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Lazio – AAA Cercasi riserve

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La Lazio di Inzaghi, nonostante il brusco stop di San Siro di mercoledì, ha chiuso il 2016 con un bottino di ben 34 punti, bottino che consente ai biancocelesti di issarsi in quarta posizione, a ridosso della zona Champions, in attesa del recupero del Milan impegnato stasera nella Supercoppa Italiana.

La Lazio ha una rosa completa, ma evidentemente solo negli 11 titolari: fino ad ora, numeri alla mano, i biancocelesti hanno dimostrato di non saper reggere l’urto degli avversari oltre i 60′. Come riporta il Corriere dello Sport, poi subentra un calo fisico che condiziona il risultato finale. Causato anche dal tecnico Inzaghi, il quale ha utilizzato in campo con continuità fino ad ora 12 giocatori. Riserve da gettare nella mischia cercasi. Possibilmente nel mercato di gennaio, ormai alle porte. alternative.

IL RETROSCENA – Ecco il significato delle parole di Tare sul contratto di Inzaghi

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Con il nuovo anno, per Simone Inzaghi arriverà anche il sospirato adeguamento: Lotito gliel’ha promesso e, nelle prossime settimane, il tecnico piacentino apporrà, per la gioia di tutti, la sua firma sul nuovo contratto. Il quale – rivela Cittaceleste.it – contiene però al suo interno un particolare di cui nessuno, a parte coloro che lo hanno stipulato ovviamente, è ancora a conoscenza.

Lo scorso luglio, infatti, Simoncino e la Lazio hanno messo nero su bianco per un anno, con opzione automatica, in caso di raggiungimento dell’Europa, di rinnovo non per un solo altro anno, bensì per due, quindi sino al 2019. Ecco dunque spiegate le parole del diesse Tare nel pre-partita con l’Inter:Prolungamento? Inzaghi ha un contratto già lungo con la Lazio. Le modalità non le spiego qui ma è ben blindato perciò non esiste questa situazione”. Il tecnico, che al momento guadagna 400 mila euro, arriverebbe dunque a 500mila, se dovesse centrare la zona Europa League, che lieviterebbero fino a 700mila il prossimo anno in caso di altra qualificazione alla seconda competizione europea. Un aumento che Inzaghi vuole però ottenere subito, e a marzo Lotito lo accontenterà. Sperando che, nel frattempo, qualche regalo sia arrivato anche dal mercato…

CALCIOMERCATO – Torna in auge un vecchio obiettivo per la sostituzione di Keita

Mancano pochi giorni all’avvio della sessione invernale di calciomercato e per la Lazio significa anche riprendere la caccia all’esterno. Tra le priorità dei biancocelesti vi è infatti quella di sostituire Keita, impegnato per tutto il mese in Coppa d’Africa con il suo Senegal, e la fiducia in Luis Alberto ribadita a più riprese dalla società sembra essere soltanto una dichiarazione di facciata. In realtà, è più che probabile che il club capitolino si fiondi sul mercato per acquistare un giocatore di fascia che possa fungere da supporto per Immobile in alternativa a Kishna Lombardi.

L’ultimo circolato è un nome già fortemente in auge nei mesi scorsi dalle parti di Formello, ovvero quello di Alessio Cerci, reduce dal ritorno, avvenuto la settimana scorsa, tra i convocati dell’Atletico Madrid in una gara ufficiale. Per portarselo a casa, però, – riporta Calciomercato.it – la Lazio dovrà battere una folta concorrenza, che conta squadre del calibro di Bologna, Atalanta e Genoa, anch’esse alla ricerca di un esterno con spiccate doti offensive e che avrebbero individuato proprio nell’ex Torino il profilo ideale. Il club felsineo, infatti, ha avuto Verdi assente per diverse settimane, rimpiazzato con risultati non troppo soddisfacenti da Krejci, Rizzo e Mounier, mentre gli orobici potrebbero dover cercare un’alternativa al Papu Gomez, dato da più parti per partente a gennaio. Nuovi sviluppi sono attesi per i prossimi giorni (i biancocelesti torneranno infatti ad allenarsi solo il 29 dicembre), ma non si potrà perdere troppo tempo: l’8 gennaio all’Olimpico contro il Crotone, nella prima gara del 2017, per Simone Inzaghi sarà infatti già emergenza sugli out, viste le assenze, oltre che di Keita, anche degli squalificati Lulic Felipe Anderson.

