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Primavera, Bonatti: “Avevo chiesto spirito di sacrificio, siamo molto siddisfatti di aver battuto il Napoli”

La Lazio Primavera vince con grinta e con il cuore la delicatissima sfida di Coppa Italia con il Napoli. Un soddisfattissimo mister Bonatti ha commentato così la gara ai microfoni di  “Lazio Style Radio“: “Quando ci hanno battuto eravamo in fase di crescita con delle lacune in difesaAdesso è tutto diverso, i ragazzi hanno uno spirito eccezionale. Siamo dentro noi, adesso pensiamo alla prossima sfida. Avevo chiesto di vedere un gruppo infinitamente predisposto al sacrificio, essendo una gara che avrebbe aperto molti scenari specialmente riguardo all’autostima. In termini di qualità e compattezza, è la squadra più forte del girone, siamo molto siddisfatti di averli battutti. Gli inizi era stato un po’ contratto e rigido, però pian piano ci siamo sciolti. Dovremo lavorare sulla gestione del carico emotivo. Cardoselli ha fatto vedere delle buone cose anche nella sfida contro la prima squadra. Ma deve avere pazienza. La panchina di oggi è perché deve respirare l’aria del gruppo, ha avuto parecchi infortuni, se lo merita”. Sul prossimo impegno di campionato: “Sampdoria? Arriveremo dopo una battaglia, dovremo saper gestire la fatica. Dovrò scegliere gli uomini che saranno freschi per trasmettere lucidamente sul campo le idee di gioco”.

 

 

 

Uniti per la Pace, Murgia: “Essere qui per me è un’emozione grandissima, non vedo l’ora di conoscere gli ex laziali”

All’evento benefico della “Partita della Pace” di stasera allo Stadio Olimpico in rappresentanza della S.S. Lazio arriva anche Alessandro Murgia. Il centrocampista biancoceleste ha rilasciato giusto due parole in mixed zone: “Stiamo lavorando molto bene in vista della partita di domenica. Adesso vogliamo continuare a preparare la sfida anche con i nazionali”. Sull’evento di questa sera ha aggiunto: “E’ una manifestazione molto bella e ben organizzata, spero porterà entusiasmo. Tanti ex laziali? Ovviamente per me è un’emozione grandissima, non vedo l’ora di conoscere questi calciatori. Stiamo lavorando molto bene in vista della partita di domenica. Adesso vogliamo continuare a preparare la sfida anche con i nazionali, con questa Lazio si può sognare”. 

Sforzini: “Immobile l’uomo giusto per Inzaghi. Nesta il difensore più forte mai affrontato”

Ferdinando Sforzini, attualmente alla Viterbese, conosce bene Ciro Immobile per averci giocato assieme a Grosseto. Il trentunenne attaccante ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Gianlucadimarzio.com nel corso della quale ha parlato anche dell’attaccante napoletano.

Queste le sue parole sull’ex compagno: “Era veramente forte, impressionò subito sin dal primo allenamento. Un concentrato di grinta, tecnica e facilità realizzativa. Quell’anno non fece molto bene, realizzò solo una rete. Mi ha sempre detto che gli ho salvato la carriera con le mie otto reti, altrimenti chissà dove sarebbe adesso. In campo Ciro era imprendibile, l’anno dopo esplose a Pescara segnando ventotto gol. Io mi fermai a venti e arrivai terzo. Quest’estate durante il mercato mi ha chiamato una radio e mi ha chiesto chi poteva essere l’uomo giusto per la Lazio. Io risposi Immobile, dissi che sarebbe diventato biancoceleste. Ma mica lo sapevo, però so come funziona il calciomercato. Ma quella su Ciro e la Lazio è stata pura intuizione. Gli faccio i complimenti per ciò che sta facendo. E’ l’uomo giusto per Inzaghi.

Infine sulla domanda su chi fosse il difensore più forte che abbia affrontato ha risposto senza tentennamenti: Assolutamente Nesta.

 

Uniti per la pace, Manzini: “Oggi non potevamo mancare. La presenza di Immobile stasera? Dipende…”

Il team manager della Lazio, presente come rappresentante biancoceleste alla “Partita della Pace” ha dichiarato: “Non potevamo mancare. La Lazio non è mai venuta meno quando doveva dare vicinanza a questi eventi. La presenza di Maradona a Formello? Abbiamo avuto tanti ospiti illustri come Cruyff ma certo ospitare Maradona è stato un privilegio per noi“. Ci saranno Immobile e Felipe Anderson? “Immobile aveva un problema con la figlia, se riesce a risolvere in tempo ci sarà. Felipe non ci sarà. Che problema fisico ha? Non so di preciso cosa abbia“.

