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Lazio bloccata al mercato: Sarri si affida ai soliti noti per non sprofondare?

La Lazio e il mercato bloccato: scelte obbligate per una stagione piena di incognite! #Lazio #SerieA #Calcio2025

La stagione 2025 della Lazio sta iniziando con un’estate segnata da un mercato praticamente paralizzato, dove le cessioni dominano la scena e le novità brillano per la loro assenza. Questa situazione, ormai familiare tra tifosi e addetti ai lavori, ha inevitabilmente influenzato il ritorno in panchina del tecnico toscano, noto per il suo calcio offensivo e organizzato, che si trova a dover ridisegnare le strategie con una rosa già vista. Immaginatevi una squadra che riparte dai soliti volti: riuscirà a sorprendere in un campionato sempre più agguerrito?

Il tema del mercato bloccato è esploso dopo la recente sconfitta per 2-0 sul campo del Como, la prima uscita ufficiale della nuova annata. Questo risultato ha portato alla luce le fragilità di una formazione rimasta pressoché identica rispetto alla scorsa stagione, lasciando spazio a dubbi su come affrontare le sfide future. Cosa potrebbe cambiare se non arrivano rinforzi? È una domanda che aleggia nell’aria, alimentando l’interesse di tutti coloro che seguono le vicende biancocelesti.

Nel dettaglio, contro il Como, la formazione schierata era composta interamente da giocatori già presenti l’anno precedente, con una sola eccezione: Matteo Cancellieri, l’attaccante classe 2002 rientrato dal prestito al Parma. Il giovane romano non è stato riscattato dal club emiliano e, date le limitazioni sul mercato, è stato reintegrato come risorsa extra. Una mossa obbligata che fa riflettere: bastano un paio di rientri per ravvivare le ambizioni?

Cancellieri ha iniziato la gara da titolare, mostrando buona volontà ma con un’impatto limitato. Dopo circa quindici minuti della ripresa, è stato sostituito da Pedro, l’esperto esterno offensivo spagnolo ex Barcellona, nel tentativo di infondere più energia all’attacco. Questo avvicendamento ha provato a scuotere le cose, ma ha anche evidenziato quanto la squadra dipenda da soluzioni già collaudate. Sarà sufficiente per invertire la rotta in una stagione che promette di essere imprevedibile?

Ora, la Lazio deve fare di necessità virtù, affidandosi a elementi rodati e a giovani come Cancellieri per navigare in acque difficili. Senza innesti freschi, il rischio è che il rendimento ne risenta in un contesto sempre più competitivo. Il tecnico, con la sua esperienza, dovrà concentrarsi su come valorizzare il gruppo attuale e mantenere alta la motivazione, trasformando queste limitazioni in un’opportunità per sorprendere tutti. Chissà se questa strategia porterà i frutti sperati? L’interesse cresce, e i prossimi match saranno decisivi per scoprirlo.

Lazio in crisi dopo il flop con Como: Sarri pronto a scuotere l’ambiente per voltare pagina

Tensione e riflessioni alla Lazio dopo il ko con il Como: Sarri in cerca di una svolta tattica? #Lazio #SerieA #Calcio

Dopo la pesante sconfitta contro il Como, l’atmosfera a Formello è carica di silenzio e tensione palpabile. I giocatori e lo staff hanno evitato qualsiasi confronto immediato, con il tecnico che ha preferito rimandare le discussioni al giorno successivo, in preparazione del match cruciale contro l’Hellas Verona all’Olimpico. È un momento di attesa che fa crescere l’incertezza: cosa succederà ora per invertire la rotta?

Sarri, allenatore toscano famoso per il suo stile di gioco verticale e ragionato, si aspettava una reazione forte sul campo del Como, ma ha assistito a una squadra apatica, poco aggressiva e senza idee chiare. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Messaggero, il tecnico ha descritto la prestazione come “spaventata”, con i biancocelesti dominati dai giovani talenti avversari. Questa definizione non fa che amplificare le domande su come la squadra possa ritrovare il suo equilibrio.

Il soprannome di “Comandante” per Sarri, dovuto al suo approccio autoritario e meticoloso, si lega ora a una pausa riflessiva: ha scelto di prendersi un giorno e mezzo prima di un faccia a faccia con il gruppo a Formello. Lì, analizzeranno gli errori per cercare una vera svolta, alimentando la curiosità su quali correzioni arriveranno.

Un elemento che desta particolare preoccupazione è il dato sui gol subiti all’inizio del secondo tempo: già 16 in stagione, di cui 12 nella scorsa Serie A. Questo segnala una fragilità sia mentale che tattica, richiamando alla mente i fantasmi di una Lazio meno competitiva, piatta e demotivata nel ritmo e nella corsa. Come evolverà questa situazione?

