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Calciomercato Lazio, il calciatore dice addio: ecco la sua nuova squadra

Il calciomercato della Lazio è fermo. Questo lo sappiamo. Tuttavia, nulla impedisce al DS Fabiani e al Presidente Lotito di completare operazioni in uscita per sfoltire la rosa a disposizione di mister Sarri. Il problema delle liste per la Serie A è un cavillo da risolvere entro pochi giorni, quindi: si aprano le danze.

Il problema delle liste

Ogni club può registrare 25 giocatori nella lista principale, di cui 4 cresciuti nel vivaio del club e 4 cresciuti in Italia. La Lazio, negli ultimi anni, ha faticato a inserire calciatori formati nel proprio settore giovanile e in generale nel sistema italiano, riducendo così lo spazio disponibile.

In pratica, non avendo abbastanza elementi “lista A” formati localmente, la società si ritrova costretta a lasciare fuori alcuni acquisti o giocatori della rosa, complicando le scelte di Sarri.

Chi verrà ceduto?

A rimanere fuori dal progetto tecnico del tecnico toscano sono principalmente Toma Basic e Samuel Gigot. Per il secondo, le offerte stanno arrivando, ma a rilento (qui per maggiori dettagli). Tuttavia, il club biancoceleste è fiducioso di concludere la cessione del francese prima della fine del calciomercato. Invece, per quanto riguarda il primo la situazione si inizia ora ad infiammare.

Secondo quanto riportato da Transferfeed, noto sito inglese specializzato nel calciomercato, l’Empoli nelle ultime ore si sarebbe fatta avanti per Toma Basic. Il croato ha il contratto in scadenza nel 2026, e il suo stipendio pesa 1.6 milioni di euro netti a stagione sulle casse biancocelesti. Motivo per cui la società è intenzionata a non trattare troppo a lungo per la sua vendita.

Su Transfermarkt il calciatore è valutato 800mila euro. L’Empoli ci pensa. Si attendono futuri aggiornamenti e possibili comunicati ufficiali da parte della Lazio in merito.

Lazio Verona: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

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La Lazio si prepara ad affrontare il Verona allo Stadio Olimpico nella seconda giornata di Serie A 2025/26. La partita è in programma domenica 31 agosto alle ore 20:45 e si annuncia equilibrata e combattuta. I biancocelesti vogliono rialzarsi dopo il brutto esordio contro il Como, mentre gli scaligeri puntano a fare bene in casa di una big.

Dove vederla in TV

Il match sarà trasmesso in diretta su DAZN, accessibile tramite Smart TV, PC, smartphone, tablet e console. Anche Sky Sport garantirà la diretta streaming tramite Sky Go e Now TV, permettendo ai tifosi di seguire la gara in qualsiasi luogo. Con più opzioni disponibili, tutti gli appassionati avranno la possibilità di non perdere l’incontro.

Probabili formazioni

Maurizio Sarri dovrebbe confermare il 4-3-3: tra i pali potrebbe essere la volta di Mandas dal primo minuto, mentre in difesa agiranno Marusic, Provstgaard, Gila e Nuno Tavares. A centrocampo, Guendouzi e Rovella saranno affiancati da Dele-Bashiru.

Ancora in dubbio Vecino. In attacco spazio a Zaccagni e Cancellieri, con Castellanos a completare il tridente. L’assenza di Romagnoli per squalifica obbligherà a qualche adattamento nel reparto difensivo.

Il Verona cercherà di sorprendere con compattezza e ripartenze rapide. La Lazio dovrà partire forte, controllare il ritmo e sfruttare le proprie qualità offensive per conquistare tre punti fondamentali davanti al proprio pubblico.

Lazio Verona, indisponibili e squalificati per la 2a giornata: ci sarà Vecino?

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La Lazio si prepara alla sfida contro il Verona del 31 agosto 2025, ma dovrà fare i conti con alcune assenze importanti. Gli infortuni e le squalifiche influenzeranno le scelte di Maurizio Sarri, che dovrà valutare attentamente la formazione per cercare di ottenere un risultato positivo dopo la pessima prestazione di Como.

Indisponibili

Tra gli indisponibili figurano Isaksen e Patric, entrambi fuori per problemi fisici, mentre Gigot non sarà convocato a causa di un infortunio. La nota positiva riguarda Vecino, che resta in dubbio ma potrebbe recuperare in tempo per la partita.

Il suo eventuale ritorno garantirebbe maggiore solidità e esperienza al centrocampo, elementi preziosi per affrontare un Verona pronto a sfruttare ogni occasione.

Squalificati

Tra i giocatori squalificati ecco Romagnoli, che dovrà saltare la seconda giornata e tornerà disponibile solo dalla terza. La sua assenza obbliga la difesa biancoceleste a qualche adattamento tattico, aumentando l’importanza del recupero di Vecino e delle prestazioni degli altri difensori.

Nonostante le defezioni, la Lazio punta a conquistare tre punti fondamentali. Sarri valuterà le condizioni di Vecino negli ultimi allenamenti e deciderà se inserirlo dal primo minuto o lasciarlo come alternativa in panchina.

La squadra dovrà affrontare il Verona con concentrazione, determinazione e organizzazione, sfruttando al massimo le proprie qualità offensive per avere la meglio in un match che si annuncia combattuto.

