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Derby Roma: le formazioni in bilico e le scelte decisive dei tecnici

Il derby della Capitale è qui: Lazio vs Roma, dubbi e formazioni che potrebbero sorprendere tutti! #DerbyRomaLazio #SerieA2025 #CalcioPassione

La Lazio arriva al tanto atteso derby contro la Roma con la voglia di riscatto dopo la pesante sconfitta subita a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Questa sfida, valida per la quarta giornata del campionato di Serie A 2025-2026, non è solo una questione di orgoglio cittadino, ma un crocevia cruciale per entrambe le squadre, che potrebbero dare una svolta decisiva alla loro stagione. Immaginate l’atmosfera all’Olimpico, con i tifosi in fibrillazione: chi riuscirà a gestire meglio le incertezze e a imporre il proprio gioco?

Per la Lazio, le scelte del tecnico si concentrano su una rosa falcidiata da infortuni e prestazioni altalenanti. LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Guendouzi, Cataldi, Belahyane; Pedro, Dia, Zaccagni. A disposizione: Mandas, Furlanetto, L. Pellegrini, Hysaj, Provstgaard, Dele-Bashiru, Vecino, Cancellieri, Noslin, Isaksen. Allenatore: Maurizio Sarri La situazione è complicata, con alcuni giocatori acciaccati che rischiano di saltare la partita, e questo apre scenari intriganti: Cataldi potrebbe prendere le redini a centrocampo, mentre Dia è pronto a guidare l’attacco. Chissà se Belahyane, dopo un buon ingresso in campo contro il Sassuolo, riuscirà a conquistare un posto da titolare e a fare la differenza?

Sulle fasce, Pedro sembra favorito per un ruolo chiave, superando la concorrenza di Cancellieri, che non è al top della forma. Intanto, il resto della difesa appare solido con Romagnoli e Gila al centro, ma quanti dubbi aleggiano su come reggere la pressione di un derby così acceso? È proprio questo mix di certezze e incognite a rendere la formazione della Lazio un vero enigma per i tifosi.

Dall’altra parte, il tecnico della Roma sembra orientato a un approccio più aggressivo dopo esperimenti non riusciti. ROMA (3-4-2-1): Svilar; Hermoso, Mancini, Ndicka; Wesley, Cristante, Koné, Angelino; Soulé, El Aynaoui; Ferguson. Allenatore: Gian Piero Gasperini Con Dybala in dubbio, l’attenzione si sposta su Ferguson come punta centrale fin dal primo minuto, supportato da Soulé ed El Aynaoui per animare l’attacco. A centrocampo, la coppia Cristante-Koné appare affidabile, mentre gli esterni Wesley e Angelino potrebbero essere decisivi per le ripartenze. Ma sarà abbastanza per contrastare una Lazio affamata di rivincita?

Con le formazioni che prendono forma, il derby della Capitale promette di essere una battaglia elettrizzante, dove ogni scelta tattica potrebbe decidere il destino di entrambe le squadre in campionato. Non perdetevi questo spettacolo: l’Olimpico è pronto a infuocarsi, e ogni mossa potrebbe fare la differenza.

Sarri aggiorna gli infortuni della Lazio: colpo di scena in vista del derby?

La Lazio tra infortuni e derby in vista: cosa ci aspetta dopo la delusione di Reggio Emilia? #Lazio #Derby #InfortuniLazio

Dopo la sconfitta inaspettata contro il Sassuolo al Mapei Stadium, la squadra biancoceleste è immersa in un momento di riflessione e preparazione per le sfide future. L’allenatore ha parlato oggi attraverso i canali ufficiali, condividendo dettagli cruciali che potrebbero influenzare le prossime partite, inclusa la sentitissima stracittadina. Le sue parole offrono uno sguardo approfondito su come la squadra stia gestendo i problemi fisici, suscitando curiosità su come potrebbero evolversi le cose.

Sul fronte dell’infermeria, l’allenatore ha fatto un aggiornamento preciso: «Vengo da una riunione col dottore pochi minuti fa, stamattina c’erano esami strumentali per Lazzari e sembra ci sia una piccola lesione al soleo, sarà fuori per un po’. Vecino l’esame è negativo, anche se le sue sensazioni non sono positive. Faremo di tutto per recuperare Rovella e Castellanos, non sono gravi i loro infortuni ma non abbiamo la certezza di averli. Patric è agli ultimi giorni di lavoro individuale e speriamo di poterlo recuperare tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima». Queste rivelazioni tengono i tifosi col fiato sospeso, chiedendosi come queste assenze potrebbero pesare sulle formazioni imminenti.

Parlando della scelta dei titolari per mantenere continuità, l’allenatore ha spiegato le sue decisioni strategiche: «Venivamo da una buona partita col Verona e mi sembrava giusto dare continuità, avevamo in mente qualcosa di diverso ma eravamo preoccupati per le condizioni di un paio di giocatori. Abbiamo deciso di partire con Rovella e Dele-Bashiru che poteva essere tornato stanco, Castellanos aveva un problemino agli adduttori, sapevamo che per loro i 90 minuti sarebbero stati lunghi e non volevamo trovarci a 20 minuti dalla fine con i cambi finiti». È affascinante vedere come queste scelte tattiche, nate da precauzioni, abbiano influenzato l’andamento della gara, alimentando il dibattito tra gli appassionati.

