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Insigne alla Lazio: Le mosse azzardate per accaparrarselo e farlo cedere

La suggestiva pista Insigne-Lazio: un colpo estivo che potrebbe sorprendere tutti? #Calciomercato #Lazio #Insigne

Immaginate un ritorno in grande stile per un talento come Lorenzo Insigne, svincolato dopo l’avventura in MLS con il Toronto FC: l’idea di vederlo approdare alla Lazio sta accendendo la curiosità dei tifosi, ma non mancano le complicazioni che rendono questa storia un vero rompicapo del calciomercato. Con nomi accostati alla squadra in questa fase silenziosa, il fantasista campano emerge come un’ipotesi affascinante, alimentata da chi lo ha valorizzato in passato e ora lo attende con impazienza.

Tuttavia, per ora si tratta più di una suggestione che di una trattativa concreta. La società non ha dato segnali precisi, e la strategia sembra cauta, orientata a non forzare mosse immediate in un mercato ancora aperto fino alla fine di agosto. Sarri lo aspetta, ma le incognite potrebbero rovinare il colpo dell’ultimo minuto, soprattutto tra i giocatori liberi.

Il vero ostacolo è legato ai tempi e alle regole di tesseramento, che rendono l’operazione complessa: la squadra non può inserire nuovi elementi in rosa subito, a causa del blocco imposto dalla Covisoc. Secondo quanto emerge, un svincolato come Insigne potrebbe essere registrato solo a partire da novembre, con un debutto possibile solo a gennaio – una prospettiva che non entusiasma né il giocatore né il suo entourage, impazienti di tornare in campo.

Sarri sarebbe favorevole a riabbracciare un elemento che conosce bene, capace di portare esperienza, qualità e alternative sulle fasce offensive, dove la rosa è ancora in evoluzione. Ma tutto dipende dalla volontà di Insigne: accettare di allenarsi per mesi senza garanzie di giocare prima del 2025 è una scommessa non da poco, anche per un ritorno in Serie A tanto ambito.

In definitiva, il dossier Insigne-Lazio resta un capitolo aperto, carico di possibili colpi di scena: la stima da una parte c’è, ma saranno le tempistiche, le regole e le scelte personali a decidere se questa intrigante idea si trasformerà in realtà o resterà solo un sogno estivo.

Lotito e le sue mosse astute: Quale piano per rinforzare la Lazio nel calciomercato?

La strategia segreta di Lotito nel calciomercato Lazio: conferme top e tagli inevitabili? #Calciomercato #Lazio #SerieA

Immaginate una squadra di calcio bloccata in un limbo, dove le regole del gioco cambiano all’improvviso. È proprio questo lo scenario che sta affrontando il Calciomercato Lazio, con un blocco temporaneo che ha spinto il presidente Claudio Lotito a una decisione drastica: nessuna cessione dei giocatori chiave, per evitare una rivoluzione forzata. Ma cosa succederà davvero dietro le quinte? La risposta del club è stata netta: se anche una serie di uscite importanti non avrebbe sbloccato il mercato, tanto vale trattenere tutti i giocatori chiave.

Ora, l’attenzione si sposta sui nomi che contano. Secondo fonti affidabili, i pilastri del progetto biancoceleste – da Rovella a Gila – resteranno saldamente nella Capitale. La Lazio sta puntando tutto sulla continuità, preservando l’ossatura principale della rosa per proteggere il valore sportivo e patrimoniale della squadra. È una mossa che fa pensare: in un mondo di trasferimenti frenetici, resistere potrebbe essere la chiave per un futuro più stabile?

Tuttavia, non tutto è immobile. Qualche uscita è inevitabile, soprattutto per questioni legate alla lista giocatori. La dirigenza sta valutando tagli mirati, con i principali sospettati che sono Kamenovic e Fares, due profili ormai fuori dai piani tecnici. Per Kamenovic, la cessione potrebbe essere solo una questione di tempo: in scadenza di contratto, rischia di partire a parametro zero a fine stagione, alimentando dubbi su come la Lazio gestirà questa potenziale perdita.

E poi c’è il caso intrigante di Toma Basic. Il centrocampista croato sembrava pronto a salutare, ma le cose si sono complicate nelle ultime settimane. Con valutazioni attente in ritiro, non è escluso che possa rimanere come alternativa preziosa a centrocampo. Questa incertezza aggiunge pepe alla storia: rimarrà o partirà?

L’equilibrio si complica ulteriormente con la possibile partenza di uno tra Noslin e Cancellieri. Entrambi occupano posti cruciali in rosa, e se Basic dovesse restare, uno dei due potrebbe essere sacrificato per motivi di lista. La decisione dipenderà dalle prestazioni nelle amichevoli estive e dalla loro capacità di adattarsi ai meccanismi della squadra – un vero rompicapo che tiene i fan con il fiato sospeso.

In conclusione, il Calciomercato Lazio naviga tra equilibri delicati e scelte strategiche: niente sconvolgimenti radicali, ma tagli calcolati per mantenere competitività e solidità, in attesa di poter muoversi più liberamente. Chissà se questa tattica porterà i frutti sperati?

Matteo Materazzi fa un appello social chiedendo aiuto

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E’ un momento difficile per Matteo Materazzi che sta lottando contro la SLA. LA vita è incredibile e sono giorni difficili per tutta la sua famiglia.

L’appello social di Materazzi

Pochissime ore fa, nel pomeriggio di oggi Matteo ha voluto esprimere con i suoi follower su Instagram un pensiero che noi riportiamo integralmente.

