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MERCATO – Djorjdevic: il Lione vuole stringere i tempi ma Lotito…

Il Lione ha scelto. E’ Filip Djordjevic la punta ideale da affiancare a Lacazette, per questo lo ha messo in cima ad una lista della spesa.  Il club di Ligue 1 – sostiene il portale francese Foot01.com – starebbe insistendo per avere l’attaccante della Lazio, nonostante la valutazione di 15 milioni fatta da Lotito. Una cifra elevata che, inevitabilmente, ha spaventato i transalpini e tutti coloro che, nei giorni scorsi, avevano manifestato interesse per il centravanti serbo. Sicuramente la valutazione data dai biancocelesti va oltre il budget della società del Rodano, anche se dai media transalpini filtra un certo ottimismo sulla buona riuscita della trattativa.  Bisogna però stringere i tempi. Il Lione non ha intenzione di trascinare la trattativa troppo per le lunghe. Per questo, se la Lazio non dovesse abbassare il prezzo del proprio tesserato, i dirigenti dell’OL virerebbero su Vela del Real Sociedad.

 

 

Lazio-El Ghazi: si può fare! Ecco la richiesta dell’Ajax…

Ci siamo. Domani aprirà ufficialmente la sessione invernale di mercato. Le squadre di Serie A cercheranno di colmare le lacune che i rispettivi organici hanno evidenziato in questi prime giornate di mercato. Tra queste dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) esserci la Lazio o almeno è quello che i tifosi biancocelesti si augurano i tifosi biancocelesti alla luce delle parole rilasciate poco meno di 2 settimane fa dal Ds Tare: “Simone è giovane, ha tanto entusiasmo e questo entusiasmo dobbiamo essere bravi ad accompagnarlo”. Secondo l’edizione odierna de “Il corriere dello sport” il Ds starebbe passando (finalmente) ai fatti: vi avevamo parlato 2 giorni fa di un incontro a Dubai tra Tare e Jorge Mendes, in cui, si è parlato di Anwar El Ghazi. Esterno destro offensivo, seconda punta nonostante i centonovanta centimetri. Mendes ha lasciato aperto più di uno spiraglio. L’Ajax, ha fatto sapere il procuratore portoghese, può lasciar partire il giocatore in prestito con riscatto obbligatorio fissato a 8 milioni. Una modalità interessante ma sopratutto un prezzo ottimo per uno del suo talento. Ciò potrebbe convincere la dirigenza capitolina a portare ad intavolare subito una trattativa, senza aspettare l’estate. Attenzione però ai cugini giallorossi, anche loro in passato interessati al giocatore. Il 21enne tutto dribbling e stazza sarebbe sicuramente il sostituto ideale di Keita, che Mendes – su mandato biancoceleste – sta provando a sistemare allo United.

L’ERBA DEL VICINO – Per gli auguri 2017 “Er Pupone” c’è, ma i tifosi criticano lo stesso

Non si placa in casa Roma la polemcia per l’esclusione di Totti dalla locandina di auguri per il Natale appena passato. Dopo gli innumerevoli commenti di astio da parte dei tifosi contro la società, quest’ultima ha cercato di rimediare in qualche modo. Ed ecco la locandina di buon 2017 con al centro il volto di Totti. Ma cioò non è bastato.

E’ iniziato un tutti contro tutti tra i tifosi “daa maggica” con chi si domanda “ed ora che non c’è Spalletti in foto i tifosotti non criticano” contro i sudditi del Cappetano: “Siete ridicoli, Totti andava messo sempre, via Pallotta, via Baldissoni“. Insomma, come la metti la metti, ai cuginetti non sta bene mai niente. Nel frattempo noi, dall’altro lato del Tevere, vi guardiamo divertiti. Buon anno.

D’Amato: “La Lazio dovrà ripartire dimenticando l’Inter. Inzaghi ha dato una fisionomia alla squadra”

Vito D’Amato, ex attaccante biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel:

Ricordo il Roma-Lazio del 10 ottobre del 1965, questa è una di quelle partite che non si dimenticano. Il gol nel derby ha un sapore particolare anche se in quella circostanza non c’erano tanti tifosi biancocelesti. C’erano invece l’anno dopo, in Lazio-Inter, lo stadio era strapieno. I nerazzurri erano la squadra più forte del mondo ma noi vincemmo anche grazie al mio gol. Questo, oltre al derby, sono grandissimi momenti. Non ho segnato tanto nella mia carriera però delle 26 marcature, 24 sono tutte pesanti perché decisivi. Certe partite rimangono indimenticabili come i derby.

Nell’ultima partita dell’anno ero convinto che la Lazio facesse risultato a Milano contro l’Inter. I nerazzurri nell’individualità hanno ottimi giocatori ma non sono una squadra. Secondo me la defezione di Radu ha pesato, per la sua duttilità tattica, ed Inzaghi ha dovuto cambiare modulo. La partita è stata sfortunata, nel primo tempo i biancocelesti meritavano il gol, poi il calcio viene deciso da episodi come quello di Banega che ha trovato il jolly sotto l’incrocio dei pali. È stata una partita sfortunata. Un primo tempo importante, con occasioni limpide, Marchetti nel primo tempo non ha fatto una parata.

