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Ufficiale - Lazio Roma Ufficiale data e orario del derby della Capitale

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Il derby della capitale Lazio Roma si giocherà domenica 21 settembre alle ore 12:30. Questa è la decisione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive.

La decisione è stata presa dopo diverse e attente valutazioni di carattere relative all’ordine pubblico, dopo i tumulti dell’ultimo derby di campionato dove ci sono stati dei momenti di tensione nelle vicinanze dello stadio, sia a viale Tiziano, dove i tifosi della Roma volevano scontrarsi con quelli della Lazio, sia a Ponte Milvio dove le forze dell’ordine hanno caricato i tifosi della Lazio presenti nel loro consueto punto di ritrovo.

Lazio Roma decisa la data della stracittadina

Sarà dunque domenica 21 settembre la data scelta per giocare il derby della Capitale, gara valida per la quarta giornata del campionato i Serie A, che si disputerà prima di pranzo con le luci del sole. Si era pensato di far disputare il derby anche il sabato pomeriggio (20 settembre), ma l’orario non convinceva gli addetti ai lavori. La Roma risulterebbe contrariata  perché dirigenti della compagine giallorossa volevano che si giocasse sabato perché la formazione di Gasperini farà il suo esordio in Europa League mercoledì 23 settembre e non come di consueto giovedì. In questo modo la compagine di mister Gasperini avrà un giorno in meno per preparare al meglio la gara di coppa.

Lazio Roma, Ufficiale: data e orario del derby della 4a giornata

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Ora è anche ufficiale: il derby della Capitale tra Lazio e Roma si giocherà domenica 21 settembre alle ore 12:30 allo Stadio Olimpico. La Lega Serie A ha comunicato la programmazione della quarta giornata di campionato e il big match troverà spazio nell’insolito orario dell’ora di pranzo.

La decisione sorprende e inevitabilmente farà discutere. Il derby romano, da sempre evento di cartello con una cornice di pubblico e passione unica, viene solitamente collocato nel pomeriggio o in serata, orari più tradizionali per un appuntamento che richiama l’attenzione non solo della città ma del mondo intero.

Dietro alla scelta, spiegano ambienti vicini alla Lega, ci sarebbero esigenze di ordine pubblico e di calendario televisivo internazionale. Anticipare il fischio d’inizio alle 12:30 permetterebbe di ridurre i rischi legati alla gestione della sicurezza, oltre che garantire ampia visibilità nei mercati esteri.

Per i tifosi delle due squadre, però, resta un sapore agrodolce: da una parte la certezza di poter segnare la data in rosso sul calendario, dall’altra il disappunto per un orario che spezza la tradizione. L’attesa, ora, cresce di giorno in giorno: il 21 settembre si avvicina e la Capitale è pronta a fermarsi ancora una volta per il suo derby.

Calciomercato Lazio, tutto bloccato ma il saldo è negativo: com’è possibile?

Il calciomercato della Lazio è rimasto immobile, ma i numeri raccontano una realtà in apparenza contraddittoria: nonostante l’assenza di colpi in entrata, il bilancio complessivo è in negativo. Una situazione che genera dubbi tra i tifosi, già scontenti per la mancanza di rinforzi, ma che ha spiegazioni precise.

Il saldo rosso non è infatti legato a spese folli per acquisti, bensì a una serie di voci che pesano sul bilancio societario. Gli stipendi dei nuovi contratti firmati negli ultimi mesi, i bonus maturati da diversi calciatori e gli investimenti effettuati negli anni precedenti incidono fortemente. A questo si aggiungono le mancate cessioni: l’assenza di introiti dal mercato in uscita, spesso sottovalutata, priva il club di liquidità immediata.

La Lazio si ritrova così in una situazione paradossale: blocco sul mercato e bilancio in rosso, una condizione che accentua le difficoltà di Sarri, costretto a lavorare con una rosa ridotta. I tifosi osservano con crescente preoccupazione, chiedendosi fino a che punto questa immobilità potrà proseguire senza ripercussioni sugli obiettivi stagionali.

Il campionato è iniziato e la Lazio rischia di pagare non solo sul campo ma anche nei conti. Un segnale che mette in allarme l’ambiente biancoceleste.

Ecco le squadre più costose della Serie A: Lazio dietro Bologna e Como

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Sky Sport, secondo dati raccolti in esclusiva dalla propria redazione, ha stilato una classifica delle squadre più costose presenti in Serie A. L’analisi è stata condotta appena dopo il termine del calciomercato estivo, permettendo una completa fedeltà nella graduatoria.

Al primo posto troviamo la Juventus, con un valore della rosa stimato intorno ai 489 milioni di euro. Seguono (in ordine): Milan, Napoli, Atalanta, Inter, Roma e Fiorentina. Per trovare la Lazio dobbiamo scendere fino alla decima posizione. Con un costo di 169 milioni di euro, la squadra di Maurizio Sarri si posiziona appena sotto al Bologna di Italiano.

Zaccagni, la fascia e la sfida della continuità: il leader atteso nella nuova Lazio

Un anno fa, la Lazio ha fatto una scelta chiara: puntare su Mattia Zaccagni come volto simbolo della squadra. Maglia numero 10, fascia da capitano al braccio e un contratto da top player. Un investimento tecnico, ma anche emotivo, che racchiudeva ambizione e fiducia nel talento dell’esterno offensivo ex Verona. Eppure, proprio nel momento più delicato della scorsa stagione, la luce di Zaccagni si è spenta. Nessun gol da marzo, ultimo assist a febbraio: un crollo verticale che ha lasciato spazio a dubbi e tensioni.