ULTIM’ORA – Ucciso a Milano l’attentatore di Berlino!

E’ l’attentatore di Berlino, Anis Amri, l’uomo ucciso questa notte nel corso di un conflitto a fuoco con la Polizia a Sesto San Giovanni. Amri era stato fermato dalla Polizia per un controllo in piazza Primo Maggio intorno alle tre della notte scorsa. Secondo quanto appreso dall’Ansa da fonti dell’antiterrorismo milanese, all’intimazione dell’alt, l’attentatore di Berlino non ha esitato: ha estratto la pistola, una calibro 22, e ha iniziato a sparare contro gli agenti, ferendone uno alla spalla, ma è rimasto ucciso nel conflitto a fuoco.  L’identificazione dell’uomo ucciso a Sesto San Giovanni come Amis Amri, il killer di Berlino, è arrivata sia dai tratti somatici sia dalla comparazione delle impronte. Prima di morire l’uomo avrebbe urlato Allah akbar.
Dagli accertamenti dalla Digos, coordinati dal capo dell’antiterrorismo milanese Alberto Nobili, Anis Amri, il killer di Berlino, è arrivato in Italia dalla Francia, in particolare da Chambery, in Savoia, da dove ha raggiunto Torino. Dal capoluogo piemontese ha preso poi un treno per Milano dove è arrivato attorno al’una di notte. Infine dalla Stazione Centrale si è spostato a Sesto san Giovanni dove attorno alle 4 ha incrociato i due agenti della volante che poi, durante una sparatoria, lo hanno ucciso. «Se c’è un controllo elevato del territorio che consente, nell’imminenza dell’ingresso nel nostro paese di una persona che è stata in fuga, di identificarlo e neutralizzarlo, vuol dire che c’è un sistema capace di funzionare. L’Italia è grata a questi due poliziotti che hanno reso un servizio straordinario alla comunità”: ha detto il ministro dell’Interno, Marco Minniti, parlando dei due poliziotti agenti dell’uccisione del killer di Berlino, Cristian Movio e Luca Scatà. Minniti ha spiegato che sono state tempestivamente informate le autorità tedesche.

MERCATO – Manchester United: scelto il difensore per Mou ma non è de Vrij…

A lungo cercato dal Milan, dalla Juventus e dall’InterVictor Lindelof  è molto vicino allo United per circa 45 milioni di euro. Il difensore svedese – come riporta “Il Messaggero” è uno storico obiettivo del tecnico Mourinho, che ha approfittato della mediazione dell’ex compagno di Nazionale Ibrahimovic e dei contatti del suo agente Jorge Mendes, per strappare il 22enne all’agguerrita concorrenza. Da giorni la stampa portoghese definisce l’affare concluso, mentre in un’intervista al giornale ‘Aftonbladet‘ l’agente del calciatore classe ’94, Hasan Cetinkaya, ha preferito usare un pizzico di cautela: “C’è un’offerta sul tavolo, ne parlerò con la società e il mio assistito. Ha un ruolo importante al Benfica, bisogna pensare a quello che è meglio per lui“. Sospiro di sollievo in casa Lazio visto l’interessamento dei Red Devils in questi mesi per de Vrij. L’olandese rimarrà nella Capitale.

Spalletti e le continue provocazioni: “Lulic salta solo il Crotone? No anche…”

4 dicembre, dichiarazioni post gara di Lulic su Rudiger: dopo quasi 20 giorni dall’accaduto, ieri, è arrivata la sentenza della Figc che ha sanzionato il bosniaco con 20 giorni di squalifica. A livello calcistico significa che il bosniaco dovrà saltare solo la partita dell’8 Gennaio contro il Crotone all’Olimpico.