“È un momento difficile per me, ma è proprio in momenti così che bisogna riflettere e soprattutto agire con lucidità. La raccolta fondi lanciata da mia moglie non è stata pensata solo per salvare la mia vita: nessuno può sapere se l’operazione che si tenta in questi casi sarà risolutiva. E’ un’iniziativa che abbiamo pensato perché ancor più adesso abbiamo capito quanto può essere importante la ricerca per la sla e quanto potrà esserlo ancora di più, in futuro, se tutti faremo qualcosa di concreto per sostenere gli studi che importanti medici stanno portando avanti . Una terapia per la sla potrà esistere, ma va ancora trovata: servono fondi per accelerare questa corsa contro il tempo. E l’aiuto di tutti può essere fondamentale: non solo per me, ma per combattere questo mostro.”

Da parte di tutto il gruppo di lavoro di laziochannel.it un grande in bocca al lupo a Matteo.

 

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Lazio news, ecco come sta Isaksen: la data del ritorno in campo

Lazio news – La stagione ancora non è iniziata, ma mister Maurizio Sarri già deve lottare con i primi problemi di natura infortunistica. Nel centro sportivo Turgay Ciner, luogo in cui la Lazio sta preparando le proprie amichevoli turche, Mau conta come indisponibili tre calciatori della rosa: Patric, Gigot e Isaksen.

Lazio news, Patric e Isaksen torneranno a breve? Arrivano le prime risposte

Lazio news – L’edizione odierna del Corriere dello Sport ha voluto fare il punto della situazione. Patric si trova ai box a causa di una lesione muscolare di media entità a carico del retto femorale sinistro. Il ritorno in campo dello spagnolo è previsto entro un mese. Invece, situazione diversa per quanto riguarda Isaksen.

Il danese è fuori per via di una mononucleosi. Il calciatore nel suo periodo da infetto non ha potuto muoversi, perdendo gran parte del lavoro atletico di inizio stagione fatto. Da rifare quindi la preparazione iniziale non appena guarirà. Considerando anche il possibile cambio modulo che Sarri adotterà.

Inoltre, c’è da aggiungere che l’ala destra non si è ancora negativizzata. A tal proposito, si attendono i risultati degli esami svolti nella giornata di martedì per conferme più precise. La data del suo recupero non è ancora stata resa nota. Al suo posto, per il momento, nelle partite da disputare sono pronti Noslin e Cancellieri.

Lazio news
Lazio news, le condizioni mediche di Isaksen sono in netta ripresa

Calciomercato Lazio: Quei due furbetti pronti a salpare? L’indiscrezione che agita i tifosi

Calciomercato Lazio: Potrebbe essere l’addio di Noslin? Cancellieri sfida le gerarchie e stupisce tutti! #Calciomercato #Lazio #SerieA

Nel pieno del calciomercato della Lazio, le voci su un possibile addio anticipato di Tijjani Noslin stanno diventando sempre più insistenti, alimentando curiosità tra i tifosi. L’attaccante olandese, arrivato da poco per rafforzare l’attacco, non ha ancora trovato il giusto feeling con i dettami tattici di Maurizio Sarri, e il suo inserimento sta procedendo a rilento. Le recenti amichevoli hanno evidenziato queste difficoltà, lasciando aperte domande su cosa potrebbe riservare il futuro per lui.

A trarre vantaggio da questa situazione è Matteo Cancellieri, reduce dal prestito al Bologna e determinato a conquistarsi un posto nella rosa biancoceleste. L’ex Verona ha impressionato durante la preparazione estiva, mostrando una brillantezza e un’intesa con il gioco che lo rendono una potenziale sorpresa. Proprio lui, finito fuori dai radar nella scorsa annata, potrebbe emergere come una carta inaspettata nel ritiro della squadra, suscitando interesse su come evolveranno le dinamiche interne.

Il destino di Noslin ora sembra appeso alle prossime settimane, con la Lazio che valuta l’opzione di un prestito con diritto di riscatto per non perdere il controllo sul giocatore. Una cessione definitiva appare poco probabile, considerando l’investimento recente, ma alcune società estere hanno già espresso interesse, rendendo la situazione ancora più intrigante. Tutto dipenderà dalle ultime amichevoli, che potrebbero svelare nuovi sviluppi.

Intanto, il calciomercato della Lazio prosegue con l’obiettivo di alleggerire la rosa e trovare un equilibrio tra nuovi arrivi e talenti già presenti. In questo contesto, Cancellieri sta scalando posizioni e potrebbe affermarsi come alternativa offensiva, soprattutto se continua a rispondere bene sul campo. La squadra opera in un mercato complicato, segnato da limiti economici e regolamenti, ma resta vigile per cogliere opportunità sia in entrata che in uscita.

In sintesi, con Noslin in bilico e Cancellieri in ascesa, il calciomercato della Lazio è entrato in una fase delicata dove ogni mossa conta. Le gerarchie cominciano a delinearsi con maggiore chiarezza, e i prossimi giorni potrebbero riservare sorprese che tengono i tifosi con il fiato sospeso.

FIFA nel caos: La Corte UE sconvolge il calcio, rivoluzione in arrivo! Cosa cambia davvero?

