Castellanos.”
Tuttavia, se il mercato dovesse bloccarsi, il presidente non esclude una mossa drastica: “Potrei procedere con una ricapitalizzazione mai vista per sbloccare la situazione. Sì, basta versare il denaro, ma il punto non è questo. La squadra c’è. Avete visto cosa ha fatto Conte a Napoli? Io ho scelto Sarri per valorizzare al massimo il gruppo. L’allenatore valuterà tutti in ritiro, e se qualcuno non lo convincerà, sarà ceduto e sostituito.”
La situazione della Lazio sembrerebbe essere quindi molto chiara, una situazione ridondante, vendere per comprare. La rosa è numerosa, sta a Sarri fare le dovute valutazioni.
Il calciomercato Lazio è alle prese con un ostacolo non indifferente da dover arginare: quello dell’indice di liquidità. Il Direttore Sportivo Angelo Fabiani dovrà spendere per un totale che non superi quanto si incasserà dalle cessioni. Quindi, Lotito dovrà prima vendere per poi procedere con manovre in entrata.
Attualmente la Lazio sta navigando in un mercato puramente mediatico, e alla società va bene così. Sì, perché in questo modo si distoglie l’attenzione dai reali problemi del club biancoceleste, soprattutto di ordine economico. Andate voi a dire ai tifosi laziali o a Maurizio Sarri che non si potrà fare un mercato scintillante almeno di clamorose cessioni.
Calciomercato Lazio, ci sono sette esuberi di troppo: ecco chi partirà in estate
La bella stagione è finalmente arrivata. Le giornate sono più calde, durano di più e i letti degli italiani sono pieni di valigie disfatte o appena ordinate per partire verso mete stupende.
Tuttavia, non solo i lavoratori preparano i propri bagagli. Alcuni calciatori della Lazio sono già pronti a lasciare Roma verso nuove esperienze alla prima offerta giusta che arriverà.
Como riporta Il Corriere dello Sport, Il nuovo mister Maurizio Sarri è stato abbastanza chiaro con Angelo Fabiani: la rosa dovrà essere composta da 20 calciatori di movimento più tre portieri, per un totale di 23 componenti. La squadra attualmente vanta un organico di 30 giocatori, assolutamente da sfoltire. Da questo partirà il calciomercato Lazio.
Calciomercato Lazio, Maurizio Sarri vuole una rosa ridotta almeno per questa stagione senza coppe europee (Foto Fraioli)
Calciomercato Lazio, due ballottaggi vivi e sei cessioni confermate: la lista completa
Tra i partenti sono sicuri i nomi di: Kamenovic, Cancellieri verso il Cagliari, Fares verso la Grecia, Cataladi, Danilo e Basic. La lista under 22 quest’anno contiene, attualmente, esclusivamente il nome di Belahyane, vista l’età compiuta di Provstgaard e Tchaouna. Gli acquisti avverranno, quindi, anche in quest’ottica.
Gli over 22 sono 20, con quattro italiani (Provedel, Romagnoli, Zaccagni e Lazzari). Ciò nonostante, bisognerà cederne almeno tre per raggiungere il numero limite di 17, ma questo non dovrebbe rappresentare un problema significativo
Provenienti dal vivaio sono in due: Cataldi e Furlanetto. Con il centrocampista probabile out, verrà promosso un altro dalla Primavera.
Per l’ultima cessione vive il ballottaggio tra Tchaouna e Noslin, come vice Castellanos in attacco, oppure tra Marusic, Hysaj e Lazzari, nel ruolo di terzino destro. Uno di questi dovrà fare le valigie e a deciderlo sarà Maurizio Sarri nei primi giorni del ritiro estivo.
Calciomercato Lazio, Sarri e Fabiani con lo scettro in mano per decidere il futuro della Lazio
Rientri in casa Lazio: chi sono i giocatori che tornano dopo i prestiti e cosa riserva il futuro?
Sta per accendersi la curiosità intorno alla Lazio, con la squadra biancoceleste impegnata a rifinire la rosa in vista della prossima stagione di Serie A. Quali miti in prestito faranno il loro ritorno a Formello, e quali sorprese potrebbero riservare? Scopriamo insieme i dettagli che stanno animando le discussioni tra i tifosi.
Tra i nomi in rientro, c’è Kamenovic che resterà fuori rosa, una scelta che lascia aperta la domanda su come la squadra deciderà di rinforzare le sue linee difensive senza di lui. Questo commento sulla frase sottolinea come la sua esclusione possa influenzare la strategia complessiva, magari aprendo la porta a nuovi arrivi per compensare. Intanto, per Cancellieri il quale è stato richiesto dal Cagliari, le trattative sembrano promettere sviluppi intriganti: il suo possibile trasferimento a Cagliari potrebbe scuotere il mercato, con i tifosi che si chiedono se questa mossa aiuterà la Lazio a ottimizzare la rosa o se significherà perdere un talento emergente.
Non mancano altri profili da monitorare, come Fares che potrebbe essere ceduto in Grecia, un’ipotesi che accende l’interesse su potenziali destinazioni esotiche e sul ruolo che potrebbe giocare in una nuova avventura. E poi c’è il destino di Cataldi, ancora in bilico, che mantiene i fan con il fiato sospeso: sarà confermato o partirà verso altri lidi? Con la rosa attuale che conta 30 giocatori, come riportato da Il Corriere dello Sport, c’è l’intenzione di ridurla a 23 per rendere il gruppo più agile e competitivo.
