Pedullà non risparmia la Lazio: estate caotica, ma una certezza...
Lazio in lutto: Bernasconi se ne va a 87 anni,...
Garlaschelli punzecchia la Lazio: buona squadra, ma quel vuoto resta...
Como-Lazio, Sarri debutta in Serie A: il maestro tattico contro...
Vernis alla Lazio: “Ho scelto questa sfida per vincere le...
Isaksen snobba la Danimarca: priorità al piano rientro con la...
Lazio, chi sarà il portiere titolare tra Mandas e Provedel?...
Como Lazio: fratelli di trofei, ma rivali per una sera
Coppa D’Africa, il paradosso: Lazio beffata con giocatori pagati per...
Biglietti Lazio Verona: prezzi e modalità d’acquisto
Como Lazio: tutti i precedenti tra le due squadre
Lazio, Lotito ringrazia i tifosi per gli abbonamenti. La lettera...
Ballotta categorico su Sarri: “Fonte di nuove motivazioni, vi dico...
Como Lazio, divieto di vendita dei biglietti a chi risiede...
Serie A, La griglia di partenza secondo Piscedda. Il giudizio...
Pedro superstar supera di gran lunga Zaccagni
Como Lazio, emergenza centrocampo per Sarri: il calciatore non ce...
Alla Lazio va il derby della stabilità: Sarri non rischia,...
Ledesma parte col piede giusto: Lazio Under 17 doma i...
Sacchi non ha dubbi: Sarri deve trasformare la Lazio da...
Lazio, Gigot in attesa della cessione: Fabiani stringe i cordoni...
Como Lazio probabili formazioni. 3 Dubbi per Sarri, 1 per...
Lazio sfonda i 29mila abbonamenti: Lotito gongola da furbo businessman
Pellegrini molla l’agente: Lotito lo cede solo per un’offerta da...
Real Madrid fiuta Gila della Lazio: rinnovo in bilico e...
Sarri sconvolge le gerarchie in Lazio: annuncio diretto e inaspettato...
Serie A, tutti gli arbitri della prima giornata. Como Lazio...
Lazio, Sarri impone il capitano: lo spogliatoio si adegua tra...
Ballotta non ha dubbi: Provedel titolare in casa Lazio, ma...
Ballotta non le manda a dire: “Lazio, ora o mai...
Pedullà non risparmia la Lazio: estate caotica, ma una certezza...
Lazio in lutto: Bernasconi se ne va a 87 anni,...
Garlaschelli punzecchia la Lazio: buona squadra, ma quel vuoto resta...
Como-Lazio, Sarri debutta in Serie A: il maestro tattico contro...
Vernis alla Lazio: “Ho scelto questa sfida per vincere le...
Isaksen snobba la Danimarca: priorità al piano rientro con la...
Lazio, chi sarà il portiere titolare tra Mandas e Provedel?...
Como Lazio: fratelli di trofei, ma rivali per una sera
Coppa D’Africa, il paradosso: Lazio beffata con giocatori pagati per...
Biglietti Lazio Verona: prezzi e modalità d’acquisto
Como Lazio: tutti i precedenti tra le due squadre
Lazio, Lotito ringrazia i tifosi per gli abbonamenti. La lettera...
Ballotta categorico su Sarri: “Fonte di nuove motivazioni, vi dico...
Como Lazio, divieto di vendita dei biglietti a chi risiede...
Serie A, La griglia di partenza secondo Piscedda. Il giudizio...
Pedro superstar supera di gran lunga Zaccagni
Como Lazio, emergenza centrocampo per Sarri: il calciatore non ce...
Alla Lazio va il derby della stabilità: Sarri non rischia,...
Ledesma parte col piede giusto: Lazio Under 17 doma i...
Sacchi non ha dubbi: Sarri deve trasformare la Lazio da...
Lazio, Gigot in attesa della cessione: Fabiani stringe i cordoni...
Como Lazio probabili formazioni. 3 Dubbi per Sarri, 1 per...
Lazio sfonda i 29mila abbonamenti: Lotito gongola da furbo businessman
Pellegrini molla l’agente: Lotito lo cede solo per un’offerta da...
Real Madrid fiuta Gila della Lazio: rinnovo in bilico e...
Sarri sconvolge le gerarchie in Lazio: annuncio diretto e inaspettato...
Serie A, tutti gli arbitri della prima giornata. Como Lazio...
Lazio, Sarri impone il capitano: lo spogliatoio si adegua tra...
Ballotta non ha dubbi: Provedel titolare in casa Lazio, ma...
Ballotta non le manda a dire: “Lazio, ora o mai...
Home Blog Pagina 2

Sacchi non ha dubbi: Sarri deve trasformare la Lazio da crisi a trionfo, o è un disastro in arrivo?

Arrigo Sacchi è certo: la Lazio ha bisogno di un miracolo! Scopri le sue insight affilate sulla Serie A, dal duello tra Napoli e Inter alle sfide delle altre big. Quale squadra stupirà quest’anno? #Sacchi #SerieA #CalcioTotale

Il leggendario Arrigo Sacchi, il maestro che ha rivoluzionato il calcio con il suo stile totale, continua a incantare con analisi profonde e visionarie. Come l’uomo che ha guidato il Milan ai vertici mondiali, le sue parole non sono mai scontate, ma piene di passione per un gioco bello e dominante. In una recente intervista, Sacchi ha condiviso la sua prospettiva sulla nuova stagione di Serie A, toccando temi come la lotta per lo scudetto e le incognite delle squadre, con un occhio attento alle evoluzioni tattiche che potrebbero sorprendere tutti.

Partendo dalle favorite, Sacchi non ha dubbi sulle prime in classifica: «Io dico che il Napoli è ancora un gradino sopra le altre, poi viene l’Inter». Questa affermazione solleva la domanda: Napoli e Inter sono davvero destinate a dominare, o potrebbero emergere sorprese inaspettate? Analizzando l’Inter, Sacchi sottolinea l’impatto della perdita di Lukaku: «Verissimo, perché Lukaku è un centravanti che fa muovere tutta la squadra, e poi ha personalità e carisma. Però io ricordo che il mio Milan, al primo anno, vinse lo scudetto nonostante l’infortunio di Van Basten che rimase fuori per quasi tutta la stagione. Ciò significa che il gioco può fare la differenza, e Conte è un allenatore che il gioco alle sue squadre lo sa dare. Inoltre, quest’anno può contare su un certo De Bruyne, campione assoluto». Sarà il gioco di Conte a colmare il vuoto, o l’Inter pagherà questa assenza?

