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CALCIOMERCATO LAZIO – Dall’Olanda sicuri: “Klaassen vuole lasciare l’Ajax”

Dall’Olanda sono sicuri: Davy Klaassen lascerà l’Ajax a fine stagione. La Lazio è forte sul giocatore che potrebbe essere il regalo a Inzaghi per l’Europa.

L’autorevole SoccerNews ha infatti risposto così ai suoi lettori che chiedevano informazioni sul futuro del capitano dei lancieri : “Dalle informazioni a nostra disposizione Klaassen vorrebbe andare via, ma deve ancora sedersi al tavolo con l’Ajax per capire se lo lasceranno andare. Peter Bosz, l’allenatore, non è molto convinto”.

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CALCIOMERCATO – La Lazio fa spesa in Italia: Gomez e Neto nel mirino

Il campionato non è ancora finito, ma le trattative di calciomercato iniziano già da adesso. Le prime chiacchierate, i primi accordi, qualcosa inizia a muoversi in questi giorni insomma. La Lazio, che quasi certamente giocherà in Europa la prossima stagione, ha bisogno di puntellare la squadra. Tare sta lavorando da mesi per trovare il dopo Marchetti e un’ala offensiva.

Per quanto riguarda la porta, vi avevamo parlato tempo fa dell’accordo tra Lazio e Genoa per Perin, ma l’infortunio dell’estremo difensore genoano ha cambiato i piani. La Lazio si sta guardando intorno  e nella lista di Tare da tempo c’è anche Neto. Il portiere brasiliano sperava nella dipartita di Buffon. Tuttavia il Gigi nazionale proprio non ne vuole sapere di andarsene in pensione e le sue prestazione sono sempre di altissimo livello. Per questo motivo Neto vorrebbe lasciare Torino. Su di lui, oltre alla Lazio, c’è anche il Napoli, che lo corteggia da tempo. Non è da escludere, comunque, che il club capitolino non decida di puntare su Strakosha o sul ritorno di Berisha per la prossima stagione. Decisive saranno le indicazioni di Peruzzi e del preparatore portieri Grigioni.

Per quanto riguarda l’ala offensiva, la situazione è legata a Keita. Un mese fa il senegalese sembrava con le valigie in mano, ma recentemente il suo agente si è detto possibilista sul rinnovo del contratto. Anche in questo caso Tare sta sondando il terreno. Piace, e non poco, Alejandro Gomez, vero trascinatore dell’Atalanta dei miracoli. Secondo quanto riporta TMW, il Papu resterebbe a Bergamo soltanto in caso d’Europa. Su di lui è forte il pressing della Lazio ma anche del Milan.

RANIERI FA I COMPLIMENTI ALLA LAZIO>>>CLICCA QUI

I complimenti che non ti aspetti di Ranieri alla Lazio di Inzaghi

Claudio Ranieri, dopo l’ esonero in premier, torna a seguire la serie A. Parla del suo trascorso British e la fine della favola.

Sir Claudio lascia la Premier ma con la testa alta per l’impresa Leicester :“Dopo un campionato del genere mi aspettavo delle problematiche. Pensavo di avere qualche bonus dopo l’impresa fatta la scorsa stagione e vedendo il cammino Champions. Sei di quelle sette partite sono roba mia. Non penso sia stata colpa dei giocatori. Le responsabilità sono di una società. Adesso ho ricevuto diverse offerte, mi sto guardando attorno”.

L’ex tecnico del Leicester poi dà un’opinione sulla serie A, sua vecchia conoscenza con Juve e Roma, entrambi non a buon fine. A Torino esonerato per mano Nostra nel 2007 per giungere poi alla Roma e perdere lo scudetto contro Pazzini e la sua Samp. Molto azzeccate e promettenti le sue opinioni su un campionato pieno di soprese in questa stagione:”Campionato in grande ripresa. Bisogna avere fiducia nel continuare su questa strada. Il Napoli gioca un gran calcio, la Juventus è alla pari col Barcellona. Mi piacciono molto la Roma di Spalletti, la Lazio di Inzaghi, l’Atalanta di Gasperini, la Sampdoria di Giampaolo e il Sassuolo di Di Francesco”.

SZCZESNY RIMUGINA SUL DERBY DI COPPA ITALIA>>>LEGGI QUI

Marchetti, scampata l’operazione, fa una promessa ai laziali

Federico Marchetti, a detta del medico della Lazio, starà fuori per tutto il finale di stagione. Il trauma distorsivo al ginocchio destro e la lesione del legamento collaterale, rendono flebili le sue speranze di tornare in campo al più presto.

Bisognerà aspettare settembre per rivedere Marchetti tra i pali. Il Dott. Rodia ha parlato di ancora 4/5 di settimane di stop e poi il recupero, quindi stagione terminata. Ma il numero 22 biancoceleste non si perde d’animo e spera in un miracoloso recupero. Infatti su twitter ieri, approfittando degli auguri di Pasqua, ha promesso: “Ci vediamo presto in campo”. La speranza è l’ultima a morire, ma servirà davvero un miracolo per vedere Marchetti in campo perlomeno per la finale di Coppa Italia contro la Juventus.

CHI INVECE HA TIRATO I REMI IN BARCA E’ SZCZESNY>>>LEGGI QUI

 

VIDEO – Il Mattino accusa il Parma di sospetta combine e Lucarelli sbotta in conferenza

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A pochi giorni dalle sentenze di condanna emesse dal Tribunale Federale nell’inchiesta sul calcioscommesse – che hanno visto coinvolto, tra gli altri, il calciatore del Genoa Armando Izzo -, un nuovo caso di combine (o presunta tale) scuote il mondo del pallone.

