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Giordano: “Cancellieri è una sorpresa in forma, ma Sarri ha favoritismi da nascondere”

Bruno Giordano elogia la crescita di Cancellieri e analizza la Lazio: cosa nasconde dietro le sue parole? #Lazio #Calcio #SerieA

Bruno Giordano, l’iconico bomber biancoceleste, ha offerto un’analisi approfondita sulla situazione attuale della Lazio, condividendo riflessioni che potrebbero accendere curiosità tra i tifosi. Con la sua esperienza da protagonista negli anni d’oro del club, Giordano ha toccato temi cruciali come la coesione del gruppo e le aree da raffinare, tracciando un quadro intrigante su come la squadra possa scalare posizioni in Serie A. Le sue parole, ricche di insight, invitano a riflettere su cosa serva davvero per trasformare le prestazioni in successi duraturi.

Tra le sue osservazioni, Giordano ha sottolineato l’importanza di affrontare le criticità emerse alla fine della scorsa stagione, enfatizzando la necessità di una compattezza tattica e di una mentalità vincente per competere ai massimi livelli. Ha anche apprezzato i progressi di alcuni giovani talenti, lasciando intendere che il futuro della squadra potrebbe riservare sorprese. «I portieri sui goal non hanno colpe, sul primo Mandas non poteva uscire, i sono i marcatori a dover fare il loro, sul secondo il tiro non era angolatissimo ma non è un errore. Miglioramenti? Dal punto di vista fisico si puó sempre migliorare, loro iniziano il campionato prima ma questo secondo me influisce molto poco.» Questa citazione evidenzia come anche i piccoli dettagli possano fare la differenza, spingendo i lettori a chiedersi se la preparazione fisica sarà davvero il fattore chiave.

Passando ai singoli giocatori, Giordano non ha risparmiato commenti che alimentano il dibattito tra gli appassionati. Ha espresso dubbi su certe scelte difensive, ma ha riservato elogi particolari a chi sta emergendo. «Gila sbaglia spesso il gesto tecnico, essendo l’ultimo a difendere i suoi errori possono costare caro, sono anche i dettami del tecnico che influiscono in questo. Marusic centrale non mi convince, ma la scelta spetta all’allenatore che si prende le responsabilita lelle sue decisioni. Cancellieri mi sta convincendo, mi è sembrato uno dei più in forma di tutti, in campo aperto e fortissimo, certamente poi nello stretto soffre un po’ di più. Dia lo vedo più tranquillo, Castellanos se non ha il posto sicuro da titolare puó andare in difficoltà, vedo più avanti Dia a oggi. Sappiamo che il mister ha un debole per Cataldi, ma Rovella la scorsa stagione ha fatto una super stagione e vista la giovane età puó migliorare anche per quelle che sono le richieste di Sarri.» Queste parole in grassetto non solo confermano la convinzione di Giordano su Cancellieri, ma anche stimolano curiosità su come queste dinamiche influenzeranno le prossime partite, rendendo l’analisi un must per chi segue da vicino il mondo biancoceleste.

In conclusione, le riflessioni di Giordano offrono uno sguardo autentico e appassionato su una squadra in evoluzione, lasciando i tifosi con domande intriganti su cosa riserverà la nuova stagione. Con un mix di critiche costruttive e apprezzamenti, il suo discorso potrebbe essere l’anteprima di sviluppi che terranno tutti con il fiato sospeso.

Lazio, settimana cruciale per quel talento biancoceleste: il suo destino è in bilico, preparatevi alle sorprese!

È arrivata la settimana che potrebbe cambiare tutto per Alessio Romagnoli e la sua avventura alla Lazio! Preparatevi a scoprire gli aggiornamenti chiave su questo difensore insostituibile. #Lazio #Calcio #Rinnovo

Siete pronti per una settimana ricca di suspense nel mondo della Lazio? Il futuro di Alessio Romagnoli, il difensore centrale classe ’95 e pilastro della difesa biancoceleste, è appeso a un filo. Cresciuto con il sogno di vestire la maglia laziale, Romagnoli ha sempre dimostrato un attaccamento profondo ai colori del club, trasformandosi in un leader sia tecnico che morale nello spogliatoio. Questa fedeltà non fa che aumentare la curiosità su cosa deciderà ora.

Dopo la conclusione della mini tournée estiva in Turchia, la squadra è tornata al centro di allenamento di Formello per intensificare la preparazione. Qui, gli occhi sono tutti puntati su un incontro decisivo tra la dirigenza e gli agenti del giocatore. L’obiettivo? Rialimentare il dialogo sul rinnovo del contratto, rimasto bloccato da maggio in una situazione di stallo che tiene tutti con il fiato sospeso.

La negoziazione si annuncia complessa e piena di incognite: la Lazio è determinata a trattenere questo elemento fondamentale, ma deve bilanciare le richieste economiche del calciatore con le limitazioni imposte dal blocco al mercato. Questo vincolo rende impossibile formalizzare un accordo prima del 2026, spingendo le parti verso almeno un’intesa verbale per garantire tranquillità reciproca. Chissà se riusciranno a trovare il punto d’equilibrio?

