Lazio travolge Verona: la magia di Taty e l’incubo gialloblù,...
Serie A: Le formazioni di Inter-Udinese, sorprese tra le scelte...
Episodio decisivo in Lazio-Verona: cosa è successo davvero?
Lazio-Verona: L’uomo di Sarri affamato di riscatto, scopri il motivo...
Lazio travolge Verona 3-0: il trionfo di Sarri accende il...
Calciomercato Lazio: Il futuro di Basic è a rischio? Le...
Calciomercato Lazio: Simic nel mirino per gennaio, le novità esclusive?
Sarri svela tutto su Lazio-Verona: dichiarazioni da brividi su DAZN
Zanetti tuona su DAZN dopo Lazio-Verona: Le sue parole post-gara...
Lazio Verona, Incredibili le parole di Castellanos a DAZN nel...
Lazio Verona, incredibile striscione da parte dei tifosi della Curva...
Fabiani: “La Lazio non è stata smantellata, i risultati arriveranno”
Lazio Verona, ecco chi bisognerà tenere d’occhio
Lazio Verona: quanti tifosi gialloblù ci saranno allo Stadio Olimpico?
Lazio Verona, Sarri sorprende nelle scelte: l’analisi
Lazio Verona, le formazioni ufficiali dell’incotro
Lazio Verona: le scelte di Sarri per la 2a giornata
Lazio-Verona, i convocati da mister Sarri per la prima di...
Lazio-Verona, orario, dove vederla in tv e probabili formazioni
Lazio, obbligo di riscatto: col Verona per dimenticare Como
l'attesa - Lazio Verona, Contestazione della Curva Nord contro la società. Lotito...
Lazio-Verona, obiettivo riscatto: biancocelesti a caccia del primo successo in...
Lazio Primavera contro Bologna: i biancocelesti devono azzannare al Fersini...
Castellanos e il digiuno infinito: contro il Verona, caccia al...
Zaccagni, svegliati e guida: contro il Verona, la Lazio non...
Igor Protti sfida la malattia: “Avversario sleale, parte in vantaggio,...
Lazio vs Verona: Formazioni audaci che potrebbero far infuriare i...
Sarri stravolge la Lazio: Rovella al timone in regia, Marusic...
Lazio, Sarri ottimista: Isaksen, Patric e Vecino tornano più affamati...
Lazio, Zaccagni al comando: il leader che deve salvare il...
Lazio travolge Verona: la magia di Taty e l’incubo gialloblù,...
Serie A: Le formazioni di Inter-Udinese, sorprese tra le scelte...
Episodio decisivo in Lazio-Verona: cosa è successo davvero?
Lazio-Verona: L’uomo di Sarri affamato di riscatto, scopri il motivo...
Lazio travolge Verona 3-0: il trionfo di Sarri accende il...
Calciomercato Lazio: Il futuro di Basic è a rischio? Le...
Calciomercato Lazio: Simic nel mirino per gennaio, le novità esclusive?
Sarri svela tutto su Lazio-Verona: dichiarazioni da brividi su DAZN
Zanetti tuona su DAZN dopo Lazio-Verona: Le sue parole post-gara...
Lazio Verona, Incredibili le parole di Castellanos a DAZN nel...
Lazio Verona, incredibile striscione da parte dei tifosi della Curva...
Fabiani: “La Lazio non è stata smantellata, i risultati arriveranno”
Lazio Verona, ecco chi bisognerà tenere d’occhio
Lazio Verona: quanti tifosi gialloblù ci saranno allo Stadio Olimpico?
Lazio Verona, Sarri sorprende nelle scelte: l’analisi
Lazio Verona, le formazioni ufficiali dell’incotro
Lazio Verona: le scelte di Sarri per la 2a giornata
Lazio-Verona, i convocati da mister Sarri per la prima di...
Lazio-Verona, orario, dove vederla in tv e probabili formazioni
Lazio, obbligo di riscatto: col Verona per dimenticare Como
l'attesa - Lazio Verona, Contestazione della Curva Nord contro la società. Lotito...
Lazio-Verona, obiettivo riscatto: biancocelesti a caccia del primo successo in...
Lazio Primavera contro Bologna: i biancocelesti devono azzannare al Fersini...
Castellanos e il digiuno infinito: contro il Verona, caccia al...
Zaccagni, svegliati e guida: contro il Verona, la Lazio non...
Igor Protti sfida la malattia: “Avversario sleale, parte in vantaggio,...
Lazio vs Verona: Formazioni audaci che potrebbero far infuriare i...
Sarri stravolge la Lazio: Rovella al timone in regia, Marusic...
Lazio, Sarri ottimista: Isaksen, Patric e Vecino tornano più affamati...
Lazio, Zaccagni al comando: il leader che deve salvare il...
Home Blog Pagina 3

Italiano batte Fabregas per 1 a 0: quello che Sarri non è riuscito a fare

0

Il Bologna supera il Como per 1 a 0 e porta a casa tre punti preziosi nella seconda giornata di Serie A. Una vittoria di misura, firmata da Riccardo Orsolini al 59’, ma che vale più del semplice risultato: perché racconta come i rossoblù abbiano saputo gestire una partita complicata, laddove la Lazio aveva invece fallito appena sette giorni prima.

La gara dello Stadio Dall’Ara è stata bloccata per un tempo intero, con poche occasioni e tanto equilibrio. Poi, nella ripresa, la giocata decisiva: Castro protegge palla, serve Orsolini, che di sinistro trova la deviazione vincente. Il Como prova a reagire, alzando il baricentro, ma il Bologna resta compatto, difende con ordine e blinda il vantaggio. Un copione che conferma la tradizione favorevole dei rossoblù contro i lariani: quarta vittoria consecutiva in casa, sempre senza subire gol.

Ed è qui che nasce il confronto con la Lazio. Perché al Sinigaglia, all’esordio stagionale, il Como aveva dominato i biancocelesti: 2-0 firmato da Douvikas e Nico Paz, possesso palla nettamente a favore, maggior numero di occasioni create e una Lazio incapace di reagire. Solo un tiro nello specchio in 90 minuti, difesa sorpresa sia in azione che su palla inattiva, mentalità troppo passiva per impensierire la neopromossa.

