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INTER LAZIO – Ecco i 23 convocati di Inzaghi

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Sono 23 i calciatori convocati dal tecnico biancoceleste Simone Inzaghi in vista della sfida contro l’Inter, in programma questa sera (ore 20:45) allo Stadio ‘Giuseppe Meazza’ di Milano. Di seguito la lista completa, pubblicata sul sito ufficiale della squadra capitolina:

Portieri: Marchetti, Strakosha, Vargic;

Difensori: Basta, Bastos, de Vrij, Hoedt, Patric, Radu, Wallace;

Centrocampisti: Biglia, Cataldi, Felipe Anderson, Luis Alberto, Lulic, Milinkovic, Murgia, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Immobile, Keita, Kishna, Lombardi.

Bertolino: “Lazio esame di maturità per l’Inter. Se i biancocelesti continuano così…”

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Chiudere in bellezza il 2016 con una vittoria con vista sul sogno Champions: questo l’obiettivo di Inter Lazio, che si troveranno di fronte questa sera a ‘San Siro’ nell’anticipo della 18^ giornata di Serie A. Della sfida ha parlato, ai microfoni di Lazio Style Radio, Enrico Bertolino, noto attore tifoso nerazzurro, queste le sue considerazioni.

Sull’importanza della gara per gli uomini di Pioli, reduci da due vittorie consecutive: La Lazio quest’anno ha continuità, ha ottenuto diversi risultati importanti ed è una squadra intercambiabile. Possono fare a meno di alcune pedine e schierarsi in ogni modo con il 4-3-3. Inzaghi ha dato un’impostazione importante, recuperando anche dei talenti che si erano persi per strada. Per questo motivo, la sfida di domani rappresenta un esame di maturità per l’Inter. I nerazzurri si presentano al match con alcune defezioni, come ad esempio la squalifica di Joao Mario. Nonostante ciò, la squadra è composta da tanti elementi e domani bisognerà dimostrare di poter attingere ad una buona panchina. L’Inter fino ad oggi non ha dimostrato d’essere una squadra. L’esempio che mi viene in mente è quello degli Harlem Globetrotters, funamboli del basket che quando venivano messi in campo contro avversari forti andavano in difficoltà. I nerazzurri hanno avuto una partenza buona contro la Juventus, poi hanno offerto altre prestazioni positive prima d’arrivare alla sconfitta contro la Roma. L’Inter ha disputato anche un derby grintoso contro il Milan, nel calcio però contano i punti. Conta se sei nella colonna di destra, o in quella di sinistra della classifica”.

Sui cambiamenti apportati dall’arrivo in panchina del tecnico parmense: Pioli è un lavoratore. Ha sistemato bene la squadra in campo. Chi pensa troppo alla tattica, deve rendersi conto che ormai il calcio di oggi è molto veloce. Il ritmo atletico di una partita è cambiato notevolmente. L’Inter è composta da giocatori che provengono da diversi paesi, ed è importante riprendere bene i calciatori al termine delle varie soste per le Nazionali. Pioli ha preso la squadra proprio al termine di una di queste e ha già svolto un lavoro notevole, rinvigorendo il carattere degli uomini”.

Sul ruolo che giocherà la tattica messa in campo dai due tecnici: Il tecnico dei biancocelesti sarà motivato, vorrà dimostrare quanto ha imparato dallo scorso anno. Spero non lo dimostri proprio domani sera, da interista (ride, ndr). Inzaghi ha accettato una sfida notevole, dopo tutto il caos dell’estate scorsa riguardo l’allenatore. I calciatori hanno bisogno di sapere se c’è qualcuno che comanda. La prima cosa che ho evidenziato, da quando è arrivato Pioli, è che non si deve iniziare già a parlare di Simeone, un altro allenatore che ha avuto nel suo passato esperienze sia nella Lazio che nell’Inter. Bisogna lasciar lavorare in pace l’allenatore, è come se io, che faccio l’attore, andassi sul palcoscenico e vedessi il mio sostituto in platea”.

Sul tipo di gara che potrebbe prospettarsi: Sarà sicuramente una gara inizialmente attenta. Nei primi minuti le due formazioni si rispetteranno, un atteggiamento che potrebbe esser dettato anche dalle condizioni climatiche. Farà freddo e bisognerà dosare gli sforzi per non arrivare sulle gambe nella seconda frazione di gioco. Nei secondi 45 minuti di gioco, invece, conterà la qualità della panchina e i cambi che effettueranno i due tecnici. Mi aspetto una gara non di attesa eccessiva, altrimenti ne risentirebbe lo spettacolo. L’Inter dovrà riuscire ad imporre il suo gioco, in casa lo fa spesso. La Lazio, d’altro canto, è in grado d’imbastire ripartenze importanti con diversi calciatori. Keita, in particolare, è un calciatore al quale i nerazzurri dovranno stare molto attenti. Il senegalese può mettere in crisi la nostra retroguardia che più di una volta si è dimostrata traballante”.

Sui due tridenti, dalla cui incisività dipenderanno molto le sorti della partita: Vincerà la squadra che riuscirà a fare maggior filtro a centrocampo, la formazione che toglierà i rifornimenti al reparto offensivo avversario. Ad un calciatore come Immobile non si può lasciare un metro, soprattutto nei palloni in verticale. L’apporto del centrocampo sarà fondamentale e, in questo senso, la perdita di Joao Mario è importante. Melo poteva essere un’alternativa, ma si è fatto espellere contro il Sassuolo. In quella zona di campo penso che i nerazzurri potrebbero avere delle difficoltà, la Lazio potrebbe approfittarne. La sfida sarà decisa da episodi. Icardi non segna da diverse partite, Perisic ha dimostrato di meritare fiducia. Banega è stato tanto voluto ed ora invece è tanto trascurato, come Kondogbia. Abbiamo un patrimonio in panchina con il quale si potrebbero acquistare due squadre giovanili. A centrocampo la Lazio è messa meglio”.

