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Alessandro Moggi: “Vi racconto quando proposi Cristiano Ronaldo alla Lazio”

«Jorge Mendes chiedeva ospitalità nel nostro ufficio a Roma». L’ufficio era quello della Gea, la società di procuratori della quale Alessandro Moggi era uno dei soci fondatori. A quei tempi il procuratore portoghese non era ancora il re incontrastato del mercato mondiale.

«Le stelle dovevano ancora allinearsi ma le aveva già tutte nel suo cielo: Cristiano Ronaldo, Deco, Mourinho. Tutti astri nascenti. E lui, Mendes, era un grandissimo lavoratore, un uomo di carisma, un professionista instancabile. Nella vita ci vuole ovviamente fortuna ma quando hai le capacità prima o poi vieni fuori. Ora è il numero uno e si merita tutto quello che ha conquistato». Come racconta Moggi a Tuttosport nell’estate del 2003 Mendes si arrabatta. Cerca di piazzare il suo primo grande gioiello: Cristiano Ronaldo. Il giocatore portoghese ha appena diciotto anni. Il procuratore vuole portarlo in Italia, in quel momento il massimo, e la Gea prova ad aiutarlo. «Lo offrimmo al Parma di Tanzi e alla Lazio di Cragnotti, ma in entrambe i casi fu snobbato. Il talento era indiscutibile, ma era troppo giovane, evidentemente non si fidavano. Chissà oggi che rimpianti. La Juventus invece lo vuole: non ha dubbi. E i dirigenti bianconeri ci spediscono a Lisbona, insieme a Mendes, per chiudere in tempi brevi la trattativa con lo Sporting. L’idea era quella di organizzare lo scambio con Marcelo Salas di cui volevano disfarsi».

L’UDINESE PERDE UN ALTRO ELEMENTO PER LA GARA CON LA LAZIO

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DI GENNARO SI FERMA PER UN LUNGO STOP

La Lazio di Simone Inzaghi ricorda quella del maestro Eriksson

La Lazio sta stracciando ogni record. La squadra di Inzaghi continua a vincere. I risultati raccolti hanno permesso ai tifosi biancocelesti di tornare a sognare e goleada dopo goleada hanno fatto tornare in mente la squadra dello scudetto di Sven Goran Eriksson.

Come riportato da il Corriere dello Sport le analogie tra Inzaghi e il suo maestro Eriksson sono diverse. Prima su tutte la capacità di gestire il gruppo. Lo svedese sapeva smorzare le tensioni di uno spogliatoio pieno di personalità, l’allenatore piacentino con l’aiuto di Peruzzi e Tare ha saputo far rientrare in fretta il caso Lulic e sta governando con tatto lo spogliatoio. Al termine della gara di Benevento, prima di andare a festeggiare, ha fermato Caicedo. Lo ha rincuorato rendendosi conto di averlo impiegato meno di quanto l’ecuadoriano meritasse. Simone è stato centravanti di alto livello. Faceva parte della Lazio di quello scudetto. Conosce benissimo la psicologia dei suoi giocatori. La lezione del maestro Eriksson forse gli è stata utile per indovinare la mossa decisiva per la finale di Supercoppa. Fuori Keita dentro Luis Alberto, ritoccando il modulo dal 3-5-2 al 3-6-1.

LEGGI ANCHE DELL’INFORTUNIO DI DI GENNARO

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CHAMPIONS LEAGUE – Tutti i risultati della serata

Si è concluso il martedì di Champions League tra goleade e risultati a sorpresa. Sorride la Roma che sconfigge il Chelsea, meno la Juventus che pareggia in extremis contro lo Sporting Lisbona. Di seguito tutti i risultati

  • Atl. Madrid – Qarabag 1-1
  • Roma – Chelsea 3-0
  • Basilea – Cska 1-2
  • Celtic – Bayern 1-2
  • Man Utd – Benfica 2-0
  • Olympiakos – Barcellona 0-0
  • Psg – Anderlecht 5-0
  • Sporting – Juventus 1-1

