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Lazio news, ecco quanto incasserà Lotito dai diritti televisivi

Lazio news – I diritti televisivi stanno diventando sempre di più un fattore determinante nel nostro calcio, il così detto “calcio moderno“. Ormai, la maggior parte delle entrate a bilancio di una società calcistica dipendono da quello.

A tal proposito, il fare o il non fare le coppe europee incide, e non poco, sul dato delle cifre guadagnate. Ciò influenza in maniera irreversibile anche il calciomercato di un determinato club; Lazio come dimostrazione.

Lazio news, biancocelesti agli ultimi posti tra le big per le cifre guadagnate

Lazio news – La società del Presidente Claudio Lotito incasserà in questa stagione dai diritti televisivi 55 milioni di euro. Possono sembrare tanti, ma la realtà è che in confronto ad altre realtà del calcio italiano sono pochissimi. La cifra non prende in considerazione le amichevoli di questi giorni.

A remare contro la dirigenza del Direttore Angelo Fabiani c’è il mancato accesso alle coppe europee rimediato dalla gestione nella passata annata di mister Marco Baroni, terminato al settimo posto in classifica in Serie A.

Lazio news
Lazio news, il Presidente Claudio Lotito incasserà meno di tutti dai diritti televisivi, ma la colpa non è la sua (Foto Fraioli)

Gli strascichi della scorsa stagione dovevano avere pur delle conseguenze, ed eccole qua. Ora pienamente nelle mani di Lotito la gestione economico-finanziaria di quella cifra. La speranza è quella di far risuonare il quanto prima l’inno di qualche coppa UEFA allo Stadio Olimpico, e di far passare il quanto prima questa orribile estate per i tifosi biancocelesti.

Disastro per Sarri: Infortuni di Patric e Gigot complicano la Lazio in Turchia

Emergenza in difesa per la Lazio: infortuni che potrebbero ribaltare le carte

Scopri come gli infortuni di Patric e Gigot stanno creando un’emergenza nel reparto arretrato della Lazio, mettendo alla prova la preparazione della squadra in vista della stagione. Con sessioni di allenamento in Turchia che procedono tra venti piacevoli e pomeriggi liberi, ci chiediamo: questi imprevisti cambieranno davvero gli equilibri? #Lazio #Calcio #InfortuniDifesa

Un piacevole vento soffia sul centro sportivo Turgay Ciner, dove la Lazio sta lavorando per raggiungere la migliore condizione fisica e trovare quegli automatismi utili per la prossima stagione. Come riporta il Corriere dello Sport, la squadra ha svolto una seduta di scarico in mattinata, seguita da un lavoro in campo, prima di godersi il pomeriggio libero.

La missione turca del gruppo prosegue con il 4-3-3, e al momento non sono arrivati segnali di cambi tattici imminenti. Tuttavia, il reparto difensivo è in allerta: Patric e Gigot non sono con il gruppo. L’ex Barcellona B si è fermato per una lesione muscolare di media entità al retto femorale sinistro, con uno stop stimato in un mese. Il suo infortunio, che arriva dopo una stagione in cui ha collezionato 18 presenze, potrebbe offrire una nuova chance a Gigot.

Il francese, riscattato dall’Olympique Marsiglia a giugno, era scivolato indietro nelle gerarchie, diventando il quinto centrale. Ora, bloccato da una lombosciatalgia, potrebbe rivedere cambiare il suo scenario e avere nuove opportunità, soprattutto considerando che era uno degli elementi a rischio taglio dalla lista. Con questi sviluppi, la Lazio dovrà navigare tra incertezze per rafforzare il suo reparto arretrato.

Galatasaray Lazio, ecco dove vederla: diretta streaming o canale tv in chiaro?

Galatasaray Lazio – Ci siamo. Nella giornata di domani 2 agosto, la Lazio di Maurizio Sarri affronterà il Galatasaray di Victor Osimhen. La sfida rappresenterà il terzo incontro amichevole pre stagionale di Mattia Zaccagni e compagni, dopo i due precedenti contro l’Avellino e il Fenerbahce di Mourinho.

Galatasaray Lazio, dove sarà possibile assistere in TV al match?

Galatasaray Lazio – I turchi guidati da Okan Buruk hanno già avuto modo di affrontare una formazione italiana: il Cagliari. I sardi sono stati battuti con il risultato finale di 3 a 1 lo scorso 23 luglio nella partita della Raiffeisen Arena di Linz, in Austria.

Impegno stuzzicante, quindi, per i ragazzi di Maurizio Sarri, che esordiranno in campionato il prossimo 24 agosto in una trasferta per nulla banale: contro il Como di Cesc Fabregas. Per questo motivo, il Direttore Sportivo Angelo Fabiani e il Presidente Claudio Lotito hanno voluto regalare una sfida calorosa al nuovo mister e ai suoi.

La partita segna il calcio di inizio dalle ore 20:00 e sarà visibile esclusivamente per chi abbia completato l’abbonamento alla piattaforma DAZN. Nessun costo aggiuntivo verrà selezionato per la completa visione dell’evento. Ci mancherebbe altro visti gli ultimi dati usciti sul mondo Lazio da mettersi le mani nei capelli.