Le quattro sconfitte di questa prima parte di stagione sono stata partite sfortunate e non mi preoccupano perché non si è visto un calo fisico, la Lazio non è mai stata messa sotto dall’avversario. La squadra di Inzaghi ha una sua fisionomia, un suo gioco. Ha giocatori importanti come Felipe Anderson, Keita ed Immobile, inoltre ha un’ottima difesa. Questa Lazio può solo che migliorare, ha un futuro e può durare nel tempo perché è una squadra giovane”.

VIDEO – Lo straordinario gol “scorpione” di Giroud

Ci troviamo all’Emirates Stadium. Si sta giocando il match di Premier League tra Arsenal e Crystal Palace. Entriamo nel minuto 17 del primo tempo. Squadre inchiodate sullo 0-0. L’Arsenal recupera palla in difesa, parte in contropiede rapido. Palla sulla sinistra cross al centro ed ecco che accade l’impensabile. Olivier Giroud, punta dei Gunners si inventa uno “scorpione” straordinario mettendo il pallone sotto l’incrocio ed alle spalle del portiere avversario per il gol dell’1-0. Di seguito il video della prodezza. Buona visione.
https://youtu.be/XfnWqmZySww

FOTO – Kroos vs Ronaldo, Germania vs Brasile. Auguri con sfottò

Il 2017 è iniziato a suon di sfottò tra Germania e Brasile. Protagonisti sono stati Toni Kroos e il fenomeno Ronaldo. A dare il via alle prese in giro è stato il centrocampista tedesco che, dal suo profilo Twitter ha così festeggiato l’arrivo del 2017:

 

Pronta la risposta del fenomeno Ronaldo, dal suo profilo Facebook. E voi, da che parte state?

Gregucci estasiato: “La Lazio ha la difesa migliore degli ultimi 16 anni!”

Su Radio Incontro Olympia Angelo Gregucci ha parlato di Lazio: “Il mercato di gennaio? Solo chi opera sa quale è la strategia. La Lazio in estate è riuscita a rafforzare molto bene la difesa. Ci sono 4 giocatori di grande livello, dopo lo scudetto del 2000 questa è la difesa migliore degli ultimi anni. I giocatori del centrocampo hanno ottime qualità, e visto che giochiamo solo il campionato vanno bene quelli che abbiamo. Forse manca solo un vice Biglia. Stesso discorso vale per l’attacco, abbiamo tre attaccanti di grandissimo livello”.

CALCIOMERCATO – L’agente di Torreira gela le pretendenti italiane

Il rinnovo del contratto di Lucas Biglia tarda ad arrivare e la Lazio per non farsi trovare impreparata nel caso di una tale eventualità si sta guardando incontro alla ricerca dell’erede giusto. Negli ultimi giorni si è parlato molto di un calciatore sul quale il ds biancoceleste Igli Tare avrebbe puntato gli occhi: il sampdoriano Torreira. La valutazione del centrocampista si aggira intorno ai 10 milioni di euro e sulle sue tracce ci sarebbero anche i rivali cittadini giallorossi. Ma a gelare gli animi delle pretendenti nostrane è stato l’agente del calciatore, Pablo Betancourt, che ai microfoni di Estadio Deportivo ha dichiarato: “A Lucas piacerebbe giocare nel Siviglia, una squadra che gioca molto bene e che è sempre tra le migliori d’Europa. Su di lui anche la Roma.

 

Repetita iuvant. Occhio Lazio, senza le coppe vai sempre bene!

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Repitita iuvant dicevano i padri della nostra lingua. “Ripetere aiuta” a capire che senza le coppe, la Lazio sotto la gestione Lotito, va sempre abbastanza bene. Infatti da quando è presidente (stagione 2004-2005), Lotito ha messo nero su bianco il suo modus operandi. Ovvero, un anno è buono, mentre quello seguente è pressoché deprimente. Questo lo dicono i numeri, non chi scrive.