Sulle difficoltà dell’Inter, Sacchi è chiaro: «Penso di sì, per una serie di motivi. Innanzitutto le batoste della passata stagione, cioè la mancata vittoria in campionato e la brutta sconfitta in finale di Champions League, devono essere assorbite. Sono momenti che non si cancellano in un amen. E poi è stata cambiata guida tecnica, da Simone Inzaghi a Chivu. Bisognerà dare al nuovo allenatore il tempo per costruire il suo progetto». Questa riflessione invita a chiedersi: quanto tempo serve per rialzarsi da delusioni del genere, e Chivu saprà imprimere il suo marchio?

Passando al Milan, Sacchi apprezza il lavoro di Allegri: «L’ho seguito nel precampionato. La cosa che mi è piaciuta maggiormente è che ha saputo ricompattare l’ambiente dopo le turbolenze della scorsa stagione. Allegri è bravissimo a gestire il gruppo. Sono arrivati nuovi elementi che devono integrarsi. Penso che il principio base su cui si reggerà la squadra sarà la forza della difesa e la rapidità del contropiede. Con gente come Leao e Pulisic bisogna fare così. E poi i rossoneri non avranno le coppe, un gran bel vantaggio come ha dimostrato il Napoli nella passata stagione». Ma aggiunge una nota di cautela: «Può tentare l’impresa, ma non parte di certo come favorito. E, se ci riuscisse, sarebbe appunto un’impresa, cioè un fatto meraviglioso e straordinario che si verifica con poca frequenza». I tifosi si chiederanno: il Milan è pronto per un miracolo?

Per la Juventus, Sacchi vede ancora margini di crescita: «La conferma di Tudor è stata importante perché ha dato continuità. Però la squadra non è ancora completa. Mi aspetto di vedere una Juve aggressiva e determinata, secondo i desideri del suo allenatore, poco incline a giochicchiare e molto decisa ad attaccare la profondità e a verticalizzare. Non la vedo, però, ancora pronta per lottare per lo scudetto». Questo fa sorgere la curiosità: la Juve riuscirà a trovare il ritmo giusto in tempo?

Tornando alla Lazio e alla Roma, Sacchi non risparmia commenti intriganti: «La Lazio non ha fatto mercato, Sarri è tornato sulla panchina e gli toccherà di fare un miracolo per restare competitivo. Mi incuriosisce la nuova Roma di Gasperini. E soprattutto mi incuriosisce l’impatto dell’allenatore con un ambiente caldo come quello giallorosso. Riuscirà a portare le sue idee anche alla Roma, dopo i meravigliosi anni di Bergamo? È una bella scommessa». Queste parole alimentano il mistero: Sarri può davvero trasformare la situazione della Lazio, e Gasperini reggerà la pressione a Roma?

Guardando al resto del campionato, Sacchi analizza il terzetto Atalanta, Bologna e Fiorentina: «L’Atalanta ha avviato la ricostruzione. Dopo il regno di Gasp, ha scelto Juric. Bisogna dargli il tempo di entrare nella testa dei giocatori. Il Bologna è forte, solido, determinato. Gioca un bellissimo calcio, lo ha dimostrato vincendo la Coppa Italia, e Vincenzo Italiano è un bravissimo allenatore di cui, secondo me, si parla poco. La Fiorentina, con Pioli, punta a entrare nel gruppo di testa. Ce la può fare, soprattutto se Kean proseguirà nel suo percorso di crescita». Chissà quali sorprese riserveranno queste squadre?

Infine, Sacchi esprime un desiderio per l’intera Serie A: «Una sola cosa: bellezza. Voglio che le squadre mi stupiscano, che siano coraggiose, che vadano all’attacco sempre, che siano organizzate, che facciano pressing come si fa nel resto d’Europa. Possibile che noi italiani siamo sempre in ultima fila quando ci sono delle novità? Il mio Milan, il pressing, lo faceva alla fine degli anni Ottanta: ne è passato di tempo, ma non vedo in giro squadre che applichino i nostri principi. E non mi si dica che c’erano Gullit, Van Basten, Rijkaard e Baresi, perché potrei dire che adesso i grandi giocatori non mancano. Il problema è farli muovere secondo un disegno chiaro e, possibilmente, divertente». E conclude con un appello: «Più che dai giocatori, mi aspetto tanto dagli allenatori. Le idee sono più importanti dei soldi, l’ho sempre detto. E le idee devono averle gli allenatori. E poi un altro desiderio: vorrei vedere partite giocate a ritmi alti. Perché in Premier League vanno il doppio rispetto alla Serie A? In Italia, secondo me, si corre poco e male». Con queste parole, Sacchi lascia il lettore a riflettere: il calcio italiano è pronto a riscoprire la bellezza?

Lazio, Gigot in attesa della cessione: Fabiani stringe i cordoni per non perderci un euro?

Samuel Gigot attende la cessione dalla Lazio: Il difensore francese è sul mercato, ma la trattativa si complica per un ingaggio alto! #Calciomercato #Lazio #GigotTransfer

Immaginate un difensore arrivato con grandi aspettative, solo per ritrovarsi ai margini del progetto in men che non si dica. Samuel Gigot, dopo appena una stagione con la Lazio, è ormai un nome che riecheggia nelle trattative di calciomercato, in attesa di una mossa che potrebbe cambiare tutto. La sua avventura nella Capitale sembra destinata a chiudersi presto, con il club pronto a voltare pagina senza di lui.

Non si tratta solo di scelte tecniche, ma di una situazione resa complicata da problemi fisici che hanno segnato l’estate del giocatore. Persistenti problemi alla schiena lo hanno tenuto lontano dal gruppo, facendolo saltare tutte le amichevoli precampionato e costringendolo a un lavoro differenziato. Questo ha solidificato la decisione dello staff: Gigot non rientrerà nei piani per la stagione 2025-26, lasciando i tifosi a chiedersi come una promessa sia scivolata così in fretta.

Ora, il suo destino appare segnato, con la Lazio che lo ha messo ufficialmente sul mercato. Gigot sarà uno dei due giocatori che verranno esclusi dalla lista ufficiale per la Serie A, un passo formale che lo allontana definitivamente dalla rosa. La società sta concentrando gli sforzi sul mercato francese, dove il difensore gode ancora di una buona reputazione, nella speranza di trovare una soluzione rapida.

L’obiettivo della Lazio è chiaro: recuperare l’intero investimento, cedendolo per una cifra non inferiore ai 4 milioni di euro, per evitare minusvalenze a bilancio. Ma c’è un ostacolo non da poco – il suo stipendio da 1,8 milioni di euro netti a stagione – che rende le trattative più ardue del previsto. Mentre Gigot aspetta novità, la dirigenza biancoceleste spera che gli ultimi giorni di mercato portino l’offerta giusta, risolvendo una situazione che si è trasformata in un rompicapo per tutti.