Galatasaray Lazio
Galatasaray Lazio, biancocelesti pronti per la terza amichevole pre stagionale contro Victor Osimhen (Foto Fraioli)

Isaksen a terra per mononucleosi: La Lazio in ansia per i verdetti medici che potrebbero cambiare tutto

La Lazio aspetta gli esiti degli esami di Isaksen per la mononucleosi: soluzioni in campo per colmare il vuoto

La preparazione della Lazio sta affrontando ostacoli significativi a causa di diverse assenze, con quella di Gustav Isaksen che pesa particolarmente in attacco. Il giovane attaccante danese è fermo per mononucleosi, una condizione che non solo gli ha fatto saltare numerose sedute di allenamento, ma lo obbligherà a ricominciare quasi da zero per recuperare la forma fisica.

Come riportato dal Corriere dello Sport, le condizioni di Isaksen sono in miglioramento, ma il giocatore è ancora debilitato e ha bisogno di un programma atletico specifico per recuperare il tempo perso. È stato sottoposto a esami medici per verificare se la malattia si è finalmente negativizzata, e la sua assenza sta creando un vuoto evidente nella squadra.

Nelle ultime due settimane senza l’ex Midtjylland, la Lazio ha dovuto sperimentare alternative nell’attacco. Ad esempio, nell’amichevole contro il Fenerbahçe, al suo posto è stato schierato Cancellieri, poi sostituito da Noslin nel secondo tempo. Questa mancanza complica la fase di preparazione e l’organizzazione del reparto offensivo, soprattutto mentre la squadra cerca di superare i problemi di scarso rendimento in avanti. Il suo recupero sarà cruciale non solo per Isaksen, ma anche per le scelte tattiche del tecnico e per rafforzare l’attacco biancoceleste.

Lazio, Lotito spendaccione ma senza risultati: il dato che preoccupa

Il Presidente della Lazio Claudio Lotito è da tempo nell’occhio del ciclone delle proteste dei tifosi biancocelesti. Il patron romano è reo, a detta di molti supporters, di non badare alle finanze e all’economia della sua società. Tuttavia, i dati ci dimostrano altro altro. Ma sono numeri tutt’altro che rassicuranti.

Lazio, biancocelesti inseriti in una classifica da far rabbrividire

Il noto sito Transfermarkt ha stilato una classifica delle squadre che hanno speso di più dal 2001/02 senza vincere nemmeno una volta il tanto agognato scudetto. In questa speciale classifica è presente anche la Lazio, la quale si posiziona al quindicesimo posto con 796.9 milioni di euro spesi.

Per la felicità dei tifosi, la graduatoria è stata compilata su scala europea. E per grande soddisfazione della Curva Nord: nelle prime due posizioni troviamo il Tottenham e la Roma. Gli inglesi al primo posto e i giallorossi al secondo (1.54 miliardi di euro spesi). Insomma, non una novità per i perenni campioni d’agosto del nostro calcio.

Lazio, maledizione scudetto o altro sotto?

La Lazio è andata più volte vicino al poter lottare per il tricolore negli ultimi anni. Celebre la stagione sotto la guida di Simone Inzaghi nel 2019-20, poi fermata causa Coronavirus. Tra l’altro, quella fu la stagione in cui Ciro Immobile riuscì nell’impresa di eguagliare il record di Gonzalo Higuain delle 36 reti stagionali in Serie A.

Lazio
Lazio, Simone Inzaghi unico allenatore biancoceleste ad essersi quantomeno avvicinato alla conquista del tricolore

Se volessimo, con tanta fantasia, potremmo inserire anche la penultima annata di Maurizio Sarri, culminata con un soddisfacente secondo posto. Anche se in quel caso i biancocelesti arrivarono a -17 dal Napoli primo.

Sarri nel dilemma rovente: Cataldi o Rovella, chi domerà il caos in mediana?

La Lazio e i dubbi a centrocampo: un rebus che tiene tutti con il fiato sospeso

Con il campionato alle porte, i biancocelesti sono alle prese con scelte cruciali in mediana: chi tra Cataldi e Rovella guiderà la regia? Sarà il 4-3-3 a dominare o il 4-3-1-2 potrebbe fare la differenza? Preparatevi a scoprire come si evolverà questa intrigante sfida tattica. #Lazio #Calcio #SerieA #Centrocampo

Mancano poco più di venti giorni all’inizio del campionato, e la situazione in casa Lazio è piena di interrogativi che tengono tutti in tensione. Come un puzzle ancora incompleto, la squadra naviga tra opzioni tattiche, con la scelta tra Cataldi e Rovella che emerge come il nodo principale. Come sottolinea il Corriere dello Sport, il tecnico si interroga non solo su questo ballottaggio, ma anche sul ruolo di Dele-Bashiru e sul modulo ideale: 4-3-3 o 4-3-1-2? Se da un lato la difesa sembra aver trovato equilibrio, è il centrocampo il vero motore da accendere per rendere l’attacco più letale.

Le prossime amichevoli saranno decisive per svelare questi misteri, alimentando l’attesa tra i tifosi. L’ultimo test contro il Galatasaray in Turchia manterrà il 4-3-3, ma al rientro a Formello potrebbero emergere novità sul 4-3-1-2, già accennato nei giorni scorsi. È un approccio graduale, pensato per non disorientare il gruppo: prima stabilizzare la difesa, poi dinamizzare il resto. Eppure, l’offensiva resta un punto debole, con evidenze come Taty e Dia rimasti senza munizioni in tutte le amichevoli, specialmente contro il Fenerbahçe, che lasciano spazio a molte domande su come migliorare la finalizzazione.

