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ROMA LAZIO – Immobile nel break: “Non dobbiamo cambiare atteggiamento”

Ecco le parole di Immobile intervistato dai colleghi della Rai all’intervallo di Roma – Lazio. E’ lui il migliore in campo della prima frazione di gioco

Siamo passati in vantaggio ed è un gol importante. peccato però che loro abbiano trovato il pareggio. Nella ripresa non dobbiamo cambiare il nostro atteggiamento. Dobbiamo sempre coprire e ripartire. Noi vogliamo la finale

LAZIO SOCIAL – La carica di Felipe Anderson, Milinkovic-Savic e Patric per il derby Roma Lazio

Finalmente è arrivato il giorno del derby Roma Lazio. Patric e compagni hanno usato i social network per esprimere le loro sensazioni.

Prima del match hanno parlato de Vrij e Allison, ma nel pomeriggio in molti dei biancocelesti hanno caricato la Lazio sui social network. Questi i post di de Vrij, Felipe Anderson, Milinkovic e Patric. Lo spagnolo si è anche lasciato andare a una promessa: “Daremo tutto per arrivare in finale”.

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ROMA LAZIO – Allison: “Lazio squadra di qualità ma non pensiamo al risultato dell’andata”

Pochi minuti prima del fischio d’inizio del derby Roma Lazio, il portiere giallorosso Allison ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio.

Queste le parole del portiere della Roma: “Partiamo dallo svantaggio dell’andata, ma dobbiamo dare il nostro meglio sul campo. Sappiamo che la Lazio è una squadra ha un grande potenziale: è una formazione veloce che svolge bene il suo lavoro. Dobbiamo fare di più oggi rispetto all’andata. Il derby è sempre una partita diversa dalle altre; loro partiranno dal doppio vantaggio, ma noi dovremo dare il massimo senza pensare al parziale”.

Il brasiliano ha parlato anche a Roma Tv: “Siamo pronti, abbiamo lavorato nel modo migliore, veniamo da una vittoria in campionato e questo di dà fiducia. È la partita più importante della stagione e della vita. Non c’è tanto da parlare, dobbiamo fare il risultato senza pensare allo svantaggio. Sappiamo cosa possiamo fare”.

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ROMA LAZIO – De Vrij carico: “Non vediamo l’ora di giocare!”

Intervistato dalla radio ufficiale un’ora prima di Roma Lazio, il difensore biancoceleste Stefan de Vrij ha commentato le sue sensazioni.

Queste le parole di De Vrij: “Un derby è sempre un derby. E’ una partita bellissima che non vediamo l’ora di giocare. La vittoria col Sasuolo è stata sofferta, ma anche con l’Udinese non giocammo bene e poi battemmo la Roma. Siamo fiduciosi. Siamo preparati per tutto, sappiamo cosa fare”.

L’olandese ha parlato anche a Rai 2: “Non parliamo di percentuali. Siamo in vantaggio per il 2 a 0 dell’andata, ma nei derby può succedere tutto. Abbiamo visto in passato. Siamo pronti, non vediamo l’ora di giocare”.

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FORMAZIONI UFFICIALI ROMA LAZIO – Inzaghi conferma la difesa a 3. De Rossi va in panchina

Annunciate le formazioni ufficiali di Roma Lazio, derby di Roma ma in questo caso anche semifinale di ritorno di Tim Cup.

Queste le formazioni ufficiali di Roma Lazio:

ROMA (4-2-3-1): Alisson; Rudiger, Manolas, Juan Jesus, Emerson; Paredes, Strootman; Salah, Nainggolan, El Shaarawy; Dzeko. A disp. Szczesny, Lobont, Fazio, Vermaelen, Mario Rui, De Rossi, Grenier, Gerson, Perotti, Totti. All. Spalletti.

Indisponibili: Florenzi
Squalificati: 
Diffidati:

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Bastos, de Vrij, Wallace; Basta, Milinkovic, Biglia, Lulic, Lukaku; Felipe Anderson; Immobile. A disp. Vargic, Adamonis, Patric, Hoedt, Radu, Crecco, Murgia, Luis Alberto, Lombardi, Keita, Djordjevic, Tounkara. All. Inzaghi.