Como Lazio probabili formazioni. 3 Dubbi per Sarri, 1 per Fabregas

Quali sono le probabili formazioni di Como Lazio in programma domenica prossima alle ore diciotto allo stadio Sinigaglia di Como?

Per quanto riguarda la compagine padrona di casa si parla di un possibile inserimento dal primo minuto di Alvaro Morata che dovrebbe guidare l’attacco lariano.

Mentre per la truppa di Sarri, le scelte sono più complicate. 3 i ballottaggi per Sarri che dovrà decidere il terzino sinistro, il mediano e la punta centrale.

Per la difesa dipenderà molto dall’approccio con cui si vorrà iniziare. Ovvio che Nuno Tavares offre maggior esplosione ma meno senso tattico e meno copertura, rispetto a Luca Pellegrini. Altra decisione molto difficile è quella fra Cataldi e Rovella, con il primo in leggero vantaggio per via di un palleggio più delicato rispetto al compagno di squadra che potrebbe essere inserito nella ripresa per far legna a centrocampo. Ultimo ballottaggio in casa Lazio riguarda la punta centrale da mettere al centro fra Cancellieri e Zaccagni. Dia e Castellanos si giocheranno una maglia da titolare fino all’ultimo minuto. prevista comunque una staffetta a gara in corso.

Como Lazio probabili formazioni

Como (4-3-3):Butez; Vojvoda, Ramon, Kempf, Moreno; Nico Paz, Sergi Roberto, Da Cunha; Rodriguez, Morata, Diao. All.: Fabregas

Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Provstgaard, Gila, Pellegrini; Guendouzi, Cataldi, Dele-Bashiru; Cancellieri, Dia, Zaccagni. All.: Sarri

Lazio sfonda i 29mila abbonamenti: Lotito gongola da furbo businessman

Lazio sfonda quota 29 mila abbonamenti: un trionfo della passione biancoceleste! #Lazio #TifosiFedeli #CalcioPassione

In un’estate segnata da incertezze e malumori, la Lazio ha riscoperto il valore inestimabile della fedeltà dei suoi sostenitori. Un patrimonio che non teme crisi di risultati o immobilismo sul mercato, come emerge dal contesto complesso di contestazioni alla società, assenza dalle competizioni europee e una campagna acquisti partita a rilento. Eppure, i tifosi biancocelesti hanno risposto con un sostegno straordinario, trasformando le difficoltà in un’opportunità per rafforzare il legame con la squadra.

Contrariamente a ogni previsione, i supporter non solo sono rimasti vicini alla Lazio, ma hanno intensificato il loro impegno. Con la chiusura della prima fase della campagna abbonamenti, avvenuta ieri a mezzanotte, i numeri hanno superato le aspettative: sono state sottoscritte oltre 29.100 tessere, un dato superiore alle 29.036 della stagione 2024-25. Questo risultato invia un messaggio potente, dimostrando un affetto che va oltre le sfide del momento e suscita curiosità su come la fede possa superare le difficoltà.

Anche se il record della stagione 2023-24, con i suoi 30.333 abbonati, resta un traguardo invidiabile, il successo attuale è particolarmente significativo, raggiunto in un periodo di massima difficoltà. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, i dati ufficiali saranno comunicati oggi, ma la società ha già annunciato una mossa intrigante: la campagna abbonamenti riaprirà subito dopo il derby di settembre, offrendo una nuova chance per aumentare ulteriormente i numeri.

Queste oltre 29.000 tessere non sono solo un simbolo di vittoria morale, ma rappresentano una risorsa economica cruciale. In una stagione senza i ricavi delle coppe europee e senza cessioni di rilievo, gli introiti dal botteghino diventano essenziali per la stabilità del club, ribadendo che i tifosi della Lazio sono, e rimarranno, la vera ricchezza della società.

Pellegrini molla l’agente: Lotito lo cede solo per un’offerta da capogiro!

Ultime mosse nel calciomercato della Lazio: Pellegrini cambia agente e fa riflettere sul suo futuro? #Calciomercato #Lazio #Pellegrini

Una novità intrigante sta animando gli ultimi giorni di calciomercato per la Lazio, con Luca Pellegrini al centro di attenzioni che potrebbero aprire scenari inaspettati. Il terzino si sta guardando attorno? è la domanda che riecheggia tra i tifosi e gli addetti ai lavori, soprattutto dopo il suo improvviso cambio di agente, avvenuto a pochi giorni dalla chiusura della sessione estiva. Questo movimento non fa altro che accendere la curiosità su cosa potrebbe riservare il futuro per il difensore, in un momento in cui la squadra biancoceleste è impegnata a riequilibrare la rosa.

Come riportato da fonti affidabili, Pellegrini ha lasciato l’agenzia di Enzo Raiola per affidarsi a You First, un’agenzia internazionale ben nota nell’ambiente della Lazio. Questa scelta è significativa, dato che You First ha gestito per anni gli interessi di figure chiave come Luis Alberto e ha recentemente rafforzato i legami con il portiere Mandas attraverso il procuratore Tavano. Un cambio del genere in un periodo così caldo del mercato non può che stimolare riflessioni sul ruolo e le ambizioni del giocatore, rendendo tutto più affascinante per chi segue da vicino le dinamiche del club.

Tuttavia, qualsiasi ipotesi di uscita immediata per Pellegrini appare complicata, alimentando ulteriormente il mistero. La Lazio ha bisogno di alleggerire la rosa, in vista anche della finestra di gennaio, ma cedere il terzino sinistro in questo momento creerebbe un vuoto critico. Con l’arrivo di Nuno Tavares, Pellegrini rimane l’unica vera alternativa per quel ruolo, essendo l’altro solo mancino naturale a disposizione per presidiare la corsia sinistra. Privarsene ora significherebbe compromettere le opzioni tattiche in una zona del campo essenziale, un rischio che il club difficilmente correrebbe.

Le condizioni imposte dal presidente Claudio Lotito per una eventuale cessione sono severe, rendendo l’intera situazione ancora più avvincente. Lotito considererebbe di lasciar partire Pellegrini solo di fronte a un’offerta non inferiore ai 4 milioni di euro per il cartellino, con l’ulteriore vincolo che il club acquirente si assuma interamente il suo ingaggio, pari a 2,4 milioni di euro netti a stagione. Date le tempistiche strettissime e le richieste elevate, appare improbabile che emergano proposte concrete prima della fine del mercato, lasciando spazio a speculazioni su cosa potrebbe accadere in futuro.