In merito alla squalifica ha parlato anche il tecnico giallorosso Luciano Spalletti che, attraverso i microfoni di Mediaset Premium, ha usato la solita “simpatia” per lanciare l’ennesima provocazione al mondo laziale: “Una sola giornata di squalifica per Lulic? Ma no, salta tre incontri: Santo Stefano, San Silvestro e il Crotone”.
Meno male per lui che il derby lo ha vinto altrimenti si sarebbe potuto pensare che stesse “rosicando“.

Cruciani a Lotito: “Compraci un portiere”. Poi ironizza sulla squalifica di Lulic

Senza peli sulla linga, come sempre, Cruciani ha commentato la partita della Lazio contro l’Inter e la squalifica inflitta a Lulic. Queste le sue parole a Radio Incontro Olympia:

Ieri sera ho detto a un mio collega che avremmo perso, e pure male. Così è stato. Purtroppo ci sta, anche la Juve perde le partite 3-0. La Lazio non esce ridimensionata, ma non arriverà tra le prime tre. Per l’Europa League può lottare tranquillamente. La squalifica a Lulic? E’ una grande buffonata. Secondo me dire str*** è un’offesa. La frase è offensiva solo per Lulic, ma non è una frase offensiva. Io non concordo con la decisione presa. Mi pare un compromesso che sicuramente è vantaggioso per la Lazio, ma che non ha senso. Dal mercato mi aspetto un portiere. Non ho niente contro Marchetti, ma vorrei un portiere più solido. La squadra comunque va bene così, mi sembra tra l’altro che il rapporto tra Lotito e la tifoseria sia migliorato. Gli chiedo soltanto di riallacciare completamente il rapporto con i tifosi“.

Ranking FIFA: l’Italia chiude il 2016 al sedicesimo posto, in testa l’Argentina

Nessuna novità nelle prime 20 posizioni del Ranking FIFA, con l’Italia che chiude i 2016 al 16° posto in una classifica guidata dall’Argentina davanti a Brasile e Germania. Il prossimo Ranking FIFA verrà pubblicato il 12 gennaio. Gli azzurri non riescono a risalire nonostante gli ultimi risultati relativi alla vittoria contro il Lichtenstein e il pareggio in amichevole contro la Germania.

Le prime 20 posizioni del Ranking FIFA

1)    Argentina 1634 punti (-)
2)    Brasile 1544 (-)
3)    Germania 1433 (-)
4)    Cile 1404 (-)
5)    Belgio 1368 (-)
6)    Colombia 1345 (-)
7)    Francia 1305 (-)
8)    Portogallo 1229 (-)
9)    Uruguay 1187 (-)
10)    Spagna 1166 (-)
11)    Svizzera 1129 (-)
12)    Galles 1121 (-)
13)    Inghilterra 114 (-)
14)    Croazia 1103 (-)
15)    Polonia 1087 (-)
16)    ITALIA 1083 (-)
17)    Costa Rica (1041 (-)
18)    Messico 1012 (-)
19)    Perù 965 (-)
20)    Ecuador 890 (-)

Caso Lulic, l’ avv. Gentile: “Esclusa la natura discriminatoria. In realtà voleva dire che…”

AGGIORNAMENTO DEL 23/12 ORE 9:00 – L’avvocato della Lazio Gian Michele Gentile è intervenuto anche a Radio Incontro Olympia per ribadire alcuni concetti: “Abbiamo trovato un clima sereno, il ragazzo è stato disponibile a valutare le sue dichiarazioni. E’ stata esclusa la natura discriminatoria, abbiamo concordato con la procura una sanzione che andasse bene a tutte e due le parti. Un cattivo esempio? 20 giorni sono 20 giorni. Se ne sentono tante a livello politico, la sua è stata una reazione scomposta, ma non razzista. Le parole di Lulic sono state fraintese, intendeva solo dire che Rudiger non era nessuno, e adesso che è un calciatore si sente importante. L’amicizia tra Lotito e Pecoraro? Il patteggiamento è stato mandato al Coni, ed è stato accettato. non c’è nessun favoritismo”.