LEGGI LE ULTIME SULL’UDINESE, PROSSIMO AVVERSARIO DELLA LAZIO

QUI UDINESE – Anche Halfredsson non ci sarà contro la Lazio

Mister Del Neri continua a perdere pezzi in vista della sfida contro la Lazio. Il tecnico dell’Udinese dovrà fare a meno anche di Halfredsson. Di seguito il responso della risonanza magnetica

Oltre a Valon Berhami, l’Udinese dovrà fare a meno anche di Halfredsson. Il centrocampista non recupererà per domenica, causa l’infortunio patito nella sfida contro l’Atalanta. Per lui lesione fra gemello laterale e soleo del polpaccio sinistro. La risonanza a cui si è sottoposto lo svizzero Berhami ha invece evidenziato una lesione del bicipite femorale della coscia sinistra. Emergenza per i friulani in vista del match di domenica pomeriggio contro la Lazio.

Tegola per Inzaghi. Lungo stop per il centrocampista Di Gennaro

A due giorni dalla sfida contro il Nizza, Inzaghi perde il suo centrocampista di coppa. Davide Di Gennaro si ferma per un lungo stop

Come riportato dal sito ufficiale di Gianluca Di Marzio, il centrocampista Davide di Gennaro sarà costretto a fermarsi per infortunio. Il primo responso parla di ben tre settimane lontano dai campi. Una pedina di grande utilità per Inzaghi, soprattutto per l’Europa League, a cui si dovrà fare a meno. L’infortunio è arrivato nella rifinitura prima di Benevento Lazio. Ora lo stop è stato confermato in casa Lazio. Per lui probabile ritorno a fine novembre, per lo sprint finale prima della pausa natalizia.

LEGGI LE QUOTE DI LAZIO NIZZA

LE QUOTE DI LAZIO NIZZA – Biancocelesti avanti nelle preferenze dei bookies

Nonostante la Lazio applichi un massiccio turnover, il club biancoceleste viene dato nettamente favorito nella sfida contro il Nizza. Gara valevole per la quarta giornata di Europa League

Queste le quote che riguardano la sfida tra Lazio e Nizza. Allo Stadio Olimpico, la vittoria biancoceleste è data a 1.50. Il successo della squadra francese pagherebbe 6.25 la posta, il pareggio fa scendere la posta a 4.25. L’Over è avanti a 1.15, per l’Under si sale a 4.50. Visti i problemi in difesa per il Nizza e la grande vena realizzativa dei biancocelesti, in quota è avanti anche il Goal, a 1.65. Il NOGOAL è dato in lavagna a 2.10.

LEGGI L’ANALISI DI FARRIS SULLA VITTORIA CONTRO IL BENEVENTO

L’analisi di Farris: “Grande dimostrazione di sicurezza. Turnover con il Nizza”

Massimiliano Farris ha analizzato Benevento-Lazio, ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky, all’interno della trasmissione ‘Zona Cesarini’

Le parole di mister Farris: “La squadra sta dando grande dimostrazione di sicurezza. Non abbiamo grosse preoccupazioni a livello fisico, penseremo al turnover giovedì prossimo nella sfida di Europa League contro il Nizza. Schierando lo stesso undici iniziale di Bologna, si è data la giusta continuità ma in rosa abbiamo tanti calciatori pronti ad entrare. De Zerbi ha confermato il cambio effettuato contro il Cagliari, partita nella quale la squadra sannita è stata davvero sfortunata. Contro di noi, il tecnico giallorosso aveva optato per Cataldi e Memushaj sotto-punta per rinforzare il centrocampo. Ma in questo momento quando partiamo con la testa giusta ed il piede sull’acceleratore, per un’avversaria in difficoltà è difficile reggere l’urto ed infatti al 24’ eravamo già 3-0”.

