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Rovella sfida i titolari: Conquisterà Lazio e Nazionale o resterà un sogno?

È l’anno della conferma per Nicolò Rovella alla Lazio: il giovane centrocampista punta a dominare la mediana nel 2025-26!

Cosa succederà nel centrocampo della Lazio con Nicolò Rovella come protagonista? Con l’inizio del nuovo campionato di Serie A, questo talento classe 2001 è uno dei giocatori più attesi, reduce da una stagione in cui ha conquistato un posto da titolare. Ora, dopo una pre-season piena di alternanze, Rovella è determinato a prendersi definitivamente il ruolo di regista, alimentando la curiosità su come potrà influire sulle sorti della squadra.

Il centrocampista, cresciuto nel settore giovanile del Genoa, ha già dimostrato qualità tecniche, visione di gioco e personalità, meritandosi una convocazione importante. Un passo che lo spinge a puntare in alto, con l’obiettivo di convincere nuovi osservatori e tenere d’occhio opportunità future, come il Mondiale del 2026 (se le qualificazioni andranno bene). La domanda è: riuscirà a mantenere questo slancio e a emergere ancora di più?

La concorrenza in casa Lazio è tosta, specialmente con il recupero di un altro elemento chiave, che rende il ballottaggio in mezzo al campo più imprevedibile che mai. L’idea di vederli insieme, magari in ruoli diversi, sembra remota al momento, ma chissà cosa riserva la stagione. Rovella dovrà navigare queste sfide con astuzia per assicurarsi la titolarità.

Per conquistare il suo posto, Rovella ha bisogno di confermare sul campo le sue doti, tra partite di campionato, Coppa Italia e possibili chiamate importanti. Una motivazione extra? La voglia di segnare il suo primo gol con la Lazio, dopo quell’episodio controverso della scorsa stagione – una rete annullata a Parma che ancora lo fa riflettere e lo spinge a lasciare il segno. Sarà questa la stagione in cui ci riuscirà?

Alla fine, Rovella entra in un nuovo capitolo più maturo e determinato, e la Lazio conta sulla sua intelligenza tattica per guidare la squadra. Con performance come quelle della scorsa stagione, non c’è dubbio che potrebbe diventare il perno assoluto del centrocampo – ma solo il campo dirà se riuscirà a confermarsi.

Tavares deve riscoprire la magia perduta in Lazio: quel dato sarà la chiave del riscatto

Tavares in cerca di riscatto con la Lazio: una nuova sfida a Como attende!

Tavares #Lazio #SerieA

Sono passati quasi dieci mesi da quella serata di Halloween 2024, quando la Lazio ha conquistato Como con una prestazione dominante, lasciando il segno in campo. Tra i giocatori in evidenza c’era Nuno Tavares, che aveva fornito l’ultimo assist della sua stagione prima di rovinare tutto con una doppia ammonizione in soli otto minuti. Da quel momento, per il laterale portoghese è iniziata una parentesi difficile, segnata da alti e bassi che hanno oscurato il suo potenziale.

Ora, con l’avvio della nuova stagione e il ritorno sul lago di Como, Tavares è pronto a lasciarsi alle spalle quelle delusioni. Gli infortuni sono ormai un ricordo, la preparazione estiva è filata liscia e, con un solo match settimanale da affrontare, le premesse per ritrovare ritmo e fiducia sono ottime. La Lazio ha un disperato bisogno del suo contributo sulla fascia sinistra, un elemento che potrebbe fare la differenza sia in difesa che in attacco, suscitando curiosità su come possa influire sulle sorti della squadra.

Il tecnico biancoceleste, dopo un periodo di adattamento complicato, ha iniziato a intravedere progressi in Tavares. «Nuno non è tatticamente come pensavo», ha spiegato il tecnico biancoceleste. «L’esperienza al Benfica gli ha lasciato qualcosa di importante». Queste parole evidenziano come il lavoro estivo stia portando frutti tangibili, alimentando l’interesse su quanto il portoghese possa evolversi.

Lo stesso Tavares ha dimostrato una maggiore maturità: «Il gioco di Sarri è diverso rispetto a quello di Baroni. Stiamo imparando tutti le sue idee, ma non è difficile. Serve solo trovare il giusto ritmo per arrivare al massimo». Questa dichiarazione sottolinea la sua consapevolezza, invitando i tifosi a chiedersi se le sue folate sulla sinistra potranno davvero rilanciare la Lazio, rendendolo uno dei protagonisti della stagione.

Per la Lazio, il nuovo campionato rappresenta una grande opportunità per rialzarsi, e un Tavares in forma smagliante potrebbe essere la chiave per un equilibrio solido e maggiore profondità offensiva, soprattutto contro formazioni organizzate come quella di Como. Con il tempo dei rimpianti ormai archiviato, tanto per lui quanto per la squadra, Como potrebbe trasformarsi nel palcoscenico ideale per una rinascita che tiene tutti con il fiato sospeso.