La speranza è che si tratti solo di una giornata no, ma se il copione si ripetesse contro il Verona, Sarri sarebbe pronto a intervenire con decisione. Durante la prossima sosta, una potenziale rivoluzione tattica potrebbe essere l’arma per ridare fiducia e identità a una squadra che sembra aver perso il suo passo.

Il Verona tenta il colpaccio di mercato per spaventare la Lazio

Nella giornata di domenica l’Hellas Verona di Paolo Zanetti farà visita allo Stadio Olimpico alla Lazio di Maurizio Sarri, reduce da un pesante K.O in terra lombarda contro il Como. Il match sarà fondamentale per cercare di ridare entusiasmo all’ambiente di Formello, attualmente a terra vista la brutta prestazione contro gli uomini di Cesc Fabregas.

Il Verona arriverà nella Capitale forte del pareggio ottenuto tra le mura esterne della Dacia Arena contro l’Udinese. La sfida, ricca di emozioni, è terminata con il risultato finale di 1 a 1. Tra le altre cose, la partita è servita al club veneto per constatare un elemento imprescindibile per la durata della stagione: servirà un attaccante per completare il reparto offensivo. Risulta molto probabile che quest’ultimo verrà dal calciomercato.

Secondo quanto riporta Transferfeed:

Il Daily Record riporta la potenziale uscita di Cyriel Dessers dai Rangers, con l’Hellas Verona interessata a un accordo da 3,5 milioni di sterline. Cyriel Dessers potrebbe lasciare i Rangers, con l’Hellas Verona interessata a un accordo da 3,5 milioni di sterline. Dessers ha espresso il desiderio di andarsene e, sebbene i Rangers siano aperti alla vendita, stanno cercando di ottenere 3,5 milioni di sterline per la sua cessione. L’Hellas Verona è interessata a un prestito con obbligo di riscatto la prossima estate.

Le parole di Zanetti avvertono la Lazio: occhio a quei due

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Nella giornata di domenica l’Hellas Verona farà visita alla Lazio di Sarri allo Stadio Olimpico. I gialloblu arrivano al match forti del pareggio ottenuto alla Dacia Arena contro l’Udinese (1-1). Paolo Zanetti, tecnico del Verona, ha commentato la prestazione dei suoi ai canali ufficiali del club.

L’allenatore si è detto molto soddisfatto della prova della squadra, sottolineando come non sia semplice ottenere punti in trasferta in campi difficili come quello di Udine. Queste le parole del tecnico a tal proposito:

“I ragazzi hanno dato tutto, sono molto orgoglioso dello spirito di squadra”

Zanetti ha poi evidenziato il contributo di due nuovi acquisti, che hanno già dimostrato il loro valore: Victor Nellson e Giovane. Nellson, difensore centrale fisicamente molto potente e abile in marcatura, è già noto alla Lazio per il gol segnato in passato con la maglia del Galatasaray. Giovane, seconda punta sudamericana, ha invece impressionato per la sua tecnica e creatività.

Le parole dell’allenatore nel post-partita sono state chiare:


“C’è ancora tanta strada da fare, ma sono molto contento dello spirito di squadra. I nuovi hanno fatto bene, sono orgoglioso di Nellson e Giovane.”

Si prospetta una sfida molto interessante all’Olimpico domenica tra due formazioni che sono già pronte a darsi battaglia, sportivamente parlando.

Stefano Mattei: “La Lazio sta tornando ad essere una ‘lazietta’”

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Nella mattinata del 26 agosto, il giornalista Stefano Mattei è intervenuto a Radiosei per commentare l’attuale situazione della Lazio e avanzare un pronostico sul piazzamento finale della squadra biancoceleste.

L’analisi di Mattei è stata chiara e senza filtri, partendo dai ricordi legati a Sven-Göran Eriksson:

“La prima cosa che mi viene in mente se penso a Eriksson è che è stato ‘un signore della panchina’; è stato tale sia dentro che fuori dal campo. Potevi anche incalzarlo ma non perdeva mai la calma e la sua signorilità”

Parlando della gestione societaria, Mattei è stato altrettanto netto:

“La Lazio è in mano ad una persona ancorata a un calcio anni ’60-’70. Il calcio va avanti, quello è superato. Nella Lazio sta avvenendo una remissione tecnica ed economica evidente, si sta perdendo potere d’acquisto. Servirebbe alzare le entrate, ma questo non è mai capitato. Qui la politica è ‘tagliare le spese’, ma a forza di tagli questa è la situazione”

Infine, sul possibile piazzamento in campionato, Mattei ha espresso il suo giudizio:

“Ripeto, per me la Lazio potrà arrivare tra l’ottavo e il decimo posto. La Lazio se la batterà con Fiorentina e Bologna: una fa la Conference e una l’Europa League, il che significa che nella passata stagione hanno fatto meglio. Sarri è stato preso per tamponare le falle che si stavano creando”.

Una valutazione critica, quindi, che invita a riflettere sulle sfide tecniche ed economiche che attendono la Lazio nel corso della stagione.