Al centro di tutto c’è il dilemma del regista, un vero rompicapo che potrebbe cambiare le sorti della stagione. Il tecnico ha sempre apprezzato Cataldi per le sue doti di palleggiatore e la sua capacità di verticalizzare il gioco. D’altra parte, Rovella si è imposto come un corridore instancabile proprio sotto questa gestione, dimostrando grande impegno. Anche se oggi Cataldi appare più pronto, è Rovella ad aver iniziato titolare contro Avellino e Fenerbahçe. E non è finita qui: la mezzala sinistra resta un’incognita, con Dele-Bashiru che sta lottando per integrarsi nei meccanismi, nonostante l’iniziale entusiasmo. Come si risolverà questo intrigo tattico? La risposta arriverà presto sul campo, e i fan non vedono l’ora.

IL TEMPO VOLA - Lazio, passati 5 anni da un momento leggendario: tifosi commossi

Sono già passati cinque lunghi anni da un evento che ha reso orgogliosi i tifosi biancocelesti di tifare Lazio. Per una volta, i supporters della Curva Nord hanno potuto vedere un proprio beniamino raggiungere qualcosa di tangibile, reale. E questo non verrà mai dimenticato nella città eterna.

Lazio, anche la società ricorda sul proprio sito ufficiale l’accaduto

La stessa S.S. Lazio ha voluto ricordare sul proprio sito ufficiale il quinto compleanno del suddetto evento. Il tempo vola, ma non sembrano realmente passati cinque anni da quando Ciro Immobile insaccò nella porta dello Stadio Diego Armando Maradona la sua 36esima rete stagionale. Record assoluto.

Il primato è detenuto da re Ciro e da Gonzalo Higuain. Per un gioco del destino, Immobile siglò quella rete proprio nello stadio che ha visto “il pipita” entrare nella leggenda. D’altronde, quale luogo non potrebbe essere pertinente per fare la storia se non uno intitolato a uno dei migliori di sempre, se non il migliore.

Il dibattito sulla purezza dei 36 gol tra l’italiano e l’argentino è vivo tutt’ora. Qualcuno sostiene la solita retorica, ormai antiquata, sui calci di rigore battuti dal capitano biancoceleste, altri la buttano sulla forza universale del calciatore. Ma la verità è una sola: la Lazio ha potuto contare su uno dei migliori attaccanti, per numeri, degli ultimi anni.

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Lazio, Immobile festeggia i cinque anni da quella rete che lo fece entrare nella leggenda

Tral’altro, Gonzalo Higuain riuscì ad arrivare a quella cifra sotto la guida di Maurizio Sarri, attuale allenatore della Lazio. Punta di riferimento del 4-3-3 del suo Napoli, il tecnico toscano nel corso della sua carriera si sta evolvendo.

Materazzi sfida la SLA come un vero gladiatore del campo: la famiglia lancia la controffensiva per una terapia rivoluzionaria

#DrammaFamigliaMaterazzi: Matteo, agente FIFA e fratello del campione del mondo Marco, combatte contro una rara forma di SLA che sta sconvolgendo il mondo del calcio. #SolidarietàCalcio #BattagliaSLA

Immaginate il mondo del calcio, sempre pieno di vittorie e gol spettacolari, improvvisamente oscurato da una notizia che lascia tutti senza fiato: Matteo Materazzi, 49 anni, un agente FIFA ben conosciuto nel giro, sta lottando contro una rara mutazione di SLA. Figlio dell’ex tecnico della Lazio Beppe e fratello di Marco, l’ex campione del mondo, Matteo è una figura familiare per molti appassionati, non solo per il suo lavoro ma anche per le sue apparizioni in TV. La moglie Maura ha condiviso questa storia straziante, lanciando una raccolta fondi su GoFundMe per coprire i costi enormi della malattia, e il mondo dello sport ha risposto con un’onda di supporto che fa riflettere su quanto il calcio unisca le persone nei momenti più duri.

La diagnosi è arrivata a settembre 2024, e da allora tutto è precipitato in modo rapidissimo, come spesso accade con questa malattia incurabile. Maura ha descritto l’evoluzione drammatica della condizione di Matteo, spiegando come “In pochi mesi Matteo… finisce in carrozzina perdendo velocemente l’uso delle gambe.” È un dettaglio che porta il lettore dritto nel mezzo di questa lotta, facendoci chiederci come una vita così attiva possa cambiare così in fretta. Ora, la situazione è ancora più critica: “Ad oggi nemmeno le braccia funzionano più, muove solo un pochino le mani. Purtroppo la malattia sta avanzando molto velocemente e ha da poco preso anche la parte respiratoria.” Queste parole, pronunciate da chi vive la realtà quotidiana, aggiungono un tocco umano e commovente, invitando tutti a riflettere sull’impatto reale della SLA.

Le sfide economiche sono altrettanto schiaccianti, con la famiglia alle prese con spese che superano l’immaginabile. Uno studio di AISLA evidenzia che un paziente con SLA può arrivare a spendere circa 100.000 euro all’anno per ausili e adattamenti, e Maura sottolinea come l’ASL non sempre offra il supporto necessario. È un aspetto che rende la storia ancora più intrigante: come una malattia rara possa non solo colpire il corpo, ma anche le finanze, spingendo la famiglia a cercare aiuto esterno per affrontare una battaglia che sembra infinita.

