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Lazio-Verona, i convocati da mister Sarri per la prima di campionato

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Lazio-Verona ecco la lista dei convocati.

Il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha diramato la lista dei convocati in vista della sfida di oggi in casa contro l`Hellas Verona (ore 20:45).

Portieri: Furlanetto, Mandas e Provedel con quest’ultimo che dovrebbe iniziare titolare fra i pali a difesa degli attacchi scaligeri.

I Difensori convocati sono in ordine alfabatico: Gila, Hysaj, Lazzari, Marusic, Nuno Tavares, Pellegrini, Provstgaard. Fuori ancora Gigot e Patric.

Per il centrocampo i convocati sono: Basic, Belahyane, Cataldi, Dele-Bashiru, Guendouzi, Rovella. Gli Attaccanti convocati per Lazio-Verona sono: Cancellieri, Castellanos, Dia, Noslin, Pedro, Zaccagni.

La speranza per i tanti tifosi della Lazio è che stasera la Lazio possa ritrovare quella sconfitta che ormai manca da marzo (uno a zero contro il Monza). Attesi allo Stadio Olimpico circa 40.000 spettatori, di cui quasi 30.000 gli abbonamenti sottoscritti dai tifosi che, nonostante il blocco del calciomercato, hanno dato fiducia alla squadra di Sarri, tecnico a cui ancora una volta è stato chiesto una sorta di miracolo sportivo.

Appuntamento quindi alle ore 20:45. Da evidenziare che prima del match ci sarà la contestazione dei tifosi della Lazio, in modo particolare della Curva Nord contro la società Lazio, in particolar modo contro il presidente della Lazio Claudio Lotito che però oggi, stando alle ultime informazioni raccolte, non dovrebbe essere presente allo stadio Olimpico per la prima gara della stagione.

Lazio-Verona, orario, dove vederla in tv e probabili formazioni

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La Lazio torna in campo in Serie A.

I biancocelesti affrontano oggi, domenica 31 agosto, l’Hellas Verona allo stadio Olimpico di Roma, nella seconda giornata di campionato. Per Maurizio Sarri sarà il ritorno sulla panchina dello stadio di casa a un anno e mezzo di distanza dall’ultima volta. La formazione capitolina è reduce dalla sconfitta d’esordio a Como, dove la squadra di Fàbregas si è imposta per 2-0 grazie alle reti di Douvikas e Nico Paz. Gli scaligeri di Zanetti, invece, hanno cominciato la stagione con un pareggio a Udine: 1-1 contro l’Udinese, con Serdar autore del gol che ha rimontato l’iniziale vantaggio bianconero firmato da Kristensen.

Lazio – Hellas Verona: orario e probabili formazioni

Il calcio d’inizio è fissato per oggi, domenica 31 agosto, alle ore 20.45. Queste le probabili scelte dei due allenatori:

Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Provstgaard, Tavares; Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru; Cancellieri, Castellanos, Zaccagni.
Allenatore: Sarri

Hellas Verona (3-5-2): Montipò; Unai Nunez, Nelsson, Frese; Cham, Serdar, Bernede, Niasse, Bradaric; Giovane, Sarr.
Allenatore: Zanetti

Dove vedere la partita in tv

L’incontro tra Lazio ed Hellas Verona sarà trasmesso in diretta esclusiva su DAZN, disponibile tramite smart tv e dispositivi compatibili. La sfida sarà visibile anche in streaming sulla stessa piattaforma. Sarà una sfida molto importante e seguita per tutta la città di Roma.

Lazio, obbligo di riscatto: col Verona per dimenticare Como

Dopo la brutta figura rimediata contro il Como all’esordio stagionale, la squadra di Maurizio Sarri ha un solo obiettivo: rialzarsi. L’occasione è quella giusta, di fronte al pubblico dell’Olimpico e contro un Verona che, almeno sulla carta, rappresenta l’avversario ideale per ripartire.

“Non possiamo essere questi”, ha detto Sarri in conferenza stampa, ribadendo con forza un concetto che lascia trasparire la sua delusione, ma anche un cauto ottimismo. Perché, dati alla mano, è difficile fare peggio rispetto alla prova offerta contro gli uomini di Fabregas.

A finire sotto la lente d’ingrandimento del tecnico, però, è soprattutto il reparto offensivo. Dia e Castellanos, protagonisti sottotono in precampionato, sono chiamati a dare molto di più. La Lazio ha segnato troppo poco, e il problema del gol è diventato ormai strutturale. Ma il Verona, per numeri e precedenti, potrebbe essere l’occasione giusta per sbloccarsi.

Come riportato dal Corriere dello Sport, i biancocelesti hanno segnato 51 reti nelle ultime 23 sfide di Serie A contro l’Hellas, con una media di 2,2 gol a partita. Solo in un’occasione, il 5 febbraio 2020, la Lazio è rimasta a secco (0-0). Numeri che parlano chiaro e che Sarri spera di confermare anche stasera.

La Lazio arriva alla sfida contro il Verona con l’obbligo morale e tecnico di rialzarsi. Non solo per cancellare l’ombra della sconfitta di Como, ma soprattutto per ritrovare fiducia, identità e concretezza.

l'attesa - Lazio Verona, Contestazione della Curva Nord contro la società. Lotito a Cortina

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Ci siamo, la Lazio torna fra la sa gente. Dopo più di tre mesi, i pionieri romani torneranno in uno Stadio Olimpico bollente, non solo per le ancora alte temperature meteorologiche.

La sfida tra Lazio e Verona avrà un prologo fuori dal campo: i tifosi inizieranno la loro “partita” ben prima del fischio d’inizio. La Curva Nord, circa dieci giorni fa, ha annunciato una manifestazione che precederà l’ingresso allo stadio. Alle ore 19.30, da Piazzale di Ponte Milvio, partirà un corteo diretto verso l’Olimpico, con l’intento di far sentire la propria voce e ribadire il dissenso nei confronti della società.

La protesta nasce dalle parole del presidente Claudio Lotito in merito alla campagna abbonamenti: 29.163 le tessere sottoscritte per la stagione 2025-2026, il secondo miglior risultato dal 2004. «Un traguardo tra i più rilevanti degli ultimi vent’anni, ancor più significativo se si considera il contesto non semplice che ha caratterizzato questo periodo», si legge nella sua lettera di ringraziamento. Proprio questa dichiarazione ha suscitato le critiche della tifoseria.