Il silenzio di Zaccagni in campo ha avuto effetti visibili anche fuori. Secondo Il Corriere della Sera, alcuni compagni hanno iniziato a mettere in discussione il suo ruolo da leader. Lo stesso Maurizio Sarri, guida esperta e attenta agli equilibri interni, avrebbe chiesto al gruppo un confronto diretto sul tema della fascia da capitano. Il tecnico toscano ha poi scelto di confermargli la leadership, ribadendo la fiducia in un giocatore che conosce bene e ha contribuito a valorizzare.

La risposta di Zaccagni non si è fatta attendere: contro il Verona, la sua ex squadra, è tornato al gol in casa dopo un digiuno che durava dal novembre precedente.

Il vero ostacolo per Zaccagni è sempre lo stesso: la continuità. È un giocatore di strappi, capace di accendersi all’improvviso, ma anche di spegnersi per intere settimane. Le critiche più frequenti riguardano la sua scarsa presenza in zona gol: pochi tiri, poca fame, poca cattiveria sotto porta. Eppure, i numeri raccontano che proprio con Sarri ha vissuto la sua miglior stagione in carriera, toccando la doppia cifra per la prima volta in Serie A con 10 reti.

Rovella, il faro della nuova Lazio di Sarri: da promessa a certezza del centrocampo biancoceleste

Nicolò Rovella sta vivendo un momento di forma straordinario e si sta affermando come uno dei protagonisti assoluti della nuova Lazio di Maurizio Sarri. Classe 2001, il centrocampista ex Genoa e Monza è stato blindato dalla società capitolina, che lo considera incedibile e centrale nel progetto tecnico e tattico.

Contro il Verona, nella seconda giornata di campionato, Rovella ha offerto una prova magistrale, incarnando perfettamente il ruolo del regista moderno. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, ha completato 105 passaggi su 116 tentati, con una precisione del 91% e ben 142 tocchi di palla: nessun altro centrocampista in Serie A ha fatto meglio, eccezion fatta per Locatelli, ma con meno della metà dei tocchi. Numeri da leader tecnico, che richiamano alla mente le prestazioni di Jorginho ai tempi del Chelsea, sempre sotto la guida di Sarri.

Il tecnico toscano, notoriamente esigente sul piano tattico, ha elogiato pubblicamente la maturità e la capacità gestionale del giovane mediano, che orchestra il gioco senza forzature, imprimendo ritmo e ordine alla manovra.

La crescita del centrocampista non si limita però alla Serie A. Dopo l’esperienza a Coverciano con Luciano Spalletti, è emersa in lui una nuova consapevolezza. Le sue qualità non sono passate inosservate neppure agli occhi di Gennaro Gattuso, che lo ritiene un potenziale titolare della Nazionale nel modulo 4-3-3, ideale per esaltare le sue doti di lettura del gioco, verticalizzazione e intelligenza tattica.

Da segnalare anche i suoi progressi sui calci piazzati: contro il Verona ha sfiorato un assist su punizione, confermando una tecnica raffinata e una visione di gioco sempre più incisiva.

Sarri sfida il futuro: le 7 missioni per rilanciare la Lazio

Le ambiziose scommesse per il futuro della Lazio: cosa bolle in pentola?

Cosa succederebbe se la Lazio trasformasse le sue sfide in opportunità d’oro? Con il mercato bloccato, il focus è su un piano segreto per valorizzare talenti interni. Scopri come sette giocatori chiave stanno diventando il fulcro di una rivoluzione biancoceleste. #Lazio #CalcioItaliano #ScommesseFuturo

“Work in progress”. Questo è il mantra che definisce il momento attuale in casa Lazio, dove il club, senza nuovi arrivi, punta tutto su un progetto ambizioso per rendere la squadra competitiva ora e nel futuro.

Il gruppo di sette giocatori – Nuno Tavares, Provstgaard, Belahyane, Dele-Bashiru, Cancellieri, Noslin e Isaksen – è al centro di una vera scommessa, un’opportunità per trasformare le difficoltà in crescita interna, miscelando giovani promesse e atleti pronti a consacrarsi.

In difesa, il primo risultato promettente arriva da Rasmus Provstgaard. Il giovane danese ha colto l’occasione dell’assenza di Romagnoli, dimostrando impegno e qualità nel gioco, diventando il simbolo di come creare rinforzi da dentro. Per Nuno Tavares, invece, il lavoro mira a canalizzare la sua energia atletica in una disciplina tattica, per farlo evolvere in un terzino completo su entrambi i fronti.

A centrocampo, l’emergenza è evidente senza nuovi innesti di qualità, e qui si concentra l’attenzione su Fisayo Dele-Bashiru, un “libro tutto da scrivere” con un potenziale enorme, ma ancora da affinare nei tocchi decisivi come inserimenti, gol e assist. Parallelamente, si sta provando a ridisegnare il ruolo di Mohamed Belahyane in una posizione più offensiva, alla ricerca di soluzioni innovative.

In attacco, il quadro è un intrigante rompicapo con tre storie diverse: Matteo Cancellieri è un talento da perfezionare per renderlo davvero letale; Gustav Isaksen deve ritrovare continuità dopo l’interruzione causata dalla mononucleosi; e Tijjani Noslin rimane un jolly tattico da decifrare, essenziale per offrire alternative quando Boulaye Dia sarà via per la Coppa d’Africa.

Mentre la Lazio naviga in queste acque incerte, l’evoluzione di questi sette elementi potrebbe segnare la differenza, trasformando una stagione complicata in un capitolo di rinascita duratura.

Colpo di scena nel Calciomercato: Lazio respinge offerta Inter per Rovella!