Il deplorevole dato di mister Baroni contro l’Inter

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Quella di ieri non è stata certamente una serata positiva per Mister Marco Baroni, che ha esordito sulla panchina del Torino in Serie A perdendo per 5 a 0 contro la nuova Inter di Cristian Chivu. Il dato riguardo le partite del tecnico ex Lazio contro i nerazzurri è emblematico, nonché disastroso.

Nelle ultime quattro partite disputate contro l’Inter, le squadre dell’allenatore toscano hanno subito la bellezza di 15 gol, segnandone a mala pena due. Tra l’altro, entrambi nella stessa partita. Proprio in quel fatidico Inter-Lazio dello scorso maggio, in cui la storica doppietta di Pedro consegnò – di fatto – lo Scudetto nelle mani del Napoli di Antonio Conte, che ringrazierà laureandosi Campione D’Italia.

La partita di ieri ha evidenziato diverse lacune tattiche della squadra granata, incapace di opporsi alla manovra fluida dei nerazzurri. Il Torino ha sofferto in particolare sulle fasce, dove gli esterni interisti hanno più volte tagliato in profondità, mettendo in seria difficoltà la retroguardia torinese.

Nonostante l’impegno dei singoli, l’assetto difensivo non è mai riuscito a reggere la pressione costante di una squadra che punta a risalire in classifica con autorità.

Per Baroni si tratta di un inizio complicato, che già mette in luce la necessità di interventi mirati in rosa e di una maggiore solidità difensiva, elementi fondamentali per affrontare al meglio un campionato che si preannuncia lungo e competitivo.

Lazio, Gianni Bezzi a Radiosei: “Deludente a Como, ma niente catastrofismi. Questa squadra vale al massimo il sesto posto”

All’indomani della sconfitta della Lazio nella prima giornata di campionato contro il Como, il giornalista Gianni Bezzi ha commentato ai microfoni di Radiosei la prestazione dei biancocelesti e ha fatto il punto sulle prospettive stagionali della squadra allenata da Marco Baroni.

“A Como ho visto una Lazio deludente”, ha esordito Bezzi, “ma non vorrei cadere in un catastrofismo totale. È pur sempre la prima di campionato, e una sconfitta in trasferta può capitare, anche alla luce delle assenze e del problema Rovella”. Il riferimento è al centrocampista che ha vissuto giorni complicati a livello personale: “Ha fatto una cosa da padre che si può capire, ma ha comunque rappresentato un problema per la squadra”.

Critiche mirate anche per alcuni singoli, a cominciare dal nuovo acquisto Nuno Tavares: “Mi aspettavo molto di più. Inizio a pensare che abbia un’intelligenza calcistica relativa”, ha affermato senza mezzi termini il giornalista. Nessuna sorpresa, invece, da Dele-Bashiru: “Ha pochissima qualità, ha fatto esattamente ciò che mi aspettavo”.

Un segnale di risveglio è arrivato solo nella ripresa, secondo Bezzi: “Le cose migliori si sono viste nel secondo tempo, quando c’è stata più verticalità, un po’ nello stile Baroni”. Tuttavia, non sono mancate nemmeno le frecciate verso l’ex tecnico Maurizio Sarri: “Mi ha deluso nelle dichiarazioni. Dire certe cose non dà la scossa, ma avvilisce il gruppo”.

Guardando al futuro, Bezzi ha invitato a mantenere un certo realismo: “Una sconfitta a Como ci può stare, hanno perso anche Milan e Bologna. Ma la verità è che questa è la Lazio. Con il mercato bloccato, senza coppe e con un gruppo che non è migliorabile, bisogna vivere alla giornata”.

Il Como incanta contro la Lazio, ma è anche la perfetta rappresentazione di ciò che in Italia non funziona

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Sapete quanti giocatori italiani ha schierato il Como in campo contro la Lazio? zero. Fabregas, attaccato duramente proprio per questo motivo dagli addetti ai lavori, durante la conferenza stampa post match è stato chiaro ed esaustivo sull’argomento, raccontando ai giornalisti lì presenti la verità:

“NON SIAMO RIUSCITI A TROVARE GIOCATORI ITALIANI FORTI E ADATTI AL NOSTRO SISTEMA DI GIOCO”

Tutto questo deve far riflettere. Ci deve far pensare a cosa realmente non va nel nostro calcio, nel calcio italiano: uno dei campionati più gloriosi e storici dell’intero panorama sportivo mondiale.

In Inghilterra, Max Dowman, classe 2009, a poche ore dall’essere 2010, dell’Arsenal, si appresta a diventare il più giovane marcatore della storia della Premier League, 15 anni. Per un incredibile gioco del destino, il record potrebbe essere levato proprio a Cesc Fabregas, che segnò la sua “giovanissima” rete il 25 agosto 2004. Sì, il 25 agosto, esattamente il giorno di Como-Lazio.