Inter travolge Torino 5-0: Baroni, ex Lazio, esordisce con un flop da manuale

Inter travolge Torino 5-0! Che inizio bollente per i nerazzurri, mentre l’ex Lazio Baroni affronta subito una tempesta. #SerieA #Inter #Torino #CalcioDrama

L’Inter ha inaugurato la stagione di Serie A con una dimostrazione di potenza assoluta, umiliando il Torino per 5-0 e lasciando tutti a chiedersi se questa squadra sia già lanciata verso la vetta. Immaginate la scena: i nerazzurri, guidati da una prestazione impeccabile, hanno dominato ogni aspetto del gioco, trasformando la partita in un monologo offensivo che potrebbe segnare l’inizio di una caccia al titolo davvero intrigante. Per il Torino dell’ex Lazio Marco Baroni, invece, è stato un battesimo del fuoco che fa sorgere mille domande su come correggere la rotta.

La gara si è accesa fin dal principio, con il primo gol che è arrivato al 18′ su un calcio d’angolo: Bastoni ha svettato di testa, superando il portiere granata e aprendo le danze. Questo momento ha destabilizzato completamente il Torino, che ha perso la sua compattezza e ha permesso all’Inter di prendere il controllo totale. Solo al 36′, Thuram ha siglato il raddoppio con un tiro preciso e letale, esponendo le fragilità difensive dei granata in modo quasi imbarazzante – una di quelle sequenze che ti fanno pensare: “Cosa sta succedendo laggiù?”

Nel secondo tempo, il copione si è ripetuto con un’intensità che tiene incollati allo schermo. Un errore in disimpegno del Torino ha spalancato le porte a Lautaro Martinez, che ha fissato il 3-0 approfittando dell’occasione. Poi, la doppietta personale di Thuram al 62′ con un colpo di testa ha praticamente chiuso i conti, mentre negli ultimi minuti un’altra leggerezza difensiva ha permesso a Bonny di siglare il 5-0 finale. È stato un finale spietato che sottolinea quanto la difesa granata sia stata protagonista in negativo, lasciando i tifosi a riflettere su cosa potrebbe riservare il futuro.

Questa vittoria clamorosa proietta l’Inter come una seria candidata al titolo, con un’organizzazione e un’efficacia offensiva che promettono sorprese entusiasmanti per il resto del campionato. Per il Torino, invece, la sconfitta è un campanello d’allarme che evidenzia la necessità di sistemare quelle gravi lacune difensive, con i supporter granata che hanno espresso la loro delusione abbandonando il settore ospiti prima del fischio finale – un gesto che dice molto su quanto questa partita abbia lasciato il segno. Chissà come risponderà Baroni alla prima vera sfida della sua avventura in granata?

Baroni a denti stretti dopo il 5-0 con l’Inter: “Cos’è successo e da dove ripartiremo”

Torino travolto all’esordio: cosa ha detto Baroni dopo il 5-0 con l’Inter? #SerieA #TorinoFC #Calcio

Immaginate una serata che inizia con speranze per una nuova stagione e finisce in un incubo totale: è esattamente ciò che è accaduto al Torino nella prima giornata del campionato 2025-2026. Sconfitta per 5-0 contro l’Inter, una delle grandi favorite, e una prestazione che ha lasciato tutti a chiedersi cosa non abbia funzionato nella squadra granata.

La squadra ha retto solo per i primi 18 minuti, quando un errore difensivo su calcio d’angolo ha permesso a Bastoni di sbloccare il risultato. Da lì, il crollo è stato rapido e inevitabile: Thuram ha segnato una doppietta, mentre Lautaro Martínez e Bonny hanno approfittato di disattenzioni, passaggi errati e una generale mancanza di concentrazione per ampliare il divario.

Le scelte iniziali dell’allenatore, come affidarsi a Simeone dall’inizio e confermare Ilkhan a centrocampo, non hanno prodotto gli effetti sperati. Nemmeno i cambi, con l’ingresso di Tameze e Aboukhlal, sono riusciti a invertire la rotta, evidenziando fragilità difensive che ora richiedono un intervento urgente.

La delusione si è diffusa anche tra i tifosi: oltre 2000 sostenitori presenti a San Siro hanno lasciato lo stadio prima del fischio finale, un chiaro segnale di frustrazione per una serata da cancellare in fretta. Ora, Baroni deve lavorare per ridare morale alla squadra in vista della prossima sfida contro la Fiorentina.

In conferenza stampa, l’allenatore ha spiegato la prestazione con parole schiette: «La squadra ha provato a fare delle cose che abbiamo preparato. Nel primo tempo abbiamo fatto anche bene ma occorre più determinazione. Quando esci da un primo tempo in cui l’Inter ha giocato con qualità non puoi concedere disattenzioni. Il punteggio ci deve dare dolore forte e sappiamo che abbiamo una settimana difficile. Nello sviluppo della manovra la squadra ha ricercato qualcosa. Oggi abbiamo fatto troppi regali»

Guardando al futuro, Baroni ha evidenziato i punti da migliorare: «In questo momento c’è poca solidità e dobbiamo sistemarla assolutamente. Davanti a noi oggi c’era una squadra forte ma c’è da lavorare sul blocco squadra. Non sono abituato a ragionare solo per reparto, è il sistema complessivo che conta. Ma è una situazione che sistemeremo di sicuro»

Con questa sconfitta, il Torino si trova di fronte a una stagione che potrebbe essere piena di ostacoli, ma le parole di Baroni lasciano intravedere la determinazione per una rinascita. Sarà interessante vedere come la squadra risponderà nelle prossime partite.

Lazio, il piano sfacciato per risorgere: cosa ribolle ora a Formello?

Lazio in crisi dopo l’esordio in Serie A: Quali sorprese attendono a Formello? #Lazio #SerieA #Como

La sconfitta casalinga contro il Como ha lasciato la Lazio con più domande che risposte, trasformando quello che doveva essere un debutto promettente in un vero e proprio incubo. Con la squadra apparsa lenta e senza idee fin dai primi minuti, i tifosi si chiedono ora come i biancocelesti riusciranno a invertire la rotta. Cosa accadrà nei prossimi allenamenti a Formello? Potrebbe essere l’occasione per rivelare un piano di ripresa che tiene tutti col fiato sospeso.