Il retroscena che ha salvato un talento: Rovella e l’offerta respinta dall’Inter

Immaginate un giocatore sul punto di cambiare squadra, ma un rifiuto improvviso lo tiene nel suo club, trasformando tutto in un trionfo inaspettato. È la storia di Nicolò Rovella, il centrocampista che sta diventando l’eroe inatteso di una squadra, con prestazioni che lasciano tutti a bocca aperta. #Calciomercato #Lazio #Inter #Rovella

A volte, il calciomercato riserva colpi di scena che sembrano usciti da un film, e il caso di Rovella è proprio uno di quelli. Bloccato alla Lazio per via delle dinamiche estive del mercato, questo giovane talento si è trasformato in un acquisto d’oro per il centrocampo. La sua prestazione contro il Verona non è stata semplicemente positiva, ma una vera e propria dimostrazione di onnipotenza in mezzo al campo, con statistiche che gli esperti paragonano a quelle del miglior Jorginho, il pupillo per eccellenza del tecnico toscano.

Quello che molti ignorano è quanto Rovella fosse vicino a un trasferimento clamoroso. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, l’Inter lo ha corteggiato per tutta l’estate, vedendolo come il pezzo perfetto per la loro mediana sotto la guida del nuovo allenatore. I nerazzurri erano pronti a investire in grande stile, offrendo una proposta da 40 milioni di euro per assicurarselo.

Ma la trattativa è naufragata di fronte alla fermezza del presidente biancoceleste, che non ha ceduto un millimetro. Pretendendo i 50 milioni fissati dalla clausola rescissoria – ormai scaduta il 31 luglio – ha bloccato l’operazione, una mossa che all’epoca poteva sembrare rischiosa. Oggi, invece, appare come una decisione geniale: Rovella sta dimostrando sul campo di valere ogni centesimo, con una crescita che potrebbe far schizzare il suo valore ancora più in alto.

Alla fine, la Lazio ha trasformato un momento di stallo in un’opportunità d’oro, trattenendo un giocatore che poteva sfuggire via. Mentre i biancocelesti godono di questa fortuna inaspettata, l’Inter si ritrova a rimuginare su un’occasione persa, che avrebbe potuto ridisegnare il loro centrocampo per il futuro.

Infortunio Marusic: fuori dalla Nazionale, ma buone notizie per la Lazio!

Scopri l’infortunio di Marusic: Un sospiro di sollievo per la Lazio, ma cosa riserva il futuro per il difensore? #Lazio #Marusic #Nazionale

Immaginate la tensione in casa Lazio quando arriva una notizia che mescola preoccupazione e ottimismo. Adam Marusic, uno dei pilastri tecnici e carismatici del Montenegro, ha dovuto fare un passo indietro rinunciando alla convocazione per le qualificazioni ai Mondiali. La ragione? Un leggero fastidio all’adduttore, un disturbo che fortunatamente non suona come un vero allarme per la squadra biancoceleste. Invece di angosce, c’è un’evidente opportunità per gestire il recupero con calma.

Come riportato da Il Corriere dello Sport, Marusic aveva inizialmente risposto alla chiamata del commissario tecnico Robert Prosinečki. Tuttavia, dopo un’attenta valutazione con lo staff medico della federazione montenegrina, è stata presa la decisione di non correre rischi inutili. Risultato? Il giocatore è tornato a Formello per un percorso personalizzato, saltando le sfide cruciali di venerdì contro la Repubblica Ceca e di lunedì contro la Croazia. Al suo posto, è stato chiamato il giovane terzino del Partizan Belgrado, Roganovic, ma ora tutti gli occhi sono su come Marusic gestirà questo stop.

Per la Lazio, questa situazione si trasforma in un vero e proprio regalo. Marusic potrà sfruttare l’intera pausa delle nazionali per eliminare del tutto il fastidio muscolare, seguendo un programma dedicato senza alcuna pressione. È un’occasione perfetta per tornare al top, e i tifosi non possono fare a meno di chiedersi se questo riposo extra renderà il difensore ancora più determinante nelle prossime uscite.

Intanto, la squadra laziale riprende gli allenamenti con un calendario ben definito: dopo due giorni di riposo, gli sessioni iniziano questo pomeriggio, proseguendo giovedì e venerdì, con un’ulteriore seduta sabato mattina. Seguirà un weekend di pausa, prima di intensificare tutto martedì con una doppia sessione che preparerà l’assalto al Sassuolo. Con il rientro anticipato di Marusic, l’allenatore avrà a disposizione un elemento chiave della difesa sin dalle prime fasi, alimentando l’entusiasmo per quello che potrebbe essere un nuovo slancio nella stagione.

Sacchi elogia Sarri come maestro, ma vede Roma favorita per la Champions

Le dichiarazioni di Arrigo Sacchi che fanno riflettere sul calcio italiano

Maestro del calcio e pensatore acuto, Arrigo Sacchi torna a stupire con le sue analisi su La Gazzetta dello Sport, dopo solo due giornate di campionato. Le sue parole non solo valutano le squadre, ma invitano a riflettere su cosa rende un club vincente, mescolando esperienza e passione. Chissà quali sorprese ci riserverà questa stagione? #Sacchi #CalcioItaliano #SerieA

Sacchi non risparmia critiche ai neo-allenatori, come nel caso dell’Inter e del suo tecnico. “È inevitabile. Se sei l’allenatore dell’Inter e perdi in casa contro l’Udinese, non ci possono essere applausi. L’Inter di Chivu è a metà del guado: non si capisce se è la sua squadra o se è ancora quella di Inzaghi. Ci vuole pazienza. A Chivu mi permetto di suggerire una sola cosa: faccia di tutto per entrare nelle teste dei suoi giocatori e li convinca a percorrere la strada che lui ha disegnato. Domenica contro l’Udinese ho visto una squadra poco armoniosa e poco equilibrata. Armonia ed equilibrio sono alla base di qualsiasi grande squadra”. Questa osservazione solleva una domanda: quanto tempo serve per imporre una vera identità a una squadra?

