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Curva Nord Lazio boicotta l’amichevole: i tifosi esigenti non transigono!

La Curva Nord boicotta l’amichevole della Lazio contro l’Atromitos: un segnale di malcontento che fa riflettere? #Lazio #ProtesteTifosi #CalcioItaliano

Immaginate un stadio che dovrebbe essere un tripudio di passione, ma che invece risuonerà vuoto e silenzioso: è questo lo scenario che attende l’ultima amichevole estiva della Lazio, in programma stasera a Rieti contro i greci dell’Atromitos. Quello che avrebbe dovuto essere un abbraccio caloroso tra tifosi e squadra, proprio alla vigilia del campionato, si è trasformato in un atto di protesta evidente. I numeri parlano da soli, con una prevendita che ha registrato solo un’adesione minima, lasciando intuire un’insofferenza palpabile nel cuore dei supporter biancocelesti.

I dati sulla prevendita sono eloquenti: a ieri, erano stati venduti appena 3.500 biglietti a fronte di una capienza di 7.500 posti. Come anticipato dal Corriere dello Sport, la Curva Nord e la tifoseria organizzata hanno deciso di disertare l’evento, trasformando quella che era prevista come una festa in un palcoscenico di dissenso. Non si tratta di un gesto improvviso, ma di una reazione ponderata a scelte della società che hanno ferito profondamente i sostenitori.

Al centro della protesta ci sono due decisioni precise del presidente Claudio Lotito, percepite come un vero e proprio tradimento. Prima fra tutte, la cancellazione del tradizionale ritiro di Auronzo di Cadore, un momento storico che da sempre rappresentava un’occasione unica per i tifosi di connettersi con la squadra, condividendo passione e vicinanza. A questo si aggiunge la mancata apertura dei cancelli del centro sportivo di Formello, negando ai fan persino la possibilità di assistere agli allenamenti e di salutare i propri idoli.

Questa forma di protesta invia un messaggio chiaro alla società: i tifosi si sentono trascurati e dati per scontati, nonostante il loro leale sostegno. Con i 28.000 abbonati che hanno rinnovato la fiducia al club, l’amarezza è tangibile, come se venisse negata la semplice gioia di incoraggiare la squadra prima dell’inizio della stagione ufficiale. L’amichevole di Rieti, dunque, non sarà solo un test sul campo, ma il simbolo di una ferita profonda tra il club e i suoi fedelissimi, proprio mentre la nuova avventura calcistica sta per iniziare.

Sarri sfida l’ex fuoriclasse Fabregas: Lazio pronta all’ultimo test a Rieti

La Lazio si prepara all’ultima amichevole prima del grande debutto in Serie A: cosa nasconde questo test cruciale? #Lazio #Amichevoli #Calcio #Precampionato

La Lazio è pronta a concludere il suo precampionato con un match che promette sorprese, fissato per sabato 16 agosto alle ore 20:00 a Rieti contro i greci dell’Atromitos. Questa non è solo un’ennesima amichevole, ma l’opportunità ideale per affinare la squadra in vista dell’esordio ufficiale in Serie A, in programma sul campo del Como di Cesc Fabregas il 24 agosto. Immaginate il mix di tensione e aspettative: una partita che potrebbe rivelare i segreti tattici della formazione biancoceleste, lasciando i tifosi con il fiato sospeso su cosa riserverà la stagione.

Come riportato dal Corriere dello Sport, l’allenatore ha già la mente rivolta al debutto contro i lariani, una squadra rinforzata da un mercato ambizioso e dall’arrivo di Álvaro Morata come punta di riferimento. Gli avversari si presentano giovani, dinamici e ricchi di talento, creando un contrasto affascinante con l’esperienza e l’organizzazione tattica della Lazio, che conta sui suoi veterani per bilanciare la sfida. «Ridurre al minimo rischi e pericoli» sarà la priorità, un mantra che potrebbe fare la differenza in un incontro che mette alla prova ogni aspetto del gioco.

Il precampionato dei biancocelesti ha mostrato un volto a due facce, capace di incuriosire e far riflettere. Da un lato, ci sono stati segnali positivi in difesa, con una maggiore compattezza del gruppo e l’explosion of elementi come Cancellieri, oltre alla ritrovata incisività di Tavares. Dall’altro, permangono le difficoltà nella finalizzazione e una manovra offensiva non ancora fluida, con una qualità complessiva che non brilla ancora come ci si aspetterebbe.

Ora, l’obiettivo a Rieti è duplice e intrigante: confermare i progressi già osservati e sciogliere gli ultimi nodi nella costruzione del gioco, per arrivare al top alla sfida con Fabregas. Questa partita potrebbe non solo plasmare il morale della squadra, ma anche delineare le ambizioni per le prime battute del campionato, lasciando i fan a chiedersi se la Lazio è davvero pronta a stupire.

Pavoletti non le manda a dire: Immobile sprecato in Nazionale, meno incisivo che alla Lazio

Pavoletti difende Immobile: rivelazioni sul bomber azzurro e il collettivo della Nazionale

Hai mai pensato a come un contesto di squadra possa cambiare le prestazioni di un campione come Ciro Immobile? Leonardo Pavoletti, il centravanti del Cagliari, ha condiviso insight affascinanti durante un evento a Costa Rei, toccando ricordi della sua carriera e del calcio italiano. Le sue parole non solo evocano emozioni, ma anche riflessioni sul gioco di squadra che potrebbero sorprendere anche i fan più accaniti.

Pavoletti ha ripercorso con orgoglio la sua esperienza in Nazionale, evidenziando il legame con i compagni. «In Nazionale ho vissuto una bella esperienza, al tempo c’erano anche Barella e Cragno. Con Nicolò la vissi con orgoglio e affetto, condividevamo la stanza. Noi tre rappresentavamo il Cagliari, fu bellissima quella parentesi. Lì li abbracciai dopo il gol a Parma in azzurro: loro più di tutti sapevano quanto tenessi a quella esperienza». È un racconto che trasmette il calore del gruppo, rendendo evidente quanto quei momenti abbiano segnato la sua vita professionale.

