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Calciomercato Lazio: Il destino di un big resta in bilico, le ultime novità

Il futuro di Mario Gila alla Lazio è appeso a un filo: rinnovo o addio in vista?

Chi non si chiede cosa riserverà il destino di un difensore talentuoso come Mario Gila in casa Lazio? Con il calciomercato che continua a infiammare le discussioni anche lontano dalle sessioni ufficiali, la situazione del centrale spagnolo resta uno dei nodi più intriganti per i tifosi biancocelesti.

Il contratto di Gila, classe 1999, scade nel giugno 2027, ma la sua permanenza in Capitale non ha ancora messo fine alle speculazioni. Durante l’estate, il giocatore era finito nel mirino delle uscite, con l’obiettivo di cercare più spazio e un vero “salto di qualità” nella carriera. Eppure, il blocco del calciomercato Lazio, dettato da problemi di bilancio e limiti della Lega, ha congelato tutto, lasciandolo in rosa contro le sue ambizioni.

Adesso, con alcuni contatti tra la dirigenza e l’entourage del difensore, non è stato raggiunto alcun accordo per il rinnovo. Lotito e il direttore sportivo Angelo Fabiani sanno bene il rischio di perderlo in svantaggio, quindi stanno lavorando a una nuova proposta per convincerlo a restare. Ma è qui che le cose si complicano: il nodo non è solo il denaro.

Secondo fonti vicine al club, Gila sta valutando anche fattori tecnici e progettuali, puntando a giocare con continuità in un contesto che gli permetta di crescere e affermarsi ai massimi livelli. La Lazio dovrà proporre qualcosa di più di un semplice ingaggio, dimostrando fiducia e integrandolo stabilmente nel progetto tecnico di Maurizio Sarri.

Intanto, il caso Gila è solo uno dei tanti fronti aperti nel calciomercato Lazio, con la necessità di gestire rinnovi per i giovani promettenti e mantenere l’equilibrio della rosa. Con la scadenza che si avvicina, questa trattativa si annuncia complessa: serviranno diplomazia e un piano convincente per evitare un addio che, al momento, sembra tutt’altro che remoto.

Rambaudi infuriato: “Ho rivisto il Sarri di Napoli alla Lazio, ma mi arrabbio per…”

Rambaudi elogia la Lazio post-vittoria: “Ho rivisto il Sarri di Napoli. Mi arrabbio solo perché…” – Una svolta inaspettata per i biancocelesti? #Lazio #SerieA #Calcio

La vittoria della Lazio per 3-0 contro il Genoa non è stata solo un sollievo per superare un momento di crisi, ma ha anche rivelato un’evoluzione tattica che ha sorpreso molti osservatori. Questa prestazione ha convinto anche chi era scettico, portando un’ex stella della squadra a esprimere il proprio apprezzamento. L’emergenza vissuta dalla formazione ha paradossalmente spinto a scelte che sembrano aver sbloccato il potenziale del gruppo, trasformando una sfida in un’opportunità.

Secondo l’ex biancoceleste Roberto Rambaudi, intervenuto a Radiosei, la squadra vista in campo è apparsa più pratica e matura, quasi un richiamo a un passato vincente. Le sue parole sottolineano come le necessità abbiano ispirato decisioni efficaci: “Lo avevo detto anche in settimana: non tutte le cose vengono a caso. Questa emergenza ti ha portato a fare scelte diverse, un po’ rivedo il Sarri di Napoli. Ci sono state scelte obbligate che si sono rivelate decisive. Stando al linguaggio del corpo si vede che i ragazzi ci credono, la squadra si rispecchia in questo modo. Gara difficile, preparata bene, difesa organizzata. Bravi tutti. Mi arrabbio solo perché non ha fatto gol Basic (ride, ndr). Bisogna essere razionali nei giudizi: questo abito per me si cuce bene addosso a questi calciatori, così Sarri può dargli qualcosa in più. La partita di ieri mi dice che dopo 4′ hai fatto gol e la gara si è messa in un certo modo. La Lazio l’ha interpretata bene. Per me la squadra si riconosce in questo modulo: i due davanti si cercano, si completano; gli esterni hanno più libertà nell’1 contro 1. Scegliere Pellegrini al posto di Tavares è un bel segnale, si vede che si predilige il gruppo”.

L’analisi di Rambaudi non fa che rafforzare l’idea di un cambio di rotta positivo: il modulo adottato, nato per necessità, si adatta perfettamente alle caratteristiche dei giocatori, con gli attaccanti che dialogano efficacemente e gli esterni che brillano nei duelli individuali. La rete arrivata fin dai primi minuti ha agevolato il dominio, mostrando una Lazio più organizzata e convinta di sé.

Questa vittoria potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per i biancocelesti, con scelte come quella di preferire Pellegrini a Tavares che evidenziano un focus sul bene del gruppo. Da una fase di difficoltà, emerge ora una squadra che sembra aver trovato la sua identità, pronta a sorprendere nel proseguimento della stagione.

Castellanos in attacco: il segreto è il suo compagno laziale

La Lazio in cerca di continuità: la coppia Castellanos-Dia brilla contro il Genoa!