FORMELLO – Rosa al completo agli ordini di Inzaghi. Torna Marchetti, a riposo Felipe Anderson

Finalmente Simone Inzaghi può tornare a lavorare in pace senza il timore che qualche giocatore torni infortunato dal impegni con le nazionali. Questa volta i danni sono stati minimi: solo Lukaku è tornato acciaccato (ne avrà per un paio di settimane). Oggi rosa al completo: gli ultimi a tornare sono stati Kishna, Cataldi e Milinkovic-Savic, per loro solo una seduta di scarico.

Unica nota stonata Felipe Anderson: il brasiliano non ha lavorato con il gruppo oggi a causa di una leggera distorsione alla caviglia. Riposo precauzionale, non dovrebbe essere nulla di grave. Domenica contro il Bologna ci sarà. Mister Inzaghi attende anche il rientro completo nei ranghi di Dusan Basta, che comunque sarà disponibile per la prossima partita. È tornato invece ad allenarsi Federico Marchetti: dopo il problema al polpaccio si riprenderà il posto da titolare tra i pali.

CALCIOMERCATO – L’agente di Cafu conferma i contatti con la Lazio

Che la Lazio da tempo stia monitorando Jonathan Cafu non è più un segreto per nessuno e a darne conferma è lo stesso procuratore del giocatore. Luis Carvalho, l’agente del venticinquenne attaccante brasiliano che gioca nel Ludogorets in Bulgaria, intervenendo a sportwitness.co.uk ha dichiarato: Per ora abbiamo avuto contatti concreti con la Lazio e il Lione, mentre con il Leicester per ora non c’è stato niente di concreto“.

 

PRIMAVERA TIM CUP – Cuore e grinta e gli aquilotti volano

Si è disputato nel pomeriggio allo stadio Mirko Fersini di Formello il secondo turno eliminatorio della Primavera TIM Cup 2016/2017. Ospite dei giovani biancocelesti di Bonatti il Napoli di Saurini. Al termine di un incontro combattuto nel quale non erano bastati i tempi regolamentari per stabilire chi avrebbe passato il turno è stata una Lazio tutta cuore e grinta ad avere la meglio che grazie a un gol a pochi secondi dal termine del secondo tempo supplementare realizzato dal centravanti Rossi si è imposta per 3-2.

IL TABELLINO

LAZIO (4-2-3-1): Adamonis; Spizzichino, Miceli, Dovidio, Ceka; Bari (80′ Al Hassan), Folorunsho (69′ Portanova); Bezziccheri, Rezzi, Javorcic (85′ Muzzi); Rossi. A disp.: Borrelli, Alia, Spiezio, Petro, Cardoselli, Portanova, Muzzi, Al Hassan. All.: Andrea Bonatti

NAPOLI (4-3-3): Schaeper; Schiavi, Granata, Milanese, D’Ignazio; Mattera (65′ De Simone), Otranto, Acunzo; Russo (80′ Della Corte), Negro (85′ Conte), Liguori. A disp.: Marfella, Riccio, Migliaccio, Esposito, Abdallah, Daddio, De Simone, Conte, Della Corte. All.: Giampaolo Saurini

MARCATORI: 9′ Bezziccheri (L), 17′, 73′ Liguori (N), 92′ Spizzichino (L), 119′ Rossi (L)

Arbitro: Aristide Capraro (sez. di Cassino)
Ass.
: Meozzi-Vingo

Ammoniti: 20′ Russo (N), 25′ Miceli (L), 48′ Ceka (L), 50′ Schiavi (N), 57′ Otranto (N), 94′ Muzzi (L), 111′ D’Ignazio (N)

Espulsi: Granata 122′ (N)

Recupero: 5′ st; 4′ sts.