Infatti il primo anno alla presidenza della Lazio, con mister Caso e Papadopulo, la formazione biancoceleste terminò il campionato al decimo posto. Poi a seguire le quattro stagioni di Delio Rossi che, dopo il primo anno disastroso per lo scandalo di Calciopoli, (la Lazio arrivò sedicesima per la penalizzazione di trenta punti applicata alla stagione in corso), riportò la Lazio in Champions League, grazie a un’ottimo terzo posto, conquistato nella stagione (06-07). In quel momento tutta la piazza romana si aspettava una campagna acquisti mediamente importante e invece il presidente continuò nella filosofia del risanamento economico, tant’è che il tetto massimo per lo stipendio di ogni singolo giocatore era di appena 0.5 milioni di euro. A caratterizzare quest’importante momento furono le contestazioni da parte dei tifosi biancocelesti, perlopiù delusi dalla gestione della campagna acquisti da parte della dirigenza. Andando avanti, nell’anno che caratterizzo anche la morte di Gabriele Sandri, la Lazio arrivò ultima al girone di Champions e dodicesima in campionato. Nella stagione successiva (08-09) esplose il tormentone Mauro Zarate e, nonostante il decimo posto in campionato, la Coppa Italia vinta contro la Sampdoria fu un bel regalo per i tifosi di fede laziale. Nel 2009-2010 Lotito cambia pagina, affidando la panchina a Ballardini, un tecnico che dopo aver fatto bene a Palermo, riuscì subito a vincere la Supercoppa Italiana contro l’Inter di Mourinho nella gara giocata a Pechino. Purtroppo però, a fronte dei pessimi risultati, il dieci febbraio la panchina venne affidata a Edy Reja, che riuscì a salvare la squadra dalla serie cadetta, ma non andando oltre uno scialbo dodicesimo posto. Il tecnico goriziano si dimostrò subito capace conquistando per due stagioni consecutive il quinto posto (Europa League), ma i rapporti con Lotito non furono mai idilliaci e allora di comune accordo con la società, si scelse nuovamente di cambiare prospettiva andando a pescare il jolly estero, cosicché nella stagione 2012-2013, l’arrivo nella città eterna di Vladimir Petkovic, segnò una pagina indelebile per il costume cittadino. Questo mister semi-sconosciuto, regalò ai tifosi della Lazio una grandissima soddisfazione. Infatti nonostante il settimo posto, il tecnico svizzero conquistò la famosissima Coppa Italia vinta contro la Roma (mai prima di allora le due formazioni romane si erano scontrate in una finale). Nonostante la vittoria epica, Lotito ancora una volta steccò il mercato e il povero Petkovic si ritrovò solo nel malumore generale. Dopo qualche scoppola di troppo, durante l’inverno venne richiamato Reja che traghettò la Lazio fino al termine della stagione. Un’annata che però fu compromessa nella prima parte della stagione, tant’è che Reja non poté far miracoli e, pur recuperando qualche posizione, mestamente arrivò nono. Nel 2014-2015 è il turno di Stefano Pioli che dopo un campionato fantastico, dove grazie a un bel gioco e una buona campagna acquisti, riesce a conquistare la terza posizione e la qualificazione ai Preliminari di Champions. Lotito come spesso accaduto in passato, alzò subito i prezzi degli abbonamenti, non fece mercato, presentandosi ai preliminari con una squadra non all’altezza della competizione. Quindi, nemmeno il tempo di incensare Pioli, che la stagione seguente per via di una rosa troppo corta e le svariate sconfitte collezionate fra Europa League e campionato – puntuale come per gli altri predecessori – anche per l’attuale tecnico dell’Inter arrivò la lettera di licenziamento. Il mister venne cacciato troppo prematuramente e tutto il lavoro svolto, finì alle ortiche. Al suo posto il tecnico della Primavera Simone Inzaghi che terminerà il campionato in ottava posizione, con la Lazio di nuovo fuori dalle competizioni europee. La situazione attuale è molto simile alle precedenti. Bisogna ammetterlo e stare in guardia. La Lazio ora viaggia nelle prime posizioni e tanti sono i tifosi sono soddisfatti. Vedremo se in questa finestra di calciomercato, il presidente Lotito potrà permettersi acquisti in grado di migliorare ancora la rosa a disposizione. Con buone probabilità il prossimo anno (facciamo gli scongiuri del caso) la formazione romana tornerà a giocare una competizione europea. Lì vedremo e sapremo come verrà trattato Simone Inzaghi. Se ci porterà al trionfo (grazie a degli acquisti validi per due competizioni) oppure se farà la fine dei suoi predecessori. Repetita Iuvant. Speriamo di no.

(Davide Sperati)

Ma Bielsa è stato allenatore della Lazio? Per Wikipedia sì!

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Ma poi, alla fine, il tecnico argentino Marcelo Bielsa è stato il tecnico della Lazio? A quanto pare sì. O meglio, secondo il famoso sito di ricerche online www.wikipedia.org, Marcelo Bielsa sarebbe stato, a tutti gli effetti, il mister della prima squadra per la stagione 2016-2017.