Infine, analizzando il gol subito, l’allenatore ha offerto una critica costruttiva: «Con la traiettoria a uscire gli ultimi due giocatori della linea difensiva potevano fare meglio, abbiamo tolto Guendouzi dalla seconda fila del castello difensivo per evitare l’uomo sul secondo palo. C’era tempo per attaccare meglio la palla, dovevamo fare meglio». Questo tipo di introspezione non fa che aumentare l’interesse, lasciando i lettori a chiedersi quali correzioni verranno applicate per evitare errori simili in partite decisive come il derby. Con questi elementi, la Lazio sembra pronta a voltare pagina, ma solo il campo dirà se queste parole si tradurranno in risultati concreti.

Sarri critico con l’attacco della Lazio: “Difesa solida, ma creato troppo poco per vincere”

La Lazio valuta la sconfitta contro il Sassuolo: difese solide, ma attacco carente? #Lazio #Sassuolo #SerieA #CalcioItaliano

Dopo una dura sconfitta al Mapei Stadium contro il Sassuolo, la squadra biancoceleste si ferma per un’analisi approfondita della gara. Il tecnico ha condiviso le sue riflessioni ufficiali, puntando il dito su aspetti chiave della prestazione. Con un mix di autocritica e realismo, le sue parole offrono uno sguardo intrigante su come la squadra intenda reagire nelle prossime sfide, mantenendo alta la tensione per i tifosi che si chiedono se questo sia solo un passo falso o l’inizio di un trend.

Nel bilanciare difesa e attacco, emerge un quadro non del tutto negativo. «Dobbiamo attaccare molto più gli spazi, abbiamo verticalizzato più rispetto a Como ma c’è mancato quell’attacco alla profondità che abbiamo fatto bene contro il Verona. A livello difensivo è stata fatta una buona partita, il Sassuolo è una buona squadra che farà un campionato di buon livello, hanno uno dei tridenti più forti del campionato. Abbiamo fatto una buona partita difensivamente, ma abbiamo creato troppo poco in fase offensiva». Questa dichiarazione solleva curiosità: quanta differenza potrebbe fare un approccio più aggressivo in avanti, soprattutto contro avversari di livello?

Sulle scelte di formazione, l’attenzione va alla necessità di continuità e gestione delle risorse. «Venivamo da una buona partita col Verona e mi sembrava giusto dare continuità, avevamo in mente qualcosa di diverso ma eravamo preoccupati per le condizioni di un paio di giocatori. Abbiamo deciso di partire con Rovella e Dele-Bashiru che poteva essere tornato stanco, Castellanos aveva un problemino agli adduttori, sapevamo che per loro i 90 minuti sarebbero stati lunghi e non volevamo trovarci a 20 minuti dalla fine con i cambi finiti». Qui, si intravede il dilemma tattico che potrebbe interessare i fan: come bilanciare l’affidabilità con il rischio di affaticamento, in un campionato sempre più competitivo?

Infine, analizzando il momento cruciale del gol subito, le osservazioni sono precise e dirette. «Con la traiettoria a uscire gli ultimi due giocatori della linea difensiva potevano fare meglio, abbiamo tolto Guendouzi dalla seconda fila del castello difensivo per evitare l’uomo sul secondo palo. C’era tempo per attaccare meglio la palla, dovevamo fare meglio». Questo commento invita a riflettere su piccoli errori che possono cambiare il corso di una partita, alimentando il dibattito tra i seguaci del calcio su quanto conti la precisione nei dettagli per ribaltare le sorti. Con queste insight, la Lazio guarda avanti, pronta a trasformare le critiche in motivazione per le sfide imminenti.

Lazio, un campione instancabile a un passo dal record storico: scopri il protagonista!

Adam Marušić: Il pilastro silenzioso della Lazio che sfiora la storia del club

Ma chi è il giocatore della Lazio che sta per entrare nella top ten dei presenze assolute? Adam Marušić, il terzino montenegrino che da anni incarna dedizione e affidabilità, è ora al centro di un traguardo che affascina i tifosi. Con 319 presenze ufficiali, ha appena superato un’icona del passato, e questo record potrebbe essere solo l’inizio. #Lazio #Marušić #RecordCalcio #StoriaBiancoceleste

Adam Marušić continua a essere un protagonista instancabile nella storia della S.S. Lazio, dimostrando come un calciatore possa diventare essenziale senza mai rubare la scena. Arrivato a Roma nel 2017 dall’Oostende, questo difensore classe 1992 si è adattato con maestria a diversi ruoli e moduli, offrendo sempre impegno e prestazioni costanti che lo rendono un punto di riferimento in difesa e in attacco.

Durante la sua avventura con la maglia biancoceleste, Marušić ha lavorato sotto la guida di tecnici molto diversi tra loro. Da Tudor a Baroni, passando per la doppia gestione Sarri e senza dimenticare Simone Inzaghi, accumulando esperienza che lo ha reso ancora più prezioso per la squadra.