La Lazio porta sfortuna al Bologna contro la Roma

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Il primo tempo di Roma-Bologna si chiude sullo 0-0, ma per la squadra di Vincenzo Italiano il punteggio passa quasi in secondo piano. La sfortuna, infatti, si è abbattuta sui rossoblù con due infortuni pesantissimi, che rischiano di condizionare il prosieguo della partita e della stagione.

Il primo a fermarsi è stato Ciro Immobile: al 25esimo minuto lanciato verso una palla lunga, l’attaccante ha avvertito un problema muscolare dopo uno scatto ed è stato costretto ad abbandonare il campo. L’uscita è stata sottolineata dal classico “ooooh” del pubblico romanista, che non ha perso occasione per sottolineare ironicamente il momento.

Come se non bastasse, allo scadere della prima frazione, anche Nicolò Casale ha alzato bandiera bianca. Il difensore ex Lazio si è accasciato a terra senza contatti ed è stato subito soccorso dallo staff medico, e lascerà presumibilmente il posto a un compagno.

Una doppia tegola che assume un significato particolare: a fermarsi, proprio contro la Roma, sono stati due ex biancocelesti. Un destino beffardo che rende ancora più complicata la serata del Bologna, ora atteso a un secondo tempo in salita. Vedremo quali saranno le mosse da parte di Vincenzo Italiano per limitare le sfuriate giallorosse guidate da Gian Piero Gasperini.

Tra pochi minuti al via il secondo tempo del match.

Infortunio Immobile: i tempi di recupero dell’attaccante

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Momenti di apprensione per il Bologna durante la sfida contro la Roma. Ciro Immobile è stato infatti costretto a lasciare il campo anzitempo a causa di un problema muscolare. L’attaccante rossoblù, nel tentativo di agganciare un pallone lungo con uno scatto in profondità, ha avvertito una fitta alla coscia che lo ha immediatamente costretto a fermarsi.

Subito dopo ha chiesto il cambio, uscendo tra l’apprensione dei compagni e dei tifosi. L’episodio rappresenta un duro colpo per il Bologna, che conta molto sull’esperienza e sul peso specifico del suo bomber. Al momento, però, non ci sono comunicazioni ufficiali da parte del club circa la reale entità dell’infortunio.

I tempi di recupero, infatti, saranno valutati soltanto nei prossimi giorni, quando lo staff medico rossoblù sottoporrà l’attaccante agli accertamenti necessari. Solo dopo gli esami sarà possibile stabilire l’entità del problema e prevedere con maggiore chiarezza i tempi di rientro. Nel frattempo, la piazza resta col fiato sospeso in attesa di notizie più precise.

La sfida al momento è bloccata sullo 0 a 0. Anche un ex biancoceleste sembrerebbe aver accusato un problema muscolare prima della fine del primo tempo: si tratta di Casale. Una vera sfortuna la trasferta a Roma da parte della squadra di Vincenzo Italiano.

Tifosi della Roma senza decenza. Ciro Immobile fischiato per l’infortunio

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Brutta l’invidia di chi ha subito tanto e troppo nella vita per i 7 gol di Ciro Immobile alla Roma.

Quanto capitato al 30′ di Roma-Bologna è stato abbastanza triste. Non tanto per Ciro Immobile che è stato costretto a uscire durante la prima gara del campionato di Serie A, quanto per l’esultanza e i fischi che hanno accompagnato i momenti che hanno riguardato l’infortunio di Immobile. Dal primo momento in cui ha abbandonato l’azione toccandosi la coscia, al momento del cambio. I fischi e il boato di tanti tifosi presenti all’Olimpico non è stato un bel biglietto da visita.

 

Ciro Immobile: la carriera completa del bomber della Lazio e della Nazionale

Ciro Immobile è uno dei più grandi attaccanti italiani degli ultimi anni, simbolo della Lazio e capocannoniere di Serie A in più stagioni. Nato a Torre Annunziata il 20 febbraio 1990, Immobile ha costruito la sua carriera con determinazione, passando dai campi di provincia fino a diventare Scarpa d’Oro europea nel 2020.

Gli inizi e la crescita nelle giovanili

La passione per il calcio nasce presto. Dopo le prime esperienze con il Sorrento, Immobile si fa notare per le sue doti realizzative e viene acquistato dalla Juventus. Con la Primavera bianconera vince il Torneo di Viareggio 2009, segnando una doppietta in finale. È il primo passo verso il calcio che conta.