Alfaro grato a Reja: “La Lazio stata una bella esperienza anche se…”

L’ex attaccante uruguaiano della Lazio Emiliano Alfaro, attualmente in Irlanda al Northeast United, non dimentica la sua avventura in maglia biancoceleste e intervenuto ai microfoni di Gianlucadimarzio.com ha raccontato la sua esperienza nella squadra capitolina:

“Arrivai a Roma dall’Uruguay a gennaio del 2012. Giocavo nel Liverpool di Montevideo, all’inizio volevano mandarmi in prestito ma il tecnico, Reja, mi chiese di restare. Non mi sono state concesse molte occasioni per esprimermi, giocai in tutto circa 200 minuti di cui una volta sola da titolare. Questo è stato il motivo per il quale ho chiesto spesso di andare in prestito ma la società non è mai riuscita ad accordarsi con altri club. Comunque sia andata è stata un’ottima esperienza. Avrei voluto giocare di più ma devo essere riconoscente a Reja, è stato lui a lanciarmi e non lo dimentico. Col presidente invece la pensavamo diversamente, ma è normale fa parte del gioco. Legai molto con i sudamericani, in special modo con il mio conterraneo Tata Gonzalez. Mi manca a dire il vero, così come Biglia, Garrido, Ledesma, Scaloni. Klose è stato un esempio, un grande professionista. Molto umile, si allenava sempre con intensità”.

 

Miroslav Klose sempre pronto a cogliere l’occasione

L’ex giocatore della Lazio Miroslav Klose da quando ha lasciato la capitale non si è mai fermato e dopo essersi svincolato è rientrato in patria. Il campione tedesco vive a Monaco e, in attesa di una chiamata importante, ha continuato ad allenarsi con il Monaco 1860. Negli ultimi giorni era stato il Napoli a farci un pensierino ma era solo una voce. Klose però continua ad allenarsi come se domani dovesse scendere in campo. Su Facebook i tifosi tedeschi parlano di un giocatore in forma. Insomma, il solito Miro sempre ligio agli allenamenti anche adesso che non ha una squadra. Spesso si allena in compagnia di altri ex calciatori come Jens Lehmann, Benny Lauth e Thomas Hitzlsperger, altro ex biancoceleste.

 

Il comunicato della Lazio in ricordo del Gen. Giorgio Vaccaro

Questo il comunicato apparso sul sito della società biancoceleste in ricordo del Generale Vaccaro:

Socio della S. S. Lazio dal 1922, presidende della F.I.G.C. e fautore dei Campionati del Mondo in Italia del 1934, nella sua lunga vita all’interno della Polisportiva, Giorgio Vaccaro, nato il 12 ottobre 1892, ha ricoperto anche l’incarico di Presidente della sezione Calcio. Co-fondatore della Sezione Rugby della Lazio, ha scritto una pagina fondamentale della nostra storia ultracentenaria. Fu lui ad opporsi, nella primavera del 1927, alla fusione della Lazio, già Ente Morale dal 1921, con altre tre società romane“.

 

BOLOGNA – Falso allarme Torosidis: il giocatore sarà a disposizione contro la Lazio

Nelle scorse ore si era sparsa la voce di un possibile infortunio riportato dal terzino del Bologna Vasilis Torosidis nell’ultimo incontro disputato dalla nazionale greca. Il calciatore ha abbandonato il campo dopo appena 18 minuti di gioco lasciando in apprensione sia i tifosi bolognesi che quelli ellenici ma il motivo non è stato relativo a problemi muscolari come si era subito paventato ma più semplicemente di problemi intestinali. Donadoni quindi può tirare un sospiro di sollievo, il giocatore greco sarà regolarmente a disposizione nel match di Roma contro la squadra biancoceleste.

 

Pulici: “La società dovrebbe fare dei sacrifici per i tifosi. Assurdo far pagare il biglietto agli under 14”

Felice Pulici è intervenuto a Radio Incontro Olympia: “Non è da ieri che lo stadio è vuoto, sono quasi due anni che è cosi. Quando la Lazio è stata punita dopo Calciopoli, io dissi al club di abbassare i prezzi per far venire la gente allo stadio. Bisogna capire che la vendita dei biglietti nel bilancio incide intorno al 5%, quindi la società dovrebbe fare dei sacrifici. Io continuo a proporre iniziative ma mi ignorano. Poi non ho capito la scelta dei tifosi. Prima hanno deciso di disertare lo stadio, adesso vogliono tornare. La curva però è ancora vuota. Non si può giocare con 10mila tifosi, un giocatore non può essere felice di stare alla Lazio. L’iniziativa che c’è stata con il Bologna è ridicola. La società ha fatto pagare il biglietto un euro agli Under 14, quando ci sta una legge che permette di entrare gratis a quell’età. Le nuove normative sul calcio di rigore? Vediamo cosa cambierà ma bisognerebbe rivedere anche altre regole”.