Ora, con questo traguardo di prestigio, Marušić ha raggiunto un traguardo di grande prestigio: con 319 presenze ufficiali ha superato Cristian Ledesma (318), storico regista argentino della Lazio, scalando la classifica all-time all’undicesimo posto. Manca solo una manciata di presenze per entrare nella top ten, e questo dato, riportato dal Corriere dello Sport, sottolinea la sua longevità e professionalità in un mondo dove pochi resistono così a lungo.

Ma cosa rende Marušić così speciale? Non è solo un difensore esterno: la sua versatilità, che gli permette di giocare su entrambe le fasce con resistenza fisica invidiabile, lo trasforma in un’arma tattica essenziale, anche se spesso lontano dai riflettori.

Mentre il record arriva in un momento non ideale per festeggiare, con la stagione che offre ancora tante opportunità, Marušić ha tutte le carte in regola per consolidare il suo posto nella storia del club, confermando il suo ruolo come un pilastro silenzioso della Lazio, ieri e oggi.

Lazio, allarme mercato: Noslin verso l’addio a gennaio, le ultime novità?

Noslin verso l’addio dalla Lazio a gennaio? PSV e Ajax fanno sul serio! Scopri le mosse della società biancoceleste per il mercato invernale. #Calciomercato #Lazio #Noslin

Il calciomercato della Lazio continua a essere un argomento bollente, soprattutto con l’avvicinarsi della sessione invernale. Ma cosa riserva il futuro per Noslin, dopo le recenti polemiche che lo hanno travolto? La società sembra aver optato per una linea cauta, rimandando qualsiasi discorso sulla sua possibile cessione direttamente a gennaio, per evitare mosse affrettate proprio mentre l’estate si spegne.

Stando alle ultime notizie da La Repubblica, due club olandesi di alto profilo, come PSV Eindhoven e Ajax, hanno messo gli occhi sull’attaccante, alla ricerca di rinforzi per l’attacco nella seconda parte della stagione. Eppure, non si parla di un acquisto definitivo: entrambi i team preferirebbero una formula più prudente, ovvero un prestito con diritto di riscatto, per testare sul campo le qualità di Noslin prima di sborsare una somma importante.

Il calciomercato Lazio si profila come un periodo ricco di sviluppi, con la dirigenza chiamata a ponderare attentamente il destino del giocatore. Arrivato tra grandi aspettative, Noslin ha offerto prestazioni alternate – momenti brillanti alternati a qualche passo falso – attirando comunque l’interesse di squadre straniere. Rimandare tutto a gennaio appare una mossa astuta: protegge il valore del calciatore e gli dà tempo per dimostrare di più con la maglia biancoceleste.

Insomma, il calciomercato Lazio non è destinato a calme acque nei prossimi mesi, con Noslin come uno dei temi principali da gestire. Sarà l’occasione ideale per la squadra di valutare anche altre aree del campo, in un mix di operazioni in entrata e uscita che promette di tenere tutti con il fiato sospeso.

Lazio in allarme: attacco senza idee, gol a rischio stagione!

La Lazio in crisi d’attacco: idee e concretezza assenti, cosa bolle in pentola per i biancocelesti? #Lazio #CrisiOffensiva #CalcioSerieA

La Lazio sta attraversando un periodo complicato nel suo gioco offensivo, con una evidente mancanza di idee e di quella concretezza sotto porta che potrebbe fare la differenza. Dopo l’entusiasmante avvio di stagione, la squadra sembra aver perso quel ritmo fluido e incisivo che aveva conquistato i tifosi, lasciando tutti a chiedersi come ribaltare la situazione.

Nelle ultime uscite, l’attacco biancoceleste ha offerto pochissimi spunti interessanti, con azioni che si interrompono troppo presto prima di raggiungere l’area avversaria. L’assenza di un vero collegamento tra centrocampo e reparti avanzati è stata evidente, trasformando partite che potevano essere entusiasmanti in occasioni perse, e suscitando curiosità su cosa stia accadendo dietro le quinte.

“a turni” sembra essere il modo in cui gli attaccanti stanno venendo gestiti, ma andiamo nei dettagli: Valentín Castellanos, l’argentino arrivato per portare profondità e fisicità, ha lottato per un’ora senza riuscire a creare vere opportunità da gol. La sua generosità in campo non è bastata contro una difesa avversaria ben organizzata, complice una manovra troppo lenta e prevedibile.

Subentrato nella ripresa, Boulaye Dia – con il suo passato prolifico in Serie A – ha avuto una sola vera chance: un tiro respinto dal portiere. Per il resto, è rimasto isolato, con pochi palloni giocabili e una scarsa intesa con i compagni, un aspetto che fa riflettere su potenziali problemi più profondi nel meccanismo di squadra.

Un altro elemento intrigante è come questa gestione delle punte stia evolvendo: se prima si alternavano condividendo minuti e responsabilità, ora appaiono come alternative distinte l’una dell’altra. Questo approccio potrebbe garantire freschezza, ma rischia di limitare le sinergie, lasciando i lettori a domandarsi se sia la chiave per uscire dalla crisi.