Romagnoli, con il suo rendimento costante e la sua leadership naturale, resta una figura strategica per il progetto della squadra, apprezzato anche dal nuovo staff tecnico. La società lo vede come un tassello irrinunciabile, e il rinnovo è tratteggiato come una priorità assoluta per costruire una base solida nelle stagioni future. Con segnali positivi all’orizzonte, l’attesa cresce: questa potrebbe essere la svolta tanto attesa, o un capitolo ancora da scrivere? Solo il tempo lo dirà, ma per i tifosi biancocelesti, è un momento da non perdere di vista.

Lazio, Mancini non edulcora: Cataldi è un Sarri-dipendente, Isaksen delude, e Zaccagni lo stuzzica sul serio

Analisi intrigante delle dichiarazioni di Mancini su Lazio: cosa nasconde dietro i talenti biancocelesti? #Lazio #CalcioItaliano #DAZNInterviste

Nel mondo del calcio, dove ogni parola di un esperto può accendere dibattiti, il telecronista di DAZN, Riccardo Mancini, ha condiviso riflessioni affascinanti durante un intervento su Radio Laziale. Le sue opinioni sulla preparazione estiva della squadra e sui singoli giocatori non solo offrono spunti tattici, ma suscitano curiosità su chi potrebbe emergere o inciampare in questa stagione. È come sbirciare dietro le quinte di una rosa piena di potenziali sorprese – e le sue parole, dirette e ponderate, invitano a chiedersi: chi sarà il prossimo a brillare?

Partendo da Isaksen, Mancini non nasconde le sue riserve, lasciando intravedere spazio per un’evoluzione. «Isaksen non mi ha mai esaltato. Lui è Cancellieri devono essere meno testardi e affidarsi più alla squadra e all’allenatore. Può crescere tecnicamente, penso Sarri possa lavorarci ancora. Cancellieri deve togliersi di dosso nella pesantezza che si è accumulato. Nella prima esperienza alla Lazio sembrava voler impressionare, mi sembrava molto legato al calco giovanile. A Parma mi sembra abbia capito questa cosa. Non credo che il posto di Isaksen sia così saldo. Sarri mi sembra aperto a situazioni differenti». Questa critica tagliente fa riflettere: Isaksen è davvero pronto a scalare gerarchie, o rischia di essere soppiantato?

Passando a Cataldi, il tono di Mancini si accende di ottimismo, dipingendo un quadro di crescita personale che potrebbe ispirare i tifosi. «Cataldi è molto ‘Sarrista’. A Firenze ha trovato fiducia e valore. Quando vivi nella tua bolla – quella della Lazio – rischi di essere offuscato a livello di crescita. L’anno alla Fiorentina gli ha dato maggiore consapevole. Sono convinto che possa fare belle cose. La situazione della titolarità dipende dalla mezzala. Credo che Rovella possa adattarsi a quel ruolo. Io vado un centrocampo Guendouzi-Cataldi-Rovella. Ha gamba, può imparare in fretta». Non è affascinante pensare a come un’esperienza fuori dalla “bolla” possa trasformare un giocatore in un elemento chiave?

Per Dele-Bashiru, le osservazioni di Mancini introducono un velo di incertezza, stimolando domande sul suo adattamento. «Dele-Bashiru lo vedo ancora grezzo e per il calcio di Sarri giocatori grezzi non servono. Deve lavorare tatticamente, ma anche tecnicamente. Scopre ancora troppo palla. I primi mesi sono di studio, poi magari riuscirà». Sarà in grado di affinare le sue skills in tempo per diventare un pilastro, o resterà un progetto incompiuto?

Il discorso su Zaccagni è particolarmente intrigante, con Mancini che immagina scenari tattici innovativi. «Zaccagni sulla trequarti mi intriga molto, più libero. A Verona faceva spesso il trequartista, anche se a due. Adesso fa molto bene il lavoro lungo corto sul terzino e poi viene al centro. Il suo movimento classico. Lo vedo sempre più consapevole. Sarei curioso di vederlo più libero, piuttosto in un ruolo che potrebbe diventare prevedibile». Immaginate la curiosità: Zaccagni libero di esprimersi potrebbe essere la mossa geniale che cambia le partite?

Infine, Mancini riserva parole di speranza per Castellanos e Dia, e una chance per Noslin, alimentando il dibattito su chi potrebbe guidare l’attacco. Su Castellanos e Dia: «Per me il 9 della squadra è Castellanos, perché al netto dei non tropi gol è importante per la squadra. Secondo me gli manca poco per fare l’ultimo step, può essere trascinatore. Combatte, è tecnico e sente la porta, anche se non come gli altri bomber. Però se inizia a segnare con continuità. Lo vedo più adatto al gioco di Sarri, con Dia che può fare anche l’esterno nel 4-3-3». E su Noslin: «Per me Noslin ha delle potenzialità, c’è del terreno fertile. Vediamo se con Sarri riuscirà. Io gli darei ancora una chance, lui però deve un po’ svegliarsi». Queste visioni fanno riflettere: Castellanos è a un passo dalla svolta, mentre Noslin deve “svegliarsi” – chissà se lo farà al momento giusto?