In campo, il Como ha dominato la scena, imponendo un gioco fluido e dinamico che ha messo in difficoltà i giocatori della Lazio. La formazione biancoceleste, schierata con un 4-3-3 rigido e prevedibile, non è riuscita a fermare gli scambi rapidi degli avversari, lasciando il centrocampo privo di incisività e gli attaccanti isolati. La difesa, sotto costante pressione, ha mostrato lacune evidenti, alimentando la curiosità su quali correzioni tattiche potrebbero emergere nei prossimi giorni.

Il match è stato sbloccato al 47′ con una rete di Douvikas, che ha rotto l’equilibrio dopo un primo tempo totalmente controllato dal Como. Il raddoppio è arrivato con una splendida punizione di Paz, spegnendo le residue speranze della Lazio. L’unica reazione degna di nota è stata un gol annullato a Castellanos, l’unico tiro in porta di una partita che ha esposto tutti i limiti della squadra e che ora fa riflettere: la stagione è appena iniziata, ma il margine di errore sembra già ridotto.

Ora, per la Lazio, questa batosta rappresenta un segnale d’allarme che non può essere ignorato. La mancanza di concentrazione e reattività va corretta in fretta, e gli occhi sono puntati su Formello per la ripresa prevista dopodomani. Con la gara contro il Verona in arrivo domenica, i prossimi passi potrebbero rivelare se la squadra è pronta a una reazione decisiva o se rischia di inseguire le rivali fin da subito. Non resta che attendere per scoprire come evolverà questa storia.

Lazio sfida il mercato: rinnovo in vista per il loro big irrinunciabile, indovinate chi!

Rinnovo in vista per un big della Lazio: chi potrebbe essere il prossimo pilastro del centrocampo? #Lazio #Calciomercato #SerieA

Nel mondo del calciomercato, la Lazio sta preparando una mossa che potrebbe affascinare i tifosi e gli appassionati. Si parla di un rinnovo per uno dei giocatori più promettenti della squadra, arrivato da poco e già al centro dell’attenzione. Con una stagione positiva alle spalle, il centrocampista in questione ha dimostrato di poter fare la differenza, e la società sembra decisa a blindarlo per il futuro.

Nicolò Rovella, il giovane talento classe 2001, è uno dei nomi più seguiti in casa biancoceleste. Reduce da un’annata che ha messo in evidenza le sue doti tecniche e tattiche, Rovella è arrivato dalla Juventus nell’estate 2023 e si è ritagliato uno spazio importante nel centrocampo. Ha mostrato una buona gestione del possesso e una crescente capacità di lettura del gioco, rendendolo un elemento interessante da seguire per i prossimi sviluppi.

Tuttavia, le incognite sul suo futuro non mancano. Il sistema di gioco del tecnico, noto come “Sarrismo”, si basa su possesso palla, verticalizzazioni rapide e movimenti sincronizzati, richiedendo una visione avanzata e riflessi pronti. Dopo un primo anno di adattamento, Rovella dovrà fare un ulteriore passo avanti per diventare un pilastro affidabile.

Secondo fonti come Tuttosport, la Lazio ha già un piano per rinnovare il contratto di Rovella fino al 2030, estendendo la scadenza di due anni. Questo segnale di fiducia lo considera cruciale per il progetto tecnico a medio-lungo termine, anche se le difficoltà amministrative ritardano la formalizzazione, con il tutto da affrontare nei prossimi mesi.

Ora, il focus sarà su come il centrocampista possa migliorare, specialmente nelle verticalizzazioni e nella lettura delle transizioni. Se Rovella riuscirà a rispondere alle esigenze tattiche, potrebbe emergere come un titolare imprescindibile; altrimenti, la società potrebbe valutare opzioni come una cessione o un prestito, in base alla sua evoluzione nella prossima stagione.

Mattei affonda la Lazio: “Declino totale, e su Sarri ho da dire…”

Il giornalista Stefano Mattei non le manda a dire: “Lazio in declino, da grande squadra a Lazietta”! Scopri come le scelte societarie stanno affossando i biancocelesti, tra sconfitte brucianti e delusioni dei tifosi. #Lazio #CalcioItaliano #DeclinoBiancocelesti

Stefano Mattei, un veterano del giornalismo sportivo, ha sparato a zero sulla recente debacle della Lazio contro il Como. In un’intervista a Radiosei, il suo sguardo critico non si è limitato alla partita disastrosa, ma ha puntato dritto alle questioni più profonde che stanno minando le ambizioni del club. Con parole taglienti, Mattei invita a riflettere su come la squadra stia precipitando in un ciclo di declino, alimentando la curiosità su cosa potrebbe accadere in futuro.

Al cuore del problema, secondo Mattei, c’è una crisi strutturale che va ben oltre i risultati sul campo. «Vorrei guardare la luna e non il dito», ha dichiarato, sottintendendo che la sconfitta di ieri non è che un sintomo di mali più grandi. Lui accusa apertamente la gestione societaria, in particolare Fabiani e Lotito, di aver orchestrato un mercato degli ultimi tre anni confusionario e dannoso. «La Lazio ha acquistato giocatori poco adatti alla piazza e Fabiani dovrebbe spiegare se il blocco del mercato è solo in entrata o anche in uscita, visto che l’unico a essere ceduto è stato Tchaouna». Queste parole lasciano intendere un ridimensionamento inevitabile, spingendo i lettori a chiedersi se la Lazio possa davvero invertire la rotta.