Indisponibili: Marchetti, Abukar
Squalificati: Parolo
Diffidati: –

Arbitro: Rizzoli (sez. Bologna)
Assistenti: Di Liberatore e Tonolini
IV Uomo: Russo

DERBY – Grandi numeri per la stracittadina di Coppa Italia

Ad assistere dagli spalti il derby di questa sera ci saranno oltre 40mila spettatori all’Olimpico. La sensazione però è che i numeri possano aumentare arrivando fino a 50mila. Lazio e Roma lo sperano. Sanno quanto sia importante avere il sostegno delle proprie tifoserie.

Nel frattempo, come riportato da RadioSei, il derby registra numeri importanti. Sono attesi oltre 400 giornalisti e 50 fotografi provenienti da tutto il mondo. La gara verrà trasmessa in più di 120 Paesi in tutto il mondo. Dall’Asia all’Europa, dall’Australia all’America. Tutti saranno davanti la televisione. Il numero di telespettatori in genere supera il mezzo miliardo. Ma questa sera vista l’importanza della gara si potrebbe anche fare meglio. Non è un caso che la penetrazione dei diritti televisivi di questa edizione di Coppa Italia ha superato del 400% i dati del precedente ciclo di vendita. Aiutata anche dai due derby capitolini in semifinale. Per l’occasione la Curva Nord ha deciso di dare vita a una nuova scenografia. Come sempre i dettagli sono rimasti segreti. Solo all’entrata in campo si scoprirà lo spettacolo che i tifosi hanno riservato a Immobile e compagni.

Muzzi: “In un derby le probabilità sono sempre al 50%”. E sui due tecnici…

A poche ore dal derby di Coppa Italia è intervenuto ai microfoni di  TmwRadio Roberto Muzzi. Il doppio ex di Roma e Lazio ha detto la sua sulla sfida di questa sera:

“Sono cresciuto nella Roma. Sono stato tanti anni in giallorosso, salvo poi un paio di stagioni nella Lazio. Sono realtà che conosco bene. Un derby le possibilità sono sempre al 50%. La Lazio ha fatto una bellissima partita all’andata. Ma la Roma ha le qualità per vincere la partita. I biancocelesti dovranno fare attenzione fin dall’inizio. La Roma farà la partita, ma la Lazio potrà avere a disposizione le ripartenze per colpire i giallorossi. Spalletti spero resti a Roma, così come Inzaghi. Il primo l’ho avuto come tecnico, è molto bravo. Simone invece è stato un mio ex compagno e merita di essere confermato. Non credevo potesse fare così bene da subito, ma si vedeva che aveva le qualità per fare il salto di qualità”.

Thomas Strakosha: titolare nel derby, un sogno iniziato quattro anni fa

Aveva 18 anni e quel giorno Thomas Strakosha venne catturato dalle emozioni più forti del derby. Il 26 maggio 2013 quando la Lazio alzò al cielo la Coppa Italia superando in finale la Roma lui era in panchina. Terzo portiere alle spalle di Marchetti e Bizzarri.

ORA LE COSE SONO CAMBIATE

Questa sera contro i giallorossi sarà lui a difendere i pali della squadra di Inzaghi a caccia della finale di Coppa. Titolare, come all’andata. Marchetti è ancora fermo. E la sua crescita continua. Nel frattempo il portiere albanese ha debuttato pure in Nazionale. Titolare contro l’Italia a Palermo due settimane fa. Si è conquistato l’etichetta di portiere del futuro biancoceleste col rinnovo ormai definito fino al 2022. In estate non faceva parte della lista in partenza per il ritiro di Auronzo. Era in attesa di sistemazione dopo la parentesi Salernitana. Anche i consigli di papà, ex portiere della nazionale albanese, lo hanno caricato per giocarsi nel migliore dei modi la nuova chance alla Lazio.