Un terremoto nel mondo del calcio! La Corte UE rivoluziona le regole della FIFA con una sentenza storica. #FIFA #CalcioMondiale #GiustiziaSportiva

Un vero e proprio terremoto scuote il calcio mondiale, catturando l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori. Con una decisione storica, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che le sentenze della FIFA e del Tribunale Arbitrale dello Sport possono essere esaminate dai tribunali nazionali dei 27 Paesi membri dell’UE. Questo verdetto non solo rompe il monopolio giuridico svizzero, sede di questi organismi, ma apre le porte a un potenziale rimescolamento del rapporto tra sport e diritto europeo, lasciando tutti a chiedersi quali cambiamenti epocali arriveranno.

Per decenni, il principio della “specificità dello sport” ha permesso alle federazioni internazionali di muoversi in un sistema quasi indipendente. Ora, la nuova pronuncia della Corte UE demolisce questo concetto, insistendo sul fatto che i tribunali nazionali debbano condurre una “revisione profonda” delle decisioni sportive per verificarne l’allineamento con le norme europee. Immaginate: cosa succederà quando club, giocatori e agenti potranno sfidare direttamente le regole del gioco?

Questo significa che le delibere della FIFA e i verdetti del TAS potranno essere contestati nei tribunali locali, potenzialmente rivoluzionando aree come i trasferimenti di calciatori, le commissioni e il fair play finanziario. È un’opportunità per maggiore equità, ma anche per un’ondata di battaglie legali che potrebbero tenere incollati i fan alle notizie.

La sentenza nasce da una lunga disputa tra il club belga RFC Seraing e il fondo maltese Doyen Sports, legati alle regole FIFA sulla TPO (Third Party Ownership), ovvero la proprietà dei diritti economici dei calciatori da parte di terzi. Tra i giocatori coinvolti in casi simili in passato figura Radamel Falcao, attaccante colombiano noto per la sua militanza in club come Atlético Madrid e AS Monaco. Sebbene la Corte non si sia espressa sul merito della TPO, ha ribadito che ogni entità nell’UE ha diritto a un processo conforme al diritto europeo, un principio che potrebbe aprire scenari imprevedibili.

Guardando al futuro, questa decisione potrebbe trasformare la governance del calcio internazionale, portando a una maggiore trasparenza e responsabilità. Ma potrebbe anche innescare un flusso di ricorsi, rendendo i prossimi mesi un periodo cruciale da seguire da vicino. Riuscirà questo verdetto a cambiare davvero le regole del gioco, o resterà un capitolo isolato? Solo il tempo lo dirà.

Mattei all’attacco: Sarri era l’ombrello che nascondeva i buchi della Lazio, con 20 gol persi. E il presidente?

Stefano Mattei non si trattiene: Crisi in casa Lazio tra mercato bloccato e conti in rosso. Cosa nasconde davvero la gestione del club? #Lazio #SerieA #Calciomercato

Stefano Mattei, intervenuto ai microfoni di Radiosei, ha alzato il velo su una serie di criticità che stanno scuotendo la Lazio, attirando l’attenzione su aspetti controversi della gestione societaria. Con un’analisi diretta e tagliente, Mattei stimola curiosità su come un club come la Lazio stia navigando in acque turbolente, dal blocco del calciomercato alle valutazioni dei giocatori, fino all’idea audace di disputare partite di Serie A all’estero. Ma quali sono i dettagli che emergono dalle sue parole, e cosa dicono sul futuro della squadra?

Nel suo intervento, Mattei punta il dito su dinamiche interne che potrebbero spiegare le recenti difficoltà. «Sarri è stato l’ombrello della società per cercare di tamponare l’emergenza delle polemiche. Il blocco del mercato ha creato un problema tra i tifosi. Sarri ha bisogno di determinati giocatori, che ora non ci sono. Solitamente sono i giocatori a doversi adattare all’allenatore, alla Lazio si è creato il problema opposto. Oggi ho letto che Noslin è sul mercato e si aspettano offerte, secondo me il telefono non squillerà mai. Lotito nelle trattative vuole sempre vincere, questo le fa bloccare.» Queste dichiarazioni, che evidenziano un’inversione di ruoli tra allenatore e rosa, fanno sorgere una domanda intrigante: la Lazio è davvero pronta a competere senza rinforzi adeguati?

Passando a temi più globali, Mattei non esita a criticare l’ipotesi di portare le partite di Serie A in luoghi remoti come l’America o l’Australia, legandola a motivazioni economiche. «Assurdo pensare di giocare partite di Serie A in America o in Australia, dietro ci sono ovviamente motivazioni legate a soldi e sponsor. La Lazio incassa 55 milioni di euro l’anno dai diritti televisivi, le altre big di Serie A circa 15/20 in più. La Lazio fattura sui 120 milioni di euro, la Roma il doppio, il Napoli il triplo mentre Inter, Juventus e Milan il quadruplo. Questo dimostra che Lotito non ha un piano e una struttura societaria che permette di aumentare il fatturato. Tutto ciò porta anche a un ridimensionamento tecnico. La Lazio conta solo sui tifosi, che pagano e permettono al presidente Lotito di gestire il club.» Questa parte del discorso solleva un interrogativo affascinante: è solo una questione di soldi, o c’è un vero piano strategico che manca alla Lazio per colmare il gap con le rivali?