Non è solo la squadra a essere nel mirino, ma anche il rapporto sempre più teso tra i tifosi e la dirigenza. Mattei ha richiamato le recenti dichiarazioni del presidente Lotito, che ha ringraziato gli abbonati, ma ha sottolineato un gap evidente: «Ma i tifosi della Lazio sono anche quelli che non vanno allo stadio», ha osservato, ricordando come Lotito avesse rifiutato scuse per il blocco del mercato un mese fa. Il giornalista dipinge un quadro nostalgico e preoccupante, affermando: «Siamo tornati agli anni Sessanta, questa è una Lazietta. A Como si è vista una squadra ambiziosa contro una Lazio ridimensionata. Il declino è inevitabile e irreversibile». Questa critica solleva interrogativi su quanto a lungo i sostenitori possano tollerare questa deriva.

Sul fronte tecnico, Mattei non risparmia dettagli che evidenziano la scarsa qualità della rosa. Ha evidenziato scelte di formazione discutibili, come l’impiego di giocatori come Cancellieri e Cataldi, con Lazzari e Dele-Bashiru, e ha messo in dubbio l’impatto di altri elementi. «Castellanos ha segnato 14 gol in due anni, mentre Immobile – la vecchia Rolls Royce – ha spesso salvato la Lazio con i suoi gol». Per Mattei, la squadra manca di profondità e talento, e non è garantito che il mercato di gennaio possa cambiare le cose: «La Lazio chiuderà tra il nono e il decimo posto, questa è la sua dimensione attuale». Queste osservazioni invitano a riflettere su una realtà che potrebbe essere solo l’inizio di una stagione ancora più complicata per i biancocelesti.

Lazio blinda Rovella: rinnovo inevitabile per il talento che fa ammattire il mercato!

Il futuro di Rovella alla Lazio: un rinnovo che potrebbe ridisegnare il centrocampo biancoceleste? #Lazio #SerieA #Rovella

Immaginate un giovane talento del calcio italiano pronto a diventare il perno di una squadra ambiziosa: Nicolò Rovella, il centrocampista classe 2001, è al centro di un piano intrigante della Lazio, dopo una stagione che ha rivelato le sue abilità nel gestire il possesso e leggere il gioco con intelligenza. Arrivato dalla Juventus nell’estate 2023, ha conquistato spazio nel cuore del centrocampo biancoceleste, lasciando intravedere un potenziale che fa gola a tanti.

Ma non tutto è semplice: ci sono ancora incognite da risolvere. Il sistema di gioco del tecnico, il cosiddetto “Sarrismo”, basato su possesso palla, verticalizzazioni rapide e movimenti sincronizzati, richiede una visione avanzata e una rapidità di pensiero che Rovella sta affinando. Reduce dal suo primo anno di “apprendistato”, l’ex giocatore del Genoa dovrà compiere un ulteriore passo per affermarsi come elemento indispensabile nella rosa.

Al centro di tutto c’è l’obiettivo di garantire continuità: secondo quanto riportato da Tuttosport, la società laziale ha delineato un piano per blindare il futuro del numero 6 con un rinnovo contrattuale fino al 2030, estendendo di due anni la scadenza attuale. È un segnale di fiducia netta nel ruolo di Rovella come tassello chiave per il progetto tecnico a medio-lungo termine, che potrebbe cambiare le dinamiche del team.

Tuttavia, non mancano gli ostacoli: al momento, la situazione societaria e le limitazioni amministrative e normative bloccano la formalizzazione dell’accordo. La Lazio dovrà superare questi intoppi burocratici nei prossimi mesi, lasciando i tifosi in attesa di sviluppi che potrebbero definire il destino del centrocampista.

In questo contesto, il ruolo del tecnico esperto diventerà cruciale per modellare Rovella, affinando le sue capacità di verticalizzazione e lettura delle transizioni. Se il giocatore saprà rispondere alle esigenze tattiche, potrebbe emergere come uno degli intoccabili della squadra, alimentando l’entusiasmo per una stagione ricca di sorprese.

Lazio all’attacco su Flaminio: Entro 48 ore il passo decisivo, rivali tremano!

La Lazio a un passo dal sogno: il Flaminio pronto a rinascere entro 48 ore! #Lazio #StadioFlaminio #CalcioItaliano

Il progetto per il nuovo Stadio Flaminio targato Lazio sta entrando in una fase cruciale, e i tifosi non possono fare a meno di chiedersi: è finalmente arrivato il momento della svolta? Dopo settimane di negoziati e attese con il Comune di Roma, l’assessorato capitolino continua a esprimere fiducia nel piano biancoceleste, descrivendolo come solido e ben strutturato. Ma il tempo è nemico: come riportato da fonti attendibili, la società deve presentare entro le prossime 48 ore le integrazioni richieste dagli uffici tecnici, un passaggio essenziale per riavviare l’iter di valutazione e tenere viva l’eccitazione.

Questo invio di documentazione non è solo una formalità, ma il grilletto per l’apertura della Conferenza dei Servizi: un organismo che analizzerà nel dettaglio il progetto e deciderà sulle autorizzazioni necessarie. Immaginate la tensione, con ogni dettaglio che potrebbe fare la differenza per trasformare un’idea in realtà concreta. Il Comune ha un obiettivo ambizioso, puntando a far partire la Conferenza entro la prima metà di settembre, con l’obiettivo di ottenere risposte definitive entro dicembre – un’accelerazione che potrebbe ridare vita a uno storico impianto romano, abbandonato da troppo tempo e al centro di tentativi di riqualificazione falliti in passato.