Ma c’è di più: Pavoletti ha elogiato l’unità della squadra, che poi ha trionfato agli Europei. «Era un gruppo super, che poi vinse gli Europei. Non mi stupì, perché pur non essendo la squadra più forte aveva un’unità enorme». Queste frasi invitano a riflettere su come la coesione possa fare la differenza, trasformando una selezione in qualcosa di straordinario.

Passando a Immobile, Pavoletti ha affrontato le critiche con una difesa appassionata, offrendo una prospettiva intrigante. «Rammarico? Nessuno. C’era Immobile, un attaccante di altissimo livello. Non è stato coccolato abbastanza: quella era una Nazionale che giocava sul collettivo e non sul centravanti principe, ecco perché magari in azzurro ha reso meno di quanto fatto con la Lazio». Le sue osservazioni sottolineano come il ruolo di un attaccante dipenda dal contesto tattico, un elemento che potrebbe cambiare il modo in cui giudichiamo i grandi giocatori.

Alla fine, le parole di Pavoletti non solo difendono Immobile, ma invitano a un dibattito più profondo sul calcio: come le dinamiche di squadra influenzino le prestazioni individuali. In un mondo dove i numeri spesso dominano, questo spunto ricorda che il vero valore di un atleta emerge anche dal contesto in cui gioca.

Lazio Primavera sfida il Genoa: arbitro designato, che l’esordio non finisca in rissa sul campo!

Lazio Primavera all’esordio: chi dirigerà la sfida contro il Genoa? Preparatevi a un debutto carico di emozioni! #LazioPrimavera #CalcioGiovanile #Esordio2024

La Lazio Primavera è pronta per il suo primo passo nella nuova stagione del campionato giovanile, un evento che promette di accendere l’entusiasmo fin da subito. Sabato 16 agosto, alle ore 11:00, i biancocelesti guidati da Francesco Punzi affronteranno il Genoa allo stadio Mirko Fersini di Formello, in quello che si annuncia come un match ricco di suspense e colpi di scena.

Per garantire un debutto senza intoppi, è stata designata una terna arbitrale di alto livello. Al centro del campo ci sarà Marco Di Loreto, della sezione di Terni, coadiuvato dagli assistenti Matteo Di Berardino e Silvia Scipione. Questa scelta sottolinea l’impegno per un’arbitraggio equilibrato e professionale, assicurando che ogni mossa in campo sia gestita con precisione.

Il tecnico Francesco Punzi ha focalizzato la preparazione sui punti forti della squadra, in vista di un avversario solido come il Genoa Primavera. “L’esordio è sempre speciale: vogliamo partire con il piede giusto, mostrando grinta e organizzazione in campo”, ha dichiarato Punzi, evidenziando l’accento su difesa e ripartenze veloci per contrastare le strategie avversarie.

Dall’organizzazione allo spirito di squadra, ogni dettaglio è stato curato per rendere questo esordio impeccabile. Lo staff della Lazio ha lavorato per creare un ambiente sicuro e funzionale allo stadio Mirko Fersini, ideale per accogliere tifosi e giovani atleti in un contesto professionale.

Questa partita rappresenta una vera opportunità per i talenti del settore giovanile di brillare e attirare l’attenzione di osservatori e dirigenti. “Ogni minuto in campo conta: vogliamo dare il massimo per iniziare con fiducia e motivazione”, ha aggiunto Punzi, rimarcando l’impegno necessario per competere al meglio.

In sintesi, l’esordio contro il Genoa Primavera non è solo una sfida, ma un momento cruciale per testare organizzazione, tecnica e passione, aprendo le porte a una stagione piena di crescita e sorprese per i giovani biancocelesti.

Marusic, veterano indistruttibile della Lazio: “Puntiamo ai primi quattro, altrimenti guai!”

Adam Marusic: Il veterano della Lazio che ispira con 316 presenze e una dedizione senza eguali! #Lazio #SerieA #Calcio

Adam Marusic rappresenta l’essenza della Lazio che guarda al futuro con rinnovata energia. Con 316 presenze in biancoceleste e nove stagioni alle spalle, questo difensore montenegrino è il simbolo della continuità e della dedizione, offrendo al lettore un esempio di fedeltà che incuriosisce per la sua longevità in un mondo sportivo in costante evoluzione.

Nella preparazione estiva, gli è stato chiesto di adattarsi a un nuovo ruolo per sopperire a delle assenze. «Non l’avevo mai fatto, ma ho detto subito sì. Con Inzaghi giocavo da terzo, a quattro è diverso», ha raccontato Marusic, evidenziando la sua versatilità e il suo impegno nel contesto del campionato italiano, con una disponibilità che sottolinea quanto i giocatori esperti possano reinventarsi per il bene della squadra.

Il mercato ha subito rallentamenti, rendendo più complessa l’idea di un ringiovanimento della rosa, ma i senatori come Marusic continuano a essere la spina dorsale del gruppo. Tra loro figurano Pedro, Vecino, Romagnoli e il capitano Zaccagni, la cui esperienza potrebbe fare la differenza in una stagione senza impegni europei, permettendo allenamenti più intensi e focalizzati.

Domani, la Lazio affronta l’Atromitos a Rieti in una partita che fungerà da ultimo test prima dell’esordio in Serie A contro il Como. «Con loro sarà dura, ma siamo la Lazio e dobbiamo affrontare ogni gara per vincere», ha ribadito Marusic, parole che accendono l’interesse per come questa squadra, guidata dai suoi leader, si prepara a sfidare ogni avversario con determinazione.