Tuttavia, c’è un barlume di speranza che tiene viva la curiosità: una terapia ASO personalizzata, in fase di studio alla Columbia University, potrebbe essere la chiave per Matteo. Si tratta di un trattamento complesso e costosissimo – un milione e mezzo di dollari – progettato appositamente per la sua mutazione rara. Maura e la famiglia stanno facendo appello alla comunità, non solo per Matteo, ma per tutti coloro che condividono questa condizione, e le donazioni stanno arrivando da figure del calcio come la famiglia di Sinisa Mihajlovic e la moglie di Simone Inzaghi. Questa ondata di solidarietà dimostra come, nei momenti più bui, il mondo dello sport possa unire le forze e ispirare un vero cambiamento, lasciando i lettori con la domanda: cosa possiamo fare per supportare storie come questa?

Lazio, la rivoluzione tattica da pazzi: il 4-3-1-2 e la coppia esplosiva Castellanos-Dia

La Lazio pronta a cambiare marcia contro il mal di gol: trequartista e la coppia Castellanos-Dia in campo! #Lazio #SerieA #Calcio

La squadra biancoceleste è alle prese con un dilemma familiare, ma potrebbe aver trovato la ricetta giusta per superare le difficoltà offensive. Dopo la tournée turca, i tempi sembrano maturi per una vera e propria rivoluzione tattica, con l’obiettivo di renderla operativa fin dall’inizio del campionato. Senza indugi, si fa strada il 4-3-1-2, un modulo che promette di fluidificare la manovra in attacco senza sacrificare l’equilibrio difensivo già dimostrato. Come rivela La Gazzetta dello Sport, questo schema non si allontana granché dal 4-3-3 sotto certi aspetti, ma è nella fase propositiva che le cose diventano davvero intriganti: il campo viene occupato in modo più compatto, favorendo un dialogo più stretto tra gli attaccanti.

Al centro di questa evoluzione tattica c’è il ruolo del trequartista, una pedina chiave che potrebbe fare la differenza. Immaginate un giocatore in grado di innescare l’azione: nelle intenzioni, toccherà a Zaccagni, ma le alternative non mancano, con nomi come Pedro, Vecino e Dele-Bashiru pronti a subentrare. Eppure, l’aspetto più affascinante di questo passaggio al 4-3-1-2 è la possibilità di vedere in azione la coppia d’attacco Castellanos-Dia, schierati fianco a fianco. L’anno scorso, in un 4-2-3-1, erano stati posizionati uno dietro l’altro, ma ora l’idea è farli collaborare direttamente, sfruttando le loro differenze per creare imprevedibilità.

Nonostante le caratteristiche diverse, Castellanos e Dia condividono un punto in comune: entrambi rendono al massimo quando possono interagire con un’altra prima punta. Questo apre scenari interessanti, con opzioni che includono una seconda punta più “manovriera” come Pedro o Cancellieri. Insomma, con queste mosse, il problema del gol per la Lazio potrebbe presto essere solo un ricordo, rendendo l’attacco più letale e dinamico che mai.

Sarri molla il 4-3-3: cambio tattico per curare il flop offensivo della Lazio

La Lazio medita una svolta tattica per superare il mal di gol! #Lazio #Calcio #SvoltaTattica

Dopo la tournée in Turchia, la squadra biancoceleste sta valutando un cambiamento radicale nel suo approccio al campo, con l’obiettivo di superare le difficoltà in zona offensiva. Domani, nell’ultima amichevole a Istanbul contro il Galatasaray, i giocatori scenderanno in campo ancora con il consueto 4-3-3. Tuttavia, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, dal successivo test in Inghilterra contro il Burnley, potrebbe esserci un vero e proprio risvolto tattico, abbandonando il modulo usato negli ultimi dieci anni.

Questa “rivoluzione” appare inevitabile per affrontare quello che sta emergendo come il principale tallone d’Achille della formazione: la scarsa prolificità sotto porta. Le prime avvisaglie erano emerse nelle amichevoli contro la Primavera e l’Avellino, e la recente sconfitta contro il Fenerbahçe ha solo confermato le preoccupazioni, evidenziando quanto la squadra fatichi a creare pericoli nell’area avversaria.

Non mancano le attenuanti, come la condizione atletica ancora non ottimale e il focus del tecnico nel ripristinare una solida difesa dopo le lacune della scorsa stagione. Eppure, il problema in attacco sembra radicato, spingendo il “Comandante” a considerare un cambio di modulo per dare una scossa. Già nei primi giorni di ritiro, erano stati provati schemi alternativi come il 4-2-3-1 e il 4-3-1-2, ma per evitare confusione, si è preferito attendere, acquisendo prima certezze sulla fase difensiva prima di sperimentare pienamente.

Galatasaray, i turchi imbattuti, sfidano la Lazio: Pronti per un match da brividi?

La Lazio sfida il Galatasaray: un test rovente in Turchia!

Preparatevi a un’amichevole che promette scintille: la Lazio è pronta a sfidare il campione di Turchia, il Galatasaray, in un match che potrebbe rivelare sorprese inaspettate. Con una squadra turca carica di entusiasmo e rinforzi di lusso, i biancocelesti dovranno navigare tra pressioni e occasioni per brillare. #Lazio #Galatasaray #AmichevoleTurchia #CalcioInternazionale

La Lazio si appresta a un confronto impegnativo contro il Galatasaray, la squadra detentrice del titolo turco, che si è rafforzata con una campagna acquisti di alto livello. Gli arrivi di Jakobs, Sané e Osimhen hanno infuso nuova energia alla rosa, rendendo i turchi un avversario da tenere d’occhio. Immaginate il brivido di vedere come questi rinforzi possano cambiare le dinamiche sul campo, con mosse imprevedibili che potrebbero sorprendere chiunque.