Questa sera Lotito non sarà presente all’Olimpico: non è infatti prevista la sua partecipazione in Tribuna Autorità. Come di consueto, nel mese di agosto il presidente trascorre un periodo di villeggiatura a Cortina, per poi fare ritorno a Roma soltanto a settembre.

 

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Lazio-Verona, obiettivo riscatto: biancocelesti a caccia del primo successo in casa dopo sei mesi

ROMA – Sei mesi senza una vittoria all’Olimpico. Tanto è passato dall’ultimo successo casalingo della Lazio, datato 9 febbraio, quando i biancocelesti superarono il fanalino di coda Monza. Da allora, sette partite senza gioie tra le mura amiche: sei pareggi e una sconfitta pesantissima contro il Lecce, costata l’accesso alle coppe europee.

A sottolinearlo, con la solita franchezza, è stato Maurizio Sarri in conferenza stampa: “Ci vuole un riscatto forte, vogliamo dare una soddisfazione ai tifosi”. Parole chiare, che non lasciano spazio ad alibi. Contro il Verona, nella sfida che chiude la seconda giornata di Serie A, non sono concessi passi falsi.

Nonostante le critiche e le polemiche attorno al modulo e alla costruzione della rosa, Sarri ha ribadito con decisione la sua linea: “Io ho delle caratteristiche ben definite e mi conoscono da 15 anni in tutta Europa. Se questa squadra non è adatta a me, ha sbagliato chi mi ha chiamato”. Nessun cambio, dunque, nell’impianto tattico: sarà ancora 4-3-3, con alcune novità rispetto al debutto contro il Como.

In difesa, davanti a Provedel, torna Marusic sulla destra al posto di Lazzari. Confermati Tavares a sinistra e la coppia centrale Gila-Provstgaard. A centrocampo spazio al rientrante Rovella, che agirà in cabina di regia affiancato da Guendouzi e Dele-Bashiru. In attacco, confermato il tridente formato da Castellanos, Cancellieri e Zaccagni capitano.

Sarà anche il ritorno all’Olimpico per Sarri dopo un anno e mezzo di assenza. “Mi farà piacere – ha detto – ma dobbiamo sentire la voglia di tornare a dare una soddisfazione ai tifosi”. Il messaggio è lanciato. Ora tocca alla Lazio rispondere sul campo, dove conta solo una cosa: vincere.

Lazio Primavera contro Bologna: i biancocelesti devono azzannare al Fersini per non affondare!

La Lazio Primavera sfida il Bologna: un’occasione imperdibile per rilanciare la stagione! #LazioPrimavera #Bologna #CalcioGiovanile

La Lazio Primavera è pronta a dimostrare il suo carattere in una partita che potrebbe cambiare il corso della stagione. Dopo due sconfitte consecutive in campionato, la squadra biancoceleste, guidata dal tecnico Stefano Punzi, ospita oggi il Bologna al centro sportivo “Mirko Fersini” di Formello, con il fischio d’inizio previsto per le 14:30. Immaginate la tensione: i giovani talenti devono trasformare la delusione in energia per invertire la rotta.

L’inizio del torneo non è stato clemente, con KO contro Genoa e Cagliari che hanno evidenziato fragilità difensive. Punzi, analizzando le prestazioni, non ha risparmiato critiche: “Contro Genoa e Cagliari siamo stati troppo leggeri nell’atteggiamento difensivo, pagando a caro prezzo ogni errore”. Questa ammissione sottolinea quanto ogni sbaglio possa costare caro, alimentando il desiderio di riscatto e incuriosendo i fan su come risponderà la difesa oggi.

Questa sfida assume un peso extra, arrivando proprio prima della sosta per le nazionali. Un risultato positivo potrebbe regalare ai biancocelesti quella serenità e fiducia necessarie per affrontare le prossime settimane con rinnovato slancio, lasciando i lettori a chiedersi: riusciranno a capitalizzare questa opportunità?

Sul fronte opposto, il Bologna Primavera si presenta come un avversario temibile e in grande forma, con 4 punti in classifica e una difesa impenetrabile che non ha subito gol nelle prime due giornate. Guidata da un allenatore esperto, la squadra rossoblù promette organizzazione tattica e rapidi contrattacchi, rendendo l’incontro ancora più intrigante.

Punzi è consapevole delle difficoltà e motiva i suoi: “Alla lunga raccoglieremo i frutti del nostro lavoro. Il Bologna è una squadra di qualità, capace di chiudersi bene e colpire in ripartenza. Noi dobbiamo essere più stabili: un buon risultato ci darebbe lo slancio giusto per affrontare al meglio questo campionato”. Queste parole, ricche di realismo, invitano a riflettere su come l’equilibrio tra attacco e difesa potrebbe fare la differenza.

Per la Lazio, l’obiettivo è chiaro: reagire immediatamente, trovando stabilità e sfruttando il supporto del pubblico di casa per conquistare la prima vittoria. Questa partita non è solo un match di routine, ma un vero banco di prova per misurare la crescita del gruppo e trasformare il lavoro estivo in risultati tangibili, tenendo viva la curiosità su cosa riserverà il futuro della stagione.

Castellanos e il digiuno infinito: contro il Verona, caccia al riscatto o nuovo flop?

Lazio e Castellanos: Alla ricerca del gol che sembra sfuggire, con il Verona come occasione da non perdere #Lazio #Castellanos #SerieA #Calcio

Immaginate un attaccante talentuoso come Valentín “Taty” Castellanos, che da settimane rincorre un gol che sembra sempre un passo avanti. Per un bomber come lui, originario dell’Argentina e classe 1998, segnare non è solo un obiettivo, ma una necessità vitale, soprattutto in una squadra che chiede gioco offensivo e costante. Eppure, finora, le sue occasioni si sono trasformate in illusioni: un gol annullato a Como e un altro sfumato in estate contro l’Avellino, lasciando un vuoto frustrante.

Castellanos sa che deve caricare di orgoglio e determinazione ogni mossa, trasformando quella fame di rete in energia pura. L’opportunità per rompere il silenzio potrebbe arrivare proprio contro il Verona, una squadra già battuta lo scorso anno il 16 settembre con un 2-1 a favore della Lazio. In Serie A, il suo digiuno dura da sei partite, un periodo lungo che riecheggia solo a un altro momento buio tra marzo e maggio 2024, quando rimase a secco per ben nove gare. Prima di questo stop, aveva contribuito a cinque gol in sole sei partite, con tre reti e due assist che avevano fatto la differenza.