Gli obiettivi della squadra sono chiari e ambiziosi, come emerge dalle riflessioni di Marusic: «Puntiamo ai primi quattro posti, poi vedremo se ci riusciremo. Castellanos e Cancellieri sono cresciuti tanto, anche Cataldi potrà fare bene». Queste affermazioni da leader non solo rafforzano il senso di unità, ma invitano i tifosi a seguire con passione una stagione che potrebbe segnare un importante capitolo nella storia biancoceleste.

Gila lo spagnolo audace: “Obiettivo Europa o nulla per la Lazio”

Mario Gila svela gli obiettivi della Lazio per la nuova stagione: fiducia e sogni europei! #Lazio #SerieA #Calcio

La nuova stagione della Lazio è pronta a partire, carica di incognite e piena di sfide nel campionato italiano. In una recente intervista, il difensore Mario Gila ha offerto uno sguardo intrigante su cosa attende la squadra biancoceleste, intervenendo alla trasmissione spagnola El Marcador di Radio Marca. Le sue parole trasmettono un misto di ottimismo e realismo, invitando i tifosi a immaginare un futuro promettente senza le distrazioni delle coppe europee.

Gila non ha nascosto le sue speranze per il gruppo, sottolineando le potenzialità della rosa. «Abbiamo qualità e talento, oltre a un giocatore come Pedro che rappresenta una forza in campo e un esempio per lo spogliatoio. Non avere le competizioni europee quest’anno ci permetterà di preparare meglio le partite di campionato. Il nostro obiettivo è a metà strada tra la Conference League e l’Europa League. Se arrivassimo in Champions League, sarebbe pazzesco». Queste dichiarazioni fanno sorgere una domanda: la Lazio riuscirà a sfruttare al massimo questa stagione più “leggera” per scalare le classifiche?

Parlando del derby, l’iberico ha espresso una convinzione che accende l’entusiasmo dei supporter romani. «È importante ottenere una vittoria per iniziare in modo positivo e affrontare le partite successive con più fiducia. Qui a Roma il calcio è molto acceso. Quella partita è la più importante in tutta Italia e potrebbe segnare l’inizio della stagione». Un’affermazione che sottolinea quanto questo match possa essere un punto di svolta, lasciando i lettori curiosi su come la squadra saprà gestirlo.

Nonostante le sue esperienze in Spagna, Gila ha anche toccato un tema legato al suo percorso con la Lazio. «Poi le parole su Maurizio Sarri, tecnico con cui ha instaurato un buon rapporto: “Lui è un allenatore speciale, molto tradizionale e con idee chiare. Se continuiamo a seguirlo e capiamo le sue esigenze, arriveranno cose molto belle”». Questa riflessione, tratta dall’intervista, evidenzia il ruolo chiave della guida tecnica nel plasmare il destino della squadra.

L’intervista ha poi virato sul suo background spagnolo, ricordando momenti chiave della sua carriera. «Quando sono stato convocato è stata una delle giornate più belle che abbia mai vissuto nel calcio. È come entrare in un altro pianeta. Ma devo tanto anche a Raul, il tecnico che avevo nel Real Madrid Castilla. Ti fa diventare un calciatore, ti fa maturare e ti toglie le stupidaggini che puoi fare da giovane. Il fatto che il mio nome venga ancora accostato al Real mi fa piacere, è importante essere tenuto in considerazione». Queste parole aggiungono un tocco personale, mostrando come le radici del giocatore possano influenzare le sue prestazioni in Italia.

Con la stagione che sta per iniziare e un calendario che promette emozioni intense, Gila appare focalizzato e determinato: la Lazio mira a un posto in Europa, alimentando il sogno di brillare anche senza le competizioni continentali, e lasciando i fan con l’attesa di vedere se queste ambizioni si trasformeranno in realtà.

Sarri snobba i giovani: Lazio scommette sui senatori per il ritorno in Champions

La Lazio scommette sui veterani per una rinascita sorprendente

È possibile che l’età media alta diventi un vantaggio? La Lazio, con i suoi 27,5 anni di media, seconda solo all’Inter (28,4), sta puntando tutto sull’esperienza dei suoi giocatori over 30 per superare due stagioni complicate e mirare in alto. #Lazio #SerieA #Veterani

La squadra biancoceleste si affida a un nucleo consolidato di atleti maturi per garantire solidità e continuità nel gioco. Con undici giocatori oltre i trent’anni, tra cui almeno quattro titolari fissi, questa scelta potrebbe rivelarsi la chiave per una stagione più stabile, affrontando impegni con una sola partita a settimana e l’obiettivo di conquistare un posto in Champions.

Al centro di questa strategia c’è Pedro, classe 1987, che lo scorso anno è stato capocannoniere con 14 reti insieme a Castellanos. A supportarlo, ci sono Vecino (’91), recentemente rilanciato, e Marusic (’92), un pilastro difensivo versatile, pronto ad adattarsi a ruoli diversi per le esigenze tattiche.

Questa base di esperienza non è solo un dato statistico, ma un vero piano per il rilancio. I veterani in campo sono pronti a guidare la squadra verso traguardi ambiziosi, come confermato dalle parole di Marusic: «Dobbiamo puntare ai primi quattro posti. Siamo cresciuti tanto e vogliamo dimostrarlo».

La vera prova arriverà presto: domani a Rieti contro l’Atromitos, un test cruciale prima dell’esordio in campionato il 24 agosto contro il Como, dove la Lazio dovrà mostrare se questa scommessa sull’esperienza pagherà davvero.

Lazio, Lotito si gioca il podio: abbonamenti sfondano quota 28.000 e i rivali tremano

Lazio in rampa di lancio verso i 30.000 abbonamenti: un’esplosione di passione che sorprende tutti! #Lazio #Abbonamenti #SerieA

La curiosità è palpabile tra i tifosi della Lazio, con il numero degli abbonati che continua a crescere a ritmi serrati, portando il club sempre più vicino a un traguardo storico. La società biancoceleste ha reso noto l’ultimo aggiornamento, rivelando oltre 28.000 tessere staccate per la stagione 2025/26. Questo risultato non fa che rafforzare l’entusiasmo della base dei sostenitori, nonostante un’estate segnata da un mercato fermo e alcune sfide nel rafforzare la rosa.