In sintesi, le parole di Mancini non solo analizzano la rosa, ma accendono l’immaginazione su possibili scenari futuri, lasciando i tifosi con più domande che risposte. Quale giocatore emergerà come protagonista? Chỉ il campo potrà dirlo.

Codignoni non si trattiene: “Lazio ha un allenatore da urlo e potrebbe dominare fin da subito”

Manuel Codignoni prevede una stagione ricca di sorprese per la Lazio e non solo

Manuel Codignoni, il radiocronista esperto di Rai Radio Uno, ha condiviso analisi affascinanti sulla prossima Serie A durante un’intervista a Lazio Style Radio, accendendo la curiosità sui possibili colpi di scena della stagione. Con meno di tre settimane all’inizio del campionato, le sue previsioni sulle squadre in lizza promettono di tenere gli appassionati incollati, specialmente per i biancocelesti e le loro ambizioni.

Nelle sue parole, Codignoni non ha risparmiato dettagli: «Inter e Napoli sono per me oggettivamente le rose più forti e complete. Sulla Roma dico che mi intriga il progetto Gasperini, è un allenatore che in una big può fare molto bene o molto male. Certo è che se la squadra dovesse recepire i suoi metodi, allora potrebbe volare. La Lazio ha un allenatore importante e potrebbe fare una grande partenza, perché l’allenatore conosce in gran parte la rosa e i giocatori ormai sono amalgamati tra loro. E poi c’è l’aspetto di poter giocare una partita a settimana. La Lazio per me ha una rosa leggermente inferiore alle squadre che le ho messo davanti, ma sono convinto che partirà molto bene. La Juventus a oggi mi convince poco, credo abbia ancora troppi nodi irrisolti, a partire da Vlahovic, vediamo come finirà il mercato».

Passando alla prima sfida della stagione, Codignoni ha evidenziato fattori che potrebbero influenzare l’esito, alimentando l’interesse per come si evolverà il campo. «La partita dipenderà anche dal livello di preparazione fisica, ci sarà anche il fattore caldo a incidere. Il Como però sarà un cantiere aperto, perché sta cambiando tanti giocatori, quindi questo può essere un aspetto che favorisce la Lazio. Certo il Como è una realtà importante, sta spendendo tanto e ha un allenatore bravo, che da un’identità chiara alla sua squadra, l’anno scorso si è salvato benissimo». Queste osservazioni lasciano spazio a scenari imprevedibili, rendendo l’avvio del torneo ancora più avvincente.

Infine, Codignoni ha puntato i riflettori su un elemento che potrebbe sorprendere i tifosi: «Per me Cancellieri è un giocatore interessante, l’ho visto bene nelle amichevoli, chissà che questo non possa essere il suo anno. Ha caratteristiche importanti, finora non è esploso, ma può diventare una soluzione per la Lazio». Con queste parole, l’esperto radiocronista chiude le sue riflessioni, lasciando ai appassionati il gusto di immaginare cosa riserverà questa stagione calcistica.

Petrucci analizza Lazio: “Sta crescendo, ma Sarri è una sorpresa inaspettata – non è il solito stratega!”

Il giornalista Petrucci analizza la crescita della Lazio: sorprese e aree da raffinare nel pre-campionato #Lazio #Calcio #Amichevoli

Nel mondo del calcio, dove ogni partita estiva può rivelare indizi intriganti sul futuro di una squadra, le parole di Matteo Petrucci catturano l’attenzione. In un’intervista a Radio Laziale, il giornalista di Sky Sport ha condiviso le sue riflessioni sulla recente amichevole della Lazio contro il Galatasaray, la quarta tappa della loro preparazione estiva. Con un misto di ottimismo e realismo, Petrucci dipinge un quadro affascinante di una squadra in evoluzione, invitando i tifosi a chiedersi cosa potrebbe riservare la stagione.

Le sue impressioni iniziali sono state positive, specialmente dopo l’incontro con il Galatasaray. “Ho sensazioni positive dopo il Galatasary, ma le avevo già avute a Istanbul. La Lazio sta crescendo, anche se c’è qualcosa da migliorare. Uno dei pochi vantaggi della Lazio in questa estate particolare è di arrivare a inizio campionato più avanti delle altre”. Questa dichiarazione solleva una curiosità: quanto può contare questo vantaggio in un campionato sempre più competitivo, e quali aspetti specifici richiedono un ritocco?

Passando a un’analisi più profonda, Petrucci non esita a esplorare le dinamiche interne della squadra. “Non sarebbe Sarri se on ripartisse da sé, ma è giusto sfruttare le caratteristiche di una squadra a disposizione. Sarri e BaronI sono diversi, ma prendere il meglio dell’altro è positivo. Non ero convinto di trovare un Sarri motivato sul pezzo, invece devo dire che l’ho ritrovato convinto e ispirato”. Queste parole fanno riflettere su come le influenze diverse possano mescolare idee vincenti, lasciando i lettori a immaginare le possibili sinergie in campo.