Anche se la mancata convocazione in nazionale potrebbe accendere un fuoco extra in lui, il problema non è solo individuale: tutta la Lazio deve migliorare nel creare occasioni. Le ultime due sconfitte, contro Lecce e Como, sono arrivate senza nemmeno un gol segnato, un trend che ricorda l’ultima volta in cui i biancocelesti persero tre partite di fila a secco, nel marzo 2013. “numeri da Serie C”, come è stato definito, evidenzia i passaggi completati nella metà campo avversaria, un dato preoccupante che rende ogni match una sfida aperta.

Il rendimento casalingo all’Olimpico è un altro punto dolente: la squadra ha vinto solo una delle ultime 12 partite di Serie A, quel 5-1 contro il Monza del 9 febbraio scorso. Contro il Verona, non mancano motivazioni personali per diversi giocatori, come Mattia Zaccagni con tre gol e quattro assist contro l’Hellas, Boulaye Dia con tre reti ai veneti, Pedro Rodríguez che esordì in Serie A proprio contro di loro nel 2020, Matteo Cancellieri ex dell’Hellas con la prima rete in A in gialloblù, e Tijjani Noslin, arrivato proprio da quel club.

Per la Lazio e per Castellanos, questo è il momento cruciale: trasformare la necessità in gol e il gol in una vittoria che potrebbe cambiare il corso della stagione.

Zaccagni, svegliati e guida: contro il Verona, la Lazio non tollera proroghe!

Zaccagni alla prova del fuoco contro il Verona: sarà lui a guidare la Lazio verso la rinascita? #Lazio #Zaccagni #SerieA #Calcio

La Lazio conta sul suo capitano, Mattia Zaccagni, per invertire il corso di una stagione piena di alti e bassi. In un momento cruciale, l’esterno offensivo, arrivato a Roma nel 2021, si ritrova al centro dell’attenzione: è lui il talento capace di cambiare le sorti di una partita con un lampo di genio, soprattutto in una squadra che brilla più per la quantità che per la qualità pura.

Accanto a Zaccagni, c’è chi come Pedro Rodríguez, il campione spagnolo con trofei europei e mondiali, offre esperienza e appoggio prezioso. Ma le aspettative maggiori ricadono proprio su di lui: sarà in grado di caricarsi la squadra sulle spalle e fare la differenza in campo, specialmente ora che ogni mossa conta?

Non mancano le parole del tecnico, che ha espresso con chiarezza le sue ambizioni per Zaccagni: «Zaccagni sa come la penso: per me può raggiungere la doppia cifra ogni anno. Se non ci riesce, vuol dire che sbaglia qualcosa. Attacca poco gli spazi e poco l’area, e in questo può migliorare». Una dichiarazione che sottolinea quanto Zaccagni debba alzare il livello per soddisfare le richieste.

Gli ultimi tempi sono stati complicati per l’esterno, segnati da infortuni che hanno frenato il suo contributo, mentre l’intera formazione ha lottato con risultati irregolari e una mancanza di continuità. Ora, però, arriva l’opportunità per una svolta vera, con Zaccagni pronto a dimostrare il suo valore.

La partita contro il Verona ha un sapore particolare: è qui che Zaccagni ha mosso i primi passi in Serie A, e i numeri contro gli scaligeri sono impressionanti, con 7 gol diretti tra reti e assist. Un record che fa crescere l’attesa: riuscirà a sfruttare questa sfida per riprendersi la Lazio e guidarla verso nuovi obiettivi?

Per la squadra biancoceleste, questo non è solo un match da vincere, ma un test decisivo per capire se il suo capitano è davvero pronto a emergere come il leader di cui hanno bisogno per ambire a traguardi più alti.

Igor Protti sfida la malattia: “Avversario sleale, parte in vantaggio, ma io ribalto. I tifosi e quel giorno da muratore”

Igor Protti affronta la sua sfida più grande: “Combatto un avversario sleale”. La forza dei tifosi e il ricordo di un campione #CalcioEroi #ForzaIgor

Immaginate un’icona del calcio italiano, un bomber che ha segnato epoche intere con i suoi gol, ora impegnato in una battaglia personale che cattura l’attenzione di tutti. Igor Protti, il leggendario attaccante che ha conquistato titoli di capocannoniere in Serie A, B e C1, sta affrontando la sua partita più difficile con la stessa tenacia che l’ha reso un simbolo. Non solo un giocatore, ma un uomo che ha sempre messo il cuore in campo, Protti si è aperto in un’intervista toccante, rivelando come l’affetto dei tifosi stia diventando la sua arma più potente contro un “avversario sleale”.

Dopo aver annunciato la sua malattia, descritta come un “sgraditissimo ospite”, Protti ha condiviso momenti emozionanti che fanno riflettere su cosa significhi davvero il calcio. Nel suo giro di campo a Livorno, ha spiegato: «Emozioni troppo difficili da spiegare. Volevo essere lì anche se ero sotto chemioterapia. Faccio cicli da 48 ore e mi stancano tanto ma ci tenevo perché da quando ho annunciato la malattia ho ricevuto un’ondata di affetto che non mi aspettavo così grande. Il pensiero del futuro c’è e mi sono detto: “Igor andiamo, è un’occasione e non si sa se ce ne potranno essere altre”. La forza viene da tutta la gente che mi è stata vicino fin dall’inizio». Queste parole non solo suscitano ammirazione, ma anche curiosità su come un semplice gesto possa trasformarsi in un’onda di sostegno inaspettata.

L’ex bomber è rimasto stupito dall’affetto trasversale, che va oltre le rivalità: «Certo, e non posso non pensare ai messaggi di tifosi di tante squadre contro cui ho giocato derby sentitissimi. Pisa, Spezia, Lecce, Roma… Il calcio è una grande comunità e c’è qualcosa che ci unisce nei momenti bui. Me l’hanno dimostrato le “mie” piazze e non solo». È affascinante pensare a come il mondo del calcio unisca persone in tempi difficili, trasformando avversari in alleati. Protti ricorda anche momenti chiave della sua carriera, come a Bari, dove il titolo di capocannoniere non avrebbe mai sostituito la salvezza della squadra: «Assolutamente sì. Avrei regalato uno o più gol».