Ma cosa rende questo dato così affascinante? Se lo si analizza in prospettiva, assume un significato ancora più profondo. Sotto la presidenza Claudio Lotito, la Lazio ha attraversato periodi altalenanti per quanto riguarda le sottoscrizioni, ma quest’anno la risposta dei tifosi sta eguagliando le stagioni più accese. Con meno di 1.000 tessere mancanti per raggiungere il terzo miglior risultato di sempre e poco più di 2.000 per stabilire un nuovo primato nell’era Lotito, ci si chiede: riusciranno i fan a spingere fino in fondo?

Il tempo, però, sta per scadere, e questo aggiunge un tocco di suspense alla storia. La campagna abbonamenti chiuderà alle 23:59 del 20 agosto, lasciando solo pochi giorni ai supporter per garantirsi un posto fisso allo Stadio Olimpico per tutte le gare casalinghe di campionato. Dipenderà dalla spinta finale dei tifosi, che potrebbe essere alimentata dai risultati iniziali della squadra e da un senso di unità sempre più forte.

Questo successo non solo conferma la fedeltà della tifoseria, ma rappresenta anche una grande iniezione di fiducia per la squadra guidata da Maurizio Sarri, pronta all’esordio in Serie A il 24 agosto contro il Como. Senza competizioni europee in calendario, la stagione si annuncia unica, con l’obiettivo dichiarato di conquistare un posto tra le prime quattro.

Il legame tra squadra e sostenitori, consolidato negli ultimi anni, potrebbe essere il fattore decisivo, specialmente nelle partite casalinghe. Immaginate un Olimpico strapieno e infuocato: potrebbe trasformarsi in un’arma potentissima, in grado di ribaltare l’esito di match incerti e rendere ogni gara un evento indimenticabile.

Con ancora spazio per migliorare i numeri e un calendario che promette sfide emozionanti fin da subito, la Lazio è pronta a vivere una stagione in cui la passione dei tifosi potrebbe fare la vera differenza, dentro e fuori dal campo.

Sarri scommette sui veterani “stagionati” della Lazio per la caccia alla Champions

La Lazio scommette sull’esperienza per una stagione da protagonisti: Veterani al centro del rilancio! #Lazio #SerieA #Calcio

In un campionato spesso dominato da giovani promesse, la Lazio sta per sorprendere tutti puntando su un’arma inaspettata: l’esperienza accumulata negli anni. Con un’età media di 27,5 anni, seconda solo all’Inter a 28,4, la squadra di Maurizio Sarri si affida a un nucleo di giocatori navigati per ritrovare solidità e continuità, dopo due stagioni che hanno lasciato l’amaro in bocca.

Al centro di questa strategia ci sono i veterani, simbolo di resilienza e leadership in campo. Pedro, classe 1987 e capocannoniere della scorsa stagione con 14 reti, rappresenta il cuore di questo gruppo, affiancato da Vecino (nato nel ’91) e Marusic (’92), che si conferma un pilastro difensivo, pronto a adattarsi a ruoli diversi per le esigenze tattiche. Questa miscela di esperienza potrebbe essere la chiave per un gioco più maturo e affidabile.

In rosa, ben undici giocatori superano i trent’anni, con almeno quattro titolari fissi che formeranno la spina dorsale della squadra. Questa scelta strategica mira a garantire stabilità in una stagione con una sola partita alla settimana, con l’obiettivo dichiarato di conquistare un posto nella Champions League. Ma sarà l’atteggiamento sul campo a fare la differenza, alimentando la curiosità su come questi esperti possano guidare i biancocelesti verso nuovi traguardi.

A dare voce all’ambizione della squadra è proprio Marusic, che sottolinea la determinazione del gruppo: «Dobbiamo puntare ai primi quattro posti. Siamo cresciuti tanto e vogliamo dimostrarlo». Questa dichiarazione accende l’interesse, lasciando intendere che i biancocelesti sono pronti a trasformare l’età in un vantaggio reale.

La prima vera occasione per testare questa scommessa arriverà presto: domani a Rieti contro l’Atromitos, in quello che sarà l’ultimo banco di prova prima dell’esordio in campionato il 24 agosto contro il Como. Con questi veterani in prima linea, la Lazio potrebbe riservare sorprese che terranno i tifosi con il fiato sospeso per tutta la stagione.

Lazio-Verona: Sarri richiama il “ferito” per la sfida, la data è già fissata!

Ritorno in vista per Isaksen: un’opportunità da non perdere per la Lazio

Eccitazione in casa Lazio per il possibile ritorno di Gustav Isaksen in vista della sfida contro il Verona il 31 agosto – un infortunato che potrebbe fare la differenza fin da subito. #Lazio #Isaksen #SerieA

Gustav Isaksen, fermo ai box durante il ritiro a causa della mononucleosi, è ora impegnato in un programma di recupero personalizzato per riconquistare la forma fisica. Il danese sta lavorando su un piano individuale che gli permette di riprendere gradualmente le energie, con l’obiettivo di reintegrarsi presto negli allenamenti di gruppo e rafforzare l’attacco biancoceleste.

Fino al suo pieno recupero, Cancellieri è pronto a coprire il suo ruolo in avanti, garantendo che il reparto offensivo mantenga la sua fluidità e continuità. L’atmosfera è carica di attesa, con i tifosi che si chiedono se questo cambio temporaneo possa portare nuove dinamiche in campo.

Come spiega da Il Messaggero, l’obiettivo per Isaksen è tornare in forma senza forzare i tempi e rischiare ricadute, con lo staff medico e tecnico della Lazio che monitora ogni passo del suo progresso. Si spera che possa essere di nuovo un elemento chiave per la squadra nelle prossime settimane, alimentando la curiosità su come influenzerà le prestazioni.