Per i supporter biancocelesti, questo non è solo un progetto logistico, ma il coronamento di un sogno coltivato nel tempo, un ritorno alle radici e alla storia del club. Il presidente Claudio Lotito, da sempre in prima linea, ha ribadito con forza la volontà di restituire alla città uno stadio moderno, funzionale e fedele all’identità della squadra. Se tutto fila liscio, un via libera potrebbe arrivare addirittura entro Natale, un vero e proprio regalo per i tifosi che vedono in questo rilancio non solo la rinascita della Lazio, ma anche di un intero quartiere.

Le prossime ore sono un countdown carico di aspettative: con l’invio delle integrazioni, la speranza si riaccende, e chissà se presto vedremo il Flaminio tornare a pulsare di energia, pronto ad accogliere la squadra e i suoi eroi come Ciro Immobile, il bomber e capitano simbolo della riscossa. In questo momento, l’aria è elettrica, e ogni sviluppo potrebbe cambiare il futuro del calcio romano.

Lotito non ci sta al ko di Como: pronto a scuotere la Lazio con un discorso diretto

Lazio in fermento dopo la sconfitta a Como: Lotito pronto a fare la sua mossa? #Lazio #SerieA #Calcio

La squadra biancoceleste è tornata immediatamente a Roma dopo la deludente sconfitta per 2-0 contro il Como, nella prima giornata del campionato. Quel ko allo stadio Giuseppe Sinigaglia ha lasciato il segno, spingendo la società ad agire in fretta: già questa mattina, presso il centro sportivo di Formello, i calciatori scesi in campo hanno affrontato la solita seduta di scarico per recuperare energie e focalizzarsi sul futuro.

Al timone c’è il tecnico Marco Baroni, alla sua prima stagione sulla panchina laziale, che ha guidato l’allenamento con un obiettivo chiaro: superare rapidamente lo scivolone e migliorare sia sul piano del gioco che della mentalità. Con una carriera ricca di esperienze in Serie A e B, Baroni ora deve dimostrare di poter invertire la rotta in vista della prossima sfida contro il Verona. Chissà se riuscirà a infondere quella grinta che è mancata in trasferta?

Il programma della settimana prevede un giorno di riposo domani, martedì, prima di riprendere gli allenamenti per prepararsi alla seconda giornata. “L’obiettivo è ritrovare compattezza e concentrazione”, elementi che sono sembrati assenti nella trasferta lombarda, e che ora diventano cruciali per non perdere terreno in campionato.

Intanto, si attende il ritorno del presidente Claudio Lotito da Cortina, dove è impegnato per motivi personali e professionali. Una volta a Roma, potrebbe dirigersi a Formello per discutere di questioni strategiche, come il progetto di rilancio dello stadio Flaminio e nuovi accordi di sponsorizzazione. Ma c’è di più: secondo le ultime indiscrezioni, Lotito starebbe valutando un intervento diretto con la squadra.

Non è da escludere che il patron biancoceleste decida di parlare direttamente con il gruppo per motivarli dopo il passo falso di Como, in vista della delicata partita contro l’Hellas Verona, in programma domenica. “Non è escluso che il presidente tenga un discorso alla squadra” per accendere la scintilla e spingere tutti a reagire – una mossa che potrebbe cambiare le carte in tavola e riaccendere l’entusiasmo intorno alla Lazio.

Con la stagione che deve ancora prendere forma, la gara contro il Verona rappresenta già un test fondamentale. La squadra deve mostrare una reazione decisa, sia tecnicamente che emotivamente, per non rischiare di partire con il piede sbagliato. I tifosi sono in attesa di segnali positivi, e a Formello l’aria è elettrica, con tutti che lavorano per voltare pagina.

Rambaudi non si arrende: “Sconfitta? Lazio troppo prevedibile, preparatevi al nostro colpo di scena!”

Rambaudi non le manda a dire dopo Como-Lazio: “Squadra prevedibile, serve cambiare”! #Lazio #Como #SerieA

Dopo la battuta d’arresto della Lazio nella trasferta d’esordio contro il Como, le critiche non si sono fatte attendere. A intervenire con un’analisi schietta e diretta è stato Roberto Rambaudi, ex giocatore della squadra biancoceleste, che ai microfoni di una radio sportiva ha puntato il dito su alcuni aspetti preoccupanti della prestazione. Le sue parole non solo evidenziano i problemi emersi in campo, ma invitano a riflettere su cosa potrebbe cambiare per evitare altre delusioni.

«I risultati non ci devono condizionare» – ha esordito Rambaudi – «purtroppo qui si tende ad analizzare troppo i risultati del pre-campionato, che in realtà non sono mai davvero indicativi. I calciatori del Como ieri sono stati più forti, ma non sono più bravi. Questo significa che qualcosa deve cambiare: la Lazio, così com’è, è troppo prevedibile». Questa critica apre uno scenario intrigante: la squadra appare troppo facile da leggere per gli avversari, e Rambaudi sottolinea come i risultati non debbano distrarre dal vero nodo da risolvere.

Andando più a fondo, l’ex calciatore ha evidenziato un calo rispetto alle stagioni passate. «Negli anni precedenti, con Sarri in panchina, c’erano giocatori in grado di cambiare le partite. Ora questa imprevedibilità sembra venuta meno. E attenzione: non si possono scaricare tutte le colpe sul mercato. A mio avviso, i giocatori ci sono, ma va trovata una soluzione tattica diversa. Non si può continuare a sperare che l’avversario non segni, bisogna diventare protagonisti. La responsabilità è condivisa, ma il capitano della nave – Sarri – ha il dovere di riorganizzare l’equipaggio. Così i giocatori risultano troppo leggibili dagli avversari». Qui, Rambaudi solleva una questione affascinante: è davvero possibile rivitalizzare la squadra con gli elementi attuali, o serve un approccio tattico più innovativo per rendere i biancocelesti meno prevedibili?