Zauli: “La Lazio mi ha sorpreso. Parolo, de Vrij e Keita hanno permesso il salto di qualità”

Fantasista capace di fare la fortuna di Vicenza, Bologna e Palermo tra la fine degli anni novanta e l’inizio del nuovo millennio, Lamberto Zauli è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali on Air” per parlare proprio della sfida che vedrà i felsinei impegnati all’Olimpico contro la Lazio, domenica prossima.

Lazio e Bologna hanno stupito partendo in campionato decisamente meglio rispetto alle previsioni della vigilia: Sicuramente la Lazio ha sorpreso ancor di più del Bologna. I rossoblu hanno confermato l’assetto dell’anno scorso che ha conquistato una tranquilla salvezza con Donadoni, a sua volta confermato, ed è andato avanti nel segno della continuità da parte di quella che è la nuova proprietà del club. Nella Lazio invece il gruppo si è stretto attorno ad Inzaghi, che inizialmente sembrava un ripiego, ma che invece ha fatto vedere qualità che forse non si immaginavano ad inizio stagione”.

Il centrocampo della Lazio è sotto la luce dei riflettori: “L’infortunio di Biglia ha tolto per il momento un vero top player all’impianto di squadra. C’è comunque un grande giocatore come Parolo, ma anche la presenza di de Vrij in difesa e il rientro di Keita in attacco hanno permesso alla squadra di compiere un bel salto di qualità”.

Su Simone Inzaghi e la gestione del caso Keita: “Al momento non conosco i veri motivi che hanno portato alla discussione con Keita. Sicuramente il ragazzo è stato escluso per il bene del gruppo, poi quando è rientrato ha saputo riconquistare la stima di tutti ed i risultati sono alla luce del sole. La gestione da parte dell’allenatore di questo momento di tensione mi è sembrata, alla fine di tutto, adeguata”.

In Italia non si offre più la dovuta attenzione all’Europa League. Le squadre italiane potranno ben figurare quest’anno? “Snobbare l’Europa mi sembra un discorso assurdo. Ci sono le squadre di primissimo piano che normalmente puntano alla Champions, ma ci sono tante realtà che dopo aver fatto di tutto per arrivare in Europa League si abbandonano a dei turn over che tolgono ogni ambizione per arrivare in fondo alla competizione. L’Europa League sarebbe un’ottima occasione anche per mettere in luce talenti, invece si snobba la competizione per concentrarsi sul campionato… e rientrare in Europa l’anno successivo. E’ abbastanza assurdo”.

Che impressione ha destato la Nazionale durante questa pausa? “E’ presto per dare un giudizio su Ventura. Sicuramente l’utilizzo di Belotti ed Immobile ha aumentato la qualità offensiva, ha portato una freschezza che era mancata contro la Spagna, anche perché l’allenatore li conosce bene e sa come valorizzarli. Non essendoci più grandi talenti tra gli azzurri la squadra va costruita con grande generosità e i due attaccanti hanno queste caratteristiche”.

La figura del classico trequartista sta quasi sparendo. Da ex interprete di questo ruolo, che evoluzione sta prendendo il calcio in questo senso? “Spesso dipende anche dai moduli che vanno per la maggiore. Nel 4-3-3 o nel 3-5-2 è difficile trovare posto al trequartista classico. Nella Lazio Keita o Felipe Anderson potrebbero fare il dieci classico, ma l’interpretazione dei giocatori di fantasia ora va verso direzioni differenti. Tatticamente si preferisce far giocare sulle corsie esterne i giocatori che sanno saltare bene l’uomo, piuttosto che farli svariare a tutto campo”.

Anche andare allo stadio sta diventando sempre più complicato e le persone, come avviene all’Olimpico a Roma, si allontanano sempre di più dagli impianti: “In Italia si parla molto delle televisioni, ma in Inghilterra la Premier League è il campionato più televisivo del mondo eppure gli stadi sono sempre pieni. In Italia basta pochissimo per abbandonare lo stadio, a volte si reagisce eccessivamente male a restrizioni che sono pensate anche per la sicurezza collettiva. Vedere l’Olimpico vuoto fa male, quando fino a quindici anni fa si vedevano spesso ottantamila spettatori. In Inghilterra i prezzi sono alti, le famiglie possono avere difficoltà, ma gli stadi sono pieni anche perché gli impianti sono stati pensati per far godere il pubblico di un autentico spettacolo. In molti stadi italiani manca addirittura la copertura”.