Sui ricordi che evoca nell’attore il matchA parte il precedente del 5 maggio valido per lo Scudetto, partita alla quale fortunatamente non ho assistito, ricordo di esser andato a vedere un Inter-Lazio di qualche anno fa. La temperatura era di circa -8 gradi. Vincemmo noi per 1-0, una vittoria di misura. Il campo era ghiacciato e sia noi spettatori che i calciatori non vedevano l’ora che finisse la partita. I posticipi andrebbero studiati più attentamente, altrimenti le condizioni climatiche potrebbero condizionare anche il piano tecnico delle sfide”.

Sui traguardi che le due squadre potrebbero raggiungere a fine stagione: Se la squadra biancoceleste continua a giocare così, sicuramente in zona Europa. L’Inter dovrà lottare ancora molto per guadagnarsi la qualificazione ad una competizione europea. Piuttosto che giocare in Europa League come si è fatto quest’anno, preferirei restare fuori dalle coppe per costruire una squadra valida. Sia i nerazzurri che i biancocelesti, però, non mi sembrano formazioni pronte a competere per la Champions League. Ma la Lazio, per come sta giocando, meriterebbe sicuramente un posto in Europa League. Se lo merita anche Inzaghi che ha dimostrato di lavorare con grande umiltà e con una particolare diligenza. Il tecnico piacentino merita rispetto e attenzione per come ha compattato l’ambiente”.

Inter-Lazio: precedenti, statistiche & analisi tecnica

Dopo aver fatto il punto sulla Lazio di Inzaghi, che domani sera (ore 20:45), allo Stadio Meazza, giocherà contro l’Inter dell’ex Stefano Pioli (CLICCA QUI). In attesa del match, andiamo ad analizzare nel dettaglio proprio i prossimi avversari dei biancocelesti:

PRECEDENTI, STATISTICHE & CURIOSITÀ’ –

  • Due mesi senza sconfitta. L’Inter ha fatto di ‘San Siro’ una vera e propria roccaforte. Un castello inespugnabile. Prima con De Boer, ora con Pioli. I nerazzurri non perdono tra le mura amiche dallo scorso 16 ottobre (Inter-Cagliari 1-2): da lì in poi sono arrivate 6 vittorie in altrettante partite (comprese anche quelle di Europa League). A rompere questo trend ci proverà la Lazio di Inzaghi, che farà visita ai nerazzurri nell’anticipo della 18a giornata di A. Appuntamento, quindi, a mercoledì sera (ore 20.45).
  • L’Inter ha perso sei delle ultime nove partite giocate contro la Lazio in Serie A.
  • Tuttavia, negli ultimi 17 incontri a San Siro di A i nerazzurri hanno perso solamente due volte (8V, 7N), entrambe negli ultimi quattro incroci.
  • Un solo pareggio nelle ultime 16 partite tra queste due squadre in campionato: otto successi nerazzurri e sette biancocelesti completano il quadro.
  • L’Inter ha vinto tutte le ultime quattro partite interne di campionato segnando 11 reti nel parziale (2.8 gol a partita di media): non arriva a cinque successi casalinghi consecutivi in A da maggio 2011.
  • Nell’era dei tre punti a vittoria solo due volte la Lazio aveva fatto meglio di questa stagione dopo 17 turni di A: 36 punti nel 2002/03 e 35 nel 1999/2000.
  • Nelle ultime otto giornate di Serie A solo la Juventus (21 punti) ha fatto meglio della Lazio (19 punti, grazie a sei vittorie e un pareggio).
  • La Lazio continua ad avere la migliore difesa nei primi tempi di questo campionato (solo tre gol subiti su 18), mentre l’Inter ha segnato il 68% dei suoi gol (17 su 25) nella ripresa.
  • Grande ex della partita Antonio Candreva, che nelle cinque partite in A con Pioli in panchina ha realizzato tre reti e fornito un assist, dopo aver collezionato sei gare di fila senza partecipazioni a gol.
  • Ciro Immobile è il giocatore che ha sprecato più chiare occasioni da gol in questo campionato (13): dal gol al Sassuolo 24 tiri senza mai segnare per l’attaccante della Lazio.
  • La prima doppietta in Serie A di Felipe Anderson è arrivata a San Siro contro l’Inter: il 21 dicembre del 2014, due anni esatti prima di questo Inter-Lazio.

LA MINACCIA – Sarebbe facile e scontato indicare come minaccia principale il bomber argentino Mauro Icardi, ma riteniamo invece che la più grande minaccia per la retroguardia biancoeleste sia: Antonio Candreva. Il classe ’87 è il grande ex della partita insieme al tecnico Pioli. Avrà la rabbia tipica del partner che si è sentito tradito dalla pesona che amava quindi è facile aspettarsi che, a dispetto dell’anno scorso, dia il 200% in campo. Dice il proverbio: “Il mio nome dovrà essere il suo più dolce ricordo ma anche il suo più grande rimpianto”, questo è in poche parole quello che Antonio staseracercher di tradurre sul campo. Il problema, caro Antonio, è che anche la Lazio stasera cercherà di applicare lo stesso concetto nei tuoi confronti. Anzi…diciamo che sei giù sulla buona strada visto il campionato “vincente” che tu e la tua Inter state facendo. Complimenti…ottima scelta!