AGGIORNAMENTO ORE 18:35 – Per far luce sulla vicenda, la redazione de lalaziosiamonoi ha contattato l’Avv. Gentile. Ecco le sue parole: “È stato fatto un patteggiamento, quindi l’abbiamo concordato con la procura. È una sanzione concordata tra le parti, per cui piuttosto che andare al deferimento e fare il processo abbiamo preferito chiuderla in questo modo. La sanzione è di 20 giorni a partire da oggi, per cui (in chiave campionato, ndr) salterà soltanto la gara contro il Crotone. Per la Lazio invece c’è stata un’archiviazione, perché la società ha immediatamente preso le distanze da queste dichiarazioni, chiedendo scusa e quindi ha ottenuto l’esimente dell’intervento immediato”.

AGGIORNAMENTO ORE 18:20 – Alla fine la squalifica è arrivata ma almeno il danno sarà minimo. Infatti lo stop di 20 giorni (e anche un’ammenda da 10 mila euro) per le dichiarazioni offensive nei confronti di Rudiger nel post derby, impediranno l’utilizzo di Lulic solamente per la la sfida con il Crotone. Ecco il comunicato: “Rilevata l’istanza di patteggiamento concordata tra le parti, il calciatore della Lazio Senad Lulic è stato sanzionato con una squalifica di 20 giorni e con un’ammenda di 10mila euro per le dichiarazioni lesive ed offensive nei confronti del giocatore della Roma Antonio Rudiger rilasciate al termine della gara Lazio-Roma dello scorso 4 dicembre“. Secondo quanto riportato pochi secondi fa da Sky sport, la Figc ha preso una decisione in merito alle dichiarazioni di Senad Lulic contro Rudiger. Il giocatore biancoceleste è stato sanzionato con 20 giorni di squalifica. Seguiranno eventuali aggiornamenti…

FOTO – Il Torino ricorda la Chapecoense

In occasione del match di Serie A tra Torino e Genoa, la curva granata si è resa protagonista di un bellissimo gesto. E’ stata ricordata la Chapecoense, squadra brasiliana vittima del disastro aereo. Di seguito le foto apparse ieri sera allo stadio:

PRIMAVERA – Squalifiche pesanti dopo il derby

La debacle nel derby, è costata molto cara alla Lazio Primavera. Infatti è arrivato il temutissimo verdetto da parte del giudice sportivo. Queste le decisioni:

Madiu Bari, è stato squalificato per quattro turni “per avere, al termine della gara, rivolto nei confronti del Direttore di gara espressioni ingiuriose e per avere inoltre, dopo essersi recato verso il settore dei sostenitori della squadra avversaria, rivolto gesti provocatori verso tali sostenitori e lanciato una borraccia piena d’acqua”.

Una giornata per Alessandro Rossi, espulso per fallo grave di giuoco”

Agostinelli cinico: “Lazio da Europa League. Inutile pensare alla Champions”

Andrea Agostinelli a Radiosei ha commentato la sconfitta della Lazio a San Siro contro l’Inter: “C’è stata una Lazio diversa tra primo e secondo tempo. Non so cosa succede nell’intervallo, forse inconsciamente i biancocelesti si sentono appagati del buon primo tempo e mollano la presa. La Lazio è stata brava nel primo tempo con un grande Felipe Anderson. Però poi dopo il gol di Banega serviva subito una reazione. La squadra non riesce a trovare la forza contro le grandi per vincere, per fortuna sta facendo punti con le medio-piccole ma non è detto che vincerai sempre. L’Inter è un’avversaria per l’Europa, ha giovato del cambio d’allenatore anche perché Pioli conosce molto bene il campionato italiano”.