Mentre le prossime mosse del club si delineano all’orizzonte, i tifosi si interrogano su come queste scelte influenzeranno le prestazioni in campo. Restate sintonizzati: il calciomercato della Lazio promette twist imprevedibili che potrebbero ridisegnare il futuro della squadra. #Lazio #SerieA #CalcioMercato
La Lazio nel Calciomercato: Urgente Bilanciare la Rosa per Investire di Nuovo
I tifosi della Lazio stanno trattenendo il fiato di fronte alle sfide del calciomercato, dove la necessità di fare cassa prima di nuovi investimenti potrebbe ridisegnare completamente la squadra. Con una rosa attuale che supera i limiti previsti, ogni mossa estiva diventerà cruciale per mantenere competitività in Serie A. Sarà affascinante scoprire come i biancocelesti gestiranno questa fase delicata. #CalciomercatoLazio #SerieA #LazioNews
Il dato emerso è particolarmente allarmante per i supporter capitolini, come evidenziato da fonti attendibili. "Sono necessarie 7 cessioni per scendere da 27 nomi a 20", come riportato dal quotidiano – una frase che sottolinea l’obbligo di snellire la rosa per rispettare i regolamenti, ponendo le basi per una ristrutturazione inevitabile e piena di incognite. Questo scenario obbliga la dirigenza a scelte strategiche, lasciando i fan a chiedersi quali giocatori saranno coinvolti e come ciò influenzerà le prestazioni future.
Per quanto riguarda i giovani under 22, la situazione introduce elementi di sorpresa. Provstgaard e Tchaouna, entrambi del 2003, non potranno più essere inclusi nella lista aggiuntiva per la Serie A, mentre Belahayne, nato nel 2004, rimane l’unico in lizza. Tale dinamica evoca curiosità sul futuro di questi talenti, con i tifosi che si interrogano su come la Lazio potrebbe sfruttare o perdere queste promesse.
Diversamente, il fronte degli over vede ben 20 giocatori, con potenziali partenze che alimentano l’interesse. Toma Basic, in scadenza nel 2026 e finora mai utilizzato, è il primo candidato a lasciare, essendo fuori rosa fino a gennaio – un aspetto che rende intrigante immaginare quali opportunità potrebbe cogliere altrove. Gli altri nomi da monitorare sono Tchaouna e Noslin, i quali dovranno dimostrare il loro valore durante il ritiro estivo con la squadra.
Infine, non mancheranno da valutare il riscatto obbligatorio di Gigot, il rientro di Patric dopo l’intervento al malleolo e le offerte che potrebbero arrivare per Mandas. Con tanti fattori in gioco, l’evoluzione di questa fase estiva promette colpi di scena, lasciando i fan in attesa di vedere come si comporrà la nuova Lazio per la prossima stagione.
Pedro rivela i suoi piani per l’ultimo anno: età, offerte e un sogno di gloria! #Pedro #Lazio #SerieA
L’attaccante spagnolo della Lazio, Pedro, è pronto a spegnere 38 candeline tra poco, e con l’entusiasmo di un veterano, ha recentemente rinnovato il contratto per un altro anno. Le sue dichiarazioni, rilasciate a un media spagnolo, offrono uno sguardo affascinante su come intende affrontare la prossima stagione di Serie A, mescolando riflessioni personali con ambizioni ancora accese. Quello che emerge è una storia di passione e resilienza, che incuriosisce per l’energia di un giocatore che non ha ancora detto l’ultima parola sul campo.
Nelle sue parole sul rinnovo, Pedro esprime una soddisfazione profonda per la sua permanenza a Roma. «Sono contento del rinnovo del contratto di un anno. La verità è che sono felice a Roma. La Lazio è una squadra in cui mi sono sentito di nuovo a mio agio. Nonostante l’età sia un handicap e il tempo rimasto sia sempre meno, mi sto godendo molto questo momento. Mi sono sentito di nuovo un calciatore». Questo commento evidenzia come, malgrado gli anni che avanzano, Pedro stia vivendo una seconda giovinezza in biancoceleste, trasformando l’età in un’opportunità per apprezzare ogni istante.
Parlando delle offerte ricevute, lo spagnolo aggiunge un tocco di umorismo e realismo al discorso. «Avevo ricevuto delle offerte, anche se ormai sono sempre meno (ride, ndr), perché l’età è un fattore determinante. Ma ho avuto la fortuna che il telefono abbia sempre continuato a squillare, che ci siano sempre state chiamate. Molti ex compagni e amici ora sono in panchina o comunque vicini al mondo del calcio: Xavi, Cesc… e con loro sono in contatto per capire cosa farò». Qui, Pedro non solo ammette l’impatto dell’età sul suo mercato, ma rivela anche una rete di contatti con figure del calcio che potrebbero influenzare il suo futuro, suscitando curiosità su possibili progetti post-carriera.
Infine, guardando al suo obiettivo principale, Pedro trasmette un misto di gratitudine e determinazione che cattura l’essenza di un campione. «Voglio ritirarsi felice. Prima, vorrei godermi quest’ultimo anno con la Lazio. Vorrei partire bene fin dall’inizio e, l’ho sempre detto, vorrei andarmene con un altro titolo». In questa frase, l’attaccante sottolinea il desiderio di chiudere in bellezza, con una stagione memorabile e un trofeo che coronerebbe la sua avventura, lasciando i fan in attesa di vedere se riuscirà a realizzare questo ambizioso traguardo.