Questa volta ad essere al centro dell’attenzione è la partita di Lega Pro, giocata domenica 9 aprile, tra il Parma e l’Ancona. Secondo quanto raccontato da Il Mattino, infatti, in provincia di Napoli, ma anche nel centro della città, si sarebbe registrato un elevatissimo numero di scommesse – puntualmente andate a buon fine – sul clamoroso successo dell’Ancona al ‘Tardini’ per 0-2. Un successo non solo per la formazione marchigiana, ultima in classifica, ma anche per molti scommettitori nella zona flegrea e nel cuore di Napoli, i quali avrebbero ricevuto la “soffiata” di puntare sul successo degli ospiti ed addirittura sul risultato esatto (quotato ovviamente altissimo, tra 65 e 130 volte la posta).

La voce che circolava con maggiore forza era quella di puntare proprio sullo 0-2, ma qualcuno ha preferito darle ascolto solo in parte puntando “soltanto” sulla vittoria dell’Ancona. Il gol nel recupero di Del Sante, che ha sancito appunto lo 0-2, ha permesso comunque a molti di festeggiare… alla cassa. Le vincite – riporta il quotidiano campano – oscillano infatti tra i 100mila e i 225mila euro a testa e addirittura i 30 condomini di un intero palazzo hanno giocato 100 euro ciascuno e vincendone 30mila.

Tanti, a questo punto i dubbi da chiarire: come facevano a sapere praticamente tutti, sia a Monterusciello che a Toiano – due rioni popolari di Pozzuoli -, che Parma-Ancona sarebbe finita così Come mai anche a Napoli si sono registrate innumerevoli giocate sul risultato esatto di questa partita? Come mai, a quanto pare, lo stesso è accaduto pure ad Ancona? Ma soprattutto, perché, visto il flusso sicuramente anomalo di puntate, la gara non è stata tolta dal palinsesto dalle agenzie di scommesse, chiamate adesso a pagare esorbitanti vincite agli scommettitori “informati” di questo clamoroso 0-2?

LA RISPOSTA DEI DUCALI

Naturalmente, la società emiliana si è subito dissociata dai fatti riportati tramite un comunicato ufficiale. “Il Parma Calcio 1913 esprime profondo stupore e totale disgusto in merito all’articolo pubblicato oggi dal quotidiano “Il Mattino” di Napoli e integralmente ripreso e rilanciato da altri organi di stampa , attraverso il quale si adombrerebbe – senza mezzi termini – l’insopportabile sospetto di una combine relativa alla partita Parma-Ancona. La scialba prestazione di domenica scorsa è stata senza giustificazioni dal punto di vista calcistico. Ma tanto quanto la società è rimasta arrabbiata e delusa dal comportamento sul campo dei propri tesserati, tanto quanto è totalmente al loro fianco e difesa rispetto a voci, sospetti, accuse assurde e infamanti per uno sportivo”.

LUCARELLI SBOTTA IN CONFERENZA STAMPA

I giocatori ducali hanno indetto una conferenza stampa in cui ha parlato il capitano Alessandro Lucarelli in rappresentanza della squadra. Il difensore ha sbroccato contro la stampa: “Tutte le stronzate che sono state dette fino ad oggi, chiedo ai luminari che hanno ricevuto le soffiate, di dire nome e cognome di chi gli ha dato queste informazioni. E’ troppo facile spalare merda su dei padri di famiglia. Queste sono accuse pesanti, quando si fanno si deve avere la certezza di quello che si dice altrimenti è terrorismo mediatico. Così si offende la gente.

Se ci sono stati flussi anomali noi vogliamo essere informati, ho già avvisato Tommasi. Il giornalista del Mattino è stato troppo superficiale. Si prenda la responsabilità di quello che ha detto. Io ho 3 figli e li devo guardare in faccia. Non accetto che mi venga detto che mi sono venduto. Pretendo che il giornalista porti tutte le testimonianze della partita”.

Il portiere della Roma Szczesny alza bandiera bianca e rimugina sul derby contro la Lazio

Volevi vince ma, volevi vince ma… recita un coro da stadio. Il resto non possiamo riportarlo, ma sappiamo tutti come finisce. Sintetizza al meglio la stagione della Roma, come ogni anno partita ad agosto per il triplete e arrivata a maggio col cerino in mano.

Ad alzare definitivamente bandiera bianca sulla cosa scudetto (a cui credeva soltanto El Shaarawy) è il portiere giallorosso Szczesny: “È tutto finito. Siamo molto delusi. Adesso dobbiamo difendere il secondo posto. La Roma ha sbagliato tutte le gare importanti quest’anno. Siamo mancati nei momenti fondamentali come nella gara d’andata con Lione e Lazio, e in 3-4 partite sbagliate in campionato. Per me dobbiamo semplicemente migliorare”.  

STATISTICHE GENOA LAZIO – Biglia il man of the match, Milinkovic non si ferma mai

Sul sito ufficiale troviamo le statistiche di Genoa Lazio che ha visto Biglia in grande spolvero.

Al termine del match, tra le fila biancocelesti Lucas Biglia è stato eletto come il Most Valuable Player della sfida. Il capitano biancoceleste, oltre ad aver realizzato la rete del momentaneo 1-1, ha creato ben tre occasioni da gol: nessun calciatore, tra quelli che hanno preso parte alla sfida, ne ha orchestrate di più dell’argentino. Inoltre il centrocampista di Simone Inzaghi ha recuperato 7 palloni: anche in questo, nessun giocatore ha fatto meglio di lui nella partita di ieri.