Quando si tratta di previsioni, Sacchi non si tira indietro, anche se con cautela. “Non faccio l’indovino di mestiere e, quando c’era, non ho mai fatto tredici al Totocalcio. Però mi sbilancio e dico Napoli. Non penso di andarci molto lontano”. Sarà davvero il Napoli a dominare? La sua fiducia nel club partenopeo cresce quando parla di mercato.

Sul fronte acquisti, per Sacchi non ci sono dubbi su chi abbia fatto la mossa più intelligente. “Senza dubbio, il Napoli. Ha preso i giocatori in funzione del gioco che vuole applicare l’allenatore. Così si fa. L’unica incognita è il doppio impegno. La rosa è ampia e può affrontare sia il campionato sia la Champions, però le partite internazionali sono come sanguisughe: ti portano via il sangue, ti vengono a mancare le energie sia nelle gambe sia nel cervello”. E per il miglior colpo, è ancora il Napoli in pole: “L’ha fatto il Napoli: De Bruyne è un fenomeno, e questo lo aveva già dimostrato al Manchester City, ma è anche un serio professionista e un leader”. Questi commenti fanno pensare: cosa potrebbe succedere se le energie vengano meno?

Passando al Milan, Sacchi evidenzia un punto chiave per il successo. “Solidità difensiva, che è mancata la scorsa stagione. Lui è un maestro in fatto di costruzione della fase di non possesso. E poi, là davanti, ha giocatori che possono risolvere in qualsiasi momento”. Ma cosa ne è dei singoli, come Vlahovic? “Non so chi sceglierà Tudor, ma so chi sceglierei io. Dico Vlahovic perché conosce il campionato italiano, non ha bisogno di adattamento e, secondo me, ha anche voglia di dimostrare che è un bravo centravanti”. Una scelta che potrebbe fare la differenza.

Per la Juventus, Sacchi vede solidità come arma vincente. “È una squadra tosta, solida in difesa. Punta a non subire gol ed è organizzata. Alla lunga, nel nostro campionato, questo fa la differenza”. E l’Atalanta? “Ripetere quello che ha fatto Gasperini a Bergamo è praticamente impossibile. L’Atalanta ha avviato una rivoluzione con Juric. Credo ci voglia un po’ di tempo per arrivare ancora ad altissimi livelli. Anche se la squadra mi sembra ottima come elementi. Il fatto è che, quando si cambia allenatore, bisogna digerire i metodi di quello nuovo”. Queste riflessioni rendono curiosa la stagione delle squadre in transizione.

Tornando a Roma e Lazio, Sacchi commenta l’inizio promettente e le sfide ahead. “Ho seguito l’inizio di stagione della Roma e devo ammettere che la mano di Gasperini si vede. A Sarri non hanno dato giocatori nuovi, perché la Lazio non poteva fare mercato, ma lui è un maestro. Secondo me, Roma e Lazio, più la Roma della Lazio, possono tornare in Champions se tutto gira per il verso giusto”. Un parere che accende speranze per entrambe.

Sacchi non esita a criticare il sistema, come il mercato aperto durante il campionato. “Penso che sia una follia. Come si fa a pretendere da un allenatore che dia un gioco alla squadra se non conosce nemmeno gli elementi che avrà a disposizione? Come sempre, basterebbe solo un po’ di buonsenso, merce rara nel mondo del calcio”. E sui giovani talenti, è ottimista ma cauto: “Intanto dico che ci sono troppi stranieri, e dunque i giovani italiani fanno fatica a emergere. Mi fa piacere che il ct Gattuso abbia puntato su ragazzi che hanno fame e desiderio di mettersi in mostra. Se Kean ha messo la testa a posto, è un talento”.

Infine, per il capocannoniere, Sacchi ha le idee chiare. “Punto su Kean, se tutta la Fiorentina giocherà per lui e se lui si metterà a disposizione della squadra”. Con queste parole, Sacchi non solo analizza, ma ispira: chi emergerà quest’anno? Il calcio italiano è pronto per nuove storie.

Calciomercato Lazio: Insigne ad un passo, le parole decisive di Lotito al suo entourage

Insigne verso la Lazio? Lotito fiducioso e la trattativa si accende! #Calciomercato #Lazio #Insigne #ParametriZero

L’opzione Lorenzo Insigne per la Lazio non è più un semplice sogno estivo, ma una trattativa concreta che sta catturando l’attenzione dei tifosi. Dopo aver concluso la sua esperienza in MLS con il Toronto, l’ex capitano del Napoli si è trasformato in uno dei parametri zero più desiderati sul mercato italiano, e la società biancoceleste è entrata in gioco con determinazione per portarlo a Roma.

Il vero ostacolo resta il blocco dei tesseramenti in casa Lazio, legato a questioni finanziarie che devono essere risolte. Eppure, il presidente Claudio Lotito non sembra scoraggiato e trasmette una forte fiducia nel poter sbloccare tutto a breve. “Chiedendo di pazientare e di non accettare altre offerte”, questa sicurezza è stata comunicata direttamente all’entourage del giocatore, alimentando l’aspettativa che l’affare possa decollare presto.

Da entrambe le parti, c’è la convinzione che l’operazione si chiuda positivamente e in tempi rapidi, con Insigne attratto dall’idea di tornare protagonista in Serie A in una piazza ambiziosa come quella laziale. Ma attenzione: il tempo è tiranno, e il pressing del Parma è fortissimo, con un’offerta concreta sul tavolo – un contratto biennale che rende la proposta davvero allettante.