LEGGI LA VERITA’ SULLO SCONTRO TRA TIFOSI DELLA ROMA E DEL CHELSEA

Ma quale raid, i romanisti sono scappati contro quelli del Chelsea

Ieri sera intorno la mezzanotte c’è stata una zuffa nel centro di Roma, fra alcuni supporters della Roma e i tifosi al seguito del Chelsea. Stamattina si era sparsa la notizia, da fonti filo – romaniste, che circa quaranta tifosi giallorossi avessero fatto irruzione all’interno del pub.  Muniti di bastone per poi malmenare i malcapitati tifosi inglesi

Ma, da fonti raccolte in esclusiva dalla nostra redazione la versione sarebbe un’altra. I romanisti erano sì circa quaranta elementi e hanno anche provato ad assaltare il pub nel centro di Roma tirando una torcia all’interno della struttura. A quel punto gli inglesi sono usciti in massa fuori dal locale. Forti anche della loro esperienza (non erano tifosi di primo pelo), si sono scontrati contro chi li stava aggredendo. Dopo una breve colluttazione contro i primi sette-otto della fila, gli inglesi hanno avuto la meglio e quindi hanno fatto disperdere gli altri tifosi della Roma nelle vie limitrofe. A quanto pare, le ferite riportate dai tre tifosi del Chelsea, sono dovute alla ressa provocata dagli stessi inglesi, mentre uscivano dal locale e non dallo scontro.

LAZIO UDINESE A PORTE CHIUSE? I BIGLIETTI ANCORA NON SONO USCITI

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Ancora niente biglietti per Lazio-Udinese: si gioca a porte chiuse?

Ancora è impossibile acquistare i biglietti per la gara di domenica prossima alle ore 15 tra Lazio e Udinese.

C’era da immaginarselo che qualcosa sarebbe accaduto dopo tutto quel clamore mediatico a cui è stata ingiustamente esposta la Società Sportiva Lazio. Di solito i tagliandi per le gare interne che si giocano di domenica vengono messi in vendita sui vari circuiti il lunedì precedente la gara. Ma, al momento (martedì sera), ancora non è possibile acquistare tagliandi. E per nessun settore. Non solo quindi la Curva Nord –  che dovrà scontare ancora un altro turno di squalifica – ma anche tutti gli altri settori dello stadio sono bloccati. Tutto ciò nonostante ancora non sia arrivata nessuna comunicazione ufficiale da parte della Lazio e tanto meno della Lega.

Lazio-Udinese a porte chiuse?

Il rischio è che forse Lazio-Udinese si giocherà a porte chiuse. Se così fosse sarebbe un grave errore da parte delle istituzioni. Non sarebbe giusto colpire il novanta per cento di una tifoseria per azioni compiute da una minoranza. In questo modo si colpisce ingiustamente tutti quei tifosi che non hanno commesso nessun fatto. E ai quali viene negata la possibilità di accedere alla manifestazione sportiva senza alcun diritto e senza alcun rimborso dell’abbonamento.

Evidentemente in un mondo di telecamere ancora non ci si vede bene…

LEGGI ANCHE I CONVOCATI DELL’ALLENATORE DEL NIZZA

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LEGGI ANCHE: ADAM MARUSIC, DA RACCOMANDATO A PIACEVOLE SORPRESA

NIZZA – Ventuno i giocatori convocati da Favre per la gara con la Lazio

Giovedì prossimo il Nizza farà visita alla Lazio per il quarto turno del Girone K di Europa League. Il tecnico dei francesi Lucien Favre per la gara dell’Olimpico ha diramato la lista dei convocati. Ventuno elementi in tutto, out il portiere titolare Cardinale e l’esterno Saint-Maximin.

Di seguito i convocati di Favre.

Portieri: Benitez, Clémentia, Bezzina;

Difensori: Jallet, Souquet, Sarr, Burner, Dante, Coly, Le Marchand;

Centrocampisti: Koziello, Mendy, Lusamba, Tameze, Makengo, Walter, Lees-Melou;

Attaccanti: Sneijder, Srarfi, Balotelli, Plea.

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LEGGI ANCHE LE PAROLE DELL’ASSESSORE FRONGIA SULLO STADIO FLAMINIO

Adam Marusic, da raccomandato di ferro a piacevole sorpresa

Nei primi giorni in molti dicevano che Adam Marusic fosse arrivato a Formello da raccomandato. A portarlo alla Lazio è stato l’ex attaccante, oggi procuratore, Mateja Kezman. Nella scuderia del procuratore anche Milinkovic, altro gioiello e pezzo pregiatissimo biancoceleste.