In sintesi, il Bologna ha mostrato pragmatismo e solidità: ha atteso il momento giusto e ha colpito. La Lazio, invece, non ha mai dato l’impressione di poter far male al Como, pagando un approccio troppo molle. Due partite, stesso avversario: i rossoblù hanno dimostrato cosa significa saper leggere i momenti, i biancocelesti hanno lasciato intravedere, ancora una volta, i propri limiti.

Lazio Verona, la società celebra sui social il ritorno allo Stadio Olimpico: le ultime

0

Nella giornata di domani, l’Hellas Verona di Paolo Zanetti farà visita alla Lazio di Maurizio Sarri. Il match dello Stadio Olimpico sarà fondamentale per gli equilibri – soprattutto mentali – della squadra capitanata da Mattia Zaccagni. La Lazio ha bisogno di una scossa immediata dopo il pesante K.O subito al Sinigaglia contro il Como.

Inoltre, la partita rappresenterà il debutto stagionale in Serie A per i biancocelesti davanti ai propri tifosi e alla Curva Nord, in trepida attesa di vedere se la disastrosa sconfitta contro la formazione di Fabregas sia stata una semplice sbandata sporadica o sarà un copione costante nel corso dell’annata laziale.

La società ha voluto caricare di significato la sfida pubblicando sul proprio Instagram ufficiale un’immagine di un tifoso in procinto di tifare la propria squadra del cuore con una sciarpa in mano. La pubblicazione è stata gradita da Mattia Zaccagni, come si può notare dal “mi piace” messo al post.

I tifosi laziali hanno risposto presente nei commenti, caricando la squadra con frasi verte ad invitare i tifosi a presentarsi in massa allo Stadio per l’evento. La formazione di Maurizio Sarri (qui le probabili) è pronta e carica ad affrontare il Verona davanti alla propria gente. Il futuro non possiamo prevederlo ma, come cantava il Maestro: “lo scopriremo solo vivendo“.

“Riproporrà le idee tattiche di Baroni?” Sentite l’incredibile risposta di mister Sarri

0

Maurizio Sarri torna al centro della scena con una dichiarazione destinata a far discutere. Il tecnico biancoceleste, durante la conferenza stampa pre Lazio-Verona, rispondendo ad una domanda posta da parte di un giornalista lì presente, ha fatto un discorso netto riguardo le idee tattiche di Marco Baroni, allenatore della Lazio nella passata stagione.

“Le idee tattiche sono solo esercizi di stile. La Lazio è andata bene finché ha emanato grande energia, e questo andava molto oltre la tattica”

Questo ha spiegato Sarri. Una presa di posizione netta, che ribalta la narrazione comune secondo cui il calcio si vince solo con gli schemi. Un Sarri – possiamo dire – “Allegriano” – per ricondurci alle idee di gioco del nuovo allenatore rossonero. Per l’allenatore toscano, infatti, l’aspetto mentale e fisico rimane la chiave.

È l’intensità, la capacità di mettere in campo fame e determinazione, a trasformare un gruppo in una squadra vincente. Un concetto che lo stesso Sarri aveva già fatto emergere in passato, ma che oggi appare più attuale che mai in una Lazio alla ricerca di continuità.

Il messaggio è chiaro: la strategia è importante, ma senza l’energia giusta resta vuota. Un avvertimento ai suoi giocatori, chiamati a dimostrare che l’entusiasmo e la cattiveria agonistica valgono quanto — se non più — di qualsiasi lavagna tattica. Che non stia mettendo in pratica le parole di Fabio Caressa?

Lazio, Sarri shock in conferenza stampa: “Ha sbagliato chi mi ha chiamato”

0

Maurizio Sarri torna a far parlare di sé con dichiarazioni incisive, destinate a riaccendere il dibattito attorno alla sua Lazio, deludente nell’esordio contro il Como. Alla vigilia di Lazio Verona, il tecnico biancoceleste ha ribadito il concetto di fondo che accompagna la sua carriera: il suo calcio non si snatura.

Agli occhi degli appassionati rimane, come una fotografia impressa nella mente, il suo gioco scintillante in quel di Napoli dal 2015 al 2018. Successivamente, si è passati dalla teoria ai fatti: con la conquista dello Scudetto con la Juventus e dell’Europa League tra le file del Chelsea, attuale Campione del Mondo.

“Ho uno stile ben definito: mi conosce tutta Europa da almeno 15 anni”

ha sottolineato Sarri, quasi a voler rimarcare che il suo metodo di lavoro non è frutto di improvvisazione, ma di un percorso consolidato. Da Empoli alla Juventus, fino alle esperienze all’estero con i blues, il “Sarrismo” è diventato marchio di fabbrica, riconoscibile per intensità, palleggio e idee offensive.

Attualmente un po’ snaturato, il tecnico toscano ha voluto ribadire la sua posizione in tal merito.

La frase successiva è quella che fa rumore:

“Se la squadra non è adatta a me, ha sbagliato chi mi ha chiamato”

Un messaggio diretto, che sembra andare oltre la semplice analisi tecnica. Da un lato, la consapevolezza di non voler snaturare il proprio credo calcistico. Dall’altro, una possibile frecciata alla società, come a voler sottolineare la sua mancanza di responsabilità in caso di fallimento, data la rosa fatto ad hoc non per lui ma per mister Baroni nella passata stagione.

Parole che inevitabilmente aprono scenari di riflessione: la Lazio seguirà fino in fondo la strada di Sarri, o il progetto rischia di arrivare a un bivio già nelle prossime settimane?

Verso Lazio Verona: ufficializzato il colpo da parte dei gialloblù

Il Verona si prepara ad affrontare la Lazio di Maurizio Sarri con un volto nuovo a centrocampo: Moatasem Al-Musrati. Il regista libico, arrivato in gialloblù in questi ultimi giorni di mercato, rappresenta il colpo a sorpresa della società veneta, decisa a colmare alcune lacune emerse in avvio di stagione, seguendo le volontà di mister Zanetti.

Classe 1996, ex Braga, Al-Musrati è un centrocampista fisico ma anche tecnico, capace di impostare e di dare ordine alla manovra. Un innesto che potrebbe rivelarsi determinante non solo per la lotta salvezza, obiettivo minimo dichiarato del Verona, ma anche per offrire maggiore equilibrio in partite delicate come quella dell’Olimpico contro i biancocelesti.