Scoop sul Calciomercato della Lazio: Lotito rompe il silenzio sulle mosse in entrata e uscita! #Lazio #Calciomercato #SerieA
Il calciomercato è ormai in pieno fermento, e il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha deciso di fare chiarezza sulle strategie del club biancoceleste. Con la situazione finanziaria della squadra che appare delicata, secondo quanto riportato dall’edizione odierna de Il Messaggero, Lotito rassicura i fan: non c’è motivo di allarmarsi. Le sue parole offrono uno sguardo intrigante su come la Lazio intende navigare la prossima stagione di Serie A, lasciando i tifosi a chiedersi quali sorprese potrebbero arrivare.
In primo piano, Lotito si è espresso sul fronte del calciomercato: «In questo momento non c’è alcun bisogno di comprare. Piuttosto c’è il problema tecnico contrario: dobbiamo vendere perché ci sono troppi esuberi per una sola competizione più la Coppa Italia, parliamo di ventotto giocatori di movimento». Questa dichiarazione sottolinea come il club sia focalizzato sulla gestione della rosa attuale, evidenziando un approccio cauto per mantenere l’equilibrio finanziario e tecnico, e alimentando curiosità su quali giocatori potrebbero essere coinvolti nelle cessioni.
Passando alle operazioni in uscita, il patron biancoceleste ha ribadito la sua posizione sulle cessioni: «Non vendo nessun altro. Abbiamo grandi giocatori e lo dimostra il fatto che tutti ce li chiedano. Ho detto no a offerte importanti per Rovella, Tavares, Isaksen, Guendouzi e Castellanos. Sì, basta versare il denaro, ma non è questo il discorso. La squadra c’è. Avete visto cosa ha fatto Conte a Napoli? Ho preso Sarri per far rendere tutti al massimo. L’allenatore valuterà tutta la rosa in ritiro. Se poi non gli piacerà qualcuno, verrà venduto e preso il sostituto». Qui, Lotito esprime fiducia nella qualità della squadra e nella capacità di adattarsi, con un riferimento al metodo per massimizzare le prestazioni, che potrebbe aprire scenari interessanti per il futuro della formazione biancoceleste.
In sintesi, le parole di Lotito dipingono un quadro di una Lazio determinata e calcolata nel mercato, lasciando i supporter con l’anticipazione di sviluppi elettrizzanti nella stagione che verrà. Che cosa deciderà l’allenatore dopo il ritiro? Solo il tempo lo dirà.
Il destino di Cataldi pende da un filo: la Fiorentina deciderà sul suo futuro biancoceleste! #Calcio #SerieA #Lazio
Il momento della verità è arrivato per Danilo Cataldi, il centrocampista che ha lasciato il segno alla Lazio e ora è in prestito alla Fiorentina. Con il futuro appeso a un filo, le ultime notizie suggeriscono che il giocatore potrebbe presto fare ritorno nella capitale, alimentando l’interesse dei tifosi che si chiedono cosa riserverà la prossima stagione.
Stando a quanto riportato nell’edizione odierna del Corriere dello Sport – un’affermazione che evidenzia l’attendibilità di una fonte giornalistica sportiva di primo piano – Cataldi tornerà a Roma nei prossimi giorni. Questo dettaglio aggiunge suspense, perché indica un potenziale cambio di rotta nella sua carriera, con i fan che speculano su un ritorno alle origini.
Inoltre, secondo le parole del quotidiano, nella giornata di ieri sono scattati i termini per il riscatto di Cataldi, che scadono domani e sembrano puntare verso una mancata conferma da parte della Viola per il prossimo campionato di Serie A. Questa situazione, che tiene tutti con il fiato sospeso, potrebbe segnare un capitolo decisivo per il centrocampista, lasciando i supporter in attesa di sviluppi sorprendenti.
È in arrivo un ritorno alla Lazio per Mattia Cancellieri? Le ultime sul talento del 2002 e il futuro in bilico! #Lazio #SerieA #CalcioMercato
Mattia Cancellieri, l’ex attaccante del Parma, è pronto a fare ritorno al club biancoceleste dopo una stagione trascorsa in prestito. Questa situazione sta accendendo la curiosità tra i tifosi, che si chiedono se il giovane prospetto riuscirà a ritagliarsi uno spazio nella Capitale o se un nuovo capitolo attende altrove.
Secondo quanto riportato nell’edizione di oggi del Corriere dello Sport, nella giornata di domani scadrà la possibilità per i biancoscudati di riscattare Cancellieri. Questa frase sottolinea un momento cruciale nel calciomercato, indicando che il diritto del Parma di acquisire permanentemente il giocatore sta per scadere, aprendo così la porta a nuove opportunità.
Il giovane, classe 2002, è ansioso di tornare a Roma per ottenere almeno una chance con la Lazio, ma le voci di mercato suggeriscono che potrebbe essere destinato al Cagliari. Il club sardo è fortemente interessato al centravanti e potrebbe finalizzare il trasferimento dalla Lazio nei prossimi giorni, lasciando i fan a chiedersi quale sarà la prossima mossa in questa intrigante saga estiva.
L’aneddoto inedito di Bigon su Roberto Baggio e la Lazio: un talento che quasi cambiò la storia #Lazio #Baggio #CalcioStoria
Immaginate un ex campione della Lazio che svela un retroscena affascinante su uno dei più grandi calciatori italiani di sempre. Alberto Bigon, che ha indossato la maglia biancoceleste con grande distinzione per due anni, è sempre stato un attento osservatore delle vicende del club. Le sue esperienze sul campo lo hanno reso una voce autorevole, e ora condivide un episodio che cattura l’essenza del calcio di un’epoca passata, lasciando i fan a chiedersi cosa sarebbe potuto essere.