Tra i nuovi arrivi, Petrucci evidenzia un giocatore che sta emergendo con forza. “Devo dire che tra i volti nuovi per Sarri è un giocatore che sta facendo molto bene. Lo abbiamo visto poco con Baroni, ma elle poche volte mi è sembrato applicato e con margini di crescita. In A ci può giocare, poi la crescita di un giocatore dipende da tanti fattori e anche da un po’ di fortuna”. È affascinante pensare a come un debuttante possa adattarsi rapidamente, suscitando domande su quali opportunità si apriranno per lui nella Serie A.

Sullo sfondo delle valutazioni di mercato, il discorso si sposta su un giovane talento. “Cancellieri sta facendo bene, ma bisogna essere onesti. Se fosse un’estate normale, vedendo anche le difficoltà che stanno avendo i competitor, non ci sarebbe dubbio sulla sua permanenza. Dobbiamo però valutare che la Lazio deve tagliare due giocatori e deve arrivarci cercando di cedere dei giocatori per rientrare nei parametri. Credo che la Lazio valuterà delle offerte”. Questa prospettiva aggiunge suspense: come bilanciare il potenziale di un giocatore con le esigenze finanziarie del club?

Infine, Petrucci affronta una situazione delicata, toccando un altro elemento chiave. “Isaksen deve inseguire tanto per questa partenza ad handicap. Io credo che Sarri voglia provarci, nonostante la convivenza tra i due non sia stata facile. Se dovessero arrivare 15 milioni per Isaksen? La Lazio non lo vende. Un anno fa la società ne chiedeva 20, se dovesse arrivare un’offerta simile ci si inizia a pensare”. Queste riflessioni chiudono il quadro con un velo di incertezza, lasciando i fan a ponderare le scelte che potrebbero delineare il destino della squadra in questa stagione cruciale. Con parole come queste, l’evoluzione della Lazio rimane un tema da seguire con grande attenzione.

Sarri non si trattiene sul futuro di Cancellieri: il talento classe 2002 verso una svolta inaspettata?

Il futuro di Matteo Cancellieri alla Lazio è appeso a un filo: fiducia dal tecnico, ma il mercato chiama!

Cosa deciderà la Lazio per il giovane talento Cancellieri? Il tecnico Maurizio Sarri, noto per il “Sarrismo” affinato a Napoli e poi portato a Chelsea e Juventus, ha sciolto le riserve sul ballottaggio che sta animando Formello da inizio inverno. Ha scelto di dare fiducia a Matteo Cancellieri, l’esterno destro classe 2002 cresciuto nel vivaio della Roma e arrivato alla Lazio nell’estate 2022.

Nelle ultime uscite, Cancellieri ha mostrato passi in avanti significativi, soprattutto in un’amichevole contro il Galatasaray. Il giovane ha convinto lo staff con i suoi progressi sia nella fase offensiva che nel ripiegamento difensivo, emergendo come la prima alternativa in attacco. Ma è proprio qui che la curiosità cresce: sarà abbastanza per garantirgli un posto stabile?

Tuttavia, la fiducia tecnica da sola non basta a delineare il futuro del ragazzo. La Lega Serie A segnala per la Lazio un rapporto tra costi del lavoro e ricavi attorno all’80%, un limite che blocca le operazioni di gennaio. Per sbloccare il mercato, servirebbe liquidità immediata, magari da una cessione che generi plusvalenza netta. Cancellieri, con un cartellino iscritto a bilancio per meno di 2 milioni e una valutazione attuale vicina agli 8, potrebbe essere la chiave: una vendita garantirebbe respiro finanziario senza toccare i titolari.

Le squadre in pole position sono Cagliari e Pisa. Il Cagliari è alla ricerca di esterni rapidi per assicurarsi la salvezza in Serie A, mentre il Pisa punta al salto di qualità con investimenti mirati. Entrambe hanno già chiesto informazioni, e la Lazio è pronta ad ascoltare: un’offerta tra i 6 e gli 8 milioni potrebbe chiudere l’affare in fretta.

Passando al caso opposto, Tijjani Noslin rappresenta un contrasto evidente. L’attaccante olandese classe 1999, arrivato la scorsa estate per circa 15 milioni, non ha convinto come esterno né come “falso nove”: è troppo anarchico tatticamente e ancora acerbo nel pressing organizzato. Rivenderlo ora significherebbe pareggiare l’investimento, ma al momento nessun club europeo è disposto a offrire quella cifra.

Per gennaio, gli scenari possibili sono delicati: Cancellieri potrebbe essere sacrificato per finanziare un vice-Castellanos più esperto, mentre Noslin verrebbe trattenuto e inserito gradualmente come jolly offensivo. Le operazioni in entrata dipendono da un’uscita a titolo definitivo. Sarri ha tracciato la sua linea tecnica, ma la dirigenza deve ora affrontare quella economica. Con l’obiettivo di abbassare il monte ingaggi e generare plusvalenze, la cessione di Cancellieri appare la via più percorribile, anche se il campo suggerisce che questo talento romano potrebbe esplodere nei prossimi mesi. A Formello, il bilanciamento tra ambizioni europee e bisogni finanziari sarà cruciale: la Lazio è a un bivio, e il futuro è più incerto che mai.