La Lazio, dal canto suo, non potrà sottovalutare un avversario che si presenterà con nuove energie e motivazioni. Sarri dovrà fare i conti con un giocatore che ha esperienza europea e che, al Braga, ha saputo imporsi in contesti competitivi come l’Europa League e la Primeira Liga.

La sfida di domenica si arricchisce così di un ulteriore elemento di interesse: il debutto, o quanto meno l’esordio ravvicinato, di Al-Musrati in Serie A. Per la Lazio un test da affrontare con attenzione, consapevole che il Verona ha trovato una pedina in più per rendere più insidiosa la gara.

Sarri: ‘Ci vuole un riscatto forte contro il Verona, vogliamo dare soddisfazione ai tifosi’

In vista della seconda giornata di Serie A, Maurizio Sarri ha analizzato la prossima partita della Lazio contro l’Hellas Verona in conferenza stampa. Il tecnico biancoceleste ha tracciato un bilancio della preparazione settimanale e le aspettative per un riscatto immediato dopo la deludente sconfitta a Como.

Abbiamo lavorato normalmente, con una seduta di recupero martedì e una doppia sessione mercoledì“, ha dichiarato Sarri, sottolineando come la squadra abbia ripreso a concentrarsi sulla fase difensiva. “Da giovedì abbiamo pensato alla partita con il Verona, con un programma regolare che ha incluso anche l’analisi video della nostra fase difensiva. Ci vuole un riscatto forte, vogliamo dare una soddisfazione ai tifosi, perché non vinciamo in casa da sei mesi.”

Sulle scelte tattiche e gli eventuali cambiamenti, Sarri ha chiarito: “Se penalizziamo qualcuno per l’ultima prestazione, non riusciremo a cambiare tutti. La performance collettiva è stata deludente, e bisogna condannare l’atteggiamento, non singoli giocatori. A livello individuale, nessuno è più colpevole degli altri. Il ritorno all’Olimpico mi fa piacere, ma dobbiamo sentire la voglia di fare bene e dare finalmente una soddisfazione ai nostri tifosi.”

Il tecnico ha anche offerto una riflessione sulle caratteristiche del gioco della sua squadra: “La mia esperienza alla Lazio non è stata basata sul grande palleggio. Parlando del nostro modo di giocare, non mi riferisco al modulo, ma alla capacità di sviluppare il gioco. A Como, l’unica soluzione che vedevo era cercare la profondità, e qualcosa si è visto nella ripresa. Le statistiche sono state da Serie C, ma stranamente questo mi dà fiducia: non possiamo avere numeri così bassi, e non credo che il Como sia superiori a noi tecnicamente. Tuttavia, a livello di atteggiamento, siamo mancati.

Calciomercato Lazio, un club spagnolo bussa alla porta biancoceleste: le ultime

Samuel Gigot potrebbe lasciare la Lazio già nelle ultime ore di mercato. Il difensore francese è finito nel mirino del Siviglia, che ha avviato i contatti per portarlo in Liga. Una trattativa che si inserisce in un contesto chiaro: il centrale non rientra nei piani tecnici di Maurizio Sarri e si trova ormai ai margini del progetto biancoceleste.

La situazione è condizionata anche dagli infortuni. Gigot è fermo da settimane a causa di una lombosciatalgia che ne ha limitato la disponibilità, impedendogli di allenarsi regolarmente con il gruppo. Una condizione che ha ulteriormente ridotto lo spazio già ristretto nelle gerarchie difensive.

Nonostante alcune offerte provenienti dalla Serie A – in particolare da Cremonese e Cagliari – il calciatore ha manifestato la volontà di valutare soprattutto opzioni all’estero. La Lazio, dal canto suo, ha fissato il prezzo del cartellino: circa 3-4 milioni di euro. Una cifra considerata accessibile per diversi club, soprattutto in Spagna, dove il Siviglia è pronto a muoversi concretamente.

Il nodo resta il tempo: la finestra di mercato chiuderà il 1° settembre e l’operazione dovrà essere definita rapidamente. In caso di cessione, la Lazio alleggerirebbe la rosa e libererebbe un posto in lista, mentre Gigot avrebbe la possibilità di rilanciarsi in un campionato competitivo come la Liga.

Siviglia-Lazio: il mercato si infiamma per Gigot, ma resta un’incognita

Il mercato estivo della Lazio è in fermento, con il difensore centrale francese Samuel Gigot al centro delle attenzioni di molti club esteri. Dopo aver rifiutato trasferimenti verso la Cremonese e il Cagliari, Gigot si trova ora nel mirino del Siviglia, che sta cercando un rinforzo per la sua difesa. Il club andaluso, allenato dall’ex centrocampista Matías Almeyda, avrebbe individuato nel francese un profilo ideale per il suo sistema di gioco, grazie alla sua solidità fisica e abilità nelle marcature.

Secondo quanto riportato da El Correo Web, il Siviglia aveva anche valutato il ritorno di Diego Carlos, difensore brasiliano che ha vestito la maglia biancorossa dal 2019 al 2021. Tuttavia, il trasferimento di Carlos al Como dal Fenerbahce ha fatto scivolare il brasiliano fuori dalla lista dei desideri di Almeyda, concentrando ora l’attenzione su Gigot. Quest’ultimo, con le sue caratteristiche di forza fisica e capacità di marcare l’avversario in modo deciso, sembra rispondere perfettamente al tipo di difensore cercato dal tecnico argentino.

Nel frattempo, il Siviglia sta anche affrontando alcune difficoltà burocratiche, non riuscendo ancora a tesserare il nuovo portiere Odysseas e l’ex Chelsea César Azpilicueta. Questo potrebbe rallentare ulteriormente la trattativa per Gigot, con i dettagli da definire nelle prossime ore. La Lazio, dunque, potrebbe trovarsi di fronte a una nuova offerta per il difensore, mentre il mercato continua a muoversi frenetico.

Calciomercato Lazio, Clamoroso: il calciatore andrà via a giugno

Mario Gila e la Lazio, una storia che rischia di interrompersi molto prima del previsto. Lo spagnolo, tra i protagonisti delle ultime stagioni biancocelesti, ha deciso di non accettare il rinnovo di contratto proposto dal club.