Per superare questo momento, la Lazio deve concentrarsi su due aspetti cruciali: aumentare la precisione e la “cattiveria” sotto porta degli attaccanti, e migliorare la qualità dei rifornimenti dal centrocampo. Senza un flusso costante di palloni giocabili, anche i migliori in area faticano a brillare, e questo è un enigma che tiene i tifosi con il fiato sospeso.

La prossima partita rappresenterà un test decisivo per vedere se l’attacco biancoceleste saprà ritrovare quella scintilla che aveva entusiasmato tutti solo poche settimane fa, magari trasformando la curiosità in vera eccitazione.

Biglietti Lazio Roma, modalità di vendita e prezzi: novità importanti per tutti i tifosi

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La Lazio ha comunicato le modalità di vendita dei biglietti per il derby contro la Roma. Ecco tutte le informazioni utili per abbonati e non.

Gli abbonati Aquilotto Under 14 (esclusi Distinti Sud Est e Curva Maestrelli) potranno confermare il proprio posto al costo di 10 euro dal 1° al 4 settembre, sia online che nei punti vendita Vivaticket. Stesse date anche per gli abbonati nei settori non validi per la gara (Distinti Sud Est e Curva Maestrelli), che avranno però la possibilità di acquistare un biglietto in Tribuna Tevere o Monte Mario. In questo caso servirà il codice abbonamento e non sarà consentito il cambio nominativo.

Dal 5 settembre alle ore 16:00 scatterà la vendita libera, sempre fino al giorno della partita. I settori disponibili saranno: Tribuna Monte Mario (Top e Laterale Nord), Onore (Centrale e Laterale) e Tribuna Tevere (Top, Gold e Parterre). Per quest’ultima è obbligatoria la tessera Millenovecento o Eagle, con possibilità di acquistare fino a 4 tagliandi a persona.

Sono previste riduzioni per invalidi civili 100% e non deambulanti (solo nei Lazio Style 1900), Under 16 e Under 14. I bambini fino a 4 anni entrano gratis con documento. Per gli acquisti online è applicata una commissione del 3,8%.

Per quanto riguarda gli ingressi, via dei Gladiatori sarà riservata a Tribuna Monte Mario, Onore, Autorità e Hospitality; via Nigra alla Tribuna Disabili; piazza Piero Dodi a Curva Nord, Distinti Nord e Tribuna Tevere. Per motivi di ordine pubblico, chi accederà in Tevere dovrà farlo esclusivamente da viale Paolo Boselli/piazza Piero Dodi.

Infine, il club ricorda che sarà possibile effettuare il cambio nominativo sia per i biglietti sia per gli abbonamenti (della stessa tipologia), mentre per l’esposizione di striscioni non censiti occorre inviare apposita richiesta al SLO della Lazio. Documento d’identità obbligatorio per tutti gli spettatori, compresi i minorenni.

Moviola Sassuolo Lazio: gli episodi dubbi della serata

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La partita tra Sassuolo e Lazio è terminata con il risultato finale di 1 a 0 in favore degli uomini di Fabio Grosso. La formazione di Maurizio Sarri, tranne in rarissime occasioni, non è mai parsa padrona assoluta del campo, come invece ci si poteva aspettare data la caratura dell’avversario, ricordiamo essere una squadra neopromossa.

Al seguito di una prestazione decisamente sottotono di Mattia Zaccagni e compagni, l’analisi arbitrale lascia il tempo che trova. Tuttavia, quest’ultimo è un aspetto sicuramente da analizzare, dato che la direzione del fischietto Tremolada ha lasciato l’amaro in bocca a molti addetti ai lavori.

Il Corriere dello Sport ha valutato il direttore di gara con un insufficienza non grave: 5/10.  La motivazione del giornale sulla valutazione finale è stata questa:

“zero accettazione in campo, fischi sbagliati e in ritardo, il rosso per Vranckx lo testimonia, poca lucidità, anche sulla gestione del recupero (ci stava almeno un minuto in più)

Ecco gli episodi dubbi della sfida:

Niente rigore per la Lazio

Protesta Pedro e chiede il rigore per un presunto tocco di mano di Muharemovic: il pallone sembra colpire più il petto che il braccio sinistro, comunque al corpo. Proteste anche nel recupero: corpo a corpo Thorstvedt-Provedel, nessun fischio.

Zaccagni tiene in gioco Fadera

E’ Zaccagni che tiene in gioco Fadera sul colpo di testa di Muharemovic, è regolare l’1-0.

Rovella rischia il rosso

Slalom in area della Lazio di Lauriente, affrontato da Gila (pulito) e da Marusic, con esperienza e malizia, andando di spalla. Tremolada sceglie di non fischiare. Nell’azione, altra situazione borderline: Rovella già ammonito tira la maglia di Koné, il giocatore del Sassuolo prosegue per la sua azione e questo disinnesca il possibile secondo giallo.

Vranckx, l’espulsione tolta al Var

Che non fosse giornata per Tremolada lo si è capito subito e certificato con il rosso per Vranckx: è duro, ma è un pestone. Meraviglia chiama l’arbitro: OFR, decisione cambiata e VAR announcement anche per l’arbitro di Monza.

