Home Blog Pagina 149

Gattuso sconvolge le formazioni Italia-Estonia: Zaccagni e Rovella in prima linea per la vittoria?

Le formazioni ufficiali di Italia-Estonia che promettono scintille nel debutto di Gattuso

Scopri come il nuovo CT dell’Italia, Gennaro Gattuso, ha scelto un undici carico di talento per l’esordio in qualificazione al Mondiale, con sorprese che potrebbero fare la differenza in campo. Sarà un match da non perdere, con Zaccagni e Rovella pronti a lasciare il segno? #ItaliaEstonia #NazionaleItaliana #QualificazioniMondiali

L’attesa è finita per la sfida cruciale tra Italia ed Estonia nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo. Al suo debutto come commissario tecnico, Gattuso opta per un approccio aggressivo, schierando una formazione che punta su qualità e velocità per dominare il gioco. Con un 4-2-3-1 ben equilibrato, l’Italia mira a sorprendere fin dai primi minuti, mettendo in evidenza talenti che potrebbero cambiare le sorti della partita.

Al centro dell’attacco c’è Mateo Retegui come terminale offensivo, supportato da un terzetto di trequartisti dinamico: Matteo Politano sulla destra, il laziale Mattia Zaccagni a sinistra e, in una mossa che incuriosisce tutti, Moise Kean in posizione centrale. Questa scelta audace potrebbe creare problemi alla difesa estone, rendendo imprevedibile l’avanzata azzurra. A centrocampo, la solidità è affidata a Nicolò Barella e Sandro Tonali, duo perfetto per costruire azioni e spezzare quelle avversarie, mentre in difesa, con Gianluigi Donnarumma tra i pali, la coppia centrale Riccardo Calafiori e Alessandro Bastoni promette sicurezza, con Giovanni Di Lorenzo e Federico Dimarco pronti a spingere sulle fasce.

Anche l’Estonia non resta a guardare, adottando lo stesso modulo 4-2-3-1 sotto la guida del CT Jürgen Henn. La direzione della gara è nelle mani dell’arbitro portoghese Joao Pinheiro, che dovrà gestire un incontro potenzialmente ricco di emozioni. Con queste formazioni, ci sono tutti gli ingredienti per una partita thrilling, dove l’Italia potrebbe confermare il suo potenziale.

Ecco gli schieramenti completi per vivere ogni dettaglio della sfida:

ITALIA (4-2-3-1): Donnarumma; Di Lorenzo, Calafiori, Bastoni, Dimarco; Barella, Tonali; Politano, Kean, Zaccagni; Retegui.
A disposizione: Meret, Vicario, Bellanova, Gatti, Locatelli, Rovella, Raspadori, Pio Esposito, Frattesi, Orsolini, Cambiaso, Mancini.
CT: Gennaro Gattuso.

ESTONIA (4-2-3-1): Hein; Schjonning-Larsen, Paskotsi, Kuusk, Saliste; Palumets, Shein; Kristal, Kait, Sinyaviskiy; Sappinen.
A disposizione: Igonen, Vallner, Peetson, Saarma, Anier, Yakovlev, Ainsalu, J. Tamm, Miller, Tammik, Tur, Soomets.
CT: Jürgen Henn.

Polemica in Portogallo: la convocazione di Nuno Tavares alla Lazio accende tensioni nazionali

Polemica in Portogallo: Nuno Tavares convoca e divide i tifosi! Scopri perché la scelta del CT sta facendo discutere tutti #NazionalePortoghese #Lazio #Calcio

Immaginate una convocazione che trasforma un semplice richiamo in una vera e propria bufera: è esattamente ciò che sta accadendo con Nuno Tavares, il terzino sinistro della Lazio, al centro di un acceso dibattito in Portogallo. La sua chiamata da parte del commissario tecnico Roberto Martínez ha acceso le polemiche, lasciando i fan locali piuttosto scontenti e curiosi di capire le reali motivazioni dietro questa decisione.

Il motivo? Martínez ha dovuto sostituire Diogo Dalot, difensore del Manchester United, per un infortunio, e per farlo ha scelto Tavares, che si è immediatamente unito al ritiro della squadra in Armenia. Questa mossa, apparentemente pratica, ha però sollevato interrogativi: cosa ha spinto il CT a optare per un giocatore come Tavares, che sta emergendo come una figura chiave nel suo ruolo?

Per contestualizzare, Nuno Tavares vanta già tre presenze con la nazionale maggiore. La sua prima chiamata arrivò a novembre 2024, seguita dall’esordio ufficiale, mentre una seconda occasione a marzo si concluse prematuramente per un infortunio. Eppure, questa terza convocazione non è stata accolta con entusiasmo, ma con una valanga di critiche sui social.

Al cuore della polemica c’è il dissenso dei tifosi portoghesi, che hanno contestato la logica di rimpiazzare un terzino destro come Dalot con uno prettamente sinistro. Come riportato da numerosi appassionati e dal portale trivela.fr, in molti ritenevano che la scelta più logica fosse Alberto Costa del Porto, autore di un inizio stagione eccellente e visto come il sostituto ideale per quella corsia. Questa decisione ha alimentato dubbi sulle strategie di Martínez, trasformando la questione in un dibattito nazionale che tiene tutti con il fiato sospeso. Chissà se questa polemica influenzerà le prossime partite della nazionale?

Esordio agitato per Baldini: Italia U21 conquista vittoria 2-1 contro Montenegro

Gli Azzurrini esordiscono con una vittoria thrilling: 2-1 contro il Montenegro! Scopri come è andata la rimonta mozzafiato del nuovo corso. #ItaliaU21 #Under21 #QualificazioniEuropeo

L’avventura della nuova Italia Under 21 guidata da Silvio Baldini parte con un mix di tensione e trionfo, conquistando una vittoria sofferta per 2-1 contro il Montenegro nella prima gara delle qualificazioni all’Europeo. Immaginate il brivido: una partita che sembrava sfuggire di mano fin dai primi minuti, ma che si trasforma in una storia di riscatto e determinazione, lasciando i tifosi con il fiato sospeso fino all’ultimo istante.

All’inizio, però, è stato un incubo per gli Azzurrini. Dopo pochi minuti, un clamoroso errore in fase di impostazione del terzino Idrissi ha spalancato la strada all’attaccante montenegrino Kostic, che si è involato verso la porta difesa da Mascardi e non ha perdonato, portando in vantaggio i suoi. Questo shock ha condizionato l’intero primo tempo, con l’Italia apparsa contratta e poco incisiva in attacco, tanto da lasciare in panchina inizialmente il talento Pafundi. I balcanici hanno sfiorato addirittura il raddoppio, mettendo in difficoltà la difesa italiana e facendo salire la tensione tra gli spettatori.