INZAGHI VS PIOLI – Sarà il primo confronto diretto tra i due allenatori. Contro i nerazzurri il mister biancoceleste vanta il 2-0 del maggio scorso, mentre da giocatore ha affrontato l’Inter in undici circostanze, collezionando appena un successo, sette pareggi e tre sconfitte. Meglio è andata a livello Primavera con tre vittorie, una gara nulla e una sola sconfitta in cinque incontri. Prima da ex per Stefano Pioli dopo che il parmense ha guidato i romani dall’estate 2014 fino all’aprile 2016. In precedenza l’emiliano aveva affrontato la Lazio sette volte, mettendo insieme un successo, due pari e quattro ko.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Se Inzaghi deve ancora sciogliere i suoi dubbi di modulo per la sfida contro l’Inter, Stefano Pioli non dovrà fare altrettanto. Gli squalificati Felipe Melo e Joao Mario devono essere rimpiazzati e l’idea è quella di far partire dall’inizio Kondogbia e Banega. Ovviamente non ci sarà nemmeno Medel, visto che è infortunato. Viste le assenze, Pioli dovrebbe schierare lo stesso modulo impiegato contro il Sassuolo: Handanovic fra i pali; D’Ambrosio, Murillo, Miranda e Ansaldi in difesa; Brozovic e Kondogbia a fare da cerniera davanti i difensori; Candreva, Banega e Perisic a ridosso di Icardi. Si tratta di un 4-2-3-1 che all’occorrenza può diventare un 3-4-2-1 con l’avanzamento di Ansaldi e l’arretramento di Candreva sulla mediana.

PROBABILE FORMAZIONE – (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Ansaldi; Kondogbia, Brozovic; Candreva, Banega, ; Perisic; Icardi. A disp: Carrizo, Berni, Andreolli, Ranocchia, Santon, Nagatomo, Yao, Kondogbia, Banega, Gnoukouri, Brozovic; Palacio, Biabiany, Eder, Barbosa. All. Stefano Pioli

Indisponibili: Medel, Jovetic
Squalificati: Joao Mario,Felipe Melo
Diffidati: Brozovic

Marco Lanari

La Curva Nord porta bene alla Lazio. Ecco perché…

La Curva Nord porta bene alla Lazio. Non solo perché il tifo biancoeleste è da sempre la sublime spinta emotiva che sta spingendo i ragazzi di Inzaghi sempre più in alto in classifica, questa fortuna la si evince anche da un dato assai curioso e riguarda i calci di rigore.

Quello Ilicic di domenica sera, infatti, è il terzo rigore assegnato sotto la Nord che viene sbagliato dagli avversari: Memushaj in Lazio-Pescara; Borriello in Lazio-Cagliari ed infine appunto Ilicic in Lazio-Fiorentina. Un dato piacevole a cui ci si potrebbe abituare: sarà timore dell’avversario che vede alle spalle di Marchetti uno spettacolo che lascia senza fiato? Oppure è semplice coincidenza? In ogni caso speriamo si continui così. Magari d’ora in poi gli avversari cercheranno di farsi assegnare i caldi di rigore verso la Sud, tanto li ci sono abituati…si scherza, è goliardia.

L’AVVERSARIO DI TURNO – Vincere con l’Inter per vivere un Natale da sogno…

Vittoria con la Fiorentina e altri 2 punti portati a casa. Totale? 34 punti in 17 giornate…chi lo avrebbe mai detto questa estate dopo il caos e la depressione cronica che la vicenda Bielsa aveva creato in tutti noi appena 5 mesi fa eh?! Come cambiano le cose con il tempo…è il bello del calcio, è il bello della vita. Sono bastati pochi mesi a questa Lazio per farsi amare di nuovo. Una squadra da temere, guai a sottovalutarla, macina punti e dispensa gol e bel gioco. Procedere a passo spedito e a fari spenti ha certamente aiutato nel percorso di crescita degli uomini di Inzaghi. Mai come ora questa è la sua squadra e del suo staff. Inzaghino in così poco tempo, aiutato dalla conoscenza ultra decennale di questa realtà, è riuscito a rendere tutto così maledettamente facile. Ora Inzaghi si prepara per incidere il suo nome nella storia: il tecnico della Lazio infatti potrebbe fare il record di punti nel girone d’andata dell’era Lotito. Per ora il migliore è Petkovic, con i suoi 39 punti nel 2012-13. Nei prossimi due impegni la Lazio dovrà affrontare Inter a San Siro e Crotone all’Olimpico, ultima giornata di andata di questo campionato. Per diventare la migliore Lazio alla diciannovesima giornata Inzaghi dovrà fare bottino pieno in entrambe le sfide. Operazione più facile contro i calabresi, mentre l’Inter sembra aver trovato i giusti schemi con l’ex Pioli in panchina. Inzaghi invece ha trovato nell’imprevedibilità tattica e nell’assenza di pedine insostituibili i punti di forza. E pensare che un tempo Inzaghi rubava da Pioli i segreti del mestiere, adesso studia le mosse per annientarlo sul campo. Dovrà magari prendere spunto dalla partita dello scorso anno, quando i biancocelesti espugnarono San Siro con un 2 a 1, in panchina c’era Pioli e la doppietta fu realizzata da Candreva. Due che ora indossano i colori neroazzurri, un motivo in più per una grande prestazione.

MILINKOVIC, L’IMPRESCINDIBILE – Quanto è cresciuto il piccolo-grande Sergej con mister Inzaghi, in questo arco di tempo. Contro i viola è lui a trovare l’assist vincente per Keita, lui a procurarsi il rigore buono per il raddoppio. Un gigante, agile, che nella sfida contro i toscani – grazie alla quale timbra le 50 presenze in biancoceleste – recupera 9 palloni, percorre 12.659 km a una velocità media di 8.2 Km/h, si fa vedere in tutte le parti del campo, pronto a ripiegarsi e coprire o a inserirsi, dare una mano agli attaccanti oppure cercare direttamente il gol. Il serbo è diventato insostituibile. Cambiano i moduli, girano gli uomini, eppure lui c’è sempre a dare peso al centrocampo e, con la continue sortite offensive, a sbloccare le partite più complicate. Ha realizzato 3 gol in stagione sempre come primo marcatore, mettendo in discesa partite molto complicate: in Europa come lui tra i centrocampisti soltanto Khedira ha questi numeri. Di testa le prende tutte, aiuta la difesa, affianca Immobile in attacco come a Genova contro la Samp dove è tornato a fare il trequartista, Milinkovic incarna il prototipo del centrocampista moderno. Sarà uno degli uomini chiave su cui Inzaghi punterà questa sera per battere l’Inter.