Lazio social: dopo la delusione di Sassuolo, i biancocelesti possono consolarsi con il calcio femminile (VIDEO)

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La nuova Lazio di Maurizio Sarri non sta regalando particolari gioie ai tifosi biancocelesti in questo inizio di stagione. Dopo sole tre giornate di campionato, Mattia Zaccagni e compagni si ritrovano con un bilancio complessivo di due sconfitte e una vittoria. Sono solo tre i punti conquistati tra Como, Verona e Sassuolo. E questo è solo l’inizio…

Tra i fan regna ora il pessimismo. C’è addirittura chi parla di “obiettivo salvezza”, ma bisogna andarci cauti. Tuttavia, una piccola soddisfazione per il popolo laziale è arrivata: la Lazio Women è riuscita nell’impresa di raggiungere la Final Four di Serie A Women’s Cup.

A tal proposito, il profilo Instagram ufficiale della Serie A femminile ha pubblicato un video ritraente Clarisse Le Bilhan e Noemi Visentin, due calciatrici biancocelesti, che invitano i tifosi a sostenere la squadra nella prossima gara a Castellamare di Stabia.

La prossima avversaria della Lazio sarà una tra Inter, Roma e Juventus. La partita verrà scelta da un sorteggio che si terrà domani alle ore 14:00. Ecco il video in questione, repostato anche nelle storie Instagram della S.S. Lazio:

 

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Si chiama Lazio di Sarri, ma smettiamola coi paragoni con il “Sarri 1.0”

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Si chiama Lazio di Sarri, ma di quel “Sarri 1.0” che tanto piace ai telecronisti resta ben poco. Continuare a tirare fuori paragoni forzati con il passato è diventato un esercizio retorico sterile, che non racconta la realtà attuale dei biancocelesti.

Questo Sarri è diverso: diverso per gioco, diverso per squadra, diverso persino per atteggiamento caratteriale. Pretendere di rivedere la copia esatta della Lazio dei primi anni è semplicemente inutile, perché il calcio evolve e gli allenatori con esso.

La Lazio del 2025, tra infortuni, nuovi innesti e interpreti differenti, ha plasmato un’identità che non può essere misurata col metro del passato. Sarri stesso non è più l’allenatore del debutto: ha rivisto idee, modulato principi, adattato schemi a ciò che la rosa gli mette a disposizione.

Insistere su confronti con un “prima” che non esiste più significa non comprendere né il percorso della squadra né quello del tecnico. Oggi parlare di Lazio significa parlare di un progetto in continua trasformazione, che non deve inseguire fantasmi ma essere giudicato per ciò che è.

Continuare a evocare il “Sarri 1.0” serve solo a sviare l’attenzione: la verità è che questa è una Lazio nuova, che merita di essere raccontata senza il peso dei paragoni.

Sassuolo Lazio, le incoerenze arbitrali continuano: quello su Provedel era rigore netto

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Il contatto su Ivan Provedel nei minuti conclusivi di Sassuolo – Lazio apre l’ennesimo capitolo sulle interpretazioni arbitrali e sul ruolo del VAR. Secondo Luca Marelli, ex arbitro e commentatore DAZN, in teoria l’intervento avrebbe dovuto portare al calcio di rigore, ma la sala VAR ha valutato l’entità del contatto come troppo lieve per giustificare la massima punizione. E qui nasce il paradosso.

Due pesi, due misure. Come sempre…

Solo ventiquattr’ore prima, durante Fiorentina-Napoli, il gol del 3-1 firmato da Luca Ranieri era stato al centro di una polemica simile: nell’azione, infatti, Anguissa era stato spinto, impedito così a intervenire sul pallone, lasciando campo libero al giocatore viola.

Rete convalidata perché, sempre secondo Marelli, la spinta non era avvenuta a due mani, altrimenti il gol sarebbe stato annullato. Ma su Provedel la spinta a due mani c’è stata, chiara, eppure niente rigore.

Marelli ha spiegato che la decisione del VAR è dipesa dalla “lieve entità” del contatto, ma allora la domanda sorge spontanea: non si era sempre detto che il VAR dovesse intervenire sull’oggettività e non sulla discrezionalità del contatto?

Se la regola è che una spinta a due mani comporta fallo, il VAR avrebbe dovuto richiamare l’arbitro e concedere il rigore senza se e senza ma. Continuare a spostare l’ago della bilancia tra “entità” e “oggettività” genera solo confusione e alimenta sospetti: perché ciò che vale in un campo non vale in un altro?

Terremoto arbitri Serie A, fermati Fabbri e Marcenaro dopo lo scandalo di Milan Bologna

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Al seguito del rigore non concesso al Milan su Nkunku, negli attimi conclusivi del match tra i rossoneri e il Bologna di Vincenzo Italiano, l’AIA ha preso una decisione categorica: Fabbri e Marcenaro, rispettivamente l’aiuto VAR e il direttore arbitrale del match, verso uno stop.

Sull’episodio è intervenuto anche il Presidente della Lega Serie A Gravina, che ha commentato così l’episodio:

“ERRORE EVIDENTE”

Derby d’Italia senza Italia: il paradosso che spinge Gattuso altrove

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Juventus-Inter, storicamente il simbolo del nostro calcio, la partita che per tradizione rappresenta il meglio della Serie A, quest’anno ha lasciato un’amara riflessione: gli italiani in campo erano pochissimi, contati sulle dita di una mano.