Infine, Mattei si addentra in un’analisi numerica che getta luce sulle prestazioni sul campo, con un focus sui gol persi e il calo di rendimento di alcuni giocatori. «In due anni Guendouzi ha fatto tre gol, Rovella zero: media 1,5. Luis Alberto e Milinkovic-Savic avevano una media di 13 gol a stagione. Davanti ancora peggio. Castellanos ha una media di sette gol a stagione, Immobile 21. La Lazio ha perso circa venti gol. Il presidente dice che la squadra è stata potenziata, a me non sembra. Davanti ai numeri c’è ben poco da obiettare. I ‘mercenari’, chiamati così da Lotito, ti facevano vincere le partite con i loro gol.» Queste statistiche, presentate con una franchezza disarmante, invitano a riflettere: quanto è cambiata la Lazio senza quei “mercenari” che facevano la differenza, e cosa significa per le ambizioni future del club? In un mondo del calcio dove i numeri spesso parlano più delle parole, le osservazioni di Mattei lasciano spazio a molte domande su cosa attende la squadra nella prossima stagione.

Lazio si fa sul serio: Onorato conferma il rush sul Flaminio, e i rivali tremano!

Aggiornamenti esclusivi sul futuro dello Stadio Flaminio della Lazio

Eccitazione per il progetto dello Stadio Flaminio: l’Assessore Alessandro Onorato rivela progressi seri e dettagli intriganti sulla Lazio. Scopri cosa c’è in ballo per i tifosi! #Lazio #StadioFlaminio #RomaCapitale

Ai microfoni di Radiosei, l’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato ha condiviso insight affascinanti sul percorso della Lazio verso il rinnovato Stadio Flaminio. Con un tono di ottimismo misto a realismo, le sue parole catturano l’attenzione su un progetto che potrebbe ridisegnare il panorama sportivo della capitale, lasciando i fan curiosi sui prossimi passi.

Onorato ha iniziato affrontando direttamente lo stato del progetto, sottolineando l’impegno della Lazio. «Stadio Flaminio? La Lazio sta andando avanti in maniera molto seria su questo progetto, l’amministrazione Comunale ha chiesto delle integrazione 7-8 giorni fa; parliamo di integrazioni di chiarimento sul tipo di sviluppo del progetto, che è complesso, importante e prevede un investimento di un certo livello economico; le integrazioni riguardano anche i parcheggi e l’aspetto ambientale». Questa dichiarazione invita a riflettere su quanto il piano sia ambizioso, con aspetti pratici come parcheggi e impatto ambientale che potrebbero fare la differenza per la sua riuscita.

Passando agli sviluppi tecnici, Onorato ha delineato un calendario che accende l’interesse dei supporter. «I nostri uffici sono in contatto con la Lazio che a breve credo, e dico credo perché c’è la volontà, integrerà queste carte. Integrare la documentazione prossimi giorni vuol dire che a fine mese, massimo inizio settembre, potrebbe cominciare la conferenza servizi, lo strumento tecnico dove sono chiamate tutte le Istituzioni coinvolte a dare il parere, tecnico appunto, sul progetto. Quindi non parliamo solo degli uffici del Comune, ma ci tanti organi coinvolti, circa 20. Se si apre la conferenza servizi, come penso, vuol dire che i documenti ci sono tutti. Poi gli uffici diranno se il progetto è tecnicamente sostenibile. Ad oggi la Lazio parla di uno stadio che si aggira attorno ai 50mila posti ma parlare di questi numeri è prematuro, tutto questo sarà frutto della conferenza servizi. Io ora mi concentrerei sulla fattibilità tecnica. Ostacoli ambientali? Il tema è tecnico, è evidente che chi abita intorno guarda con sospetto, se non timore e preoccupazione, al progetto. E parliamo di un quartiere che già oggi è penalizzato dalle partite di Roma e Lazio». Queste righe evidenziano le complessità burocratiche, alimentando curiosità su come le istituzioni possano superare ostacoli come l’impatto sul quartiere, e se i 50mila posti diventeranno realtà.

Infine, Onorato ha toccato aspetti più personali e vari, esprimendo fiducia nel leadership coinvolta. «Io lo vedo molto concentrato, convinto di questo progetto. Per noi poi conta poco l’aspetto umorale, contano i fatti. Da dicembre a oggi, con l’inizio dell’iter ufficiale, il presidente ha dimostrato grandissima professionalità. Io sono nato e cresciuto a Ostia, nel club di Re Cecconi. Il mio idolo? Sono della nuova generazione, quindi direi Gascoigne, Signori. Gli Oasis nella Capitale? Questi sono live di società che organizzano in tutto il mondo, l’aspetto economico è fondamentale. Ci sono delle trattative in corso». Questa parte aggiunge un tocco umano, mostrando come il progetto si intrecci con storie personali e opportunità extrasportive, lasciando i lettori a chiedersi quali sorprese potrebbero arrivare dai live e dalle trattative in corso.

Con questi aggiornamenti, il futuro dello Stadio Flaminio appare come un capitolo promettente ma pieno di incognite, che continua a tenere i appassionati in attesa di novità decisive.

Lazio, De Grandis analizza il momento biancoceleste: “Difesa solida, ma l’attacco resta un problema”

Intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, il giornalista di Sky Sport Stefano De Grandis ha tracciato un quadro dettagliato del momento che sta vivendo la Lazio, affrontando temi tattici e analizzando reparto per reparto.

De Grandis ha elogiato la fase difensiva della squadra, che appare in crescita, ma ha evidenziato le difficoltà offensive: “La Lazio fatica a fare gol, Zaccagni è un ottimo elemento, ma manca un vero trequartista”. In vista dell’amichevole con il Galatasaray, il giornalista si aspetta una squadra attenta e compatta, con progressi soprattutto nella tenuta difensiva.