L’atmosfera al Rams Park sarà elettrica, simile a quella vissuta contro il Fenerbahçe, o forse ancora più intensa. Domani, infatti, sarà l’occasione perfetta per presentare al pubblico il nuovo centravanti nigeriano Osimhen, accolto mercoledì all’aeroporto di Istanbul da migliaia di tifosi festanti. Questa accoglienza trionfale non fa che aumentare la curiosità: come influenzerà l’euforia dei fan sulla partita?

Fino a ieri sera erano stati venduti circa 30 mila biglietti, ma il numero è destinato a crescere notevolmente nelle prossime ore. Questo clima elettrizzante alimenterà sicuramente l’atteggiamento aggressivo della squadra turca, trasformando il match in un vero spettacolo di passione e intensità. Vi starete chiedendo: la Lazio saprà reggere questa pressione?

Infine, per la Lazio sarà un banco di prova fondamentale per testare il carattere e la personalità della squadra in vista dell’inizio del campionato. Dovrà dimostrare di aver appreso la lezione dalla prima amichevole, gestendo al meglio l’ambiente ostile e imponendo il proprio gioco con maggiore lucidità, magari costruendo una fase offensiva che catturi l’immaginazione di tutti. Un’opportunità unica per mostrare progressi e ambizioni sul campo internazionale.

Lazio fa impazzire: difesa da urlo, ma talento ballerino – Sfide da brivido!

La solidità difensiva guida il nuovo percorso della Lazio: segnali promettenti in vista

La caccia alla compattezza difensiva sta segnando l’inizio di un capitolo intrigante per la Lazio, con i primi risultati che lasciano intravedere miglioramenti. Immaginate una squadra che ricostruisce le basi di un successo passato: Sarri bis rappresenta proprio questo, l’equilibrio essenziale che ha permesso di conquistare quel secondo posto nella stagione 2022-2023. Le differenze tra l’attuale gruppo e quello di tre anni fa sono chiare, con variazioni evidenti in tecnica e esperienza, come evidenziato dallo stesso allenatore durante la presentazione. Eppure, c’è curiosità per come sta procedendo il lavoro: l’allenatore mira a raffinare anche il possesso palla, sperando che la fisicità e la velocità di alcuni giocatori portino a recuperi alti più frequenti, trasformando la squadra in qualcosa di più dinamico e imprevedibile.

In campo, i segnali iniziali sono timidi ma affascinanti, come osservato nell’ultima amichevole, dove Tavares ha dimostrato abilità nel primo tempo, leggendo con astuzia due passaggi lenti degli avversari sulla fascia sinistra. Questo potrebbe essere l’inizio di una evoluzione: con un miglioramento della condizione fisica e qualche certezza in più, la Lazio potrebbe emergere più pungente e versatile rispetto a quanto visto finora, persino nei momenti cruciali della prima esperienza del tecnico toscano sulla panchina biancoceleste. L’obiettivo è superare le sfide legate a un mercato non particolarmente incisivo, concentrandosi sulla crescita dei singoli e sull’organizzazione del gioco, per una stagione che promette di tenere tutti con il fiato sospeso.

Sarri insegna: prima sconfitta in Turchia fa sveglia alla Lazio sul campo ostile

La Lazio rimbalza dopo la delusione: cosa nasconde la ripresa degli allenamenti? #Lazio #Calcio #SerieA

Dopo la sconfitta contro il Fenerbahce, la Lazio ha rapidamente voltato pagina, tornando al lavoro con rinnovato entusiasmo per prepararsi all’avvio della stagione. I giocatori, ancora freschi della delusione per il ko in amichevole, si sono concentrati su sessioni mirate, consapevoli che ogni dettaglio conta per arrivare pronti all’esordio ufficiale.

Immersa nella serenità del centro d’allenamento del Kasimpaşa, situato nella parte residenziale di Kemerburgaz e circondato dalla foresta di Belgrado, la squadra ha ripreso gli esercizi. La sconfitta di misura contro il Fenerbahçe è stata causata da un solo episodio: un errore nella costruzione dovuto a scarsa lucidità, descritto come un passo falso ammissibile dopo le intense doppie sedute di allenamento. Nonostante la palpabile delusione sui volti dei biancocelesti al termine della partita, si trattava pur sempre di un test utile per valutare il ritmo e la coesione del gruppo.

Il giorno successivo, l’atmosfera era già più rilassata, con i giocatori che mostravano maggiore distensione anche durante il riscaldamento. Nel torello, Rovella e Cataldi hanno guidato con attenzione le rispettive file, concentrandosi sulla velocità e sulla preparazione fisica. Con poco più di tre settimane che separano la Lazio dall’esordio contro il Como, gli spunti positivi emergono dalla retroguardia, che ha dato segnali confortanti nel confronto di ripartenza.

In questa fase iniziale, l’obiettivo primario è la solidità difensiva, che è stata raggiunta. La linea si è mossa bene, protetta dagli altri reparti, e il Fenerbahçe ha trovato difficoltà a penetrare centralmente, costringendo il marcatore Kahveci a spostarsi spesso sugli esterni. Con il focus su questi aspetti, la squadra sta affinando i dettagli per un inizio di stagione promettente, alimentando curiosità su come evolverà il percorso verso i primi impegni ufficiali.