LA LETTERA DI BIELSA

Tantissime le polemiche che si sollevarono dopo che Bielsa rifiuto la proposta del patron Lotito. Comunicazione arrivata attraverso una lettera resa pubblica (qui le dichiarazioni di Bielsa). Il Lotito infuriato promise subito azioni legali contro Bielsa, giurando che il tecnico avrebbe rifiutato di allenare la Lazio perché in procinto di guidare la nazionale argentina, (cosa poi mai verificatasi). Anche il magazine ufficiale annunciò l’arrivo del tecnico (leggi qui), ma del Loco nessuna traccia, né a Fiumicino né a Formello. Il nove luglio la conferenza stampa di Lotito per annunciare ai media i motivi del precoce divorzio (conferenza stampa passata alla storia, perché fu impedito ai giornalisti di porre domande sulla vicenda (se vuoi leggila qui ). Nella sala stampa di Formello, immancabile nelle diverse diatribe legali di Lotito, prese parola anche l’avvocato Gentile, il quale affermò che il contratto del mister fu depositato in lega il primo luglio duemilasedici, e pertanto le dimissioni sono “Un adempimento contrattuale da parte del contraente. Il contratto è risolto per adempimento. Per la Lazio questo contratto ora è risolto. E’ un lavoratore che non si presenta senza giustificato motivo”.  Per molti però, l’ufficializzazione di Bielsa sul sito ufficiale della società romana “Come emerso dalle notizie date dai media, la S.S. Lazio comunica di aver già depositato il contratto del Sig. Marcelo Bielsa e dei suoi collaboratori. La Società comunica altresì che, come da comunicazione ricevuta, il mister ed il suo staff saranno a Roma nella giornata di sabato 09 luglio”, venne visto come un ultimo tentativo per convincere il tecnico argentino ad accettare la proposta di Lotito & Tare. La mossa però si rivelò sbagliata, creando così un effetto boomerang che, oltre a creare un ingente danno d’immagine per la Società Lazio, scatenò infinite polemiche e minacce di eventuali azioni legali. Secondo quanto dichiarò lo stesso Avvocato Gentile: “Appresa la notizia di Bielsa, evidente la sua rottura del contratto. La Lazio reagirà. Ho appena appreso la notizia del mancato arrivo di Bielsa. Evidente a questo punto la rottura del contratto da parte del tecnico di Rosario. Appurato questo, la Lazio reagirà. L’azione legale diventa inevitabile. 

Allo stato attuale non sappiamo se Lotito abbia poi querelato Bielsa, ma una cosa è certa. Il mister argentino non è mai salito sull’areo che lo avrebbe dovuto portare a Roma, ma secondo Wikipedia, Marcelo Bielsa può essere considerato a tutti gli effetti il tecnico della Lazio per la stagione 2016-2017. Un’altra stranezza della gestione Lotito che rimarrà alla storia.

Ecco quanto scrive il sito wikepedia.org: “La stagione 2016-2017 della Lazio è stata la 74ª stagione in Serie A e la 87ª complessiva in massima serie. La panchina è stata affidata all’allenatore argentino Marcelo Bielsa. Dopo qualche giorno dall’ufficialità del nuovo tecnico viene comunicato che l’allenatore argentino ha dato le sue dimissioni e che la squadra torna ad essere diretta da Simone Inzaghi”. 

RIGORI – La Roma svetta sulle altre, vicina al record del 2011!

“L’arbitro indica il dischetto, è rigore per la Roma”, quante volte avrete sentito questa frase pronunciata dal telecronista di turno durante una partita della Roma?

In questa stagione ben 9 volte. In pratica uno ogni quasi due partite. Un numero altissimo rispetto alla media delle altre che contano meno di 2 rigori per squadra. La Lazio, invece, col rigore di Biglia contro la Fiorentina, ha raggiunto quota 4 rigori a favore contro i 5 a sfavore. Praticamente i biancocelesti hanno potuto beneficiare di meno della metà dei rigori rispetto ai cugini giallorossi, ma hanno subito più rigori contro. A onor di cronaca, la Lazio la scorsa stagione fu (stranamente) la squadra con più rigori a favore. Undici volte i giocatori biancocelesti si sono diretti sul dischetto di rigore, realizzando 9 gol. E’ pur vero che la squadra capitolina ha subito 8 rigori contro, quindi in un certo senso c’è stato un bilanciamento.

Con questo andazzo la Roma rischia di bissare, se non di superare, il record della stagione 2010/2011 di 13 rigori a favore (medaglia d’argento in serie A appena dopo i 18 rigori calciati dal Milan nella stagione 1950/1951) che spinsero Francesco Totti al settimo posto nella classifica capocannonieri stagionale con 15 gol totali di cui 10 dal dischetto. Il dato è preoccupante, ancor di più se si pensa che in quella stagione i giallorossi alla diciottesima giornata contavano soltanto 3 rigori a favore. Addirittura nelle prime giornate le statistiche parlavano di 2 rigori fischiati contro ma il trand cambiò proprio contro la Lazio nel derby del 7 novembre del 2010 in cui due rigori (quantomeno generosi) realizzati da Borriello e Vucinic regalarono la vittoria alla Roma. Quest’anno, invece, la quota rigori è già a 9 dopo 18 giornate. Certo, questo può voler dire tutto e può non voler dire nulla. Paradossalmente lo score giallorosso potrebbe fermarsi qui (possibile per quanto improbabile) anche se statisticamente è più facile pensare che la squadra di mister Spalletti possa raggiungere, già alla ripresa del campionato, la doppia cifra di rigori a favore.