Riflessioni

Un rifiuto che apre scenari inquietanti: nonostante l’attuale accordo con scadenza 2027, la società sarà costretta a venderlo già nella prossima estate. Il motivo è semplice: aspettare ancora significherebbe arrivare troppo vicini alla scadenza naturale, con un valore di mercato inevitabilmente ridotto e il rischio di perderlo a zero.

Ed è qui che nasce la riflessione: perché non trovare un punto d’incontro? Un rinnovo-ponte, magari, che avrebbe consentito al difensore di partire a giugno al suo vero prezzo, senza svalutare anni di lavoro e crescita tecnica. La Lazio, invece, dovrà fare i conti con una cessione forzata, ben lontana da quella che sarebbe stata la sua reale quotazione.

A complicare il quadro, il dettaglio che più fa discutere: il Real Madrid, suo club d’origine, detiene ancora il 40% sulla futura rivendita. In altre parole, qualunque cifra incassata sarà già di per sé decurtata. Così, la Lazio rischia non solo di perdere un pilastro difensivo, ma anche di incassare molto meno rispetto al valore, non solo economico, di un giocatore che aveva saputo conquistarsi un ruolo da protagonista.

Pronostico Lazio Verona: analisi, quote e consigli

0

La sfida tra Lazio e Hellas Verona, in programma per la seconda giornata di Serie A 2025/26, è uno dei match più interessanti nella giornata di domenica. I biancocelesti vogliono riscattare l’ottavo posto della scorsa stagione, mentre i gialloblù puntano a una salvezza tranquilla, facendo leva sull’entusiasmo portato da Paolo Zanetti in panchina.

Lazio Verona: le quote

I bookmaker vedono la Lazio favorita: la vittoria dei padroni di casa è quotata intorno a 1.70, mentre il successo del Verona oscilla tra 4.50 e 5.00. Più equilibrata la quota del pareggio, proposta a circa 3.60. Secondo le statistiche, l’Olimpico è storicamente un fortino per i biancocelesti, che contro il Verona hanno vinto la maggior parte dei precedenti casalinghi.

Per quanto riguarda i mercati goal, l’Over 2.5 è quotato a 1.85, mentre l’Under 2.5 si trova a 1.90, segno che ci si attende una gara aperta ma non scontata. Interessante anche la giocata “Gol” (entrambe le squadre a segno), data a circa 1.75, visto che negli ultimi anni la sfida ha spesso regalato reti da entrambe le parti.

In sintesi, il pronostico pende dalla parte della Lazio, ma attenzione al Verona, capace di sorprendere nelle ultime stagioni. Può confondere per un’analisi oggettiva del match l’ultima sfida contro il Como degli uomini di Sarri, ma la sensazione è che domenica scorsa, al Sinigaglia, chiunque avrebbe fatto fatica.

UFFICIALE - Calciomercato Napoli, Antonio Conte ha il suo attaccante: visite mediche prenotate per domani a Roma

Il Napoli giocherà questa sera allo Stadio Diego Armando Maradona. A sfidare la squadra di Antonio Conte sarà il Cagliari di Pisacane, candidata ad essere una delle rose rivelazione di questa Serie A. Tuttavia, i pensieri del DS Manna e del Presidente Aurelio De Laurentiis sono proiettati ancora sul calciomercato.

L’obiettivo è semplice: regalare a mister Conte una rosa più profonda possibile per affrontare al meglio le tre – o meglio dire quattro, contando anche la Supercoppa Italiana – competizioni da disputare.

La notizia dell’infortunio di Romelu Lukaku durante l’amichevole contro l’Olympiakos è stata una doccia gelata per l’ambiente di Castel Volturno. Ma nelle avversità, Napoli si è sempre dimostrata capace di resistere e, anzi, trovare la forza di andare avanti più forti di prima.

La SSC Napoli reincarna a pieno questo spirito di sacrificio, classico dei partenopei. Per questo motivo, pronti via e sono già stati conclusi due colpi: Elmas ed Hojlund. A comunicarlo è stato il noto giornalista sportivo Ivan Zazzaroni che, tramite un post sul suo profilo Instagram ufficiale, ha comunicato l’ufficialità del colpo.

“Visite mediche già nella giornata di domani” si legge nel messaggio. Per la gioia dei tifosi napoletani, l’ex Atalanta sarà l’attaccante titolare della nuova stagione del Napoli.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Ivan Zazzaroni (@ivan.zazzaroni)

 

Lazio Verona: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

0

La Lazio si prepara ad affrontare il Verona allo Stadio Olimpico nella seconda giornata di Serie A 2025/26. La partita è in programma domenica 31 agosto alle ore 20:45 e si annuncia equilibrata e combattuta. I biancocelesti vogliono rialzarsi dopo il brutto esordio contro il Como, mentre gli scaligeri puntano a fare bene in casa di una big.

Dove vederla in TV

Il match sarà trasmesso in diretta su DAZN, accessibile tramite Smart TV, PC, smartphone, tablet e console. Anche Sky Sport garantirà la diretta streaming tramite Sky Go e Now TV, permettendo ai tifosi di seguire la gara in qualsiasi luogo. Con più opzioni disponibili, tutti gli appassionati avranno la possibilità di non perdere l’incontro.

Probabili formazioni

Maurizio Sarri dovrebbe confermare il 4-3-3: tra i pali potrebbe essere la volta di Mandas dal primo minuto, mentre in difesa agiranno Marusic, Provstgaard, Gila e Nuno Tavares. A centrocampo, Guendouzi e Rovella saranno affiancati da Dele-Bashiru.

Ancora in dubbio Vecino. In attacco spazio a Zaccagni e Cancellieri, con Castellanos a completare il tridente. L’assenza di Romagnoli per squalifica obbligherà a qualche adattamento nel reparto difensivo.

Il Verona cercherà di sorprendere con compattezza e ripartenze rapide. La Lazio dovrà partire forte, controllare il ritmo e sfruttare le proprie qualità offensive per conquistare tre punti fondamentali davanti al proprio pubblico.

Insigne e la Lazio: un corteggiamento rischioso che vacilla all’ultimo!