L’ASCESA

Dal giorno del suo debutto a San Siro con il Milan ha giocato 16 presenze, di cui 14 in A. In Coppa Italia ha giocato titolare contro il Genoa agli ottavi. L’infortunio di Marchetti lo ha agevolato, ma lui ha saputo farsi strada con sicurezza e sfrontatezza. E con la capacità di inseguire i propri sogni. Appena arrivato in prima squadra confessò di aspettare uno spiraglio per giocarsi un derby. Già in quello di campionato ci era andato vicino. Il 4 dicembre dovette cedere il posto al rientrante Marchetti. Si è rifatto il mese scorso. Titolare e protagonista nel successo biancoceleste della gara di andata.

IL SOGNO

Qualcosa però non è andata per il verso giusto. Ad esempio, l’uscita di sabato su Berardi che ha procurato il rigore del vantaggio del Sassuolo. La rimonta per la vittoria biancoceleste gli ha restituito subito il sorriso. In campo però diventa una maschera di grinta e concentrazione. La stessa che metterà in campo stasera. Il palcoscenico è il più intrigante, quello del derby. E una finale da conquistare. Magari per inseguire il posto da titolare nella finale della Coppa Italia. Nell’ultima finale di Coppa disputata dalla Lazio, quella di due anni fa persa con la Juventus, Strakosha era in panchina. Dietro Berisha e Marchetti. E’ abituato a rincorrere. Come riporta La Gazzetta dello Sport questa volta sa che il destino laziale passerà anche dalle sue parate. A 22 anni sogna come in quel 26 maggio tutto da ricordare.

Roma-Tor di Valle, Lazio-Tiberina o Flaminio: il derby degli stadi

Questa sera lo Stadio Olimpico sarà pieno. Cosa che non succedeva da molto tempo. E questo stadio bisognerà «tenerselo buono» per almeno altri tre o quattro anni minimo. Prima di allora, infatti, il nuovo impianto giallorosso di Tor di Valle non vedrà la luce. Mentre per il futuro stadio della Lazio i tempi sono ancora più lunghi.

LO STADIO DELLA ROMA

Domani ci sarà la Conferenza di Servizi in Regione, aperta però sul progetto presentato dalla Roma sulla delibera Marino. Tale accordo però è stato mandato in soffitta dall’intesa Raggi-Roma del 24 febbraio scorso. Il progetto è stato bocciato un po’ su tutta la linea per diversi problemi: dalla variante urbanistica mancante, alla Valutazione di impatto ambientale negativa, ai diversi pareri unici del Comune e della Città Metropolitana contrari. Domani se le indiscrezioni venissero confermate dovremmo assistere a una nuova richiesta di interruzione dei lavori della Conferenza da parte della Roma.

LE MOSSE DI COMUNE E REGIONE

Il Comune potrebbe «appoggiare» l’istanza portando il testo della nuova delibera di indirizzo approvata il 30 marzo scorso come «prova» di buona fede e impegno politico. Come riporta Il Tempo bisogna capire cosa farà la Regione. La cosa più sensata sarebbe chiudere questa Conferenza e aprirne una nuova quando il Consiglio comunale approverà la nuova delibera e il conseguente aggiornato. Ma vi è anche una seconda possibilità. La concessione di 90 giorni (minimi) di interruzione, accogliendo la richiesta giallorossa, ufficialmente per «esaminare» il testo del Campidoglio, in realtà per consentire al Comune di avere la vera delibera approvata in Consiglio. Una ipotesi, questa, caldeggiata politicamente per non far passare l’Amministrazione Zingaretti come contraria al progetto. Ma che rischierebbe anche di esporre tutto l’iter a un annullamento da parte del Tar in caso di ricorsi.

LO STADIO DELLA LAZIO

Sul fronte Lazio, poi, siamo in alto mare. Il presidente Claudio Lotito è sempre dell’idea di realizzare il futuro impianto dei biancocelesti sui suoi terreni sulla Tiberina. Forte anche del convincimento che quanto consentito alla Roma per superare il vincolo idrogeologico e le cubature concesse in compensazione debbano essere dato anche a lui. In Campidoglio però c’è lo «spettro» Flaminio. L’Amministrazione 5Stelle vorrebbe mettere a segno un bel colpo rimettendo in funzione l’impianto. I tifosi laziali vedrebbero volentieri nel Flaminio la futura casa biancazzurra. Ma come lo stesso Lotito ha detto più volte da parte della Lazio non c’è interesse per il Flaminio. Troppi problemi da risolvere e poco reddito.