Agostinelli  difende la squadra di Inzaghi: “Ci può stare di non vincere contro una big, però la Lazio ha fatto un gran primo tempo, forse il più bello in questa stagione, ha sbagliato il secondo tempo ed è stata castigata eccessivamente. E’ presto per mollare la presa, il campionato è ancora lungo. Giusto criticare la squadra dopo un 3 a 0 ma cerchiamo di vedere anche il bicchiere mezzo pieno. Il salto di qualità non è arrivato ieri ma arriverà. La Lazio deve lottare per l’Europa League e basta, ma non sarà facile perché la concorrenza è tanta. Inutile illuderci della Champions League. Juve e Napoli sono superiori a tutte, la Roma può arrivare terza ma se dovesse perdere stasera si complicherebbe tutto. Ci metto anche le milanesi per la corsa al terzo posto. Non ho mai creduto alla Lazio terza, la rosa è inferiore alle altre”.

SERIE A – Gara rocambolesca tra Fiorentina e Napoli. Bene il Toro, altro rigore per la Roma

Breve cronaca e risultati di tutte le gare della 18^ giornata di serie A Tim. All’appello mancano Crotone Juventus e Bologna Milan che sono state posticipate in virtù della finale di Supercoppa tra Juventus e Milan che si giocherà domani sera.

SAMPDORIA UDINESE 0-0

Finisce senza reti la gara della 18ª giornata di Serie A tra Sampdoria e Udinese. Al “Ferraris”, le squadre di Giampaolo e Delneri mettono in campo grande agonismo, ma faticano a rendersi pericolose. Ad entrambe, comunque, va bene così: i blucerchiati interrompono la serie di due k.o. consecutivi, mentre i friulani portano a quattro il numero di partite senza sconfitte di fila.

TORINO GENOA 1-0

Vittoria sofferta e preziosa per il Torino, che nella 18ª giornata di Serie A batte 1-0 il Genoa e consolida il 9° posto in classifica a quota 28 punti. I rossoblù, invece, restano a 23. Il match-winner, ancora una volta, è Andrea Belotti: dopo un primo tempo non brillante dei granata, l’azzurro corregge in rete una punizione in avvio di ripresa. Nel finale di gara, Juric inserisce Pellegri: il ragazzo debutta in A a 15 anni e 281 giorni, battendo il record di precocità di Amadei.

ROMA CHIEVO 3-1

La Roma riparte dopo il k.o. contro la Juve. Ma il Chievo, all’Olimpico, si dimostra tutto tranne che arrendevole. La notizia è il ritorno del Faraone. El Shaarawy si sblocca dopo 6 partite: suo il gol nel primo tempo che riporta la Roma in parità dopo la rete di De Guzman. Suoi gli spunti più spettacolari ed efficaci dei giallorossi. I 3 punti arrivano nel secondo tempo grazie a una zampata in area di Dzeko (il bosniaco era a secco da tre partite). E a un gol su rigore di Perotti al 91′. Roma rimane salda al secondo posto.

FIORENTINA NAPOLI 3-3

Grande partita al Franchi, dove la Fiorentina pareggia col Napoli 3-3. Uomo partita Federico Bernardeschi, autore di una doppietta e dell’assist a Mauro Zarate, entrato da poco. Per il Napoli gol di Insigne (un capolavoro) e Mertens, con cui Sarri si era portato in vantaggio per due volte. Al 94′ l’episodio chiave, col rigore segnato dal neo-entrato Gabbiadini per fallo di Salcedo su Mertens.

CAGLIARI SASSUOLO 4-3

Dopo essersi illusi con il gol iniziale di Sau, i sardi si sono fatti infilare tre volte dagli emiliani a cavallo dell’intervallo. Dopo le reti di Adjapong e Pellegrini (espulso pochi secondi dopo il gol), il rigore di Acerbi al 58′ sembrava ufficializzare la crisi del Cagliari che però ha reagito subito con la rete di Borriello e poi ha completato l’impresa grazie alla doppietta di Farias. Per il Sassuolo si tratta della terza sconfitta consecutiva, la settimana nelle ultime 9 giornate. Il Cagliari invece blinda la panchina di Rastelli e sale a quota 23 punti in classifica.