Ora, il Parma non vuole aspettare oltre e pretende una risposta immediata, mettendo pressione sia al giocatore che alla Lazio. Le prossime ore saranno cruciali per decidere il futuro di Insigne: riuscirà Lotito a trasformare le sue promesse in realtà e a strappare il colpo dell’estate? Gli appassionati di calciomercato non possono perdere di vista questa partita aperta.

Lazio, Lotito in pressing per il nuovo sponsor: accordo vicino al via

La Lazio in lotta contro il tempo per un accordo che potrebbe salvare la stagione! #Lazio #SerieA #CalcioFinanza

La S.S. Lazio si ritrova con soli ventisette giorni per riequilibrare i conti e assicurarsi la possibilità di muoversi sul mercato di gennaio, alimentando la suspense su come il club riuscirà a superare questo cruciale esame finanziario. Immaginate una squadra che naviga in acque agitate, con un parametro chiave che minaccia di bloccare ogni ambizione: l’indice del “costo del lavoro allargato”, che misura il rapporto tra costi come stipendi, ammortamenti e commissioni, e i ricavi del club.

Come evidenziato dalle analisi, questo indice rappresenta l’ultimo grande ostacolo per molte società di Serie A, fotografando le difficoltà economiche in modo impietoso. Per la stagione 2025/26, il limite è fissato allo 0,8, con un inasprimento previsto per l’anno successivo a 0,7, una soglia che ha già frenato le operazioni estive della Lazio, costringendola a strategie improvvisate che non hanno portato i risultati attesi.

La via più diretta per un risanamento sarebbe stata una ricapitalizzazione, ma il presidente Claudio Lotito ha optato per un approccio diverso, concentrandosi sulle cessioni per ridurre il monte ingaggi e generare plusvalenze. Tuttavia, le partenze di Casale, Tchaouna e Ruggeri si sono rivelate insufficienti, lasciando ancora sul groppone giocatori in esubero come Noslin, Gigot, Basic, Fares, Kamenovic e Hysaj, i cui stipendi continuano a gravare sul bilancio e a tenere i tifosi con il fiato sospeso.

Ora, con il mercato invernale all’orizzonte, l’unica speranza per la Lazio risiede in un accordo sponsor che potrebbe cambiare le carte in tavola. Lotito, impegnato a Cortina, sta spingendo per chiudere un’intesa con una “tech company” di alto profilo, puntando a un anticipo finanziario da inserire in bilancio. Questo colpo potrebbe fornire il respiro necessario per sbloccare le trattative future, e mentre dall’ambiente biancoceleste filtra ottimismo, ogni mossa del presidente resta decisiva per il destino del club, lasciando i fan a chiedersi cosa reservingerà domani.

Castellanos: Dal mistero all’eroismo con la Lazio, e il suo talento è destinato a crescere!

Castellanos incanta l’Olimpico con una rabona da urlo! Hai mai visto un assist così geniale? #Lazio #Calcio #Gascoigne

Immaginate un momento sul campo che non solo cambia il corso di una partita, ma rimane impresso nella mente dei tifosi per anni. È esattamente ciò che è accaduto con la rabona di Castellanos, un gesto tecnico che ha servito Zaccagni contro il Verona in modo tanto elegante quanto audace. Questo assist non è stato solo un lampo di genio, ma un richiamo ai tempi d’oro, evocando i colpi magici di Paul Gascoigne, il fuoriclasse che un tempo incantava proprio l’Olimpico con la sua creatività pura.

Come riportato da La Repubblica, quel gesto di Castellanos va oltre l’estetica: è un segnale di maturità e talento. “Taty” ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per un attaccante moderno, combinando visione di gioco, freddezza sotto pressione e quel pizzico di follia che separa i giocatori comuni dai veri fenomeni. Non è solo tecnica, è l’arte di trasformare un’azione ordinaria in qualcosa di straordinario.

Il momento clou è arrivato in una fase cruciale della gara, dove Castellanos ha inventato dal nulla un passaggio che ha fatto impazzire il web. Zaccagni ha solo dovuto spingere la palla in rete, ma il vero merito è tutto del numero 9 biancoceleste, che con questa giocata ha elevato una semplice offensiva a un capolavoro assoluto. È il tipo di momento che ti fa pensare: e se questo fosse l’inizio di qualcosa di più grande?

Questo assist non è solo bello da rivedere, ma racconta anche una storia di crescita. Spesso sotto i riflettori per le sue imprecisioni sotto porta, “Taty” ha ora dimostrato di poter fare la differenza in modi imprevedibili. La sua prestazione contro il Verona, coronata da questa perla, potrebbe essere il turning point nella sua avventura con la Lazio, mostrando che il suo valore va ben oltre i gol.

All’Olimpico, giocate del genere sono rare e i paragoni con Gascoigne non sono per niente azzardati, considerando l’impatto scenico e l’estro puro. Serve coraggio, istinto e una tecnica raffinata per osare un assist così in una partita ufficiale, e Castellanos ha dimostrato di averli tutti. Ora, la domanda è: riuscirà a mantenere questo livello?

Se “Taty” riuscirà a fondere spettacolo e sostanza, la Lazio potrebbe trovarsi tra le mani un attaccante completo, pronto a brillare nei momenti decisivi e a scrivere pagine memorabili nella storia del club. Non è solo calcio, è passione allo stato puro.

Calciomercato Lazio: Bilancio in rosso senza acquisti, i numeri che rivelano il disastro

Lazio nel caos del calciomercato: 30 milioni spesi, ma il bilancio è da brividi! #Calciomercato #Lazio #SerieA #Estate2025

Immaginate di scommettere tutto su un’estate di rinforzi, solo per scoprire che alla fine i conti non tornano. È esattamente ciò che è successo alla Lazio nel calciomercato estivo del 2025: un bilancio in rosso di quasi 8 milioni di euro, nonostante le limitazioni che hanno bloccato parte delle entrate. Come riportato da TMW, la società ha spinto sull’acceleratore per trattenere talenti, ma le cessioni non hanno bilanciato le uscite, lasciando tutti a chiedersi cosa succederà ora.