L’ex arbitro Bergonzi: “Quello di Roma il derby più difficile”

L’ex arbitro internazionale, ora moviolista Mediaset, Mauro Bergonzi ha detto la sua sulla stracittadina romana. Durante la sua carriera ha diretto lo scontro fra le squadre capitoline per due volte. L’ex direttore di gara per parlare della sfida di questa sera tra Roma e Lazio è intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport«Il derby di Roma? E’ il più difficile da dirigere».

ROMA-LAZIO PIU’ COMPLICATA DEI DERBY DI MILANO E TORINO

«Sì, perché l’ambiente carica i giocatori di una responsabilità unica. E anche l’arbitro avverte l’adrenalina che avvolge la città appena mette il naso fuori dall’albergo. Ci vuole molta esperienza per gestire un match simile, non è alla portata di un arbitro emergente anche se bravo».

SULL’ARBITRO RIZZOLI

«Giusto così, parliamo di un top nel mondo. La sua carriera è incredibile e non si conquistano certe finali per fortuna. Sono convinto che mentre noi parliamo lui sta già preparando la partita, vedendo e rivedendo i filmati delle squadre».

COPPA ITALIA SENZA ARBITRI ADDIZIONALI

«Si torna ad arbitrare alla vecchia maniera e Rizzoli è cresciuto dirigendo in quel modo. Di sicuro dovrà correre di più per accorciare il campo, ma non è un problema. E poi è accompagnato da due assistenti, Di Liberatore e Tonolini, che sono una garanzia».

IN FINALE INVECE ADDIRITTURA LA VAR 

«Io sono d’accordo, ma bisognerebbe chiedere agli arbitri se sono pronti a fare questo passo dopo i mesi di sperimentazione. La tecnologia è un aiuto fondamentale, averla avuta ai miei tempi».

SVOLTA EPOCALE

«Per farle capire, a me toccò un Roma-Lazio la settimana dopo il gol fantasma di Muntari in Milan-Juve. C’era un clima tesissimo nei confronti degli arbitri. Pronti via e do un rigore alla Lazio con espulsione del portiere. Insomma, con la moviola avrei avuto un bel paracadute in caso di errore grave che per fortuna non commisi».

I RICORDI DI QUEL DERBY: TOTTI ERA IL RE INDISCUSSO DELLA ROMA

«Certo, era il capitano e si faceva sentire. Ma con me è stato sempre corretto e quando è andato fuori le righe con le proteste lo ho ammonito. Vederlo ai margini che effetto fa? Beh, gli anni passano per tutti. Però riesce lo stesso a trasmettere la carica ai compagni e potrebbe essere decisivo nel derby, come lo è stato già in passato».

UN CONSIGLIO A RIZZOLI

«Scherziamo, non ha bisogno di un mio suggerimento. Semmai un auspicio: che i giocatori aiutino l’arbitro senza protestare a ogni fischio. Ne guadagna lo spettacolo».





 

Paola Turci: “Lazio devi giocare con la stessa energia dell’andata!”

La cantante Paola Turci, ha rilasciato un commento sul derby di Coppa Italia di questa sera

NON MOLLARE MAI

Paola Turci, cantante romana e laziale, ha partecipato ieri sera ad un evento organizzato da una Onlus che combatte contro i Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione. Ha anche commentato il derby di questa sera. Ecco le sue parole: “Sarò impegnata parecchio stasera e purtroppo saprò soltanto il risultato finale. E’ chiaro che c’è la possibilità di arrivare in finale. Spero che la Lazio mantenga lo stesso stato d’animo dell’andata. Quell’energia che è stata decisiva nella partita vinta due a zero contro i giallorossi“.