In una chiacchierata con la Gazzetta dello Sport, Bigon ha richiamato alla mente un momento chiave legato a Roberto Baggio ai tempi della Serie A. Questo aneddoto non solo evidenzia l’entusiasmo per i talenti emergenti, ma anche le dinamiche curiose del calciomercato di allora. Ecco come ha descritto la scoperta di Baggio: "Un giorno ce lo presentano: ‘Questo è Roberto Baggio e da oggi si allenerà con la prima squadra’. ‘Sempre?’, chiedo. ‘Da oggi’, dice il direttore sportivo. ‘E cosa fa? Lascia la scuola?’. ‘Sì’. ‘Ma dai, i ragazzini mandateli a scuola…’." Questa frase, ricca di stupore e umorismo, mostra il contrasto tra l’ingenuità giovanile di Baggio e il mondo professionale del calcio, mettendo in luce come Bigon fosse colpito dall’idea di un ragazzo così giovane che abbandonava gli studi per seguire la sua passione.
Non finisce qui: Bigon ha anche toccato l’interesse della Lazio per Baggio, rivelando un episodio che fa riflettere sulle opportunità perse. "Mi aveva chiamato la Lazio per sapere com’era el bocia. Ho risposto: ‘Un fenomeno, prendetelo subito. Ma sono fuori di testa a Vicenza? Vogliono cinquecento milioni di lire! Ma ne vale molti di più’." In questa citazione, Bigon esprime con entusiasmo il valore straordinario di Baggio, criticando il prezzo richiesto e sottolineando quanto il giocatore fosse un investimento imperdibile, alimentando la curiosità su cosa avrebbe potuto significare per la Lazio acquisirlo.
Questo racconto di Bigon non solo riaccende l’interesse per la storia del calcio italiano, ma invita i lettori a riflettere su come piccole decisioni possano alterare il destino di una squadra. Un aneddoto che continua a brillare per il suo fascino intramontabile, offrendo uno sguardo dietro le quinte di un’era leggendaria.
Stefano Mattei fa luce sul blocco del calciomercato della Lazio: un vero banco di prova per il futuro? #Lazio #Calciomercato #SerieA
Nel mondo del calcio, dove ogni mossa sul mercato può cambiare le sorti di una stagione, Stefano Mattei ha deciso di dire la sua sulla situazione attuale della Lazio. Con un’analisi schietta durante un collegamento televisivo, l’esperto ha puntato i riflettori sui limiti imposti dalla regola dell’indice di liquidità, un ostacolo che sta frenando le operazioni della società capitolina. Le sue parole non solo evidenziano i vincoli attuali, ma stimolano anche riflessioni sul domani della squadra, alimentando curiosità su come questo freno possa trasformarsi in un’opportunità.
Mattei ha espresso le sue considerazioni guardando avanti, verso la prossima Serie A, dove la Lazio dovrà navigare tra restrizioni e ambizioni. Il suo intervento solleva domande intriganti su come la società possa superare questi blocchi, invitando i fan a riflettere sulle strategie future e sui possibili cambiamenti nel modo di gestire il club.
«Adesso la Lazio non può acquistare per il blocco dovuto all’indice di liquidità che rappresenta anche un alibi. Quando non ci saranno più queste regole, la società sarà spalle al muro perché avrà meno attenuanti per non investire. Paradoxically sarà un bene per la Lazio, ma un problema per Lotito. Quello che mi chiedo è se la Lazio ha ed avrà le risorse economiche di poter acquistare calciatori, per investire sul mercato anche nel momento in cui cadrà l’attuale restrizione. Con questo modello di gestione perché le cose in futuro dovrebbero cambiare? Il player-trading è da sempre una soluzione da utilizzare, o non hanno saputo farlo o hanno sbagliato a scegliere di non farlo».
Questa frase di Mattei, carica di insight provocatori, sottolinea come l’attuale blocco non sia solo un ostacolo, ma anche un "alibi" che potrebbe mascherare problemi più profondi. Egli suggerisce che, una volta rimosso, la società si troverà di fronte a una vera prova di forza, dove la mancanza di scuse potrebbe spingere verso investimenti necessari, rendendo paradossalmente positivo questo momento di crisi per la Lazio, anche se complicato per la leadership.
In sintesi, le riflessioni di Mattei non fanno che accendere l’interesse sui prossimi passi della Lazio, lasciando i tifosi con un misto di incertezza e speranza mentre il calciomercato continua a evolversi. Quali risorse e strategie emergeranno una volta superati questi limiti? Il futuro della squadra capitolina promette sviluppi affascinanti da seguire da vicino.
L’Indice di Liquidità mette in stallo la Lazio: Cosa dice l’esperto sul futuro del calciomercato? #Lazio #Calciomercato #SerieA
Nel mondo del calcio, dove ogni mossa sul mercato può cambiare il destino di una squadra, la Lazio si trova bloccata da un ostacolo invisibile ma potente: l’Indice di Liquidità. Questo parametro finanziario sta frenando le ambizioni dei capitolini in vista della prossima stagione di Serie A, e l’opinionista sportivo Giulio Cardone ha fornito insights intriganti per chi segue da vicino il club. Con le regole del gioco che stanno per evolversi, i tifosi si chiedono se la Lazio riuscirà a navigare queste acque turbolenti e rafforzare la rosa senza compromettere le finanze.