Fabrizio Piepoli

Corino: “Brava Lazio, bravo Inzaghi!”. Poi su Gascoigne…

Gigi Corino a Radiosei: “Mi auguro sia un 2017 più sereno per tutti. Per la Lazio bilancio positivo finora. Io non ci credevo, pensavo che non si potesse stare a questo livello a metà stagione. Bravo Inzaghi, bravi i calciatori. Alcuni nuovi innesti mi hanno sorpreso, Wallace ad esempio, Bastos invece è da rivedere. Rimangono dei problemi, le questioni aperte dei rinnovi dei giocatori più importanti che, in prospettiva, possono diventare dei casi. Se oggi fossi il tecnico, chiederei a gennaio un ricambio vero di Immobile; non dovremmo permetterci altre scommesse.  Ho letto di Gascoigne anche in questi giorni, penso spesso a Paul, purtroppo non si è mai aiutato né tanto meno lo hanno aiutato tanti presunti amici. Ai tempi Dino Zoff mi chiedeva di stargli vicino ma il personaggio era talmente esuberante che non ce la facevo ad andare al suo “passo”…”.

Il bilancio finale di Giordano sul 2016 della Lazio

Bruno Giordano a Radiosei: “Il bilancio dell’anno è positivo. Dopo le avvisaglie di questa estate sul caso Bielsa, la brutta scorsa stagione, però Inzaghi è stato bravo a ricompattare la squadra e l’ambiente. Peccato per la sconfitta poco prima della sosta natalizia. Il campionato fin qui è stato positivo, peccato non averci messo la ciliegina con la vittoria nel derby o contro l’Inter. Alla squadra manca vincere la prova di maturità per pensare in grande, ma io mi tengo stretto questa posizione. Non credo che questa Lazio possa migliorare chissà quanto,al contrario ad esempio di Napoli e Inter che al momento ci sono sotto, quindi rimanere quarti o quinti fino alla fine sarebbe molto importante”.

Con Roma e Napoli in crescita e le milanesi forti delle proprietà cinesi, in futuro la concorrenza sarà più alta: “La Lazio potrebbe essere la rompiscatole che quando una big sbaglia la stagione ne approfitta, a meno che non cambi il modo di pensare ma dubito. Sarà più dura, servirà fortuna e qualche investimento  importante”. 

Sul mercato cinese pigliatutto: “La mia idea sul mercato cinese è che potrebbe ulteriormente impoverire il campionato italiano ed i campionati europei in generale. Certe cifre fanno paura, ma molti saranno contenti. Stanno portando tecnici, non solo giocatori, hanno soldi da investire e stanno investendo non solo sul calcio ma in tutti i settori”.

Serie A e Tim Cup, gennaio all’ Olimpico per la Lazio. Ecco le partite

Il nuovo anno per la Lazio inizierà con un tour de force. I ragazzi di Inzaghi sono chiamati a disputare 5 gare dall’8 di gennaio al 28 dello stesso mese. Oltre alla Serie A, ci sarà anche l’esordio in Tim Cup. Di seguito il programma degli incontri di gennaio della nostra Lazio:

08/01/17 Lazio vs Crotone (SerieA)
15/01/17 Lazio vs Atalanta (SerieA)

18/01/17 Lazio vs Genoa (Tim Cup)

22/01/17 Juventus vs Lazio (Serie A)
28/01/17 Lazio vs Chievo (Serie A)

Dal 1 gennaio 2017 abbonamenti Atac gratis per over 70

Dal 1 gennaio 2017 abbonamenti Atac gratis per over 70

Esenzione prevista per i cittadini con reddito Isee sotto i 15mila euro. A partire dal 1 gennaio 2017 i cittadini over 70, con reddito Isee fino a 15mila euro, potranno usufruire gratuitamente degli abbonamenti Atac durante tutto l’anno. È quanto prevede una delibera approvata dalla giunta capitolina. Coloro che posseggono i requisiti previsti dovranno consegnare presso le biglietterie l’apposita domanda, corredata di certificazione reddituale in corso di validità rilasciata dal Caf oppure da sedi e agenzie Inps, oltre ad una fototessera (solo in caso di primo rilascio) e un documento di identità. Si conferma, così, la vocazione di questa amministrazione a sostegno delle fasce sociali più deboli.