L’ARRIVO A FORMELLO

Un uomo che ha un peso nell’ambiente laziale perché è con lo stesso Kezman che si è arrivati al rinnovo del centrocampista serbo fino al 2022. E con lui si dovrà stabilire la strategia per il futuro. Roba da decine di milioni. Quando questa estate si è presentato portando Marusic, sconosciuto terzino venticinquenne dell’Ostenda, più di uno abbia pensato e detto: nessuno lo conosce, non può che essere un raccomandato. Come fosse una tassa che Lotito e Tare dovevano riconoscere al manager in virtù degli ottimi rapporti che intrattengono con lui. E questa idea ha acquistato valore dopo le prime uscite del calciatore, serbo di nascita e montenegrino di nazionalità. In particolare quando ha abbattuto Alex Sandro allo scadere della finale di Supercoppa tra Lazio e Juve regalando ai bianconeri il rigore del 2-2. La sua avventura in biancoceleste era iniziata un quarto d’ora prima (era entrato in campo sul 2-0) e aveva preso subito una brutta piega. Oggi però è tutto cambiato.

DA RISERVA A PUNTO FERMO

Grazie alla fiducia e agli insegnamenti di Inzaghi, complice anche l’infortunio di Basta, ora Marusic è diventato un punto fermo della Lazio. L’allenatore ne apprezza la disponibilità al sacrificio, la capacità di corsa, le qualità nell’inserimento. E anche la precisione nel gioco corto, nelle dieci gare giocate in campionato ha indovinato l’81% dei passaggi effettuati. Ha acquistato coraggio, ha tirato fuori la personalità. Domenica scorsa a Benevento ha segnato il suo secondo gol in campionato sfruttando un passaggio di Immobile. Come ricorda il Corriere della Sera, la prima rete l’aveva segnata contro il Verona. Inoltre, ai successi personali vanno aggiunti (Europa compresa) cinque assist. Tare lo ha pagato 5 milioni ma il suo valore si è già moltiplicato almeno per due. La Lazio sta costruendo su di lui progetti ambiziosi per il futuro. È l’ultima sorpresa nel mondo biancoceleste: Marusic, l’ex raccomandato.

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Frongia, Ass. Sport: “Stiamo aspettando progetti sostenibili per il Flaminio”

L’Assessore allo Sport del Comune di Roma, Daniele Frongia, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus. Di seguito riportiamo le sue parole riguardanti lo Stadio Flaminio.

“Abbiamo dato mandato agli uffici di procedere ad un avviso pubblico per ricevere manifestazioni d’interesse per la riqualificazione. I progetti che ci presenteranno dovranno essere sostenibili. Ben gestita – spiega Frongia – questa struttura può essere pienamente sostenibile da un soggetto, privato o pubblico che sia. Dal momento in cui bonificheremo l’area al momento in cui partiranno i lavori per la riqualificazione dovremo trovare una soluzione temporanea. Il municipio ha proposto di fare un parcheggio di bus turistici temporaneo. Ci stiamo ragionando, dobbiamo capire se è fattibile. Ipotesi intervento Cassa depositi e prestiti? Sono tantissimi i fronti aperti, io eviterei di indebitare ulteriormente Roma Capitale con un altro mutuo. Grazie a qualche amministratore illuminato venuto prima di noi, i cittadini romani, pur non sapendolo, si sono fatti garanti e quindi si sono accollati costi d’impresa per delle imprese che sono andate male e sono insolventi. Se entro la fine della nostra consiliatura non avessimo iniziato con i lavori per la riqualificazione del Flaminio sarebbe grave”.

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Sconcerti: “Lazio nuova certezza, raramente si vede un gioco del genere in Italia”

Il giornalista di Rai Sport, Mario Sconcerti, è intervenuto ai microfoni di TMW per parlare della Lazio. Di seguito riportiamo le sue parole riguardanti i biancocelesti. 

“La Lazio è un’altra certezza – spiega Sconcerti – così come Simone Inzaghi, che ha trovato l’evoluzione del calcio all’italiana: inizialmente sembrava una squadra che aspettasse solo l’avversario, ma quando riparte lo fa da squadra europea, portando sempre cinque giocatori in area avversaria. È un qualcosa di inaspettato e visto raramente in Italia”.