I prestiti e la consacrazione a Pescara

Con la Juve arrivano le prime presenze in Serie A, ma per crescere servono minuti. Dopo esperienze poco fortunate con Siena e Grosseto, la svolta arriva nella stagione 2011-2012 al Pescara di Zeman. In quella squadra, con Insigne e Verratti, Immobile segna 28 gol in 37 partite, vince il titolo di capocannoniere di Serie B e conquista la promozione in A.

Il Torino e l’esplosione in Serie A

Nel 2012 passa al Genoa, ma è con il Torino che esplode definitivamente. Nel campionato 2013-2014 realizza 22 gol in 33 presenze, diventando capocannoniere di Serie A e meritandosi la chiamata al Mondiale 2014 con l’Italia.

L’esperienza all’estero: Borussia Dortmund e Siviglia

Dopo la stagione da protagonista, Immobile prova l’avventura all’estero. Nel 2014 si trasferisce al Borussia Dortmund, ma non riesce a ripetersi: segna solo 3 gol in Bundesliga. Dopo una parentesi in Liga con il Siviglia, torna in Italia, al Torino, per ritrovare continuità.

La consacrazione con la Lazio

La vera svolta della carriera arriva nell’estate 2016, quando la Lazio lo acquista. A Roma Immobile diventa leggenda:

  • Nel 2016-17 segna 26 gol in campionato.
  • Nel 2017-18 arriva a 29 reti, di nuovo capocannoniere.
  • Nel 2019-20 scrive la storia: 36 gol in Serie A, record e Scarpa d’Oro europea.
  • Nel 2022 supera Silvio Piola e diventa il miglior marcatore di sempre della Lazio, con oltre 200 gol complessivi.

Con la maglia biancoceleste vince anche una Coppa Italia (2019) e due Supercoppe Italiane (2017, 2019).

Ciro Immobile in Nazionale

Con l’Italia, Immobile debutta nel 2014. Ha partecipato al Mondiale 2014 e agli Europei del 2016 e 2020, vincendo il titolo di Campione d’Europa con gli Azzurri a Wembley. Ha segnato più di 15 gol in Nazionale maggiore.

I record e i riconoscimenti

  • 4 volte capocannoniere di Serie A (2014, 2018, 2020, 2022).
  • Scarpa d’Oro 2020, unico italiano insieme a Totti e Toni a riuscirci.
  • Miglior marcatore della storia della Lazio.

Un bomber da record

Dalla Serie B al tetto d’Europa, la carriera di Ciro Immobile è la storia di un attaccante moderno, capace di segnare in ogni modo: con freddezza dal dischetto, con il fiuto da rapace d’area e con la fame di chi non si accontenta mai.

Ciro Immobile esce per infortunio durante Bologna-Roma: la reazione dei tifosi giallorossi

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La Serie A 2025/26 si è aperta con un episodio che ha catturato l’attenzione ben oltre il campo da gioco. Durante Roma-Bologna, Ciro Immobile è stato costretto ad abbandonare il terreno di gioco a causa di un problema fisico, presumibilmente muscolare.

L’attaccante campano, punto di riferimento della squadra di Vincenzo Italiano, ha lasciato spazio alla preoccupazione dei tifosi rossoblù e dei compagni, consapevoli dell’importanza del suo contributo.

Ma a colpire è stato soprattutto il gesto del pubblico romanista. Mentre Immobile si avviava verso la panchina, dallo Stadio Olimpico si è levato il tradizionale “oooo” come attesa della sua uscita dal campo.

Per il Bologna si tratterà di valutare nelle prossime ore l’entità dell’infortunio. Italiano, che nelle scorse settimane aveva elogiato la condizione atletica di Immobile definendola “da ventenne”, spera di riaverlo presto a disposizione per guidare un reparto offensivo giovane e ricco di prospetti come Castro e Dallinga.

Un episodio che racconta due facce del calcio: da un lato la fragilità fisica che non risparmia nessuno, dall’altro il permanente “status” di nemico che si va a creare nella Capitale quando hai giocato nella sponda ritenuta “opposta”.

Da valutare nei prossimi giorni i tempi di recupero dell’attaccante italiano, centrale nel gioco di Vincenzo Italiano.

Serie A, Scott ricomincia da dove aveva finito. Pareggio a reti bianche tra Genoa e Lecce

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In attesa di Milan-Cremonese e di Roma-Bologna, il big match di giornata, sono terminate le precedenti due sfide di quest’oggi, nonché prime due partite della stagione di Serie A 2025/26. Sassuolo-Napoli, finita con il risultato di 2 a 0 in favore dei partenopei, e Genoa-Lecce conclusasi per 0 a 0.

Sassuolo-Napoli: Scott fa quello che vuole. A segno KDB

Una buona prova da parte degli uomini di Antonio Conte che vincono per 2 a 0 la sfida del Mapei Stadium contro il, non proprio irresistibile, Sassuolo di Fabio Grosso. Ad aprire le marcature è stato al 13esimo minuto Scott McTominay, che comincia proprio come aveva concluso la passata stagione: segnando.