Non mancano neppure i commenti specifici sul ruolo dei portieri, con Rambaudi che offre insight su una potenziale sfida interna. «Provedel? Mi aspettavo una gara così. Sul gol non credo abbia colpe particolari. Mandas è un buon portiere, ma ha bisogno di un contesto più sereno. Se lo metti sotto pressione in un momento così, può andare in difficoltà». Questo passaggio aggiunge curiosità, lasciando intendere che la gestione dei ruoli chiave potrebbe essere decisiva per il futuro della squadra.

Insomma, l’analisi di Rambaudi si trasforma in un chiaro campanello d’allarme: la Lazio deve ritrovare un’identità di gioco più solida e dinamica per non ripetere gli errori visti contro il Como. E con il suo messaggio finale, «Serve una scossa immediata, altrimenti il rischio è quello di rivedere gli stessi limiti per tutta la stagione», l’ex giocatore lancia una sfida che i tifosi non possono ignorare, alimentando l’attesa per le prossime partite e le mosse che potrebbero ribaltare la situazione.

Baroni non può nulla contro Chivu. Vlasic come Zaccagni

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Marco Baroni non ha avuto il debutto che sognava sulla panchina del Torino. L’ex tecnico della Lazio, chiamato dai granata per dare un’identità precisa alla squadra dopo le ultime stagioni altalenanti, si è trovato di fronte a un ostacolo insormontabile: la nuova Inter di Cristian Chivu.

I nerazzurri hanno inflitto un passivo pesante ai piemontesi, evidenziando tutte le difficoltà di un gruppo ancora in cerca di certezze. Il Torino ha provato a mantenere compattezza, ma i meccanismi difensivi non hanno retto alla velocità e all’intensità dei nerazzurri.

Per Baroni, reduce da un’esperienza complicata alla Lazio, si tratta di un inizio che pesa soprattutto sul morale, ma che al tempo stesso potrà trasformarsi in una lezione utile per costruire un percorso di crescita.

Un aspetto interessante è stato il movimento tra le linee di Nikola Vlasic. Il croato, spesso chiamato a svariare sulla trequarti, ha mostrato trame offensive che ricordano da vicino quelle di Mattia Zaccagni ai tempi della Lazio. Inserimenti rapidi, ricerca della profondità e capacità di allargare il gioco: caratteristiche che Baroni conosce bene e che potrebbe trasformare in un punto di forza.

Ora la sfida sarà trasformare le analogie tattiche in concretezza, per far rialzare il Torino dopo un avvio amaro.

Calciomercato Lazio: Gigot in fuga? I biancocelesti a caccia di miracoli sul mercato

Calciomercato Lazio: Gigot in bilico verso il Paok Salonicco?

Chissà se il difensore Samuel Gigot è davvero pronto a dire addio alla Lazio per una nuova avventura? Con il calciomercato che si infiamma, secondo quanto riportato da Il Messaggero nella sua edizione odierna, il giocatore sarebbe ormai fuori dal progetto tecnico e avrebbe espresso la volontà di lasciare il club biancoceleste. È un colpo di scena che fa riflettere, considerando lo scarso impiego del difensore classe 1991 nelle ultime settimane e le scelte tattiche sempre più orientate su alternative diverse nel reparto arretrato.

Tra i club interessati, spunta il Paok Salonicco, una delle formazioni più ambiziose del campionato greco. La squadra ellenica avrebbe già avviato i primi contatti con la dirigenza laziale per esplorare la fattibilità dell’operazione. Immaginate un difensore con esperienza internazionale e un fisico imponente come Gigot che rinforza il loro pacchetto difensivo – proprio le qualità che ha dimostrato in Serie A e nelle sue esperienze passate. Potrebbe essere l’inizio di una trattativa intrigante?

La Lazio valuta Gigot attorno ai 4 milioni di euro, una cifra considerata trattabile in un mercato dove le risorse sono limitate. Per il Paok, si potrebbe arrivare a un accordo basato su un prestito con obbligo di riscatto o una somma leggermente inferiore. La dirigenza biancoceleste, dal canto suo, è aperta ad ascoltare offerte per liberare spazio in rosa e alleggerire il monte ingaggi – una mossa che tiene i tifosi con il fiato sospeso.

La situazione di Gigot si inserisce in un contesto più ampio di uscite per la Lazio, con il reparto difensivo ancora in fase di valutazione. Mentre il calciomercato biancoceleste promette sorprese nelle prossime settimane, i tifosi restano attenti a ogni mossa, in un’estate che potrebbe ridisegnare completamente la rosa. Che cosa riserverà il futuro? Solo il tempo lo dirà.

Calciomercato Lazio: Simic, il bersaglio che i biancocelesti non riescono a mollare?

#CalciomercatoLazio: un giovane talento nel mirino per rinforzare la difesa – Occhi su Jan-Carlo Simic a gennaio #Lazio #Calciomercato

Il calciomercato della Lazio potrebbe riservare sorprese entusiasmanti già nei prossimi mesi, con un nome che sta generando grande buzz: Jan-Carlo Simic. Secondo quanto riportato da La Repubblica, il difensore ex Milan è da tempo sotto osservazione della società biancoceleste, che sta valutando seriamente l’opportunità di portarlo a Roma nel mercato di gennaio. Immaginate un talento emergente pronto a fare il salto: è proprio questo il profilo che potrebbe accendere la curiosità dei tifosi.