Claudio Lopez: “Mi piacerebbe tornare alla Lazio e riabbracciare i tifosi. Auguro a Inzaghi tante vittorie”

Con Crespo e Veron, tante altre stelle presenti all’ Hotel Sheraton Parco de’ Medici di Roma, riunitesi per la gara di beneficenza di questa sera. Tra questi c’è anche Claudio Lopez, che ai cronisti presenti ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: E’ bellissimo tornare a Roma e ritrovare vecchi compagni, anche se invecchiati (ride, ndr). Incontrare il Papa e scambiare qualche parola mi dà tanta felicità. Sarà bello scendere in campo all’Olimpico dove ho provato tante emozioni e giocare con Veron, Crespo e Maradona“.

Su Simone Inzaghi: “Contento  per lui e spero possa fare bene per i tifosi che negli ultimi tempi non hanno avuto grosse soddisfazioni. Auguro a Simone tante vittorie”. Chiosa finale con un sogno nel cassetto: “Tanti miei ex compagni sono diventati allenatori. Io attualmente sono dirigente del Colorado, non penso alla panchina. Mi piacerebbe tornare alla Lazio per darle una mano e per riabbracciare i tifosi. Il mio ricordo più bello in biancoceleste è la doppietta in Supercoppa Italiana e la vittoria della Coppa Italia”. 

Veron al vetriolo: “Io alla Lazio? Difficile tornare quando qualcuno non ti vuole”

Tra i tanti ex giocatori presenti allo Sheraton Parco de’ Medici in occasione della partita di beneficenza di questa sera ‘Uniti per la pace’, c’era anche Juan Sebastian Veron che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai cronisti presenti: Sarà emozionante tornare all’Olimpico e rivedere i vecchi amici. La mia Lazio? Non so se poteva vincere di più. Quel che è stato è stato, non sapremo mai se potevamo fare di più. Quella Lazio ha segnato un’epoca sia per la storia della Lazio che per il calcio in generale. Il ricordo più bello di quel periodo sono i tifosi”. 

Poi sul suo ex compagno Inzaghi: Sono contento che Simone stia facendo bene. E’ la sua prima esperienza in serie A e ci tiene molto a fare bene. Noi ex compagni lo accompagniamo in questa strada”. Qualche mese fa, Veron in un’intervista disse che gli sarebbe piaciuto tornare alla Lazio come presidente: “Era solo una battuta, comunque è difficile tornare quando qualcuno non ti vuole”. Qualche anno fa Veron sarebbe potuto tornare a indossare l’aquila sul petto, ma Veron glissa: “Ho dato sempre il massimo per questa maglia e non ho rimpianti”.

 

 

Lo Monaco: “Bielsa occasione persa. Non reputava la Lazio pronta…”

L’ad del Catania Pietro Lo Monaco ai microfoni di Radio Incontro Olympia ha parlato della Lazio ed è tornato sulla vicenda Bielsa.

Lo Monaco ha elogiato i supporters biancocelesti: “Il tifoso laziale è come quelli del Catania. Non sono semplici tifosi, ‘sentono’ la loro squadra. I biancocelesti sono passionali, un patrimonio importante che non dovrebbe mai essere disperso. La Lazio dovrebbe ritagliarsi uno spazio fisso nelle competizioni europee e chi la gestisce dovrebbe tener conto di questo. Non è una tiratina d’orecchio ma certe volte ci si puntualizza su principi che magari non hanno basi a discapito dell’amore della propria gente. Lo spettacolo è per i tifosi e noi addetti ai lavori dovremmo avere un atteggiamento di solidarietà con loro per poter sviluppare questo sentimento. Le partite con lo stadio vuoto, pur contando che le TV mantengono il movimento, sono tristi”. La Lazio di oggi: “Adesso può essere competitiva alla luce del livellamento del campionato italiano. Siccome i posti utili per l’Europa ci sono, i capitolini hanno l’obbligo di puntarci”.