Ma ecco la svolta che cambia tutto: all’inizio della ripresa, Luca Lipani ha suonato la carica con un tiro dalla distanza che, complice un intervento non impeccabile del portiere avversario, si è insaccato per il pareggio. Da quel momento, gli Azzurrini hanno guadagnato fiducia e intensificato la pressione, culminando in un’azione decisiva di Antonio Raimondo che ha conquistato un calcio di rigore. Luca Koleosho, con freddezza assoluta, ha poi spiazzato il portiere per il 2-1 finale. Una vittoria di carattere, più che di brillantezza, che dimostra come questi giovani talenti sappiano rialzarsi nei momenti cruciali, promettendo emozioni a non finire nel cammino verso l’Europeo.

Belahyane e Lazio: Sarri rilancia il talento che potrebbe stupire tutti al debutto stagionale

Il giovane marocchino che sta emergendo come star della Lazio: una storia di riscatto e potenziale!

Scopri come un talento come Belahyane stia trasformando le sfide della Lazio in opportunità di crescita, rendendo lo spogliatoio biancoceleste un vero vivaio di sorprese. #Lazio #CalcioGiovani #RiscattoSulCampo

La Lazio sta navigando con intelligenza le limitazioni imposte dal blocco di mercato, trasformando i propri giovani in veri e propri asset per il futuro. Invece di inseguire acquisti esterni, il club ha deciso di investire su chi è già nel gruppo, scommettendo sulla capacità di questi talenti di brillare sotto una guida esperta.

Tra i protagonisti di questa svolta c’è Belahyane, un giovane centrocampista marocchino arrivato a gennaio 2025, che ora si sta ritagliando un ruolo chiave in questa stagione. Dopo una prima annata complicata sotto la gestione Baroni, dove le sue occasioni erano state poche e il suo contributo marginale, Belahyane è finalmente al centro dell’attenzione.

Come racconta la Gazzetta dello Sport, il giocatore ha superato un infortunio alla caviglia che aveva frenato il suo inizio di campionato, tornando in campo nella partita contro il Verona. Lì, con il suo tocco di palla preciso e l’abilità negli inserimenti, Belahyane ha dato un assaggio del suo potenziale, suscitando curiosità su quanto possa diventare essenziale per la mediana biancoceleste grazie alla sua versatilità e intelligenza tattica.

Ma non è l’unico giovane a brillare: l’ascesa di Provstgaard, un difensore danese alto 194 cm arrivato anch’esso a gennaio, sta portando solidità alla retroguardia. Con prestazioni costanti e una marcatura affidabile, Provstgaard si è guadagnato la fiducia della squadra, dimostrando di meritare un posto da titolare anche con il ritorno di altri elementi.

In un contesto di difficoltà, valorizzare giocatori come Belahyane non è solo una necessità, ma un’opportunità per la Lazio di coltivare ambizioni future, trasformando questi talenti in pilastri per il presente e il domani del club.

Calciomercato Lazio, Fares rifiuta ogni destinazione: il suo futuro resta un mistero?

Il destino sospeso di Mohamed Fares: un enigma che frena il calciomercato della Lazio? #Calciomercato #Lazio #Fares

Nel mondo del calciomercato, dove ogni mossa può cambiare le sorti di una stagione, la situazione di Mohamed Fares resta un vero rompicapo per la Lazio. L’esterno marocchino, tornato da un prestito in Grecia, è ufficialmente escluso dai piani tecnici del club, eppure continua a dire no a tutte le offerte che arrivano sulla sua strada, lasciando i tifosi a chiedersi: cosa succederà ora?

L’ultima proposta per Fares è arrivata dalla Russia, ma come in passato, il terzino ha declinato senza esitazioni. Non è una novità per lui respingere destinazioni considerate meno appetibili, avendo già rifiutato opzioni da campionati o squadre con ambizioni limitate nelle sessioni precedenti. Questa resistenza sta alimentando curiosità: è davvero pronto a restare in panchina piuttosto che accettare un trasferimento?

Per la Lazio, il dilemma è doppio e affascinante. Da una parte, c’è un giocatore che non rientra più nei piani, e dall’altra, un ingaggio da 1,2 milioni di euro netti a stagione che appesantisce il bilancio in un momento di vincoli economici stringenti. In un contesto dove ogni cessione potrebbe sbloccare arrivi importanti, la permanenza di Fares si trasforma in un ostacolo intrigante, quasi un test di pazienza per la dirigenza.

Da quando è rientrato a Formello, Fares non ha mai calcato il campo, nemmeno nei match di precampionato. Il tecnico ha reso chiaro che non intende affidarsi a lui, privilegiando altre scelte per il ruolo di terzino o esterno. Eppure, senza una sua uscita, la strada per rinforzare la rosa resta bloccata, rendendo questa impasse un elemento centrale delle strategie future.

Il calciomercato della Lazio è già complicato da questioni burocratiche e altri nodi, e il caso Fares aggiunge un ulteriore strato di incertezza. Con i mercati in alcune nazioni come Russia o Turchia ancora aperti, la società spera in un colpo di scena last-minute, ma le probabilità che il marocchino lasci il club diminuiscono giorno dopo giorno, lasciando i fan in attesa di un’evoluzione che potrebbe cambiare tutto.

In questa sessione delicata, la gestione di un calciatore come Fares – ai margini ma con uno stipendio da protagonista – rappresenta una vera sfida. Mentre il tempo scorre, la Lazio deve navigare tra queste acque turbolente, con gli occhi di tutti puntati su come risolverà questo enigma che potrebbe influenzare l’intera campagna acquisti.

Isaksen, notizie positive per la Lazio: l’infortunio del danese non è grave come temuto

Isaksen è di nuovo in forma: un ritorno che potrebbe cambiare le sorti della Lazio!

Preparatevi, appassionati: dopo settimane di inattività, il giovane talento Gustav Isaksen è pronto a tornare in campo, e potrebbe essere proprio la scintilla che serve per la prossima sfida. #Lazio #SerieA #Calcio

Una buona notizia arriva dalla Lazio: il capitolo infortunio di Isaksen sembra finalmente chiudersi. Come riportato dal Corriere dello Sport nell’edizione odierna, il giocatore è tornato regolarmente ad allenarsi con il gruppo ieri a Formello, partecipando senza alcun problema alla seduta di ripresa dopo la pausa. Questo segna un passo fondamentale verso il suo rientro, e i fan si chiedono se sarà in grado di fare la differenza fin da subito.