Il sogno di Insigne per la Lazio è appeso a un filo con il calciomercato al rush finale! #Calciomercato #Lazio #Insigne #SerieA

Lorenzo Insigne, l’attaccante classe 1991 e ex capitano del Napoli, sta vivendo un’estate di grandi incertezze, ma non ha perso la determinazione. Dopo l’avventura in MLS con il Toronto FC e il ritorno sul mercato come svincolato a giugno, l’ex fantasista di Frattamaggiore aveva puntato tutto su un possibile approdo alla Lazio per ritrovare Maurizio Sarri, l’allenatore con cui ha condiviso successi indimenticabili con la maglia azzurra. Con il 30 agosto già alle spalle e la chiusura del calciomercato fissata per lunedì 1° settembre, la situazione resta in bilico, alimentando la suspense per quello che potrebbe essere un colpo a sorpresa.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il procuratore di Insigne ha avuto un contatto diretto con il presidente Claudio Lotito, lasciando aperta una finestra di opportunità nei prossimi giorni. Potrebbe firmare con un altro club o continuare ad aspettare, sfruttando il suo status di svincolato che gli permette di muoversi anche dopo la fine del mercato. Ma con i vincoli imposti dalla società biancoceleste e le dichiarazioni del direttore sportivo Angelo Fabiani, le possibilità sembrano ridotte al minimo – una vera sfida che tiene i fan col fiato sospeso.

La Lazio, però, ha le mani legate: può acquistare solo in caso di cessioni di pari valore economico, a causa di un indice di liquidità bloccato. In rosa, ci sono esuberi da gestire, come il difensore centrale francese Samuel Gigot, in attesa di una nuova squadra, e la concorrenza per un posto in uscita tra il difensore spagnolo Patric e il centrocampista croato Toma Basic. Per fare spazio a Insigne, servirebbe un’ulteriore mossa, rendendo l’operazione ancora più complicata.

Sul fronte dell’attacco, dove Insigne potrebbe brillare come esterno sinistro, la Lazio può già contare su Mattia Zaccagni, un talento della Nazionale, e su Pedro Rodríguez, l’esperto attaccante spagnolo su cui la società ha deciso di scommettere. Questo mix di opzioni rende l’arrivo del campano una scommessa audace, ma la domanda resta: riuscirà la Lazio a ribaltare le carte?

Al momento, l’ipotesi di vedere Insigne in biancoceleste appare remota, ma l’imprevedibilità del calciomercato e di Claudio Lotito potrebbe riservare colpi di scena fino all’ultimo istante. Con il tempo che stringe, questa trattativa resta un intrigante capitolo da seguire per tutti gli appassionati.

Lazio, i rinforzi pazzi: Isaksen e soci tornano dall’infermeria e ribaltano il gioco!

Lazio pronta a sorprendere: i rinforzi inaspettati arrivano dall’infermeria!

La squadra biancoceleste, reduce da un avvio di stagione altalenante, si prepara ad accogliere tre “nuovi acquisti” speciali: Gustav Isaksen, Patric e Matías Vecino. Non si tratta di colpi di mercato, ma di recuperi fondamentali dall’infermeria che potrebbero dare nuova linfa alla rosa, trasformando settembre in un mese di svolta.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il tecnico toscano potrà presto contare su un innesto per reparto, colmando lacune che finora hanno limitato le rotazioni e la competitività della squadra. È una notizia che fa riflettere: quanto potrebbero cambiare le cose con questi rientri?

L’esterno offensivo Gustav Isaksen (classe 2001), arrivato la scorsa stagione dal Midtjylland per portare velocità e imprevedibilità sulle fasce, è stato il più penalizzato. Dopo appena quattro giorni di ritiro estivo, la mononucleosi lo ha costretto a uno stop prolungato. Attualmente sta completando un lungo percorso di ricondizionamento atletico, con allenamenti differenziati e carichi ridotti, e l’obiettivo è tornare al 100% per riconquistare un posto nelle gerarchie.

Per Patric (classe 1993), difensore centrale spagnolo alla Lazio dal 2015, l’ultimo anno è stato un calvario. Operato alla caviglia a marzo, sembrava pronto al rientro, ma una lesione al retto femorale della coscia sinistra lo ha nuovamente fermato. La sosta di settembre dovrebbe restituirlo al gruppo, offrendo un’alternativa preziosa in una retroguardia che ha mostrato fragilità, e chissà quanto questo influenzerà le prossime sfide.

Il recupero più imminente è quello di Matías Vecino (classe 1991), centrocampista di esperienza internazionale e punto di riferimento per equilibrio e inserimenti. A differenza dei compagni, ha svolto buona parte della preparazione estiva e il suo protocollo riabilitativo è ormai alle battute finali. Dalla terza giornata di campionato dovrebbe essere nuovamente a disposizione a pieno regime, aggiungendo quella solidità che potrebbe fare la differenza.

Il ritorno di questi tre giocatori rappresenta un’occasione d’oro per la squadra, che potrà contare su maggiore profondità e soluzioni tattiche. Con Isaksen pronto a dare velocità, Patric a rinforzare la difesa e Vecino a garantire solidità in mediana, il tecnico potrà finalmente avere a disposizione una rosa più completa per affrontare le sfide di campionato, alimentando l’entusiasmo per un rilancio inaspettato.

Rómulo non si trattiene: “Lazio mi ha dato più di quanto merito, e su Sarri ho storie da raccontare”

L’ex centrocampista Romulo apre il cuore sulla sua Lazio e analizza la sfida contro il Verona

Quale ex giocatore della Lazio, Romulo ha condiviso in un’intervista riflessioni appassionate sul suo legame con la squadra, i ricordi indimenticabili e le sue opinioni sul calcio italiano, lasciando i tifosi con interrogativi intriganti sul futuro biancoceleste. #Lazio #Verona #CalcioItaliano

L’ex centrocampista brasiliano Romulo, con un passato ricco di emozioni in Lazio e Hellas Verona, ha parlato ai microfoni di Radio Laziale dopo la recente sconfitta contro il Como, un risultato che ha alimentato dubbi nell’ambiente biancoceleste. Con la partita contro il Verona all’Olimpico che si avvicina, le sue parole catturano l’attenzione per il modo in cui mescola nostalgia e analisi, invitando i fan a riflettere su cosa significhi davvero indossare quella maglia.