QUESTA SERA SERVE IL MIGLIOR CIRO – Gli ultimi gol del 2016. Dopo sei partite di digiuno quella di stasera contro l’Inter potrebbe essere per Ciro Immobile la chance buona. È la prima volta in tutta la sua carriera che l’attaccante di Torre Annunziata vive un’astinenza così lunga. Prima di oggi era rimasto a bocca asciutta per un massimo di cinque match quando indossava la maglia del Torino. Contro Handanovic Ciro potrebbe finalmente sbloccarsi: l’attaccante napoletano lo ha sempre battuto ogni volta che si sono incontrati. 

Dopo questo breve approfondimento ecco l’analisi tecnica dei prossimi avversari dei biancocelesti: l’Inter di Stefano Pioli

Marco Lanari

Keita parla a 360°: tra ricordi, emozioni e record. Sulla KIA…

Un talento sublime che purtroppo si trova con le valige in mano. Le strade di Keita e la Lazio si separeranno presto ma prima di farlo l’ex Barca si racconta ai microfoni di Lazio Style Channel:

Innanzitutto racconta come è nato il Keita calciatore:  “La mia passione per il calcio nasce con gli amici di infanzia, per le strade del mio quartiere. Andai al Barcellona, avevo 9 anni.  Era il posto migliore al mondo per crescere e imparare a giocare. Una volta un signore fermò mio padre dopo avermi visto e gli consigliò di comprarmi delle scarpe nuove perché avrei fatto tanta strada. Aveva ragione…”.

L’AVVENTURA ITALIANAKeita arrivò alla Primavera della Lazio dopo aver spaccato le porte con la maglia del Cornella“Quel prestito in Spagna fu la chiave del mio futuro. Lì ho imparato soprattutto a conoscermi, lì nacque un nuovo Keita. Poi arrivai alla Lazio, vincere lo scudetto con la primavera è stato emozionante, ci prendemmo quello che avevamo perso l’anno prima in finale contro l’Inter. Poco dopo cominciai ad allenarmi con i grandi, dimostrai di poter stare in una squadra del genere. Ederson e il Tata Gonzalez mi aiutarono a inserirmi nello spogliatoio”.

EMOZIONI – L’esordio con la prima squadra arriva il 15 settembre 2013:“Ricordo il debutto, sognavo da tempo quel giorno, per realizzarlo ho fatto tanti sacrifici. Alla prima da titolare in campionato riuscii a segnare contro il Parma, quello resta uno dei miei gol preferiti. Il più bello? Forse quello realizzato al Napoli, ma mi piace molto un altro fatto al Verona su assist di Klose”. C’è una cosa che piace a Keita più di ogni altra: “Ho sempre ammirato i giocatori forti, di qualità come Ronaldinho, Eto’o e Messi che osservavo da piccolo. Per questo amo puntare l’uomo e saltarlo nell’uno contro uno. Se fossi un tifoso pagherei per vedere questo…”. Il 14 sulle spalle  non è in onore di Crujiff“Sono giovane, ricordo soprattutto un altro giocatore con quel numero sulle spalle, si chiama Henry… Ma l’ho scelto perché piace a mio fratello maggiore: era libero, così lo presi subito”.

ALLENATORI –  “Il mio primo tecnico qui è stato Bollini, mi ha insegnato ad avere fame, a non mollare mai, a mettere in campo la rabbia agonistica. Petkovic mi ha dato serenità, mi diceva di rimanere tranquillo. Reja era più simile a Bollini, che intanto era diventato il suo vice. Poi ho imparato da Pioli, mentre Inzaghi mi ricorda Petkovic: mi lascia libero di fare in campo quello che mi riesce meglio”. Due anni fa fa stagione più bella per la squadra: “Con quel campionato riuscimmo a riportare entusiasmo allo stadio. Peccato che dopo non siamo riusciti a passare il turno in Champions. Segnai un gran gol contro il Leverkusen, fu una grande emozione, segnare in una competizione così è sempre bellissimo”.

LA CHAMPIONS SFIORATA – “Con quel campionato riuscimmo a riportare entusiasmo allo stadio. Peccato che dopo non siamo riusciti a passare il turno in Champions. Segnai un gran gol contro il Leverkusen, fu una grande emozione, segnare in una competizione così è sempre bellissimo”.

RECORD – Ho scoperto di essere il giocatore più giovane della storia della Lazio ad aver giocato un derby da titolare. Ad aprile scorso, invece, ho raggiunto le 100 partite con la prima squadra. È un traguardo importante per un giocatore giovane come me”

IL FRATELLO IBOU BALDE“È un ragazzo sveglio, mi somiglia, ci sentiamo spesso, quasi tutti i giorni. Sta crescendo, si trova bene alla Sampdoria”.

KIA –  Infine il tridente delle meraviglie, la KIA (Keita, Immobile, Felipe Anderson): “Mi trovo bene con loro, sono giocatori fenomenali e dei bravi ragazzi. In campo ci capiamo bene. Non sono male neanche con la play station, però io sono molto più forte (ride ndr). Contro Ciro non ho ancora giocato, lo faccio integrare ancora un po’ prima di batterlo. Sennò mi si demoralizza (ride, ndr)…”.