L’infortunio di Isaksen ha rappresentato per la Lazio un motivo di preoccupazione nelle ultime settimane, con il giocatore costretto a restare ai margini a causa di un problema muscolare che lo ha tenuto lontano dal campo. La sua assenza ha pesato sull’attacco biancoceleste, privando Sarri di una risorsa importante sia in fase offensiva sia nella costruzione del gioco sulle fasce, e ora tutti si domandano come questa lacuna influenzerà le prossime partite.

La notizia del suo pieno reinserimento nel gruppo di lavoro è accolta con grande ottimismo dallo staff tecnico e dai tifosi, che sperano di rivedere Isaksen in campo il prima possibile. Il giocatore ha superato la fase di recupero e sembra aver ritrovato la condizione fisica ideale per tornare a competere ad alti livelli, alimentando la curiosità su cosa possa offrire in questa fase cruciale.

Secondo quanto si apprende, il tecnico Maurizio Sarri valuterà nelle prossime sedute la possibilità di includere Isaksen nella lista dei convocati per la gara contro il Sassuolo, match che rappresenta un appuntamento cruciale per la squadra capitolina. La presenza del danese potrebbe aggiungere freschezza e dinamismo all’attacco, dando maggiori opzioni offensive e flessibilità tattica – un elemento che potrebbe sorprendere gli avversari.

Il ritorno di Isaksen coincide con un momento delicato della stagione, in cui la Lazio cerca di consolidare la propria posizione in campionato e di ritrovare continuità dopo un avvio altalenante. Il giovane esterno è considerato uno dei talenti più interessanti della rosa, capace di creare pericoli e di aprire spazi per i compagni grazie alla sua velocità e tecnica, e i supporter si chiedono se possa essere la chiave per una svolta.

In conclusione, la fine del periodo di infortunio di Isaksen rappresenta una boccata d’ossigeno per la Lazio. Il suo recupero può rivelarsi determinante per le ambizioni biancocelesti nel prosieguo della stagione, fornendo un elemento chiave per migliorare le prestazioni offensive della squadra e tenere tutti con il fiato sospeso.

Calciomercato Lazio Nuovi guai in arrivo Offerta shock per il top player biancoceleste

Il Flamengo mette gli occhi su Castellanos: un addio che potrebbe scuotere la Lazio? #Calciomercato #Lazio #Flamengo #TransferNews

Il mercato invernale della Lazio sta per accendersi con una potenziale sorpresa che potrebbe lasciare i tifosi a bocca aperta. L’attaccante argentino Taty Castellanos è finito nel mirino del Flamengo, con il club brasiliano pronto a fare sul serio per portarlo via dalla Capitale già a gennaio. Si tratta di una voce che sta guadagnando terreno, alimentando speculazioni su un trasferimento che potrebbe ridisegnare le ambizioni della squadra biancoceleste.

Castellanos, arrivato alla Lazio nell’estate 2023, non ha ancora trovato il ritmo giusto in Italia, con prestazioni altalenanti che lo hanno reso un nome caldo nelle discussioni di mercato. Il Flamengo vede in lui il rinforzo ideale per il proprio attacco, e secondo le indiscrezioni dal Brasile, l’argentino sarebbe ben disposto a tornare in Sud America per rilanciarsi in una piazza ambiziosa come Rio de Janeiro.

Tuttavia, il futuro di Castellanos dipende dalle dinamiche interne alla Lazio, in particolare dalle decisioni della nuova Commissione indipendente che gestisce le operazioni di mercato. Senza un adeguato sostituto, il club potrebbe optare per trattenerlo fino a fine stagione, evitando di perdere un investimento importante fatto solo pochi mesi fa.

In caso di un’offerta convincente dal Flamengo, però, la Lazio si troverebbe di fronte a una scelta difficile: cedere l’attaccante e tornare sul mercato per un’alternativa, rispettando i vincoli finanziari, o puntare su di lui per il resto della stagione. Con gennaio alle porte, questa situazione resta un tema cruciale, dove la volontà del giocatore e le mosse del Flamengo potrebbero fare la differenza per le sorti della squadra.

Lazio Romagnoli: (CdS) ecco quando ci sarà l’incontro decisivo

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport questa mattina, la Lazio è pronta a riavviare ufficialmente il dialogo con Alessio Romagnoli per il rinnovo del contratto. Il difensore centrale, classe 1995, è uno dei punti fermi della retroguardia biancoceleste sin dal suo arrivo nell’estate del 2022, dopo una lunga esperienza al Milan.

Con la maglia della Lazio, Romagnoli ha già collezionato 124 presenze in tutte le competizioni, mettendo a segno sette gol, numeri che testimoniano la sua continuità e affidabilità sotto la guida tecnica di Maurizio Sarri.

La trattativa per il rinnovo è prevista per la settimana entrante, con l’intenzione di raggiungere un accordo verbale. Tuttavia, il rinnovo formale potrebbe avvenire solo a partire da gennaio 2026, quando il mercato riaprirà, a causa delle attuali limitazioni. In caso di accordo, il contratto di Romagnoli potrebbe essere esteso fino al 2029 o 2030.

Attualmente, il difensore percepisce 2,8 milioni di euro, il secondo ingaggio più alto della squadra, dietro solo a Zaccagni. Si prevede che l’adeguamento richiesto da Romagnoli, pari a circa 3 milioni di euro, venga preso in considerazione, anche se la dirigenza dovrà fare i conti con il monte ingaggi, obbligato a rientrare nel rapporto dell’80% tra il costo del lavoro e i ricavi.

Il ritorno di Lotito a Formello, previsto per questo weekend, sarà l’occasione per un incontro diretto con Romagnoli. Non si esclude una chiacchierata informale prima del summit ufficiale tra le parti.

Il tecnico Maurizio Sarri, noto per il suo calcio organizzato e basato sulla costruzione dal basso, ha confermato la centralità del difensore nel suo progetto tattico per la prossima stagione. Romagnoli, che è cresciuto nelle giovanili della Roma e consacratosi al Milan, porta con sé tanta esperienza e assoluta leadership: qualità che la Lazio non intende lasciarsi sfuggire.

Il rinnovo rappresenterebbe non solo un segnale di fiducia verso il giocatore, ma anche un investimento sul futuro sportivo del club.