Nel ricordare il suo legame con la Lazio, Romulo ha espresso gratitudine e affetto, dicendo: «La Lazio mi ha dato più di quel merito. Riesco sempre a seguirla. Il ricordo più bello è quando sono arrivato a Formello. Per me già arrivare in Italia era un sogno, ma quando vivi questo campionato capisci cosa significano certe squadre. La Lazio ha un tifo spettacolare ed è in una delle città più belle del mondo. Quando mi hanno chiamato ricordo che mi batteva il cuore. Poi abbiamo vinto la Coppa Italia, il derby. Ci sono tanti momenti belli. Io non ho mai visto una cosa del genere, mi chiedo perché sia nato questo amore in così poco tempo». Queste parole, cariche di emozione, fanno sorgere la curiosità su quanto un club possa segnare la vita di un atleta, trasformando un semplice trasferimento in un legame eterno.

Passando a un’analisi più tattica, Romulo non ha nascosto la sua ammirazione per l’allenatore attuale, commentando la recente prestazione della squadra: «Abbiamo perso contro il Como e mi aspettavo una risposta diversa. Seguo Sarri da Empoli, sono contento che sia tornato. Mi piace la marcatura a zona con linea alta. Quello che ha fatto a Napoli supera anche quello che ha fatto Spalletti. Io sono un suo fan. Il suo calcio ti fa innamorare. Vorrei vinca qualcosa con la Lazio. Ho piena fiducia nel suo lavoro, possa portare la Lazio in Europa e magari puntare alla Champions. Sarebbe un grande traguardo». Questo entusiasmo per il suo stile di gioco solleva intriganti domande su come la squadra possa evolversi sotto questa guida, mantenendo i lettori in attesa di sviluppi.

Sull’avversario di domenica, l’Hellas Verona, Romulo ha offerto uno sguardo bilanciato, evidenziando le differenze tra le due squadre: «Il problema del Verona è che ogni anno cambia tantissimi giocatori. Una delle qualità di Lotito è che mantiene per tanto tempo i suoi giocatori, non è facile ed è una grande cosa. Quando i giocatori stanno insieme e si conoscono, così giocano meglio. La Lazio è avvantaggiata, il Verona è completamente nuovo. Chi tiferò? Lazio e Verona sono le due squadre che mi sono rimaste nel cuore. Non è semplice per un giocatore avere un rapporto con entrambe le squadre. Non so chi tiferò, voglio bene entrambe». La sua onestà nel dividere lealtà e affetto aggiunge un tocco umano, stimolando la curiosità su come un calciatore gestisca questi conflitti emotivi.

Tornando ai singoli giocatori, Romulo ha elogiato il potenziale di Tavares e altri elementi della rosa: «Sarri è la fortuna di Tavares. Lui è fortissimo e avere un allenatore così attento alla fase difensiva può crescere tantissimo e migliorerà sicuramente. Diventerà un giocatore completo come Sarri. Metterà paura. Oggi i giocatori devono fare più di un ruolo, devono essere capace di fare entrambe le fasi», e continuando con riflessioni su altri: «Cataldi è tornato, è forte, un ragazzo d’oro. A Sarri farà comodo. Zaccagni? Non so se può fare il capitano, era un ragazzino stava crescendo. Sicuramente è cresciuto. Come calciatore l ha fatto, è fortissimo. Ma anche come uomo credo abbiamo fatto grandi passi in avanti». Queste osservazioni approfondite invitano i lettori a considerare come il coaching possa trasformare carriere, rendendo ogni partita un’opportunità per sorprese.

Concludendo l’intervista, Romulo ha ribadito il suo sostegno, dichiarando: «Forza Lazio? Sempre!». Le sue parole lasciano un senso di ispirazione, alimentando l’interesse per il prossimo match e per il cammino della Lazio in questa stagione, dove ogni mossa potrebbe riservare colpi di scena inaspettati.

Gattuso sfida i pronostici: Zaccagni, l’outsider Lazio pronto a brillare in azzurro

Gattuso punta su Zaccagni e Rovella per l’esordio azzurro!

Chissà se Mattia Zaccagni riuscirà a brillare con la maglia della Nazionale? L’esterno della Lazio è pronto per una svolta decisiva sotto la guida di Gennaro Gattuso. #Azzurri #NazionaleItaliana #Lazio

Saranno Nicolò Rovella e Mattia Zaccagni i due rappresentanti della Lazio a disposizione di Gennaro Gattuso per il suo debutto ufficiale sulla panchina della Nazionale italiana. Il nuovo commissario tecnico, subentrato a Luciano Spalletti, guiderà gli Azzurri il 5 settembre contro l’Estonia, primo impegno valido per le qualificazioni ai Mondiali 2026. Tre giorni dopo, l’8 settembre, l’Italia affronterà Israele al Nagyerdei Stadion di Debrecen, in Ungheria.

Dopo la sfida di campionato contro l’Hellas Verona, i due biancocelesti raggiungeranno il ritiro di Coverciano. Rovella, 22 anni, regista tecnico e ordinato, era già diventato un punto fermo nelle ultime convocazioni di Spalletti. Zaccagni, 29 anni, esterno offensivo rapido e abile nell’uno contro uno, era stato invece utilizzato come opzione d’emergenza, poco compatibile con il 3-5-2 dell’ex c.t.

Rovella in regia, Zaccagni verso la titolarità. Con Gattuso, il copione potrebbe cambiare. Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Rovella si contenderà la cabina di regia con Manuel Locatelli (Juventus), complice l’assenza di Samuele Ricci tra i convocati. Zaccagni, invece, parte con ottime chance di essere titolare sulla corsia sinistra, ruolo in cui dovrà vedersela con Giacomo Raspadori (Napoli) e Daniel Maldini (Monza), oltre a un possibile inserimento di Moise Kean (Fiorentina).

Per l’esterno laziale si tratta di un’investitura importante: diventare il punto di riferimento sulla fascia e guadagnarsi un posto fisso in vista del Mondiale. L’Italia di Gattuso ha bisogno di creatività e dribbling, qualità che Zaccagni garantisce già in maglia biancoceleste, dove spesso rientra verso il centro per cercare il cross o la conclusione. Un altro punto a suo favore è la capacità di aprire spazi per i terzini di spinta, elemento centrale nel nuovo progetto tattico.