Lazio in subbuglio: Quel talento a un passo dall’addio? Svolta inaspettata nel mercato!

Mercato Lazio: Tijjani Noslin verso la cessione? Spunta una novità clamorosa! #Calciomercato #Lazio #Noslin

Il calciomercato della Lazio continua a riservare sorprese inaspettate, con un focus particolare su Tijjani Noslin, l’attaccante olandese classe ’99 arrivato dal Verona solo pochi mesi fa. Conosciuto per la sua velocità e versatilità in attacco, il giocatore ha recentemente cambiato procuratore, affidandosi all’agenzia internazionale Wasserman, che rappresenta stelle come Federico Valverde, Denzel Dumfries e Curtis Jones. Questa mossa ha acceso le speculazioni: potrebbe essere l’inizio di una trattativa che porta il giovane talento lontano da Formello?

Cambio strategico e nuove prospettive
La decisione di Noslin di passare a Wasserman non è sfuggita alla dirigenza biancoceleste, che sta monitorando attentamente ogni sviluppo. Questo passaggio potrebbe aprire scenari imprevedibili, rendendo più concreta l’idea di una cessione già in questa estate. Fonti vicine al club suggeriscono che non c’è una spinta attiva per liberarsi del giocatore, ma ogni opzione resta sul tavolo, alimentando la curiosità su cosa riserverà il futuro.

Equilibri tattici e valutazioni tecniche
L’eventuale addio di Noslin è collegato alla crescita di Matteo Cancellieri, il giovane attaccante italiano classe 2002, considerato più adatto al sistema tattico della squadra. Noslin, d’altro canto, non ha ancora pienamente convinto, e questo potrebbe essere un fattore chiave per ridisegnare la rosa in vista della prossima stagione. Chissà se questa valutazione cambierà le dinamiche in campo, lasciando i tifosi con il fiato sospeso?

Aspetti economici e complicazioni contrattuali
La Lazio ha speso circa 15 milioni di euro per portare Noslin dalla sua precedente squadra, un investimento che complica qualsiasi operazione di vendita. Aggiungiamoci i bonus non ancora maturati e una percentuale dovuta al Verona in caso di cessione, e il quadro diventa ancora più intricato. Queste variabili economiche potrebbero influenzare le scelte, ma è proprio qui che si nasconde il potenziale per una mossa astuta.

Un’occasione da sfruttare?
In un mercato dove le ambizioni sportive devono convivere con le esigenze finanziarie, Noslin potrebbe emergere come un elemento strategico. L’interesse di altri club è palpabile, e con il sostegno di Wasserman, non è da escludere che arrivino offerte concrete nelle prossime settimane. La Lazio è pronta a valutare ogni possibilità, tenendosi in equilibrio tra conservazione e innovazione per rafforzare il proprio attacco. Che sia l’inizio di una svolta decisiva?

BIGLIETTI - Burnley Lazio, al via la vendita dei tagliandi per il match: tutte le info

Burnley Lazio – La formazione di Maurizio Sarri scenderà in campo sabato 9 agosto contro gli inglesi del Burnley. La gara sarà la quarta amichevole pre stagionale per Mattia Zaccagni e compagni. Il match, oltre ad entrare nella storia della comunicazione calcistica (leggi qui il motivo), sarà visibile sulla piattaforma DAZN.

Burnley Lazio, il comunicato ufficiale del club biancoceleste per la vendita dei tagliandi del settore ospiti

La S.S. Lazio, sul proprio sito ufficiale, ha diramato le ultime notizie inerenti alla vendita dei tagliandi per il settore ospiti del match contro la squadra di Premier League inglese. Di seguito il comunicato ufficiale del club:

La S.S. Lazio comunica che sono in vendita i biglietti per la gara amichevole Burnley-Lazio di sabato 9 agosto alle ore 15:00 locali, presso lo stadio Turf Moor di Burnley.

Sarà possibile acquistare i biglietti:

ON-LINE

Prezzi del settore Ospiti – Lower North Stand:

INTERO 15 £

 RIDOTTO 10 £ (include gli over 65 – under 21 – under 16 – under 12 )

Burnley Lazio
Burnley Lazio, biancocelesti pronti per affrontare la formazione inglese (Foto Fraioli)

La Lazio arriverà alla partita con un bilancio netto: una vittoria, un pareggio e una sconfitta nelle ultime tre amichevoli disputate. La compagine biancoceleste avrà modo di confrontarsi con una squadra più fisica e, soprattutto, avanti nella preparazione. La squadra del Presidente Claudio Lotito sarà quindi impegnati in un ottimo test pre stagionale.