Lazio, Castellanos e il suo soprannome: perché “El Taty” si chiama così?

0

Valentín Castellanos non è solo l’attaccante che la Lazio, e in particolar modo Sarri, spera possa regalare gol decisivi in questa nuova stagione di Serie A. È anche “El Taty”, un soprannome che porta con sé dai primi anni di vita e che oggi lo rende immediatamente riconoscibile ai tifosi.

L’origine tenera del nomignolo “El Taty”

Da piccolo, Valentín era un bambino curioso e vivace. Imparando a parlare, non sempre le parole gli riuscivano come voleva: tra i primi suoni che pronunciava c’era “Taty”. Il nome era legato anche a un carrellino giocattolo con un clacson rotto che faceva un rumore simile: ogni volta che lo sentiva, lo ripeteva, ridendo. Quel semplice termine divenne presto il suo soprannome familiare, un piccolo gesto che oggi è parte della sua identità.

Dal gioco alla gloria

“El Taty” lo ha seguito anche sul campo. Dalla MLS, dove ha segnato con il New York City FC conquistando il titolo di capocannoniere, fino al Girona in Spagna, dove ha realizzato prestazioni memorabili come i quattro gol rifilati al Real Madrid, il soprannome è sempre rimasto. Ora, alla Lazio, non è più solo un vezzo infantile: è un marchio riconoscibile, amato dai tifosi.

Un legame speciale con i tifosi

Chiamarlo “El Taty” non è un gesto casuale. Per i tifosi della Lazio è diventato un modo affettuoso di riconoscere chi, con energia e talento, porta spettacolo in campo. Dietro a quel soprannome c’è il bambino curioso, il giovane con un carrellino e un clacson rotto, e l’attaccante maturo che oggi fa la differenza in Serie A.

Giovani in prima squadra? L’unica soluzione per ravvivare i vivai delle squadre italiane

0

Emerge con chiarezza un dato che fotografa la situazione attuale del calcio italiano: solo il 5% degli Under 22 trova spazio nei campionati di Serie A e Serie B. Questa percentuale, emersa durante la tavola rotonda organizzata a Milano con la partecipazione di figure come Demetrio Albertini, Cristian Chivu, Roberto Samaden, Andrea Stramaccioni e Angelo Spina, descrive un contesto preoccupante: i vivai non riescono ad avere un reale sbocco verso il calcio professionistico. L’Italia continua a produrre giovani di qualità, come dimostrano i risultati delle nazionali giovanili, ma il passaggio alla prima squadra resta un ostacolo che in pochi riescono a superare.

Il confronto con l’estero

Il confronto con l’estero accentua ulteriormente tale divario. Nei principali campionati europei, un giocatore tra i 20 e i 22 anni può già vantare oltre 100 presenze nella massima serie, mentre in Italia l’età media per raggiungere quella cifra è di 24 anni. In paesi come il Regno Unito, poi, esistono delle competizioni che mettono di fronte i giovani delle selezioni Under 21 ad alcune squadre di livello superiore. Ciò accade ad esempio nella coppa EFL Trophy, come racconta il sito di scommesse sportive online Betway. In Italia tale ritardo ha delle ripercussioni dirette sul valore economico dei calciatori, e sulla sostenibilità dei club. Un giovane che gioca regolarmente cresce di valore e rappresenta un asset patrimoniale per la società. Viceversa, chi resta confinato nel settore giovanile perde ghiotte opportunità di sviluppo e diventa meno competitivo sul mercato internazionale.

Il parere degli esperti

Albertini ha posto l’accento sulla necessità di migliorare la qualità della dirigenza dei club, sottolineando come la capacità di programmare e investire in un progetto a lungo termine sia determinante per invertire tale tendenza. Il problema non riguarda solo la tecnica dei ragazzi, ma l’intera struttura che li circonda. Una dirigenza poco attenta alla formazione e alla valorizzazione delle risorse interne preferisce affidarsi al mercato, riducendo al minimo le occasioni concesse ai giovani del vivaio. E in Italia ci sono pochissime eccezioni, come nel caso dell’Atalanta.

Samaden ha invece parlato dell’importanza di un ambiente formativo adeguato. La crescita dei calciatori non dipende solo dal talento individuale, ma dal contesto in cui si allenano e si confrontano. Un vivaio efficiente deve garantire la presenza di allenatori preparati, di strutture adeguate e di una filosofia condivisa tra settore giovanile e prima squadra, come accade già da anni in Spagna. Ciò permetterebbe di avere sin da subito giocatori pronti come il giovane olandese Valente, in orbita calciomercato Lazio.

L’introduzione di una seconda squadra, come già accade in Spagna e in Germania, è stata indicata come una possibile soluzione. Una squadra B che militi nei campionati professionistici minori garantirebbe ai ragazzi un percorso intermedio. Ciò consentirebbe loro di affrontare un livello agonistico più alto rispetto alla Primavera, ma senza il salto diretto in Serie A. Si tratta di un modello che alcune squadre di Serie A hanno adottato da poco, ma che non ha ancora dato i frutti sperati. Basti pensare al fallimento clamoroso di Milan Futuro, dovuto – ancora una volta – ad una serie di politiche dirigenziali non all’altezza del compito.

Castellanos e il futuro in bilico alla Lazio: l’offerta da una big dopo i suoi gol!

Voci calde dal Brasile: Castellanos verso un clamoroso ritorno in Sud America? La Lazio in fermento per gennaio! #Calciomercato #Lazio #Flamengo

Le indiscrezioni dal Sud America non accennano a spegnersi, con il Flamengo che sembra pronto a fare sul serio per strappare Castellanos alla Lazio. Il club brasiliano, stando ai report della stampa locale, è determinato a tornare alla carica già nella prossima sessione di calciomercato invernale, alimentando un vero e proprio caso che tiene in apprensione i tifosi biancocelesti.

A spingere per un trasferimento sarebbe proprio Taty Castellanos, che dopo una stagione altalenante con la Lazio starebbe valutando di chiudere anticipatamente la sua avventura in Serie A per fare ritorno in Sud America. Il centravanti, ex Girona, non ha nascosto il suo desiderio di trovare più spazio e motivazioni altrove, rendendo questa possibilità sempre più intrigante per i curiosi del mercato.