Sul piano tattico, De Grandis si è espresso sull’eventuale cambio modulo: “Il 4-3-1-2 sarebbe una rivoluzione, richiederebbe terzini molto propositivi e un grande lavoro tattico. Più accessibile il 4-2-3-1, anche se richiede un grande sforzo dai mediani”.

A centrocampo, il focus è su Cataldi, attualmente preferito a Rovella, e sul potenziale inespresso di Dele-Bashiru: “Con Baroni era un cavallo pazzo, ora fatica a trovare la sua dimensione. Serve che diventi più determinante tra le linee”.

Per quanto riguarda i terzini, l’arrivo di Nuno Tavares potrebbe aprire scenari tattici diversi, mentre in attacco De Grandis ritiene improbabile l’utilizzo contemporaneo di Dia e Castellanos. Infine, sui portieri: “Provedel dà più garanzie con i piedi, Mandas è più esplosivo tra i pali. La soluzione ideale sarebbe un mix tra i due”.

Lazio al bivio: Castellanos sotto assedio e il enigma Insigne che fa tremare la panchina

Pressione su Taty Castellanos e il dilemma di calciomercato: le scelte obbligate della Lazio #Lazio #Calciomercato #SerieA

In casa Lazio, l’attenzione è tutta su Taty Castellanos, l’attaccante argentino che sta vivendo un momento di tensione crescente nelle amichevoli estive. A secco di gol in ogni partita disputata finora, il giocatore non solo appare isolato sul campo, ma le sue reazioni – gesti di stizza, sbracciate e discussioni – stanno destando preoccupazione. È un segnale che fa riflettere: in partite che dovrebbero servire per testare la forma, questo nervosismo potrebbe essere un campanello d’allarme per il resto della stagione.

Il problema per Castellanos non è nuovo. Nel suo primo anno a Roma, aveva già sofferto la concorrenza di Immobile, e ora rischia di vedersi superare nelle gerarchie da Dia, che potrebbe insidiare il suo posto da titolare già nell’amichevole contro il Galatasaray. Come riportato dall’edizione romana del Corriere della Sera, un paio di settimane fa l’argentino ha flirtato con il Flamengo, ma la società biancoceleste non intende cederlo senza un adeguato sostituto, lasciando così i tifosi a chiedersi quale sarà il prossimo passo in questo intreccio di calciomercato.

L’ipotesi di sostituire Castellanos con Insigne, attualmente svincolato, è stata presa in considerazione, ma la situazione appare complessa e incerta. L’ex Napoli sta temporeggiando, e la Lazio non può permettersi di rimanere scoperta in attacco, soprattutto con Dia che partirà probabilmente a dicembre per la Coppa d’Africa. Questo dilemma sta alimentando curiosità: come gestirà la squadra questa delicata fase?

Sul fronte positivo, la Lazio ha blindato due pedine chiave del centrocampo. Le clausole di rescissione di Rovella e Guendouzi, entrambe da 50 milioni, sono scadute, rendendo impossibile una loro partenza senza un accordo diretto con il club. Ora, qualsiasi trattativa dovrà passare attraverso la società, rafforzando così le linee difensive e lasciando spazio per concentrarsi sul reparto offensivo.

Le decisioni che arriveranno nelle prossime settimane saranno cruciali per il futuro della Lazio, che deve ritrovare al più presto la via del gol per non rischiare di inciampare all’inizio del campionato. Con Castellanos al centro dell’attenzione, i tifosi attendono con impazienza di vedere come si evolverà questa storia.

Lazio, l’ultimo disperato salvataggio di Lotito: Sarri è la scialuppa di salvezza!

Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, Paolo De Paola ha analizzato con grande attenzione la situazione della Lazio e il ritorno di Maurizio Sarri sulla panchina biancoceleste. Secondo l’esperto, l’ingaggio di Sarri rappresenta una mossa strategica da parte del presidente Claudio Lotito per cercare di salvare una stagione complicata.

“La Lazio si chiama Sarri, che è la scialuppa di salvataggio di Lotito”, ha esordito De Paola, sottolineando come il tecnico toscano sia stato chiamato per dare una scossa a una squadra che, nonostante le difficoltà, possiede comunque un buon potenziale. “È stato chiamato per salvare una squadra che già così è una buonissima squadra”, ha aggiunto, evidenziando che la rosa a disposizione non è da sottovalutare.

De Paola ha definito la scelta di Sarri “oculatissima”, riconoscendo al tecnico la capacità di costruire un gruppo competitivo anche in condizioni non ottimali. Tuttavia, ha puntualizzato che esistono “limiti oggettivi” che potrebbero influire sul percorso della Lazio verso la conquista di un posto nelle competizioni europee.

Il ritorno di Maurizio Sarri, dunque, non è solo un cambio tecnico, ma una vera e propria strategia per riportare entusiasmo e solidità in un club che mira a riconquistare una dimensione europea stabile. La sfida per Sarri sarà quella di sfruttare al meglio il potenziale della squadra, superando le difficoltà e facendo leva sulla sua esperienza e sul suo calcio offensivo.

Cristo Muñoz verso il grande ritorno in Spagna? La Lazio sotto assedio!

Cristo Muñoz, giovane talento della Lazio classe 2005, sta attirando sempre più l’attenzione non solo in Italia, ma soprattutto all’estero, in particolare in Spagna. Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo AS, il centrocampista spagnolo è infatti uno dei profili più richiesti nel panorama calcistico iberico, con diversi club della Segunda División pronti a contenderselo.