Un paradosso evidente, tanto che Gennaro Gattuso, commissario tecnico della Nazionale, ha preferito andare a seguire Fiorentina-Napoli, gara certamente meno iconica ma più utile per monitorare i potenziali convocati.

La scelta del CT racconta meglio di qualsiasi statistica lo stato attuale del nostro calcio: il Derby d’Italia, che dovrebbe incarnare la tradizione e il prestigio del pallone tricolore, si è trasformato in una vetrina globalizzata, popolata quasi esclusivamente da stranieri, con i talenti italiani relegati in secondo piano.

Non è in discussione la qualità dei giocatori provenienti dall’estero, che hanno innalzato il livello tecnico della Serie A, ma quando persino la partita simbolo perde il legame con la Nazionale, il problema diventa strutturale.

Che futuro può avere il calcio italiano se i nostri vivai non trovano spazio neppure nel palcoscenico più prestigioso? Il Derby d’Italia resta affascinante per storia, rivalità e pathos, ma la verità è che di Italia, ormai, ha davvero poco.

SASSUOLO-LAZIO 1-0: FIDUCIA PER IL DERBY

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La partita tra Sassuolo e Lazio, terminata 1-0, lascia un risultato amaro ma non cancella i segnali positivi mostrati dai biancocelesti. È stata una sfida equilibrata, decisa dal gol di Fadera al 70’.

Gli infortuni di Rovella e Castellanos hanno complicato la partita ma la Lazio ha comunque gestito con ordine il possesso palla, costruendo con pazienza e cercando varchi contro una difesa molto compatta. Zaccagni, con la sua vivacità, ha provato a rendersi pericoloso, mentre il gruppo ha confermato carattere e determinazione fino all’ultimo minuto.

Ora l’attenzione è tutta rivolta al derby di domenica 21 settembre 2025: una sfida che non ha bisogno di presentazioni. L’entusiasmo, la grinta e il cuore visti a Reggio Emilia rappresentano la base su cui costruire una prestazione indimenticabile. La Lazio ha tutto per rialzarsi e regalare ai suoi tifosi una grande gioia.

Lazio Roma: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

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Domenica 21 settembre 2025 lo Stadio Olimpico sarà teatro della sfida più attesa della quarta giornata di Serie A: Lazio e Roma si affronteranno in un match che promette spettacolo ed emozioni. Il fischio d’inizio è fissato per le ore 12:30.

Le probabili formazioni

Entrambe le squadre arrivano al derby con assenze pesanti, che rischiano di influenzare gli equilibri in campo.

  • Lazio (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Nuno Tavares; Guendouzi, Cataldi, Dele-Bashiru; Cancellieri, Dia, Zaccagni.
    Indisponibili: Lazzari, Patric. In dubbio Castellanos, Rovella e Vecino.

  • Roma (3-4-2-1): Svilar; Hermoso, Mancini, Ndicka; Wesley, Cristante, Koné, Angeliño; Soulé, El Shaarawy; Ferguson.
    Indisponibili: Dybala, alle prese con una lesione muscolare, e Bailey.

Dove vederla in tv e streaming

Il derby sarà trasmesso in esclusiva su DAZN, con possibilità di seguire la gara anche in streaming su Smart TV, PC, tablet, smartphone e console. Gli abbonati Sky potranno accedere al segnale DAZN anche tramite il canale 214 (DAZN 1) sul decoder.

L’attesa

La Roma cerca riscatto dopo il passo falso con il Torino, mentre la Lazio, nonostante qualche defezione, punta sull’entusiasmo di Zaccagni e sulla concretezza di Dia per colpire i giallorossi. Come sempre, il Derby della Capitale non è mai una partita qualunque: in palio ci sono punti pesanti, ma soprattutto orgoglio e supremazia cittadina.

Lazio Roma, incredibile: il calciatore giallorosso salterà la partita

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Paulo Dybala non sarà presente per la sfida di domenica 21 settembre contro la Lazio per via di una lesione di basso grado alla coscia. L’argentino rimarrà ai box per almeno due settimane in attesa di ulteriori esami.

Grande perdita per il tecnico giallorso Gian Piero Gasperini che non potrà contare nel suo primo derby della Capitale sulla classe del numero 21, non nuovo a questo tipo di infortuni.

Sassuolo-Lazio, polemica arbitrale: Tremolada bocciato dai giornali per errori imperdonabili

Arbitro nel mirino: Tremolada bocciato all’unanimità in Sassuolo-Lazio #calcio #arbitraggiocontroverso #serieA

La direzione di gara di Paride Tremolada nella sfida tra Sassuolo e Lazio sta facendo discutere tutti gli appassionati di calcio, con una prestazione che ha lasciato perplessi giocatori, allenatori e analisti. I principali quotidiani sportivi hanno espresso un verdetto unanime: l’arbitro non ha gestito la partita con la necessaria sicurezza, accumulando errori che hanno influenzato il flusso del gioco e alimentato tensioni in campo.