Sul fronte degli acquisti, la Lazio ha investito ben 29,9 milioni di euro, concentrandosi soprattutto sui riscatti di giocatori già noti. Il colpo più rilevante è stato Nicolò Rovella, il centrocampista classe 2001 prelevato dalla Juventus per 17 milioni, un investimento che potrebbe rivelarsi un game-changer per il centrocampo. Dalla stessa Juventus è arrivato anche il riscatto di Luca Pellegrini per 4 milioni, mentre in difesa hanno puntato su Nuno Tavares dall’Arsenal per 5 milioni e Samuel Gigot dal Marsiglia per soli 500mila euro. A centrocampo, non da meno, c’è stato il riscatto di Fisayo Dele-Bashiru, pagato 3,4 milioni all’Hatayspor – mosse che fanno pensare a una squadra determinata a rafforzarsi, ma a che prezzo?

Per le cessioni, invece, la Lazio ha incassato 21,65 milioni di euro, una cifra che suona come un sospiro di sollievo ma non basta a pareggiare i conti. La cessione più rilevante è quella di Loum Tchaouna, venduto al Burnley per 15,2 milioni, seguito da Nicolò Casale passato al Bologna per 6,5 milioni. Altre operazioni includono Marco Bertini ceduto a titolo gratuito alla Pianese, e giovani come Valerio Crespi all’Avellino e Fabio Andrea Ruggeri alla Carrarese, entrambi a parametro zero. Poi ci sono i prestiti: Gabriele Artistico allo Spezia, Filipe Bordon al Sudtirol, Romano Floriani Mussolini alla Cremonese e Davide Renzetti al Bra. Infine, tre svincoli che pesano come macigni: Jean Daniel Akpa Akpro, André Anderson e Gaetano Castrovilli, partiti senza un euro in cassa.

Alla fine, il saldo è in rosso di circa 8 milioni, una situazione che non è catastrofica ma fa riflettere. La dirigenza, con Lotito in prima linea, dovrà ora navigare con prudenza verso il mercato di gennaio, soppesando ogni mossa per colmare le lacune emerse in rosa e magari ribaltare la stagione. Chissà se questa “perdita” si trasformerà in un’opportunità per riscatto?

Lazio Under 17, esordio amaro per Ledesma: sconfitta all’ultimo minuto

Esordio amaro per Ledesma: la Lazio Under 17 cede in casa al Bari, ma quanta intensità in campo! #LazioUnder17 #CalcioGiovanile #GiovaniTalenti

La stagione della Lazio Under 17 non poteva iniziare in modo più contrastato, con un ko interno che ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi e al nuovo allenatore. Cristian Ledesma, l’ex centrocampista simbolo del club, ha fatto il suo debutto sulla panchina dei giovani biancocelesti, ma la squadra ha dovuto arrendersi per 1-2 contro il Bari a Formello. Un match pieno di spunti interessanti, dove le belle trame di gioco si sono alternate a errori fatali, lasciando i lettori a chiedersi: cosa riserverà il futuro a questi talenti?

La partita è stata equilibrata e ricca di emozioni, con la Lazio che ha creato diverse occasioni senza però capitalizzarle al meglio. Tutto era iniziato bene per i padroni di casa, grazie a un autogol sfortunato di Pafetta del Bari al 18′ del primo tempo, che aveva illuso i biancocelesti. Eppure, i pugliesi hanno reagito con determinazione, ribaltando il risultato in modo rapido e inesorabile. Questo ribaltone ha reso il match ancora più avvincente, mostrando come anche nei livelli giovanili un singolo momento possa cambiare le sorti di tutto.

Il Bari ha trovato il pareggio al 39′ del primo tempo con De Ruvo, l’attaccante che poi ha colpito di nuovo al 7′ della ripresa per il sorpasso definitivo. La Lazio ha provato a reagire inserendo cambi dalla panchina, ma non è riuscita a pareggiare i conti. La giornata si è complicata ulteriormente con l’espulsione di Riggi al 50′ del secondo tempo, lasciando i giovani aquilotti in inferiorità numerica nei minuti finali e alimentando la curiosità su come Ledesma gestirà queste difficoltà.

Nonostante la sconfitta, Ledesma ha dimostrato grande carisma in panchina, guidando i suoi con intensità e passione che hanno fatto la differenza. La squadra ha mostrato sprazzi di buon gioco, offrendo segnali positivi per il prosieguo del campionato. Il club, infatti, punta forte sulla crescita dei talenti del vivaio, con l’obiettivo di costruire una base solida per il futuro e valorizzare atleti pronti per le categorie superiori.

L’obiettivo della società è chiaro: formare giovani pronti a fare il salto e, perché no, lanciare qualche elemento nella Lazio dei “grandi”. Ledesma, con la sua esperienza e il suo legame con il club, sembra la guida ideale per questo percorso, e i tifosi non vedono l’ora di vedere come evolverà questa stagione.

Tabellino: Lazio-Bari 1-2
Marcatori: 18’ pt aut. Pafetta (B), 39’ pt e 7’ st De Ruvo (B)
Espulso: Riggi (L) al 50’ st

Calciomercato Lazio, Nesti svela i veri errori nella campagna acquisti biancoceleste

Il calciomercato della Lazio tra delusioni e potenziale nascosto? Ecco cosa pensa il giornalista Carlo Nesti #Lazio #Calciomercato #SerieA

Il calciomercato della Lazio ha lasciato spazio a opinioni contrastanti, con il giornalista Carlo Nesti che si è espresso in modo critico ma equilibrato. Intervistato da TMW subito dopo la fine della sessione estiva, Nesti ha assegnato un voto di cinque alla campagna acquisti, definendolo un risultato quasi inevitabile a causa dell’immobilismo che ha caratterizzato l’intera finestra di mercato.