Gli uomini di Inzaghi hanno avuto il 56% di possesso palla e hanno costruito ben 28 azioni manovrate. Analizzando, inoltre, il gioco offensivo costruito dal gruppo di Simone Inzaghi, i biancocelesti hanno dato sfogo a 23 iniziative d’attacco. 10 di queste, ovvero il 43% del totale, sono state sviluppate sulla corsia di destra. Fascia sulla quale hanno operato Dusan Basta e Felipe Anderson. Pertanto, la Lazio contro il Genoa è riuscita a concludere 13 volte, a fronte dei 9 tiri genoani, creando 11 occasioni da gol contro le 7 prodotte dagli uomini di Juric.

Sotto il punto di vista atletico, Sergej Milinkovic-Savic ha corso più di tutti. Il numero 21 biancoceleste, infatti, anche nella partita del Ferraris ha dimostrato di vivere un ottimo momento di forma. Il serbo contro il Genoa ha macinato ben 12,095 chilometri. Complessivamente la Lazio ha corso di più dei Grifoni percorrendo 109,887 chilometri, a fronte dei 108,073 chilometri percorsi dai genoani.

 

MA CATALDI CI TIENE DAVVERO ALLA LAZIO?

LAZIO PRIMAVERA – Bonatti: “Bravi i ragazzi a ribaltare il risultato ma…”

Il tecnico della Lazio Primavera Andrea Bonatti, al termine del match contro l’Hellas Verona, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel.

“Siamo contenti, non è facile ribaltare il risultato a Verona, su un campo dove finora aveva vinto solo la Spal, con due gol da 30 metri e sfruttando un rigore sbagliato dai padroni di casa. Siamo andati sotto come all’andata e, allo stesso modo, non ci siamo persi d’animo, abbiamo sviluppato il nostro gioco e abbiamo ribaltato il risultato con merito.

In ogni gara ci sono momenti in cui bisogna saper soffrire. Noi lo abbiamo fatto con la maturità acquisita in questi mesi. Per carattere, non mi accontento quindi vorrei un ulteriore salto di qualità. Ma c’è un enorme senso di gratitudine nei confronti di questi ragazzi che sono cresciuti enormemente.

Il partner di Rossi dipende dalla gara, dall’avversario e dalle condizioni fisiche dei singoli. Non ci sono undici titolari, bensì tutto il gruppo è cresciuto. Cambiando gli interpreti, il risultato non cambia. Siamo una squadra valida che deve chiudere la stagione con la stessa mentalità dimostrata finora. Vogliamo andare alle finali da protagonisti, non da spettatori.

Noi vogliamo fare bene anche nella prossima partita, tra due settimane contro il Milan. Andiamo avanti gara dopo gara concentrandoci solo sul prossimo avversario”.

CONCERTO PRIMO MAGGIO ROMA 2017 – Tutte le info del grande evento

Il Concerto del Primo Maggio è il più grande evento gratuito di musica dal vivo in Italia. Nato nel 1990, l’evento è promosso da CGIL, CISL e UIL

GLI ARTISTI CHE SUONERANNO AL CONCERTO

La manifestazione musicale ha inizio alle ore 15:00 del giorno della Festa dei Lavoratori e viene trasmessa in diretta televisiva da Rai 3. La prima parte del Concerto va in onda dalle ore 15:00 fino alle 18:55. Il collegamento in diretta Rai 3 da Piazza San Giovanni a Roma riprende poi alle ore 20:00 per concludersi a mezzanotte. Torna a San Giovanni Edoardo Bennato, con tutta la forza dei suoi 50 anni di carriera. Ritorno al concerto anche per Samuel, in veste di solista. Sempre da Sanremo ecco il vincitore, Francesco Gabbani con la sua Occidentali’s Karma che promette di far ballare le centinaia di migliaia di persone attese in piazza. Ancora dalla kermesse sanremese ecco Ermal Meta. Per Brunori Sas e Bombino una consacrazione, mentre per Le Luci della Centrale Elettrica si tratta ormai di un’appuntamento fisso. Curiosità per il violinista spagnolo di origini libanesi Ara Malikian. Presenti anche i Planet Funk. Si esibiranno anche i vincitori del contest del Concerto del Primo Maggio di Roma 1M NEXT.

Applausi per la Lazio Pugilato: en plein di ori in Coppa Italia

La Lazio è la Polisportiva più grande d’Europa e una delle certezze tra le varie discipline è la S.S. LAZIO Pugilato.

Nata nel 2014 dall’idea dell’attuale presidente Roberto Chierici e il presidente della polisportiva Antonio Buccioni, la S.S. Lazio Pugilato è in grande ascesa. Situata nella periferia est di Roma( zona Torre Angela), la sez. Pugilato ha confezionato nei suoi pochi anni di vita già 30 ,tra titoli nazionali e regionali, e un bronzo europeo.

Sotto la guida dei maestri Domenico Condello, Alesssandro Elmoety e Sandro Casamonica, la S.S. Lazio si è qualificata 4° a livello regionale e 12°in quello nazionale. Tre i campioni italiani nella scuderia biancoceleste : Cancelli Valerio (81 kg), Spada Massimo (49kg) e Spada Daniel (56kg). I primi due già hanno indossato la maglia azzurra negli europei disputatisi lo scorso anno dove Massimo Spada ha conquistato il Bronzo. Sempre in vetta ma al gradino inferiore Eti Qamili(52kg.) e  il super massimo Alaoma Tyson (+91kg.) entrambi vice campioni d’Italia, appena tornati vittoriosa trasferta di Cuneo.