Insomma, il destino di Pellegrini sembra per ora legato a Roma, dove potrebbe continuare a rappresentare una risorsa preziosa sulla fascia sinistra. Ma con questo cambio di agente, l’aria di cambiamenti imminenti aleggia, e i prossimi mesi potrebbero riservare colpi di scena che terranno i fan della Lazio con il fiato sospeso.

Real Madrid fiuta Gila della Lazio: rinnovo in bilico e quella clausola da incubo!

#NodoRinnovoGila: Il futuro di Mario Gila tra Lazio e l’ombra del Real Madrid è appeso a un filo – scopri le ultime mosse! #Calciomercato #Lazio #RealMadrid

Mario Gila rappresenta una certezza assoluta per la difesa della Lazio in questo nuovo campionato, ma il suo avvenire resta un enigma che tiene tutti con il fiato sospeso. Con l’esordio stagionale contro il Como che lo vede partire da titolare, il difensore spagnolo è ormai un leader indiscusso del reparto arretrato, Quella clausola… che lega il suo destino al Real Madrid aggiunge un tocco di suspense a una storia già ricca di colpi di scena.

La sua ascesa è stata rapida e meritata, con l’allenatore che lo ha lanciato nel grande calcio intravedendo in lui qualità fuori dal comune. Fu proprio quell’allenatore, durante la sua precedente gestione, a bloccare una possibile cessione in prestito al Verona, convinto che il percorso di crescita di Gila dovesse proseguire a Formello. Oggi, al suo ritorno in biancoceleste, quella stima incondizionata ha blindato lo spagnolo, respingendo interessi da parte del neopromosso Como e da club della Premier League. Gila è visto come un pilastro essenziale per costruire un ciclo vincente, ma proprio questa centralità rende la sua situazione contrattuale un vero rompicapo.

Al centro della trattativa c’è il rinnovo del contratto, fissato per scadere nel 2027, ma l’ultimo incontro tra la società e l’entourage del giocatore si è chiuso senza progressi, lasciando spazio a dubbi e tensioni. Un blocco imposto al club sta impedendo qualsiasi ritocco all’ingaggio, trasformando questo stallo in un rischio concreto. Se non si arriva a un accordo durante la stagione, la Lazio potrebbe dover scegliere tra cedere il difensore per fare cassa nell’estate del 2026 o rischiare di perderlo a parametro zero l’anno successivo, una prospettiva che fa riflettere su quanto fragile possa essere il presente.

A rendere tutto più complicato sono le ambizioni personali di Gila e i legami con il suo passato. Come sottolinea Il Messaggero, il giocatore non ha mai nascosto il desiderio di approdare in un top club europeo, con un occhio particolare per il Real Madrid. I Blancos, il club in cui è cresciuto, non solo incarnano il suo sogno, ma detengono anche una clausola strategica: il 50% sulla futura rivendita del suo cartellino. Per ora, Gila è focalizzato sulla Lazio, ma la dirigenza sa bene che i prossimi mesi saranno decisivi per decidere se rafforzare questo legame o prepararsi a un addio che, pur doloroso, potrebbe essere inevitabile per motivi economici.

Sarri sconvolge le gerarchie in Lazio: annuncio diretto e inaspettato alla squadra

Rivoluzione nelle gerarchie della Lazio: tutti pronti a lottare per un posto!

Scopri come il tecnico biancoceleste sta ribaltando le carte in tavola per la nuova stagione, con una squadra dove nessuno ha un posto fisso e le scelte dipenderanno solo dal campo. Preparati a un’annata piena di sorprese e competizione interna! #Lazio #SerieA #Calcio

Il tecnico biancoceleste ha comunicato alla squadra un cambiamento radicale: non ci sarà più un undici tipo fisso, con rotazioni che terranno tutti sulla corda. In una stagione concentrata su campionato e Coppa Italia, questa filosofia mira a mantenere alta la motivazione del gruppo. “Giocheranno tutti, chi più chi meno” non è solo una promessa, ma il pilastro del suo approccio, un impegno concreto per premiare chi brilla settimana dopo settimana, con decisioni prese match per match.

Il precampionato ha funto da vero banco di prova, testando ogni aspetto della rosa per esplorare alternative tattiche. Dalla porta, con il continuo alternarsi tra Provedel e il giovane Mandas, alla difesa, dove tutti hanno avuto occasioni, inclusa l’adattamento di Marusic come centrale per coprire le assenze di Gigot e Patric.

A centrocampo, le opportunità sono state distribuite ampiamente, arrivando persino a un giocatore come Basic, che sembrava ai margini. L’incognita più intrigante resta la regia, con il duello tra l’esperienza di Cataldi e il dinamismo di Rovella che promette di essere serrato, con i due quasi alla pari nelle preferenze. In attacco, l’assenza di Isaksen ha dato spazio a Cancellieri sulla fascia destra, mentre al centro Castellanos e Dia sono stati alternati senza sosta, e persino Noslin, dato in partenza, è stato rivalutato con attenzione.

Per l’esordio in Serie A contro il Como, il tecnico punterà probabilmente sui titolari più rodati, la “vecchia guardia”. Ma da lì in poi, sarà il campo a decidere: solo le prestazioni reali determineranno chi meriterà la maglia da titolare, rendendo ogni partita un’opportunità imprevedibile.

Serie A, tutti gli arbitri della prima giornata. Como Lazio a Manganiello

L’Associazione Italiana Arbitri (AIA) ha reso noti i nomi di arbitri, assistenti, IV Ufficiali, VAR e AVAR che dirigeranno le gare valide per la 1ª giornata del Campionato di Serie A 2025/26 in programma da sabato 23 a lunedì 25 agosto. Per Como Lazio Manganiello è stato il prescelto per dirigere il match.

Arbitri Serie A

GENOA – LECCE (Sabato 23/08 h. 18.30) MASSA COSTANZO – BIANCHINI. Quarto uomo: ZANOTTI. VAR: ABISSO, AVAR: MARESCA

SASSUOLO – NAPOLI (Sabato 23/08 h. 18.30) AYROLDI. LO CICERO – YOSHIKAWA Quarto uomo: RAPUANO, VAR: DI BELLO AVAR: AURELIANO

MILAN – CREMONESE (Sabato 23/08 h. 20.45) COLLU. DI GIOIA – MOKHTAR. Quarto uomo IV: BONACINA. VAR: DOVERI, AVAR GHERSINI.

ROMA – BOLOGNA (Sabato 23/08 h. 20.45) ZUFFERLI. MONDIN – MINIUTTI. Quarto uomo MARCHETTI. VAR: MAZZOLENI AVAR: FABBRI.