Calciomercato Lazio, Sarri davanti un punto di non ritorno: deve decidere ora chi vendere e chi far rimanere. La situazione

Calciomercato Lazio – Maurizio Sarri si trova davanti ad un bivio: è arrivata l’ora delle decisioni irreversibili. Oltre ai nomi in esubero, già finiti fuori rosa, il Direttore Sportivo Angelo Fabiani e il Presidente Claudio Lotito attendono istruzioni per gli uomini che Mau taglierà dal gruppo principale.

Sì, perché la rosa va sfoltita. Ci sono troppi uomini per posti limitati e, in una stagione senza coppe, la situazione rischia di degenerare. La società biancoceleste proprio questo vuole evitare: il caos. Per questo motivo, Sarri dovrà compiere al più presto la sua scelta, quella, al momento, più difficile di tutte: chi mandare via.

Calciomercato Lazio, la lista Serie A rappresenta un grande problema per la società

La problematica principale del tenere una rosa ampia non è solamente logistica, ma anche legata alle liste del campionato. La Lazio dovrà presentare a inizio stagione una lista per la Serie A che dovrà avere i seguenti requisiti: massimo di 17 calciatori con più di 22 anni. A questi possono aggiungersene altri 4 cresciuti in un vivaio italiano e ulteriori 4 (per un totale quindi di 25 uomini) prodotti nel proprio settore giovanile.

I calciatori under 22 non occuperanno posti nella lista. Come riporta calciomercato.com, a conti fatti, la Lazio conta 19 uomini, due in più dei 17 consentiti. La rosa quindi va sfoltita di due over 22 non cresciuti calcisticamente in Italia e non provenienti dal proprio settore giovanile. Ricordiamo che il calciomercato Lazio potrà operare solamente in uscita.

Calciomercato Lazio
Calciomercato Lazio, Maurizio Sarri e il problema delle liste: andrà presa una decisione il prima possibile (Foto Fraioli)

Calciomercato Lazio, chi rischia la cessione ora?

La Lazio in rosa conta di 5 terzini, tra destra e sinistra, 7 giocatori nel reparto offensivo (ali e centravanti) e 5 difensori centrali: considerando le sole due competizioni da dover affrontare, i dati risultano essere eccessivi. Molto probabilmente, i nomi degli uscenti nel calciomercato Lazio verranno proprio da queste zone di campo.

Per quanto riguarda il pacchetto difensivo la situazione è questa: Pellegrini ha uno stipendio molto alto, Lazzari, Hysaj e Marusic hanno tutti superato tutti i 30 anni. Nei centrali l’infortunato Gigot è l’unico a non convincere Sarri. I sacrificabili in difesa sono loro. Un addio, o anche due, quindi, potrebbe venire da qui, ma attenzione all’attacco.

Nella zona offensiva, con l’infortunio di Isaksen, Sarri sta valutando come sostituti Cancellieri e Noslin. Il nigeriano non sembra essersi immerso al meglio negli schemi tattici del tecnico toscano, con le lusinghe dell’ex Lazio Baroni che si fanno sempre più insistenti. Il partente numero uno dovrebbe essere lui.

Modric stuzzica il Milan: Tare l’ha convinto con un colpo da maestro!

Luka Modrić si unisce al Milan: rivelazioni che accendono la curiosità sul suo nuovo capitolo

Scopri cosa ha davvero convinto il fuoriclasse croato a scegliere i rossoneri e quali ambizioni nascondono le sue parole. Preparati a immergerti nelle sue dichiarazioni esclusive. #ModricAlMilan #SerieA

L’avventura di Luka Modrić con il Milan è ufficialmente partita, e le sue parole in conferenza stampa hanno già catturato l’attenzione di fan e addetti ai lavori. Il centrocampista croato, durante l’evento a Casa Milan, si è presentato con entusiasmo, promettendo di essere pronto per la sfida che lo attende. Ma cosa c’è dietro questa mossa? Le sue dichiarazioni offrono indizi intriganti su motivazioni personali e obiettivi futuri.

Parlando della sua passione per il club, Modrić ha condiviso un momento di emozione sincera: «A qualsiasi età c’è tempo per emozionarsi, ultimamente ho avuto un addio emozionante col Real Madrid. Sono cresciuto guardando il calcio italiano e il Milan era la mia squadra preferita in Italia, era molto seguita in Croazia. C’era il mio idolo Boban, ho sempre amato i colori rossoneri». Queste parole non solo evocano ricordi d’infanzia, ma fanno sorgere la domanda: quanto ha influito il legame emotivo nella sua decisione?

Sul fronte degli obiettivi, Modrić non ha nascosto le sue ambizioni, alimentando la curiosità su cosa significhi per il Milan puntare in alto: «Tutti noi ci ricordiamo del Milan tra le migliori al mondo, ha vinto 7 volte la Coppa dei Campioni. L’obiettivo minimo è la qualificazione alla Champions, non bisogna accontentarsi di una stagione mediocre. Bisogna essere umili ma il Milan deve stare ai massimi livelli, sono molto competitivo. Il nostro obiettivo minimo è la Champions, ma noi dobbiamo lottare per vincere. Tutti devono lottare per vincere, voglio vincere dei trofei qui». Questa dichiarazione solleva l’interesse: il Milan è pronto a tornare ai vertici, e Modrić potrebbe essere la chiave?