Nella ripresa è arrivato anche la prima rete italiana di Kevin De Bruyne. Il gol è arrivato sugli sviluppi di una palla inattiva calciata verso la porta di Turati dal belga. Le gambe pesano, è chiaro. I ritmi di gioco, seppur controllati, non sono ancora alti, ma la sensazione è che la squadra di Antonio Conte sappia come dosare al meglio le energie durante l’arco della partita.

Genoa-Lecce: inizia con uno 0 a 0 il campionato delle due

La partita racconta di una sfida molto equilibrata, come ben evidenziato dal risultato finale. Poche emozioni oggi allo Stadio Luigi Ferraris: sono stati solamente sette i tiri totali tentati dalle due squadre. Anche qui il discorso è sempre lo stesso: ritmi bassi e sistemi tattici di gioco ancora non a pieno assimilati. 83 minuti per Francesco Camarda in campo.

La nuova fascia della Lazio: il leader silenzioso diventa capitano

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Una scelta di cuore, di spogliatoio e di campo. La Lazio ha affidato la fascia di capitano a Mattia Zaccagni, segnalando la volontà di puntare su un simbolo autentico, un calciatore che negli ultimi anni ha incarnato spirito di sacrificio, qualità e attaccamento ai colori biancocelesti.

Arrivato a Roma nel 2021, Zaccagni ha saputo conquistare l’Olimpico con giocate decisive e gol pesanti, entrando rapidamente nel cuore dei tifosi. La sua evoluzione è stata costante: da esterno tecnico e imprevedibile a uomo di equilibrio, capace di prendersi responsabilità nei momenti più difficili.

La decisione di consegnargli la fascia segna un passaggio simbolico: la Lazio del Sarri-bis riparte anche dalla sua leadership. Non un capitano urlatore, ma un punto di riferimento silenzioso, capace di trasmettere con l’esempio più che con le parole.

Il suo percorso parla chiaro: 150 presenze in biancoceleste, oltre 25 gol e una serie di prestazioni memorabili, soprattutto nei derby. Numeri che lo rendono non solo una colonna tecnica, ma anche una figura identitaria, legata al progetto di una Lazio che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici.

Il Sinigaglia di Como sarà il primo palcoscenico ufficiale della sua nuova avventura da capitano. Per Zaccagni un onore, per la Lazio un segnale: la fascia torna al braccio di chi ha dimostrato sul campo di meritarsela.

Insomma, fascia al braccio, fierezza in corpo, camminata rigida e composta: tutto questo accompagnerà l’ingresso al Sinigaglia di Como di Zaccagni, capitano della Lazio.

Sarri e Fabregas, rispetto e incroci: da Stamford Bridge al Sinigaglia

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Il destino ha voluto che Maurizio Sarri e Cesc Fàbregas si ritrovassero di fronte, questa volta sulle panchine di Serie A, dopo essersi incrociati a Stamford Bridge. Era la stagione 2018/19 quando l’allenatore toscano approdava al Chelsea, trovando nello spogliatoio londinese un campione del calibro dello spagnolo.

Il loro rapporto fu particolare: da un lato la filosofia tattica rigorosa di Sarri, dall’altro l’esperienza e la classe di un centrocampista che aveva già vissuto l’apice della carriera tra Arsenal e Barcellona.

Fàbregas, che a gennaio 2019 lasciò i Blues per il Monaco, non nascose mai la stima verso il tecnico, riconoscendone la capacità di dare identità al gruppo e di portare un calcio propositivo anche in Premier League. Non a caso, i blues quell’anno riuscirono nell’impresa di vincere l’Europa League, battendo in finale i nemici dell’Arsenal con un secco 4 a 1.

Oggi, a distanza di sei anni, i due si ritrovano avversari in Serie A, con la sfida Como-Lazio che diventa anche il loro personale derby del ricordo. Sarri guida una Lazio che punta a consolidare ambizioni europee, mentre Fàbregas è al secondo anno come allenatore, e continuerà a trasmettere al suo Como idee moderne e coraggiose.

Non c’è rancore, ma reciproco rispetto. Fàbregas ha spesso parlato del “Sarri-ball” come di un calcio stimolante, mentre il tecnico biancoceleste ha riconosciuto nello spagnolo un professionista intelligente e di grande lettura tattica. La sfida al Sinigaglia, quindi, non è solo una gara di campionato: è la fotografia di due percorsi che si sono incrociati, separati e ora di nuovo riavvicinati.

Calciomercato Lazio, il calciatore è pronto a lasciare Formello nei prossimi giorni: le ultime

I pensieri della squadra di Maurizio Sarri sono ora focalizzati esclusivamente sull’attesissimo esordio in campionato di domani contro il Como di Cesc Fabregas. Il match dello Stadio Giuseppe Sinigaglia si prospetta essere un arduo banco di prova per la Lazio, volenterosa di partire con il piede giusto la nuova stagione.