Guardando indietro, Protti parla con umiltà della sua vita sul campo, da quando era un giovane centrocampista ispirato da idoli come Rivera, fino a diventare un attaccante ammiratore di Vialli e Hughes: «Rivera, perché nelle giovanili ero un centrocampista. Poi mi hanno spostato in attacco e lì ammiravo Vialli e Hughes. Attaccanti generosi, combattenti, che “picchiavano” e le prendevano. Era il calcio che volevo vivere io». E chi non si chiede se esista un erede del suo stile? Lui stesso accenna a un confronto: «Un giornalista di Bari quando è arrivato Lautaro mi ha scritto: “Igor, sembra di vedere te”. L’ha detto una persona che stimo e io riporto soltanto».

La sua storia personale aggiunge depth alla figura del calciatore spietato in campo ma umile fuori: «Questo Igor nasce quando a 11 anni volevo il pallone di Argentina ’78 e il mio babbo, muratore, mi ha portato in cantiere. Mi ha fatto vedere cosa significava guadagnare per comprarlo. Dopo una settimana di lavoro l’ho ringraziato e gli ho detto che non lo volevo più». Momenti come l’esultanza del “trenino” a Bari rimangono iconici: «Nasce con Guerrero, ci disse che in Colombia dopo un gol andavano alla bandierina a quattro zampe, però sparpagliati. Noi l’abbiamo interpretata tutti uniti. La più bella esultanza nella storia del calcio». E sulla sua carriera, Protti non ha rimpianti: «No, ma non ho rimpianti. Se tornassi indietro rifarei esattamente le stesse scelte».

Oggi, di fronte alla sua sfida più grande, le sue parole finali risuonano come un inno alla resilienza: «Combatto. Non so cosa succederà. Tutti mi dicono: “Igor lotta come hai fatto in campo, segna il gol più importante” ma questa è una partita diversa. In campo ci si guardava negli occhi con lealtà e si partiva dallo 0-0. In questo caso il mio avversario si è nascosto per tanto tempo. E la partita inizia con un 3-0 per lui. Io so che ce la metterò tutta, so che gli staff del Santa Chiara di Cisanello faranno lo stesso e poi so che c’è anche il cielo che decide come devono andare le cose. La mia fortuna è avere una famiglia meravigliosa. Quello che mi fa più male è far soffrire loro». È una storia che ispira, un promemoria che oltre i gol e le vittorie, è l’umanità a definire i veri campioni.

Lazio vs Verona: Formazioni audaci che potrebbero far infuriare i tifosi!

Lazio in cerca di riscatto contro il Verona: sarà l’occasione per voltare pagina? #LazioVerona #SerieA #BiancocelestiSulPalo

Dopo la pesante sconfitta contro il Como, la Lazio ha un’importante opportunità per rialzare la testa e dimostrare di che pasta è fatta. Domenica 31 agosto, alle ore 20:45, i biancocelesti torneranno in campo allo Stadio Olimpico per sfidare il Verona nella seconda giornata di Serie A 2025-2026. Sarà un match che segna il ritorno tra le mura amiche, con l’obiettivo di cancellare il passo falso dell’esordio e accendere l’entusiasmo dei tifosi.

Questo incontro assume un significato cruciale per l’ambiente Lazio, dove i supporter attendono una reazione forte e decisa. C’è grande attesa per vedere come il team saprà reagire, con la necessità di trovare soluzioni efficaci per ridare fiducia al gruppo. La formazione dovrebbe schierarsi con il classico 4-3-3, anche se sono previste alcune variazioni per adattarsi alle esigenze della gara.

Ecco le probabili formazioni per la sfida:
LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Provstgaard, Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru; Cancellieri, Castellanos, Zaccagni.
In panchina: Mandas, Furlanetto, Lazzari, Hysaj, Pellegrini, Cataldi, Belahyane, Basic, Noslin, Pedro, Dia.
Allenatore: Maurizio Sarri.

La lineup della Lazio dovrebbe confermare buona parte degli elementi visti contro il Como, con Marusic di nuovo titolare in difesa al posto di Lazzari e Rovella pronto a prendere le redini del centrocampo, sostituendo Cataldi. In attacco, spazio a Castellanos, supportato da Cancellieri e Zaccagni. Rimane qualche dubbio su Vecino, le cui condizioni saranno valutate nelle prossime ore, mentre Patric, Isaksen e Gigot sono indisponibili, con quest’ultimo sempre più vicino a lasciare la squadra.

Sul fronte opposto, il Verona arriva all’Olimpico forte del pareggio conquistato a Udine, mostrando solidità e compattezza sotto la guida di Paolo Zanetti. La probabile formazione dei gialloblù è:
VERONA (3-5-2): Montipò; Nunez, Ebosse, Frese; Oyegoke, Niasse, Bernede, Serdar, Bradaric; Giovane, Mosquera.
Allenatore: Paolo Zanetti.

La Lazio dovrà stare attenta a un avversario ben organizzato, pronto a sfruttare ogni occasione in contropiede. Per i biancocelesti, però, non ci sono alternative: una vittoria è essenziale per rilanciare morale e ambizioni in questa stagione nascente. L’Olimpico è pronto a infiammare l’atmosfera e spingere la squadra verso il primo successo, dimostrando che la battuta d’arresto di Como è ormai un capitolo chiuso.

Sarri stravolge la Lazio: Rovella al timone in regia, Marusic vola in difesa contro il Verona

Due novità che potrebbero scuotere la Lazio contro il Verona: Rovella pronto a brillare in regia, e Marusic in pole per la difesa! #LazioVerona #SerieA #Calcio

La Lazio si prepara a sfidare il Verona con due possibili cambiamenti che stanno alimentando le discussioni tra i tifosi. Dopo l’esordio stagionale, l’attenzione è tutta su un centrocampo che potrebbe vedere una nuova guida, e una difesa pronta a consolidarsi per ottenere risultati importanti.

Al centro del campo, Nicolò Rovella, regista classe 2001 ex Monza e Juventus, è in pole per prendere il posto di Danilo Cataldi. Il giovane playmaker ha vissuto un avvicinamento alla gara tutt’altro che ordinario: un doppio viaggio tra Roma e Como in pochi giorni, dettato dalla nascita della figlia, che lo ha reso ancora più motivato a dare il massimo.

Ai suoi fianco dovrebbero esserci Mattéo Guendouzi, con il suo dinamismo francese, e Fisayo Dele-Bashiru, la mezzala nigeriana arrivata in estate e già in forma smagliante, pronta a confermare la fiducia riposta in lei.