C’è grande interesse per la possibilità che Isaksen entri nella lista dei convocati già per la seconda giornata di campionato contro l’Hellas Verona, dove potrebbe essere un’arma in più per una gara che potrebbe definire l’andamento della stagione.

Sul fronte difensivo, la situazione di Patric è meno ottimistica: il giocatore non sarà disponibile per le prime uscite e rientrerà in gruppo solo dopo la sosta, seguendo un percorso di recupero dedicato.

Per gli altri elementi della rosa, Belahyane e Vecino sembrano sulla buona strada per essere pronti in tempo per l’incontro con il Como, mentre la condizione di Gigot resta da valutare con attenzione nelle prossime ore. Lo staff della Lazio sta bilanciando con cura la preparazione fisica e le esigenze tattiche, tenendo alta l’aspettativa per quello che potrebbe essere un inizio di stagione elettrizzante.

Lazio, un infortunato torna a sorpresa contro il Verona: indovinate chi!

Novità dall’infermeria della Lazio: un lungodegente pronto al ritorno? #Lazio #Calcio #SerieA

C’è fermento nell’infermeria della Lazio, dove un giocatore lungodegente sta per fare il suo atteso ritorno in campo. Dopo aver sconfitto la mononucleosi, che lo aveva costretto a fermarsi, il suo percorso di recupero sta procedendo a passi decisi, suscitando curiosità tra i tifosi su come influenzerà le prossime sfide della squadra.

Gustav Isaksen sta portando avanti un programma di recupero personalizzato, studiato per aiutarlo a riguadagnare la forma fisica e migliorare la resistenza, con l’intenzione di reintegrarsi nel gruppo in modo graduale. Fino al suo rientro, Cancellieri lo sostituirà temporaneamente, occupando il suo posto in attacco, e questo cambio temporaneo potrebbe portare a sviluppi interessanti nelle dinamiche offensive.

L’obiettivo di Isaksen è tornare a disposizione di Maurizio Sarri senza accelerare troppo i tempi, evitando complicazioni legate al suo stato fisico dopo un periodo di inattività. Lo staff medico e tecnico della Lazio lo sta monitorando costantemente, confidando che il suo contributo possa rivelarsi prezioso in vista delle prossime partite, e i fan si chiedono se riuscirà a fare la differenza.

Secondo quanto riportato dal Messaggero, non è da escludere che Isaksen possa essere convocato per la partita contro l’Hellas Verona, alla seconda giornata di campionato. Sarebbe una grande opportunità per lui di tornare in campo, seppur in una gara delicata per la squadra, che punta a partire con il piede giusto nella nuova stagione, alimentando l’attesa intorno a questa possibilità.

Nel frattempo, Patric non sarà disponibile per le prime partite e tornerà a disposizione solo dopo la sosta, con un recupero che richiede ancora tempo, ma gli sforzi sono concentrati per prepararlo al meglio. Per gli altri giocatori, Belahyane e Vecino dovrebbero essere in grado di recuperare per la sfida contro il Como, mentre la condizione di Gigot sarà valutata nelle prossime ore, lasciando spazio a ulteriori aggiornamenti che tengono i supporter con il fiato sospeso sullo stato della rosa. Lo staff tecnico sta cercando di bilanciare la preparazione fisica e le necessità tattiche della squadra, in vista di un inizio di stagione che promette emozioni.

Sarri non resiste al rientro del suo gioiello: Lazio pronta a sfoderarlo post-infortunio

Un top player della Lazio pronto a tornare in campo dopo la sosta: curiosità sui dettagli del recupero! #Lazio #Infortuni #SerieA

La preparazione della Lazio sta accendendo l’interesse dei tifosi, con un occhio puntato su un difensore chiave che potrebbe fare la differenza. Patric, lo spagnolo alle prese con un lieve infortunio, sarà assente nelle prime uscite stagionali e mira a rientrare solo dopo la pausa internazionale. La squadra sta monitorando il suo recupero con attenzione meticolosa, seguendo un piano personalizzato per un graduale ritorno agli allenamenti, senza correre rischi inutili. Questo sviluppo non fa che aumentare la curiosità su come il suo apporto difensivo possa influenzare le prossime sfide impegnative per la Lazio.

Intanto, il resto del gruppo lavora a pieno regime per farsi trovare pronto all’esordio contro il Como, e ci sono notizie incoraggianti che alimentano l’attesa. Belahyane e Vecino sono in forma e disponibili per la gara, mentre la situazione di Gigot è ancora da valutare, con aggiornamenti attesi nei prossimi giorni. L’equilibrio tra recupero fisico e preparazione tattica è al centro del lavoro, rendendo intrigante l’idea di una Lazio competitiva fin dal primo match.

Un altro elemento da tenere d’occhio è Gustav Isaksen, out per mononucleosi e lontano dal ritiro dal quarto giorno. “Il mio obiettivo è tornare presto e reintegrarmi con il gruppo”, aveva dichiarato in passato il danese. Per sopperire alla sua assenza, Cancellieri è pronto a subentrare nel suo ruolo, mentre per Patric si opta per una strategia cauta: il rinvio del suo rientro alla sosta internazionale garantisce una gestione ottimale, offrendo così una difesa più solida e affidabile per le partite future.

Baroni al Torino scatenato: l’ex Lazio ora caccia l’attaccante bomba per stupire tutti

Il Torino sfida il Napoli per un talento inaspettato: chi è il giocatore che sta accendendo il mercato? #SerieA #CalcioMercato #Transfer

Il Torino, guidato dall’ex allenatore della Lazio Marco Baroni, è pronto a sfidare il Napoli in una battaglia per un attaccante che ha lasciato il segno in Italia. Con Baroni scatenato e determinato a rinforzare l’attacco, la curiosità cresce: di chi si tratta? Questa mossa potrebbe essere il colpo che cambia le sorti della stagione, ma le due squadre devono navigare attraverso ostacoli imprevisti.