Tante le coincidenze, ma il problema reale persiste e fa paura. Tuttavia, le parole del tecnico spagnolo potrebbero non tornare. La Cremonese ha vinto per la prima volta nella sua storia allo Stadio San Siro contro il Milan con 16 italiani su 23 nella rosa. Quindi, ricapitolando, gli italiani ci sono, ma non sono giovani, e i giovani che ci sono non sono forti.

La domanda resta una: quanto tempo servirà al nostro calcio per tornare ai vecchi splendori di un tempo?

Calciomercato Lazio, sarà lui il nuovo difensore biancoceleste vice-Gila

La Lazio pensa già a progettare il futuro. La sessione di calciomercato che sta per concludersi, causa blocco imposto dalla Covisoc, non ha regalato alcuna gioia ai tifosi laziali. Inoltre, nei precedenti mesi si sono venute a creare molteplici situazioni spiacevoli per il DS Fabiani, mister Sarri e il Presidente Lotito.

Una di queste è legata al futuro di due difensori della rosa: Samuel Gigot e Mario Gila. Il francese è fuori dal progetto tecnico di mister Sarri, per questo motivo si cercano acquirenti già da questa sessione di trattative; per lo spagnolo la situazione è ben diversa. Infatti, sono molti i club interessati al difensore, che, nonostante le numerose lusinghe, non si muoverà dalla Capitale, almeno per ora.

Tuttavia, la società biancoceleste non vorrà farsi trovare impreparata quando l’addio di Gila sarà compiuto. Pertanto, secondo Transferfeed, la Lazio ha messo gli occhi su Jan-Carlo Simic dell’Anderlecht. Il club belga valuta il difensore sugli 8 milioni di euro, cifra abbondantemente alla portata delle classe del club del Presidente Lotito.

Addirittura, Het Laatste Nieuws riferisce come le trattative tra la Lazio e l’Anderlecht siano già iniziate. Il profilo del serbo sembrerebbe perfetto per sostituire un calciatore importante come Mario Gila. Si attendono futuri aggiornamenti

Baroni, l’Inter resta indigesta. L’appello dei tifosi: “Non è lui il nostro allenatore”

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Il nuovo Torino di Marco Baroni ha perso l’esordio stagionale in Serie A per 5 a 0 contro l’Inter. Il tecnico toscano non è nuovo a questi passivi così pesanti. Già nella passata stagione il 6 a 0 ricevuto proprio contro i nerazzurri, allora guidati da Simone Inzaghi, e il 5 a 0 contro il Bologna avevano mosso molte perplessità sul suo operato.

La sfiducia nei confronti dell’allenatore al seguito di quei risultati è stata talmente elevata da far pensare che probabilmente senza quei passivi così esagerati il tecnico potrebbe trovarsi ancora sulla panchina biancoceleste. Cambiano i colori, ma non la sostanza. Ancora una volta l’Inter infligge una dura lezione a Baroni e i suoi.

Al termine del match il Torino ha pubblicato sui social il consueto post ritraente il risultato finale del match. In quest’ultimo non sono tardati i commenti negativi sull’operato della società e sulle mosse tattiche avanzate da mister Baroni. Il famigerato hashtag “Baroni out” ora è un vero e proprio mantra tra i tifosi granata, dopo appena una partita.

La sensazione è che Baroni non goda a pieno della fiducia dell’ambiente, a tal punto che molti fan già rimpiangono l’ex tecnico Paolo Vanoli tramite commenti espliciti, quali: “Baroni non è il mio allenatore, Paolo Vanoli tutta la vita”

Lazio, futuro nel segno di Nicolò Rovella: pronto il rinnovo fino al 2030

La Lazio guarda avanti e punta con decisione sulla continuità. Dopo una sessione di calciomercato estiva senza colpi eclatanti, il club biancoceleste sembra voler costruire le proprie ambizioni future attorno a uomini già presenti in rosa, valorizzando talento e affidabilità. In quest’ottica si inserisce la volontà, riportata da Tuttosport, di prolungare il contratto di Nicolò Rovella fino al 2030.

Un segnale forte da parte del presidente Claudio Lotito e della dirigenza, che confermano così la piena fiducia nel giovane regista classe 2001. L’attuale accordo, in scadenza nel 2025, verrebbe esteso di ben cinque anni, a testimonianza di una scelta strategica chiara: costruire una Lazio del futuro solida e radicata su certezze tecniche e caratteriali.

Arrivato nella Capitale dalla Juventus tra grandi aspettative, Rovella ha vissuto una stagione complicata dagli infortuni, ma ha saputo farsi notare per le sue doti: intelligenza tattica, ordine in mezzo al campo e capacità di gestione dei ritmi di gioco. Cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del Genoa, ha sempre mostrato maturità superiore alla sua età, rendendosi un profilo prezioso per ogni allenatore.