Trofeo A.Mura – Coppa Italia 2017

La S.S. Lazio Pugilato a Cuneo vince tutto. Tutti i suoi quattro atleti riportano a casa la Coppa Italia. Eti Qamili(52kg.), Alaoma Tyson (+91kg.), Vincenzo Fiaschetti (90 kg.) e il fresco campione regionale esordienti Marco Bianchi (46kg.) vincono il Trofeo portando in alto i nostri colori. Queste le parole del maestro Elmoety al ritorno : “I successi dell’anno scorso parlano da soli. La S.S. Lazio Pugilato è diventata ormai una delle realtà nel Lazio e in Italia. Torniamo da Cuneo con 4 ori e un’ottima prova dei ragazzi. Il progetto sta portando i suoi frutti e soddisfazioni, per noi e per i ragazzi. Ci stiamo impegnando molto e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.”

 

 

Gli auguri di Pasqua della Lazio in stile Nightmare Before Christmas

La Lazio ha fatto gli auguri di buona Pasqua ai tifosi sul sito ufficiale.

Un brevissimo comunicato seguito da un’immagine di un uovo di pasqua biancoceleste con tanto di scritta con un font che ricorda quello utilizzato dal film d’animazione Nightmare Before Christmas. I grafici che lavorano per la Lazio forse potevano sforzarsi un po’ di più. Comunque, questo il comunicato della società:

“La S.S. Lazio, il Presidente, la squadra e tutto lo staff augurano a tutti i tifosi biancocelesti una serena Pasqua”.

https://twitter.com/OfficialSSLazio/status/853520807871557632

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XBOX 360 – I migliori giochi della consolle di casa Microsoft

Esattamente un anno fa la Microsoft annunciava la fine della produzione della XBOX 360.

Dopo undici anni di onorata carriera, l’anno scorso la 360 è andata in “pensione” per far posto alla Xbox One. Nei negozi di elettronica è ormai impossibile trovare la vecchia consolle Microsoft e su Amazon le scorte sono in esaurimento. In questo articolo sono classificati i 10 giochi più belli della Xbox 360. Nella classifica non sono inseriti i giochi di sport come Fifa e Pes.

1 – GTA V

Banale la prima posizione, ma inevitabile. Grand Theft Auto V è il miglior capitolo della saga e a mio giudizio dell’intera consolle. Trama, gameplay, grafica, non c’è un elemento in cui pecca. La possibilità di scambiare i protagonisti nel corso dell’intero gioco è il fiore all’occhiello del titolo. I 3 protagonisti sono tutti carismatici e ricordano i protagonisti dei precedenti GTA. Michael Da Santa è un misto tra Tommy Vercetti di Gta Vice City e Paul Vitti di Terapia e Pallottole (film del 1999). Franklin Clinton è l’evoluzione di CJ di Gta San Andreas. Infine, Trevor Philips è un Niko Bellic più rozzo ma anche più violento. Talmente matto da far ridere.

Questi 3 personaggi creano un cocktail esplosivo. Non voglio spoilerare nulla, ma le vostre scelte determineranno 3 finali diversi. Oltre alla trama principale, come in ogni GTA che si rispetti, ci saranno tante piccoli missioni da poter giocare. Anche la campagna online è divertentissima. E’ difficile pensare che nel 2017 ci sia ancora qualcuno che non abbia giocato al videogame della Rockstar, ma se così fosse non perdete tempo e acquistatelo.

2 – LA SAGA DI BATMAN

Quando uscì Batman Arkham Asylum nel 2009 tutti pensarono che fosse il classico gioco mediocre volto soltanto a pubblicizzare il film. In realtà se la trilogia di Nolan è stato un successo al cinema, altrettanto si può dire per i videogiochi di casa Rocksteady. In ordine cronologico Batman Arkham Asylum, Batman Arkham City e infine Batman Arkham Origins sono tre titoli di ottima fattura. Indipendentemente se amate Batman, il gioco lo apprezzerete sicuramente per il gameplay e per la trama, oltre che per i tanti personaggi variopinti di Gotham City. Batman Arkham Asylum ha rivoluzionato il sistema di combattimento nei videogiochi action. Provare per credere. Se avete la Xbox One potete giocare alla versione rimasterizzata uscita lo scorso autunno. Unico neo è che l’ultimo capitolo della saga, ovvero Batman Arkham Knight, è uscito soltanto per la nuova consolle.

3- SPLINTER CELL DOUBLE AGENT

Uscito agli albori della 360, dapprima realizzato per la xbox, Splinter Cell Double Agent è il gioco che ho giocato e rigiocato più volte. Se siete amanti del genere stealth, Splinter Cell è sicuramente l’eccellenza della categoria. Oltretutto parliamo di uno dei protagonisti più carismatici e più amati dei videogiochi, Sam Fisher col suo famigerato visore notturno. Nella versione italiana doppiato da Luca Ward (il doppiatore di Russel Crowe nel Gladiatore). Che cosa chiedere di più? Degno erede dei capitoli precedenti.

4- THE WALKING DEAD THE GAME

Fermi tutti, iniziamo col dire che non è il gioco tratto dalla serie Tv che da anni spopola su Sky. Quello si chiama The Walking Dead: Survival Instinct e non ha nulla a che vedere col titolo che sto per descrivere. The Walking Dead della Telltale è un’avventura grafica. Una tipologia di giochi che o si ama o si odia. Il gioco prende spunto dal fumetto (che a sua volta ha originato la serie tv). Per questo motivo i disegni sono in stile cartoon.