Le caratteristiche che piacciono a Gattuso. Lo faceva già con Nuno Tavares sotto la guida di Marco Baroni, e potrebbe replicarlo in azzurro. Per Rovella, invece, la sfida sarà imporsi come regista titolare, gestendo i tempi di gioco e garantendo equilibrio in mezzo al campo.

L’esordio di Gattuso segnerà l’inizio di un nuovo ciclo: Estonia e Israele saranno i primi banchi di prova per capire se l’Italia potrà puntare con decisione alla qualificazione mondiale. Sarà affascinante vedere come questi talenti si adatteranno al suo stile, aprendo forse un capitolo indimenticabile per gli Azzurri.

Lazio, Dele-Bashiru a rischio flop: Verona è l’esame che non ammette scuse!

Prova della verità per Dele-Bashiru: il giovane talento della Lazio sotto i riflettori contro il Verona di Zanetti. Preparatevi a un match che potrebbe cambiare tutto! #Lazio #Verona #Calcio #SerieA

Il centrocampo della Lazio è al centro di un intrigante dilemma, con Fisayo Dele-Bashiru che si trova di fronte a una sfida decisiva contro l’Hellas Verona. Questo giovane nigeriano, classe 2001, è arrivato in estate con aspettative elevate, ma deve ancora trovare la sua dimensione ideale in campo. Durante il precampionato, aveva mostrato qualche lampo promettente, ma la recente gara contro il Como ha acceso i dubbi: troppa corsa senza precisione, errori tecnici e posizionamenti errati che hanno deluso tutti.

Ora, per Dele-Bashiru è arrivato il momento di dimostrare il suo valore e conquistare un posto stabile nel cuore della squadra. In un reparto che ha urgenza di stabilità per raggiungere gli obiettivi della stagione, il suo adattamento sembra essere un processo naturale, ma le attese erano per un impatto più immediato. Senza molte alternative a disposizione, la sua prestazione contro il Verona potrebbe essere il turning point che tutti stanno aspettando – chissà se riuscirà a sorprendere e a ribaltare le carte in tavola?

Un elemento da tenere d’occhio è l’attesa per il ritorno di un veterano come Matías Vecino, l’esperto mediano uruguaiano che rappresenta una certezza per lo spogliatoio. Come riportato dal Corriere dello Sport, l’unica opzione attuale è Belahyane, un giovane franco-marocchino che però non ha mai ricoperto stabilmente il ruolo di mezz’ala. “Vecio”, come lo chiamano i compagni, è un leader che potrebbe portare equilibrio e ridurre i rischi legati alla crescita del nigeriano non appena sarà disponibile dopo la sosta.

Ma prima di tutto, gli occhi sono puntati su Dele-Bashiru: convocato dalla nazionale nigeriana, non sarà a disposizione nelle prossime settimane, quindi questa partita al Bentegodi rappresenta la sua grande occasione per fare la differenza. Una prova convincente potrebbe non solo ribaltare le gerarchie, ma anche confermare che la delusione contro il Como è stato solo un passo falso. Per la Lazio, questo non è solo un match per i punti, ma un vero banco di prova per capire se Dele-Bashiru potrà diventare un pilastro del progetto. Non perdetelo di vista – potrebbe essere l’inizio di una storia avvincente!

Lazio-Verona: Sarri rivoluziona i biancocelesti a modo suo – Formazione e sorprese in arrivo!

Lazio-Verona: Riuscirà la squadra biancoceleste a riscattarsi dopo il KO iniziale? #Lazio #SerieA #Calcio

La Lazio è pronta a tornare in campo con determinazione, dopo la sconfitta pesante subita a Como nella prima giornata di Serie A. I biancocelesti affronteranno l’Hellas Verona allo Stadio Olimpico, con l’obiettivo di conquistare i primi punti stagionali e ritrovare quella fiducia che potrebbe cambiare il corso della stagione. Chissà se questa partita sarà l’occasione per una reazione convincente e per vedere all’opera una squadra più affiatata?

La giornata di vigilia promette emozioni: nel pomeriggio, il tecnico parlerà in conferenza stampa alle ore 15, mentre la squadra si dedicherà alla rifinitura per sciogliere gli ultimi dubbi sulla formazione. È un momento cruciale, dove ogni dettaglio potrebbe fare la differenza in vista del match.

Il sistema di gioco rimane fedele al 4-3-3, sinonimo di calcio offensivo e organizzato. Tra i pali, spazio a Ivan Provedel, il portiere classe 1994 che è stato un punto fermo nella scorsa stagione. In difesa, tre quarti del reparto visto a Como sono confermati: Mario Gila come centrale spagnolo, Frederik Provstgaard, il giovane danese in crescita, e Nuno Tavares, il terzino portoghese pronto a spingere. L’unico dubbio è sulla fascia destra, dove Adam Marusic e Manuel Lazzari si contendono una maglia da titolare.

Tra gli assenti, spiccano Patric, difensore spagnolo che rientrerà dopo la sosta, Samuel Gigot, in uscita dal club, e Alessio Romagnoli, il capitano squalificato fino alla prossima sfida con il Sassuolo. Sarà interessante vedere come la squadra gestirà queste lacune difensive.

In mezzo al campo, Nicolò Rovella, il regista classe 2001, sarà al centro del gioco, affiancato dal dinamico Mattéo Guendouzi e da Fisayo Dele-Bashiru, la mezzala nigeriana che ha la meglio su Yanis Belahyane. Resta difficile il recupero di Matías Vecino, alle prese con problemi fisici: se convocato, servirà solo per completare la lista. Potrebbe essere questa la chiave per un centrocampo più solido?

In avanti, il tridente sembra quasi definito con Matteo Cancellieri come esterno offensivo italiano, Taty Castellanos centravanti argentino e Mattia Zaccagni, l’ala sinistra e leader tecnico della squadra. Pedro, il veterano spagnolo, proverà fino all’ultimo a strappare un posto da titolare. Intanto, Gustav Isaksen rimane indisponibile e atteso dopo la sosta per via della mononucleosi.

Questa sfida contro il Verona è un vero crocevia per la Lazio: una vittoria non solo porterebbe i primi punti in classifica, ma darebbe anche un segnale forte di reazione dopo un avvio complicato, rilanciando le ambizioni della squadra in Serie A.