GIUDICE SPORTIVO – Ecco le sanzioni dopo l’ultima giornata di campionato

Sono state pubblicate le sanzioni del Giudice Sportivo in merito all’ultima giornata di campionato. Stangata per Pinilla. Quattro gli squalificati

GIUDICE SPORTIVO

Ecco l’elenco completo delle squalifiche:

  • Mauricio Pinilla (Genoa), 5 giornate, per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (Quinta sanzione); per aver, al 14° del secondo tempo, dopo la notifica del provvedimento di ammonizione, proferito espressione ingiuriosa accompagnata da un gesto eloquente e plateale del braccio nei confronti del Direttore di gara, nonché, successivamente alla notifica dell’espulsione, per essersi avvicinato all’Arbitro con atteggiamento minaccioso ed intimidatorio, trattenuto a stento da compagni e avversari, colpendo il medesimo con schiaffi sul braccio e sulla mano destra e rivolgendogli altresì espressioni minacciose

Una giornata a:

  • Alessandro Carlo Gazzi (Palermo)
  • Jakub Jankto (Udinese)
  • Frank Yannick Kessie (Atalanta)
  • Luca Rossettini (Torino)

CESAR APARECIDO RODRGUES HA PARLATO DEL DERBY>>>CLICCA QUI

Cesar: “Sarò in Curva Nord per sostenere la Lazio verso la finale”

Cesar Aparecido Rodrigues, ex centrocampista della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia, per parlare del derby di stasera e non solo

FORZA LAZIO

A volte i derby posso essere scontati, a volte posso decidere una stagione. E’ successo con la finale di Coppa Italia del 26 Maggio, successivamente per la lotta al secondo posto di un anno fa. Quest’anno il derby deciderà chi andrà in finale di Tim Cup. Molti sono i giocatori che negli anni hanno affrontato questa stracittadina. Uno di loro è Cesar Aparecido Rodrigues, che ha voluto commentare la partita di stasera ai microfoni di Radio Incontro Olympia. Ecco le parole del brasiliano: “Facciamo prima a dire chi, prima del derby, non rompeva le scatole. Di Canio aveva una carica pazzesca, lo soffriva tantissimo. Trasformò tutta la sua tensione in qualità, lettura della partita, rabbia. Dopo il gol fu difficile trattenerlo ma, per fortuna, non successe nulla. Il mio balletto non fu preparato. Non lo feci mai. Ballai la samba così, sul momento“.

Stasera sarò in Curva Nord, sarebbe bello veder ballare Anderson. La ballasse anche Immobile, se si vince va tutto bene. Sarà una gara tosta. Si è acquisito un grande vantaggio ma non per questo bisogna andare morbidi. Il 2-0 non basta. Bisogna soffrire“.

C’è tanto da fare ma credo che Inzaghi abbia già trasmesso questa mentalità. Le partite belle sono poi queste difficili. Non ci si può pensare. Il Napoli? Domenica è lontanissima. Un allenatore può anche ragionarci ma i giocatori no. Inzaghi? Anche in campo si vedeva la sua grinta. È importante che adesso sia diventato una certezza e non più una sorpresa

ECCO I CONVOCATI DI SIMONE INZAGHI>>>CLICCA QUI

DERBY TIM CUP – Ecco i convocati di Simone Inzaghi

Simone Inzaghi ha diramato la lista dei convocati per il derby di Coppa Italia di stasera. Out Marchetti e Mohamed, riecco Tounkara e Rossi

Ecco la lista completa dei convocati:

Portieri: Adamonis, Strakosha, Vargic;

Difensori: Basta, Bastos, de Vrij, Hoedt, Lukaku, Patric, Radu, Wallace;

Centrocampisti: Biglia, Crecco, Felipe Anderson, Luis Alberto, Lulic, Milinkovic, Murgia;

Attaccanti: Djordjevic, Immobile, Keita, Lombardi, Rossi, Tounkara.

INTANTO DIABOLIK HA PARLATO>>>CLICCA QUI

Derby, la carica della Curva Nord nelle parole di Diabolik

Il derby si avvicina. Anzi è vicinissimo. Siamo sicuri che la parte più calda dello stadio lo sentirà ancora di più. E’ tutto pronto a livello scenografico sugli spalti: i ragazzi in campo sono chiamati a fare la prestazione per la maglia e i suoi tifosi. Anche il leader della Curva Nord Diabolik ha pensato a caricare l’ambiente.