Muñoz, cresciuto nelle giovanili del Barcellona, ha trascorso anni importanti alla Masia, la celebre accademia blaugrana, dove ha condiviso il campo e la crescita con altri giovani promettenti come Gavi e Fermín López. Il suo talento e la sua versatilità nel centrocampo lo hanno messo sotto i riflettori sin da giovanissimo. Lo scorso anno, però, Cristo ha deciso di trasferirsi in Italia, accettando la chiamata della Lazio, che ha puntato su di lui con grande fiducia.

Nonostante il blocco del mercato in entrata per i biancocelesti, il calciomercato in uscita potrebbe regalare a Muñoz una nuova opportunità. La possibilità di tornare in Spagna è concreta, con squadre di seconda divisione come l’Almeria che sarebbero pronte ad accoglierlo per offrirgli maggior spazio e continuità in una categoria competitiva.

La situazione resta in evoluzione, ma appare chiaro che Cristo Muñoz, nonostante la giovane età, è un nome da tenere d’occhio. La Lazio dovrà valutare con attenzione quale sarà la migliore soluzione per il futuro di un talento che, nel giro di pochi anni, potrebbe davvero fare il salto di qualità nel calcio professionistico.

Sarri in crisi alla Lazio: Quel ruolo è un vero rompicapo!

La Lazio brilla in difesa ma arranca in attacco: segnali contrastanti dal precampionato! #Lazio #SerieA #Calcio

La squadra biancoceleste ha appena concluso le prime tre amichevoli del precampionato, mostrando un mix intrigante di luci e ombre che fa riflettere i tifosi. Se da una parte la difesa appare già solida e ben strutturata, elemento che soddisfa il tecnico, dall’altra emergono preoccupazioni per un attacco che fatica a decollare, lasciando spazio a domande su come evolverà il gioco.

I numeri parlano chiaro e alimentano la curiosità: solo quattro gol segnati in totale durante queste uscite. Tre sono arrivati contro la formazione Primavera, mentre l’unica rete contro una squadra professionistica – l’Avellino – è giunta all’ultimo minuto su calcio di rigore, trasformato da Guendouzi. È un bilancio che accende i riflettori sull’efficacia del nuovo assetto offensivo, ancora distante dagli standard elevati visti in passato.

Al centro del campo, un cambiamento significativo sta destando interesse: l’assenza di Luis Alberto, da anni il fulcro della manovra biancoceleste con i suoi passaggi filtranti e la visione di gioco superiore. Ora, la squadra si affida a profili diversi, come Dele-Bashiru, un calciatore con forza fisica e strappi in progressione, ma che deve adattarsi a una filosofia di possesso e palleggio ben precisa.

In questa fase di transizione, la Lazio sta cercando di bilanciare le nuove caratteristiche dei giocatori con un’identità tattica consolidata. Mentre la fase difensiva ha dimostrato compattezza e concentrazione, ciò che manca è la fluidità nella circolazione del pallone e la capacità di creare occasioni da gol con continuità, un aspetto che potrebbe sorprendere i fan nei prossimi test.

Nonostante le incognite, c’è ottimismo: il precampionato è il momento ideale per esperimenti e correzioni. La dirigenza è al lavoro sul mercato per colmare le lacune emerse, e i tifosi sperano che le amichevoli future rivelino una squadra più incisiva, specialmente negli ultimi metri del campo.

In sintesi, la Lazio parte con certezze difensive ma con interrogativi importanti da risolvere a centrocampo e in attacco, mentre il cammino verso la stagione ufficiale prosegue con l’obiettivo di arrivare pronta e competitiva.

Abbonamenti Lazio, I laziali non mollano la squadra. 27.000 tessere sottoscritte

Non mollare mai Lazio”. Uno degli inni più belli della nostra squadra che purtroppo non viene più suonato né cantato allo stadio olimpico, ma che rispecchia una generazione e un popolo fiero.

La Lazio è tanta roba e per certi aspetti è la squadra più speciale della città di Roma. Quella più originale, più elitaria, più ricca di storia e di valori. La polisportiva, il Pippanera, il no alla fusione, il calcioscommesse, i meno nove, la pioggia a Perugia, insomma la Lazio è una favola ancora tutta da scrivere.

Campagna abbonamenti Lazio. Il dato al 1 agosto

La Lazio è un passo dal raggiungere 27000 abbonamenti. Da fonti raccolta in esclusiva da laziochannel.it il dato aggiornato a oggi, venerdì primo agosto 2025 è di 26700 abbonamenti per la prossima stagione di Serie A. Non è per niente male, considerando il blocco del calciomercato in entrata e la delusione per la stagione appena conclusa. Quasi 27.000 tessere sottoscritte sono un chiaro segno d’amore verso l’aquila romana. Calcolando soprattutto che nelle precedenti stagioni, la media è costantemente salita. 

Sono lontani gli anni intorno al 2010 quando si era in piena contestazione contro Lotito e gli abbonati erano poco più di diecimila anime. La Lazio cresce e la Lazialità, nonostante ci sia tanto ancora da migliorare, è un valore. Lo dicono i dati sul tifo in città. La Lazio è sempre più la squadra di Roma.

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Sarri nel caos: Il dilemma bollente tra Cataldi e Rovella per la regia Lazio

Quale sarà il regista ideale per la Lazio? La caccia al “direttore d’orchestra” tra Cataldi e Rovella accende le curiosità dei tifosi! #Lazio #SerieA #Calcio

La Lazio è alle prese con un enigma affascinante nel cuore del suo centrocampo: serve un “direttore d’orchestra” capace di infondere ordine e fluidità a una manovra che, finora, appare troppo statica. Come emerge dalle analisi recenti, la squadra ha dimostrato solidità difensiva contro il Fenerbahçe, ma il vero rompicapo resta il distacco tra i reparti centrali e l’attacco, lasciando spazio a domande su come migliorare l’equilibrio complessivo.