Il possibile rinnovo si inserisce in un più ampio piano di consolidamento tecnico. In assenza di grandi acquisti, la Lazio ha deciso di puntare sulla valorizzazione interna, blindando quei calciatori che possono rappresentare un pilastro per il presente e per il futuro. Con Rovella, il club si metterebbe anche al riparo da eventuali interessamenti di altri club, sempre più attenti ai giovani italiani affidabili.

Nel centrocampo biancoceleste si prospetta dunque un duello stimolante con Danilo Cataldi per il ruolo di regista titolare. Una sfida che potrà solo accrescere il livello di competitività interna, ma la rinnovata fiducia della società nei confronti di Rovella potrebbe essere la spinta decisiva per consacrarlo come punto fermo della Lazio del domani.

La Lazio fa i conti con l’infermeria prima del Verona: la situazione infortunati

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A pochi giorni da Lazio-Verona, in programma domenica 31 agosto 2025 allo Stadio Olimpico, Maurizio Sarri deve fare i conti con un’infermeria ancora piuttosto affollata. Le assenze pesano e potrebbero condizionare le scelte di formazione contro una squadra che si è mostrata compatta e aggressiva all’esordio stagionale.

Tra i giocatori indisponibili spicca Samuel Gigot, fermo dal 25 luglio per un problema alla schiena: il difensore francese dovrebbe rientrare solo nei primi giorni di settembre. Situazione simile per Gustav Isaksen, alle prese con la mononucleosi che lo tiene lontano dal campo da oltre un mese. L’attaccante danese, atteso come alternativa preziosa sugli esterni, tornerà in gruppo non prima della sosta per le Nazionali.

Non sarà della partita nemmeno Patric, vittima di una lesione muscolare al retto femorale: lo spagnolo ha come obiettivo il recupero dopo la gara col Verona, mentre per Matías Vecino la situazione resta più incerta. L’uruguaiano è alle prese con un problema alla coscia che richiede ancora valutazioni mediche.

Infine, anche Belahyane è ancora in fase di recupero, con tempi da definire. La Lazio, quindi, si presenta all’appuntamento con gli scaligeri con una rosa ridotta e la necessità di affidarsi ai titolari rimasti a disposizione. La formazione dovrebbe essere quella vista a Como nella precedente giornata.

Biglietti Lazio Verona: prezzi e modalità d’acquisto

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La partita Lazio–Hellas Verona si giocherà domenica 31 agosto 2025 alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico di Roma, valida per la 2ª giornata del campionato di Serie A Enilive. La vendita dei tagliandi è iniziata il 21 agosto 2025 a partire dalle ore 12:00, per tutti i settori.

I biglietti sono disponibili online tramite il circuito Vivaticket, e presso i punti vendita Lazio Style 1900 per categorie specifiche.

All’acquisto online è prevista una commissione di servizio pari al 3,80%. Le agevolazioni previste includono: Invalidi Civili al 100% e non deambulanti con accompagnatore, acquistabili esclusivamente in negozio Lazio Style 1900; Under 16, nati dal 1° gennaio 2009, possono acquistare biglietti ridotti; Under 14 (nati dal 1° gennaio 2011) entrano gratis se accompagnati da un genitore (o parente fino al 4° grado) con biglietto a pagamento, ritirando un tagliando omaggio nominativo insieme all’accompagnatore pagante.

In sintesi: per partecipare al match, è possibile comprare i biglietti online su Vivaticket oppure in negozio Lazio Style 1900 (per le categorie speciali), entro il 31 agosto 2025. Il costo finale comprenderà una commissione del 3,80%, quindi è importante verificare i prezzi a seconda del settore scelto.

I prezzi

Per Lazio-Verona i biglietti partono da 30 euro per il settore ospiti, con commissione del 3,8% su Vivaticket. In vendita anche nei Lazio Style 1900 con riduzioni Under 16 e omaggi Under 14 accompagnati. Tribuna Monte Mario da 69 euro.

Lotito, il presidente controverso, irrompe in campo: domani è il giorno clou, che mossa sorpresa?

Allarme in casa Lazio: Lotito è pronto a entrare in scena dopo la pesante sconfitta contro il Como! Cosa deciderà il presidente per risollevare la squadra? #Lazio #SerieA

La stagione della Lazio è partita con il piede sbagliato, trasformando l’esordio in Serie A in un vero incubo. Sconfitta per 2-0 contro il neopromosso Como, con i biancocelesti che non hanno mai trovato il modo di reagire, apparendo lenti e prevedibili fin dai primi minuti. Questa debacle ha acceso i riflettori su una squadra che ha faticato a imporre il suo gioco, lasciando i tifosi con più domande che risposte.