BARRIERE

Il pensiero di Diabolik, storico leader della Curva Nord: “Qualcuno crede di essere stato fondamentale per toglierle ma si parla di una cosa inutile in partenza. Sono stati altri gli interventi decisivi per confermare l’onnipotenza giallorossa. Non cambia nulla, ci sarà una barriera di steward. Se uno dovesse essere coerente, dovrebbe restare fuori ancora. Sono rimasto sorpreso degli striscioni per esponenti del governo fatti da loro tifosi l’altra notte (in particolare per Luca Lotti, ministro dello Sport impegnatosi in prima persona per rimuovere le barriere, ndr). E poi in realtà nella loro curva ci sono sempre state 3-4 mila persone, noi avevamo svuotato tutto lo stadio. La nostra situazione era molto diversa”. Per Diabolik la decisione delle istituzioni non ha cambiato infatti la situazione: “La Nord e la Sud non torneranno mai come prima, non esultiamo per questa cosa. Continuiamo a prendere multe per gli striscioni e cambi posti o per far partire i cori. Abbiamo scelto di continuare la battaglia da dentro perché si stava perdendo la lazialità, c’era troppa disaffezione”.

CONTESTAZIONE E DERBY

“A prescindere dal presidente, io maledico quella strategia, fatta a fin di bene per carità. Ormai Lotito è diventato un alibi, per vedere la partita al pub o con gli amici tuoi. Noi non siamo entrati per un anno, poi abbiamo scelto di non lasciare la città in mano alla Roma. Ormai i tifosi della Lazio sono solo quelli che vanno allo stadio, in questo senso a giugno mi aspetto delle iniziative adeguate dalla società per richiamare la gente all’Olimpico il prossimo anno. Tutto risolto col club? Neanche per sogno, ma ora bisogna voltare pagina e cercare di fare il bene della Lazio. Alcune cose in quel periodo sono state fatte male, sfruttate da alcuni comunicatori che si sono appropriati delle contestazioni per avere benefici. Ma siamo stati noi ad essere andati in galera, ci hanno messo in mezzo Chinaglia e dei truffatori, ora siamo maturi per dire che abbiamo sbagliato”. Infine sul derby: “Sarà durissima, questa sfida a noi fa paura dal punto di vista arbitrale. Hanno venduto i biglietti a prezzi più bassi, hanno tutte le istituzioni a favore, comprese quelle religiose, il Governo, le banche. Noi, però non ci arrendiamo e ci saremo con la solita rabbia, ci piace essere scozzesi in terra inglese: forza Lazio, avanti Curva Nord”.

LEGGI ANCHE LE ULTIME SUL RINNOVO DI BIGLIA>>>CLICCA QUI

CALCIOMERCATO – Biglia, spunta una clausola nel nuovo contratto. I dettagli

Il capitano della Lazio Biglia è molto vicino a firmare il rinnovo per legarsi ancor di più ai colori biancocelesti. Dall’Argentina intanto spunta un retroscena sui termini del nuovo contratto.

Lucas Biglia è destinato a restare alla Lazio. Il playmaker è vicinissimo al rinnovo contrattuale e dall’Argentina giungono ulteriori dettagli sul suo prossimo contratto. Come rivela ‘Olè’, il centrocampista guadagnerà 2,8 milioni di euro all’anno e nel nuovo accordo dovrebbe essere presente anche una clausola rescissoria da 25 milioni di euro. Una clausola che l’Inter ha tentato di abbassare, contattando la stessa Lazio in ottica di un futuro assalto. La risposta dei capitolini, però, è stata negativa: Biglia va via solo a determinate condizioni. Adesso è attesa solo l’ufficialità del prolungamento.

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Pulici: “Lazio, servirà ordine per battere la Roma”

Ci siamo il derby è alle porte, stasera Lazio e Roma giocheranno la sfida di ritorno in Coppa Italia. Gli ex giocatori biancocelesti analizzano la gara alla luce del piccolo vantaggio che la Lazio ha conseguito all’andata.