CAGLIARI – FIORENTINA (Domenica 24/08 h. 18.30). SOZZA. FONTEMURATO – BIFFI. Quarto uomo: MUCERA. VAR: DI PAOLO, AVAR: GUIDA.

COMO – LAZIO (Domenica 24/08 h. 18.30) MANGANIELLO. MELI – ALASSIO. Quarto uomo: TURRINI. VAR: AURELIANO, AVAR: CHIFFI

ATALANTA – PISA (Domenica 24/08 h. 20.45) ARENA. PALERMO – POLITI, Quarto uomo: MARINELLI. VAR: GHERSINI, AVAR: DOVERI

JUVENTUS – PARMA (Domenica 24/08 h. 20.45) MARCENARO. SCATRAGLI – ZINGARELLI
Quarto uomo: SACCHI. VAR: MERAVIGLIA, AVAR: FABBRI

UDINESE – H. VERONA (Lunedì 25/08 h. 18.30) TREMOLADA. MORO – CECCON. Quarto uomo: PERENZONI. VAR: GARIGLIO, AVAR: GUIDA

INTER – TORINO (Lunedì 25/08 h. 20.45). LA PENNA. DEI GIUDICI – CAVALLINA. Quarto uomo: CREZZINI. VAR: PATERNA, AVAR: CHIFFI

Lazio, Sarri impone il capitano: lo spogliatoio si adegua tra sorprese e polemiche leggere

La Lazio ha risolto il mistero della fascia di capitano: chi guiderà la squadra? Scopri i dettagli e le sorprese dietro questa scelta definitiva! #Lazio #SerieA #Capitano

Chiunque segua il calcio sa quanto possa essere affascinante il dibattito su chi indossa la fascia di capitano, un simbolo di leadership e unità. Nella Lazio, l’incertezza è stata spazzata via, con una gerarchia ora ben definita che promette di unire il gruppo per la stagione in arrivo. “Io, a differenza di altri allenatori, non do troppa importanza a quella fascia. Mattia può tenerla se lo vuole il gruppo”, parole che evidenziano un approccio equilibrato e riflessivo, maturato per evitare tensioni e rafforzare il legame all’interno dello spogliatoio.

Questa decisione non è arrivata per caso, ma attraverso un percorso voluto per coinvolgere il team, ricordando le frizioni passate che avevano creato qualche malumore. Come riportato da fonti attendibili, un anno fa alcuni senatori della squadra avevano espresso sostegno a un altro giocatore, ma la scelta finale era andata a chi meritava, premiando impegno e fedeltà. Ora, con il gruppo che ha confermato la sua fiducia, l’attenzione è tutta su un leader pronto a fare la differenza.

E che leader! Pensate a un giocatore che, nonostante infortuni e assenze prolungate per oltre tre mesi la scorsa stagione, ha comunque brillato con circa 10 gol e numerosi assist, dimostrandosi inesorabile. Il suo ritorno in forma è stato evidente in un’amichevole recente, dove ha segnato un gol che mancava da tempo, segno di una rinascita che lo rende indispensabile. Con la fascia al braccio, è pronto a guidare la Lazio fin dalla prima partita, lasciando i tifosi curiosi di vedere come questa scelta influenzerà le sfide future.

Ballotta non ha dubbi: Provedel titolare in casa Lazio, ma occhio al possibile sgambetto

Ballotta sul dualismo in porta alla Lazio: Provedel come prima scelta, ma Mandas è una garanzia #Lazio #Calcio #Portieri

L’ex portiere della Lazio, Marco Ballotta, ha offerto un’analisi intrigante sul dualismo tra i pali biancocelesti, focalizzandosi su Ivan Provedel e Christos Mandas, e sul momento attuale della squadra. Con il campionato alle porte, le sue parole stimolano curiosità su come la Lazio possa sfruttare al meglio le sue risorse, creando una sana competizione interna per tornare ai livelli più alti.

Nelle sue dichiarazioni, Ballotta ha espresso fiducia nel ruolo di Provedel come titolare. «Il titolare deve essere sicuramente Provedel, se è tornato quello di un paio d’anni fa e ha risolto i suoi problemi fisici e mentali. Ha dimostrato di essere di buonissimo livello». Aggiunge un tocco di riflessione personale: «Poi è vero, ha avuto qualche défaillance quest’anno e ha perso il posto, ma quando l’ho incontrato al 25° anniversario dello Scudetto l’ho trovato sereno. Se torna quello che conosciamo, non c’è nessun problema». Queste frasi evidenziano come l’esperienza e la forma fisica possano fare la differenza in un ruolo tanto esposto.

Passando al giovane Mandas, Ballotta non nasconde il potenziale del portiere, alimentando l’interesse su possibili sorprese. «Mandas è un portiere promettente, può migliorare tanto, ma al momento penso che il titolare debba essere Provedel». Questa affermazione solleva domande su come la crescita di Mandas possa influenzare la gerarchia, rendendo la situazione ancora più avvincente per i tifosi.

Ballotta ha poi sottolineato l’importanza di una rosa equilibrata, specialmente nel ruolo dei portieri, un aspetto che potrebbe essere cruciale per la stagione. «Oggi in ogni ruolo servono due giocatori sullo stesso livello, anche per i portieri. La Lazio è ben coperta. Non vedo lati negativi, l’importante è che ci sia una competizione sana, dove chi gioca meno si faccia trovare pronto». Queste parole invitano a riflettere su come la profondità della squadra possa tradursi in performance più solide e imprevedibili.

Sull’idea di un’alternanza fissa tra i portieri, l’ex biancoceleste si è espresso con fermezza, condividendo una prospettiva che accende dibattiti. «L’alternanza non fa bene. Ai miei tempi, se giocavi poco, sapevi che il tuo campionato era la Coppa Italia. Il ruolo del secondo portiere è delicatissimo: hai poche occasioni e, se sbagli, vieni subito etichettato come inaffidabile», e conclude con un avvertimento: «Quando giochi devi essere preparato, presente e non sbagliare nulla». Questa visione storica aggiunge un layer di curiosità, mostrando come le dinamiche del calcio evolvano, ma alcune sfide rimangano le stesse.

Infine, Ballotta ha trasmesso ottimismo sul futuro della Lazio, focalizzandosi sulla motivazione del gruppo. «Si parte da una buona base. Gli stessi giocatori, dopo la scorsa stagione, avranno voglia di riscatto». E avverte con un tocco di suspense: «Attenzione al Como, ha fatto una buona squadra. Ma la Lazio è pronta». Con queste riflessioni, l’ex portiere lascia i lettori con l’anticipazione di una stagione ricca di opportunità e colpi di scena.