Torino e Napoli sono in competizione per Eljif Elmas, l’attaccante macedone che ha lasciato un buon ricordo sia con i granata che con i campani, dove ha dato il suo contributo nella conquista dello scudetto. Secondo quanto riportato oggi da La Stampa, entrambe le squadre avrebbero mostrato interesse a riportarlo in Italia, ma si sono trovate di fronte alla stessa risposta da parte del Lipsia: il giocatore potrà lasciare il club solo a titolo definitivo, escludendo quindi la possibilità di un prestito, che inizialmente era stata presa in considerazione sia dal Torino che dal Napoli.

Il club tedesco ha fatto sapere che eventuali sviluppi potrebbero essere presi in considerazione solo dopo il 20 agosto, lasciando alle due squadre ancora qualche settimana di attesa per capire se ci sarà spazio per un accordo. Nonostante l’interesse di entrambe le società, la questione del trasferimento definitivo rappresenta un ostacolo che dovranno affrontare, con il Lipsia determinato a non cedere Elmas con formule diverse.

Se la situazione dovesse evolversi in una direzione favorevole per uno dei due club, Elmas potrebbe tornare a giocare in Serie A, ma per il momento le trattative sono in una fase di stallo. Quel che è certo è che l’obiettivo numero uno dell’ex Lazio Marco Baroni sembra proprio lui, e con questa sfida in corso, i tifosi si chiedono: chi farà il grande passo e chi resterà a guardare?

Calciomercato Lazio, Fabiani sotto pressione: la mossa drastica che sconvolgerà tutto dopo Ferragosto

Urgente scelta per il calciomercato della Lazio: Fabiani di fronte a una decisione cruciale dopo Ferragosto! #CalciomercatoLazio #SerieA

Il tempo stringe per la Lazio, con l’inizio del campionato che si avvicina rapidamente e obbliga la dirigenza a fare mosse decisive. Il direttore sportivo Angelo Fabiani è chiamato a definire la rosa per la stagione 2025/2026, focalizzandosi su una questione che potrebbe alterare gli equilibri della squadra. “Over 22”, ovvero la lista Serie A per i giocatori con più di 22 anni, limita il roster a un massimo di 17 elementi, ma attualmente la Lazio ne conta 19. Questo significa che due calciatori saranno inevitabilmente esclusi, generando non poca suspense tra tifosi e addetti ai lavori.

Secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, le opzioni sul tavolo per Fabiani sono due, e nessuna appare semplice da attuare. La prima, e preferita dalla società, è quella di procedere con le cessioni: liberarsi di due esuberi potrebbe non solo risolvere il problema numerico, ma anche portare benefici economici come una plusvalenza o un alleggerimento del monte ingaggi. Tuttavia, il calciomercato in uscita della Lazio non sempre si muove con la rapidità necessaria, lasciando spazio a incertezze che tengono tutti col fiato sospeso.

Se le cessioni non dovessero materializzarsi, la soluzione alternativa sarebbe più drastica: il taglio dalla lista. In questo scenario, i giocatori resterebbero sotto contratto con il club, ma non potrebbero scendere in campo in Serie A, una prospettiva che suona come un vero grattacapo per tutti coinvolti. Fabiani dovrà agire basandosi sulle indicazioni del tecnico, che avrà l’ultima parola su chi sacrificare, rendendo questa fase un vero banco di prova per la coesione del gruppo.

L’obiettivo principale del tecnico, in linea con quanto concordato con la dirigenza, è operare queste esclusioni senza destabilizzare l’equilibrio della squadra. Nei giorni successivi a Ferragosto, l’atmosfera a Formello diventerà palpabile, con le scelte finali che definiranno la forma della Lazio per la nuova stagione e potrebbero aprire scenari inaspettati nel calciomercato capitolino.

Sarri fuori dal progetto Lazio: addio amaro in vista!

Il calciomercato della Lazio si infiamma: addio in vista per un difensore chiave? Scopri le dinamiche dietro le quinte! #Lazio #Calciomercato #SerieA

Il calciomercato della Lazio è entrato nel vivo con mosse che stanno ridisegnando le gerarchie difensive, mentre la squadra si prepara all’inizio della nuova stagione. Decisioni cruciali stanno influenzando la struttura della retroguardia, e al centro di tutto c’è il futuro di Samuel Gigot, che potrebbe presto lasciare il club.

Come spiega Il Corriere dello Sport, Gigot è il principale candidato a partire da Formello nelle prossime settimane. Diversi fattori stanno pesando sulla sua situazione: un infortunio alla schiena, una lombosciatalgia che lo tiene fuori dal 20 luglio, gli ha impedito di partecipare alle fasi decisive della preparazione estiva e di conquistare la fiducia necessaria.

Dal punto di vista tattico, Gigot non sembra allineato con le esigenze dell’allenatore, risultando non perfettamente adatto al profilo difensivo ricercato. La soluzione più probabile per lui è un ritorno in Francia, con un prestito che appare la strada più realistica per accontentare tutte le parti in causa.

Tuttavia, non tutto è in discussione: ci sono elementi come Patric che rimangono intoccabili, visti come pilastri fondamentali nonostante l’età e alcuni recenti problemi fisici. La sua esperienza e affidabilità lo rendono un punto di riferimento per la squadra.

Una novità intrigante potrebbe cambiare le carte in tavola: l’idea di spostare Adam Marusic al centro della difesa sta guadagnando terreno. Già testato in alcune amichevoli accanto a Romagnoli, il montenegrino ha offerto prestazioni incoraggianti, offrendo così una soluzione interna che risolve l’eccesso in difesa e garantisce stabilità sulle fasce senza necessità di interventi di mercato.