Pancaro su Inter – Lazio: “Sarà una sfida equilibrata anche se…”

L’ex difensore della Lazio, Giuseppe Pancaro, ha detto la sua sul match Inter – Lazio che si giocherà in serata allo stadio San Siro. Queste le sue parole a SportMediaset:

Inzaghi sta facendo davvero un grande lavoro alla Lazio. I biancocelesti giocano bene ed hanno ritrovato anche l’entusiasmo dei loro tifosi. Di contro l’Inter si sta riprendendo grazie a Pioli. I nerazzurri sono una squadra forte e sicuramente puntano alla Champions, anche se sono in netto ritardo al momento. Per me sarà una sfida molto equilibrata anche se potranno pesare le assenze di Joao Mario e Felipe Melo all’Inter. La Lazio ha trovato continuità e sono sicuro che vorrà fare la partita questa sera. Non vedo una squadra favorita tra le due. Per me partono alla pari“.

PRIMAVERA TIM CUP – Disposizioni di sicurezza: tifosi mischiati, solo 1500 i posti disponibili… e gratuiti

Quello che si disputerà domani pomeriggio al ‘Tre Fontane’ alle ore 14 sarà l’unico derby Primavera della stagione. Da quest’anno con la riforma del campionato giovanile, entrata parzialmente in vigore in questo campionato, i criteri per la formazione dei gironi sono cambiati e Lazio e Roma non fanno più parte dello stesso gruppo. Intanto sono state rese note le disposizioni di sicurezza. Nell’impianto giallorosso sarà a disposizione dei sostenitori delle due squadre soltanto la tribuna da 1500 posti (l’unica agibile), settore in cui si troveranno mischiate le due tifoserie. L’ingresso per assistere alla gara è gratuito e, visto i pochi posti disponibili, sarà necessario arrivare in anticipo dato che una volta esauriti non si potrà più accedere all’impianto.

 

Makinwa su Inter-Lazio: “Sono alla pari, sarà un match intenso”

Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, durante la trasmissione “Avanti Lazio”, l’ex attaccante della Lazio e ora agente di Eddy Onazi Stephen Makinwa ha parlato del momento del suo assistito, di quello della squadra di Inzaghi e della sfida contro l’Inter:

“Eddy si trova bene a Istanbul, nonostante quanto sta accadendo, è come se lo immaginava e vuole essere uno che conta. Quando sei uno dei tanti è diverso, era sicuramente quello che cercava. Le parole di elogio verso Inzaghi? Ha molto rispetto e stima per il mister e ogni volta che ha la possibilità lo elogia, gli viene proprio dal cuore. Mi è dispiaciuto quando ha lasciato la Lazio, ma era quello che voleva fare. In futuro, magari, ci sarà l’occasione di rincontrarsi”.

CHE INIZIO –   Sull’ottimo avvio di stagione della squadra di Inzaghi, Makinwa ha confessato: “Non mi aspettavo un avvio così importante, la squadra è veramente forte e ha trovato la giusta convinzione, spero che possa continuare così. Inzaghi? Non mi aspettavo che potesse fare così bene in poco tempo. E’ uno che sa quello che fa. Mi ha stupito la sua capacità di prendere subito in mano la squadra, si è confermato dopo il finale della scorsa stagione”.

INTER – LAZIO – La prossima giornata mette di fronte Lazio e Inter: “La Lazio è una squadra che è convinta delle sue capacità e questo fa la differenza, visto che i risultati stanno arrivando. Dal canto suo Pioli in queste settimane ha fatto bene, sarà un match intenso. Entrambe le compagini vorranno vincere e continuare a fare bene. Se la giocheranno alla pari”.

CAOS KEITA –  In chiusura, Makinwa ha parlato di Keita: “Come si sostituisce Keita? Non lo so, è un giocatore importante per la Lazio e sta giocando con grande continuità. In questo momento non sarà facile farne a meno e vedremo se in sede di mercato faranno qualcosa o punteranno sui giocatori che ci sono in rosa che potrebbero avere un’occasione importante per mettersi in mostra”

Scudetto 1915, l’Avv. Mignogna: “Il 21 Dicembre lo Scudetto Spezzato sarà in libreria, i diritti d’autore saranno devoluti ad Amatrice”

Il libro “Lo Scudetto Spezzato” di Emiliano Foglia e Gian Luca Mignogna, i cui diritti d’autore saranno interamente devoluti al Comune di Amatrice, a partire dal 21 Dicembre 2016 sarà reperibile presso le librerie di Roma, dei Castelli Romani e del Litorale Laziale seguitamente elencate.

 ROMA NORD:

Libreria Feltrinelli, Centro Commerciale Porta di Roma

Libreria Feltrinelli, Viale Libia n. 186
Libreria Pagine di Sport, Via dei Tadolini n. 7/9
     
ROMA CENTRO:
Libreria Feltrinelli, Via Vittorio Emanuele Orlando n. 78/81
Libreira Minerva, Piazza Fiume n. 57
Libreria Borri Books, Stazione Termini – Piazza dei Cinquecento
ROMA SUD:
Libreria Feltrinelli, Centro Commerciale Cinecittà Due
Libreria Feltrinelli, Viale Marconi n. 184/190


CASTELLI ROMANI:

Libreria The Book, Via Giuseppe Garibaldi n. 20 (Genzano)

Libreria Adeia, Corso del Popolo n. 46 (Grottaferrata)

LITORALE LAZIALE:

Libreria Scritti e Manoscritti, Via Ancona n. 180 (Ladispoli)

Libreria Fahrenheit 451, Via Carlo Cattaneo n. 33 (Nettuno).

L’opera, inoltre, risulta in via di ulteriore acquisizione presso le seguenti librerie, ove a breve sarà ulteriormente disponibile:

Libreria Feltrinelli, Piazza Colonna n. 31/35 (Roma)

Libreria Feltrinelli, Largo di Torre Argentina n. 5/a (Roma)

Libreria Feltrinelli, Viale Giulio Cesare n. 88 (Roma)

Libreria Feltrinelli, Via Appia Nuova n. 427 (Roma).