UN ANNO DI CALCIO – Leicester e Portogallo campioni, Klose si ritira, si piangono Cruyff e la Chape

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Il 2016 calcistico sarà ricordato come l’anno delle sorprese. I verdetti si sono capovolti facendo trionfare squadre meno blasonate al cospetto delle big. L’icona è stato sicuramente il Leicester di Ranieri, autore di un autentico miracolo. Poi anche il Portogallo agli Europei. Vediamo insieme i maggiori fatti “calcistici” del 2016, avendo nel cuore, sempre, la Chapecoense

GENNAIO 2016  – In Serie A il Napoli è campione d’inverno; in Chievo vs Roma viene assegnato per la prima volta il gol con la Goal-Line Technology (rete di Pepe)
FEBBRAIO 2016 – Svolta nella FIFA: Infantino nuovo Presidente al posto di Blatter
MARZO 2016 – Buffon fa registrare il nuovo record di imbattibilità con 973 minuti senza subire reti. Muore Johan Cruyff. La Juventus viene eliminta dalla Champions League
APRILE 2016 – La polemica a distanza tra Totti e Spalletti; l’Atletico Madrid elimina il Barcellona ai quarti di Champions league. La Juventus è campione d’Italia per la quinta volta consecutiva. Il Crotone ottiene una storica promozione in Serie A.

MAGGIO 2016
– Il Leicester di Ranieri vince per la prima volta la Premier League; è il mese dei ritiri di Klose, Di Natale e Toni. Il Real Madrid vince la sua 11esima Champions League con Zidane e la Juventus trionfa in Coppa Italia contro il Milan
GIUGNO 2016
– L’Inter passa in mano ai cinesi; Messi perde l’ennesima finale con la sua Argentina in Copa America; l’Italia di Conte elimina la Spagna agli euopei
LUGLIO 2016 – L’Italia di Conte viene eliminata dalla Germania ai quarti degli Europei. fatali i rigori con gli errori di Zaza e Pellè, che poi qualche settimana dopo andrà a giocare in Cina; Conte al Chelsea e Ventura nuovo CT; il Portogallo è campione d’Europa; Higuain alla Juventus e Pogba al Manchester United
AGOSTO 2016 – La diatriba Lazio – Bielsa che si conclude con un nulla di fatto; la Roma viene eliminata dal Porto ai preliminari di Champions League; Mancini lascia l’Inter e viene sostituito da De Boer. Il Brasile vince l’oro alle Olimpiadi

SETTEMBRE 2016
– Nasce l’Italia di Ventura; esordio del Sassuolo nella fase a gruppi dell’Europa LeagueOTTOBRE 2016 – Conte macina vittorie con il suo Chelsea; in Germania al comando c’è la sorpresa Lipsia; in Italia sorprende l’Atalanta.
NOVEMBRE 2016 – Il dramma della Chapecoense; De Boer esonerato dall’Inter che si affida a Pioli
DICEMBRE 2016 – Pallone d’oro a Cristiano Ronaldo; il Real Madrid vince il Mondiale per Club; il Milan vince la Supercoppa Italiana a Doha contro la Juventus

UN ANNO DI CRONACA – Tutti i fatti di un nefasto 2016

Anno bisesto, anno funesto“, così recita un antico proverbio popolare. Mai fu più azzeccato per l’anno 2016, un anno pieno di eventi catastrofici e di scelte politiche alquanto discutibili nel panorama mondiale, molti personaggi dello spettacolo che ci hanno lasciato, ma anche di belle soddisfazioni come le Olimpiadi. Andiamo a ripercorrere insieme tutti gli eventi principali del 2016:

Gennaio 2016 – Il 10 muore il cantante David Bowie; 31 il dramma di Giulio Regeni
Febbraio 2016 – Il 19 muore Umberto Eco; 29 l’Oscar a Ennio Morricone
Marzo 2016 – Il 20 marzo muoiono 7 studentesse italiane coinvolte nell’incidente del bus durante l’Erasmus in Spagna; il 22 l’attentato terroristico a Bruxelles;
Aprile 2016 – Il 3 muore Cesare Maldini; 17 referendum sulle Trivelle senza quorum; 21 muore Prince;

Maggio 2016 – Il 19 precipita l’Egyptair; 19 muore Marco Pannella;
Giugno 2016 – Il 4 muore Mohammed Alì; 5 la Raggi è Sindaco di Roma; 12 strage a Orlando rivendicata dall’Isis; 27 muore Bud Spencer; 28 attentato all’Ataturk
Luglio 2016 – L’11 è il giorno del Brexit; 12 scontro tra due treni in Puglia; 14 la strage di Nizza; 15 muore il boss Provenzano; 15 colpo di stato fallito in Turchia; 22 attentato al centro commerciale di Monaco di baviera;
Agosto 2016 – Il 5 iniziano le Olimpiadi; 24 il terremoto nel Centro Italia;

Settembre 2016 – Il 4 viene proclamata Santa, Madre Teresa di Calcutta; 15 muore Carlo Azeglio Ciampi; 20 divorzio Jolie – Pitt;
Ottobre 2016 – Il 13 Nobel a Bob Dylan; 13 muore Dario Fo; 30 nuovo terremoto nel Centro Italia;
Novembre 2016 – Il 3 muoiono in mare 239 migranti; 8 muore Umberto Veronesi; 8 Donald Trump nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America; 20 il Papa chiude il Giubileo; 25 muore Fidel Castro; 28 il dramma della Chapecoense;
Dicembre 2016 – Il 4 al referendum vince il NO; 12 Gentiloni subentra a Renzi; 12 l’assedio ad Aleppo; 25 muore George Michael