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Lazio incensata da Ranieri: “Mi piace molto la squadra. Farà grandi cose”

Claudio Ranieri, ex allenatore di Roma e Leicester e attualmente al Nantes incensa la Lazio e fa una breve analisi del momento biancoceleste

Claudio Ranieri, ex allenatore di Roma e Leicester e attualmente alla guida del Nantes, è intervenuto questa mattina ai microfoni de Il Corriere dello Sport. “Guardando la situazione in Italia, a me piace molto la Lazio. Ha vinto la Supercoppa italiana aprendo nel migliore dei modi la stagione. In campionato è partita con un pareggio, ma poi, a parte la gara col Napoli dove è stata falcidiata dalla sfortuna e dagli infortuni, non ha più sbagliato nulla. Vola alto anche in coppa. Può fare grandi cose. Anche Sampdoria e Atalanta giocano un bel calcio. L’Atalanta ora sembra in sofferenza, ma succede solo perché non è abituata a battersi su due fronti” ha dichiarato Ranieri.

DIACONALE- NON DEVO GIUSTIFICARMI

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ADESIVI ANNA FRANK – Diaconale: “Non devo giustificarmi, razzismo al contrario verso la Lazio”

Il responsabile della Comunicazione biancoceleste, Arturo Diaconale, attraverso il suo profilo facebook ha pubblicato questa nota riguardante il suo ruolo nella Lazio e la questione degli adesivi. Di seguito riportiamo le sue parole.

“Dagospia mi onora di un classico esempio di killeraggio mediatico dedicandomi un articolo in cui vengo accusato di una doppia colpa. Di essere in conflitto d’interessi in quanto contemporaneamente consigliere d’amministrazione della Rai e responsabile della comunicazione della Società Sportiva Lazio. E di aver alimentato un “piagnisteo su una povera Lazio colpita da razzismo incredibilmente confrontato con la Shoah” per aver contestato il linciaggio subito dalla società biancoceleste, dal suo Presidente Claudio Lotito e dall’intera tifoseria laziale in seguito alla vicenda degli adesivi su Anna Frank.
L’attacco personale non mi ha stupito – spiega  Diaconale – Ho avuto l’ardire di denunciare che si vuole strumentalizzare il caso per liquidare i conti negli organismi del calcio con l’ingombrante e incontrollabile Lotito. E ho aggiunto che nell’occasione si cerca anche di creare ostacoli alla marcia in ascesa della squadra-rivelazione del campionato. Mi sono permesso, in sostanza, di rilevare che si tenta di sfruttare la tragedia immane della Shoah per modesti e spregevoli interesse di bottega. E ne ho subìto l’immediata conseguenza.
La faccenda non mi spaventa, ma impone un doppio chiarimento da parte mia. Il primo è che non esiste alcun conflitto d’interessi tra il ruolo di consigliere d’amministrazione della Rai e quello di responsabile della comunicazione della S.S. Lazio. Chi lo solleva non sa che il Cda della Rai non ha compiti di gestione ma solo di controllo e di indirizzo. Ignora che non si occupa di trattative sui diritti sportivi che spettano al direttore generale e, soprattutto, non tiene conto che non percepisco alcun compenso per il mio ruolo in Rai. Non esiste una legge che impone a un consigliere di amministrazione dell’azienda radiotelevisiva pubblica di essere non solo non remunerato ma anche disoccupato. Per cui, oltre che restare gratuitamente al settimo piano di viale Mazzini, continuo a svolgere tranquillamente la mia professione di giornalista come responsabile della comunicazione della S.S. Lazio e come direttore responsabile de “L’Opinione”, da sempre schierato per il rispetto dei diritti e delle garanzie dei cittadini contro ogni forma di giustizialismo e di linciaggio mediatico”.