Il 4-3-3 della Lazio è sembrato rigido e inefficace, con il centrocampo che non ha svolto il ruolo di filtro e gli attaccanti rimasti isolati. Sotto pressione costante, la difesa ha mostrato evidenti falle, permettendo al Como di dominare. Il Como ha sbloccato il risultato al 47’ con il gol di Douvikas, e il raddoppio è arrivato poco dopo con una splendida punizione di Paz. L’unica nota positiva è stata un gol annullato a Castellanos, ma è stato l’unico tiro in porta di una partita da dimenticare, che ha evidenziato limiti tattici e fisici preoccupanti.

Ora, la sconfitta suonata come un campanello d’allarme: la mancanza di concentrazione e reattività deve essere affrontata in fretta. Come scrive La Gazzetta dello Sport questa mattina in edicola, ieri la squadra ha svolto una seduta di scarico, mentre oggi è stato concesso un giorno di riposo. Domani, i giocatori torneranno ad allenarsi a Formello, ma c’è curiosità sull’eventuale presenza del presidente Lotito, che potrebbe parlare alla squadra per analizzare la debacle della prima giornata.

Intanto, da monitorare le condizioni di Isaksen, che potrebbe presto rientrare in gruppo dopo aver superato la mononucleosi. Con questi segnali di difficoltà, la Lazio dovrà invertire la rotta rapidamente per non restare indietro in campionato, e tutti si chiedono se l’intervento di Lotito sarà la scintilla per il cambiamento.

Lazio, il retroscena piccante: Sarri e l’umore da montagne russe dopo Como

Sconfitta d’esordio per la Lazio: retroscena da Como che fanno riflettere? #Lazio #SerieA #Calcio #Retroscena

La prima giornata di Serie A ha riservato una brutta sorpresa per la Lazio, battuta 2-0 dal neopromosso Como in una partita che ha evidenziato più di un problema. Con una prestazione deludente fin dai primi minuti, i biancocelesti sono apparsi lenti e prevedibili, incapaci di reagire a un avversario organizzato e dinamico. È un inizio che lascia spazio a interrogativi: cosa sta accadendo dietro le quinte di questa squadra?

Nel dettaglio della gara, il 4-3-3 della Lazio ha mostrato rigidità, con un centrocampo poco incisivo che non ha protetto la difesa, lasciando gli attaccanti isolati. Il Como ha dominato, sbloccando il risultato al 47′ con il gol di Douvikas e raddoppiando poco dopo con una punizione di Paz. L’unica nota per i laziali è stato un gol annullato a Castellanos, l’unico vero tiro in porta in una serata da dimenticare. Questa sconfitta non è solo un passo falso, ma un segnale che potrebbe rivelare limiti tattici e fisici da affrontare in fretta.

Come emerge dalle pagine di Il Corriere dello Sport oggi in edicola, al rientro da Como l’umore tra le fila dei capitolini era pessimo per tutti, bocche cucite. A quanti si apprende poi Sarri non avrebbe parlato ai suoi ieri mattina a Formello, scgeliendo la strategia morbida. È solito riflettere, rivedere la partita e analizzare a freddo, spiega il quotidiano. Questa scelta solleva curiosità: sarà l’occasione per un’analisi approfondita? La squadra riposerà oggi e si riunirà domani per una doppia seduta, dove una lezione video potrebbe aiutare a superare il flop.

In sintesi, questa battuta d’arresto mette in luce criticità che non possono essere ignorate. Sarri dovrà lavorare per ritrovare solidità, con risorse interne da valorizzare, come sottolinea l’analisi del giornale. È un momento di riflessione che potrebbe fare la differenza per il resto della stagione.

Dele-Bashiru, il nigeriano delude Sarri: che mosse ora per la squadra?

Dele-Bashiru delude in campo: cosa cambierà per la Lazio ora? #Lazio #Calcio #SerieA

Il centrocampo della Lazio sta rivelando limiti evidenti, e Dele-Bashiru si trova al centro delle critiche dopo la prestazione contro il Como. Il nigeriano è stato uno dei peggiori in quella zona del campo, non riuscendo a convincere e combinando troppo poco durante la partita. Questo ha lasciato i tifosi a chiedersi: è solo un momento no o c’è di più sotto la superficie?

Nella sfida con il Como, l’ex giocatore del Watford ha mostrato un difetto ricorrente che ha pesato sul risultato. Sul primo gol dei lariani ha lasciato un vuoto in mezzo al campo, salendo in pressione sul centrale avversario mentre Nico Paz si abbassava, trasformandosi da trequartista a mezzala. L’argentino si è ritrovato isolato, con Danilo Cataldi rimasto a centrocampo, e ha avuto tutto il tempo per servire Douvikas e aprire le marcature. Un errore già visto in passato con Baroni, che continua a rendere il suo ruolo un tallone d’Achille per la squadra biancoceleste.