Al momento, dalla sede laziale di Formello non filtrano conferme ufficiali, ma il futuro del giocatore potrebbe dipendere da vari fattori come la continuità d’impiego, l’eventuale sblocco del mercato e le offerte per altri attaccanti in rosa. Se davvero si arrivasse a una cessione, la Lazio si troverebbe costretta a cercare un sostituto già a gennaio, aprendo scenari imprevedibili che tengono tutti con il fiato sospeso.

L’arrivo di Castellanos a Roma aveva generato grandi aspettative, ma l’attaccante non è ancora riuscito a ritagliarsi un ruolo da titolare fisso, complice la concorrenza nel reparto offensivo e le difficoltà della squadra in questa prima parte di stagione. Ora, con l’interesse del Flamengo che torna a farsi vivo, il tema del suo possibile addio riaffiora con forza, lasciando i tifosi a chiedersi cosa riservi il futuro.

Con l’inverno che si avvicina, il nome di Castellanos rischia di dominare le discussioni sul calciomercato della Lazio. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se queste voci si tradurranno in un vero e proprio colpo di scena o resteranno solo suggestioni, mantenendo alta l’attenzione su una storia che promette sviluppi entusiasmanti.

Fabio Grosso fiducioso: “La Lazio è forte, ma noi la sfideremo ad armi pari. Ecco il piano”

Fabio Grosso carica il Sassuolo per la grande sfida: ambizioni alte contro la Lazio! #Sassuolo #Lazio #SerieA #CalcioItaliano

Il Sassuolo, sotto la guida del tecnico Fabio Grosso, sta puntando a un miglioramento significativo in questa stagione, con gli occhi già puntati sulla prossima partita contro la Lazio, uno dei match più attesi fin dall’inizio del campionato. Grosso, ex campione del mondo, ha trasmesso un senso di fiducia e determinazione durante il recente media day, sottolineando come la squadra emiliana voglia affrontare ogni gara con uno spirito competitivo che promette sorprese. Chissà se questa carica extra riuscirà a fare la differenza in un incontro che potrebbe rivelare molto sulle ambizioni del club?

In quell’occasione, Grosso ha condiviso le sue riflessioni sul avvio di campionato. «Il campionato è iniziato e siamo preparati per cercare di farlo al meglio» – ha dichiarato – «Abbiamo subito affrontato i campioni d’Italia in una partita difficilissima, ma la generosità e la voglia messe in campo dai ragazzi sono state un buon punto di partenza». Queste parole evidenziano non solo la preparazione della squadra, ma anche il coraggio dimostrato nei primi passi, lasciando i tifosi curiosi su come evolverà questa stagione.

Ora, la sfida contro la Lazio si profila come un banco di prova cruciale: i biancocelesti, dopo un inizio altalenante, cercano continuità per scalare la classifica. Grosso è ben consapevole delle difficoltà in arrivo, ma non si arrende: «Ogni settimana ci attende una nuova sfida e vogliamo ottenere il massimo in tutte le occasioni. Possiamo, dobbiamo e vogliamo migliorare in tantissime cose». Questa dichiarazione accende l’interesse, perché suggerisce che il Sassuolo è pronto a sorprendere, magari sfruttando proprio questi margini di crescita per rompere gli equilibri.

L’allenatore ha insistito sull’importanza della mentalità e dell’atteggiamento per costruire una stagione solida, con la gara contro la Lazio che fungerà da test ideale per valutare il progetto tattico e la competitività del gruppo. È affascinante pensare a come questi elementi possano influenzare l’esito, offrendo spunti per chi segue da vicino il campionato.

La Lazio, dal canto suo, arriva all’incontro con la voglia di rafforzare i progressi visti in alcune uscite iniziali. La squadra, ancora alle prese con alcuni limiti legati al mercato e alla condizione fisica, cercherà in Emilia tre punti vitali per il rilancio.

Sarà una partita intrigante anche dal punto di vista tattico, tra formazioni che amano un gioco propositivo. Per Grosso, è l’opportunità perfetta per mostrare i passi avanti del Sassuolo, mentre per la Lazio l’obiettivo è dare continuità al lavoro settimanale e segnalare una vera svolta. Con entrambe le squadre motivate, la palla passa ora al campo, dove ogni mossa potrebbe decidere le sorti di settembre e oltre.

Simic-Lazio, trattativa in accelerata per gennaio: le mosse decisive rivelate!

La Lazio punta su Simic per rinforzare la difesa: un colpo a sorpresa a gennaio? #Lazio #Mercato #Calcio

La dirigenza della Lazio sta già guardando al mercato di gennaio con un’idea ben precisa per la difesa, e il nome di Jan-Carlo Simic è tornato prepotentemente in primo piano. Secondo fonti attendibili, la pista che porta al giovane ex Milan non è affatto chiusa, e se la società riuscisse a superare gli ostacoli attuali, Simic potrebbe essere uno dei primi obiettivi da concretizzare.

Il difensore, nato nel 2005, ha vissuto una stagione di crescita notevole con la maglia rossonera, mostrando qualità che lo rendono un profilo ideale per la Lazio. È giovane, con esperienza in Serie A, e conosce bene il campionato italiano, offrendo ampi margini di miglioramento – elementi perfetti per un progetto che mira a inserire talenti pronti a contribuire fin da subito.

Nonostante qualche smentita di facciata, all’interno della società l’interesse per il difensore serbo-tedesco rimane forte, specialmente da parte del direttore sportivo Angelo Fabiani. Il suo cartellino ha un costo contenuto rispetto ad altri nomi, il che renderebbe l’operazione non solo fattibile, ma anche vantaggiosa per le casse biancocelesti.

Tuttavia, il futuro di questa trattativa dipende strettamente dallo sblocco del mercato per la Lazio. Se la nuova Commissione indipendente dovesse dare il via libera, l’assalto a Simic potrebbe partire già nei primi giorni di gennaio. Altrimenti, il club potrebbe dover ricorrere a mosse più complesse, come cessioni per liberare risorse.

L’interesse per Simic non è una novità: già in estate era stato considerato come un rinforzo alternativo, ma problemi finanziari avevano bloccato tutto. Ora, con l’inverno alle porte, la situazione si riaccende, e la Lazio sembra pronta a sfruttare l’opportunità se i vincoli dovessero essere rimossi.

Insomma, la pista è rovente, e Simic resta uno dei profili più osservati. A gennaio, i biancocelesti potrebbero finalmente fare la mossa decisiva per portare a Roma questo giovane talento.

Lazio all’assalto di Insigne: apertura totale per il grande colpo!

L’ipotesi Insigne alla Lazio si fa sempre più concreta: un colpo che potrebbe scuotere il calciomercato!