Da gennaio sarà possibile portare biciclette su bus e tram di Roma

Da gennaio sarà possibile portare bici su bus e tram di Roma Capitale

Una grande novità per i romani. Finalmente dal sedici gennaio sarà infatti possibile  portare le biciclette su bus e tram di Roma Capitale. All’inizio le linee ATAC coinvolte saranno 16 e ben presto la normativa verrà utilizzata su tutte le altre, sempre se la sperimentazione dia gli effetti sperati.  “Utilizzare liberamente in città le due ruote. Questo per noi è mobilità sostenibile. Crediamo che il trasporto intermodale sia una pratica sempre più da incentivare. L’obiettivo, come già detto più volte, è far diventare Roma una Capitale sempre più in movimento. Per questo dal 2017 spazio alle biciclette sul trasporto pubblico, a bordo di bus e tram di 16 linee. Siamo al lavoro per far sì che quest’iniziativa sia possibile su un numero sempre maggiore di mezzi del trasporto pubblico”.  Queste le parole rilasciate dall’ assessore alla Città in Movimento Linda Meleo

Le linee coinvolte

Dal 16 gennaio sarà possibile portare le bici sulle seguenti linee:

2

3

5

8

14

19

83

118

120F

180F

412

673

715

772

791

911

Finalmente una buona notizia per tutti i cittadini dell’Urbe e soprattutto per chi si muove in bicicletta (o vorrebbe farlo). Non osiamo immaginare i litigi durante i primi tempi, soprattutto se l’autobus sarà pieno. Forza Romani ce la possiamo fare :)

 

Finalmente si riparte: 10 motivi per credere in questa Lazio anche nel 2017

E’ iniziato un nuovo anno e la nostra Lazio si prepara a riprendere il suo cammino in campionato: ad oggi il rullino di marcia recita 34 punti in 18 giornate. Quanti avrebbero messo la firma dopo lo sconforto totale dell’ultima estate? La Lazio aveva iniziato la stagione con un solo traguardo in testa: tornare in Europa. Ma alla luce del lavoro fatto fino ad ora da mister Inzaghi è giusto puntare ad andare ancora più su, o per lo meno provarci. “I nostri obiettivi sono cambiati”, ha tuonato Inzaghi prima della sconfitta contro l’Inter. E sinceramente non crediamo che le parole del tecnico siano cambiate dopo la sconfitta con i neroazzurri. Il 2° posto dista solo 4 punti ed il secondo posto significa Champions League. La Champions, ora, è diventato il sogno biancoceleste e finché la matematica non ci condanna abbiamo dovere di provarci. Ora…siccome la pesante sconfitta di Milano ha fatto riemergere mugugni inopportuni e da tempo sopiti, proviamo ad accendere un po’ di luce presentandovi 10 motivi per pensare positivo:

  1. Nonostante le lacune a livello di organico la rosa biancoceleste è comunque (con i suoi 34 punti) a soli 4 punti dal secondo posto in classifica. E se può crederci il Milan che non ha molto in più della Lazio non vediamo come non possano crederci anche i ragazzi di Inzaghi. Se si riuscisse ad invertire il trend con le big il 2017 potrà regalare tantissime emozioni ai biancocelesti. La Champions è un obiettivo fattibile.  Vogliamo crederci o il “non mollare mai” che tanto invochiamo allo Stadio è solo un modo per riempirsi la bocca finché le cose vanno bene per poi crollare nel disfattismo più totale al minimo intoppo? Con l’aquila sul petto nulla è impossibile.
  2. Una difesa veramente forte: de Vrij, Bastos, Wallace e Hoedt (più gli esterni Basta, Radu, Lukaku e Patric) formano una delle difese più forti del campionato. Devono riuscire a tenere alta la concentrazione: i 3 gol subiti nella prima frazione di gara ed i 18 subiti nella seconda sono una differenza troppo netta per una squadra che ambisce ad una posizione importante.
  3. Il risveglio di Immobile: il bomber napoletano non riesce a mettere il suo nome tra i marcatori da ben 7 partite, complice anche il fatto che non si è fermato mai in 18 gare di campionato. Ha corso in lungo e in largo senza mai risparmiarsi. Rappresenta il cuore di questa Lazio. La sosta natalizia dovrebbe restituire ad Inzaghi un Ciro Immobile tutto nuovo e pronto a superare la doppia cifra (ora è fermo a 9 gol). Certo la società dovrebbe dargli una mano affiancandogli un giocatore in grado di dargli il cambio. Djordevic purtroppo non è sufficiente ad oggi.