PALERMO PESCARA 1-1

Potevano essere cinque giorni da ricordare. Il Palermo dopo la pazza rimonta di Marassi contro il Genoa si fa riprendere proprio sul più bello contro il Pescara e butta al vento l’occasione di vincere in casa lo scontro salvezza. Al destro all’incrocio di Quaison nel primo tempo risponde il rigore di Biraghi nel recupero della ripresa. Poco prima anche un gol regolare annullato agli abruzzesi, che porpriio a un passo dalla fine hanno rischiato il colpaccio con un miracolo di Posavec che ha negato la gioia a Memushaj

Almeyda tira le orecchie alla Lazio: “I derby si giocano in un altro modo”. Poi su Bielsa e Inzaghi…

Matias Almeyda è tornato a parlare del caso Bielsa che ha monopolizzato l’attenzione mediatica questa estate: “Nutro grande affetto per Marcelo Bielsa. Non sono stato io a convincerlo a non andare alla Lazio. Mi dispiace non sia arrivato, e non è vero neanche che gli abbia suggerito di andare ad allenare la nazionale messicana. Mi ispiro a lui nel modo di fare allenamenti, ma cerco di perfezionare il mio stile di calcio. Nessuno è uguale ad un altro”.

Almeyda a Radio Incontro Olympia ha parlato del suo ex compagno di squadra, oggi allenatore biancoceleste:Ora alla Lazio c’è Simone. Mi fa molto piacere che stia facendo bene. È un bravissimo ragazzo e si sta dimostrando all’altezza. Se rosico per lui? No dai, non so come lavora. Ora è un’altra Lazio e al di là della sconfitta di ieri sta ottenendo buoni risultati. Nessuno pensava che io potessi diventare allenatore, così come nessuno lo pensava su Inzaghi. Lui è rimasto tranquillo in panchina così com’era da giocatore. Di questa Lazio mi piace il fatto che non aspetta molto l’avversario. Cerca subito di essere protagonista, di fare gol e ha molta grinta. I biancocelesti devono però tornare ai livelli di quando giocavo io e dominare in qualsiasi campo. Imprenditori messicani? La Lazio costa tanto! Lotito? Non lo conosco”.

Su Biglia, Anderson e Keita: Lucas è un centrocampista più difensivo che offensivo. Sta facendo bene, mi sembra un giocatore intelligente e per quello che ha fatto in carriera deve essere il leader di questa squadra. Il carattere? Ognuno è diverso, i paragoni con noi argentini dello scudetto non aiutano. Il nostro era un livello molto alto per cui era più facile esprimersi. Felipe Anderson? Potrebbe essere un crack ma deve crescere ancora. Keita anche, ma è difficile parlare dal di fuori, devi allenarli per conoscerli. Io non sono un commentatore radiofonico”.

Sul derby: Per noi quella maglia era una seconda pelle, la Lazio era la nostra casa, un sentimento forte. I derby si giocano in un’altra maniera. È la festa del calcio, devi lasciare tutto in campo, devi dare l’anima e i tifosi vogliono identificarsi con i calciatori che giocano. È una gara che c’è solo due volte l’anno, devi dare tutto. Vorrei tornare un giorno, mi piacerebbe molto. Mia figlia Sofia è nata in Italia per cui ho un sentimento enorme per questo paese. Mi sono allontanato negli anni, ma il cuore è lì. Dove può arrivare la Lazio? Il posto che occupa è giusto. E se continua a mantenere questo livello calcistico può ottenere anche qualcosina in più. Scudetto? La Juve è più forte. Inter e Milan non sono più quelle di qualche anno fa. La Roma è forte ma vincerà la Juventus. Auguro alla Lazio di vincere ancora e arrivare in alto… e magari che qualcuno che mi chiami così vengo ad allenarla io”.