Al centro di questa sfida c’è la decisione tra Danilo Cataldi e Nicolò Rovella, due profili che stanno testando le loro qualità per prendere il comando. Nelle partite in Turchia e nell’amichevole contro l’Avellino, i due si sono alternati, con ciascun giocatore a gestire un tempo per mostrare le proprie carte. Eppure, queste prove non hanno ancora fornito risposte chiare, alimentando l’interesse su chi emergerà come la scelta vincente.

Guardando i numeri, emerge un confronto intrigante: Cataldi ha toccato più palloni (41 contro i 29 di Rovella), dimostrando un approccio più dinamico, mentre Rovella si è distinto per una maggiore precisione nei passaggi (96% contro il 78%). Questi dati, da soli, non bastano a sciogliere il nodo, ma sembrano dare un leggero vantaggio a Cataldi per la sua velocità nel far girare il gioco, anche se Rovella resta una pedina preziosa da non sottovalutare.

Insomma, la Lazio sta navigando in acque piene di incertezze, con questa scelta che potrebbe fare la differenza nel rendere la squadra più fluida e competitiva. I fan attendono con impazienza di vedere come evolverà questa storia sul campo.

Calciomercato Lazio, ora è anche ufficiale

Calciomercato Lazio – Il Presidente Claudio Lotito non sta passando uno dei suoi periodi migliori come patron della Lazio. Il dato sui ricavi dai diritti televisivi potrebbe far da dimostrazione al periodo negativo, ma se fosse solo quello la società biancoceleste navigherebbe in acque ben migliori. Tuttavia, finalmente è arrivata una buona notizia da dare a mister Maurizio Sarri.

Calciomercato Lazio, Angelo Fabiani non dovrà più preoccuparsene: gran sospiro di sollievo per Lotito

Come anche riportato nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, dalla giornata di ieri, 31 luglio, Mattéo Guendouzi e Nicolò Rovella non sono più soggetti a clausole rescissorie di alcun tipo.

Sì, il calciomercato Lazio fino a questo momento ha rischiato di perdere i due, qualora la clausola fosse stata esercitata. Per Rovella la cifra era di 50 milioni di euro, mentre per Guendouzi di 55. Il rischio c’era, ma nessun ha ritenuto consono spendere quelle cifre per i centrocampisti titolari della Lazio.

E menomale aggiungiamo noi: con anche solo una di queste due cessioni, con il mercato bloccato, la Lazio non avrebbe potuto acquistare alcun sostituto. Nico e Guendo saranno fondamentali per il passaggio dal 4-3-3 al 4-3-1-2 che Sarri intende portare a termine.

Calciomercato Lazio
Calciomercato Lazio, ora è anche ufficiale: Mattéo Guendouzi e Nicolò Rovella rimarranno in biancoceleste almeno per un altro anno (Foto Fraioli)

Sarri nel caos infortuni: la Lazio rischia il flop totale?

Infortuni in agguato per la Lazio in Turchia: una situazione che potrebbe cambiare tutto? #Lazio #Infortuni #Precampionato

La squadra biancoceleste prosegue la sua preparazione estiva al centro sportivo Turgay Ciner, con allenamenti intensi che mirano a ottimizzare la condizione fisica e i meccanismi tattici. In questo contesto di impegno e concentrazione, emergono preoccupazioni legate agli infortuni, un tema che continua a essere un’incognita ricorrente per la squadra, anche in questo precampionato.

Attualmente, tre giocatori sono indisponibili: Patric, Gigot e Isaksen. La situazione più delicata coinvolge Patric, alle prese con una lesione muscolare di media entità al retto femorale sinistro. Per questo difensore affidabile della scorsa stagione, si prevede uno stop di circa un mese, il che potrebbe creare vuoti importanti in difesa, dove la sua presenza è sempre stata cruciale.

Questo nuovo infortunio non fa che ravvivare le ansie legate agli infortuni della squadra, che avevano già influenzato i risultati chiave lo scorso anno. Con Patric fuori, potrebbero emergere opportunità per Gigot, il difensore centrale arrivato per rinforzare il reparto, ma anche lui è attualmente indisponibile, e la sua condizione resta sotto osservazione nei prossimi giorni.

Isaksen, un altro elemento chiave assente, sta gestendo un problema muscolare di lieve entità. Il suo recupero dovrebbe essere rapido, ma lo staff medico preferisce procedere con cautela per evitare complicazioni in questa fase critica della preparazione.

Nonostante le sfide, il team tecnico non ha piani per alterare l’assetto tattico: contro il Galatasaray si confermerà il 4-3-3, con focus su schemi e intese tra i reparti per essere pronti all’inizio della stagione. Lo staff continuerà a monitorare attentamente le condizioni fisiche dei giocatori, gestendo gli infortuni come una variabile essenziale per mantenere l’equilibrio e le ambizioni della squadra.

Calciomercato Lazio, novità importanti sul futuro di Lorenzo Insigne

Il calciomercato Lazio è attualmente bloccato. Si sa. I tifosi della Curva Nord sanno di non doversi aspettare nulla dal Direttore Sportivo Angelo Fabiani e dal Presidente Claudio Lotito in questa sessione estiva di trattative. Tutti comprano, vendono, mandano in prestito i propri calciatori. E la Lazio? Nulla. Resta ferma, immobile.