Calciomercato Lazio. Quando e come funziona la presentazione delle liste in Serie A

La composizione delle rose in Serie A: regole e vincoli per i club

Partecipare al campionato di Serie A comporta un’attenta pianificazione nella costruzione dell’organico, con scelte che devono essere orientate agli obiettivi sportivi e gestionali prefissati da ciascuna società. Tuttavia, le possibilità a disposizione dei dirigenti non sono illimitate: da alcune stagioni, infatti, anche il massimo campionato italiano si è dotato di un sistema di regolamentazione delle rose, ispirato in parte a quanto già previsto dalla UEFA per le competizioni internazionali.

Il quadro normativo introdotto dalla FIGC

A partire dalla stagione 2022/2023, con il Comunicato Ufficiale n. 29/A, la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha introdotto il cosiddetto “tetto alle rose”. La norma, emanata dal Presidente Federale, stabilisce che ogni club di Serie A debba trasmettere alla Lega – entro le ore 12:00 del giorno antecedente la prima gara di campionato – l’elenco dei 25 calciatori tesserati.

All’interno di questa lista devono obbligatoriamente figurare almeno 4 giocatori “formati in Italia”, nonché altri 4 “formati nel club” di appartenenza. In alternativa, qualora non vi siano calciatori cresciuti nel proprio settore giovanile, è possibile inserire fino a 8 elementi formati sul territorio nazionale, mantenendo invariato il limite totale di 25 tesserati.

La definizione di “giocatori formati nel club”

Ai fini regolamentari, per “calciatori formati nel club” si intendono quei giocatori che, tra il compimento del 15° e del 21° anno di età (o rispettivamente dall’inizio e fino al termine delle stagioni in cui hanno raggiunto tali età), siano stati tesserati in via definitiva per la medesima società per un periodo complessivo, anche non continuativo, di almeno 36 mesi oppure per tre stagioni sportive intere. Tale definizione prescinde dalla nazionalità o dall’età anagrafica del calciatore.

Il bluff sullo Stadio Flaminio. La notizia contro la Lazio non fermerà il progetto

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La Lazio giocherà allo Stadio Flaminio. Fatevene una ragione. E sì perché nemmeno il tempo di far parlare l’Assessore Alessandro Onorato da Guido De Angelis, che ieri è uscita una notizia a dir poco ‘strana’

Perché secondo Radio Roma Sound l’emittente radiofonica sarebbe entrata in possesso di una lettera del Dipartimento Grandi Eventi Sport Turismo e Moda di Roma Capitale, con la quale si conferma che alla data di ieri – giovedì 31 luglio 2025 – nessun procedimento è stato avviato (inclusa la Conferenza di Servizi), perché la Lazio non ha presentato nessuna istanza formale e idonea documentazione prevista dalla normativa vigente. Ma questo già lo sappiamo proprio perché, come detto ieri dall’assessore Onorato, il comune ha chiesto delle integrazioni alla Lazio. 

La lettera di risposta al Protocollo sullo stadio Flaminio

Secondo Radio Roma Sound nella lettera c’è scritto che: “Si coglie l’occasione per rappresentare che la documentazione trasmessa dal proponente non costituisce formale istanza in quanto la stessa non è riconducibile a quanto previsto dalla normativa vigente ai fini dell’avvio del procedimento.”

In altri termini, secondo l’emittente radiofonica, la S.S. Lazio non ha ancora depositato alcuna richiesta ufficiale, né fornito gli elaborati necessari per l’attivazione del procedimento, incluso l’avvio della Conferenza dei Servizi, passaggio imprescindibile per l’analisi tecnico-amministrativa del progetto.

Alla luce di quanto riportato e se fosse vera questa notizia, l’ipotesi di una futura destinazione dello Stadio Flaminio a sede dell’impianto sportivo della Lazio, pur ventilata nei mesi scorsi a livello mediatico e anche ieri dall’Assessore Alessandro Onorato, non trova al momento alcun riscontro formale presso gli uffici competenti dell’amministrazione capitolina. Ma questa notizia non solo tende a mettere in cattiva luce la Lazio, ma non trova riscontro perché il Comune di Roma sta aspettando le integrazioni tecniche dalla Lazio. Quindi è normale che a oggi il dipartimento scriva così. Mancano delle integrazioni che la Lazio per fine agosto o i primi di settembre proporrà al comune. Almeno questa è la speranza non solo dell’Assessore, ma anche di tutti i tifosi che amano la Lazio.

Rovella può lasciare la Lazio. 31 giorni per decidere insieme al mister

La Lazio e Rovella, una storia che può continuare per molto tempo ancora, ma che potrebbe arrivare al capolinea già in questa estate, anzi per l’esattezza fra trentuno giorni. Come riportato da più fonti, ieri è scaduta la clausola di 50 milioni per Rovella che nessuno  ha portato nel fortino del presidente Lotito.

Lazio, Rovella e mister Sarri. Si decide insieme

La situazione è la seguente: Rovella seppur bravo, forse – usiamo il condizionale – non può né fare il play nel centrocampo a tre, né l’interno di centrocampo. Lo si vede già da queste prime tre gare amichevoli, soprattutto contro il Fenerbahce quando il ragazzo è stato sostituito in miglior modo da Cataldi.