Classe 2005, Simic è uno dei giovani difensori più promettenti cresciuti in Italia, con origini serbe e naturalizzato tedesco. Ha già esordito con la prima squadra del Milan nella scorsa stagione, mostrando qualità tecniche e fisiche che lo rendono un prospetto intrigante. La Lazio lo segue da mesi, vedendolo come un investimento per il presente e il futuro, una mossa che potrebbe trasformare le dinamiche difensive della squadra e lasciare i fan con il fiato sospeso.

Nel dettaglio, Simic è un difensore centrale veloce, rapido nei recuperi e particolarmente abile nel gioco aereo: qualità che farebbero molto comodo alla Lazio. Inoltre, è dotato di buona tecnica di base e sa impostare l’azione partendo dalla linea difensiva. In un reparto che ha evidenziato alcune fragilità nella prima parte di stagione, l’arrivo di un giocatore del genere potrebbe offrire alternative valide ai titolari e aprire scenari interessanti per il prosieguo.

La strategia della Lazio sul mercato si sta delineando come una mossa intelligente e calcolata, con l’obiettivo di inserire elementi giovani e funzionali senza spese eccessive. Al momento, non ci sono trattative ufficiali avviate, ma il nome di Simic resta cerchiato in rosso nella lista del direttore sportivo Angelo Fabiani. Con sviluppi attesi nelle prossime settimane, specialmente in base a eventuali uscite dal reparto difensivo, gli appassionati si chiedono: sarà lui la chiave per una difesa più solida?

Serie B sfida i big: Occhio alla caccia a Basic della Lazio!

Empoli in caccia di Basic: un affare che potrebbe scuotere il calciomercato della Lazio?

Vi state chiedendo chi potrebbe essere il prossimo a lasciare la Lazio in questa sessione di calciomercato estiva? L’Empoli ha messo gli occhi su Toma Basic, un centrocampista che potrebbe rappresentare il rinforzo ideale per la loro risalita in Serie A. Con trattative in corso, le prossime ore potrebbero riservare sorprese. #Calciomercato #Lazio #Empoli #SerieA #SerieB

Il nome di Toma Basic torna ad animare il Calciomercato Lazio in questa fase finale della sessione estiva. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, sul centrocampista croato si sarebbe mosso con decisione l’Empoli, club toscano recentemente retrocesso in Serie B ma intenzionato a costruire una squadra competitiva per puntare subito alla promozione in Serie A. Immaginate un giocatore come Basic, con la sua esperienza, che potrebbe fare la differenza in un contesto come quello della Serie B – un’idea che non può non incuriosire i tifosi.

Basic, occasione in uscita nel Calciomercato Lazio
Per la Lazio, la possibile partenza di Basic rientra perfettamente nella strategia di snellimento della rosa che la dirigenza biancoceleste sta portando avanti. Alla Lazio dal 2021, il centrocampista ha vissuto un percorso altalenante, con alcune buone prestazioni ma anche lunghi periodi ai margini del progetto tecnico. Il croato non è mai riuscito a imporsi come titolare fisso, finendo spesso tra le seconde scelte. Ma cosa succederà se l’Empoli gli offre l’opportunità di rilanciarsi? Questa mossa potrebbe aprire scenari inattesi per entrambe le squadre.

L’Empoli, dal canto suo, punta sulla voglia di rilancio del giocatore. Basic potrebbe trovare maggiore continuità in Serie B e diventare un punto di riferimento per un centrocampo che ha bisogno di leadership e fisicità. La trattativa non è ancora entrata nella fase conclusiva, ma i contatti sono in corso e l’operazione potrebbe sbloccarsi già nei prossimi giorni, rendendo questa storia sempre più affascinante per gli appassionati di mercato.

Il futuro di Basic ancora incerto
Nel frattempo, la Lazio valuta tutte le opzioni, tenendo monitorate anche eventuali proposte dall’estero. Tuttavia, l’ipotesi Empoli sembra attualmente la più concreta. Resta da capire se l’operazione si chiuderà con un trasferimento a titolo definitivo, un prestito con diritto di riscatto o una semplice cessione temporanea. In ogni caso, la posizione di Basic resta una delle più delicate da risolvere nel Calciomercato Lazio, che in queste ore vive momenti decisivi, con potenziali sviluppi che potrebbero influenzare l’intera rosa biancoceleste. Con l’ultima settimana di mercato alle porte, gli occhi di tutti sono puntati su questa trattativa.

Il Verona pareggia contro l’Udinese: cosa filtra in vista della Lazio

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Il Verona pareggia per 1 a 1 contro l’Udinese fuori casa: alla rete di Kristensen risponde Serdar contro i veneti. Ecco che Hellas troveranno gli uomini di Maurizio Sarri nella giornata di domenica.

L’Hellas Verona ha iniziato la nuova stagione di Serie A con un pareggio esterno per 1-1 contro l’Udinese, disputato oggi, lunedì 25 agosto 2025, al Bluenergy Stadium di Udine. Il gol del Verona è stato realizzato da Suat Serdar, mentre l’Udinese ha segnato il tabellino con una rete di Kristensen.

Il match ha visto entrambe le squadre impegnate a cercare la vittoria, ma alla fine hanno dovuto accontentarsi di un punto ciascuna.

Il prossimo impegno per l’Hellas Verona è previsto per sabato 30 agosto, quando affronterà la Lazio di Maurizio Sarri. La partita si disputerà allo Stadio Marcantonio Bentegodi di Verona, con fischio d’inizio alle ore 20:45. La Lazio, reduce da una stagione altalenante, cercherà di iniziare il campionato con una vittoria per rilanciarsi in classifica.