Riguardo al suo contributo alla squadra, il croato ha delineato cosa porterà in campo, lasciando intravedere le sfide di adattamento: «La mia esperienza. Lavorerò tanto, darò il massimo per cercare di fare tutto quello che ho fatto altrove. Devo fare esattamente tutto quello che ho fatto negli altri club, cercando di aiutare sotto tutti i punti di vista. So che ci sono tantissime aspettative su di me ma sono pronto a questa sfida. Seguo molto la Serie A perché ci sono tanti giocatori croati che giocano. Si vede che è un campionato competitivo e che sta tornando ad livello. Da un punto di vista tattico le squadre sono molto organizzate: questo lo rende differente a La Liga spagnola. Devo adattarmi il prima possibile a questo modo di giocare qua in Italia». Chissà come si integrerà in un campionato così tattico?

Nelle sue riflessioni sui contatti avuti, Modrić ha menzionato figure chiave che hanno rafforzato il suo interesse: «Non ho parlato con Boban in questo periodo, ma avendo un ottimo rapporto parlavamo molto del Milan quando ci siamo visti in passato. Ho incontrato Zlatan e mi ha parlato di Milano. Ancelotti mi ha parlato molto bene del Milan, tutto molto positivo. Avevo questa impressione a prescindere. Il Milan è un grande club, molto importante e con una grande tifoseria. Ma quando ti parlano così di un club hai una percezione anche migliore. L’ultima volta che sono venuto qui è stata impressionante l’organizzazione e l’accoglienza». Queste confidenze aggiungono un tocco personale: quali storie nascoste hanno influenzato la sua scelta?

Toccando l’argomento del suo nuovo allenatore, Modrić ha espresso rispetto e anticipazione, con un accenno di umorismo: «La Champions del 2017? Probabilmente non è un buon ricordo per lui ma cercherò di non parlarne troppo (ride). Non voglio che il mister si arrabbi con me. Non vedo l’ora di conoscerlo, ho parlato un po’ con lui. Sono molto contento di essere allenato da lui, è tra i migliori al mondo, un vincente. Non vedo l’ora di scoprire come mi vede in campo in questa squadra». Questa parte solleva la curiosità: come si evolverà il loro rapporto?

Guardando al futuro, il giocatore mantiene un approccio cauto ma determinato: «Non lo so, è troppo presto per dirlo. Il mio obiettivo è chiaramente di disputare il Mondiale l’anno prossimo, ma prima di tutto bisogna qualificarsi. Ma non guardo troppo avanti, l’importante è vivere il presente e fare le cose bene. Voglio iniziare questa nuova avventura, prepararmi al meglio per far sì che io sia al livello che questa società richiede. Per il futuro ci sarà tempo, devo essere concentrato sul presente per dare il massimo per il Milan». Una prospettiva che invita a riflettere: riuscirà a bilanciare club e nazionale?

Infine, spiegando la sua scelta di unirsi al Milan, Modrić ha evidenziato un momento decisivo: «È stata una scelta molto facile quando lui mi ha chiamato, quando è venuto in Croazia è stato molto importante, ha dimostrato quanto il Milan ci tenesse e quanto credesse che potessi essere performante ad alto livello. È stata la svolta nella trattativa: quando arriva qualcuno che vuole acquistarti è importante che ti spieghino il progetto. Poi ho avuto bisogno di un po’ di tempo per parlare con la mia famiglia ma dentro di me sapevo che sarebbe stata la scelta migliore. Non mi aspettavo che accadesse così in fretta ma dimostra la fiducia che hanno mostrato nei miei confronti: spero di poterla ripagare in campo». E sul suo ruolo: «Abbiamo parlato un po’ con il mister, credo che tutti sappiano dove mi sento a mio agio in campo: in mezzo al campo dove posso dettare i tempi e per far sì che la squadra giri bene. Devo ancora parlare con l’allenatore per capire dove vuole che io giochi, da lì poi devo dare il massimo, giocare bene e aiutare la squadra: è il ruolo che ho sempre avuto nella mia vita. Ma ho giocato anche in altri ruoli. La priorità comunque resta la squadra, non è mai importante il singolo. Deve essere questa la nostra mentalità: non esiste nessuno al di sopra della squadra. Sono qui per fare quello che chiede il mister». Queste ultime riflessioni chiudono il quadro, lasciando i lettori a chiedersi: Modrić trasformerà davvero le ambizioni del Milan in realtà?

Castrovilli non si arrende: “Alla Lazio, un’altra dose di sfiga da manuale”

Castrovilli si confida: “Ho avuto l’ennesima sfiga” alla Lazio. Quale sarà il suo prossimo capitolo? #Castrovilli #Lazio #Calcio

Il centrocampista Gaetano Castrovilli ha parlato apertamente delle sue ultime stagioni, condividendo un bilancio emotivo e sincero durante un’intervista a Radio Sportiva. Dalle difficoltà incontrate in passato alla recente rinascita, le sue parole catturano l’essenza di una carriera segnata da alti e bassi, lasciando i fan curiosi su cosa riserverà il futuro per questo talentuoso giocatore.