Il reparto di centrocampo era quello che necessitava di più rinforzi, ma i blocchi di mercato l’hanno penalizzato, esponendo lacune chiare. Matteo Guendouzi è sempre dinamico, ma appare spesso nervoso, mentre Nicolò Rovella e Danilo Cataldi sono coinvolti in un ballottaggio imprevisto che li fa sentire entrambi titolari. Dele-Bashiru, invece, lotta per fare il salto di qualità, lasciando aperta la domanda: cosa può realmente offrire a questa Lazio?

Da qui a gennaio, le opzioni sono limitate alle risorse interne. Come spiega Il Corriere dello Sport, il tecnico potrebbe valutare cambiamenti, considerando schemi alternativi. Non ha mai abbandonato il 4-3-3, ma in estate aveva esplorato soluzioni d’emergenza, provando il 4-3-1-2 in allenamento. E nel finale contro il Como, per tentare una rimonta, ha optato per un 4-2-3-1, sostituendo Dele-Bashiru con Dia e posizionando Rovella e Guendouzi come mediani. Con questi aggiustamenti, la squadra potrebbe finalmente trovare equilibrio, ma solo il tempo dirà se basterà per invertire la rotta.

Tare shock: Ex Lazio trama un colpo epico per il Milan, scopri l’ingrediente segreto

L’ex Lazio Tare scatenato nel calciomercato: sogna un colpo da urlo al Milan! #Calciomercato #Milan #Vlahovic

Il direttore sportivo Igli Tare, reduce dalla sua esperienza alla Lazio, sta facendo parlare di sé al Milan con ambizioni altissime nel calciomercato. Al centro delle sue mosse c’è un obiettivo che potrebbe trasformare la squadra rossonera, attirando l’attenzione di tutti gli appassionati. Ma quali sono i dettagli di questa potenziale rivoluzione? Scopriamolo insieme, passo dopo passo.

La situazione più chiacchierata ruota intorno a Dusan Vlahovic, l’attaccante serbo della Juventus, la cui permanenza a Torino è sempre più incerta. Con il contratto in scadenza, Vlahovic è diventato un nome ambiti da vari club europei, e il Milan di Tare sembra essere in prima fila. Questa faccenda sta catturando l’immaginazione dei tifosi, che si chiedono se un trasferimento del genere potrebbe davvero accadere e cambiare le sorti della stagione.

Secondo l’esperto di mercato Matteo Moretto, l’intenzione di Vlahovic è chiara e, per ora, inamovibile: l’attaccante vorrebbe restare alla Juventus fino alla scadenza del contratto, tra un anno. In questo modo, potrebbe svincolarsi a parametro zero, ottenendo un potere contrattuale enorme per la prossima avventura. È una mossa astuta che evidenzia come i giocatori di oggi sappiano gestire il proprio destino con intelligenza, alimentando la curiosità su cosa deciderà di fare.

Il vero ostacolo in questa trattativa è lo stipendio del giocatore, che non sembra intenzionato a ridursi l’ingaggio. Questo rende complicato per la Juventus proporre un rinnovo e per altri club, come il Milan, avviare negoziati seri, visto che solo pochi in Europa possono soddisfare le sue pretese. Si tratta di una impasse che tiene tutti con il fiato sospeso, chiedendosi se qualcuno riuscirà a rompere questo stallo.

Tuttavia, il Milan non demorde: con Tare alla guida e l’allenatore Massimiliano Allegri, che ha già lavorato con Vlahovic, i rossoneri hanno mostrato un interesse concreto. Diverse sondaggi sono stati fatti per aprire una breccia, ma finora non c’è stata alcuna reale disponibilità dal giocatore. Le doti di Tare nel trovare talenti e l’esperienza di Allegri potrebbero essere la chiave per sbloccare quello che potrebbe diventare l’affare del secolo. Gli appassionati non possono fare a meno di chiedersi: sarà lui il colpo che ribalta tutto? Non resta che attendere gli sviluppi per scoprire come andrà a finire.

Lazio, Sarri sconvolge le abitudini: modulo rivoluzionario e mossa inaspettata che stupirà tutti!

Sconfitta shock per la Lazio contro il Como: rivoluzione in arrivo? #Lazio #SerieA #Calcio

L’esordio stagionale in Serie A per la Lazio si è trasformato in un incubo, con una sconfitta per 2-0 contro il neopromosso Como. Ma cosa accadrà ora? La squadra biancoceleste ha faticato a impensierire gli avversari, apparendo lenta, prevedibile e priva di reattività, mentre il Como ha dominato fin dall’inizio con un gioco organizzato e dinamico che ha esposto tutte le debolezze della formazione capitolina.

Il 4-3-3 inizialmente schierato dalla Lazio è sembrato rigido e incapace di fronteggiare la fluidità e gli scambi rapidi degli avversari. Il centrocampo non ha fornito il filtro necessario, lasciando gli attaccanti isolati e inefficaci per tutta la partita, mentre la difesa ha mostrato lacune evidenti sotto pressione costante. Il Como ha sbloccato il risultato al 47′ con il gol di Douvikas, seguito da una splendida punizione di Paz che ha chiuso i conti. L’unica reazione della Lazio è stata un gol annullato a Castellanos, l’unico tiro in porta di una prestazione da dimenticare.