Cardone, intervenuto ai microfoni de La Repubblica e durante la trasmissione “Quelli che” su RadioseiLazio, ha chiarito come cambieranno le dinamiche del mercato. INDICE DI LIQUIDITÀ – «Dalla prossima sessione di mercato cambieranno le regole. Da settembre in poi ci libereremo dell’Indice di Liquidità rispetto ai paletti che attualmente regolano il mercato». Questo commento sottolinea un potenziale svolta, indicando che presto la Lazio potrebbe avere più libertà per operare, eliminando i vincoli attuali e aprendo la porta a trattative più fluide – un aspetto che potrebbe accendere l’entusiasmo tra i fan curiosi di vedere rinforzi in squadra.
Passando a una visione più ampia sul club, Cardone ha approfondito come la FIGC stia allineando i parametri con quelli UEFA. LAZIO – «Il parametro principale sarà il costo del lavoro allargato, in questo modo la FIGC si adegua ai parametri UEFA sull’equilibrio di bilancio. Il rapporto virtuoso sarà tra i costi ed i ricavi totali e laddove non si fosse in regola tra le sanzioni previste c’è anche il blocco degli acquisti. La Lazio dovrà mettersi nelle condizioni di arrivare ad una svolta, trovando un equilibrio che è quello che regola il Fair Play finanziario della UEFA. La svolta avverrà solo se la Lazio utilizzerà questa sessione di mercato per mettersi in regola su questo fronte. Questa sessione estiva sarà importante per abbattere i costi di gestione rispetto a quello che sarà il prossimo fatturato. In questo momento i costi non devono raggiungere il 70 per cento dei ricavi». In parole semplici, questa dichiarazione avverte che il futuro della Lazio dipende da un bilancio sano: se non si riducono i costi ora, rischi di sanzioni potrebbero bloccare le operazioni, rendendo cruciale ogni decisione estiva per mantenere la competitività in Serie A.
Infine, Cardone ha analizzato la situazione attuale della squadra, evidenziando le sfide che potrebbero sorprendere i più attenti osservatori. SITUAZIONE ATTUALE – «La situazione della Lazio è delicata, teoreticamente potrebbero essere parametri meno penalizzanti. Negli ultimi due anni ci siamo molto lamentati del mercato, ma a livello di investimenti sono state sessioni costose dal punto di vista del costo della rosa e dei cartellini. La cosa che faccio fatica a capire riguarda l’intenzione di mantenere tutti i giocatori migliori. Ho delle perplessità sulla possibilità di poterselo permettere. La necessità è quella di monetizzare al massimo i propri giocatori per poi prenderne altri a costi minori senza abbassare il livello tecnico». Qui, l’opinionista esprime dubbi sul modello attuale, suggerendo che per bilanciare i conti, la Lazio potrebbe dover vendere talenti per reinvestire saggiamente – una mossa che potrebbe incuriosire i tifosi, ponendo la domanda su quali sacrifici saranno necessari per un futuro più stabile e competitivo. In un mercato sempre imprevedibile, queste riflessioni di Cardone offrono uno sguardo intrigante su come la Lazio potrebbe reinventarsi, mantenendo viva l’attenzione dei appassionati.
La Lazio punta a una stagione da protagonista senza distrazioni: scopri gli ambiziosi piani del tecnico #Lazio #SerieA
La stagione di Serie A appena conclusa ha lasciato l’amaro in bocca per la Lazio, che ora guarda avanti con determinazione. Nonostante un inizio promettente sia in campionato che nelle competizioni europee, i biancocelesti non sono riusciti a centrare gli obiettivi prefissati, mancando per la prima volta in nove anni l’accesso a una coppa continentale. Questa delusione potrebbe essere il trampolino per un rilancio, alimentando la curiosità su come la squadra intenda reinventarsi.
Ora, il tecnico vuole guidare la squadra verso un campionato focalizzato e vincente, eliminando ogni elemento di distrazione. Stando a quanto scritto da Il Messaggero – che sottolinea l’importanza di questa strategia per colmare il divario con le rivali più forti – il piano prevede di sfruttare l’assenza dalle competizioni europee per concentrarsi esclusivamente sulla Serie A. Questo commento evidenzia come la fonte giornalistica indichi un approccio tattico e pragmatico, mirato a massimizzare le risorse disponibili.
Il tecnico gode di un vantaggio storico, dato che i migliori risultati della Lazio sotto la presidenza Lotito sono arrivati proprio nelle stagioni senza impegni europei. Ad esempio, nel 2016/17, la squadra concluse al quinto posto e sfiorò la vittoria in Coppa Italia contro la Juventus, dimostrando una solida competitività. In precedenza, nel 2010-11, sotto la guida di Reja, raggiunse la quarta posizione, venendo fermata solo dagli scontri diretti che le impedirono l’accesso alla Champions. Infine, con Delio Rossi nel 2009, la Lazio vinse la coppa nazionale, e nell’annata 2006/07 ottenne la qualificazione alla Champions League, confermando un pattern di successi in periodi di minor sovraffaticamento. Questi esempi storici alimentano l’interesse: la Lazio potrebbe davvero replicare questi exploit per una stagione indimenticabile.