Cataldi è nettamente più adatto nel ruolo per un centrocampo a tre. Rovella dal canto suo vuole rimanere a Roma per tanti motivi, non solo perché la moglie è nata nella città eterna e perché il neo papà non vuole creare troppi cambiamenti ambientali alla famiglia, ma anche perché alla Lazio Nicolò sta bene, gli piace giocare con la maglia celeste e ama i tifosi della Lazio. Infine non vuole però perdere la nazionale, o quantomeno restare nel giro che conta.

La soluzione potrebbe proporla Sarri con una variante al modulo tattico. Giocare con Rovella e Guendouzi stretti ai lati di Cataldi, utilizzandoli come frangiflutti quando bisogna difendersi e lasciare il centrocampista romano libero di avanzare quando c’è bisogno di attaccare rimanendo a protezione dei centrali difensivi. Saranno decisivi i prossimi giorni e le eventuali offerte che arriveranno dalle squadre del nord Italia.

Lazio, la terza maglia ritarda: biancocelesti all’italiana, fan in fibrillazione per le novità

L’attesa per la nuova terza maglia della Lazio è quasi finita!

I tifosi biancocelesti sono in fibrillazione: la nuova terza divisa per la stagione 2025/2026 è pronta a essere svelata nei primissimi giorni di agosto. Dopo mesi di anticipazioni e speculazioni, l’annuncio arriva direttamente dal responsabile marketing della società, Marco Canigiani, che ha parlato ai microfoni della radio ufficiale del club. È un momento che promette di accendere ancora di più la passione per la squadra, con un reveal che potrebbe riservare sorprese entusiasmanti.

“A brevissimo saremo pronti per presentare la terza maglia, diciamo che dai primi di agosto si dovrà essere in allerta per la presentazione”, ha dichiarato Canigiani, alimentando l’eccitazione e invitando i fan a tenersi pronti per un evento imperdibile. Queste parole lasciano trapelare un’aria di mistero, facendoci immaginare cosa potrebbe nascondersi dietro questo nuovo design.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, la maglia verrà presentata ufficialmente dopo la mini tournée estiva della squadra in Turchia. Si tratta di un periodo cruciale per i biancocelesti, impegnati nella preparazione per la nuova stagione di Serie A, e questa tempistica aggiunge un tocco di suspense al tutto – chissà se il nuovo look influenzerà le prestazioni in campo?

L’esordio della divisa è atteso in occasione dell’amichevole internazionale contro il Burnley, prevista nei prossimi giorni. Immaginate l’adrenalina: sarà l’opportunità perfetta per vedere la squadra sfoggiare questo aggiornamento, sotto la guida del nuovo allenatore, e per i tifosi sarà come sbirciare in anteprima cosa riserverà la stagione.

Ogni anno, la presentazione di una nuova maglia della Lazio non è solo un evento estetico, ma un rituale che celebra l’identità, la storia e la passione del club. La terza divisa, in particolare, è spesso sinonimo di innovazione e creatività, con colori e design alternativi alle classiche tonalità biancocelesti. Nelle scorse stagioni, la Lazio ha stupito con proposte originali che hanno conquistato i sostenitori e fatto registrare ottimi numeri di vendita – e quest’anno, la curiosità è palpabile.

Al momento, non ci sono anticipazioni ufficiali sul colore o sul concept grafico, ma sui social già fioccano ipotesi e mockup non ufficiali che tengono i fan incollati agli schermi. Quel che è certo è che l’attesa sta per culminare in qualcosa di speciale.

Appuntamento dunque ai primi di agosto: la nuova maglia della Lazio sarà molto più di una semplice divisa, un simbolo di appartenenza da indossare con orgoglio per tutta la stagione, continuando a unire i tifosi in questa avventura emozionante.

Basic sconvolge la Lazio: Cosa bolle nel calciomercato estivo?

Sorpresa nel Calciomercato Lazio: Toma Basic potrebbe restare e cambiare tutto! #Calciomercato #Lazio #Basic

Il calciomercato della Lazio non smette di riservare colpi di scena, e uno dei più intriganti coinvolge Toma Basic, il centrocampista croato che sembrava avviato verso l’uscita. Invece, sta scalando posizioni con prestazioni che stanno catturando l’attenzione, trasformando una potenziale partenza in una permanenza che potrebbe essere un asso nella manica per la squadra.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Basic si sta distinguendo durante la preparazione estiva con un atteggiamento impeccabile, una professionalità esemplare e un impegno costante che ha impressionato tutti. Non solo è in forma smagliante, ma sta dimostrando una versatilità tattica sorprendente: “Marco Baroni, infatti, lo ha provato non solo nel suo ruolo naturale di mezzala, ma anche come esterno sinistro di centrocampo”, evidenziando come questa capacità di adattarsi possa fare la differenza nei momenti cruciali della stagione.

In questo contesto, la situazione di Basic riflette le sfide che la Lazio sta affrontando nel mercato in uscita. La squadra è impegnata a ridurre la rosa per liberare risorse economiche e fare spazio a nuovi arrivi, ma le opportunità per cessioni concrete scarseggiano, rendendo la sua permanenza non solo possibile, ma strategicamente vantaggiosa.

Due elementi chiave potrebbero rafforzare questa prospettiva: il mercato che procede a rilento, limitando le opzioni di vendita, e la Coppa d’Africa, che manderà via alcuni giocatori fondamentali, obbligando l’allenatore a contare su elementi affidabili già presenti. Proprio per questo, la crescita di Basic non è solo una notizia intrigante, ma un segnale di come la competizione interna possa portare benefici inaspettati alla squadra.