Vestiremo i panni di Lee Everett che deve salvare la piccola Clementine dall’orda di zombi che ha ucciso i suoi genitori e che sta distruggendo l’umanità. Insomma, all’apparenza sembra la classica storia di non morti, ma non è così. I personaggi sono magnetici e la trama è ricca di sfumature. Ogni vostra scelta influenzerà la storia. Questo gioco vi entrerà nel cuore e vi commuoverà.

5 – GEARS OF WAR 2

Eccoci dunque a un’esclusiva Xbox 360. La saga di Gears of War è tutta bella, ma il secondo episodio è il più coinvolgente. Marcus Fenix è a capo della squadra Delta, una sorta di A-Team che ha compito di uccidere le Locuste che hanno invaso il nostro pianeta e che vivono nel sottosuolo. Il gioco è un canonico sparatutto in terza persona, ma il gameplay e la simpatia dei 4 personaggi principali vi coinvolgeranno.

6 – ASSASSIN’S CREED 2

Assassin’s Creed è uno dei videogiochi più famosi e più popolari degli ultimi anni. Conosciuto anche da chi non ha mai toccato un joypad in vita sua grazie pure al film uscito qualche mese fa. Tra i vari titoli della saga, ho scelto Assassin’s Creed 2 per un semplice elemento: Ezio Auditore. Inutile dire che per carisma, simpatia e furbizia, il buon Ezio da Firenze è l’assassino più amato di tutti.

Per quei pochi che non avessero mai giocato, Assassin’s Creed narra le vicende del barista Desmond Miles, cui attraverso un macchinario, l’Animus, può rivivere le avventure dei suoi antenati appartenenti alla setta degli Assassini che da secoli si oppongono ai Templari che vogliono dominare il mondo. In questo specifico capitolo, Desmond rivive le avventure per l’appunto del giovane Ezio vissuto nell’Italia rinascimentale. Le ambientazioni sono stupende e nel gioco ci imbatteremo in personaggi realmente esistiti come Leonardo Da Vinci, Niccolò Macchiavelli e Rodrigo Borgia. Il gioco partirà da Firenze e finirà nella Cappella Sistina. A questo capitolo è collegato il DLC Brotherhood che è ambientato a Roma e conclude le vicende di Ezio, che poi ritroveremo invecchiato in Assassin’s Creed Revelations.

7 – RISE OF THE TOMB RAIDER

Può essere considerato l’ultimo grande titolo uscito per Xbox 360. 19 anni dopo dal primo Tomb Raider per Playstation, ritroviamo Lara Croft più bella e più giovane che mai. Il seno si è sgonfiato, ma le nuove tecnologie fanno di Lara ancora un sex symbol (per creare il viso è stata usata la modella californiana Megan Farquhar). In questo capitolo Lara riprende le ricerche fatte dal padre anni prima sul profeta immortale di Costantinopoli, fondatore della città scomparsa di Kitež. A intralciare Lara ci sarà la Trinità, un’organizzazione paramilitare che cercherà di ucciderla in tutti i modi. Se la storia vi ricorda Indiana Jones non siete tanto lontani dalla realtà. Rise of the Tomb Raider vi terrà incollati allo schermo della tv per parecchie ore, in cui, oltre alla trama principale, potrete giocare alle missioni secondarie come scoprire nuove tombe o cacciare animali selvatici.

8 – PORTAL 2

Portal è un puzzle game. Vestiremo i panni di Chell, cui scopo del gioco è uscire dai laboratori Aperture controllati da un’intelligenza artificiale malefica chiamata Glados, che ci porrà diversi test di logica. Noi avremo a disposizione soltanto una specie di pistola che aprirà dei portali che ci permetteranno di accedere da una parte all’altra della stanza e di superare le camere dei test fino allo scontro finale con Glados. La trama è semplice ma il gioco è divertente. Un buon allenamento per il cervello.

9 – BRUTAL LEGEND 

Immaginatevi l’attore comico Jack Black, Ozzy Osbourne (ex frontman dei Black Sabbath) e Lemmy Kilmister (ex frontman dei Motorhead) in un videogame e avrete Brutal Legend. Infatti l’attore americano, nonché frontman dei Tenacious D, ha prestato la sua faccia, la sua voce e le sue movenze al protagonista del gioco Eddie Riggs. Eddie è un roadie che dopo un incidente sul palco si ritrova in un altro mondo ispirato al metal, dominato da mostri e dove gli uomini sono costretti in schiavitù. Il suo scopo sarà liberare il mondo da queste creature malvagie attraverso la musica metal. Se amate questo genere musicale e l’estroso Jack Black non potete perdervi questo titolo.

10 – ENSLAVED: ODISSEY TO THE WEST

Tanto appassionante quanto sconosciuto ai più. Enslaved è un gioco action, ambientato in un mondo post apocalittico dominato dai robot. Il protagonista Monkey accompagnerà la bella Trip nel suo viaggio di ritorno a casa. Il gioco è totalmente doppiato in italiano e questo aiuta il videogiocatore ad immergersi nella avvincente trama. Il finale vi lascerà a bocca aperta. Nonostante la critica positiva, il gioco ha venduto meno del previsto e per questo la software house ha accantonato l’idea iniziale di fare un seguito. Colpa evidentemente di una sbagliata campagna di marketing. Un vero peccato.

Fabrizio Piepoli

ALCUNI GIOCHI POTREBBERO ESSERE CONTENUTI NELLA TOP 10 DELLA PS3>>>LEGGI QUI

 

 

 

E’ morto Gianni Boncompagni, il rivoluzionario dello spettacolo italiano

E’ morto a 84 anni, a Roma, Gianni Boncompagni. L’uomo che ha rivoluzionato il modo di fare spettacolo in televisione e in radio.