Vi siete mai chiesti come un singolo verdetto possa cambiare le sorti di una squadra? L’idea di vedere Lorenzo Insigne in maglia biancoceleste sta diventando sempre più reale, e potrebbe dipendere da eventi imprevedibili. Scoprite quali sono le novità che tengono i tifosi col fiato sospeso. #Insigne #Lazio #Calciomercato

L’ipotesi Insigne-Lazio è una di quelle storie che cattura l’immaginazione, come riportato da fonti attendibili. Tutto ruota attorno al blocco del mercato che sta influenzando la società capitolina, con il verdetto della nuova Commissione indipendente che potrebbe sbloccare la situazione. Questa attesa ha congelato le operazioni in entrata, rendendo ogni mossa una vera incognita e alimentando la curiosità su cosa accadrà nei prossimi giorni.

Le prossime settimane saranno decisive, e se arrivasse lo sblocco totale, l’affare potrebbe materializzarsi già a dicembre. Immaginate l’impatto: il club autorizzato a tesserare l’ex capitano del Napoli prima della finestra invernale, un’operazione che, sotto il profilo tecnico e d’esperienza, darebbe un impulso importante alla rosa allenata da Maurizio Sarri. È proprio questo elemento a rendere la vicenda così affascinante, con l’opportunità di un ritorno che potrebbe rivitalizzare la squadra.

In alternativa, se lo sblocco fosse parziale, bisognerebbe aspettare il 2 gennaio per la sessione invernale. Ma qui entra in gioco un vincolo cruciale: la Lazio dovrebbe prima liberare spazio nel monte ingaggi, cedendo un calciatore con uno stipendio equivalente. Questo twist aggiunge suspense, facendoci riflettere su quali sacrifici la dirigenza potrebbe essere pronta a fare per accogliere un giocatore di tale calibro.

Insigne, attualmente ai margini del progetto del Toronto FC, ha mostrato apertura verso un ritorno in Serie A, in una piazza dove possa ritrovare stimoli e centralità. La Lazio, con la sua voglia di rilancio, sembra il contesto ideale, e questo binomio sta già stuzzicando l’entusiasmo dei fan. Dietro le quinte, a Formello, si lavora per non perdere tempo, preparando il terreno per un eventuale colpo che potrebbe essere uno dei più discussi del mercato.

I tifosi non possono fare a meno di sognare, mentre questa possibilità passa da mera speculazione a strategia concreta. Con le incognite burocratiche che aleggiano, l’intera faccenda resta un intrigante capitolo del calciomercato, pronto a evolversi in qualcosa di epico.

Caravello incredulo sul blocco totale della Lazio: “Non me l’aspettavo, ecco il motivo”

Agente Caravello fa luce sulla Lazio: Sorprese e opportunità nel caos del mercato!

Scopri cosa pensa l’agente Danilo Caravello sulla Lazio bloccata e le insperate chance che emergono da questa crisi. Dal suo stupore iniziale alle prospettive per ottobre, le sue parole lasciano il lettore con più domande che risposte. #Lazio #SerieA #CalcioMercato

L’agente Danilo Caravello ha condiviso le sue riflessioni ai microfoni di Radiosei, offrendo un’analisi intrigante sulla situazione attuale della Lazio. Con la squadra ferma sul mercato, le sue parole catturano l’attenzione, mostrando come una battuta d’arresto possa nascondere opportunità inaspettate per la stagione in corso.

Caravello ha espresso il suo sconcerto per il blocco imposto alla società, evidenziando quanto questa notizia sia stata una sorpresa. “Quando ho saputo che la Lazio non avrebbe potuto operare sul mercato, conoscendo la competenza e la scaltrezza di Lotito in ambito di bilanci, sono rimasto sconcertato. Non mi sarei mai aspettato che il presidente potesse trovarsi in una situazione simile”. Questa reazione, carica di incredulità, fa riflettere su quanto rapidamente le cose possano cambiare nel calcio.

Tuttavia, l’agente non si è limitato al pessimismo, puntando invece su un’ottica più positiva. “In questi casi è necessario trovare subito delle opportunità. Avere un allenatore come Sarri rappresenta un vantaggio notevole. Con il passare dei giorni, ho iniziato a vedere anche alcuni aspetti positivi che potrebbero emergere da questa situazione complessa”. Frasi come queste alimentano la curiosità: cosa potrebbe nascere da una crisi del genere?

Guardando alle prime uscite stagionali, Caravello ha toccato il confronto con il Como, una squadra che sta sorprendendo tutti. “Il Como è una società ambiziosa, con alle spalle una delle proprietà più solide a livello mondiale. Ma in quella partita la Lazio, di fatto, non è scesa in campo. Diverso è stato, almeno in parte, l’atteggiamento mostrato contro il Verona all’Olimpico”. Questo commento invita a riflettere sulle prestazioni della Lazio e su cosa potrebbe cambiare con un po’ più di grinta.

Per il futuro, Caravello ha indicato la pausa per le nazionali come un momento decisivo, con ottobre che potrebbe rivelare molto di più. “Dopo la sosta inizierà il campionato vero. A ottobre avremo un quadro più chiaro della situazione generale”. Che ottobre porti davvero le risposte che i tifosi stanno aspettando?

In conclusione, l’agente mantiene un tono ottimista, bilanciando le incertezze con una visione realistica. “Non sono così sicuro che alla fine il Como chiuderà il campionato davanti alla Lazio. È una squadra libera da pressioni, è vero, ma la Lazio ha una rosa e un allenatore di livello. Guardando anche agli altri club, non sono così disfattista. Vedo molti allenatori insoddisfatti e con l’inizio delle coppe europee tutto si complicherà ulteriormente”. Le sue parole lasciano spazio al dubbio, ma anche a una speranza intrigante per la Lazio in questa stagione competitiva.

Sassuolo sfida Lazio: Orario clou, protagonisti chiave e dove seguirla in diretta

La prossima sfida della Lazio contro il Sassuolo: un test da non perdere! #SerieA #Lazio #Sassuolo

Dopo la recente vittoria contro l’Hellas Verona, la Lazio si prepara a tornare in campo per la terza giornata di Serie A, affrontando il Sassuolo in una partita che promette emozioni e colpi di scena. Con l’attesa che cresce per questo incontro, i biancocelesti avranno l’opportunità di confermare i loro progressi e conquistare una vittoria importante lontano dalle mura amiche. Tecnico toscano noto per il suo calcio offensivo e organizzato, la squadra arriva con le motivazioni giuste, pronta a sfruttare l’esperienza dei suoi leader per superare un avversario agguerrito.