Tuttavia, una voce sta invadendo i corridoi di Formello: il calciatore scontento sarebbe già con le valigie pronte per partire. Il DS Fabiani e il Presidente Lotito già ne hanno parlato e, insieme ad un colloquio con mister Sarri, sono d’accordo nel far partire il giocatore: sarà lui la pedina per smuovere il calciomercato Lazio, almeno in uscita.

La Lazio aveva bisogno di vendere, dato il problema che persisteva con le liste della Serie A, e – finalmente – la volta sembra esser arrivata. Come riporta il noto portale di calciomercato Transferfeed, Samuel Gigot è fuori dal progetto tecnico di Maurizio Sarri, ed è prossimo alla partenza.

Il francese ha giocato solo un’amichevole nella preparazione pre-stagionale, contro la Primavera biancoceleste. Come riportato anche da Tuttomercato, l’ex Marsiglia è stato ufficialmente inserito sul mercato e dovrebbe lasciare la Lazio già nei prossimi giorni.

Le offerte arrivate alla dirigenza biancoceleste non risultano essere ancora soddisfacenti, ma la società è fiduciosa di trovare una quadra molto presto.

Lazio parte per Como in vista della sfida di domani: gli scatti social

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La Lazio è partita alla volta di Como per la prima giornata di campionato, in programma domani allo Stadio Giuseppe Sinigaglia. Gli uomini di Maurizio Sarri vogliono partire subito con il piede giusto, seppur consapevoli delle insidie che attenderanno la squadra sulle sponde del Lago di Como.

Come di consueto, il club ha condiviso alcuni scatti sui propri canali social ufficiali, immortalando i calciatori in partenza dall’aeroporto e durante il viaggio verso la Lombardia. Tra sorrisi e concentrazione, il gruppo appare compatto e determinato a fare bene contro la formazione di Cesc Fabregas.

Grande curiosità anche tra i tifosi: l’attesa per la sfida è alta, e sono previsti migliaia di supporters laziali pronti a colorare di biancoceleste il settore ospiti del “Sinigaglia”. Come suggerisce l’ANSA, dei disagi ci sono stati, soprattutto tra i fan biancocelesti, ma la situazione sembrerebbe esser stata ben gestita da parte delle autorità di competenza.

Lazio e Como si ritroveranno così a incrociare i propri destini dopo anni: per i padroni di casa sarà un appuntamento storico davanti al proprio pubblico, per i capitolini invece un test importante in questa nuova stagione targata Sarri-bis. Ciò che ci riserverà il futuro, come cantava Il Maestro: “lo scopriremo solo vivendo”.

Gli scatti della partenza dei biancocelesti:

Sassuolo Napoli, le formazioni ufficiali della 1a giornata: Meret o Milinkovic in porta per Conte?

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NAPOLI (4-1-4-1): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Olivera; Lobotka; Politano, Anguissa, De Bruyne, McTominay; Lucca (All.: Conte)

SASSUOLO (4-3-3): Turati; Walukiewicz, Romagna, Muharemovic, Doig; Koné, Lipani, Boloca; Berardi, Pinamonti, Laurienté (All.:Grosso)

Le formazioni di Napoli e Sassuolo presentano diversi spunti interessanti in vista della sfida delle ore 18:30. Antonio Conte conferma il suo Napoli con il 4-1-4-1, un sistema che garantisce compattezza difensiva e allo stesso tempo grande spinta sulle corsie.

Tra i pali c’è Meret, protetto da una retroguardia che vede Di Lorenzo e Olivera sulle fasce, con Rrahmani e Juan Jesus al centro. Davanti alla difesa agisce Lobotka, cervello e metronomo della squadra, incaricato di dare equilibrio.

A centrocampo spiccano i nomi di Anguissa e soprattutto De Bruyne, il grande colpo estivo: la sua qualità e la sua visione di gioco possono cambiare il volto della manovra partenopea. Sulle fasce Politano e McTominay, quest’ultimo adattato in posizione offensiva, mentre in avanti Conte si affida alla fisicità di Lucca, atteso a un test di maturità in un ruolo da protagonista.

Il Sassuolo di Fabio Grosso risponde con il consueto 4-3-3. In porta Turati, mentre la difesa si affida alla coppia centrale Romagna-Muharemovic, con Doig a sinistra e Walukiewicz a destra.

In mezzo al campo la gioventù di Lipani e Koné, insieme alla regia di Boloca. In attacco, tridente di grande velocità e imprevedibilità: Berardi, Pinamonti e Laurienté. Una formazione che punta su freschezza e rapidità per sorprendere il Napoli, anche se sulla carta il divario tecnico resta netto.