Come in “L’allenatore nel pallone”, quando Oronzo Canà scopre il talento puro di Aristoteles su un campetto polveroso del Sud America, anche la Lazio si affida all’istinto e alla competenza per scovare nuove promesse. In questo caso, è Gianluca Grassadonia – tecnico della Lazio Women – a viaggiare fino in Brasile, a San Paolo, per dare seguito alla collaborazione con il Cosmopolitano e continuare il lavoro di scouting iniziato nei mesi scorsi.
Ad accoglierlo, l’ex attaccante biancoceleste Amarildo, oggi figura chiave per il legame tra Lazio e Sudamerica. I due stanno passando al setaccio una selezione di giovani già osservati durante provini e tornei locali. Obiettivo: portare a Roma dei potenziali talenti, magari con un futuro in rosa, ma non solo.
Secondo fonti vicine al Cosmopolitano, ci sarebbero già cinque nomi caldi tra gli Under 15: il portiere Pablo, il terzino sinistro Bruno, il regista Luizinho, l’esterno uruguaiano Joaquim Vargas Fagundes e l’attaccante Antônio Mafinni. Profili diversi, ma tutti accomunati da qualità tecniche interessanti e margini di crescita importanti.
La Lazio dimostra così una visione chiara e ambiziosa: costruire il futuro partendo dalla base, con uno sguardo internazionale e una rete di osservatori sempre più capillare. In attesa del prossimo brasiliano, a Formello si prepara il terreno per la prossima generazione biancoceleste.
Tra le misure previste, spicca la modifica contenuta nell’articolo 11, punto 4), lettera b) dello schema di decreto: all’articolo 26, comma 2, primo periodo del D. Lgs. n. 36/2021, il termine “cinque” è stato sostituito con “otto”. In pratica, le società professionistiche potranno ora vincolare i propri atleti per un massimo di otto anni, superando il limite delle cinque stagioni, in vigore da quasi 45 anni.
Come osserva l’Avvocato Mattia Grassani sul Corriere dello Sport, questa modifica consente ai club di valorizzare maggiormente il diritto alle prestazioni sportive dei propri tesserati, trasformando i contratti in veri e propri asset di lungo periodo. Inoltre, la possibilità di spalmare l’ammortamento dei costi su otto esercizi anziché cinque rappresenta un’opportunità concreta per rendere gli investimenti più sostenibili nel tempo.
Attraverso questa modifica, la Lazio potrebbe giovarne, proponendo contratti più lunghi a talenti come Mandas, Gila, Rovella, Guendouzi, Nuno Tavares. Una possibile loro cessione risanerebbe le casse della società, e un contratto più lungo rafforzerebbe senza dubbio il potere decisionale della Lazio.
Il calciomercato Lazio inizia ad infuocarsi. Il vincolo rappresentato dall’indice di liquidità pesa sulle possibili manovre di mercato del Direttore Sportivo Angelo Fabiani. La Lazio dovrà acquistare calciatori per una somma che non superi quanto si incasserà dalle uscite.
Calciomercato Lazio – Nuno Tavares possibile pedina da sacrificare, ma ad una giusta cifra: non si faranno sconti a nessuno
A riportalo è stata La Gazzetta dello Sportnella sua edizione odierna: Nuno Tavares sarà la pedina sacrificabile per far partire le danze nel calciomercato Lazio. Tuttavia, la società biancoceleste non ha intenzione di fare sconti a nessuno per il gioiellino portoghese. Già è stata declinata un’offerta da 25 milioni di euro più bonus da parte dell’Arabia Saudita.
La Lazio lo valuta intorno ai 40 milioni di euro, principalmente per via della clausola del 30% su una sua possibile futura rivendita tenuta dall’Arsenal, ex proprietaria del calciatore. L’unica società intenzionata realmente a spendere una tale cifra sarebbe la Juventus di Igor Tudor, alla ricerca di un terzino sinistro.
Calciomercato Lazio, Nuno Tavares può fare un altro assist alla Lazio: questa volta non in campo
Il portoghese è stato appena riscattato (post ufficiale riportato di seguito) su volontà diretta di Maurizio Sarri, che su di lui ha speso belle parole: “può diventare fortissimo, ci lavorerò soprattutto per migliorargli la fase difensiva“. La sua stagione è stata una montagna russa, con più bassi che alti.
Partito a bomba, collezionando 8 assist nelle prime partite, il terzino si è andato a perdere, complici i sette infortuni stagionali. L’annata è terminata con 30 presenze, 9 assist e nessuna rete messa a segno.
Calciomercato Lazio, chi può sostituire il “treno” portoghese?
Al suo posto Angelo Fabiani sta pensando a tre nomi principali: Emerson Palmieri del West Ham, Parisi della Fiorentina e Martin del Genoa. Tutti calciatori che rispecchiano una caratteristica in comune richiesta esplicitamente da mister Maurizio Sarri: calciatori che abbiano già esperienza nel campionato di Serie A.
L’appello della Curva Nord, “la Lazio vuole vincere“, sembra esser entrato anche nelle orecchie del Presidente Claudio Lotito, pronto a regalare al tecnico toscano una rosa vincente e pronta fin d subito a ripartire.