Insomma, da potenziale esubero a possibile punto di forza per la stagione 2024/25, Basic sta dimostrando che nel calciomercato le sorprese sono all’ordine del giorno. Con il ritiro e le amichevoli estive a fare da sfondo, chissà se questa svolta non si rivelerà decisiva proprio quando il mercato sembra frenare, offrendo alla Lazio una risorsa preziosa nei momenti che contano.

Lazio, i flop da sistemare: cosa bolle nel calciomercato degli esuberi?

Il calciomercato Lazio è in bilico: il 30 settembre potrebbe sbloccare tutto!

L’attesa per il prossimo calciomercato della Lazio è tutta focalizzata su una data cruciale: il 30 settembre. In quel giorno, infatti, la società biancoceleste presenterà la trimestrale, e solo allora si capirà se ci sono margini concreti per tornare a investire sul mercato. Immaginatevi la suspense: una nuova organizzazione al posto della Covisoc valuterà le condizioni economiche, ma tutto dipende da fattori che potrebbero cambiare il destino della squadra in un lampo. ha già fatto sapere di volere rinforzi concreti per affrontare al meglio la stagione, ma prima di sognare nuovi arrivi, la dirigenza deve risolvere alcuni nodi critici.

Al momento, il calciomercato è bloccato dal peso di contratti onerosi e giocatori che non rientrano più nei piani tecnici. La Lazio spera di regalare almeno un paio di innesti per rinforzare la rosa, ma senza sbloccare delle cessioni, ogni mossa rimane in stand-by. Vi chiederete: chi sono i nomi da monitorare? Tra i principali ci sono Basic, Fares e Kamenovic, tutti considerati esuberi, ma ancora legati alla squadra da accordi complicati da gestire. il direttore sportivo Fabiani sta cercando di convincere il presidente Lotito ad autorizzare delle buonuscite per chiudere definitivamente questi rapporti, in un tira e molla che va avanti da tempo e che tiene tutti con il fiato sospeso.

La situazione non è semplice, soprattutto dopo quanto accaduto nell’ultima sessione estiva, quando il blocco del mercato ha colto tutti impreparati. ha deciso di mettere in pausa anche la cessione di Basic, uno dei giocatori inizialmente esclusi dalla lista per la Serie A, in attesa di sviluppi certi. Questa incertezza ha lasciato spazio a delusioni e interrogativi, rendendo il calciomercato un puzzle ancora da completare.

Insomma, il futuro del calciomercato Lazio resta appeso a un filo, tra speranze di rinforzi e l’urgenza di alleggerire l’organico con uscite strategiche. Molto dipenderà dalle scelte economiche della società e dalla capacità di navigare queste acque turbolente, con gli occhi di tifosi e addetti ai lavori puntati sul 30 settembre. Chissà se questa data segnerà davvero una svolta per la squadra?

Lazio scarica i big per sbloccare il mercato: chi rischia l’addio?

Il Calciomercato Lazio è in stallo: cessioni urgenti per sbloccare gennaio e ridare fiato al bilancio! #Calciomercato #Lazio #Cessioni

Immaginate una squadra che brama rinforzi per la seconda metà della stagione, ma è bloccata da questioni finanziarie che potrebbero cambiare tutto. Il Calciomercato Lazio è proprio in questa fase delicata: prima di sognare nuovi acquisti per gennaio, il club biancoceleste deve affrontare gli esuberi in rosa per rientrare nei parametri economici imposti dalla FIGC. In particolare, si parla dei “costi del valore allargato”, un vincolo da rispettare entro il 30 settembre, che è l’unica chiave per intervenire di nuovo sul mercato invernale. Che mossa farà la dirigenza per superare questo ostacolo?

Al centro di tutto c’è Mohamed Fares, un nome che sta diventando un grattacapo per il club. Tornato alla Lazio dopo un’esperienza non proprio fortunata in Grecia, l’esterno algerino è ormai fuori dal progetto tecnico e pesa sul bilancio come un macigno. Con un ingaggio da 1,2 milioni di euro netti a stagione, Fares è tra i più costosi tra i giocatori non utilizzati, e la sua presenza sta bloccando qualsiasi operazione in entrata. Vi state chiedendo come si possa risolvere una situazione del genere?

Il vero problema, come spesso accade in questi scenari, è trovare un acquirente disposto a coprire l’intero stipendio o a chiudere una trattativa definitiva. La dirigenza della Lazio sta puntando su un prestito per liberarsi temporaneamente dell’ingaggio di Fares, magari con il club che si accolla parte del costo, pur di alleggerire il bilancio. Sarà questa la soluzione che sblocca tutto?

Oltre a Fares, ci sono altri elementi ai margini della rosa che potrebbero presto lasciare Formello, ma la priorità assoluta è proprio lui. La sua uscita potrebbe finalmente creare spazio contabile per muovere il mercato di gennaio, rendendo questa cessione un passo cruciale. Come si evolverà questa strategia?

Insomma, il Calciomercato Lazio non è solo una questione di arrivi, ma di una gestione oculata delle risorse e dei contratti. Solo con mosse tempestive e intelligenti, la squadra potrà rinforzarsi nella seconda parte della stagione, e tutto parte da qui: sciogliere il nodo di Fares per dare slancio al futuro biancoceleste.