Le critiche si concentrano su una serie di fischi imprecisi e in ritardo, che hanno spezzettato il ritmo della partita e favorito un clima di nervosismo. Inoltre, la gestione dei cartellini è apparsa inconsistente, con alcuni interventi al limite ignorati e altre ammonizioni che sembravano eccessivamente severe, senza un criterio uniforme che ha lasciato tutti a chiedersi come sarebbe potuta finire diversamente.

Come sottolinea il Corriere dello Sport con un 5, “Un passo (deciso) indietro per Tremolada: zero accettazione in campo, fischi sbagliati e in ritardo, il rosso per Vranckx lo testimonia, poca lucidità, anche sulla gestione del recupero (ci stava almeno un minuto in più)”. Questa analisi evidenzia come gli errori di Tremolada non siano stati solo isolati, ma abbiano influenzato direttamente il corso degli eventi.

La Gazzetta dello Sport, con un voto di 5, approfondisce: “Il cartellino rosso diretto a Vranckx per un pestone a Rovella al 23’ p.t. diventa giallo dopo il richiamo dal Var: rivista l’azione, il colpo “imprudente” era al piede non sulla tibia. Ombre su varie decisioni. Regolare il gol: Fadera tenuto in gioco da Zaccagni. Sbagliata la gestione del recupero finale: angolo non battuto. Dubbi sulla trattenuta in area di Thorstvedt su Provedel”. Queste osservazioni rivelano un arbitraggio segnato da incertezze, che potrebbero aver alterato l’equilibrio della gara.

Anche Tuttosport assegna un 5,5, mentre Il Messaggero è ancora più severo con un 5, affermando: “Non ne azzecca una, nemmeno i minuti di recupero del secondo tempo: solo cinque a fronte di interruzioni continue dei giocatori del Sassuolo dopo l’1-0. Scambia anche un pestone per gioco violento”. Queste valutazioni non fanno che rafforzare il dibattito su quanto l’arbitraggio possa influenzare l’esito di una partita, lasciando i tifosi a interrogarsi sull’affidabilità dei direttori di gara in momenti cruciali.

In conclusione, la prestazione di Tremolada rappresenta un campanello d’allarme per il mondo del calcio, dove ogni decisione può cambiare il volto di una sfida. Con giudizi così netti dai media, ci si chiede se questo episodio spingerà a un maggiore scrutiny sulle prestazioni arbitrali nei prossimi match.

Tifosi Lazio in rivolta: scuse respinte dopo la sconfitta con il Sassuolo, cosa è accaduto?

I tifosi della Lazio “rimbalzano” la squadra dopo il ko con il Sassuolo: scuse respinte e rabbia incontenibile!

Immaginate la scena: migliaia di tifosi delusi che trasformano un gesto di cortesia in un momento di fuoco. Dopo la seconda sconfitta in tre partite di campionato, l’inizio di stagione della Lazio è diventato un vero incubo, con una rabbia accumulata per mesi che finalmente esplode. Non si tratta solo di una partita sbagliata, ma di un malcontento profondo, alimentato da un calciomercato estivo che ha lasciato i fan con l’amaro in bocca. “rimbalzano” – questo termine cattura perfettamente come i supporter hanno respinto ogni tentativo di dialogo, trasformando la delusione in un segnale chiaro di allarme.

Al fischio finale al Mapei Stadium, i giocatori biancocelesti si sono avvicinati al settore ospiti per ringraziare i circa quattromila tifosi presenti, in mezzo ai seimila totali a Reggio Emilia. Ma quello che doveva essere un atto di gratitudine si è trasformato in un muro di proteste: infuriati per una prestazione deludente, i fan hanno rifiutato categoricamente le scuse, invitando i calciatori a tornare immediatamente negli spogliatoi. È stato un rifiuto totale, con gesti eloquenti che hanno sottolineato il divario crescente tra squadra e pubblico, “Scuse non accettate” diventa così il grido silenzioso di una tifoseria che non tollera più mezze misure.

Ora, questa frattura arriva in un momento critico, con l’atmosfera a Formello che si addensa come una nuvola prima della tempesta. All’orizzonte c’è il derby contro la Roma, una partita che potrebbe definire l’intera stagione. I tifosi hanno lanciato un ultimatum: serve un cambio radicale, sia nei risultati che nell’atteggiamento. In questo clima di tensione, la domanda è inevitabile – la Lazio riuscirà a voltare pagina o questa rabbia segnerà il destino della squadra? Solo il campo potrà dare una risposta.

Lazio in caduta libera: Giornali infliggono voti duri, spuntano i 4 per alcuni giocatori

La Lazio affonda al Mapei: pagelle da incubo, chi sono i flop assoluti? #Lazio #Sassuolo #CalcioSerieA #PagelleGiornali

La squadra biancoceleste ha vissuto una serata da dimenticare al Mapei Stadium, dove è crollata contro il Sassuolo in una partita che ha spazzato via il buonumore della recente vittoria contro il Verona. Con questa sconfitta, la seconda in tre gare di campionato, la formazione non ha mostrato neanche un lampo di qualità, lasciando tutti delusi proprio come era accaduto a Como. Nessuno è riuscito a emergere, e l’atmosfera era così tesa che il tecnico è fuggito dallo stadio senza una parola, un gesto che parla da solo della frustrazione accumulata.