Nei prossimi giorni, infine, la pubblicazione sarà distribuita nelle aree residue della provincia di Roma, a Rieti e provincia, a Viterbo e provincia, a Frosinone e provincia, a Latina e provincia ed in tutte le altre librerie che ne faranno richiesta.

Il volume, peraltro, è già disponibile online sul sito della Goal Book Edizioni, ovvero cliccando direttamente il seguente link:

http://www.goalbookedizioni.it/pubblicazioni/volumi/sport-inchieste/lo-scudetto-spezzato/ 

“Lo Scudetto Spezzato” è un’opera eccezionale sotto il profilo storico/sportivo, che ricostruisce nel dettaglio tutte le vicende connesse con il Campionato Italiano di Calcio 1914/15 e la sua postuma assegnazione d’ufficio. 

In un avvincente e costante intreccio di storia e sport, il testo racconta e ricostruisce i veri accadimenti del Campionato di Prima Categoria 1914/15, attraverso fatti e personaggi di allora, in parallelo con le convulse vicende che precedettero, accompagnarono e susseguirono la “Grande Guerra”. 

La pubblicazione risulta corredata di numerosi documenti, giornali d’epoca e riproduzioni fotografiche, con ampio spazio alla genesi del calcio italiano, alla fondazione della Lazio e del Genoa ed ai loro rispettivi primati sportivi. 

Il testo contiene apposite sezioni dedicate ai caduti del primo conflitto bellico mondiale, senza distinzione alcuna di colori ed appartenenza, nonché allo sviluppo che ebbero le casacche sociali laziali e genoane e gli impianti da gioco italiani. 

Il volume trae spunto dal terremoto del 24 agosto 2016, si conclude con una poesia dedicata a tutte le vittime del sisma e debutta con l’impegno di devolvere al Comune di Amatrice tutti i proventi spettanti per i diritti d’autore, con lo specifico fine di finanziare la realizzazione in loco di un Museo del Football e ridare impulso all’indotto economico del comune reatino e delle zone limitrofe.

Roma, lì 20.12.2016

avv. Gian Luca Mignogna

INTER LAZIO – Ecco la lista dei 23 convocati di Pioli

Sono 23 i giocatori interisti convocati da Stefano Pioli per la sfida contro la Lazio di scena domani sera a San Siro. Ecco la lista completa, in cui non compare il nome di Stevan Jovetic, ancora febbricitante. C’è, invece, Assane Gnoukouri, recupero importante dal punto di vista numerico alla luce dell’emergenza a centrocampo.

Portieri: Handanovic,  Carrizo, 46 Berni;
Difensori: 2 Andreolli, 13 Ranocchia, 15 Ansaldi, 21 Santon, 24 Murillo, 25 Miranda, 33 D’Ambrosio, 55 Nagatomo, 94 Yao; Centrocampisti: 7 Kondogbia, 19 Banega, 27 Gnoukouri, 77 Brozovic;
Attaccanti: 8 Palacio, 9 Icardi, 11 Biabiany, 23 Eder, 44 Perisic, 87 Candreva, 96 Barbosa.

Lazio, la trasferta ti fa bella

Si teme sempre il fattore campo quando si gioca in casa degli avversari. Non la Lazio…anzi, la trasferta ha sempre esaltato i ragazzi di Inzaghi. Secondo una particolare statistiche infatti: se considerassimo soltanto le trasferte la Lazio sarebbe al comando della Serie A. I biancocelesti infatti sono la squadra che fino ad ora ha raccolto più punti fuori dalle mura amiche alla pari con la Juventus ma con più gol fatti dei bianconeri. In otto gare a spasso per l’Italia, Immobile e compagni sono usciti sconfitti soltanto con il Milan a San Siro, raccogliendo un punto a Napoli, Verona e Torino. Merito soprattutto anche dei tanti tifosi che (salvo ingiuste restrizioni) seguono sempre i loro beniamini in trasferta. Al terzo posto ci sono Napoli e Atalanta, poi il Milan, mentre Inter e Fiorentina sarebbero a metà classifica. Ecco la classifica completa, con il numero di partite giocate tra parentesi:

1) Lazio 15 punti (8)
2) Juventus 15 (8)
3) Napoli 14 (8)
4) Atalanta 14 (9)
5) Milan 13 (8)
6) Roma 11 (9)
7) Chievo 10 (8)
8) Udinese 10 (8)
9) Fiorentina 10 (9)
10) Inter 10 (9)
11) Palermo 9 (9)
12) Torino 8 (9)
13) Genoa 7 (8)
14) Bologna 6 (8)
15) Empoli 6 (8)
16) Sampdoria 6 (9)
17) Sassuolo 5 (9)
18) Pescara 4 (8)
19) Cagliari 4 (9)
20) Crotone 1 (9)

Le statistiche non finiscono qui. Un gol ogni 14 minuti e una media punti di 1,88 a partita. Immobile bomber da trasferta con 4 reti siglate, seguito da Keita e Milinkovic con due centri a testa. 14 realizzazioni esterne, ben nove giocatori diversi hanno trovato la via della rete. Dieci invece le volte in cui la Lazio si è fatta bucare. Numeri che mostrano meglio la dimensione in cui questa Lazio si è calata e che fanno ben sperare in quella che mercoledì sarà la prova del nove. A San Siro c’è l’Inter rinvigorita dalla cura Pioli e da un Candreva versione goleador. Due ex attesi, addii con qualche ruggine. Mantenendo lo stesso trend anche in casa la Lazio farebbe un vero e proprio salto di qualità. Ce lo auguriamo tutti per far diventare straordinaria una stagione fino a questo momento fantastica…

La moviola di Lazio-Fiorentina: Irrati voto…

Come già evidenziato dalle pagelle della nostra redazione (Clicca qui), la partita del direttore di gara Irrati nel match di dell’Olimpico tra Lazio e Fiorentina non ha visto gli episodi clamorosi che tanto temevamo alla vigilia. Ciononostante la direzione di gara del fischietto fiorentino (…) non è stata esaltante per questo abbiamo deciso di dargli un voto di poco al di sotto della sufficienza. Vediamo alcuni episodi chiave:

Primo tempo

  • 45’ – Non ha fischiato il fallo su un doppio intervento ai danni di Keita;
  • 48′ – Bravo ad assegnare il calcio di rigore ma non sanziona col giallo la spallata fra Tomovic e Milinkoivc. Il difensore toscano che, già ammonito, doveva essere espulso.