SUL RAZZISMO 

“Il secondo chiarimento riguarda l’accusa di aver denunciato il razzismo alla rovescia usato ai danni del Presidente Lotito, della società e dell’intera tifoseria laziale. Non si è trattato di un piagnisteo, ma di una legittima risposta al tentativo di criminalizzazione di un’intera comunità accusata di una colpa collettiva a causa della colpa individuale di pochi individui meritevoli di condanna morale e pene adeguate. Capisco che chi mi accusa abbia scarsa dimestichezza con una concezione liberale del diritto e preferisca i processi sommari e la responsabilità oggettiva ai giudizi con le garanzie costituzionali e alla responsabilità personale. Per questo non ho nulla di giustificarmi e, anzi, rivendico di aver denunciato il razzismo alla rovescia usato ai danni del popolo biancoceleste e comunico che ho la ferma intenzione di continuare a ripetere questa denuncia. Senza lasciarmi intimidire – conclude Diaconale – dai killeraggi commissionati da chi (intuisco nomi e cognomi) è stato colto con le mani nella marmellata dell’ipocrisia e delle strumentalizzazioni per piccoli interessi di bottega”.

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“Lazio da scudetto. Ricorda quella di Maestrelli”. Le parole di Anastasi

Il giornalista Filippo Anastasi ha elogiato la Lazio  e Simone Inzaghi. Quindi un paragone con la Lazio dello scudetto ’73-’74

La Lazio di Simone Inzaghi procede a ritmi forsennati e i risultati sorridono al tecnico piacentino. A questo propoisto il giornalista Filippo Anastasi è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio. “A inizio stagione c’erano tante perplessità sulla rosa. In tanti sostenevano che si trattasse di una rosa limitata e non pronta a fronteggiare tre competizioni. Non credo servano risposte. La risposta migliore l’ha data il campo. I titolari sono di grande valore, ma chi parte dalla panchina e viene chiamato in causa riesce a farsi trovare pronto.

Nani è l’esempio lampante. Si tratta di un giocatore che ha vinto tutto e che veniva da un lungo stop. Per il momento il suo ruolo è quello è lui l’ha capito. Si è messo a disposizione del tecnico e si è subito tolto la soddisfazione del primo gol. La squadra è rodata al punto giusto e le motivazioni non mancano. Credo che la Lazio sia una squadra da scudetto. Esistono squadre più avanti in quel senso e con più possibiltà di vincere il titolo, ma questa squadra ha tutto per competere ad alti livelli.

Inzaghi sta facendo un lavoro straordinario e la squadra lo segue. Per certi versi ricorda la Lazio di Tommaso Maestrelli, che vinse lo scudetto nella stagione 1973-’74. Probabilmente, senza la disgraziata sconfitta con il Napoli adesso si parlerebbe di un’altra classifica. Ma questo è il calcio e bisogna accettarlo. Milinkovic? Sono felice per la sua convocazione in nazionale. Tuttavia mi preoccupa un po’. Questa sosta per le nazionali precede una sfida importantissima come il derby. La Serbia sarà impegnata in due amichevoli in Cina e in Corea con fuso orario e condizioni ambientali diverse. Tornerà appena due giorni prima del derbu. L’auspicio è che si faccia comunque trovare nelle migliori condizioni per la partita delle partite” ha concluso Anastasi.

LE PAROLE DI UN GIALLOROSSO  

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“Il derby? Basta profezie, non diciamo più niente”. Le parole di Nainggolan

Radja Nainggolan vola basso e pesa le parole dopo le profezie  non avveratesi nella scorsa stagione

Radja Nainggolan vola basso e pesa le parole dopo le profezie  non avveratesi nella scorsa stagione. Il centrocampista ha parlato del cammino della sua Roma in un’intervista rilasciata a Uefa.com. “Negli anni passati hanno sempre detto che la Roma era da scudetto, quest’anno non diciamo niente, magari arriva qualcosa di importante. Derby? Basta profezie.

Diciamo così perché sennò stiamo sempre a dire le cose al contrario. La squadra è competitiva e può dire la sua sia in Italia che a livello internazionale. Ora ci aspettano partite delicate e non dobbiamo abbassare i ritmi. Saranno sfide ad alta intensità” ha dichiarato il centrocampista belga della Roma.