Ballotta non le manda a dire: “Lazio, ora o mai più per riscattare questa stagione”

Marco Ballotta parla della stagione della Lazio: pronti a riscattare un’annata complicata? #Lazio #SerieA #Riscatto

L’ex portiere della Lazio, Marco Ballotta, ha condiviso insight intriganti in un’intervista a Radio Laziale, accendendo la curiosità sui prossimi passi della squadra. Dopo una stagione segnata da alti e bassi, Ballotta delinea un quadro di motivazione e determinazione, lasciando i tifosi con la domanda: sarà questa la svolta tanto attesa?

Ballotta non ha dubbi sulla solidità del gruppo, evidenziando la fame di rivincita che pervade lo spogliatoio. «La Lazio parte da una buona base – ha detto Ballotta –, ma credo che ci sia una forte voglia di riscatto da parte di tutti i giocatori dopo la stagione passata, che non è stata semplice». Queste parole invitano a riflettere su quanto il passato possa spingere verso prestazioni future, alimentando l’interesse su come la squadra intenda capitalizzare questa energia.

Sul fronte dell’allenatore, Ballotta sottolinea un elemento chiave che potrebbe fare la differenza. «Il mister è molto motivato, conosce bene alcuni giocatori e vuole far vedere che, dopo il periodo lontano dal campo, è pronto a dare una scossa alla squadra». È affascinante pensare a come questa carica possa influenzare il collettivo, creando un mix di esperienza e rinnovato entusiasmo che i fan non vedono l’ora di osservare in azione.

Non manca un’analisi più pratica, con Ballotta che mette in guardia sull’importanza di un inizio solido. «La partenza sarà fondamentale, anche se la prima gara contro il Como non sarà facile. Loro hanno costruito un’ottima squadra e servirà attenzione». Questa prospettiva aggiunge suspense: basterà la preparazione della Lazio per superare le prime sfide e impostare un tono vincente per l’intera stagione?

L’intervista si estende anche al tema della rosa, focalizzandosi sui portieri come Ivan Provedel e Christos Mandas. Ballotta enfatizza il valore della concorrenza interna e della continuità, dichiarando: «La Lazio ha bisogno di una rosa competitiva e ben equilibrata, con giocatori pronti a dare il massimo ogni volta che sono chiamati in causa». È un richiamo intrigante a come ogni singolo elemento possa contribuire al successo complessivo, spingendo i lettori a immaginarsi scenari di competizione serrata.

In chiusura, Ballotta trasmette un messaggio di ottimismo ai supporter, alimentando l’attesa per ciò che verrà. «Sono convinto che la Lazio saprà far bene, anche grazie all’esperienza di Sarri e all’entusiasmo ritrovato in squadra. I tifosi possono aspettarsi una stagione con grandi emozioni e prestazioni importanti». Con la nuova annata alle porte, la Lazio sembra pronta a rincorrere traguardi ambiziosi, offrendo ai suoi sostenitori una narrazione ricca di passione e sorprese in Serie A.

Como sfida Lazio: L’esordiente che potrebbe far tremare i veterani del calcio italiano?

Como-Lazio: Un duello epico tra filosofie calcistiche opposte! Preparati a un match che promette scintille al Sinigaglia. #SerieA #ComoLazio #CalcioPassione

Il campionato di Serie A inizia con una partita che cattura subito l’attenzione: Como-Lazio, un confronto tra due visioni del calcio tanto diverse quanto affascinanti. Immaginatevi lo stadio Sinigaglia, recentemente rinnovato, pronto a ospitare un duello tra allenatori che incarnano approcci opposti al gioco: Cesc Fabregas e Maurizio Sarri. Sarà l’occasione perfetta per vedere come queste idee si scontrano sul campo, lasciando i tifosi con il fiato sospeso.

Fabregas, al suo debutto come allenatore, ha impresso al Como un’identità basata su brillantezza, tecnica e libertà di espressione dei giocatori. La squadra è giovane e dinamica, con un approccio istintivo che valorizza il talento naturale, puntando su creatività e spontaneità per sorprendere gli avversari. Chissà se questa freschezza riuscirà a fare la differenza in una partita così carica di aspettative?

Dall’altra parte, la Lazio di Sarri rappresenta un sistema ben oliato, focalizzato su un controllo meticoloso e un gioco “sacchiano”, fatto di schemi precisi, movimenti coordinati e dominio tattico. Con un’attenzione ossessiva ai dettagli, la squadra mira a gestire le partite con disciplina e tecnica raffinata, imponendo il proprio ritmo per mantenere l’equilibrio. Sarà intrigante osservare se questo rigore tattico potrà spegnere l’entusiasmo del Como.

Questo match non è solo l’esordio della stagione, ma uno scontro autentico tra due modi di intendere il calcio: l’energia impulsiva e innovativa di Fabregas contro la solidità esperta di Sarri. Al Sinigaglia, potremmo assistere a un blend di passato e futuro, dove ogni mossa potrebbe ribaltare le sorti della gara.

In sintesi, Como-Lazio promette un vero spettacolo, non solo per il risultato finale, ma per la qualità e l’intensità del gioco espresso da entrambe le formazioni. Un’apertura di campionato che gli appassionati non potranno lasciarsi sfuggire, con spunti tattici che faranno discutere per settimane.

Castrovilli al bivio: da promessa sprecata a nuova avventura? La situazione attuale che fa discutere

Gaetano Castrovilli vicinissimo al Bari: un ritorno alle origini che potrebbe stupire tutti? #Castrovilli #Calciomercato #SerieB

Gaetano Castrovilli, ex Lazio, è finito nel vivo del calciomercato estivo, e la sua storia sta accendendo le fantasie dei tifosi. Potrebbe davvero tornare al Bari, la squadra dove ha mosso i primi passi con 12 presenze, per una seconda chance dopo una stagione sottotono? Secondo le ultime indiscrezioni, l’accordo è ormai a un passo, e questo trasferimento potrebbe essere il colpo di scena che rilancia la sua carriera.

Non manca la competizione per accaparrarsi il centrocampista. Come sottolineato da Tuttomercatoweb.com, Pisa e Genoa sono entrate in gioco con un interesse concreto, vedendo in lui un rinforzo di esperienza e qualità. È un vero duello di mercato che tiene tutti con il fiato sospeso: chi uscirà vincitore dalle trattative delle prossime settimane?