Calciomercato Lazio, accolto da Lotito l’appello dei tifosi: “La Lazio vuole vincere” (Foto Fraioli)
Alberto Bigon, ex centrocampista della Lazio, ha parlato in un intervista alla Gazzetta dello Sport, di Roberto Baggio, il fuoriclasse italiano. Il Divin Codino fu vicino ai biancocelesti, ma la trattativa non andò nel migliore dei modi:
“Un giorno ce lo presentano: ‘Questo è Roberto Baggio e da oggi si allenerà con la prima squadra’. ‘Sempre?’, chiedo. ‘Da oggi’, dice il direttore sportivo. ‘E cosa fa? Lascia la scuola?’. ‘Sì’. “Ma dai, i ragazzini mandateli a scuola…”
“Mi aveva chiamato la Lazio per sapere com’era El bocia . Ho risposto: ‘Un fenomeno, prendetelo subito’”. La risposta biancoceleste però non fu quella sperata: “Ma sono fuori di testa a Vicenza? Vogliono cinquecento milioni di lire!’. L’avevano considerata una cifra spropositata, scandalosa. ‘Ma ne vale molti di più…”
Potremmo ora fermarci ad immaginare un futuro ipotetico con Roberto Baggio in maglia biancoceleste. Se fosse approdato alla Lazio dal Vicenza per 500 milioni di lire, la storia del club avrebbe preso una piega completamente diversa. Con il “Divin Codino” a guidare l’attacco già a fine anni ’80, la Lazio avrebbe potuto bruciare le tappe del suo ritorno al vertice del calcio italiano, anticipando di anni la rinascita vissuta sotto Cragnotti. Immaginare Baggio accanto a giocatori come Signori o Nedvěd, in un Olimpico infiammato dal suo talento, significa riscrivere pagine di gloria: scudetti in anticipo, coppe europee più vicine, e forse una rivalità con la Juve tutta da ribaltare.
Calciomercato Lazio – Il nuovo tecnico dei biancocelesti, Maurizio Sarri, in questi giorni è focalizzato sulla visione di video della passata stagione. L’obiettivo è quello di analizzare il calo avuto dalla squadra nella seconda metà di stagione e capirne le motivazioni.
Inoltre, il tecnico toscano vuole anticipare la conoscenza di alcuni calciatori arrivati sotto la gestione di Marco Baroni che non ha mai avuto modo di allenare prima.
Calciomercato Lazio, Sarri incuriosito da tre calciatori della rosa attuale
I giocatori che prenderanno parte al ritiro estivo di Formello saranno anche coloro con cui Sarri dovrà guidare la rifondazione Lazio, né un nome in più né uno in meno. Dal calciomercato Lazio, oltre che qualche acquisto di prospettiva, non ci si potrà aspettare chissà che cosa.
I problemi economici ci sono, e sono evidenti, e il non poter contare sulla carta Europa per attirare i grandi nomi è sicuramente uno svantaggio per il Direttore Sportivo Angelo Fabiani per manovrare alcune operazioni in entrata.
Calciomercato Lazio, il binomio Lazio-problemi economici continua imperterrito a influenzare il mercato biancoceleste (Foto Fraioli)
Calciomercato Lazio, i pensieri di Maurizio sul mercato da fare
Mau è rimasto affascinato da Nuno Tavares. Sul portoghese si vuole lavorare principalmente sul miglioramento in fase difensiva perché per il resto, come dichiarato dallo stesso Sarri al margine della clinic di Castione della Pescaia, il giocatore “può diventare fortissimo“.
Intriga molto anche Dele-Bashiru, calciatore su cui Sarri vuole puntare e usare come jolly a centrocampo, avendo già a disposizione in quella zona di campo Guendouzi, Rovella, Vecino e Belhayane. A tal proposito, ci si aspetta almeno un colpo in entrata in quella zona di campo (Fazzini o Zielinski?).
Resta da capire la situazione legata a Noslin. Preso lo scorso anno come vice-Castellanos, l’olandese non ha mai goduto della piena fiducia da parte della società, che acquistò, addirittura, Dia per preservarsi.
Questo ha inevitabilmente intralciato la fiducia del ragazzo, pagato 18 milioni di euro la passata sessione di trattive e che per questo non verrà ceduto. Bisognerà capire il suo ruolo in campo. Lui nasce come esterno, ma a più riprese è stato utilizzato come centravanti da mister Marco Baroni.
Calciomercato Lazio, sarà l’anno di Noslin? La società vuole puntarci (Foto Fraioli)
Il suo piede prediletto è il destro, quindi è più ipotizzabile un suo utilizzo come vice Zaccagni, per rientrare dalla sinistra, piuttosto che come vice Isaksen. Da capire se la Lazio interverrà sul mercato o le coppie Zaccagni-Noslin, Isaksen-Pedro e Castellanos-Dia , per l’attacco, saranno gradite a sufficienza da Lotito, Fabiani e Maurizio Sarri.
Ricordando sempre che l’obiettivo principale della dirigenza è tornare fin da subito a giocarsi l’Europa, qualunque essa sia (Conference, Europa League o, la meglio gradita, Champions League)
Al seguito del proprio rinnovo contrattuale, ufficializzato pochi giorni fa, Pedro è stato intervistato dal quotidiano El Dia riguardo le sensazioni per, molto probabilmente, quella che sarà la sua ultima stagione da professionista. Il Corriere dello Sport, nell’edizione odierna, ha tenuto a pubblicare le sue dichiarazioni.
Lazio, Pedro: “Vorrei ritirarmi con un altro titolo”
“LA LAZIO è LA SQUADRA IN CUI MI SONO SENTITO DI NUOVO A MIO AGIO, DI NUOVO UN CALCIATORE. GIOCHERò UN’ALTRA STAGIONE, SPERO DI DARE IL 100%. MA OGNI MOMENTO VA CUSTODITO PERCHé UN GIORNO MOLTO VICINO TUTTO QUESTO FINIRà E DOVRò DEDICARMI AD ALTRO”
Pedro è la rappresentazione dell’eterna giovinezza. Il prossimo 28 luglio varcherà la soglia dei 38 anni, ma, nonostante ciò, il club del Presidente Claudio Lotito ha deciso di voler puntare nuovamente sulla sua passione e sulla sua esperienza.