La gara contro il Sassuolo rappresenta un banco di prova cruciale per la Lazio, soprattutto dopo un inizio di stagione non del tutto lineare. I biancocelesti puntano a ottenere la seconda vittoria consecutiva e la prima in trasferta, alimentando la curiosità su come risponderanno alla pressione. Tra i protagonisti attesi ci sono giocatori chiave come Zaccagni, capitano, capace di trasformare in oro ogni pallone giocabile, e Castellanos, bomber argentino dotato di visione di gioco e precisione. Non va sottovalutato nemmeno Pedro, esterno spagnolo imprevedibile, pronto a sfruttare ogni spazio lasciato dalla difesa avversaria, rendendo questa sfida ancora più intrigante per gli appassionati.

Dall’altra parte, il Sassuolo è determinato a sfruttare il vantaggio del Mapei Stadium per riscattarsi e creare problemi alla Lazio. Guidati da un allenatore ambizioso, i neroverdi contano su elementi di qualità come Domenico Berardi, attaccante mancino e leader tecnico della squadra, e su giovani promesse come Andrea Pinamonti, che potrebbero riservare sorprese e rendere l’incontro imprevedibile. Questa partita potrebbe rivelare molto sulle ambizioni di entrambe le formazioni, lasciando i tifosi con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto.

Per non perdersi l’azione, il match si gioca sabato 14 settembre alle ore 18:00 al Mapei Stadium di Reggio Emilia e sarà trasmesso in co-esclusiva su DAZN – disponibile in streaming live e on demand tramite app o sito ufficiale su Smart TV, PC, smartphone, tablet e console – e su Sky, sui canali dedicati al calcio italiano. Con la pausa delle Nazionali ormai superata, questa sfida è pronta a offrire spettacolo e a delineare le prime indicazioni sulla stagione delle due squadre.

Lazio in lutto per la scomparsa di Armani: il messaggio commovente del club biancoceleste

Il mondo dello sport in lutto per Giorgio Armani: il toccante omaggio della Lazio!

Siete pronti a scoprire come un’icona della moda ha lasciato un segno indelebile nel calcio e oltre? La S.S. Lazio ha condiviso un messaggio di cordoglio che rivela la profonda connessione tra stile e sport, onorando la memoria di Giorgio Armani, lo stilista che ha elevato il Made in Italy a livello globale. #Lazio #Armani #ModaeSport

In una serata carica di emozioni, la S.S. Lazio ha espresso il suo profondo dispiacere per la scomparsa di Giorgio Armani, una figura leggendaria che ha simboleggiato eleganza e raffinatezza in tutto il mondo. Come fondatore della sua omonima maison, Armani ha rivoluzionato la moda internazionale, trasformando il Made in Italy in un simbolo di eccellenza riconosciuto ovunque, e ora questo tributo dal club biancoceleste accende la curiosità su quanto il suo stile abbia influenzato anche le passioni sportive.

Nel comunicato ufficiale, la Lazio ha evidenziato come Armani fosse sempre stato vicino al mondo dello sport italiano, sostenendo squadre e atleti con una passione discreta che ha unito creatività e competizione. È affascinante pensare a come questo genio abbia saputo intrecciare moda, cultura e sport in un unico, elegante linguaggio, rendendo il suo ricordo ancora più vivo e universale.

Gli appassionati non possono ignorare le collaborazioni di Armani con il mondo sportivo: negli anni, ha vestito atleti e squadre nazionali, portando un tocco di professionalità e classe che ha lasciato un’impronta duratura nel calcio e oltre. La sua abilità nel fondere funzionalità ed estetica ha reso ogni dettaglio un capolavoro, alimentando l’interesse per come lo stile possa influenzare anche i campi da gioco.

“La S.S. Lazio si unisce al cordoglio per la scomparsa di Giorgio Armani, simbolo universale di eleganza e stile, che ha portato il Made in Italy nel mondo contribuendo a renderlo un punto di riferimento internazionale e mostrando sempre vicinanza allo sport italiano. Il Club esprime le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutte le persone a lui care”.

La notizia ha scatenato reazioni in tutto il panorama sportivo e culturale, underscoring quanto Armani fosse una figura amata e trasversale. Con la sua eredità, che continua a ispirare creativi, sportivi e appassionati di stile, il suo impatto rimane un capitolo affascinante da esplorare, unendo mondi apparentemente distanti in un tributo eterno.

Zappi sull’AIA: Molti giovani arbitri lasciano la Serie A, Rocchi avvia il piano di rilancio

Il presidente AIA Zappi fa il punto sugli arbitri: giovani promesse e sfide del VAR #ArbitriItaliani #SerieA #CalcioInnovazione

Il presidente dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA), Antonio Zappi, ha condiviso le sue riflessioni in una recente intervista, offrendo uno sguardo intrigante sul mondo degli arbitri italiani. Con le prime giornate di campionato ormai alle spalle, Zappi analizza l’evoluzione del ruolo dei direttori di gara, toccando temi come l’ascesa dei talenti emergenti e le sperimentazioni in corso. Le sue parole suscitano curiosità su come il calcio stia affrontando cambiamenti che potrebbero ridefinire il gioco, invitando i fan a riflettere sul futuro della arbitraggio.

Zappi esprime soddisfazione per i progressi iniziali, pur sottolineando che è prematuro fare un bilancio definitivo. «Sono soddisfatto anche se è ancora troppo presto per trarre bilanci. Molti arbitri giovani sono usciti dalla Serie A e Gianluca Rocchi sta impostando un lavoro guardando al futuro, secondo una linea che ci siamo dati per la crescita del movimento arbitrale». Questa affermazione evidenzia come i giovani arbitri stiano guadagnando terreno, con un focus strategico che promette di arricchire il panorama arbitrale italiano, alimentando l’interesse su quali novità potremmo vedere nei prossimi campionati.

Passando alle prime esperienze sul campo, Zappi ammette che non tutto è stato perfetto, ma intravede miglioramenti rapidi. «Come in tutte le cose ci vuole rodaggio, nel primo caso c’è stata qualche criticità su cui anche noi, come su tutti i social, si è ironizzato e sorriso. Nulla di grave e già dalla seconda giornata è andata meglio, salvo un piccolo imprevisto tecnico a San Siro, ma subito risolto con la prontezza di Marchetti. C’è ovviamente da migliorare e lo faremo, ma la strada della comunicazione è tracciata». Queste parole aggiungono un tocco umano alla narrazione, mostrando come anche gli errori possano essere opportunità per crescere, e lasciando il lettore incuriosito sui prossimi passi nella comunicazione arbitrale.