In difesa, l’altro cambiamento atteso vede Adam Marusic, terzino montenegrino duttile e affidabile, favorito su Manuel Lazzari per completare la linea a quattro. Al centro, la coppia rimane affidabile con Mario Gila, difensore spagnolo ex Real Madrid, e Thomas Provstgaard, il roccioso centrale danese, mentre Nuno Tavares, terzino portoghese ex Arsenal, è confermato sulla fascia sinistra. Alessio Romagnoli, il leader difensivo e campione d’Europa con l’Italia, sconterà invece il secondo turno di squalifica, lasciando un vuoto da colmare.

Nessuna sorpresa in attacco, dove il tridente titolare resta invariato: Matteo Cancellieri, esterno offensivo rapido e tecnico, Taty Castellanos, il centravanti argentino di movimento, e Mattia Zaccagni, ala mancina tra i più incisivi della scorsa stagione. Pronto a entrare in campo per dare una scossa ci sono Boulaye Dia, attaccante senegalese, Noslin e soprattutto Pedro, il veterano spagnolo con un palmarès ricchissimo.

Tra gli indisponibili, Patric è out per una lesione muscolare, Gustav Isaksen sta completando la riatletizzazione dopo la mononucleosi, e Matías Vecino è fermo per problemi muscolari. Samuel Gigot, difensore francese, rimane fuori dal progetto. La sosta per le nazionali potrebbe essere la chiave per recuperare gran parte di questi giocatori, rendendo la sfida in casa contro il Verona ancora più cruciale: la Lazio è alla caccia di continuità e punti pesanti, mentre gli ospiti puntano sul fattore campo per sorprendere.

Lazio, Sarri ottimista: Isaksen, Patric e Vecino tornano più affamati che mai!

Lazio in ripresa: Tre ritorni che potrebbero scuotere la stagione!

Sta per accadere qualcosa di elettrizzante per la Lazio, con tre giocatori chiave che stanno tornando in forma e potrebbero rivitalizzare la squadra proprio quando serve di più. Immaginate il brivido di vedere questi “nuovi acquisti” speciali pronti a fare la differenza – non dal mercato, ma dall’infermeria! #Lazio #SerieA #Calcio

La Lazio, dopo un inizio di stagione un po’ altalenante, si prepara a un rinforzo inaspettato che potrebbe cambiare le carte in tavola. Si tratta del ritorno di Gustav Isaksen, Patric e Matías Vecino, tre elementi che non arrivano da un colpo di mercato, ma da un percorso di recupero che promette di rafforzare la rosa biancoceleste già da questo mese. “Nuovi acquisti” speciali come questi potrebbero infatti colmare le lacune emerse finora, offrendo più rotazioni e competitività alla squadra.

Isaksen, il talento danese, è stato uno dei più colpiti da questo stop forzato. Classe 2001 e arrivato dal Midtjylland la scorsa stagione per portare velocità e imprevedibilità sulle fasce, è stato fermato dalla mononucleosi dopo appena quattro giorni di ritiro estivo. Ora, sta completando un intenso ricondizionamento atletico con allenamenti differenziati e carichi ridotti. La curiosità è palpabile: riuscirà a tornare al 100% e a reclamare un posto da titolare?

Passando alla difesa, Patric è un altro nome che sta accendendo l’interesse. Il difensore spagnolo, classe 1993 e in forza alla Lazio dal 2015, ha affrontato un anno complicato: operato alla caviglia a marzo, sembrava pronto al rientro, ma una lesione al retto femorale della coscia sinistra l’ha fermato di nuovo. Con la sosta di settembre alle porte, potrebbe presto tornare a disposizione, diventando un’alternativa cruciale per una retroguardia che ha mostrato qualche incertezza. Chissà se questo recupero gli darà finalmente la continuità che merita?

E poi c’è Vecino, il cui ritorno sembra il più vicino e intrigante. Centrocampista uruguaiano di 33 anni con un’esperienza internazionale invidiabile, è un punto di riferimento per equilibrio e inserimenti. A differenza degli altri, ha già completato gran parte della preparazione estiva e il suo protocollo riabilitativo è quasi concluso. Potrebbe essere pienamente disponibile dalla terza giornata di campionato, aggiungendo solidità al centrocampo e alimentando l’attesa per le prossime sfide.

Insomma, questo settembre potrebbe segnare un vero turning point per la Lazio, con questi tre ritorni che promettono di portare maggiore profondità e opzioni tattiche. Con la velocità di Isaksen, la solidità di Patric in difesa e l’equilibrio di Vecino in mediana, la squadra si presenta più completa e pronta a sorprendere nel campionato. Che inizio di stagione elettrizzante potrebbe essere!

Lazio, Zaccagni al comando: il leader che deve salvare il gruppo o affondare?

#LazioSvolta: Zaccagni guida la riscossa biancoceleste!

La Lazio si trova davanti a un bivio già nelle prime settimane della stagione. Dopo un’estate turbolenta dal punto di vista societario, tra cambi dirigenziali e incertezze sul mercato, l’avvio in campionato è stato tutt’altro che incoraggiante: la sconfitta contro il Como ha acceso i riflettori su una squadra ancora alla ricerca della propria identità. A preoccupare in particolare è la sterilità offensiva che sta penalizzando il gruppo.

In questo momento critico, la Lazio ha bisogno dei suoi leader, e tra questi c’è senza dubbio Mattia Zaccagni. L’esterno offensivo, recentemente convocato in Nazionale, rappresenta una delle poche certezze nella rosa biancoceleste. Capitano e trascinatore tecnico, Zaccagni è chiamato a ritrovare quella verve sotto porta che manca da troppo tempo: il suo ultimo gol in Serie A risale addirittura al marzo scorso. Un dato che pesa, soprattutto in una squadra in cui gli attaccanti faticano a trovare la rete.

Accanto a lui, anche Taty Castellanos è sotto esame. L’attaccante argentino non segna in campionato dallo scorso aprile e il suo apporto è finora stato al di sotto delle aspettative. Eppure, come ricorda la Gazzetta dello Sport, il Taty ha spesso trovato il gol nelle gare d’esordio casalinghe, un dato che potrebbe infondere un po’ di ottimismo all’ambiente laziale.