Como Lazio, invasione biancoceleste al Sinigaglia: i numeri

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Il popolo biancoceleste risponde presente. Per l’esordio stagionale contro il Como, lo Stadio Giuseppe Sinigaglia si prepara ad accogliere una vera e propria ondata di tifosi della Lazio. I 980 biglietti messi a disposizione per il settore ospiti sono stati polverizzati in pochi minuti, a conferma di una passione che non conosce distanze né restrizioni.

Nonostante le rigide misure imposte dalla Questura – che ha vietato la vendita di tagliandi ai residenti del Lazio in tutti i settori diversi da quello ospiti – l’entusiasmo dei supporter biancocelesti non si è fermato.

Il fascino del Sinigaglia, con i suoi poco più di 10.500 posti e la suggestiva cornice del lago, si prepara così a trasformarsi in teatro di una sfida che va oltre il calcio. Non solo debutto in campionato, non solo l’inizio del Sarri-bis: per la Lazio sarà anche una questione di appartenenza, con i tifosi a trascinare la squadra in una partita che si annuncia intensa dentro e fuori dal campo.

L’esodo biancoceleste a Como è l’ennesima dimostrazione di un amore incondizionato, già ampiamente apprezzato dal Presidente Lotito tramite una lettera special dedicata ai tifosi. Una macchia biancoceleste pronta a riempire lo stadio, dando a Sarri e ai suoi uomini la spinta necessaria per cominciare con il piede giusto la nuova stagione.

Lazio, chi sarà il portiere titolare tra Mandas e Provedel domani? Ballotta non ha dubbi

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Marco Ballotta, ex portiere biancoceleste, ha parlato della nuova stagione che attende la Lazio di Sarri in un’intervista esclusiva rilasciata a News.superscommesse.it. Nell’estratto seguente, Marco condivide le sue impressioni in merito a chi dovrà essere l’estremo difensore titolare tra Mandas e Provedel.

Alla domanda posta “da portiere, cosa pensi del dualismo tra i pali per la porta biancoceleste? Preferisci Mandas o Provedel?Ballotta ha risposto in questo modo:

“Io credo che Provedel meriti il posto da titolare. L’anno scorso ha avuto una stagione un po’ particolare, forse anche per motivi extra-calcio da quello che ho saputo, ma è un ottimo portiere che ha già fatto stagioni importanti.”

Il focus delle sue dichiarazioni si è anche successivamente spostato sul compagno di reparto Christos Mandas. Il greco ha dato più sicurezze del portiere italiano sia nella passata stagione che durante le amichevole pre-stagionali. Ecco le parole:

“Mandas poi si è meritato il posto l’anno scorso, ma credo che l’italiano se lo riprenderà: peraltro è anche più bravo coi piedi, quindi più funzionale al gioco di Sarri. In ogni caso non valuto un portiere solo da come gioca coi piedi, io credo che lui dimostrerà che la scorsa stagione sia stata solo un momento negativo nel suo percorso”

Il ritorno del “Comandante”: il Sarri-bis alla Lazio tra cuore e sfide personali

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Il nuovo capitolo tra la Lazio e Maurizio Sarri è ufficialmente cominciato. Dopo l’addio burrascoso del marzo 2024, il tecnico toscano è tornato sulla panchina biancoceleste, firmando un biennale con opzione per un terzo anno legato alla qualificazione in Champions League.

Una scelta che lo stesso allenatore ha definito “più facile dal punto di vista sentimentale che intelligente”, ma che ha riacceso la passione di un popolo che non aveva mai smesso di invocare il suo nome.

Il “Sarri-bis” nasce però in condizioni particolari. La Lazio è infatti bloccata sul mercato per via dei vincoli COVISOC: niente nuovi acquisti, solo rientri dai prestiti e occasioni a parametro zero. Una limitazione pesante, che Sarri ha accettato con responsabilità, dichiarando: “Non lascio un club in difficoltà”.

Toccherà quindi al gruppo già presente trovare nuove energie per affrontare una stagione che si annuncia complessa.

Gli obiettivi non sono stati nascosti: riportare la Lazio in Europa è la priorità, con la Conference come base minima, e l’eventuale qualificazione in Champions come sogno concreto. Un percorso che parte subito con il debutto di domani a Como, sfida che si preannuncia insidiosa ma che servirà per testare subito la fame del gruppo.

I tifosi hanno risposto con entusiasmo: i 29mila abbonamenti sottoscritti lo dimostrano, così come le parole di Zaccagni alla vigilia — “Con Sarri possiamo stupire”. Il Comandante è tornato, e con lui la speranza di una Lazio capace di andare oltre i propri limiti. Ora resta da capire se il cuore, da solo, potrà bastare per scrivere un’altra stagione memorabile.