Chissà se questa nuova intesa in attacco sarà la chiave per il riscatto biancoceleste? Dopo una vittoria convincente, la squadra guarda al futuro con occhi diversi, ma le sfide non mancano. #Lazio #SerieATim #CalcioItaliano

Dopo la recente vittoria contro il Genoa, che ha riacceso l’entusiasmo tra i tifosi, l’attenzione si sposta sul cammino della Lazio nel campionato, un torneo imprevedibile che potrebbe riservare sorprese. Gli aspetti positivi emergono chiaramente, come l’efficacia di una certa coppia offensiva, che sta dimostrando di funzionare alla grande. «La coppia Castellanos-Dia funziona. Non era scontato, ma si stanno completando bene. Dia magari non è un grande realizzatore, ma fa un lavoro prezioso per la squadra e soprattutto valorizza le caratteristiche del Taty, che si muove con maggiore libertà e incisività. Era proprio la risposta che la Lazio aspettava». Queste parole evidenziano come questa intesa non sia solo un dettaglio, ma un elemento che potrebbe cambiare il volto della squadra.

Guardando al contesto più ampio del campionato, quest’anno il livello di competizione è altissimo, con risultati che spesso sorprendono. «Questo è un campionato complicato e molto equilibrato. Anche le squadre meno attrezzate trovano energie insperate e riescono a mettere in difficoltà chiunque. Basta poco per scivolare dal sogno europeo alla lotta per non retrocedere. La Lazio, in questo contesto, deve essere lucida e trovare la continuità che finora è mancata». Questa analisi solleva interrogativi: la Lazio saprà mantenere il passo in un torneo così incerto, o inciamperà di nuovo?

Nonostante i progressi, permangono criticità nella rosa, specialmente per quanto riguarda la profondità dell’organico. «La coperta resta corta. Gli infortuni, le squalifiche e l’assenza di vere alternative in alcuni ruoli rischiano di pesare con il passare delle settimane». Questo aspetto potrebbe essere il tallone d’Achille, lasciando i tifosi a chiedersi come gestire le assenze senza perdere equilibrio.

Ora, con la sfida contro il Torino all’orizzonte, l’opportunità di confermare i miglioramenti è concreta. «La partita con il Torino sarà un test importante. La Lazio dovrà confermare i progressi visti a Genova e dimostrare di aver davvero svoltato. I segnali ci sono, ma serve dare continuità ai risultati per risalire la classifica». Sarà questa la partita che segnerà una vera svolta?

In conclusione, la Lazio appare pronta a costruire su basi più solide, con l’intesa in attacco e l’atteggiamento ritrovato come fattori chiave. Tuttavia, in un campionato tanto equilibrato, ogni passo falso potrebbe costare caro: i biancocelesti devono ora dimostrare di avere la determinazione per raggiungere i loro obiettivi.

La Lazio di Sarri si risveglia? L’ex rivela parole che fanno discutere i tifosi

Rambaudi entusiasta dopo il 3-0 della Lazio sul Genoa: “Ho rivisto il Sarri di Napoli, ma serve razionalità” #Lazio #SerieA #Calcio

La vittoria schiacciante della Lazio contro il Genoa per 3-0 ha acceso i riflettori sulle prestazioni della squadra, con l’ex calciatore e attuale opinionista Roberto Rambaudi che ha condiviso le sue impressioni. Analizzando il match, ha evidenziato come alcune mosse abbiano ricordato periodi d’oro, spronando i tifosi a mantenere un approccio equilibrato.

Rambaudi ha esordito con entusiasmo, sottolineando la preparazione dietro il successo: “Lo avevo detto anche in settimana: nella Lazio nulla avviene per caso”. Ha poi spiegato come l’emergenza abbia portato a scelte diverse, che si sono rivelate efficaci, notando somiglianze con fasi passate: “L’emergenza ha costretto Sarri a prendere decisioni diverse dal solito, ma queste si sono rivelate vincenti. Ho rivisto tratti del suo Napoli, soprattutto nella gestione della manovra e nell’atteggiamento della squadra. C’è una Lazio diversa, più compatta e consapevole.”

Questa prestazione ha ridato slancio all’ambiente biancoceleste, dopo un avvio di stagione non sempre convincente. Rambaudi ha lodato la solidità difensiva e l’efficacia del piano di gioco: “La Lazio è scesa in campo con un atteggiamento giusto. Gara difficile, ma preparata bene. La difesa ha funzionato, i reparti sono stati corti e i giocatori sembrano credere fortemente nel progetto.”

Non ha mancato di citare i contributi dei giocatori meno utilizzati: “Peccato per Basic che non è riuscito a trovare il gol – ha commentato sorridendo – ma è importante vedere come tutti abbiano dato il loro contributo. Quando c’è unità di intenti, la Lazio può davvero alzare il livello.”

Infine, l’opinionista ha invitato alla prudenza nei commenti: “Bisogna essere razionali. Non si passa da disastro a fenomeni in una sola partita. Però è vero che questa Lazio, con questi interpreti, può cucirsi addosso l’abito giusto. E in questo modo, Sarri ha la possibilità di esaltare le qualità della rosa.”

Con questa affermazione, la Lazio non solo ha conquistato i tre punti, ma ha anche mostrato una maggiore coesione e identità, alimentando le speranze dei suoi sostenitori per una stagione all’altezza delle aspettative.