Nato ad Arezzo il 13 maggio 1932, è stato tra i grandi innovatori dello spettacolo italiano con Renzo Arbore. Dopo aver rivoluzionato il linguaggio radiofonico negli anni ’60 e ’70 con Bandiera gialla e Alto gradimento, complice l’amico di sempre Arbore, nel 1977 Boncompagni debutta in tv con Discoring. Poi arriva Pronto, Raffaella? (1984), condotto da Raffaella Carrà, di cui è stato pigmalione e fidanzato decennale, di Pronto, chi gioca? (1985), condotto da Enrica Bonaccorti e poi realizza tre edizioni di Domenica in. Nel 1991 il passaggio a Mediaset, con Primadonna condotto da Eva Robin’s e soprattutto Non è la Rai, programma con cui lancia Ambra Angiolini che diventa l’idolo dei teenager.

IL RICORDO DELLE FIGLIE

Il ricordo delle figlie Claudia, Paola e Barbara: “Dopo una lunga vita fortunata, circondato dalla famiglia e dagli amici se n’è andato papà, uomo dai molti talenti e padre indimenticabile”. La camera ardente sarà allestita martedì 18 aprile a Roma, alle 12, nella sede Rai di via Asiago 10.

Vai Lazio, raggiungi l’Europa senza bisogno degli “aiutini”

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La Lazio è una squadra che nella sua storia non è mai stata aiutata. Ha trovato sempre sulla sua strada qualcuno desideroso di metterle il bastone tra le ruote. Questo campionato non fa eccezione. Nella partita contro il Genoa si è capito che la squadra dovrà contare solo sulle sue forze per centrare la qualificazione alla prossima Europa League.

Dopo Cagliari e Sassuolo arriva anche il Genoa. Tre squadre che non devono chiedere nulla a questo campionato. Eppure contro la Lazio hanno giocato con il coltello tra i denti, se così si può dire. Eticamente perfetto il loro comportamento: davvero nulla da obiettare. Se non fosse che nel campionato italiano a 20 squadre si vedono ormai partite di fine stagione con squadre improponibili. E per di più squadre che si impegnano “poco” contro altre. La Lazio fa eccezione naturalmente perchè tutti quando la incontrano vogliono batterla e giocano la partita perfetta come fosse l’ultima. Il campionato avrebbe bisogno di una riforma che riduca le squadre in Serie A e renda il torneo più avvincente e dall’esito meno scontato. Ma questa è un’altra storia. Tornando alla Lazio, i tifosi dovrebbero essere orgogliosi di questa squadra che sta lottando solo con le sue forze ed è ancora in corsa per un posto in Europa League. Bisognerà difendere il quarto posto a tutti i costi. Il futuro passa da partite come Lazio-Inter che la squadra non dovrà sbagliare. Con la Nord al suo fianco tornata in massa all’Olimpico si può ben sperare. Vai Lazio, il futuro dipende solo da te stessa!

Sulla strada per lo Scudetto: la Pasqua del 2000

Ventisei anni dopo il primo Scudetto della sua storia nella stagione 1999-2000 la Lazio si ritrova a lottare per il Tricolore. Dopo una splendida cavalcata i biancocelesti a tre giornate dal termine del campionato hanno un ritardo di cinque punti dalla Juventus. Nell’aria si teme un’altra beffa. Una serie di errori arbitrali commessi ai danni dei biancocelesti di Sven Goran Eriksson fanno pensare al peggio. Ma è di nuovo Pasqua.

E’ il 30 aprile del 2000. All’Olimpico si ritrovano di fronte Lazio e Venezia. I tifosi biancocelesti in migliaia riempiono gli spalti. I padroni di casa a fine gara si impongono tre a due sulla squadra ospite, portandosi a sessantasei punti. Sulla strada per lo Scudetto, per ironia della sorte, ad arrivare in aiuto alla Lazio ci pensa il Verona. Ancora una volta, oltre ai propri eroi, a regalare una Pasqua felice ai tifosi biancocelesti sono proprio i gialloblu. Al Bentegodi di Verona si gioca Hellas-Juventus. Tra lo stupore generale l’attaccante Cammarata, ex bianconero, rifila una doppietta alla capolista. La Lazio si porta così a meno due dalla squadra torinese. Il campionato è di nuovo riaperto e a fine stagione per la gioia dei tifosi biancocelesti l’esito verrà capovolto. La Lazio per la seconda volta si laurea Campione d’Italia.

Pioli, il presuntuoso a Milano che non sa vincere il derby

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Stefano Pioli stecca di nuovo un derby che sembrava vinto dall’Inter in vantaggio per 2-0 sui rossoneri. Invece i nerazzurri subiscono la rimonta nella maniera più classica delle beffe: l’ultimo calcio d’angolo della gara è fatale e il Milan agguanta il pareggio all’ultimo giro di lancette.

E niente. Stefano Pioli non è proprio adatto a giocare le stracittadine. Ci aveva provato con il Bologna, poi il derby romano sulla panchina della Lazio e infine quello alla guida dell’Inter. E pensare che quello del sabato pre-pasquale potrebbe essere anche l’ultimo visto che le sue quotazioni come futuro allenatore dei nerazzurri stanno precipitando a picco.

STATISTICHE AVVERSE

Il ruollino di marcia del tecnico parmense nei derby è davvero desolante: con il Bologna tre sconfitte, quattro pareggi e una sola vittoria; con la Lazio un pareggio e ben tre sconfitte in due stagioni; con l’Inter la musica no cambia e ottiene due punti in altrettante gare. Il derby di ieri con il Milan ha avuto un andamento simile a quello della Lazio di due anni fa. La squadra biancoceleste è andata in vantaggio di due gol giocando un primo tempo perfetto annichilendo la Roma. Poi il blackout nei secondi 45 minuti con i giallorossi che agguantano il pareggio.