Donnarumma-Gattuso: il retroscena rovente che scuote il portiere della Nazionale

Retroscena su Donnarumma: il portiere della Nazionale e il CT Gattuso, cosa è successo? #Calciomercato #NazionaleItaliana #Donnarumma

Il calciomercato estivo è un turbine di emozioni, e al centro di tutto c’è Gianluigi Donnarumma, l’ex portiere del Milan che ora naviga in acque agitate al Paris Saint-Germain. Con il club parigino che ha scelto Lucas Chevalier come nuovo titolare, Donnarumma è finito nella lista dei trasferimenti, alimentando la curiosità su quale squadra possa offrirgli il posto da protagonista che merita per rilanciare la sua carriera. Come riportato, questa mossa del PSG ha acceso i riflettori su un potenziale cambio di rotta per il portiere azzurro.

Ma cosa potrebbe riservare il futuro? Per ora, il Manchester City è l’unico club che ha mostrato un vero interesse concreto per Donnarumma. Sotto la guida di Pep Guardiola, i Citizens vedono in lui il rinforzo perfetto per la loro difesa, ma c’è un grosso “se”: l’operazione dipenderà dalla cessione del loro attuale portiere, Ederson. Solo una volta sistemata questa pedina, il City potrebbe fare un’offerta seria, affrontando però un ostacolo non da poco – il PSG valuta Donnarumma intorno ai 50 milioni di euro, un prezzo che sottolinea il suo valore nonostante la situazione attuale.

In Italia, la storia di Donnarumma tiene tutti con il fiato sospeso, specialmente in vista degli impegni della Nazionale. Ha avuto un incontro chiave con il CT Gennaro Gattuso, un faccia a faccia che ha rafforzato il loro legame e fatto sorgere più di una domanda sul futuro del portiere. Durante questo colloquio, Gattuso ha espresso la sua piena fiducia, promettendogli il posto da titolare e la fascia di capitano della Nazionale, a prescindere dalla sua situazione al PSG. È un segnale forte, che fa riflettere su quanto la Nazionale resti un pilastro per Donnarumma, anche mentre cerca stabilità altrove.

Intanto, il portiere e il suo entourage sono in attesa di sviluppi, sapendo che fermarsi al PSG senza essere titolare potrebbe complicare le cose. E per quanto riguarda il Milan, legato al suo passato, sembra che il club stia guardando altrove, concentrandosi su altre priorità senza indicazione di un possibile ritorno. Con queste incognite, gli appassionati si chiedono: Donnarumma riuscirà a trovare la squadra giusta per brillare? La risposta è ancora tutta da scoprire.

Como-Lazio, Sarri trema: quel titolare deve rientrare, o è crisi assicurata!

Lazio punta sul recupero lampo di un titolare chiave per l’esordio in campionato

Con il campionato che sta per iniziare, la Lazio sta trattenendo il fiato per il ritorno in forma del suo capitano, Mattia Zaccagni. Chi sarà l’elemento decisivo per le ambizioni biancocelesti? Scopriamolo, mentre l’attesa cresce e ogni aggiornamento fa salire la tensione. #Lazio #Calcio #SerieA

A dieci giorni dall’inizio del campionato, l’attenzione in casa Lazio è concentrata principalmente sul pieno recupero del capitano Mattia Zaccagni. Dopo un’estate iniziata in ritardo a causa di un’operazione per risolvere la pubalgia, l’“Arciere” sta progressivamente ritrovando la condizione migliore. L’attesa è palpabile, non solo per il ruolo cruciale del numero 10 nel gioco biancoceleste, ma anche per le incertezze che riguardano la forma degli altri esterni offensivi, che stanno dando più preoccupazioni che certezze.

La situazione sulle fasce è infatti complessa. Gustav Isaksen, dopo aver superato la mononucleosi che lo ha debilitato, sta ancora lavorando a parte, con il suo ritorno a pieno regime che non sembra imminente. A complicare ulteriormente le cose è arrivato un piccolo problema muscolare per Pedro, che si è fermato ieri per un affaticamento, un campanello d’allarme che, vista l’età del giocatore, rende necessario un approccio molto prudente nella sua gestione. Nel frattempo, Tijjani Noslin non sta impressionando, faticando a ritagliarsi uno spazio nelle preferenze.

L’unica nota positiva del precampionato biancoceleste è stata rappresentata da Matteo Cancellieri, che ha mostrato determinazione e crescita, segnando anche due gol. L’ex Parma si è candidato a sorpresa per un ruolo da protagonista.

Tuttavia, come spiega Il Corriere dello Sport, si aspetta risposte decisive da Zaccagni. L’ultimo test amichevole contro l’Atromitos sarà fondamentale. Dopo il rigore sbagliato contro il Burnley, il capitano vedrà aumentare il suo minutaggio e ogni sua mossa sarà monitorata con attenzione, ogni miglioramento potrebbe fare la differenza. Il tempo stringe, e la Lazio non può fare a meno della creatività e incisività del suo leader per partire con il piede giusto.

Lazio vs Roma: Chi domina negli abbonati? I dati e una previsione che stuzzica i tifosi

La stracittadina degli abbonamenti si infiamma: Lazio oltre i 18.000, e chissà se supererà i rivali! #Lazio #SerieA #Abbonamenti

L’entusiasmo intorno alla Lazio è palpabile, con la squadra che ha già superato quota 18.000 abbonamenti venduti, a pochi giorni dall’inizio della Serie A 2025-26. È un segnale intrigante di quanto i tifosi biancocelesti credano nella loro formazione, alimentando la curiosità su come questo slancio possa influenzare l’intera stagione. Non si tratta solo di numeri, ma di una passione che cresce, facendoci chiederci: cosa riserverà il futuro per i capitolini?