Mourinho scatena la rabbia dei tifosi romanisti con una frase controversa

Mourinho provoca i tifosi della Roma con una dichiarazione esplosiva! #Mourinho #ASRoma #ChampionsLeague

José Mourinho, l’ex allenatore della Roma, è di nuovo al centro dell’attenzione mentre si prepara a tornare a Stamford Bridge per una partita di Champions League con il suo Benfica. Le sue parole in conferenza stampa hanno già acceso polemiche, mescolando complimenti e frecciate in un mix tipico del suo stile.

In vista dello scontro contro il Chelsea, Mourinho ha parlato della rinascita del club londinese sotto Enzo Maresca, paragonandola al suo passato in Italia. Ma è stata una specifica frase a rubare la scena, scatenando reazioni immediate tra i fan giallorossi. «Da fuori sembrava che il Chelsea avesse perso la propria identità, ma quello che si è visto nella scorsa stagione sembra indicare che sia tornato sulla strada giusta. Hanno dato fiducia a Enzo Maresca, il quale ha portato le sue idee. La Conference League è una competizione facile da vincere per un grande club, io l’ho fatto con la Roma». Questa dichiarazione, con il suo tono audace, ha evidenziato il contrasto tra elogi e critiche velate.

I tifosi della Roma hanno interpretato quelle parole come un affronto diretto al loro club. Definire la Conference League “facile da vincere” ha sminuito un trofeo che per i romanisti rappresenta un achievement storico e carico di emozioni. Mourinho, sempre maestro dei giochi psicologici, ha così riaperto vecchie ferite con un colpo solo.

Ora, mentre il web si infiamma con commenti arrabbiati, i supporter giallorossi si sentono traditi dall’uomo che un tempo li aveva guidati al successo. Questa vicenda mostra ancora una volta come Mourinho sappia usare le parole per catturare l’attenzione, lasciando un’eco che va ben oltre il campo da gioco.

Lazio, Sarri svela la tattica rivoluzionaria per fermare gli infortuni e dominare la stagione

La Lazio combatte la stanchezza: una strategia per evitare nuovi infortuni in vista del Torino

Scopri come la Lazio, dopo la preziosa vittoria a Genova, sta affrontando l’allarme stanchezza per non rischiare ulteriori problemi. Con una squadra esausta e l’infermeria piena, le mosse per recuperare energie sono al centro dell’attenzione. #Lazio #SerieA #Calcio

Una vittoria come quella contro il Genoa serve per respirare, ma ora la vera sfida è gestire al meglio le energie della squadra. Dopo il match, infatti, è scattato l’allarme per via di una rosa visibilmente affaticata e con l’infermeria che continua a riempirsi. Per affrontare tutto questo, Maurizio Sarri ha deciso di adottare un programma di allenamento insolito e leggero, puntando tutto sul recupero in vista della prossima partita contro il Torino.

La giornata di oggi è iniziata con una seduta di scarico, ma Sarri non si è fermato qui: ha concesso un giorno di riposo completo per domani, lasciando la squadra libera fino al ritorno a Formello giovedì pomeriggio. In pratica, solo due allenamenti per preparare l’incontro con i granata, una scelta non casuale ma dettata dall’esigenza di evitare rischi inutili di fronte a una condizione di ‘forte affaticamento’ diffusa tra i giocatori.

La situazione infortuni resta critica e sembra allungarsi di ora in ora. Fisayo Dele-Bashiru sarà out per più di un mese, mentre il rientro di Matías Vecino e Manuel Lazzari è stato posticipato alla fine della sosta di ottobre. Ora, l’apprensione si sposta anche sulla difesa, finora risparmiata: Luca Pellegrini e Adam Marušić hanno lasciato il campo anzitempo a Marassi, e i verdetti medici sono attesi con ansia.

In questo scenario, Sarri deve navigare a vista, sacrificando il lavoro tattico per garantire il recupero fisico. È una mossa obbligata per non ‘giocare con una sorte finora decisamente avversa’, con l’obiettivo di presentarsi al match contro il Torino con una squadra pronta a combattere. La Lazio deve ora trasformare questa pausa in un’opportunità per ribaltare la situazione e mantenere vivo il suo momento positivo.

Allarme Lazio: Sarri trema per le condizioni di un giocatore chiave

Allarme in casa Lazio: Marusic si infortuna dopo l’assist vincente contro il Genoa! I tifosi tremano per il terzino, cosa riserverà il futuro? #Lazio #MarusicInfortunio #SerieA

I tifosi della Lazio hanno vissuto un mix di gioia e apprensione durante la recente vittoria contro il Genoa, segnata dal gol del 2-0 di Taty Castellanos. Proprio l’autore dell’assist decisivo, Adam Marusic, ha improvvisamente lasciato il campo, accasciandosi a terra e richiedendo immediatamente il cambio. Un momento che ha fatto scattare l’allarme, lasciando tutti con il fiato sospeso su cosa possa essere successo al difensore.