LA CRITICA

E’ evidente come mister Pioli non riesca a gestire la squadra soprattutto quando deve difendere il risultato. Questa non vuole essere una critica al tecnico bensì alla persona. Alla Lazio è stato sempre supportato dalla gente perchè i laziali si sono goduti una squadra che giocava bene e divertiva. Ma certo non è piaciuta la sua presentazione nel momento in cui è diventato il mister dell’Inter e ha detto alla stampa che la Lazio era il suo trampolino di lancio per passare ad una grande squadra. Perchè la Lazio sicuramente è meno titolata dei nerazzurri ma prima bisogna fare un bel bagno di umiltà. La Lazio ha fatto nettamente meglio dell’Inter nelle ultime stagioni. Caro Pioli, il karma gira e non ci mette molto a metterti alla porta. Chissà che tu non debba rimpiangere l’esperienza sulla panchina della Lazio dove alla fine non ti è andata così male.

NUMERI ALLA MANO – Lazio, ma quanto fiato hai? Due biancocelesti (e mezzo) nella Top 10 di chilometri percorsi

Guardando alcuni numeri possiamo notare come i giocatori della Lazio siano al Top in Italia per chilometri percorsi

CHILOMETRI SU CHILOMETRI

La Lazio di Inzaghi è sotto gli occhi di tutti per i suoi risultati. Ma cosa sono dovuti questi successi? Sicuramente ad un gruppo coeso che lavora bene insieme. Ma dal punto di vista atletico non possiamo non notare il numero di chilometri macinati dai capitolini. Numeri alla mano ecco la Top 10 dei giocatori che, in Serie A, hanno percorso più chilometri:

#10 – MATIAS VECINO (FIORENTINA).

Il centrocampista uguagliano di Pauolo Sousa apre questa lista con ben 11,235 Km percorsi. Non solo classe ma anche tanto fiato per questa pedina fondamentale nello scacchiere della Viola.

#9 – IVAN RADOVANOVIC (CHIEVO VERONA).

Il serbo stacca di poco il suo collega di reparto citato in precedenza. Infatti sono 11,267 Km quelli percorsi dal mediano ex Atalanta, che unisce, quindi, oltre ad un ottimo tiro anche una buona resistenza.

#8 – FRANCESCO MAGNANELLI (SASSUOLO).

Non poteva mancare lui. Il capitano del Sassuolo finisce ogni partita stremato perché da sempre tutto. Lo dimostrano anche gli 11,317 Km percorsi. Nonostante questo non è il migliore dei neroverdi. Aspettate e vedrete

#7 – MARCELO BROZOVIC (INTER) e ALESSANDRO GAZZI (TORINO).

Qui ci trovaimo davanti un ex-aequo. Infatti sia il croato che il centrocampista di Mihajlovic hanno percorso la bellezza di 11,374 Km. Gazzi poi viene dalle giovanili della Lazio, che sia una coincidenza?

#6 – DANILO CATALDI (GENOA).

Già qui troviamo una piccola traccia di Lazio. Infatti il giovane centrocampista italiano è ancora di proprietà dei biancocelesti anche se da gennaio veste la maglia dei Grifoni. L’ex Primavera della Lazio ha percorso 11,378 Km

#5 – SERGEJ MILINKOVIC-SAVIC (LAZIO).

Eccolo il vero primo biancoceleste in questa classifica. E non poteva che essere lui. Il sergente Milinkovic. Fisicità, classe, talento e intelligenza. A queste doti adesso potremmo aggiungerci anche due polmoni niente male. La strada percorsa dal serbo è 11,388 Km

#4- OMAR EL KADDOURI (EMPOLI).

Medaglia di legno al trequartista dell’Empoli. Il marocchino ha percorso ben 11,67 Km per cercare di segnare o far segnare la sua squadra. Anche se i risultati non sono incoraggianti viste le sole 18 reti segnate da tutta la squadra (al pari del solo Immobile)

#3 – ROBERTO GAGLIARDINI (INTER).

Secondo centrocampista dell’Inter in questa  speciale classifica. Non poteva che essere lui. L’astro nascente del centrocampo italiano. Che dopo essere esploso nell’Atalanta si è trasferito a Milano. Talento non sfuggito neanche al ct della Nazionale Ventura. I suoi 11,739 Km percorsi gli regalano la medaglia di bronzo

#2 – MARCO PAROLO (LAZIO).

Lui veramente non poteva mancare. Colui che lavora nell’ombra e che se si fa sentire sia quando c’è, che (soprattutto) quando non c’è. Marco Parolo è un centrocampista completo e la sua resistenza non di certo una novità. Infatti questo secondo posto è dato grazie agli 11,901 Km percorsi finora. Siamo certi che non finiranno qui

#1 – ALBERTO AQUILANI (SASSUOLO).

Vi ricordate quando, parlando di Magnanelli, avevo detto che lui non era il migliore dei neroverdi? Ed eccoci qui. Il centrocampista ex Liverpool non solo è il migliore della squadra emiliana ma (al momento) è il migliore di tutta la serie A, grazie agli 11,961 Km percorsi.

NUMERI ALLA MANO – I secondi tempi, croce e delizia per Inzaghi

Finora i secondi tempi sono stati ottimi alleati, ma anche terribili nemici. Ecco il perché

Senza dubbio la Lazio è una squadra che corre molto, ma che fa correre anche gli avversari, facendoli sbilanciare e stancare. Aggiungi poi la velocità degli elementi di Inzaghi ed ecco il risultato. La Lazio segna molto nei secondi tempi. Ma quell’arco temporale è anche il momento in cui subisce più gol.