Le pagelle dei principali quotidiani sportivi raccontano una storia di insufficienze diffuse, con voti bassi che mettono in evidenza le prestazioni opache di gran parte della rosa. CORRIERE DELLO SPORT assegna un 6 a Provedel, ma non risparmia critiche: Marusic 5,5, Gila 6, Romagnoli 5,5, Tavares 5; a centrocampo, Guendouzi 6 (80′ Isaksen sv), Rovella 5 (40′ Cataldi 5,5), Dele-Bashiru 4 (46′ Belahyane 5,5); in attacco, Cancellieri 4,5 (60′ Pedro 6), Castellanos 5 (60′ Dia 5), Zaccagni 5,5. Il giudizio finale per l’allenatore è un 5.

Anche GAZZETTA DELLO SPORT non è tenera, con Provedel che si ferma a 6; la difesa vede Marusic 5, Gila 5, Romagnoli 5, Tavares 5,5; Guendouzi 5,5 (80′ Isaksen sv), Rovella 5 (40′ Cataldi 5), Dele-Bashiru 4,5 (46′ Belahyane 6); Cancellieri 4,5 (60′ Pedro 5,5), Castellanos 5 (60′ Dia 5), Zaccagni 5. L’allenatore chiude con un 5, riflettendo una prova collettiva al di sotto delle aspettative.

TUTTOSPORT prova a essere un po’ più indulgente, assegnando 6 a Provedel, Marusic, Gila e Tavares; Romagnoli si ferma a 5; Guendouzi 6 (80′ Isaksen sv), Rovella 6 (40′ Cataldi 6), Dele-Bashiru 5,5 (46′ Belahyane 5,5); Cancellieri 5,5 (60′ Pedro 5,5), Castellanos 5,5 (60′ Dia 6), Zaccagni 6,5. Qui, l’allenatore ottiene un 6, ma i numeri complessivi non nascondono i problemi.

IL MESSAGGERO è tra i più severi, con Provedel a 6; Marusic 6, Gila 6, Romagnoli 5,5, Tavares 5,5; Guendouzi 6 (80′ Isaksen sv), Rovella 5 (40′ Cataldi 5), Dele-Bashiru 4 (46′ Belahyane 5,5); Cancellieri 4 (60′ Pedro 5), Castellanos 5 (60′ Dia 5), Zaccagni 5. L’allenatore si becca un 4,5, un voto che sottolinea le responsabilità in questa debacle.

Infine, IL TEMPO conferma il trend negativo: Provedel 5,5; Marusic 5,5, Gila 5,5, Romagnoli 5,5, Tavares 5; Guendouzi 5 (80′ Isaksen sv), Rovella 5 (40′ Cataldi 5), Dele-Bashiru 4,5 (46′ Belahyane 5); Cancellieri 5 (60′ Pedro 6), Castellanos 5 (60′ Dia 5), Zaccagni 5. Anche qui, l’allenatore si ferma a 5, lasciando aperta la domanda su come la squadra possa rimbalzare da questa serie di prestazioni sottotono. Con voti così bassi, i tifosi si chiedono se ci sia spazio per una svolta rapida in campionato.

Calciomercato Lazio: Lotito prepara la svolta per superare il saldo zero

Lazio in Calciomercato: Lotito Sogna Grande Nonostante i Limiti

Ma cosa succederà davvero nel mercato invernale della Lazio? Mentre la squadra lotta sul campo, il presidente Claudio Lotito potrebbe rovesciare le carte in tavola, trasformando le caute parole del ds in un piano ambizioso che tiene tutti col fiato sospeso. #CalciomercatoLazio #SerieAIntrighi

La dirigenza della Lazio è già proiettata verso la finestra di mercato invernale, con strategie che non sembrano perfettamente in sintonia. Il direttore sportivo Angelo Fabiani ha delineato un approccio cauto prima della gara contro il Sassuolo, “Il mercato non dorme mai, a gennaio faremo delle valutazioni, laddove dovessimo ravvisare o il mister ci darà delle indicazioni faremo un mercato adeguato alle esigenze della squadra”. Queste parole lasciano intendere un equilibrio precario, dove ogni mossa dipenderà dalle necessità immediate.

Secondo l’interpretazione di un quotidiano, Fabiani punta a un mercato a saldo zero, seguendo il blocco estivo: acquisti solo se ci sono cessioni. Lui stesso ha rafforzato questa linea: “Se si farà mercato? Si possono fare entrate e uscite è fuori discussione”. È una strategia di prudenza dettata dai vincoli finanziari, che potrebbe limitare le ambizioni della squadra.

Tuttavia, Claudio Lotito ha in mente qualcosa di più audace. Fonti riportano che il presidente non si accontenterebbe di un semplice mercato autofinanziato, ma mirerebbe a uno “sblocco definitivo” per risanare il parametro del costo del lavoro. Questa via alternativa, che evita ricapitalizzazioni o nuovi sponsor, potrebbe finalmente liberare il club dai suoi limiti, aprendo le porte a opportunità inaspettate e rendendo il futuro della Lazio un vero enigma da seguire da vicino.