Ora, la vera sfida è avvicinarsi – o magari superare – i numeri dei rivali della Roma, che al momento conducono leggermente in questa corsa parallela. Questa battaglia non si limita al campo da gioco, ma si estende agli spalti, dove l’energia dei sostenitori potrebbe fare la differenza in ogni partita. Immaginate lo scenario: più tifosi significa più incitamento, e chissà se questo slancio extra potrebbe ribaltare gli equilibri in una stagione piena di incertezze.

Al centro di tutto c’è lo slogan della campagna abbonamenti, «Su c’è er Maestro che ce sta a guardà», che ha catturato immediatamente l’immaginazione dei fan. Questa frase, ricca di ironia e senso di appartenenza, diventa un simbolo perfetto per unire la squadra ai suoi sostenitori, facendoci riflettere su come un semplice motto possa galvanizzare un’intera comunità e amplificare l’attesa per le vittorie future.

Sul fronte sportivo, la Lazio è pronta per il debutto in campionato, in programma domenica 24 agosto in trasferta contro il Como. La preparazione estiva ha mostrato una squadra equilibrata, con una difesa solida e un attacco promettente, e l’importanza di un avvio forte è evidente. Con il supporto di un pubblico così numeroso, ogni match – specialmente contro avversari come Napoli, Inter, Milan e Juventus – potrebbe trasformarsi in un evento indimenticabile.

In fondo, l’aumento degli abbonamenti è più di un semplice dato: è un riflesso di un ambiente unito e motivato, pronto a spingere la squadra verso sorprese inaspettate. Con lo spirito dello slogan ben radicato, i biancocelesti potrebbero scrivere un nuovo capitolo nella loro rivalità storica, lasciando tutti noi con il fiato sospeso per ciò che verrà.

Bierhoff non le manda a dire: Napoli, Inter, Milan, Juve e romane in ballo, ma chi inciamperà per primo?

Bierhoff predice un campionato scudetto aperto e competitivo! L’ex bomber dell’Udinese, icona degli anni ’90, vede una Serie A piena di sorprese e rivali agguerrite. #SerieA #Calcio #Bierhoff

Oliver Bierhoff, l’ex attaccante tedesco che ha lasciato un segno indelebile nell’Udinese, ha condiviso una visione intrigante sul prossimo campionato di Serie A. Con la sua esperienza sul campo, Bierhoff dipinge un quadro di una stagione che promette twist inaspettati, dove nessuna squadra può sentirsi sicura fino all’ultimo minuto. È affascinante pensare a come un veterano come lui, con insider knowledge, possa ravvivare l’interesse per una lotta al vertice così incerta.

«Il campionato? Lo vedo aperto – ha dichiarato – con Napoli, Inter, Milan, Juventus e le due squadre romane». Queste parole non solo evidenziano l’equilibrio attuale della Serie A, ma anche come le distanze tra le grandi siano ormai ridotte al minimo, rendendo ogni match una potenziale svolta. Come lettore, ti chiedi: quali sorprese nasconderà questa competizione, con così tante contendenti pronte a combattere?

Bierhoff non si limita al quadro generale e dedica un pensiero speciale alla sua ex squadra. «Spero anche che la mia Udinese possa lottare per un posto in Europa», ha aggiunto, rivelando un legame ancora forte con il club friulano. È un dettaglio che accende la curiosità: l’Udinese, spesso sottovalutata, potrebbe davvero emergere come una outsider, spinta dal sostegno di un’icona come lui?

Passando al Milan, dove Bierhoff ha collezionato trofei, le sue aspettative sono chiare e ambiziose. «In quanto tale, il Milan deve aspirare a tornare in Champions». Questa affermazione sottolinea la pressione su una squadra storica, invitando i fan a riflettere su come un ritorno alle vette europee potrebbe ravvivare le ambizioni rossonere in una stagione già piena di incognite.

In sintesi, le previsioni di Bierhoff ritraggono una Serie A pronta a sorprendere, con più squadre in lizza per il titolo e obiettivi europei che alimentano sogni e motivazioni. È una prospettiva che tiene i tifosi con il fiato sospeso, in attesa di una stagione che potrebbe regalare emozioni fino all’ultimo gol.

Lazio inarrestabile: abbonamenti volano verso il record, rivali invidiosi in arrivo?

Abbonamenti Lazio in vertiginosa ascesa: il record è a un passo? #Lazio #Calcio #TifosiEntusiasti

Mentre la campagna abbonamenti si avvicina alla chiusura, i tifosi biancocelesti stanno dimostrando un affetto inarrestabile che sfida ogni ostacolo. Con solo pochi giorni rimasti fino al 20 agosto, l’entusiasmo è palpabile, e i numeri parlano da soli: già oltre 27.900 tessere sottoscritte, un traguardo che proietta la Lazio verso il podio delle stagioni più memorabili sotto la gestione attuale.

Ma quanto manca davvero per scrivere la storia? L’obiettivo è superare il record della passata stagione, fissato a 30.333 abbonati, conquistato sull’onda dell’entusiasmo per un campionato stellare. Con poco più di duemila sottoscrizioni necessarie, il rush finale potrebbe riservare sorprese, mostrando una fedeltà dei supporter che va oltre le tensioni con la società, pronti a sostenere la squadra di Maurizio Sarri con passione incrollabile.

Cosa sta alimentando questa corsa? Due elementi chiave: innanzitutto, la scadenza è definitiva, senza proroghe come negli anni passati, offrendo un’ultima chance irripetibile per assicurarsi un posto all’Olimpico. E poi, il calendario non mente: alla quarta giornata, arriva il derby contro la Roma, la partita che tutti aspettano. Un abbonamento diventa così l’unico pass per non perdersi l’azione.

Infine, l’offerta è allettante come mai: 20 partite incluse, con l’ottavo di finale di Coppa Italia contro la vincente tra Milan e Bari a dicembre, che aggiunge un valore extra a una tessera che i fan stanno bramando più che mai. Chissà se questo entusiasmo basterà a segnare un nuovo capitolo epico per la Lazio?