Le volontà dell’attaccante spagnolo sono chiare: dare il bis di quanto di ottimo fatto in questa stagione, ma provando ad aumentare la sua già immensa bacheca con un trofeo a tinte e striscioni biancocelesti. L’impegno è quello, l’obiettivo c’è ed è vivo nel suo animo. Da vedere se si passerà dalle parole ai fatti.
Lazio, “Pedrito” nuovo allenatore in futuro?
“VORREI PARTIRE BENE FIN DALL’INIZIO E, L’HO SEMPRE DETTO, VORREI RITIRARMI CON UN ALTRO TITOLO. SO CHE è DIFFICILE, MA DARò IL MASSIMO. VOGLIO RITIRARMI FELICE CON L’IDEA DI CONTINUARE A LAVORARE NEL MONDO DEL CALCIO“
Lazio – Alberto Bigon, storico ex centrocampista della Lazio dal 1980 al 1982, ha raccontato, in un’intervista esclusiva a “La Gazzetta dello Sport“, un curioso retroscena legato ai primi passi di Roberto Baggio, “il divin codino”, e del suo possibile approdo, sfumato, in biancoceleste.
Lazio, Roberto Baggio avrebbe potuto giocare per la maglia della prima squadra della Capitale
Appena lasciata la Lazio, Bigon fu contattato proprio dal club capitolino per riscontrare un parere su un giovane talento che stava facendo le fortune del Vicenza:
“MI AVEVANO CHIAMATO PER SAPERE COM’ERA EL BOCIA. RISPOSI: ‘UN FENOMENO, PRENDETELO SUBITO“
Tuttavia, la Lazio si tirò indietro alla richiesta di 500 milioni di lire (circa 250.000 euro di adesso) del club veneto. La cifra venne ritenuta “scandalosa” da parte della società laziale, e alla fine non se ne fece nulla.
“MA SONO FUORI DI TESTA A VICENZA?“
Questa la reazione della Lazio. Eppure, passato l’iniziale stupore, fu la società stessa, guidata allora dal Presidente Gian Chiaron Casoni, a dire a postumi che Roberto Baggio valeva, in realtà, molto di più.
Lazio, Baggio in biancoceleste? Il clamoroso retroscena fa rosicare i tifosi laziali
A strapparlo alla concorrenza fu poi la Fiorentina, che ne intuì il potenziale prima di tutti. Un’occasione mancata dalla Lazio, raccontata da chi in quel periodo conosceva bene l’ambiente biancoceleste e il calciomercato Lazio.
Maurizio Sarri torna a parlare e lo fa con parole cariche di sentimento, autocritica e voglia di ricominciare. Intervistato da Sky Sport, l’ex tecnico della Lazio ha aperto il cuore su ciò che ha rappresentato – e potrebbe ancora rappresentare – la sua esperienza in biancoceleste. Un rapporto intenso con l’ambiente capitolino, vissuto tra passione, difficoltà e la consapevolezza che alla Lazio “c’è qualcosa che va oltre il campo”.
“La lazialità ti invade”, ha detto Sarri, citando una sua stessa frase che ha già fatto breccia nei cuori dei tifosi. “Per tanti anni ho visto la Lazio da fuori e non avrei mai immaginato quello che rappresenta davvero. Solo quando ti trovi dentro questo ambiente, ti rendi conto cosa vuol dire la ‘lazialità’. È roba forte. Il 90% dei laziali è gente che ha la Lazio nell’anima… Al limite della follia”.
Un’uscita pubblica che arriva dopo mesi di silenzio, interrotti solo da voci di ritorno e riflessioni personali. “Sono stato fermo per tantissimi motivi – ha ammesso –. Nei primi sei o sette mesi non mi interessava assolutamente niente, per problematiche personali che andavano molto oltre il calcio. Poi uno torna alla vita normale, comincia a ripensare alla propria attività…”.
Sarri ha anche lasciato intendere che il suo addio alla Lazio non è stato privo di frizioni: “Se hai grandi livelli di personalità, puoi arrivare inevitabilmente a qualche scontro di troppo. Che da parte mia finisce lì, da parte di qualcun altro no, e quindi la paghi”.
Ma ora, cosa aspettarsi da un possibile Sarri-bis sulla panchina biancoceleste? E cosa si aspetta lui dalla Lazio?
“Non lo so”, risponde con la sua solita sincerità disarmante. “È un ritorno d’affetto nei confronti di tutti, tifoseria compresa. Si possono aspettare che faccia il mio lavoro con amore. A livello di risultati, non lo so. Sono tanti anni che la Lazio cerca il salto di qualità e sono tanti anni che non riesce a fare quello definitivo. Vuol dire che qualche problematica c’è. Ma mi sembra che il calcio italiano le abbia in tante situazioni, quindi le affronteremo, sperando sia il ciclo buono per fare il salto”.
Tra nostalgia, autoconsapevolezza e un rinnovato desiderio di incidere, l’intervista di Sarri ha lasciato intendere che la sua storia con la Lazio – e con la Serie A – potrebbe non essere finita. Il futuro è ancora da scrivere, ma le sue parole hanno già riacceso la fiamma tra il tecnico toscano e il popolo laziale.