Per discutere di questo evento Felice Pulici è intervenuto ai microfoni di Radio Olympia: “Questa sfida è importantissima perché può valere l’accesso all’Europa oltre al valore stesso della stracittadina. Fermo restando che questa partita sarebbe sentita anche con in palio un trancio di pizza. Alla mia epoca non era facile. Solitamente si muoveva Bob Lovati che poi relazionava Maestrelli. Non c’erano le cassette o i dvd per vedere le gare comodamente da casa come oggi. L’aspetto comune è che si vinceva anche a quel tempo segnando, mettendo la palla in rete”. Sul Derby: “Non è solo una partita di calcio. Incontri gli avversari della tua città con i tifosi che marciano con te per avere un predominio parziale. La Roma è sempre stata un 2/3 della città, la Lazio aveva una bellissima tifoseria ma più limitata dal punto di vista numerico. Nel periodo di Chinaglia si verificò qualcosa di straordinario. Iniziò così un periodo di aggregazione dei giovani, perché senza tifoseria non si va lontano”.

INVITO AI TIFOSI

Contestazione alle spalle: “Faccio un invito ai tifosi di Roma e Lazio di essere ordinati e sereni nell’esprimere la loro passione, in modo da evitare reazioni o focolai che vengono poi ingigantiti”. Via le barriere: “Non si poteva andare avanti così. La società deve mettersi nella condizione di stare a contatto con i tifosi, facendoli sentire protagonisti. La partecipazione sarà così più intensa e importante“.

CONSIGLI AD INZAGHI

“Dobbiamo evidenziare i punti di vantaggio della Lazio. Ha il 2-0. Ha lo 0 della Roma fuori casa. Ha il vantaggio, dovesse finire 2-0, di avere i supplementari col gol in trasferta in canna. I biancocelesti devono essere ordinati e lasciar fare la partita ai giallorossi. Si dice in bocca al lupo anche col derby? Diciamo in becco all’aquila”.

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I riti scaramantici pre-derby di Immobile & Co sono da applausi!

Alzi la mano chi non ha un rito scaramantico prima di una partita importante. Il derby di stasera è una partita fondamentale che non può sfuggire a questa statistica. Anche i giocatori della Lazio sembrano pensarla così e allora vediamo come si stanno preparando alla stracittadina.

Riti e scaramanzie, il derby di Roma è anche questo. Piccoli gesti che a volte diventano vere e proprie tradizioni. Prendiamo ad esempio Felipe Anderson, che dopo il 2-0 rifilato all’andata ha deciso di non mettere più mano ai capelli. Oppure Simone Inzaghi che si toglie il giaccone solamente quando arriva ben vicino alla panchina. Ciro Immobile preferisce ascoltare la musica: la playlist preferita, però, è sconosciuta a tutti, anche alla moglie Jessica. E Lotito? Il patron biancoceleste è solito rifugiarsi in una chiesa del centro di Roma prima di ogni partita serale. Senza dimenticare Marco Parolo: il centrocampista non raggiunge i compagni se prima non ha mangiato il dolcetto preparatogli dalla consorte Caterina.

SCARAMANZIE DELL’ALTRA SPONDA DEL TEVERE

Anche dall’altra parte del Tevere, non mancano le scaramanzie. Uno dei più abitudinari è Daniele De Rossi che, nel momento di entrare in campo, si fa per tre volte il segno della croce prima di battere il cinque ai compagni. Spalletti si affida al rosario che non toglie mai dal collo, Pallotta ha dichiarato di seguire le partite della sua Roma a casa da solo, con un vessillo giallorosso addosso. I più devoti, come Manolas e Bruno Peres, preferiscono affidarsi alle preghiere, mentre Rudiger, che ha un’ossessione per la musica, scarica la tensione ballando negli spogliatoi.

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CALCIOMERCATO – Alario, l’ag: “Alla Lazio piace non poco, ma…”

Che quella per portare Lucas Alario nella Capitale fosse per la Lazio una trattativa molto difficile era una cosa su cui c’erano pochi dubbi, sin da quando la notizia ha iniziato a circolare. Ora, a confermarlo, intervengono anche le parole dell’agente del giocatore.