La crisi offensiva della Lazio non è solo un problema di numeri, ma di fiducia e coesione tattica. La squadra fatica a creare occasioni pericolose e, quando ci riesce, manca di concretezza. Ed è qui che Zaccagni può fare la differenza: il suo talento nell’uno contro uno, la capacità di saltare l’uomo e la visione di gioco lo rendono un’arma fondamentale per uscire da questo momento negativo.

Per la Lazio, dunque, la prossima sfida all’Olimpico sarà un banco di prova decisivo. Ripartire dai gol di Zaccagni e ritrovare il cinismo sotto porta sono le chiavi per invertire la rotta. La stagione è appena iniziata, ma la pressione è già alta: serve una scossa, e il numero 20 biancoceleste è chiamato a guidarla.

Lazio, non sottovalutare il Verona: seconda giornata tra crollo epico o rinascita clamorosa!

Lazio vs Verona: Un crocevia decisivo per il futuro biancoceleste #Lazio #Verona #SerieA

La sfida contro il Verona non è solo una partita qualunque per la Lazio: è un momento chiave che potrebbe cambiare le sorti della stagione. Immaginatevi una squadra alla ricerca di certezze dopo un inizio traballante – qui, non si tratta solo di accumulare punti in classifica, ma di ridare energia a un gruppo che ha bisogno di ritrovare il proprio equilibrio. È affascinante pensare a come una singola prestazione possa ribaltare l’umore di tutto l’ambiente, trasformando dubbi in motivazione.

Il tecnico della Lazio lo sa bene e chiede una risposta netta contro gli scaligeri: una prova convincente che restituisca fiducia all’ambiente. La curiosità cresce nel vedere come gestirà le energie del team, puntando su alcuni elementi rimasti ai margini ultimamente. Con un calendario sempre più serrato tra Serie A e impegni europei, la profondità della rosa biancoceleste potrebbe emergere come un’arma segreta, facendoci domandare se basterà per superare le prossime sfide.

Mentre sul campo le scelte sono cruciali, la società della Lazio sta già guardando avanti. Dopo le indicazioni di questo avvio di stagione, le lacune evidenti in certi reparti – dove le alternative si sono rivelate insufficienti o poco affidabili – stanno spingendo a una riflessione. Non è solo una questione tattica: il mercato di gennaio si profila come un’opportunità intrigante per intervenire e offrire nuove soluzioni.

In questo contesto, la Lazio, tradizionalmente cauta nelle sessioni invernali, potrebbe sorprenderci cambiando approccio. Si studiano possibili innesti a centrocampo e in attacco, senza escludere movimenti in difesa, specialmente se i problemi fisici dovessero persistere. È come un puzzle che si sta componendo: quali mosse strategiche adotterà il club per colmare le carenze e migliorare le prestazioni?

Questa partita con il Verona arriva in un momento delicato, ma allo stesso tempo elettrizzante. La Lazio ha l’opportunità di invertire la rotta, sfruttando il ritorno dei titolari e l’esperienza di giocatori chiave, e chissà se questo sarà l’inizio di una svolta. Il progetto del club, per restare competitivo, deve unire il lavoro sul campo con le mosse della società: solo così potrà affrontare con ambizione la seconda parte della stagione.

Roma e Napoli sudano contro Pisa e Cagliari: vittorie tirate in Serie A

Roma e Napoli sudano per le prime vittorie in Serie A – E se il campionato si decidesse già nei minuti finali? #SerieA #RomaVsPisa #NapoliVsCagliari

Immaginate due big del calcio italiano che devono lottare fino all’ultimo respiro per portare a casa i tre punti: è così che si è chiusa la seconda giornata di Serie A 2025-2026, con Roma e Napoli che hanno battuto rispettivamente Pisa e Cagliari per 1-0. Queste partite non sono state solo gare di routine, ma storie di colpi di scena e resilienza che fanno pensare: quanto durerà l’equilibrio in questo campionato?

All’Arena Garibaldi, la Roma ha conquistato la seconda vittoria consecutiva contro il Pisa, dimostrando come un momento decisivo possa cambiare tutto. Dopo un primo tempo dove il portiere Mile Svilar è stato essenziale per respingere un colpo di testa di Meister, la squadra ha accelerato nella ripresa. L’ingresso di Paulo Dybala ha dato la scintilla: al 55′, l’ex Juventus ha servito Lewis Ferguson, che ha poi assistito Matías Soulé per il gol vincente con un sinistro preciso. Soulé, in prestito dalla Juventus, ha battuto Adrian Semper, regalando una vittoria che fa riflettere su quanto il Pisa, neopromosso e guidato da un allenatore ambizioso come Alberto Gilardino, abbia creato problemi a una formazione esperta.

Dall’altra parte, al Diego Armando Maradona, il Napoli ha dovuto aspettare il 95′ per piegare un Cagliari tenace e ben organizzato. I partenopei hanno dominato il possesso palla, ma si sono scontrati con un portiere come Elia Caprile in forma smagliante. Il Cagliari ha sfiorato l’impresa grazie a Sebastiano Esposito, eppure è crollato nel finale: André-Frank Zambo Anguissa ha trovato la zampata decisiva su un’azione insistita, salvando la partita e confermando che in Serie A, ogni minuto conta.

Con queste vittorie, Roma e Napoli mantengono il punteggio pieno dopo due giornate, rafforzando le loro ambizioni per il vertice. Il Pisa resta a un punto, mentre il Cagliari incassa la prima sconfitta. Queste sfide sottolineano come la Serie A 2025-2026 stia promettendo un torneo agguerrito, dove le squadre di vertice devono lottare fino all’ultimo secondo per emergere.

Lazio-Verona: I convocati di Zanetti pronti a sorprendere tutti! Ecco la lista dei gialloblù che nessuno si aspetta

Hellas Verona: la lista dei convocati per la sfida all’Olimpico è qui! Scopri chi guiderà i gialloblù in questa epica battaglia. #HellasVerona #SerieA #SfidaOlimpico

L’Hellas Verona è in piena preparazione per quella che potrebbe essere la trasferta più elettrizzante di questo inizio stagione: domenica 31 agosto, alle ore 20:45, i gialloblù affronteranno la Lazio allo Stadio Olimpico nella seconda giornata di Serie A 2025/26. Con Paolo Zanetti al timone, il tecnico sta puntando su una squadra affamata di punti, e la lista dei convocati appena rivelata non fa che accendere la curiosità sui possibili protagonisti in campo.