Nonostante la valutazione negativa, Nesti ha voluto evidenziare gli aspetti positivi della situazione. Ha puntato il dito sul blocco imposto dalla Covisoc, l’ente di controllo finanziario, che ha limitato le operazioni della società. In questo contesto, il giornalista ha difeso la qualità della rosa disponibile, affermando: “Lotito è stato bloccato dal Covisoc, per cui Sarri deve lavorare con la squadra della scorsa stagione. Si tratta, comunque, di una rosa di alto livello.”

Anche se il bilancio complessivo è stato insufficiente, Nesti riconosce alla dirigenza il merito di aver mantenuto un approccio realistico, bilanciando entrate e uscite per rispettare i vincoli del Fair Play Finanziario. Questa rigidità ha però impedito qualsiasi rinforzo significativo, lasciando il club con un organico sostanzialmente invariato rispetto alla stagione precedente.

Ora, l’attenzione si sposta inevitabilmente sulla sessione di gennaio, che potrebbe rappresentare un’opportunità cruciale per la Lazio. Se la situazione finanziaria migliorerà, il club avrà più libertà per intervenire e rafforzare la squadra, come sottolineato anche da altri osservatori.

In conclusione, il calciomercato della Lazio si presenta come un mix di criticità e ottimismo: un voto basso per l’estate, ma una base solida su cui costruire, con la speranza che i prossimi mesi portino a sviluppi più concreti per raggiungere gli obiettivi fissati.

Lazio in apprensione: guai per Marusic durante il ritiro del Montenegro?

Adam Marusic lascia il ritiro del Montenegro per un problema fisico: cosa nasconde questa uscita improvvisa? #Lazio #Marusic #CalcioInternazionale #SerieA

È sempre intrigante quando un calciatore come Adam Marusic, pilastro della Lazio, viene convocato dalla sua nazionale ma finisce per abbandonare il ritiro in fretta. Continuano a susseguirsi le notizie riguardanti i calciatori biancocelesti impegnati con le rispettive selezioni durante la pausa internazionale, e il caso di Marusic sta catturando l’attenzione di tutti.

In particolare, l’esterno montenegrino era stato chiamato dal commissario tecnico Robert Prosinečki, ma la sua avventura è stata breve a causa di problemi fisici. Marusic era stato inserito nella lista dei convocati, ma dopo una valutazione dello staff medico, è stato deciso di escluderlo e rimandarlo a Roma. Si sospetta che il fastidio muscolare risalga all’ultima partita di campionato contro il Verona, e questo dettaglio rende la situazione ancora più da monitorare.

Per la Lazio, la partenza di Marusic dal ritiro nazionale è un elemento da tenere d’occhio, vista la sua importanza in difesa e in fase di costruzione. La sua assenza dagli impegni con la nazionale potrebbe essere interpretata positivamente dallo staff biancoceleste: il giocatore resterà a Formello per recuperare e prepararsi al meglio per il campionato, evitando rischi inutili.

Con la squadra che ha vissuto alti e bassi all’inizio della stagione, ogni pedina conta, e Marusic è una garanzia sulla fascia. Lo staff medico valuterà le sue condizioni giorno dopo giorno, sperando di averlo al top per le prossime sfide in Serie A, dove la Lazio dovrà stringere i ranghi per accumulare punti. Intanto, mentre altri biancocelesti proseguono con le loro nazionali, l’incertezza su Marusic rimane il vero punto di domanda, con l’obiettivo di riportarlo in forma senza forzare i tempi in un calendario sempre più serrato.

Calciomercato Lazio: Il futuro di Fares in bilico, novità in arrivo

Calciomercato Lazio: Fares rifiuta anche la Russia, il futuro si complica! Che destino per il terzino? #Calciomercato #Lazio #Fares

Nel mondo del calciomercato, a volte le situazioni più intricate catturano l’attenzione dei tifosi, e il caso di Mohamed Fares alla Lazio è proprio uno di quelli che lascia tutti con il fiato sospeso. Il terzino sinistro, tornato dal prestito in Grecia e ormai ai margini del progetto tecnico, sta diventando un vero rompicapo per il club biancoceleste, con trattative che sembrano non avere via d’uscita.

L’ultimo colpo di scena arriva dalla Russia, dove un club aveva mostrato interesse per ingaggiare il laterale. Ma Fares ha manifestato scarso interesse verso una destinazione ritenuta poco gradita, respingendo anche questa opportunità. È un pattern che si ripete da mesi: il giocatore continua a dire no alle proposte, nonostante non rientri più nei piani della squadra.

Oltre al lato sportivo, il nodo si sta trasformando in un problema economico per la Lazio. Fares guadagna circa 1,2 milioni di euro netti a stagione, una cifra salata per un calciatore che resta fuori dalla rosa e non contribuisce sul campo. In un momento in cui il club punta a ridurre i costi e a operazioni più sostenibili, tenere un elemento del genere in panchina pesa come un macigno sul bilancio.

Dal ritiro estivo a Formello, Fares non ha mai avuto un ruolo concreto nel progetto, con il tecnico che ha optato per altre scelte nel sistema di gioco. Di fatto, il marocchino non ha collezionato nemmeno un minuto ufficiale in questa stagione, accentuando la sensazione di stallo.