Secondo tempo:

  • 47′ –  Discutibile il rigore concesso alla formazione ospite, fortunatamente ci pensa Marchetti a riparare al torto;
  • 85′ – Nel finale è ben consigliato dall’arbitro di linea, nell’annullare il gol del pareggio alla Fiorentina per un fallo di mano di Sanchez.
  • 90′ Terzo gol della Lazio. Radu in contropiede chiude la partita. La Fiorentina protesta per il contatto dubbio tra Biglia e Zarate da cui nasce l’azione. La sensazione è che l’ex della partita venga toccato, ma si lasci un po’ cadere.

Lazio, ecco i tuoi buoni propositi per il 2017

Con la vittoria per 3 a 1 contro la Fiorentina la Lazio supera anche il penultimo ostacolo di questo 2016 e permette ai suoi tifosi di continuare a sognare. Simonicino ha dato ancora una volta prova della sua bravura tattica vincendo un importantissimo scontro diretto per l’europa. Ora in attesa della partita di mercoledì a Meazza contro l’Inter degli ex Pioli e Candreva i biancocelesti si godono il terzo posto ad un solo punto dai giallorossi di Spalletti. Tuttavia una tiratina di orecchi alla giovane truppa di Inzaghi va fatta. Critiche costruttive ovviamente nessuna polemica fine a sé  stessa, ma un invito a migliorarsi per avere un meraviglioso 2017. Questi i due buoni propositi che la Lazio deve realizzare nel nuovo anno:

  1. Serve una maggiore attenzione nei secondi tempi: la Lazio gestisce benissimo i primi tempi, infatti con soli 3 gol subiti nei primi 45 minuti è la migliore in Europa. Ma i 15 gol subiti nei secondi tempi testimoniano come la Lazio si trasformi nella ripresa, concedendo con eccessiva frequenza il gol agli avversari. Il Ds Tare ha spiegato che non è una questione fisica ma è solo un calo di concentrazione dovuto al fatto che la squadra è giovane e con ampi margini di miglioramento. Sicuramente Inzaghi dovrà lavorare molto su questo aspetto sperando non si ripeti già domani sera contro l’Inter. In conferenza stampa lo ha ribadito: “I numeri bisogna guardarli con attenzione. Ci siamo posti delle domande a riguardo. Dobbiamo crescere con l’attenzione nell’approccio ai secondi tempi, dobbiamo migliorare e farlo già a partire da domani“.
  2. il secondo proposito è strettamente legando al primo: la Lazio deve imparare a chiudere una volta per tutte le partite, anche per salvaguardare i propri tifosi che, da qualche partita, attendono con frenesia ed una bella dose di sofferenza il 90′. Anche Radu lo ha ribadito domenica nel post-partita: “Le vittorie sofferte sono più belle, ma speriamo di soffrire meno la prossima volta”. Con la Fiorentina, infatti, un errore difensivo ha permesso ai ragazzi di Sousa di accorciare le distanze e riaprire una partita che fino a quel momento sembrava chiusa. Per carità la Lazio ha una difesa di gran livello ed è in grado di gestire un vantaggio minimo però sarebbe opportuno cercare di chiudere il match il prima possibile e a riguardo sarà importantissimo che si sblocchi nuovamente il bomber Ciro Immobile.

Detto questo, rinnoviamo i complimenti a mister Inzaghi per il grande lavoro che sta svolgendo con i suoi ragazzi. La sua Lazio è una fonte di gioia costante per i tifosi ed un incubo per chiunque è costretto ad affrontarla in questo momento. Se migliora nei due aspetti scritti sopra potrà fare cose straordinarie e noi non vediamo l’ora di viverle.

Candreva: “Mi trovo bene qui a Milano. Domani avremo bisogno…”

Presente alla Sala Executive di San Siro per partecipare a un evento organizzato dall’Inter per i clienti della Corporate Hospitality, Antonio Candreva, è intervenuto ai microfoni di Inter Channel: “Mi trovo bene qui, mi sono subito integrato e il merito è dell’ambiente. I compagni di squadra mi hanno fatto sentire subito uno di loro. Dobbiamo ancora migliorare tanto. Ritrovarsi con i tifosi, come oggi, è sempre un piacere perchè il loro calore è incredibile. Colgo l’occasione per fare gli auguri a tutti loro, li aspettiamo a San Siro per sostenerci nella gara con la Lazio. Per noi i tifosi sono importanti”.