L’attaccante classe ’92 del River Plate infatti quasi certamente la prossima estate compierà il grande salto dall’Argentina al vecchio continente. Che vesta la maglia della Lazio è un’idea che rischia però di tramontare definitivamente, complice un prezzo del cartellino (18 milioni di euro) al momento fuori portata per le casse biancocelesti. A confermarlo, ai microfoni di ‘Tuttomercatoweb.com’, l’agente del giocatore, Pedro Aldave: “Alario è sicuramente pronto per il salto in Europa. Attualmente è il miglior prospetto del calcio argentino, giovane e comunitario, già nel giro della Nazionale. Che dire di più? Ci sono tante squadre interessate, ogni volta che scende in campo lo seguono osservatori di tutto il mondo. Il River Plate però in questo momento non è disposto a venderlo, l’operazione è molto difficile“. E sull’interesse della Lazio: “Ai biancocelesti piace non poco, questo è indubbio. Sono un club storico e prestigioso, ma la valutazione del suo cartellino è molto importante“.

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De Vrij: “Vi spiego come mi sono ripreso dall’infortunio e come è cambiato il mio modo di giocare”

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È sicuramente il punto più fermo e imprescindibile della difesa della Lazio. Stefan de Vrij non si è lasciato frenare dall’infortunio al ginocchio patito la scorsa stagione, ma è tornato in campo garantendo le solite perfette prestazioni. Proprio di come è riuscito a ritornare in perfetta forma l’olandese ha parlato in un’intervista rilasciata a metronieuws.nl.

Le persone sono sorprese che sto così bene dopo l’infortunio al ginocchio. Lo trovano abbastanza clamoroso, ma per me è normale. Sono cose che al di fuori del campo non devono influenzare, ma vanno trattate da persona matura. Questo ti dà una prospettiva diversa su determinate situazioni. Ho imparato a conoscere meglio me stesso e ora sono più felice. Sono sicuro che, se mi fosse successo due anni fa, non lo avrei affrontato così bene“.

IL SEGRETO

Per fortuna, io sono una persona curiosa. Cerco sempre di migliorare, forse ancora più come persona che come giocatore. Infatti, la vita fuori dal campo si riflette in quella dentro il campo. Ho letto determinate cose e sono venuto in contatto con Bouke de Boer. Lui è il proprietario di un istituto di allenamento mentale in Olanda: si tratta di Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), che aiuta a essere più efficaci nella vita di ogni giorno. Con Bouke mi incontro spesso per discutere di determinate cose. Abbiamo un ottimo rapporto e ho appreso molto da lui. Gli ho mostrato degli aspetti del mio comportamento. Per esempio, per me era molto difficile dire di no. Volevo aiutare tutti, ma ho dovuto imparare a darmi dei limiti. Un atleta professionista a volte deve pensare a se stesso. Naturalmente è necessario trovare un equilibrio tra le due cose”.

IL CALCIO ITALIANO

La Serie A è stata una buona esperienza di apprendimento, è stato uno dei motivi per cui ho deciso nel 2014 di lasciare il Feyenoord per scegliere l’Italia. Questa è la terra dei difensori, il paese delle tattiche. Qui ho potuto migliorare me stesso. La mia più grande qualità? Forse è che so leggere bene determinate situazioni durante la gara. Penso avanti, spesso già so cosa accadrà. È una cosa che ho sempre avuto e che in Italia è molto utile. Io mi sono adattato alla grande”. Poi, sulla nuova tendenza del campionato italiano: “C’è stato un cambiamento: si è verificato nel processo di pensiero degli italiani. Il calcio è diventato molto di più un divertimento. Le gare sono aperte, si segnano più gol. Prima era obbligatorio vincere, il modo non importava, adesso vincere è ancora importante, ma è aumentata anche l’importanza di intrattenere il pubblico“.

TATTICA DA LEADER

Vogliamo costruire e fare un pressing alto, quindi spesso giochiamo con un sacco di spazio alle nostre spalle, perché la difesa rimane avanti. Bisogna comunicare. Io chiamo quando va fatta la pressione e parlo con i miei compagni. Lo faccio per loro e per me stesso, perché voglio evitare guai. Ho imparato questo da Louis van Gaal, che mi ha martellato molto su questa cosa, e poi da Guus Hiddink. Prima pensavo ‘meglio non dire niente, perché devo prima a guardare me stesso’, invece ora sento di poter applaudire o rimproverare i miei compagni perché loro mi ascoltano”.

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