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Ledesma: “Sono ottimista sul futuro della Lazio”. Poi ricorda il 26 maggio

In una lunga intervista Cristian Ledesma ha parlato della stagione passata a Terni, dei ricordi del 26 maggio e della Lazio che verrà.

Ledesma a Radio olympia ha ricordato il suo primo gol nel derby: “Ancora oggi mi viene la pelle d’oca a risentirlo. Ha significato tanto per me, lo ricordo sempre con piacere e mi emoziona sempre”. Sulla sua esperienza alla Ternana: “E’ stata un’esperienza bella che mi ha arricchito ulteriormente come persona e come giocatore. Mi ha insegnato a non mollare mai, a crederci fino alla fine”.

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Ledesma non ha ancora deciso cosa fare la prossima stagione: “Non lo so. Devo ancora parlarne con la mia famiglia e poi la proprietà della Ternana sta cambiando. Ho avuto qualche contatto con club di serie A ma poi non se n’è fatto nulla. Le mie esperienza all’estero sono state importanti, soprattutto quella in Grecia, ma pii ho capito che la società aveva dei problemi organizzativi e quindi ho deciso di interrompere il rapporto. A Terni abbiamo sofferto tanto, ma questo è il bello del calcio italiano. Non so se si aprirà qualche spiraglio in serie A, ma deve essere una scelta ponderata, non voglio andare tanto per. Quando smetterò di giocare vorrei allenare i bambini. Insegnare qualcosa che ho imparato in questi anni”.

I RICORDI DEL 26 MAGGIO

Sul day after del 26 maggio 2013: “Ho ridato la coppa a Maurizio (Manzini, ndr) perché me l’ero portata a casa”. Sulla vigilia del 26 maggio: “Fu bellissimo passare la giornata insieme a tutti i familiari di squadra e staff, due giorni prima della finale. Poi ricordo gli sguardi dei compagni prima della partita, si vedeva che quella coppa l’avremmo vinta noi”.

Durante la partita: “Io ero nello spogliatoio. Mandai via il massaggiatore Stefano e gli dissi torna quando facciamo gol. Poi sentii un boato e vidi arrivare Stefano correndo e gridando ‘Cristian abbiamo segnato’. Fu una sofferenza non vedere la partita, ma dopo il triplice fischio volli a tutti i costi entrare in campo per festeggiare e guardare la felicità di mia moglie in tribuna. Fu bellissimo il percorso dallo stadio al ristorante a Ponte Milvio, c’erano tanti genitori coi bambini e tante bandiere. Ci sono tanti flash di quella serata: ricordo che tagliai il pezzo di rete dove aveva segnato Lulic e me lo portai a casa. Rimarrà per sempre questo ricordo perché non credo ci saranno altri derby in finale. E’ bello far felici le persone con lo sport che ti piace fare”.

LA LAZIO DELLA PROSSIMA STAGIONE E BIGLIA

Sulla finale di Coppa Italia contro la Juve: “Non ne esce ridimensionata. Non ha fatto la partita perfetta che serve per battere la Juve. Non ha fatto una brutta partita, ma si è trovata la migliore squadra d’Italia che stava al 100% a livello fisico e mentale. Se gli episodi non ti girano a favore non è facile batterli. Credo che siano più i meriti della Juve che i demeriti della Lazio”.

Sul calciomercato: “Da tifoso spero che la società non venda nessuno. Un giocatore come Biglia è difficile da sostituire, è un ottimo giocatore. Bisogna capire se lui vuole rimanere e se la società vuole trattenerlo. Credo che la Lazio migliorerà, già è migliorata negli ultimi mesi rispetto all’inizio. Sono ottimista e penso che migliorerà anche l’organico”. Su Inzaghi: “Ha fatto benissimo, nessuno si aspettava avrebbe fatto così bene dato quello che è successo a inizio stagione con Bielsa. Ha fatto un buon lavoro: la Lazio riesce a cambiare modulo senza perdere la sua identità”. Su Candreva: “E’ stato ed è un giocatore importante”.

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