Beruatto: “Bravo Inzaghi, la Lazio ha una sua identità ma attenti a Pioli che conosce…”

Per parlare della gara di domani sera tra Inter e Lazio è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 l’ex difensore biancoceleste Paolo Beruatto:

“In Inter-Lazio di domani ci sono tante sfide nella sfida. Cambiando squadra, Candreva pensava di avere una classifica diversa e invece guarda la Lazio lì in alto. Per quanto concerne Pioli, quando un tecnico ritrova una squadra dove si è fatto bene, si tira sempre fuori qualcosa in più. Mi aspetto una bella sfida, certamente Pioli sarà leggermente avvantaggiato dal fatto di conoscere bene alcuni elementi della rosa biancoceleste. La Lazio è la vera rivelazione del campionato, se ne parla troppo poco. Sta facendo il miglior campionato di questi ultimi anni. A Inzaghi non interessa essere bello ma fare sempre bottino pieno. I biancocelesti vogliono confermare la bella classifica maturata finora. Pioli sta dando la giusta quadratura all’Inter. I numeri vanno letti nella loro totalità. I tanti gol subiti nella ripresa non sono un problema anche perché i biancocelesti riescono a trovare a loro volta la via del gol con facilità. Inizialmente c’erano tante incognite: ora però la Lazio deve pensare solo alla classifica, la squadra c’è, è competitiva, è una squadra forte ed esprime un buon calcio. Perché non provarci! L’Inter ha tanti buoni giocatori, la fase difensiva è un punto debole: subiscono tante reti e sono spesso in difficoltà. La Lazio a sua volta è forte lì davanti, ha tanti calciatori in grado di decidere la sfida. Inzaghi ha sempre schierato una squadra offensiva ma allo stesso tempo equilibrata, ha tante frecce al suo arco. Lulic titolare nel tridente al posto di Keita potrebbe essere il giusto accorgimento. Sono curioso di vedere se Inzaghi schiererà la difesa a 4 o a 5. Il nostro pacchetto arretrato conosce bene Candreva, i nerazzurri possono poi contare su Icardi, che secondo me è tra gli attaccanti più forti al mondo nei 16 metri. Il tridente è poi completato da Perisic, che è un elemento davvero interessante. La fase difensiva dell’Inter deve ancora migliorare tanto. Vedremo chi tra Inzaghi e Pioli sarà più spregiudicato. Subire solo tre gol nei primi tempi dimostra che la Lazio è squadra, a prescindere dal modulo: ha una sua identità. Magari confermarsi su questi numeri per tutta la stagione. L’Inter ha fuori Felipe Melo, Medel e Joao Mario, ma giocheranno Brozovic, Kondogbia e Banega. Ha un parco giocatori incredibile, staremo a vedere. Tra i biancocelesti tornerà Parolo: è un calciatore fondamentale, sa fare al meglio entrambe le fasi e ha anche il vizietto gol”.

Felipe Anderson: “Ci voleva per tutti un periodo così positivo. Mi godo il momento ma…”

Felipe Anderson è felice. Il giocatore brasiliano, forte della fiducia del tecnico biancoceleste Simone Inzaghi, sta tornando il giocatore che aveva stupito i tifosi laziali e gli addetti ai lavori. Raggiunto dai microfoni di Globoesporte.com Felipe ha dichiarato: “Sto giocando molto, sono contento sia per il minutaggio che sto avendo a disposizione sia che per le ottime prestazioni che la squadra sta facendo. Restiamo concentrati, lavoriamo molto, e i risultati vengono da soli. Per tutti noi era importante tornare a vivere un momento come questo. Io me lo sto godendo ma sono consapevole che se voglio continuare cosi devo proseguire a lavorare sodo restando con i piedi per terra. Mi auguro di continuare su questi livelli e di raggiungere tutti gli obiettivi, sia personali che di squadra”.

Caso Onazi – Concessa una nuova proroga alla Lazio

Prosegue ininterrotta la controversia tra l’ex centrocampista biancoceleste Eddy Onazi, attualmente al Trabzonspor, e la Lazio. A ottobre il giocatore nigeriano ha chiesto alla società biancoceleste di vedersi riconosciute le mensilità di maggio e giugno, periodo antecedente al suo addio. Per mesi tra Onazi e il vecchio club non c’è stato alcun chiarimento e il calciatore si è allora rivolto alla Fifa. La Federazione avrebbe stabilito in un primo momento un termine di tempo entro il quale la Lazio avrebbe dovuto fornire risposte esaudienti. Tale termine era stato fissato a fine novembre ma poi è stato prorogato a metà dicembre. Ma, a quanto riportato dal portale nigeriano omojuwa.com la Fifa avrebbe ora concesso un’ulteriore proroga alla Lazio spostando di nuovo il termine all’11 gennaio 2017.

 

Pioli: “La Lazio sta facendo bene, dovremmo stare attenti”

L’allenatore dell’Inter, Stefano Pioli, ha partecipato alla conferenza stampa prima del match contro la Lazio, analizzando la sua prossima avversaria: “Affrontiamo una squadra che sta facendo bene, noi vogliamo rosicchiare qualche punto alle squadre che sono davanti. Possiamo migliorare, domani sera vogliamo fare bene. La Lazio è attrezzata per lottare per il terzo posto, storicamente fa una stagione buona e l’altra meno, quindi dovremo stare attenti. Sarà una rivale per tutte le squadre che vogliono lottare per questo obiettivo

Poi viene interrogato sul suo passato alla Lazio: “Sono stati due anni intensi, ma voglio pensare solo al presente, che è un grande presente”.

Lazio che stacco! Tra le top in Europa

L’anno passato erano una chimera, quest’anno sono una certezza! I gol da calcio d’angolo sono diventate le armi in più per la Lazio di Inzaghi. Infatti, secondo una classifica stilata da WBA, la squadra biancoceleste è la quarta squadra in Europa per gol da calci d’angolo con 5 segnature, condivide questa posizione con Juventus, Hoffenheim, West Ham, Lille e Valencia. Sorpresa ancora più grande è la capolista di questa speciale classifica, ci si aspetta Real Madrid, Liverpool, Chelsea e invece su tutti svetta (è proprio il caso di dirlo) l’Atalanta di Gasperini che conta ben 9 gol in 17 partite provenienti dalla bandierina. Seguono West Bromwich Albion (7 gol), poi Napoli, Fiorentina, Crystal Palace, Siviglia e Mainz con 6 centri