Per l’Hellas Verona, l’incontro rappresenta un’importante occasione per testare la propria preparazione e ambizioni in vista della nuova stagione. La sfida contro una squadra di alto livello come la Lazio sarà fondamentale per capire il livello di competitività dei gialloblù in questo campionato. Si prospetta una sfida avvincente all’Olimpico.

 

 

 

Moviola Como Lazio, gli episodi dubbi della serata

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Come di consueto, l’ex arbitro di Serie A Gianpaolo Calvarese ha pubblicato il suo rapporto ufficiale riguardo l’arbitraggio di Como-Lazio, sfida diretta dal fischietto Manganiello. Ecco le considerazioni sulla partita di ieri riguardo la classe arbitrale prese direttamente sul suo sito ufficiale calvar.it, anche poi pubblicate sul quotidiano Il Tempo:

“Parte bene Manganiello, in una stagione a cui si presenta dopo la miglior annata della propria carriera. La scorsa è stata infatti la stagione più positiva per il classe ’81, il quale si è confermato affidabile anche nei big match. Buona la prima quindi, in un Como-Lazio molto intenso ed equilibrato.

Partita di grande personalità da parte del piemontese, sempre capace di farsi rispettare dai giocatori in campo. Il 43enne chiude la gara con 27 falli, fischiandone addirittura 15 nel primo tempo: segno di come le due squadre non si siano risparmiate. Bene anche la gestione disciplinare, che ha visto il direttore di gara estrarre 5 cartellini.

La moviola di Como-Lazio

Gara molto intensa soprattutto nel primo tempo, ma Manganiello riesce perfettamente a seguire il ritmo del match. Nessun episodio particolarmente rilevante in 45 minuti corretti, in cui l’arbitro viene impegnato solo dal punto di vista disciplinare. Intorno al quarto d’ora viene ammonito Nico Paz per un intervento in scivolata su Cataldi, mentre poco più tardi il direttore di gara deve vedersela con il “duello” tra Zaccagni e Van der Brempt. Prima il capitano della Lazio viene ammonito per un fallo pericoloso sul numero 77 del Como, che a sua volta qualche minuto più tardi – dopo diversi scontri con il numero 10 biancoceleste – riceve un cartellino giallo.Nel secondo tempo invece si fa la storia, con il primo announcement del campionato italiano. Poco dopo l’ora di gioco Castellanos segna, ma la rete viene annullata con overrule per la posizione irregolare di partenza dell’attaccante ; ed è in questo momento che, aperto il microfono, Manganiello spiega la decisione a tutto il Sinigaglia. Nei minuti finali, oltre ai gialli di Guendouzi e Castellanos, da segnalare anche un check per un possibile tocco del pallone fuori area da parte di Butez.”

Lazio, addio clamoroso in difesa: Gigot ha deciso il suo futuro!

Il calciomercato della Lazio entra nel vivo anche sul fronte delle uscite. Tra i nomi in procinto di lasciare Formello c’è quello di Samuel Gigot, difensore centrale classe 1991, ormai fuori dai piani tecnici di Maurizio Sarri. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il francese avrebbe espresso la volontà di cambiare aria, complice lo scarso minutaggio ottenuto nelle ultime settimane e le scelte tattiche dell’allenatore toscano, sempre più orientato su altri profili per la retroguardia biancoceleste.

Tra i club interessati al cartellino di Gigot spicca il PAOK Salonicco, società greca ambiziosa e alla ricerca di rinforzi di esperienza internazionale. I primi contatti tra il club ellenico e la dirigenza della Lazio sarebbero già stati avviati, con l’obiettivo di trovare una formula che soddisfi entrambe le parti. La richiesta iniziale dei biancocelesti si aggira attorno ai 4 milioni di euro, ma non è escluso che si possa chiudere l’operazione sulla base di un prestito con obbligo di riscatto o con uno sconto sul prezzo fissato.

La partenza di Gigot rientra in una strategia più ampia della Lazio, volta a snellire la rosa e ridurre il monte ingaggi. Solo in un secondo momento si potrà pensare a eventuali innesti, soprattutto in difesa, dove Sarri potrebbe chiedere un rinforzo più adatto al suo stile di gioco. La situazione resta aperta e sarà da monitorare nei prossimi giorni.

Sarri resta a mani vuote: il piano segreto di Lotito per gennaio

Un’estate difficile per la Lazio, bloccata sul mercato da vincoli economici stringenti imposti dalla Covisoc. La società biancoceleste ha vissuto una sessione estiva praticamente ferma sia in entrata che in uscita, costringendo Maurizio Sarri a fare i conti con una rosa limitata. Nonostante le difficoltà, il rapporto tra l’allenatore toscano e il presidente Claudio Lotito si è rafforzato. I due si sono incontrati a cena a Formello, tracciando le linee guida per il futuro: l’obiettivo è arrivare preparati alla finestra di mercato invernale.

Sarri ha ricevuto da Lotito la garanzia di poter gestire liberamente le operazioni di gennaio, a patto che i conti societari lo consentano. Il nodo centrale resta l’indice di liquidità: le cessioni di giocatori come Gigote, Basic, Kamenovic e Fares diventano fondamentali per liberare risorse, insieme al risparmio sugli ingaggi e sulle commissioni. Le eventuali vendite di Casale e Tchaouna, pur portando liquidità, non basterebbero a sbloccare il mercato per via della struttura dei pagamenti dilazionati.

Un altro spiraglio potrebbe aprirsi con la firma di un contratto con un main sponsor: Lotito sta trattando per assicurarsi almeno 5 milioni annui, cifra che potrebbe fare la differenza. In assenza di introiti extra, l’unica soluzione potrebbe essere la cessione di un big. Una situazione intricata, ma la fiducia tra Sarri e Lotito è il motore su cui la Lazio spera di rilanciarsi nel 2025.