Como Lazio: i precedenti tra le due squadre

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La sfida tra Como e Lazio, in programma questa settimana, porta con sé un curioso storico di confronti. Nel corso della storia, i confronti tra i lariani e i biancocelesti sono stati complessivamente 29, con un bilancio nettamente favorevole alla Lazio: 14 vittorie, 10 pareggi e 5 successi del Como.

Analizzando più nel dettaglio gli incontri disputati in Serie A, il quadro non cambia: sono 18 le sfide tra le due squadre in massima serie, con la Lazio a guidare ancora una volta grazie a 9 vittorie, mentre il Como ha raccolto 5 successi e 4 incontri sono terminati in pareggio.

Il fattore campo, però, rappresenta un elemento da considerare: tra le mura amiche del Sinigaglia, il Como ha messo a segno 4 vittorie su 9 confronti, lasciando appena 3 successi ai biancocelesti, mentre 2 gare si sono concluse in parità.

L’ultimo precedente, datato 31 ottobre 2024, ha visto la Lazio imporsi con un netto 5-1 in trasferta, dimostrando la forza della squadra allora allenata da Marco Baroni anche lontano dall’Olimpico.

Nonostante questo, la trasferta sul lago di Como resta insidiosa, come conferma la storia: la squadra capitolina dovrà confermare concentrazione e determinazione per partire con il piede giusto in campionato, soprattutto ora che la realtà dei lariani sta prendendo piede nel calcio italiano.

Per Sarri, quindi, si tratta di una sfida da non sottovalutare: il Como può contare sul fattore campo, ma i biancocelesti puntano a replicare le prestazioni convincenti della scorsa stagione contro Fabregas e iniziare il campionato con il botto.

L’ANSA attacca i tifosi laziali: biglietti acquistati con falsa residenza

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È di pochi minuti fa la notizia lanciata direttamente dall’ANSA: la Questura di Como ha chiesto alla Società Como 1907 l’annullamento dei titoli validi, per la partita di domani Como-Lazio, acquistati per i settori di casa i cui titolari sono residenti nella Regione Lazio, la cui vendita era stata bloccata.

Di seguito il comunicato di una delle principali agenzie di informazione multimediale nella nostra penisola e nel mondo, l’ANSA:

La Questura di Como, dopo gli accertamenti effettuati con la collaborazione dell’Ufficio Anagrafe del Comune, ha chiesto alla Società Como 1907 l’annullamento dei titoli validi per la partita Como Lazio, in programma allo Stadio Sinigaglia domani, acquistati per i settori di casa, i cui titolari sono risultati residenti nella regione Lazio e che, al momento dell’acquisto, hanno inserito fittiziamente dati anagrafici diversi o un’altra residenza rispetto a quella reale.

Questo in palese violazione della determinazione nr. 32/2025 dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive e delle conseguenti disposizioni del Gruppo operativo sicurezza.

La Questura invita a non andare allo Stadio senza un valido titolo d’accesso. Inoltre sono al vaglio dell’Autorità di Pubblica sicurezza le condotte di chi ha acquistato i biglietti in quel modo per ogni altra valutazione di tipo amministrativo oltre alle eventuali responsabilità penali

Como Lazio: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

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La Serie A 2025/26 è pronta a partire e uno dei match più attesi della prima giornata è quello tra Como e Lazio. Al “Sinigaglia” andrà in scena una sfida affascinante tra due realtà diverse ma ugualmente ambiziose: i lariani, reduci da una stagione sorprendente chiusa al decimo posto, e i biancocelesti di Maurizio Sarri, chiamati a iniziare con il piede giusto per non perdere terreno già dalle prime battute.

Dopo oltre vent’anni di assenza, il Como è tornato stabilmente in Serie A e, con il progetto tecnico guidato da Cesc Fàbregas, punta a consolidarsi nella parte sinistra della classifica. Dall’altra parte la Lazio vuole riprendersi la zona europea e il debutto in terra lombarda sarà un banco di prova immediatamente significativo.

Orario e diretta tv

Como-Lazio si giocherà domenica 24 agosto 2025 con fischio d’inizio alle 18:30. La partita sarà trasmessa in esclusiva su DAZN, con possibilità di seguirla anche in streaming su pc, smartphone e smart tv compatibili.

Probabili formazioni

Maurizio Sarri dovrebbe affidarsi al suo classico 4-3-3, con Provedel tra i pali, la coppia Gila Provstgaard al centro della difesa e Marusic e Nuno Tavares sugli esterni. In mezzo al campo spazio a Guendouzi, Rovella e Dele-Bashiru, mentre in attacco il tridente sarà composto da Cancellieri, Castellanos e Zaccagni.

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Provstgaard, Gila, Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru; Cancellieri, Castellanos, Zaccagni

Il Como, forte del sostegno del proprio pubblico e della crescita di uomini chiave, si presenterà con un undici compatto, pronto a sfruttare la qualità tecnica e le ripartenze veloci.