    ©Gianni Barberi
  4. Giovani di belle speranze: la Lazio ha giovani di valore come Strakosha, Murgia e Lombardi che hanno dimostrato di non essere solo sagome che riscaldano la panchina in attesa di grandi nomi (che non verranno mai), ma risorse preziose, di cui Inzaghi si fida a tal punto di da mettere il suo destino nelle loro mani.
  5. Luis Alberto può essere l’uomo in più di questa Lazio. Dopo 6 mesi ai margini, il talento ex del Deportivo la Coruna è pronto a prendersi la scena vista l’assenza di Keita per la Coppa d’Africa.
  6. Felipe Anderson. Il brasiliano sta decisamente tornando ad alti livelli con Simone Inzaghi. Quando decide di giocare è insuperabile. Ha un’accelerazione che fa paura. Con lui tutto diventa possibile. Soffre un po’ quando il tecnico piacentino decide di metterlo largo nel 3-5-2 ma per la Lazio si fa questo ed altro. Se riesce a trovare con continuità la via del gol può diventare qualcosa di sublime. Proprio in questo periodo, 2 anni fa, con le sue giocate trascinava la Lazio verso la Champions, speriamo che anche il 2017 si riveli il suo anno.
  7. Dopo 6 mesi il lavoro svolto dietro le quinte dal Club Manager Angelo Peruzzi si è rivelato eccellente: lo spogliatoio è compatto anche grazie alla sua mediazione. Incomprensioni e delusioni vengono chiariti senza che diventino un caso politico su cui polemizzare e questo è molto importante.
  8. Non si può non citare i tifosi che hanno compreso l’impegno, la dedizione ma sopratutto il cuore che questa squadra (nonostante i limiti che ha) ed il suo tecnico mettono in ogni partita. Per questo mostrano costantemente affetto, vicinanza, supporto oltre che un grande tifo nei confronti dei ragazzi di Inzaghi in ogni ambito: in casa, in trasferta, alla Stazione Termini o all’aeroporto di Fiumicino (quando le trasferte sono vietate), ecc. Come si può non pensare positivo di fronte a questo? Insieme siamo più forti.
  9. Ulteriore motivo di positività è il tecnico Simone Inzaghi. Inzaghi conosce la piazza di Roma e sopratutto l’ambiente biancoceleste. Vive da 17 anni nella Capitale e sa gestire le pressioni, gli eccessi di entusiasmo e, di scetticismo. Ha dimostrato anche di essere molto in gamba come allenatore. Ormai è una realtà della Serie A. La sua Lazio sta meravigliando tutti ed ormai a tutti gli effetti una delle sorprese della stagione. Una squadra che gioca un calcio piacevole che l’ha portata a ridosso delle grandi e che ha mandato in gol ben 14 giocatori, diventando una vera e propria cooperativa del gol, in attesa che Immobile ritrovi la vena realizzativa. Tutto questo nonostante manchino ancora delle pedine importanti nell’organico e nonostante la presenza di tanti giovani in rosa. I giocatori lo seguono con dedizione ed impegno. E’ la loro guida. Il mister deve solo migliorare alcuni aspetti delicati in questo nuovo anno, ma è fuori dubbio che la sua Lazio sta facendo un miracolo nonostante tutto.
  10. Infine, ma non per ordine d’importanza, l’ultimo motivo che dovrebbe dare positività in vista di questo nuovo anno è che: se volevamo una vita triste avremmo scelto un’altra squadra. Ogni riferimento è puramente casuale…

Marco Lanari

 

Turchia: attacco in night club a Istanbul!

Attacco in night club a Istanbul! 39 morti e 69 feriti. Fra le vittime 15 sarebbero stranieri

A quanto si apprende, l’aggressore ha sparato sulla folla vestito da Babbo Natale.

Il nuovo anno non inizia benissimo per la Turchia. Infatti è di almeno 39 morti e 69 feriti l’ultimo bilancio di un attacco avvenuto al “Reina” una famosa discoteca di Istanbul. Una discoteca posta sulle rive del Bosforo posto nel quartiere di Ortakoy nel distretto di Besiktas, parte europea di Istanbul. Ancora non è sicuro, ma la rivendicazione potrebbe additarsi all’Isis. La discoteca al momento dell’attacco era piena di gente. Circa 500-600 persone. Una notte di festa trasformata in un incubo. L’attacco è avvenuto verso l’1:30 ora locale, le 23:30 in Italia. L’assalitore, vestito da Babbo Natale è ancora in fuga. Non c’è chiarezza se l’attentatore fosse solo o insieme ad altri due. Al momento è in atto una vera e propria caccia all’uomo. E il ministero dell’Interno turco afferma che un assalitore sarebbe ancora in fuga. Molti si sarebbero perfino gettati nelle acque gelide dello stretto per sfuggire alla morte. Circa 60 le ambulanze accorse sul posto.

ore 08.30 seguono aggiornamenti.