LAZIO ALL’ATTACCO: I NUMERI

Numeri alla mano, per quanto riguarda la fase offensiva, delle 52 reti realizzate, la Lazio ne ha siglate 20 nel primo tempo ovvero il 39%. Nella ripresa le altre 32 (61%). Divendo le due frazioni di gioco in mini tempi di 15 minuti poi possiamo notare come, tra l’inizio del match e il 15′ i biancocelesti abbiano realizzato solo 6 gol (12%). Lo stesso numero viene fuori dal minuto numero 15 al minuto numero 30. Tra il 30simo e il 45simo, la Lazio da il meglio di sé (almeno per quanto riguarda il primo tempo) con 8 reti segnate (15%). Si va così negli spogliatoi a prendere un té caldo.

Rientrate in campo le due squadre ecco che la Lazio diventa una macchina da gol. Nei primi quindici minuti della ripresa il bottino della squadra di Inzaghi è di 9 gol (17%). Passano un altro quarto d’ora ed i gol diventano 10 (19%). Ma i biancocelesti danno il meglio dal 75simo. Infatti negli ultimi 15′ la squadra di Inzaghi ha realizzato 13 reti (18%)

RIPIEGARE: I NUMERI

Controllando bene però notiamo come il secondo tempo sia anche quello in cui la Lazio subisce più gol. La squadra di Inzaghi spende molto e questo va ad incidere sul risultato finale. Sono 34 le reti totali subite che si dividono in 10 reti subite nel primo tempo (30%) e 24 nella ripresa (70%). Facendo anche qua la divisione di ogni tempo per 15 minuti si evince che nel primo quarto la Lazio ha subito solo 2 reti (6%), così come  tra il 30simo e la fine della prima frazione. Tra questi due intervalli i biancocelesti sono un po’ più fragilotti. Infatti tra il 15simo e il 30simo Immobile & co. hanno subito 6 reti (18%).

Si ritorna in campo per la seconda frazione e troviamo una Lazio che (come nel primo tempo) è più fragile nella zona centrale. Infatti dalla ripresa al 60simo la Lazio ha subito 7 reti (21%), dal 75simo alla fine della partita 8 (23%), ma in mezzo a queste due frazioni 9 gol (26%).

A riprova di questi numeri basti vedere il rendimento dei portieri. Marchetti ha subito 7 gol nel primo tempo e 15 nel secondo. Strakosha invece ne ha subito 3 nei primi 45′ e 9 nella ripresa.

Ma siamo sicuri che Cataldi ami la Lazio?

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Genoa-Lazio – Sono tanti i tifosi che hanno notato l’esultanza di Cataldi contro la Lazio nella gara di ieri

Già le prime obiezioni erano nate dopo la richiesta di prestito durante il mercato di riparazione. Ma anche ieri non è stato il massimo della vita, vedere un ragazzino, forse anche troppo pompato da alcuni giornalisti di Roma, esultare dopo il gol di Pandev. A parer mio Cataldi non è mai stato così laziale, e nemmeno un “vanto nostro” anzi, c’è qualche mio amico che lo etichetta anche come romanista. Fatto sta che comunque, seppur rispettabile, non ci aspettavamo quell’esultanza nel momento in cui la Lazio subisce il gol. Un comportamento che non è piaciuto nemmeno a tanti tifosi che sul web hanno commentato abbastanza aspramente l’esultanza di Danilo Cataldi insieme al macedone Goran Pandev.

Aria di addio ?

Un calciatore che fa panchina anche al Genoa e che poteva tranquillamente rimanere alla Lazio per imparare da campioni più forti di lui, non si può proporre come bandiera o come simbolo di lazialità. A questo punto non è da escludere una cessione definitiva del mediano di proprietà della Lazio. Si parla di Sassuolo o Chievo, forse son queste le giuste dimensioni di questo ragazzo a cui auguriamo miglior sorte.

EDITORIALE – BUONA PASQUA DA LAZIOCHANNEL.IT

Tanti auguri cari lettori. Come va? Avete fatto un bel pranzo pasquale? Questa Lazio anche ieri è uscita imbattuta contro un Genoa ben preparato e un arbitro (Maresca) apparso decisamente fuori forma. Però diciamocelo francamente, questa Pasqua è più che positiva per noi laziali. Aver vinto il derby di Coppa Italia dopo quello del 26 maggio è stata una goduria doppia. A pensarci bene, abbiamo vinto solo 2 derby negli ultimi cinque anni… Noi vinciamo quelli che contano… :)

Ieri invece è stato un pomeriggio agrodolce. Il pareggio di Genova dobbiamo intenderlo come un punto guadagnato, soprattutto se consideriamo che siamo stati due volte in svantaggio. Con il pareggio di Genova, siamo rimasti in linea con le nostri concorrenti per la corsa per un posto in Europa League. Ciò detto, godiamoci una giornata di festa in un momento storico dove le nostre tradizioni culturali e religiose non vengono più rispettate da alcuni loschi individui. Nonostante la festa, domenica si tornerà di nuovo a giocare e il Palermo sarà nostro ospite per una bella gara domenicale alle ore quindici. A nome di tutta la redazione vi ringraziamo per il seguito che ci dà la forza per continuare questo difficilissimo lavoro e anche in questi giorni noi lavoreremo per offrirvi sempre un servizio giornalistico adeguato. Buona Pasqua, buona Pasquetta. Mangiate e bevete. Divertitevi e Gioite. La vita è una.

Il Direttore