Da Bielsa a Inzaghi: “La scelta di un tecnico giovane ci sta, ma non ci sta come rimedio. Debbo dire che Simone sta dimostrando di avere delle buone capacità ma evidentemente per Bielsa la Lazio non era pronta. Personaggio di statura internazionale, allenatore tra i più bravi al mondo, ma un uomo particolare. Ci sta che per un niente chiuda i rapporti, arrivederci e grazie”. Il sogno Bielsa durato diverse settimane: “Conosco Marcelo e un pochino anche Lotito. Magari gli sono state promesse delle cose che poi il tempo non ha permesso che si concretizzassero subito e quindi ha permesso a Bielsa di rompere un rapporto e alla Lazio di gridare allo scandalo. Ma lui è così. Se prometti una cosa e non mantieni soprassiede a qualsiasi tipo di discorso. Lui si basa sulla progettualità.

Secondo me era proprio il profilo giusto per questa piazza, per far riavvicinare la gente e creare un piano tecnico di livello. Al Cile ha fatto fuori mostri sacri. Non guarda la carta d’identità, il nome. Guarda solo il campo. È più un’occasione persa dalla Lazio che da Bielsa”. Il ds Igli Tare: “Non mi permetto di dare giudizi su un direttore sportivo giovane. Lui lavora con il budget che gli mette a disposizione la società e sta alla sua capacità industriarsi in giro per il mondo per trovare talenti. Troppo facile lavorare col portafogli in mano sul prodotto scontato. Dove manca probabilmente è in questo, lo scovare giocatori buoni nel panorama calcistico mondiale”.

Fabrizio Piepoli

De Vrij & co. al centro delle polemiche in Olanda: ecco perché

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I giocatori dell’Olanda sono in queste ore al centro delle polemiche in patria. Il motivo? Dopo la gara di due giorni fa persa contro la Francia per 1-0, alcuni giocatori arancioni sono stati sorpresi in un disco-pub di Amsterdam. Al personale dello Shooters non deve essere parsa vera questa clientela di prestigio, tanto che subito è iniziato il solito sito dei selfie. Quale miglior pubblicità per il proprio locale, avranno pensato i gestori, che invece hanno scatenato la polemica da parte dei media olandesi per il comportamento di Stefan de Vrij, Bas Dost e Jeroen Zoet, beccati a festeggiare tranquillamente come se la partita persa fosse un’amichevole in famiglia e non una sfida di qualificazione a Russia 2018. “Dopo la sconfitta avevano ancora voglia di un bicchierino“, il commento, tra l’ironico e il severo, della stampa. Che chissà se riuscirà a perdonare e a dimenticare presto questa ‘scappatella’.

Crespo: “Mi spiace aver vinto poco con la Lazio. In futuro mi piacerebbe allenarla”

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Ci sarà anche lui questa sera per la partita ‘Uniti per la pace’ voluta dal suo connazionale papa Francesco. Intercettato al suo arrivo nella Capitale dai microfoni dei giornalisti presenti, l’ex bomber laziale Hernan Crespo ha rivelato le sue emozioni alla vigilia dell’evento: “Che effetto mi farà tornare all’Olimpico? Ve lo dico domani! (ride, ndr). Vengo spesso a Roma, perché mia moglie è romana. Rivedrò Veron, Maradona e tanti altri. Certo, correremo un po’ meno rispetto agli anni scorsi, ma conta solo divertirci e contribuire a qualcosa di grande”.