Dopo appena 30 minuti di gioco, Marusic è stato costretto a uscire dal match, secondo quanto riportato da fonti attendibili. Si tratta di un risentimento collegato a una vecchia cicatrice muscolare, emerso nonostante una brillante discesa sulla fascia destra che ha portato al passaggio vincente. Immaginate la scena: il giocatore non ha nemmeno potuto festeggiare con i compagni, abbandonando il campo in fretta e alimentando le paure per un problema più serio.

Questo infortunio rappresenta una nuova sfida per la Lazio, già alle prese con assenze e acciacchi in difesa nelle scorse settimane. Marusic sarà presto sottoposto a esami per valutare l’entità del danno e i tempi di recupero, con lo staff medico che punta a escludere lesioni più gravi, mantenendo un approccio cauto per non rischiare ulteriori complicazioni.

Mentre la squadra di mister Baroni sta mostrando segnali di ripresa in campo, con prestazioni fluide e gol ritrovati, l’assenza di Marusic potrebbe pesare sugli impegni futuri, tra partite in Europa e in campionato. Curiosità e incertezza aleggiano ora tra i tifosi, che si chiedono come la Lazio saprà adattarsi senza uno dei suoi giocatori chiave.

L’episodio ha inevitabilmente raffreddato l’entusiasmo per la bella vittoria, riportando al centro l’annoso tema della fragilità muscolare nella rosa biancoceleste. I supporter attendono aggiornamenti, sperando che si tratti di un fastidio passeggero e non di uno stop lungo, dal momento che l’equilibrio tattico della squadra dipende in gran parte dalle prestazioni di Marusic, pedina essenziale nello scacchiere.

Lazio, con Sarri si vince: il dato che sorprende i tifosi

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La Lazio è reduce da una bella vittoria ottenuta in quel dello Stadio Marassi di Genova contro i rossoblù guidati in panchina da Patrick Vieira. La formazione di Maurizio Sarri è parsa maggiormente padrona del campo rispetto alle precedenti uscite e il risultato ne è la netta dimostrazione: un categorico 3 a 0 per Mattia Zaccagni e compagni.

Tuttavia, a differenza di come si possa pensare da un inizio di stagione altanenante, nulla è nuovo quando a guidare la squadra c’è in panchina un certo Sarri. Il tecnico toscano, infatti, come riportato da Transfermarkt, noto sito web calcistico tedesco specializzato in percentuali e statistiche sportive, può vantare un bel 55.7% di vittorie ottenute su 336 gare guidate.

Un dato che lo inserisce nella classifica dei migliori quindici allenatori per percentuale di vittorie ottenute nei top cinque campionati europei dagli anni 2000 ad oggi.

Lazio, splendida notizia a Formello: tifosi meravigliati

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La Lazio di Maurizio Sarri ha appena fatto ritorno nella Capitale dopo la bella vittoria ottenuta contro il Genoa per tre reti a zero. A sorprendere maggiormente, è stata l’ottima prestazione fornita da Mattia Zaccagni e compagni, che sembrano essersi lasciati finalmente alle spalle la sconfitta subita nel derby della Capitale contro la Roma.

Tuttavia, un’altra bella notizia è entrata nel Centro Sportivo di Formello. Infatti, ai microfoni di DAZN, nel post-partita, Matteo Cancellieri, autore della rete del momentaneo uno a zero in favore dei biancocelesti, ha rilasciato un’incredibile dichiarazione che ha fatto emozionare tutti i tifosi. Di seguito le parole dell’attaccante:

“AVRò UNA BAMBINA, NON VEDEVO L’ORA DI FARE GOL PER DEDICARLE L’ESULTANZA”

Lazio, il secondo gol di Castellanos visto da una prospettiva speciale: il video

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La Lazio torna finalmente a sorridere. La strada da fare è ancora lunga, ma la squadra capitanata da Mattia Zaccagni ha dato segnali importanti nella vittoria ottenuta ieri sera, tra le mura dello Stadio Marassi di Genova, per tre reti a zero contro i rossoblù di Patrick Vieira.

La società, tramite un video pubblicato sul proprio profilo Instagram ufficiale, dopo un periodo di silenzio mediatico, durato una settimana al seguito della sconfitta nel derby della Capitale contro la Roma, ha voluto regalare a tutti i tifosi biancocelesti una prospettiva inedita della rete di Castellanos, valsa il momentaneo due a zero per la Lazio.

Di seguito il filmato speciale:

 

Calciomercato Lazio, Lotito e quell’incredibile idea per poter fare acquisti a gennaio: le ultime

Calciomercato Lazio

– I biancocelesti, guidati in panchina da Maurizio Sarri, diventato da poco uno dei migliori tecnici al mondo secondo una speciale classifica (leggi qui per maggiori informazioni), sono tornati quest’oggi in quel del Capitale dopo l’importante vittoria ottenuta per tre reti a zero contro il Genoa.

Tuttavia, la rosa necessita di essere puntellata. Per poter affrontare al meglio tutta la durata della stagione, Sarri avrà bisogno di una coperta più lunga. Il tutto si è visto nelle circostanze estreme in cui la squadra di Mattia Zaccagni si è ritrovata allo Stadio Marassi a causa dell’emergenza emersa a centrocampo.

Il DS Fabiani e il Presidente Lotito sono già al lavoro per assecondare nel periodo di gennaio il coro da parte dei tifosi della Curva Nord: “la Lazio vuol vincere, vincere!“.