Con il calciomercato chiuso in molte nazioni, le opzioni residue si restringono a mercati come Turchia e Medio Oriente, ma finora non ci sono state trattative serie. La Lazio spera ancora in una svolta per liberare spazio salariale, ma con il tempo che scorre, questo caso rischia di rimanere uno dei più ingombranti nodi irrisolti del calciomercato biancoceleste. Cosa riserverà il futuro? Solo il tempo lo dirà.

Lazio in crisi: Calciomercato disastroso, cosa è successo?

La Lazio in bilico per il calciomercato di gennaio: esuberi appesantiscono il bilancio! #CalciomercatoLazio #SerieA

Immaginate una squadra di calcio alle prese con un puzzle finanziario dove ogni pezzo sbagliato rischia di bloccare le mosse future. È esattamente ciò che sta vivendo la Lazio dopo la sessione estiva, dove i cosiddetti esuberi non hanno trovato una via d’uscita, lasciando un’ombra pesante sul bilancio del club. Con giocatori come Kamenovic, Basic, Fares e Gigot ancora in rosa, le casse biancocelesti continuano a subire un carico extra, complicando le strategie per la finestra invernale.

Ora, la vera domanda è: come farà la Lazio a navigare in questo mare di vincoli? Senza cessioni significative, il club si trova costretto a operare a saldo zero, il che significa che ogni acquisto dipenderà da una vendita o da una cessione. Si tratta di un limite che stimola la curiosità, perché potrebbe costringere la dirigenza a scelte creative e rischiose per rinforzare la squadra.

Dal lato economico, i dettagli sono impressionanti e non lasciano spazio a illusioni. Il difensore francese Samuel Gigot percepisce 1,8 milioni di euro netti a stagione, ai quali si aggiungono eventuali bonus, mentre Toma Basic segue con un contratto da 1,6 milioni. Non da meno, il marocchino Fares incassa 1,2 milioni, e anche Kamenovic, nonostante le rare presenze, pesa con 600 mila euro annui sul bilancio. Queste cifre, sommate, rappresentano un fardello per calciatori che spesso rimangono ai margini della rosa, rendendo ogni decisione un vero rompicapo.

Ma c’è di più: questa situazione non solo limita le possibilità di investimento su nuovi talenti, ma potrebbe anche frenare l’evoluzione del progetto tecnico. La Lazio dovrà concentrarsi su operazioni astute, come cessioni, prestiti con diritto di riscatto o rescissioni consensuali, per alleggerire il monte ingaggi e aprire spazio a rinforzi mirati. È un equilibrio delicato che tiene i tifosi col fiato sospeso.

In definitiva, il calciomercato di gennaio si profila come una sfida affascinante per la Lazio, dove ogni mossa dovrà essere calcolata con precisione per trasformare ostacoli in opportunità. Con l’efficienza al centro, il club è chiamato a dimostrare creatività e astuzia in un contesto sempre più competitivo.

Calciomercato Lazio: Simic resta un obiettivo primario, le trattative accelerano

La Lazio ha gli occhi su Jan-Carlo Simic per il calciomercato di gennaio: un giovane talento potrebbe rivoluzionare la difesa! #Calciomercato #Lazio #Simic

Il calciomercato della Lazio sta per infiammarsi nella sessione di gennaio, e un nome che sta catturando l’attenzione è quello di Jan-Carlo Simic, il giovane difensore serbo con un passato nel Milan. Nonostante le recenti smentite, questo profilo continua a essere tra i più ambiti dalla dirigenza biancoceleste, che vede in lui un rinforzo ideale per il reparto arretrato. Immaginate un difensore con potenziale inesplorato che potrebbe fare la differenza in un momento cruciale della stagione – non è intrigante?

Simic rappresenta un’opportunità davvero affascinante: è un giocatore giovane con ampi margini di crescita, ma già dotato di una buona esperienza internazionale. Il tecnico biancoceleste apprezza il suo stile di gioco, che unisce fisicità e senso della posizione, e lo ritiene perfettamente adatto al sistema difensivo della squadra. Allo stesso tempo, il direttore sportivo Fabiani considera il serbo come una scelta strategica per aumentare la profondità della rosa, soprattutto quando alcune pedine difensive stanno affrontando alti e bassi o rientrano da infortuni. Queste qualità fanno di lui un elemento che potrebbe cambiare le dinamiche della difesa in modo imprevedibile.

Dopo un’estate di stallo nel calciomercato della Lazio, causato dai limiti imposti dalla Covisoc e dalle difficoltà nel cedere i giocatori non più centrali al progetto, il club è pronto a rimediare. Questo contesto rende Simic una potenziale priorità per gennaio, purché si riescano a liberare spazi nella lista e nel bilancio. Pensateci: un colpo low-cost che potrebbe portare freschezza e solidità nel lungo termine – non è proprio il tipo di mossa che tiene i fan col fiato sospeso?

Il difensore serbo è visto come un investimento intelligente a medio-lungo termine. Non si tratterebbe di un’operazione costosa, e proprio per questo la Lazio sta seguendo da vicino l’evoluzione del suo status contrattuale, pronta a intervenire non appena le condizioni saranno favorevoli. Tuttavia, prima di potersi muovere sul mercato in entrata, la società deve affrontare le questioni in uscita, con gli esuberi che pesano ancora sul bilancio e limitano le manovre. Sarà una sfida che potrebbe sbloccare opportunità entusiasmanti.

Insomma, il calciomercato della Lazio si annuncia strategico e pieno di colpi di scena: il club mira a rinforzarsi con talenti emergenti come Simic, per dare nuova energia alla squadra e puntare in alto. Con gennaio alle porte, i tifosi potrebbero assistere a un’evoluzione che cambierà le sorti della stagione.