Infine, Zappi si sofferma sul tema caldo del VAR a chiamata, chiarendo che siamo ancora lontani da una sua adozione su larga scala. «È ancora lontano dal poter essere introdotto. Come è noto, da questa stagione è stato invece introdotto in Serie C ed in Serie A femminile il Football Video Support, ma che non è il ‘Var a chiamata’. Rispetto al Var della Serie A qui siamo in presenza di tutt’altro, non ci sono i Video Match Officials di Lissone e soprattutto ci sono un massimo 4 telecamere in un sistema che quindi nulla ha quindi a che vedere con la sofisticata tecnologia VAR che ha a disposizione assistenza arbitrale da remoto e almeno 8 telecamere che, nelle competizioni mondiali, possono arrivare a 40. Insomma in questo momento non c’è all’orizzonte nulla di più che questa introduzione del sistema FVS, poi si vedrà e, se sarà, lo deciderà l’IFAB». Questa analisi approfondita stimola riflessioni sul divario tecnologico tra i livelli del calcio, lasciando aperta la porta a possibili evoluzioni che potrebbero rivoluzionare le partite. Con Zappi al timone, il dibattito sull’arbitraggio resta vivo e appassionante per tutti gli appassionati di sport.

Derby Lazio-Roma spostato a pranzo per ragioni di sicurezza: scopri i dettagli!

Il Derby di Roma torna all’orario di pranzo per motivi di sicurezza: un classico che si rinnova! #DerbyCapitale #LazioRoma #SerieA

Dopo otto anni di assenza, il derby tra Lazio e Roma tornerà a giocarsi alle 12:30, con l’appuntamento fissato per domenica 21 settembre allo Stadio Olimpico. Questa stracittadina, che promette emozioni a non finire sia sugli spalti che in campo, abbandona la fascia serale, un tentativo fallito della scorsa stagione per renderla un evento serale di alto profilo per sponsor e televisioni.

La scelta di anticipare il calcio d’inizio è stata dettata dall’ordine pubblico, come deciso dalla Lega Serie A seguendo le indicazioni del Viminale. L’obiettivo principale è garantire la massima sicurezza intorno allo stadio, privilegiando lo slot diurno di “massima luce”. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il piano include la chiusura di numerose strade e parcheggi già dalla sera prima, con deviazioni per il traffico privato e i mezzi pubblici, per evitare qualsiasi rischio.

Tra le misure di sicurezza predisposte dalla Questura di Roma, spicca un modello organizzativo “a vista”, progettato per creare zone cuscinetto in caso di necessità. Le aree coinvolte comprendono via Tittoni, largo Ferraris IV, viale e piazzale Volpi, Ponte Duca d’Aosta, viale Boselli, piazzale e via della Farnesina, fino allo svincolo della galleria Giovanni XXIII e ai lungotevere Cadorna, Fellini, Oberdan e Della Vittoria. L’intera zona del Foro Italico sarà off-limits per le soste, trasformando la città in un vero e proprio fortino.

Sul campo, l’attesa è tutta per i protagonisti che promettono fuochi d’artificio: due allenatori di grande carisma come Maurizio Sarri, alla guida della Lazio con il suo stile aggressivo, e Gian Piero Gasperini, nuovo timoniere della Roma, pronti a debuttare in questa sfida epica. Non mancheranno le stelle come Mattia Zaccagni, capitano biancoceleste, e Paulo Dybala, l’attaccante argentino dei giallorossi famoso per la sua genialità, che potrebbero decidere l’esito con giocate decisive.

Questo derby all’orario di pranzo non è solo una questione di sicurezza, ma un evento che cambierà le abitudini dei tifosi e della città intera. Con misure straordinarie e un’atmosfera carica di tensione, Lazio-Roma si annuncia come una delle partite più seguite della stagione, confermando il fascino eterno di questa sfida capitolina che continua a catturare l’attenzione di tutti.

Lazio, il rebus del portiere continua: Mandas in attesa, l’idea di Sarri sorprende?

È ancora un rebus il portiere della Lazio? Mandas in attesa della sua occasione, mentre l’allenatore punta sul suo fedelissimo. Scopri i dettagli di questa intrigante sfida tra gerarchie e futuro. #Lazio #SerieA #Calcio

Il mondo del calcio è pieno di incognite, e alla Lazio, il ruolo del portiere rimane un enigma affascinante. Con il rilancio di Ivan Provedel, il portiere friulano classe 1994 che ha sfiorato lo scudetto due stagioni fa, la squadra ha visto un ritorno in grande stile. Dopo essere stato lasciato in panchina a favore del giovane Christos Mandas (classe 2001), Provedel è stato scelto come titolare nelle prime due gare di campionato, dimostrando resilienza nonostante un piccolo errore sul gol di Douvikas nella trasferta di Como.

Provedel ha poi risposto con una prestazione solida contro il Verona, mantenendo la porta inviolata e rompendo una serie di 224 giorni senza un clean sheet. Questa mossa strategica ha catturato l’attenzione dei tifosi, che si domandano se questa sia solo l’inizio di una storia di riscatto o se ci sia di più sotto la superficie.

La decisione dell’allenatore non ignora del tutto le ambizioni della società, che vede in Mandas un talento da valorizzare per una potenziale cessione futura. Tuttavia, l’obiettivo sembra essere quello di dare continuità a Provedel, che potrebbe partire titolare anche contro il Sassuolo e nel derby contro la Roma. Come riportato, dopo la stracittadina, potrebbe iniziare un’alternanza tra i pali: Mandas avrebbe due chance, contro il Genoa in trasferta e il Torino all’Olimpico, per scalare le gerarchie e convincere.

Questo dualismo tra i due portieri è destinato a risolversi in fretta, con l’allenatore che continua a stimare Mandas come un vero patrimonio per il club. Se Provedel non dovesse mantenere l’affidabilità nel lungo termine, la Lazio ha già il sostituto pronto in casa; altrimenti, una cessione del giovane greco potrebbe portare risorse preziose. Il malcontento nell’entourage di Mandas per il mancato impiego è palpabile, e i prossimi mesi saranno cruciali. Una cosa è certa: nel futuro della Lazio, ci sarà spazio per un solo numero uno, e i fan non vedono l’ora di scoprire chi sarà.