Calciomercato Lazio, l’idea di Lotito spiazza tutti

Secondo quanto riportato da “Il Messaggero”, quotidiano maggiormente attendibile per quanto riguarda le ultime notizie direttamente dal Centro Sportivo di Formello, il Presidente Lotito starebbe studiando un escamotage per sbloccare il calciomercato.

L’idea della dirigenza sarebbe quella di inserire nella trimestrale (da chiudere entro oggi) un vecchio credito da 12-13 milioni di euro, che pareggerebbe i conti e permetterebbe alla società di poter effettuare acquisti a gennaio. Se il metodo sarà valido o meno lo si potrà capire solamente dalla metà di novembre. Si attendono futuri aggiornamenti…

 

Lazio, Sarri entra nei migliori 15 allenatori del mondo: il motivo

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Transfermarkt, noto sito web calcistico tedesco, pochi giorni fa ha reso nota una classifica molto particolare tramite un post sul proprio account Instagram ufficiale. La graduatoria riguarda la percentuale di vittorie ottenute dagli allenatori dal 2000 ad oggi nelle top cinque leghe europee (Italia, Spagna, Francia, Germania e Inghilterra).

L’Italia è il paese maggiormente rappresentato tra le prime 15 posizioni. Sono infatti ben sei gli allenatori presenti: Conte (terzo), Ancelotti (quinto), Inzaghi (nono), Allegri (undicesimo), Capello (tredicesimo) e Sarri (quindicesimo). Il tecnico toscano ha raggiunto la quota del 55.7% di vittorie su 336 gare dirette.

Di seguito la classifica completa:

 

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Cancellieri a DAZN: “Dovevamo dimostrare il nostro valore, l’esultanza è per la bimba in arrivo”

Cancellieri illumina la serata della Lazio con un gol da ricordare! #Lazio #PrimoGol #EmozioniSulCampo

Immaginate la tensione di un giocatore che attende il suo momento sotto i riflettori, e improvvisamente tutto esplode in una notte di trionfo. Per Matteo Cancellieri, l’esterno biancoceleste, la vittoria della Lazio per 3-0 contro il Genoa a Marassi non è stata solo una boccata d’ossigeno per la squadra, ma un capitolo personale indimenticabile. Quel primo gol tanto atteso con la maglia biancoceleste ha rappresentato una liberazione pura, raccontata con emozione ai microfoni di DAZN.

Nelle sue parole, emerge la determinazione di un gruppo pronto a reagire: «Sapevamo di dover dimostrare qualcosa. L’esultanza è per la bimba che aspetto». Questa citazione cattura l’essenza di una squadra ferita, che ha trasformato la rabbia in azione dopo una delusione recente, aggredendo la partita fin dall’inizio per lasciarsi alle spalle i fantasmi del passato.

Andando più a fondo, Cancellieri ha spiegato la sua carica interiore: «La partita l’abbiamo attaccata, sapevamo di dover dimostrare qualcosa. Ci siamo preparati bene, sapevamo cosa volevamo. L’esultanza? Non vedevo l’ora di fare gol per poter esultare così, aspetto una bimba e sono veramente contento». Queste frasi non solo rivelano l’impegno tattico della formazione, ma aggiungono un tocco personale, trasformando un gol in un gesto di affetto profondo.

Quel momento ha un valore doppio: per la Lazio, ha sigillato una vittoria cruciale, nata da una settimana di preparazione intensa e voglia di riscatto. Per Cancellieri, invece, è stato molto di più – la fine di un’attesa, il primo sigillo con i colori biancocelesti, e una dedica speciale che unisce la gioia del campo a quella della vita privata. In una serata così importante per la stagione, questo gol dolce e significativo segna l’inizio di una storia d’amore duratura con la squadra.

Basic trionfa: “Contentissimo di Sarri, mi aveva già avvertito”

La incredibile rinascita di Toma Bašić: da esubero a eroe inaspettato!

Ma cosa succede quando un giocatore passa dall’essere un nome ai margini a diventare il salvatore della squadra? È proprio questa la storia affascinante di Toma Bašić, il centrocampista croato che ha sorpreso tutti con una prestazione da protagonista, trasformando una serata complicata in una vittoria memorabile. Immaginate la tensione in campo, con la Lazio in piena emergenza, e lui chiamato a fare la differenza: il risultato? Una risposta da vero professionista che ha lasciato tutti a bocca aperta.

A fine partita, Bašić ha condiviso la sua gioia ed emozione, con il pensiero prima di tutto al gruppo. «Sono contentissimo perché la squadra ha fatto un bel lavoro, non era facile trovare la vittoria dopo questo periodo. Siamo contentissimi. Tre punti importantissimi, guardiamo solo avanti». Queste parole non solo trasmettono l’entusiasmo del momento, ma fanno riflettere su quanto il lavoro di squadra possa ribaltare le situazioni più difficili, suscitando curiosità su come abbiano gestito la pressione.