Tra le note dolenti, però, ci sono assenze che potrebbero pesare sul rendimento della formazione. Gift Orban, l’attaccante nigeriano, non sarà della partita per via di questioni burocratiche che lo hanno costretto a un temporaneo rientro all’estero. Anche Kurti, Livramento, Lambourde e Mitrovic rimangono fuori, al centro di voci di mercato che continuano a ronzare, mentre gli infortuni tengono ai box Valentini, Suslov e Yellu Santiago, lasciando i tifosi a chiedersi come la squadra si adatterà a queste lacune.

Dopo il pareggio esterno contro l’Udinese, che ha dimostrato la solidità difensiva e la compattezza del gruppo, il Verona arriva a Roma con l’obiettivo di sorprendere. L’organizzazione tattica di Zanetti, basata su ripartenze rapide e sfruttamento delle corsie laterali, sembra pronta a creare problemi a una Lazio reduce da un avvio di campionato complicato, alimentando l’interesse su come si evolverà questa partita.

La parola d’ordine per i gialloblù è concentrazione, con questa sfida che rappresenta un vero banco di prova per confermare i progressi visti all’esordio. Con i nuovi innesti pronti a fare la differenza e una rosa motivata, il Verona si presenta all’Olimpico con la determinazione di chi sa che ogni dettaglio potrebbe ribaltare le sorti della gara.

CONVOCATI
Portieri: Montipò, Perilli, Toniolo
Difensori: Oyegoke, Frese, Nuñez, Belghali, Bradaric, Nelsson, Slotsager, Ebosse, Fallou, Bella-Kotchap.
Centrocampisti: Serdar, Kastanos, Harroui, Bernede, Niasse, Al-Musrati
Attaccanti: Sarr, Giovane, Mosquera, Ajayi, Vermesan.

Lazio-Verona all’Olimpico: 40.000 tifosi scatenati, aria di caos calcistico in arrivo!

Esplosione di passione all’Olimpico: Lazio-Verona si prepara a un debutto da brividi con oltre 40.000 tifosi! #Lazio #Verona #SerieA

L’attesa per l’esordio casalingo della SS Lazio allo Stadio Olimpico sta crescendo in modo esponenziale, catturando l’attenzione di migliaia di appassionati. A soli due giorni dalla sfida di Serie A contro l’Hellas Verona, in programma domenica sera alle 20:45, sono già stati venduti 11.000 biglietti. Aggiungendo questi a oltre 29.000 abbonamenti sottoscritti per la stagione 2025/26, le previsioni indicano che si supererà la soglia delle 40.000 presenze, rendendo l’evento un vero spettacolo di folla e energia.

Questo dato non fa che rafforzare il legame profondo tra la squadra biancoceleste e i suoi tifosi, sempre pronti a sostenere i ragazzi di Maurizio Sarri, un allenatore esperto e pragmatico alla sua prima stagione sulla panchina laziale. Baroni, noto per la sua attenzione alla fase difensiva e alla valorizzazione dei giovani, punta a partire con il piede giusto davanti ai propri tifosi, alimentando ulteriormente l’entusiasmo generale.

L’Olimpico è pronto per un’atmosfera da grande evento, che promette una serata di calcio puro e adrenalinico. L’Hellas Verona, guidata da Paolo Zanetti – un tecnico giovane e ambizioso – arriva a Roma con l’obiettivo di conquistare punti preziosi. La Lazio, dal canto suo, vuole confermare le buone sensazioni emerse nella gara inaugurale in trasferta, dove il capitano Castellanos, un bomber e leader carismatico, ha già dimostrato di essere in ottima forma.

Accanto a lui, occhi puntati su Mattia Zaccagni, un esterno offensivo rapido e imprevedibile, e su Rovella, un regista ex Juve dalla visione di gioco raffinata, che sarà cruciale per dettare i tempi in mezzo al campo. Questi elementi potrebbero rendere la partita ancora più elettrizzante, con azioni capaci di tenere il pubblico incollato alle tribune.

La società biancoceleste fa sapere che i biglietti sono ancora disponibili e potranno essere acquistati fino al fischio d’inizio, con l’obiettivo di aumentare ulteriormente il numero di spettatori e trasformare l’Olimpico in una vera e propria bolgia biancoceleste. Questa opportunità non fa che accrescere la curiosità su quanto possa essere intensa l’atmosfera finale.

Parola d’ordine: entusiasmo, l’esordio casalingo è sempre un momento magico per una squadra, e i tifosi laziali sembrano più determinati che mai a far sentire il proprio calore. Con una cornice di pubblico già imponente e la possibilità di superare le 45.000 presenze, Lazio-Verona si annuncia come uno degli eventi clou del weekend calcistico italiano, un’occasione che nessuno vorrà perdere.

Lazio osa con Rovella in regia e Marusic in difesa contro il Verona: mossa audace o azzardo?

Novità in casa Lazio per lo scontro con il Verona: quali sorprese attendono i biancocelesti? #LazioVerona #SerieA #Calcio

La squadra biancoceleste sta affinando i dettagli per la prossima sfida contro il Verona, e ci sono due possibili cambiamenti nell’undici titolare che stanno accendendo la curiosità dei tifosi. Con l’obiettivo di trovare il ritmo giusto dopo l’esordio stagionale, queste variazioni potrebbero fare la differenza in campo.

Al centro del centrocampo, spicca la candidatura di Nicolò Rovella per rimpiazzare Danilo Cataldi. L’avvicinamento alla gara del giovane playmaker è stato particolare: per lui un doppio viaggio Roma–Como in pochi giorni, dovuto alla nascita della figlia. Questo tocco personale aggiunge un elemento umano alla preparazione, rendendo la storia ancora più intrigante per chi segue la squadra.

Ai fianchi di Rovella, dovrebbero confermare il loro posto Mattéo Guendouzi, con il suo dinamismo inarrestabile, e Fisayo Dele-Bashiru, la mezzala nigeriana arrivata in estate e già pronta a dimostrarsi decisiva. Questa combinazione potrebbe portare fluidità e energia, lasciando i fan a chiedersi come influirà sul gioco complessivo.

In difesa, l’attenzione si sposta su Adam Marusic, che sembra in vantaggio su Manuel Lazzari per occupare una posizione chiave. La coppia centrale, formata da Mario Gila e Thomas Provstgaard, dovrebbe rimanere stabile, con Nuno Tavares a presidiare la fascia sinistra. Alessio Romagnoli, leader difensivo e campione d’Europa con l’Italia, sconterà il secondo turno di squalifica, un’assenza che potrebbe pesare e aprire scenari inaspettati.