Attualmente svincolato, Castrovilli arriva da un’annata complicata, culminata con la retrocessione in Serie B insieme al Monza, dove non ha espresso appieno il suo potenziale. Proprio per questo, l’ex Lazio è determinato a rimettersi in gioco e ritrovare la forma che lo ha reso un giocatore di livello superiore. Il Bari, intanto, punta a rafforzare la rosa per continuare il suo percorso di crescita.

Per Pisa, l’idea di aggiungere Castrovilli alla squadra suonerebbe come un vero e proprio colpo clamoroso. Il club toscano è pronto a fare un’offerta convincente, contando sul suo valore tecnico per elevare il progetto. Anche il Genoa segue da vicino, in attesa di un’opportunità per inserirsi e portare esperienza nel proprio organico.

In questo scenario elettrizzante, il futuro di Castrovilli, ex Lazio, è appeso a un filo, con le trattative che potrebbero definirsi presto. Le tifoserie di Bari e Pisa osservano con grande attenzione, sperando di vederlo tornare protagonista e magari scalare di nuovo verso la Serie A. Il calciomercato estivo è in piena ebollizione, e lui è senz’altro uno dei nomi da tenere d’occhio.

Calciomercato Lazio, offerta in arrivo per Castellanos: l’esperto chiacchierone non si trattiene!

Il futuro di Valentin Castellanos è in bilico? Lo Zenit San Pietroburgo fa sul serio per l’attaccante della Lazio! #Calciomercato #Lazio #Castellanos

Il calciomercato della Lazio sta entrando in una fase cruciale e piena di suspense, con l’interesse concreto dello Zenit San Pietroburgo per Valentin Castellanos che potrebbe scuotere le certezze della squadra. Nelle ultime ore della sessione estiva del 2025, questo possibile approcciamento lascia i tifosi con il fiato sospeso: riuscirà il club a respingere le avances per uno dei suoi giocatori più preziosi, o finirà per cedere sotto pressione?

La Lazio è attentissima a ogni mossa intorno a Castellanos, specialmente dopo l’interesse recente del Flamengo che aveva già acceso i riflettori sul suo futuro. Ora, con lo Zenit pronto a fare un’offerta sostanziosa, la valutazione dell’attaccante – intorno ai 25 milioni di euro – diventa un elemento centrale. Ma sarà abbastanza per convincere la società a lasciarlo andare, o resterà un’allettante ma inutile tentazione?

La dirigenza biancoceleste è fermamente decisa a non privarsi di elementi chiave come Castellanos, puntando su una rosa solida per affrontare la stagione. Questa scelta riflette una strategia di mantenere gli equilibri della squadra, evitando che una partenza improvvisa possa rovinare i piani costruiti con cura durante la preparazione estiva.

In questa situazione delicata, con offerte importanti da club stranieri che continuano ad arrivare, la Lazio deve bilanciare ambizioni e resistenze. La società di Formello sembra intenzionata a non cedere, ma chissà se le proposte sempre più invitanti sapranno minare questa determinazione.

Alla fine, l’interesse dello Zenit per Valentin Castellanos rappresenta un capitolo intrigante del calciomercato Lazio 2025, con la situazione che appare per ora sotto controllo. I tifosi attendono con curiosità gli sviluppi, sperando che il club riesca a navigare queste acque agitate senza perdere pezzi preziosi del proprio progetto.

Roma, si infortunia il calciatore: derby con la Lazio a rischio?

0

Incredibile, ma vero. Pronti via ed è già arrivato il primo infortunio tra le file della Roma per Leon Bailey. Il calciatore giamaicano (primo giamaicano della storia giallorossa) ha rimediato un acciacco durante il quotidiano allenamento pomeridiano. Si teme un infortunio muscolare.

Secondo dei primi accertamenti ufficiosi, Bailey dovrà rimanere lontano dal terreno di gioco almeno fino agli inizi di settembre, dopo la sosta Nazionali. Il calciatore si sottoporrà agli esami strumentali già a partire dalla giornata di domani.

L’obiettivo di Gasp sarà quantomeno quello di accelerare il più possibile i tempi di recupero. Una vera sfortuna per la Roma che molto probabilmente non potrà contare sul suo neo esterno d’attacco per le prime due giornate di campionato contro Bologna e Pisa.

L’ex Bayern Leverkusen era stato appena acquistato dall’Aston Villa in prestito con diritto di riscatto. Il prestito è costato alle casse giallorosse 2 milioni di euro, mentre il possibile riscatto è fissato sui 22 milioni di euro.

La società giallorossa spera di poter contare sul giamaicano già dalla gara contro il Torino. Risulta molto difficile una sua assenza nel derby della Capitale contro la Lazio, in programma nella quarta giornata di Serie A. Si attendono aggiornamenti e note ufficiali da parte del club.

Chi è l’allenatore con più possibilità di esonero? Gasp in pole, Sarri rischia. La classifica completa

0

La stagione di Serie A 2025/26 si apre sotto il segno dell’incertezza. Dodici panchine cambiate su venti club evidenziano una forte instabilità tecnica. A fotografare la situazione ci pensa un algoritmo in grado di calcolare il rischio di esonero per ogni allenatore, incrociando fattori come esperienza, pressione societaria, instabilità di mercato e storico del club.

Secondo lo studio condotto da sitiscommesse.com, il quadro che ne emerge è polarizzato. In cima alla classifica del pericolo c’è la Roma di Gian Piero Gasperini, con un impressionante 90% di probabilità di esonero. La percentuale riflette sia le tensioni generate dal carattere del tecnico, sia l’altissima aspettativa di un ambiente esigente. Subito dietro Cagliari e Lecce superano l’80%, vittime di progetti fragili e della necessità di risultati immediati.

Diversa la situazione della Lazio di Maurizio Sarri, stimata al 40%. Pur in fascia di rischio medio, il tecnico gode di un rapporto solido con la società, che ha scelto la continuità. Le aspettative più moderate consentono a Sarri di lavorare con serenità, in un campionato altrimenti instabile.

Napoli e Como confermano progetti stabili: Antonio Conte e Cesc Fabregas hanno appena un 10% di rischio, frutto della fiducia incondizionata della società.

Quest’anno, più che mai, le panchine saranno il vero spartiacque delle ambizioni di tutti i club.

Tifosi laziali stoici: mai come ora vicini alla società. Il dato sulle maglie vendute è impressionante

0

Il nuovo kit biancoceleste 2025/26 ha conquistato i tifosi fin dal primo giorno di presentazione. La redazione di Lazio Channel, tramite informazioni prese direttamente dallo Store Lazio Style 1900 di Via Calderini, ha potuto constatare direttamente l’entusiasmo che circonda le nuove divise.