Il suo ritorno in campo è stato una sorpresa per molti, ma Bašić rivela che era tutto parte di un percorso chiaro e preparato. «Rapporto con Sarri? Era tutto chiaro, mi aveva detto che poteva succedere una cosa così. Io ero pronto, ho lavorato sempre perché quando sei un professionista e ami il tuo lavoro non ci sono ostacoli che non puoi superare. Ora sono qui, sono contento. Non voglio parlare tanto di me, ma della squadra che può fare tanto. Sabato c’è il Torino, vediamo». Questa citazione sottolinea la sua determinazione, invitando i lettori a chiedersi cosa significhi davvero essere un professionista nel calcio, e come la preparazione silenziosa possa portare a momenti di gloria.

La vittoria di Genova, poi, è nata da un momento di svolta, con Bašić che evidenzia il ruolo del confronto interno. «Dopo il derby tutti abbiamo parlato tra noi, c’è stata una riunione e tutti hanno capito la situazione. Non era facile questa settimana, ma ognuno di noi quando fa il suo lavoro al 100% succede questo. A chi la dedico? Alla mia famiglia, agli amici e alla mia ragazza. Sono contentissimo». Queste parole aggiungono un tocco personale, rendendo la storia ancora più coinvolgente e facendoci riflettere su come le sconfitte possano trasformarsi in opportunità di riscatto.

In sintesi, la prestazione e le dichiarazioni di Bašić rappresentano una grande iniezione di fiducia per la Lazio, mostrando come un singolo giocatore possa incarnare lo spirito di un’intera squadra. Con professionisti come lui, il futuro sembra promettente, e i tifosi non possono fare a meno di chiedersi cosa riserverà il prossimo match.

Svolta nel Calciomercato Lazio: Lotito gioca l’ultima carta per chiudere l’affare?

#LazioInPolePosition: Lotito gioca la carta decisiva per il calciomercato biancoceleste?

Il mondo del calciomercato Lazio è al bivio: oggi, 30 settembre, si chiude la trimestrale che potrebbe cambiare le sorti del mercato invernale. Il presidente Claudio Lotito ha deciso di alzare la posta, presentando una mossa inaspettata che alimenta curiosità su come il club possa superare i vincoli finanziari. Immaginate un asso nascosto nelle carte, pronto a ribaltare il gioco – e proprio questo potrebbe essere l’elemento chiave per non limitarsi a un bilancio a saldo zero, già assicurato dalle cessioni estive, ma per sbloccare totalmente e definitivamente la capacità di spesa.

Al centro di questa strategia c’è una mossa contabile audace: Lotito è pronto a inserire nel bilancio trimestrale un “vecchio” credito da 12-13 milioni di euro. Si tratta di una somma che, in teoria, potrebbe essere recuperata in seguito, ma la sua inclusione immediata è cruciale per sistemare il parametro del “costo del lavoro allargato”, l’unico ostacolo che sta bloccando le operazioni del club. È come un colpo di teatro in una partita serrata, dove ogni dettaglio conta per tenere il passo con la concorrenza.

Tuttavia, la storia non si conclude qui, alimentando un senso di suspense. Una volta presentata la trimestrale, questa operazione dovrà essere esaminata da una nuova Commissione di controllo, che subentrerà alla Covisoc a partire dal 1° ottobre. Il verdetto arriverà non prima di metà novembre, lasciando la Lazio in una fase di attesa piena di incertezze – un periodo che potrebbe tenere i tifosi con il fiato sospeso.

Intanto, sullo sfondo, c’è un altro fronte da monitorare: la trattativa con una compagnia aerea per il ruolo di main sponsor rimane bloccata. Questo accordo offrirebbe un po’ di “ossigeno” alle finanze, ma non basta per risolvere i problemi di bilancio. Tutta la scommessa di Lotito si concentra su questa mossa finanziaria, un azzardo calcolato che potrebbe trasformare il mercato da semplice routine in un’opportunità da protagonista.

Castellanos: “Emanuele mi ispira i gol, lo porto a Roma la prossima volta”

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L’attaccante della Lazio ruba la scena con una dedica speciale al piccolo Emanuele! Scopri cosa gli dà energia per i gol. #Lazio #Castellanos #Calcio

Valentín “Taty” Castellanos è diventato il simbolo della rinascita della Lazio, guidandola a una vittoria cruciale contro il Genoa a Marassi. Con la sua prestazione stellare, l’attaccante argentino non solo ha illuminato il campo, ma ha anche condiviso un’intervista con DAZN che ha rivelato un mix di gioia, maturità e un tocco personale che affascina i tifosi. Cosa c’è dietro la sua esultanza e come mantiene alta la motivazione? Le sue parole offrono uno sguardo intrigante su ciò che spinge un calciatore al top.

Durante l’intervista, Castellanos ha espresso soddisfazione per il match e condiviso dettagli che catturano l’attenzione: «Siamo contenti per la partita, è stata una settimana buona. Esultanza? Questo stadio mi ispira, Emanuele mi dà energia, l’ho visto ieri in hotel e penso che la prossima volta lo porto a Roma. Marusic? Calciatore importante, abbiamo tanti infortunati e non è una cosa buona, ma dobbiamo continuare a lavorare. Quanti gol potrei fare? Spero tanti, lavoro sempre per la squadra, poi i gol arrivano giocando così ed è più facile perché la squadra lavora bene». Questa citazione non solo evidenzia il suo entusiasmo, ma anche un legame emotivo che potrebbe essere la chiave per future imprese.