Nessun ritocco, invece, per l’attacco: il tridente con Matteo Cancellieri, Taty Castellanos e Mattia Zaccagni è pronto a ripetersi, offrendo velocità e imprevedibilità. Pronti a subentrare a gara in corso Boulaye Dia, attaccante senegalese, Noslin e soprattutto Pedro, veterano spagnolo con un palmarès ricchissimo.

Tra gli indisponibili, Patric è fermo per una lesione muscolare, Gustav Isaksen è in fase di riatletizzazione dopo la mononucleosi, e Matías Vecino deve gestire problemi muscolari. Samuel Gigot, intanto, è fuori dal progetto. La pausa per le nazionali potrebbe essere l’occasione ideale per recuperare energie e tornare in forma.

Con questa partita in casa che si annuncia cruciale, la Lazio è alla caccia di continuità e punti preziosi, mentre l’avversario proverà a capitalizzare ogni opportunità per sorprendere. Non resta che attendere il fischio d’inizio per vedere se queste mosse faranno la differenza sul campo.

Lazio-Verona: Dubbi a raffica sulle formazioni, un match pronto al caos!

La Lazio tra ombre e luci: in cerca di risposte per la nuova stagione #Lazio #Calcio #SerieA

La nuova stagione della Lazio sta mostrando più ombre che luci. Dopo una partenza deludente, la squadra biancoceleste naviga in acque agitate, con scelte tecniche ancora in bilico e un’atmosfera di tensione che aleggia su Formello. È un momento delicato, dove ogni decisione potrebbe fare la differenza, e i primi segnali di crisi mettono in discussione l’equilibrio della squadra.

In campo, le incertezze continuano a emergere. Contro il Como in Coppa Italia, il portiere è stato scelto solo all’ultimo istante, mentre per la sfida contro il Verona si profila un primo cambio a centrocampo: Rovella dovrebbe prendere il posto di Cataldi. Restano in bilico le posizioni di Dele-Bashiru e Cancellieri, due giocatori da cui ci si aspettava qualcosa in più. Il modulo resterà il 4-3-3, ma si valutano modifiche strutturali per dare maggiore equilibrio e incisività alla formazione.

Il Corriere dello Sport evidenzia un elemento potenzialmente decisivo: Pedro potrebbe essere la carta giusta per collegare meglio centrocampo e attacco. L’esterno spagnolo, che può partire largo e accentrarsi, offre qualità, visione e tecnica. Che giochi dall’inizio o subentri, sarà comunque centrale nel progetto. Dopo il flop della prima uscita stagionale, la Lazio non può permettersi un’altra prestazione opaca, e gli aggiustamenti sono più urgenti che mai.

Al centro del campo, le fragilità sono evidenti. Dele-Bashiru ha fatto pochi progressi, e la mancanza di una mezzala tecnica si fa sentire. Si sta adattando Belahyane come interno sin dal ritiro: un esperimento rischioso, ma forse necessario, per colmare le lacune emerse. In mezzo, Guendouzi resta comunque il punto fermo, un’ancora di stabilità in un reparto che zoppica.

In attacco, Zaccagni sarà confermato a sinistra, mentre Taty Castellanos è ancora il centravanti titolare. Dia attende la sua occasione, ma potrebbe esserci una sorpresa tattica: un passaggio al 4-2-3-1, già provato a Como, con Pedro trequartista. Anche questo cambiamento rientra nelle opzioni per infondere nuova energia all’offensiva della Lazio.

In difesa, Provedel riprenderà il suo posto tra i pali. Possibile il rientro di Marusic a destra, con Lazzari in panchina. Con Romagnoli squalificato, e Patric e Gigot out, gli unici centrali disponibili sono Gila e Provstgaard, una situazione che complica ulteriormente le scelte.

Ora, più che mai, la Lazio deve cambiare passo. La stagione è appena iniziata, ma i segnali di allarme non possono essere ignorati, con il team alla ricerca di una svolta per evitare che le incertezze si trasformino in una vera e propria crisi.

Calciomercato Lazio: Big europea ci prova con Gigot, pronto il colpo a sorpresa?

Calciomercato Lazio: Il Siviglia caccia Gigot, e il Como dà l’assist decisivo! #Calciomercato #Lazio #Siviglia #Gigot

Immaginate un colpo di scena nel mondo del calciomercato che potrebbe cambiare le carte in tavola per la Lazio: il difensore Samuel Gigot è finito nel mirino del Siviglia, offrendo ai biancocelesti una via d’uscita inaspettata. Con il mercato che accelera le sue giornate, le novità sulle uscite potrebbero presto fare la differenza, portando una boccata d’aria fresca a una rosa bisognosa di equilibri.

Gigot, dopo una stagione non proprio brillante e ormai ai margini del progetto tecnico, è alla ricerca di una nuova avventura. Il centrale francese ha declinato offerte da Cremonese e Cagliari, ritenendole non all’altezza delle sue ambizioni internazionali, e ora aspetta la mossa giusta per rilanciarsi.

Ecco dove entra in gioco il Siviglia: il club spagnolo, alla caccia di rinforzi per la difesa, ha piazzato Gigot in cima alla lista delle opzioni. Ma c’è un twist intrigante: è il Como, la squadra che ha rovinato l’esordio della Lazio in campionato, a dare una mano inaspettata ai biancocelesti. I lombardi hanno appena chiuso l’acquisto di Diego Carlos dal Fenerbahce, un giocatore che era anche nei piani del Siviglia, costringendo i rivali a virare proprio su Gigot come soluzione principale.

Per la Lazio, questa potenziale cessione è un’opportunità da non perdere: liberarsi del cartellino di Gigot non solo alleggerirebbe il monte ingaggi, ma porterebbe anche risorse vitali per rinforzare la squadra negli ultimissimi giorni di mercato. Con il tempo che stringe, ogni mossa come questa potrebbe aprire scenari affascinanti e imprevedibili per i biancocelesti. La situazione è in fermento, con contatti tra le dirigenze destinate a intensificarsi, e Gigot sembra più che pronto a cogliere l’occasione in un campionato competitivo. Che sia l’inizio di una serie di colpi a sorpresa?