Già nelle prime settimane di agosto, il dato è netto: la richiesta delle maglie è superiore rispetto a quella registrata un anno fa, quando fu lanciato il kit 2024/25. A trainare le vendite è, come da tradizione, la prima maglia. Elegante, lineare e fedele ai colori sociali, rappresenta il cuore dell’identità biancoceleste.

Ma a sorprendere è anche la risposta nei confronti delle versioni away e third, accolte con entusiasmo immediato da un pubblico sempre più attento al design e alla possibilità di indossare la divisa anche fuori dallo stadio. Gli addetti dello store parlano di numeri “superiori alle attese” e di un flusso costante di clienti, soprattutto nei weekend.

Il fenomeno non riguarda solo il merchandising. A fare da sfondo c’è una tifoseria che, nonostante una diffusa sfiducia verso la società, continua a dimostrare la propria presenza. I dati sugli abbonamenti parlano chiaro: oltre 28.000 tessere già sottoscritte entro metà agosto, con un trend più alto rispetto alla scorsa estate.

La Lazio, insomma, riparte con una spinta che non arriva soltanto dal campo, ma anche dagli scaffali dello store ufficiale.

Pedro superstar amato da grandi e piccini: il dato è emblematico

Un dato curioso emerge dalle nostre ricerche presso lo Store Lazio Style 1900 di Via Calderini: non c’è differenza tra adulti e ragazzi nelle preferenze di personalizzazione della maglia da gioco. La divisa più richiesta da tutti, senza eccezioni, è la stessa: “Pedro 9”.

Nonni, padri e figli: tutti puntano allo stesso nome. Una convergenza che, fino allo scorso anno, non esisteva. Allora i giovani cercavano i volti più “social” della squadra, mentre gli adulti sceglievano figure di esperienza o capitani. I vari Castellanos, Isaksen, Zaccagni erano i nomi più ricercati, ma quest’anno le distanze si sono annullate.

Come a voler sottolineare un legame che travalica l’età, il nome più ben voluto è quello di Pedro. Gli addetti allo store parlano di una “uniformità sorprendente”, agevolata dalla vasta disponibilità di taglie per bambini, adolescenti e adulti.

Il fenomeno dice molto sul rapporto che Pedro è riuscito a creare con l’ambiente. La sua figura mette d’accordo generazioni differenti, diventando punto di riferimento trasversale. La maglia “Pedro 9” non è più solo un acquisto: è un simbolo di unione, un filo biancoceleste che lega il tifoso giovane e quello adulto nella stessa identità.

Quest’anno lo Stadio Olimpico sarà gremito delle maglie con il suo nome sopra, a dimostrazione di come il richiamo dell’esperienza, criticato da molti, abbia ancora il suo fascino.

Assoallenatori contro Israele: “Chiediamo la loro sospensione dalle competizioni”

L’Associazione Italiana Allenatori di Calcio (AIAC), il sindacato di categoria che rappresenta e tutela gli allenatori italiani di tutti i livelli, ha presentato in mattinata una lettera d’appello alla FIGC. Nella suddetta il richiamo è chiaro: “Israele deve fermarsi. Anche il calcio si mobiliti”. Di seguito il comunicato ufficiale completo fornito da Adnkronos:

“Un’azione non solo simbolica ma una scelta necessaria, che risponde a un imperativo morale, condivisa da tutto il gruppo dirigente dell’Aiac”. Il Consiglio Direttivo Nazionale dell’Assoallenatori ha deliberato unanimemente di inviare una lettera-appello al Presidente della Figc Gravina e a tutte le componenti federali, perché il calcio italiano si mobiliti, nel proprio ambito, in favore del popolo palestinese mettendo sul tavolo la richiesta da inoltrare a Uefa e Fifa, di sospensione temporanea di Israele dalle competizioni internazionali.

“I valori di umanità che sostengono quelli dello sport ci impongono di contrastare azioni di sopraffazione dalle conseguenze terribili. Si può solo pensare a giocare, voltando la testa dall’altra parte. Noi crediamo che non sia giusto dinanzi ai troppi morti senza colpa. Tra loro anche tanti sportivi compreso la stella del calcio palestinese Suleiman al-Obeid” ha fatto eco il vice presidente Giancarlo Camolese.

“Lo diciamo con forza: davanti all’Olocausto siamo per sempre tutti ebrei e nessuno vuol togliere il segnalibro della memoria. Ma la Storia non si è fermata a quell’orrore e ci interroga oggi, senza sconti per nessuna nazione.”

“Crediamo sia doveroso porre al centro del dibattito federale la richiesta, da proporre a Uefa e Fifa, dell’esclusione temporanea di Israele dalle competizioni sportive. Perché il dolore del passato non può oscurare coscienza e umanità alcuna”.

 

Esclusiva Lazio Channel: qual è il nome più gettonato sulle maglie biancocelesti? I tifosi impazziscono per lui

Il momento del rilascio delle maglie ufficiali da gioco è da sempre uno degli attimi più attesi con ansia da parte dei tifosi. Tutti sono volenterosi ed impazienti di scoprire in che modo la propria società abbia deciso di rappresentare i simboli del club sul terreno di gioco. Non sorprende, quindi, che nei negozi si formino code di fan disposti a follie pur di acquistare l’ultima uscita.

Negli ultimi anni il concetto stesso di divisa da gioco è cambiato. Non si tratta più soltanto di un completo da indossare durante le partite, ma di un vero e proprio capo d’abbigliamento, studiato nei minimi dettagli per essere in linea con le tendenze della moda.

Design moderni, tagli più accattivanti e materiali innovativi hanno trasformato la maglia da gioco in un oggetto da indossare con orgoglio non solo allo stadio, ma anche nella vita quotidiana.

Non è esagerato immaginare che, in un futuro non troppo lontano, presentarsi a un incontro o a un appuntamento indossando una maglia da calcio non susciterà più stupore o perplessità. Al contrario, sarà percepito come un gesto di stile: un modo per coniugare moda e passione sportiva.

Secondo fonti raccolte in esclusiva dalla nostra redazione, il famigerato “Pedro 9” sulla maglia è nettamente in cima alle richieste dei tifosi, più di qualunque altro giocatore della rosa. Non si tratta di un episodio sporadico, ma di una costanza che sta segnando queste prime settimane di vendita.

Il fenomeno è spiegabile. Pedro non rappresenta solo un calciatore vincente: è una figura di equilibrio nello spogliatoio, un campione capace di dare sicurezza ai compagni e fiducia ai tifosi. Indossare la sua maglia diventa un modo per riconoscersi in quei valori.

In un’estate di cambiamenti e attese, la fedeltà al numero 9 spagnolo racconta una certezza: i laziali hanno già scelto il loro simbolo.