Analizzando le sue dichiarazioni, emerge un ritratto di umiltà e dedizione al gruppo. Castellanos sottolinea l’importanza di superare le difficoltà, come l’emergenza infortuni, con un semplice ma potente mantra: “continuare a lavorare”. Curiosità: come fa un giocatore a trasformare l’energia di un tifoso in gol decisivi? Il suo approccio dimostra che i successi personali dipendono dal benessere collettivo, rendendo la sua storia ancora più avvincente per chi segue il calcio.

Al cuore di tutto, c’è un retroscena commovente che aggiunge calore alla narrazione: la dedica a un giovane tifoso di nome Emanuele, fonte di ispirazione per Castellanos. In un momento in cui la Lazio ha bisogno di coesione, le sue parole e azioni tracciano una strada fatta di unità, impegno e quel pizzico di emozione che potrebbe cambiare le sorti della squadra. Cosa succederà la prossima volta che porterà Emanuele a Roma? I fan non vedono l’ora di scoprirlo.

Zaccagni a Sky: La squadra reagisce con vittoria per i tifosi, ma dopo una settimana di rabbia… se giochiamo sempre così?

La Lazio espugna Genova con un 3-0 roboante: Zaccagni parla di rabbia e riscossa per i tifosi #Lazio #Zaccagni #VittoriaCalcio

In un momento di vera crisi per la Lazio, la squadra ha finalmente mostrato il suo vero volto, conquistando una vittoria schiacciante per 3-0 sul campo del Genoa. Questa prestazione carica di orgoglio ha spazzato via, almeno per un po’, le ombre di una settimana complicata, e a esprimere il sentimento dello spogliatoio ci ha pensato il capitano, Mattia Zaccagni. Le sue parole, catturate dai microfoni di Sky Sport, non solo raccontano la reazione del gruppo, ma accendono la curiosità su come una squadra possa ritrovare se stessa dopo le delusioni recenti.

Zaccagni ha messo in luce la reazione collettiva, trasformando la frustrazione in motivazione. «Abbiamo dato una risposta da squadra, quello che cercavamo era questo. È stata una settimana con tanta rabbia e tristezza per il derby perso e per la delusione che abbiamo dato ai nostri tifosi. Noi li ringraziamo anche oggi perché sono venuti a sostenerci, la vittoria è per loro. Il cambio di modulo? Se mettiamo questa cattiveria e questa intensità non fa differenza. Noi dobbiamo sempre scendere in campo così per portare a casa il risultato». Queste frasi, cariche di emozioni, non solo ringraziano i fan, ma invitano a riflettere su cosa davvero conta nel calcio: l’atteggiamento che può fare la differenza in campo.

Oltre alla tattica, Zaccagni sposta l’attenzione su elementi essenziali come la “cattiveria” e l'”intensità”, che erano venuti a mancare nelle partite precedenti. Di fronte a un’emergenza che ha costretto a ridisegnare la squadra, il capitano chiarisce che il successo non dipende dai moduli, ma da questa ritrovata energia aggressiva, un dettaglio che incuriosisce e fa pensare a quanto il mindset possa ribaltare le sorti di una stagione.

Questa vittoria, dedicata ai tifosi che hanno sostenuto la squadra anche in trasferta, non è solo un sollievo per la classifica, ma un segnale di rinascita. Zaccagni ha tracciato la via: la Lazio ha riscoperto il suo spirito combattivo e la connessione con i propri sostenitori, rendendo questa serata a Genova un punto di partenza per il futuro. Ora, la squadra sa esattamente quale strada seguire per tornare ai livelli che tutti aspettano.

Genoa Lazio. Tutti i 3 gol dell’incontro di Marassi

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Eccoli tutti e 3 i gol della Lazio realizzati ieri allo stadio Marassi di Genova. Un tre a zero che non lascia spazio a dubbi sulla netta vittoria dei capitolini.

Le reti di Cancellieri, Castellanos e Zaccagni, ridanno tranquillità alla squadra di Sarri che ora dovrà affrontare il Torino dell’ex Marco  Baroni.

 

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Una Vittoria che scaccia tante paure. Un 3 a 0 netto che riporta la Lazio in alto

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Meno male! Genoa Lazio era importante, molto importante per tantissime ragione che conosciamo tutti.

Vincere a Marassi per tre reti a zero, non era poi cosa così scontata, soprattutto contro una squadra che cerca ancora la prima vittoria in campionato e che invece è stata dominata dal primo all’ultimo minuto.

Fra i protagonisti del match c’è sicuramente l’MVP dell’incontro, Matteo Cancellieri che, oltre allo splendido gol, ha dimostrato di essere un giocatore importante che di sicuro darà il suo contributo in questa stagione.

 

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Sarri in conferenza: “Taglio Dele-Bashiru? Dipende dai tempi di recupero, e mantengo la promessa con Basic”

Rivela le tattiche e i retroscena del tecnico dopo la vittoria!