BUONE NOTIZIE PER INZAGHI 

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Formello — Buone notizie dall’infermeria. Due giocatori in gruppo

Formello: Inzaghi può sorridere. Recuperano i lungodegenti Basta e Palombi, tornati ad allenarsi con il gruppo

Buone notizie dall’infermeria. Le condizioni di Dusan Basta e di Simone Palombi fanno tornare il sorriso a Simone Inzaghi, come se ce ne fosse bisogno. Dopotutto la Lazio viaggia a ritmi altissimi e i motivi per sorridere non mancano di certo. Vero è però, che lo stop del serbo e quello del classe ’96 hanno destato qualche preoccupazione al tecnico piacentino. I due tornano quindi a correre a Formello. Il terzino ex Udinese si era fermato per una grave lesione muscolare rimediata nella sfortunata gara contro il Napoli.

Il giovane attaccante ha dovuto invece fare i conti con un taglio profondo all’altezza della caviglia. Nelle ultime ore è invece circolata un po’ di apprensione per le condizioni di Ciro Immobile. Per lui un affaticamento all’adduttore avvertito dopo la partita di Benevento. Lo staff medico però avrebbe escluso un infortunio serio, ecco perché è probabile che l’ex Borussia salti la sfida con il Nizza, per poi tornare al pieno della forma contro l’Udinese, ultimo ostacolo in campionato prima della sosta. Poi sarà solo derby.

TURNOVER IN VISTA PER INZAGHI 

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SVEZIA ITALIA – Il ct svedese Andersson lancia la sfida agli azzurri

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Mancano dieci giorni all’andata dei play-off per Russia 2018 tra Svezia e Italia. Gara in trasferta per gli azzurri, che godranno poi del ritorno in quel di San Siro. Gli uomini di Ventura partono indubbiamente favoriti, per storia, tradizione e tasso tecnico, ma gli scandinavi sembrano tutt’altro che decisi ad alzare subito bandiera bianca. A confermarlo, il ct svedese, Jan Andersson.

Queste le parole del ct della Svezia: “Cosa ho pensato al sorteggio? Più che altro sono stato contento di conoscere l’avversario. Così ho potuto cominciare a studiarli, a prepararmi. A lavorare invece di aspettare. Prima di sapere chi avremmo incontrato nei playoff, non aveva nessun senso studiare altre squadre. Jonas Thern (ex Roma e Napoli, ndr) è stato a vedere Albania-Italia, a spiare un poco. Ora invece è iniziato il lavoro vero. L’Italia è una grande nazionale con tanta storia e tradizione. È ovvio che incontreremo un grande avversario e ho rispetto per l’Italia e per il compito che ci aspetta. Rispetto, ma non paura. Ci è capitata l’Italia, ma dobbiamo fare il nostro lavoro. Io sono uno concreto. Non dobbiamo più pensare alla storia. Non ha nessuna importanza quante volte l’Italia abbia vinto i Mondiali. Conta solo il presente, la forma di oggi, i giocatori e il gioco attuali. Il loro e il nostro”.

LEGGI ANCHE DELL’ATTO DI TEPPISMO ALLA VIGILIA DI ROMA-CHELSEA

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CHAMPIONS – Raid degli ultrà giallorossi alla vigilia di Roma-Chelsea

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Il mondo del calcio fa nuovamente parlare per le intemperanze dei tifosi dentro e fuori degli stadi. Stavolta, al centro dell’attenzione sono finiti alcuni supporters della Roma.

Un deplorevole episodio di teppismo ha macchiato la vigilia del match di Champions tra Roma e Chelsea. Intorno alla mezzanotte, infatti, quaranta ultras giallorossi, a volto coperto e armati di bastoni, hanno fatto irruzione nell’Irish pub “Shamrock”, in via del Colosseo, dove si trovavano alcuni sostenitori inglesi. Diversi dei quali hanno riportato ferite non gravi a seguito dell’aggressione.

LE INDAGINI

Giunti immediatamente sul posto, gli agenti del Reparto Mobile non hanno trovato traccia dei criminali, ma sono riusciti comunque a bloccarne e identificarne alcuni grazie alla perlustrazione delle vie vicine. Ulteriori sviluppi si attendono ora dall’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza del locale.

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