Immancabile qualche parola sulla Lazio: “Biglia? Lo conosco da tanto tempo e non sono sorpreso da quello che sta facendo. Purtroppo il suo problema è complicato, un infortunio fastidioso in cui dovrà evitare di ricadere. Nonostante le difficoltà ambientali, la squadra sta facendo bene con Inzaghi. Il materiale c’è, quindi dobbiamo solo aspettare”. Uno sguardo poi al passato, a quei grandi campioni che, smessi gli scarpini, hanno intrapreso la carriera da allenatori, proprio come lui: “La nostra generazione è diversa da questa. Noi già da piccoli mangiavano pane e pallone, ci divertivamo a giocare a calcio per tutto il giorno e ci fermavamo solo per studiare. Oggi invece i ragazzi hanno più distrazioni, che tendono a diminuire la qualità dei singoli giocatori. Con la Lazio ho vinto poco? Probabilmente sì e di questo mi rammarico molto, anche se è difficile vincere a Roma. Quella Lazio poi è durata poco per le difficoltà avute dalla famiglia Cragnotti. Io sono arrivato quasi alla fine di quel percorso e forse sarebbe stato tutto diverso se Dalmat non avesse messo la palla sotto l’incrocio (in Lazio-Inter del 2001, giocata sul neutro di Bari ndr), ma non lo sapremo mai. I problemi furono però nei primi mesi, perché con Eriksson perdemmo tanti punti, forse anche perché la squadra era un po’ appagata per lo scudetto dell’anno prima”. Da un bomber di ieri a quelli di oggi: “Dopo che me ne sono andato alla Lazio è però arrivato Klose, che ha dato tanto ai biancocelesti, e ora c’è Immobile che è forte. Paragoni però non ne voglio fare, perché, a parte che ognuno ha la propria storia, ma poi sono nato in un paese in cui se eri mancino si pensava subito a Maradona“. Infine, sul proprio futuro: “Sto valutando delle opportunità all’estero, ma più in là sarebbe bello sedere sulla panchina della Lazio, è uno dei miei obiettivi personali. Fare l’allenatore in Serie A è il massimo“.

Keita, ecco quando ci sarà l’incontro con la società per il rinnovo

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Oltre ad Immobile, lì davanti, anche Keita sta vivendo un momento davvero magico. Dal Senegal, con cui ha disputato un’ottima sosta per le Nazionali, segnando addirittura un gol, alla Lazio, che sta letteralmente trascinando in questo inizio di stagione. Sarebbe tutto perfetto, se non fosse per un dettaglio: il Balde giovane ha il contratto in scadenza nel 2018. E proprio questo potrebbe causare ulteriori frizioni con la società, dopo quelle andate in scena quest’estate. Sì perché Lotito e Tare vogliono assolutamente tenersi stretto il loro gioiello, ma per riuscirci dovranno compiere uno sforzo non da poco: ovvero, non solo aumentargli lo stipendio dagli attuali 700.000 euro a circa 2 milioni per i prossimi 5 anni, ma anche inserire nell’accordo una clausola rescissoria. Ed è proprio su quest’ultimo punto che il giocatore batte più forte, in quanto non vuole rischiare di rimanere nel club senza avere la sicurezza e la possibilità di potersene andare in caso le cose comincino a mettersi male. Comunque, l’incontro per mettere tutto nero su bianco dovrebbe avere luogo tra il 15 e il 30 novembre: si cercherà l’intesa e, in caso contrario, la cessione sarà inevitabile.

Non è un mistero infatti che il senegalese consideri la Lazio non un punto di arrivo, piuttosto una vetrina per farsi conoscere da quei top club europei in cui ha sempre sognato di approdare. Difficile possa farlo già a gennaio, perché Lotito per privarsene chiede non meno di 30 milioni di euro (l’ammontare della clausola rescissoria, appunto), cifra improponibile a campionato in corso e per un giocatore indisponibile per i due mesi di gennaio e febbraio, perché impegnato nella Coppa d’Africa. Chissà se a giugno il suo prezzo sarà ancora lo stesso: per il momento il primo pensiero è quello di farlo rinnovare, poi ci si penserà. A tempo debito.

INFERMERIA – Sorpresa Biglia: il capitano già corre. Ora il rientro è più vicino…

Come volevasi dimostrare i tempi di recupero di Biglia non erano così lunghi come qualcuno ha voluto far credere…”almeno 40-50 giorni se non di più“…”ormai lo rivediamo nel 2017“…queste sono solo alcune delle frasi allarmanti che giravano nell’etere biancoceleste. E invece, ancora una volta, il “pessimismo” (per non aggiungere altro) è stato nuovamente smentito. La buona novella è questa: Biglia ha cominciato a correre. Accelera i tempi il capitano biancoceleste, il suo recupero precede a vele spiegate. Secondo la Gazzetta dello Sport, infatti Biglia starebbe facendo riabilitazione in Argentina, correndo insieme a Lavezzi (anche lui alle prese con un infortunio) a Buenos Aires. Per il centrocampo della Lazio il suo anticipato rientro potrebbe essere una notizia fantastica. Ovviamente il centrocampista della Lazio andrà avanti con cautela, non forzerà i tempi di recupero dopo quello che è successo non molto tempo fa. Non resta che aspettare il suo ritorno in Italia e a Formello.