Questa debacle suona come un campanello d’allarme per la Lazio, evidenziando limiti tattici e fisici che richiedono correzioni urgenti. La mancanza di concentrazione e reattività ha messo in discussione l’assetto attuale, lasciando spazio a speculazioni su un cambio di rotta immediato per non restare indietro rispetto alle rivali.

Come spiega oggi Il Messaggero in edicola, di cui riproponiamo un breve passaggio: «Sono due i concetti chiave di Sarri. Il primo è legato alle valutazioni che farà. Il secondo riporta alla frase pronunciata in conferenza: «Vediamo prima la realtà di questa squadra e poi decidiamo come giocare». Il riferimento può essere tecnico, legato alla modalità di gioco, meno palleggio e più profondità? La Lazio ha creato pericoli solo nel secondo tempo, quando ha trovato un paio di verticalizzazioni. Il gol di Taty era arrivato su lancione di Gila, sorprendendo la difesa alta di Fabregas. La frase di Mau può anche intendere una riflessione sul modulo, ma non per il Verona, in caso dopo la sosta. A fine luglio aveva pensato al 4-3-1-2. Ma con questo assetto Zaccagni dovrebbe giocare trequartista, l’alternativa è Pedro a 38 anni. Isaksen, ancora fermo, non avrebbe posto. Nel finale di Como Mau ha impostato il 4-2-3-1, erano entrati Pedro e Dia. Lo spagnolo a destra, Dia dietro Taty, Zaccagni a sinistra». Con questi indizi, il futuro della Lazio potrebbe riservare sorprese inaspettate.

Da quanto tempo la Lazio non vince all’Olimpico? Il record negativo

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6 mesi e 22 giorni senza vincere. Questo è il lasso di tempo che divide la Lazio dalla sua ultima vittoria in campionato. La Lazio non ha vinto in casa (all’Olimpico) dal 9 febbraio 2025, in occasione dell’uno a zero di misura contro il Monza.

Una striscia troppo lunga che, assolutamente, va tranciata di netto domenica sera nella gara contro il Verona del presidente Italo Zanzi che ha preso il posto di Maurizio Setti.

  • In Serie A, dopo quella vittoria contro il Monza il 9 febbraio, la Lazio ha collezionato sei pareggi consecutivi (Napoli 2-2, Udinese 1-1, Torino 1-1, Roma 1-1, Parma 2-2, Juventus 1-1,) e una sconfitta in casa, quella contro il Lecce che ancora brucia perché di fatto ha estromesso matematicamente la compagine di Baroni fuori dalle competizioni europee dopo ben otto anni consecutive.
  • La sequenza negativa in termini di risultati casalinghi ha raggiunto ben 7 partite consecutive senza vittoria, eguagliando uno dei record peggiori della storia del club (stagione 1989/90). La squadra non vince in casa da 105 giorni, partendo appunto dal 9 febbraio (lacronacadiroma.it).

La Lazio non vince all’Olimpico da circa 6 mesi e mezzo e domenica sera per la prima in casa davanti ai propri tifosi la squadra allenata da Sarri dovrà avere la meglio contro un buon Verona che ieri sera a Udine ha ottenuto un pareggio meritato .

Lazio, col Verona gara da brividi. Sarri torna all’Olimpico

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L’adrenalina è già alle stelle. In casa Lazio la situazione non è serena. E’ da febbraio che la la Lazio non vince all’Olimpico, quando sconfisse il poi retrocesso Monza per uno a zero.

La sconfitta di Como, batosta per quanto si è visto in campo, ha fatto ricicciare tutto il male e il peggio presente sulla piazza e pronto per essere gettato fuori con tutta la rabbia del caso.

Calma però, perché a Como si poteva perdere e la Lazio non sarà la prima ‘big’ a lasciare le penne allo stadio Sinigaglia. Il problema è che la squadra romana è stata surclassata per tutti i novanti minuti di gioco. Sembravi un allenamento/amichevole con la formazione Primavera. Non si può sapere se il gol di Castellanos poteva cambiare la trama di una partita, terribilmente lontana anni luce dal gioco di Sarri.

Lazio Verona, Stadio Olimpico bollente

La Curva Nord e tutti i tifosi della Capitolina, non aspettano altro che abbracciare la loro squadra del cuore. Una tifoseria che si è classificata quarta come numero di abbonati in Italia. Domenica sera si stimano circa 40.000 presenze per la ‘prima alla scala‘. Speriamo che lo spettacolo che vedranno i tifosi non sarà un dramma, ma un musical fatto di gol, gioie e cori soltanto di amore e affetto verso la squadra.