Altro che Dzeko! Di Livio consiglia Immobile: “Farebbe comodo alla Roma”

Intervenuto su Tele Radio Stereo, l’ex ala di Fiorentina e Juventus, Angelo Di Livio ha consigliato alla Roma un giocatore biancoceleste: Della Lazio porterei alla Roma un giocatore su tutti: Ciro Immobile. Lo ritengo un grande attaccante, farebbe molto comodo ai giallorossi in certi momenti”. 

VIDEO – Gabigol, la sua rabona in Inter Lazio scatena l’ironia del web

Nella serata di ieri c’è stata gloria proprio per tutti al Meazza nella roboante vittoria dell’Inter contro la Lazio per 3 a 0. Anche per Gabigol che ha sfruttato i 10 minuti concessogli da Pioli per mettere in mostra le sue qualità. Sul finale di partita il brasiliano si è anche concesso il lusso di una rabona che ha scatenato l’ironia del web, ma anche qualcuno che ha apprezzato la personalità dell’attaccante. Ecco i tweet più simpatici.

Milinkovic-Savic, questa volta i complimenti arrivano da un ex campione laziale

Milinkovic-Savic non è più una sorpresa. Il giocatore serbo è cresciuto tantissimo all’ombra di Inzaghi raccogliendo consensi da tutte le parti. Questa volta, però, i complimenti sono speciali perché arrivano da un campione. Il grande ex Dejan Stankovic ha così parlato del giovane centrocampista laziale a Inter Channel: “Milinkovic-Savic è arrivato l’anno corso, è in gamba e intelligente, ha sfruttato lo scorso anno per imparare come si sta in serie A ed in Italia e si vede quest’anno la differenza, è sempre titolare, Inzaghi lo fa giocare sempre, fa inserimenti, è pericoloso, fa gol di testa, di piede, sarà molto importante per la Lazio  per la nazionale serba”.

La moviola di Inter-Lazio: Mazzoleni troppo fuori fase…

Se i biancocelesti sono da criticare per l’insufficiente prestazione di Milano che ha portato un sonoro 3-0 decisamente non è da meno la direzione del direttore di gara Mazzoleni. Se infatti l’arbitraggio all’inglese fischietto bergamasco è stato complessivamente positivo, nella ripresa invece si dimostra molto fuori fase. Mancano infatti due rigori, uno per parte: il contrasto di Biglia su Icardi e quello insensato di D’Ambrosio su Parolo meritavano il penalty. Entrambi gli episodi sono stati ignorati dal direttore di gara. La sconfitta dei biancocelesti non è sicuramente causa dell’arbitraggio, ma nel secondo tempo di Mazzoleni regna soprattutto la confusione. In ogni caso nessuna scusa, la Lazio ha perso la partita da sola, ancora per colpa di un calo di concentrazione nel secondo tempo. Su questo Inzaghi dovrà lavorare molto. Resta comunque positivo il campionato fatto fino ad ora dei ragazzi di Inzaghi. Andiamo però ad analizzare gli episodi chiave del match:

Primo tempo, poco e nulla da segnalare nella prima frazione di gara, il fischietto di Bergamo concede un paio di punizioni di troppo all’Inter sulla trequarti:

  •  26′ – non fede il fallo di mano di D’Ambrosio nel tentativo di stoppare il pallone e da quello stop si svilupperà l’azione che al 27′ porterà l’assegnazione di un inesistente calcio di punizione all’ex Candreva: sanzionato un fallo inesistente di Patric su Candreva, che si lascia cadere nel più plateale dei tuffi.
  • 30’ – Ancora Patric e Candreva protagonisti. Stavolta è l’italiano a commettere fallo. In un contrasto aereo l’ex esterno biancoceleste alza il ginocchio colpendo lo spagnolo sul fondo schiena. Intervento duro che Mazzoleni sanziona giustamente con il calcio di punizione:ma non si vede nessun cartellino giallo
  • 42‘ – D’Ambrosio colpisce Lulic in faccia con una manata durante un contrasto di gioco: l’intervento era da sanzionare, l’arbitro lascia correre.