Scopri cosa ha detto il mister in conferenza stampa, dai moduli di gioco agli infortuni, con parole che lasciano spazio a intriganti sviluppi per la squadra. Preparati a un’analisi che potrebbe cambiare le prospettive del campionato! #Lazio #Calcio #ConferenzaStampa #TatticheSegrete

Il tecnico ha affrontato vari temi dopo la larga vittoria esterna, offrendo insight che potrebbero incuriosire i fan sulla strategia della squadra. Le sue dichiarazioni rivelano un approccio flessibile, capace di adattarsi alle sfide del campo e mantenere l’equilibrio tra attacco e difesa.

Sul tema del doppio attaccante, ha spiegato: “Una situazione alternativa lo è, anche durante la preparazione abbiamo dedicato allenamenti a questo modulo. Per quel che conta il modulo, perché poi quando giochi con quest’applicazione, questa determinazione, quando i quattro giocatori offensivi fanno questo tipo di prestazione, giocare col vertice basso o col vertice alto non penso faccia la differenza. Però è un’alternativa da tenere in forte considerazione”. Queste parole suggeriscono una tattica che potrebbe essere chiave per future partite, tenendo i tifosi con il fiato sospeso su come si evolverà.

Tornando al passato, il discorso si è esteso a confronti storici: “Baroni? Io questo modulo l’ho fatto dal 2002 al 2016. Ci dirà il tempo se questo è il nostro vestito migliore o no. È tutto da vedere se con questo tipo di soluzione si mantiene anche equilibrio. Vediamo, sicuramente durante la stagione ci tornerà utile. Se sarà il vestito che utilizzeremo di più, non so ancora dirtelo”. Un’affermazione che invita a riflettere su come le esperienze pregresse influenzeranno il presente, alzando l’asticella dell’interesse per gli appassionati.

Un altro punto di curiosità riguarda un giocatore offensivo: “Io sono più contento se fa gol in maniera… lui ne può fare tanti, ha qualità fisiche, tecniche, a livello realizzativo può crescere. Venendo fuori a giocare ha qualità anche per mandare i compagni. Lo sa fare piuttosto bene. Però è un giocatore che anche in area può essere pesante”. Questa descrizione dipinge un profilo versatile, lasciando spazio a speculazioni su come questo elemento possa impattare le prossime sfide.

Sull’aggiornamento degli infortuni, le parole sono state caute: “In questo momento ti so dire poco. Marusic sembra essere un risentimento su una vecchia cicatrice. Se è solo infiammato è poca roba, se sulla cicatrice è successa qualche lesione, è un’altra storia. Piccola distorsione per Pellegrini, anche lì bisogna valutare domani”. Tali dettagli tengono i lettori in attesa, chiedendosi come questi imprevisti influenzeranno la formazione.

Per un altro elemento della rosa: “Ha cominciato a fare piccole parti dell’allenamento col gruppo però non era assolutamente pronto per scendere in campo. Rivalutiamo durante la settimana, penso sia più probabile dopo la sosta”. Questa affermazione solleva interrogativi sul timing del recupero e sul potenziale ritorno, un aspetto che potrebbe essere decisivo per il morale della squadra.

Riguardo alle difficoltà psicologiche: “Il più in difficoltà a livello psicologico ero io, i giocatori hanno aiutato me, hanno fatto una settimana di alto livello. Loro sono usciti dal derby sicuramente meglio di me. A livello tattico abbiamo fatto una full immersion settimanale, ci sono venute fuori palle gol sulle situazioni su cui avevamo lavorato. Questo ci dà sicuramente soddisfazione”. Un’ammissione che aggiunge un tocco umano, rendendo la storia più relatable e intrigante.

Sulle scelte di formazione: “Io e il direttore abbiamo fatto una riunione con i medici, ci siamo fatti dare i tempi di recupero di tutti gli infortunati. Chi aveva la possibilità di stare a fermo più a lungo più elevata era Dele, abbiamo fatto questo cambio in attesa che guarisca e rimetterlo in lista vedendo poi chi togliere in base all’evoluzione della situazione che ci saranno nei prossimi venti-trenta giorni. Per lui si parlava di più di trenta giorni”. Questa decisione, descritta con precisione, fa crescere la curiosità su come gestirà la rosa nei prossimi match.

Infine, un momento di omaggio: “Ne stavamo parlando stamattina. So che era uno di noi, facciamo le condoglianze. Le porto io a nome del direttore, del presidente, di tutta la società a tutta la famiglia. Se ne va uno di noi”. E concludendo con un giocatore rientrato: “L’ho visto bene e mi fa piacere. Io il 31 di agosto, quando abbiamo fatto le liste, l’ho chiamato e gli ho detto che andava fuori lista ma non fuori rosa. Si doveva tenere pronto, durante l’anno c’erano due slot per cambiare le liste e quindi aveva anche possibilità di rientrare dentro. È successo, mi fa piacere di aver mantenuto la parola spesa a fine agosto. Mi fa piacere soprattutto la risposta del ragazzo. Fisicamente e mentalmente non aveva mai mollato. Anche stasera la squadra ha alternato accelerazioni, verticalizzazioni, attacco degli spazi a qualche momento di palleggio. La partita più che sul palleggio era preparata sugli attacchi degli spazi, quindi va bene così”. Queste riflessioni finali sottolineano la resilienza e l’adattabilità, lasciando i lettori con spunti su cosa attendersi dalla squadra in futuro.