Cancellieri si vanta (con stile): Da esordiente spaesato a guerriero della Lazio

Matteo Cancellieri: Crescita, sfide e motivazioni per la nuova stagione

Matteo Cancellieri, l’esterno della Lazio, ha condiviso riflessioni affascinanti in una recente intervista esclusiva, lasciando intravedere una maturazione personale e professionale che potrebbe fare la differenza in campo. Con un misto di nostalgia e determinazione, le sue parole catturano l’attenzione su come le esperienze passate stiano plasmando il suo presente, invitando i fan a scoprire cosa lo spinge verso il successo.

Parlando della prossima sfida contro l’Hellas Verona, di cui è ex giocatore, Cancellieri ha espresso la sua impazienza per il riscatto. «C’è tanta voglia di riscatto dopo la partita di Como. Abbiamo capito e analizzato gli errori commessi, siamo pronti per affrontare I’Hellas Verona. Giocare contro l’Hellas Verona mi regala sempre un’emozione particolare. Ho vissuto due anni importanti li, ho ancora tanti amici. La priorità però ora è solamente quella di vincere, per pensare al resto ci sarà tempo». Queste dichiarazioni aggiungono un tocco personale, rendendo la partita un evento da non perdere per chi segue le storie umane dietro il calcio.

Guardando indietro alle sue avventure in prestito, Cancellieri ha evidenziato quanto quelle stagioni l’abbiano formato. «Tantissime cose. L’obiettivo comune di Empoli e Parma era sempre la salvezza, sapevamo di dover conquistare punti in ogni partita. Sono state due esperienze molto formative, dove abbiamo centrato il traguardo prefissato». È un reminder su come il calcio professionistico forgi il carattere, alimentando curiosità su come queste lezioni influenzeranno le sue prestazioni future.

Tornando al suo percorso con la Lazio, Cancellieri ha toccato un aspetto che sottolinea la sua evoluzione. «Nella mia prima avventura in biancoceleste avevo poche partite alle spalle, ora sono cresciuto». Questa ammissione, carica di sincerità, invita i lettori a riflettere su quanto un giocatore possa maturare in breve tempo, trasformando potenziali debolezze in punti di forza.

Sulle motivazioni extra-campo, l’esterno ha rivelato un capitolo personale che aggiunge depth alla sua storia. «Sì. Al di là dell’esperienza in campo, anche questa notizia mi ha fatto maturare molto. lo e la mia compagna siamo felicissimi di aspettare una bambina: quest’attesa, durante le partite e gli allenamenti, mi dà una forza in più». Questa notizia personale infonde un senso di ispirazione, mostrando come la vita privata possa essere un motore invisibile per un atleta.

Infine, Cancellieri ha elogiato la rosa attuale e ricordato l’impatto dei compagni passati, evidenziando una crescita collettiva che potrebbe segnare la stagione. «Ho visto una crescita complessiva della rosa, tra chi c’era già e chi è arrivato dopo. Se devo fare un nome, dico Dele-Bashiru. Fisayo ha un passo importante e può darci una grande mano. Cito poi anche gli insegnamenti di chi è andato via, il mio primo anno alla Lazio forse è stato il più formativo. Ero molto giovane e avevo davanti gente come Immobile, Felipe Anderson, Milinkovic e Luis Alberto. Mi hanno aiutato a capire cosa significa giocare nella Lazio, all’Olimpico, e la differenza tra vincere e perdere». Con queste parole, Cancellieri non solo celebra il team, ma stimola l’interesse su come questi elementi possano guidare la Lazio verso obiettivi ambiziosi, rendendo la sua storia un must per gli appassionati di calcio.

Lazio tra campo e cordoglio: Il club piange il padre della dottoressa Imerti, un legame oltre il gol

Lazio in lutto: un gesto di solidarietà che unisce il club biancoceleste #LazioFamily #CalcioSolidarietà

Immaginate un momento in cui il mondo del calcio lascia da parte i goal e le sfide sul campo per abbracciare il dolore di chi lavora dietro le quinte. È esattamente ciò che sta accadendo con la S.S. Lazio, che ha espresso un profondo cordoglio per la scomparsa di Giovanni Imerti, padre della Dott.ssa Patrizia Imerti, una figura centrale come Capo Segreteria del Presidente Claudio Lotito. Questa notizia, diffusa attraverso una nota ufficiale, rivela quanto il club tenga al benessere dei suoi membri, suscitando una riflessione su quanto l’umanità conti in uno sport spesso focalizzato sui risultati.

In quella nota, il presidente, l’intera squadra, lo staff tecnico e dirigenziale, insieme all’Ufficio Comunicazione, hanno manifestato la loro vicinanza a questa storica collaboratrice in un momento di grande dolore. La Lazio, una delle squadre più iconiche del calcio italiano, sottolinea come le persone al di fuori dei riflettori siano essenziali per il suo funzionamento quotidiano, alimentando curiosità su come questi legami invisibili contribuiscano al successo di una società tanto amata.

Quello che rende questa storia ancora più toccante è il modo in cui il club ha voluto rimarcare la propria “partecipazione con commozione” al lutto della famiglia Imerti, unendosi in un abbraccio simbolico. Inoltre, come riportato nella comunicazione, “Il Presidente Claudio Lotito, i calciatori, lo staff tecnico guidato dall’allenatore Maurizio Sarri – subentrato in panchina nella stagione 2024/2025 portando pragmatismo e solidità – e l’intera dirigenza si stringono con affetto a Patrizia e ai suoi cari”, un messaggio che evidenzia la coesione e il sostegno reciproco all’interno del club.

I messaggi di affetto e solidarietà, condivisi anche sui canali social ufficiali, stanno amplificando questo senso di comunità, mostrando come il calcio possa mettere da parte le classifiche per concentrarsi sulla condivisione del dolore. È un promemoria intrigante su quanto l’ambiente biancoceleste sia unito, invitando i tifosi e i follower a riflettere sul lato più umano dello sport.

In conclusione, con questo gesto, la Lazio rafforza la sua immagine come club che valorizza non solo le vittorie in campo, ma anche i momenti di vulnerabilità, lasciando un’eco di compassione che risuona ben oltre le partite.