La rosa del nuovo allenatore Maurizio Sarri questa è, e questa rimarrà. Ciò nonostante, nessuno toglie ai fan il diritto di poter quantomeno far gioco della fantasia, con un pizzico di realtà sotto. Allo Stadio Olimpico di Roma, sponda biancoceleste, nessun nuovo big metterà piede, ma occhio a una carta che potrebbe stravolgere tutti i giochi sul tavolo.

Calciomercato Lazio, Insigne-Lotito: un binomio che funziona?

Lorenzo Insigne è entusiasta di tornare in Italia dopo la sua esperienza americana. L’avventura a Toronto per il fantasista italiano non è stata all’altezza delle aspettative, e ora l’ex capitano del Napoli è alla ricerca di una rivalsa nuovamente in Serie A. Il destino potrebbe riportarlo da colui che lo ha consacrato all’ombra del Vesuvio: Maurizio Sarri.

Il sentimento di stima tra i due è reciproco: entrambi vorrebbero rilavorare con l’altro. Il calciomercato Lazio è quindi pronto a sbloccarsi? Bhe non proprio. Come spiegato da Andrea D’amico, agente di Lorenzo, nei giorni scorsi, l’operazione è resa complicata dal blocco imposto dalla Covisoc alla Lazio.

Calciomercato Lazio
Calciomercato Lazio, Lorenzo Insigne diventa sempre più un miraggio per Sarri

Ma c’è un’altra questione che complica ulteriormente il trasferimento di Insigne in biancoceleste. Secondo quanto riferito dal quotidiano Il Messaggero: “Sarri, infatti, avrebbe chiesto a Lotito di garantire all’esterno almeno la possibilità di allenarsi con la squadra fino a quando non sarà possibile tesserarlo. Una garanzia che, però, il patron biancoceleste non sarebbe in grado di dargli. Per far sì che Insigne si alleni insieme alla squadra, infatti, sarebbe necessario pagargli fin da subito lo stipendio, andando di conseguenza a minare ulteriormente la situazione del bilancio”.

La Lazio vince a Como. Per Agostinelli sulla squadra capitolina troppa negatività

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“La Lazio vince a Como”. Magari, aggiungiamo noi. Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Andrea Agostinelli non ha dubbi.

l’Opinionista intervenuto a Radiosei, ha espresso il suo punto di vista sulla Lazio di mister Sarri e durante il suo intervento radiofonico ha dato fiducia a quello che sarà il campionato della Lazio.

“La Lazio vince a Como per uno a due” così ha affermato l’ex calciatore della Lazio durante gli anni ottanta. “Il Como è una bellissima realtà, sta facendo benissimo e ha tanti soldi da investire. Ma la Lazio vincerà a Como. Ci vuole maggior positività, cosa che non sto vedendo in questo periodo in casa Lazio. Ci vuole maggior positività”.

Il mister continua poi il suo discorso elogiando la linea mediana della Lazio.

“Ora vedremo che modulo vorrà utilizzare Sarri. l’unica cosa è che la Lazio non ha centrocampisti che hanno gamba che si possono inserire fra le linee.”

“No a Zaccagni mezz’ala, perché significa che vai a finire a un 4-2-3-1. Zaccagni seconda punta ci può stare, ma non esterno con compiti di copertura. Se vogliamo rovinare Zaccagni facciamogli fare quel ruolo. Meglio un 4-3-2-1 con Zaccagni dietro a Castellanos che ti può far male.” Queste le parole di Andrea Agostinelli su Radiosei.

Tra Curva Nord e Reality: Valerio, cuore biancoceleste a Temptation Island. VIDEO

Nel cuore dell’estate italiana, due mondi apparentemente lontani si sono incontrati sotto i riflettori: quello del calcio e quello della televisione. Da una parte la Lazio, squadra storica della Capitale con una tifoseria appassionata e sempre pronta a difendere i propri colori. Dall’altra Temptation Island, il reality show dei sentimenti che ogni anno tiene incollati milioni di telespettatori.

Valerio a Temptation Island

Quest’anno, a fare da ponte tra questi due mondi, è arrivato Valerio, uno dei protagonisti dell’edizione 2025, noto non solo per la sua storia d’amore burrascosa, ma anche per la sua incrollabile fede biancoceleste.

Valerio si è subito distinto nel villaggio per il suo modo schietto di parlare, per il suo spirito romano verace e, soprattutto, per la sua passione per la Lazio. Non sono mancati momenti in cui ha parlato della squadra, dei cori in curva, delle trasferte vissute con gli amici,  quasi come se il legame con la Lazio fosse più forte di qualsiasi relazione sentimentale.

Per lui, la squadra rappresenta un punto fermo, un amore che non tradisce mai, al contrario di ciò che spesso accade nel reality. Il suo attaccamento alla maglia ha colpito anche molti tifosi che, sui social, si sono schierati con lui a prescindere dai risvolti amorosi della trasmissione.

In un periodo in cui la Lazio sta affrontando critiche, malcontento e proteste nei confronti della società, la presenza di Valerio in prima serata ha rappresentato una boccata d’aria per chi, ogni giorno, sceglie di difendere la squadra con orgoglio. Anche se lontano dallo stadio, Valerio ha tenuto alta la bandiera laziale. In fondo, la Lazio per i suoi tifosi è proprio questo: una passione che resiste al tempo, alle difficoltà e, perché no, anche alle tentazioni.