Lazio U17 conquista il terzo posto alla Scopigno Cup: Ledesma, il fenomeno che ruba la scena!

La Lazio U17 brilla alla Scopigno Cup con un bronzo inaspettato!

Ma come ha fatto la giovane squadra biancoceleste a conquistare il terzo posto in un torneo così competitivo? Con un debutto promettente per l’ex campione Ledesma, questa edizione ha riservato sorprese e riconoscimenti che non puoi perderti. #ScopignoCup #LazioYouth #CalcioGiovani

Dopo quattro giorni di emozioni intense, la 33^ edizione della Scopigno Cup, dedicata alla categoria Under 17, si è chiusa con la Lazio al terzo posto. Guidati da Cristian Daniel Ledesma, al suo debutto sulla panchina biancoceleste, i giovani talenti della squadra classe 2009 hanno dimostrato grinta e potenziale, lasciando il segno in un torneo internazionale di alto livello.

L’avventura è iniziata con un pareggio contro la Roma, dove i biancocelesti hanno creato numerose occasioni ma non sono riusciti a segnare, terminando 0-0. La svolta è arrivata nella seconda gara, con una vittoria netta sui danesi del Midtjylland per 3-1, grazie alle reti di Bagliesi, Mennea e Lulaj. Con questi quattro punti, la Lazio ha staccato il biglietto per le semifinali, beneficiando anche della sconfitta della Roma contro la squadra danese.

Le cose si sono complicate nella semifinale contro il Napoli, che aveva dominato le sue precedenti sfide contro Benevento e Avellino. I biancocelesti si sono trovati sotto di un gol dopo appena 3 minuti, e nonostante un tentativo disperato di Lulaj che ha sfiorato il pareggio, non sono riusciti a ribaltare la situazione. Con l’espulsione di Ferrante, la squadra ha giocato in inferiorità numerica, e il Napoli ha difeso il vantaggio con determinazione fino al fischio finale.

Alla fine, la Lazio Under 17 ha dovuto accontentarsi del terzo posto e della medaglia di bronzo, chiudendo il torneo a testa alta. Non solo: Ledesma ha ricevuto un riconoscimento speciale con il ‘premio alla carriera’, mentre Lukas Bruscaglia, arrivato quest’estate dall’Urbetevere, si è portato a casa il ‘Nicholas Graziani’ come miglior giovane promessa, inclusa una borsa di studio dal valore di 20 mila euro dal Roma City Institute.

Ora, con la Scopigno Cup alle spalle, la Lazio è pronta a concentrarsi sul campionato, che scatterà il 31 agosto, per continuare a stupire con questi promettenti talenti in ascesa.

Rovella alla Lazio: Sfida Sarri e il suo critico interiore per un posto in squadra

Nicolò Rovella: la stagione della svolta per il centrocampista della Lazio?

Cosa succederà se Nicolò Rovella riuscirà a riconquistare il suo posto al cuore del gioco biancoceleste, scalando le gerarchie e puntando dritto alla Nazionale? Una stagione carica di aspettative attende il giovane playmaker, con l’opportunità di riprendere un cammino interrotto e dimostrare il suo vero valore. #Lazio #Rovella #CalcioItaliano

La stagione 2025/26 per Nicolò Rovella si annuncia come un capitolo decisivo, un’opportunità per riannodare quel filo interrotto e spiccare definitivamente il volo nel cuore del centrocampo della Lazio. Dopo un percorso bruscamente fermato, il ritorno del tecnico che per primo ha creduto in lui rappresenta una chance unica per ripartire e trasformare quel talento purissimo in un ruolo da protagonista assoluto.

Non è stato facile all’inizio: arrivato a Formello, Rovella ha dovuto pazientare dietro a Danilo Cataldi nelle gerarchie. Ma con professionalità e prestazioni sempre più convincenti, ha scalato posizioni passo dopo passo, mostrando una crescita costante in personalità e lettura del gioco. La sua abilità nel dettare i tempi e quell’aggressività nel recupero palla hanno conquistato la fiducia dell’ambiente, trasformando un ruolo marginale in uno da titolare indiscusso.

Il culmine della sua carriera fino a ora è arrivato nella passata stagione, con prestazioni di alto livello che gli hanno valso la meritata convocazione nella Nazionale maggiore. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il nuovo Commissario Tecnico lo tiene d’occhio come un profilo promettente per il futuro azzurro. Ora, Rovella mira a rendere questa chiamata una costante, sapendo che deve brillare con la Lazio per convincere tutti. Con la concorrenza di Cataldi, sembra pronto a prendersi le chiavi della mediana, mentre insegue anche il suo primo, attesissimo gol con la maglia biancoceleste. Sarà lui il regista che tutti aspettano?