Secondo tempo:

  • 49’ – Felipe Anderson va via bene sulla destra e viene fermato in area da Miranda. Il difensore interista alza leggermente le braccia, toccando il petto dell’esterno laziale. Non sembrano esserci gli estremi per il calcio di rigore.
  • 57’ – Arriva il primo ammonito del match. Si tratta di Ansaldi per un intervento in ritardo su Felipe Anderson che si avviava verso la trequarti nerazzurra.
  • 58’ – Giallo anche per la Lazio. È proprio Anderson ha finire sul taccuino di Mazzoleni, per un intervento scomposto su Perisic. Il brasiliano era diffidato, salterà il match casalingo contro il Crotone.
  • 61’ – Contatto de Vrij-Icardi nell’area di rigore della Lazio. Il difensore olandese sbilancia il centravanti nerazzurro che tiene il pallone in gioco e poi cade a fondo campo. Episodio dubbio che Mazzoleni non sanziona con la massima punizione.
  • 69′, stavolta il rigore mancato è per la Lazio: D’Ambrosio frana su Parolo con eccesso di foga, colpendo sì la sfera ma travolgendo il centrocampista biancoceleste. Mazzoleni lascia ancora correre, provocando il disappunto di mister Inzaghi.

Ribadiamo: tutti episodi, che non condizionano la gara. La Lazio ha perso per colpa sua la gara. Per onestà intellettuale però è giusto evidenziare gli errori.

 

 

 

 

Capodanno a Roma: ecco l’ordinanza del sindaco contro i fuochi d’artificio

Il tema dei botti e dei fuochi d’artificio la notte di capodanno ha sempre diviso i cittadini. C’è da un lato il fronte di coloro che lo ritengono il giusto mezzo per festeggiare l’arrivo del nuovo anno dall’altro lato c’è il fronte di chi lo ritiene ormai un metodo di festeggiamento superato, buono solo per provocare feriti – vedi gli incoscienti che puntualmente la notte del veglione si ritrovano al pronto soccorso con mani, o dita mozzate o con un occhio lesionato – o per spaventare inutilmente persone e/o animali. Beh, per quest’ultimi, grazie ad un’ordinanza firmata dalla Sindaca Virginia Raggi, c’è una piacevole novità. Il provvedimento amministrativo recita infatti che: “Dal 29 dicembre fino alla mezzanotte del 1° gennaio nel territorio di Roma capitale è disposto il divieto assoluto di usare materiale esplodente, fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e altri simili artifici pirotecnici e in genere artifici contenenti miscele detonanti ed esplodenti“.

Classifica anno solare 2016 – Lazio ai piedi dal podio

Anche il 2016 si avvia alla conclusione. Un anno non certo ricco di soddisfazioni per i colori biancocelesti. Iniziato tra mille problemi culminati ad aprile con l’esonero di Pioli pian piano è andato a migliorare grazie ai risultati conseguiti dalla Lazio con il nuovo tecnico Simone Inzaghi. Durante l’anno solare i punti raccolti dalla squadra biancoceleste sono stati 65 e tale punteggio l’ha porata a piazzarsi in quarta posizione nella classifica generale. Prima assoluta la Juventus che ha raggiunto la cifra tonda di 100 punti. In seconda posizione la Roma a quota 86 e al terzo posto il Napoli con 81. Di seguito la classifica parziale (mancano le gare di questa sera) dell’anno 2016:

Juventus 100
Roma 86
Napoli 81
Lazio 65
Milan 62
Inter 61
Fiorentina 55
Genoa 53
Atalanta 53
Chievo 53
Sassuolo 50
Torino 47
Bologna 43
Sampdoria 42
Udinese 42
Empoli 33
Palermo 30.