Parlando della sua breve ma intensa esperienza alla Lazio, Castrovilli ha descritto un’opportunità sfumata per colpa della sfortuna. «Ho avuto l’opportunità alla Lazio, l’ho colta subito ma ho avuto l’ennesima sfiga. Un fastidio in un momento in cui stavo trovando il mio spazio, quando sono tornato la squadra andava bene. Mi reputo intelligente e quando si va bene è difficile cambiare. Mi trovavo bene, con un gruppo bellissimo. È stata una bella esperienza». Queste parole evidenziano come un infortunio al momento sbagliato abbia impedito al giocatore di consolidare il suo ruolo in una squadra in forma, suscitando curiosità su come avrebbe potuto evolvere quella parentesi.

Il capitolo successivo ha portato una svolta positiva con il Monza, dove Castrovilli ha ritrovato se stesso. «È stata un’avventura importante per me. Ho giocato e mi sono sentito il Castrovilli che ero prima, mi mancava stare bene. Mi spiace per il Monza e per l’annata, tante volte il risultato non è venuto per sfortuna o per altro. La cosa più importante per me è aver risentito la vecchia versione di me, più maturo». Questa citazione rivela un senso di rinascita fisica e mentale, che incuriosisce i lettori sul suo percorso di crescita e sul potenziale ancora da esprimere.

Guardando avanti, Castrovilli si mostra riflessivo e aperto a nuove avventure, con un occhio al suo legame con Bari. «Io resto tifoso e legato, mio nonno era grande tifoso e io sono calciatore grazie a lui. Per il mercato non mi precludo niente, tra Italia e estero. Mi alleno e quando arriverà il momento giusto firmeremo per il percorso più giusto da fare». Come giocatore svincolato, la sua disponibilità a valutare opzioni in Italia o all’estero tiene viva l’attenzione, lasciando i fan in suspense su quale sarà la mossa decisiva per rilanciare la sua carriera.

Burnley Lazio, l’amichevole entrerà nella storia: tifosi sbalorditi

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Burnley Lazio non sarà una semplice partita amichevole pre stagionale, ma il match si candita per entrare nella storia del calcio. Sì, avete capito bene: la Lazio potrebbe entrare all’interno di un pezzo di storia della comunicazione digitale. Di seguito spiegheremo meglio i motivi.

Burnley Lazio, Mattia Zaccagni e compagni faranno la storia: scopri il motivo

Come riporta La Gazzetta dello Sport, Il Burnley fa un salto nel futuro: il club trasmetterà nei prossimi giorni una partita in realtà virtuale. L’esempio l’ha dato il Paris Saint-Germain, che lo scorso anno ha trasmesso negli USA le sue partite di Ligue 1 in 3D.

L’appuntamento è fissato per sabato 9 agosto alle ore 16, proprio in occasione del match contro la Lazio: i tifosi della squadra neopromossa in Premier League potranno seguire la partita in programma a Turf Moor ovunque si trovino, con il semplice utilizzo di un visore Meta Quest e dell’app Premier League Player.

L’obiettivo del club è quello di “portare l’energia dello stadio nelle case di tutto il mondo”: l’esperienza includerà infatti sia la telecronaca in diretta dell’evento che l’audio ambientale di un impianto da più di 20mila posti.

Burnley Lazio
Burnley Lazio, la formazione biancoceleste continua la sua preparazione. Stimolante la partita con il Burnley per un episodio molto particolare che avverrà durante il match. (Foto Fraioli)

Grande emozione quindi per i biancocelesti che proveranno a rovinare la festa agli inglesi in 3D. Il calcio ancora una volta sa stupire i suoi appassionati e sa come si va a passo con i tempi. Seppur il calcio di una volta ancora racconta il suo fascino. Questo discorso almeno vale per l’Inghilterra, in Italia prima di assistere a una partita in 3D passeranno chissà quanti anni.

Lazio Women: tabellone Coppa Italia svelato, avversarie agguerrite che faranno tremare le romane?

Ufficiale il tabellone della Coppa Italia Women: scopri il percorso thrilling della Lazio Women verso gli ottavi! #CoppaItaliaWomen #LazioWomen #CalcioFemminile

È stata ufficializzata oggi la struttura della nuova Coppa Italia Women, un evento che accende l’entusiasmo nel mondo del calcio femminile. Basata sulle classifiche della scorsa stagione di Serie A e Serie B, questa competizione promette sorprese e sfide accese, con squadre che entrano in gioco a seconda del loro ranking. Per la Lazio Women, classificata sesta, l’avventura inizia direttamente dagli ottavi di finale, offrendo un’opportunità intrigante per le biancocelesti guidate da mister Grassadonia.

La competizione parte il 31 agosto con il turno preliminare, che vede in campo le squadre neopromosse e ammesse in Serie B. Questo primo step, ricco di potenziale imprevedibilità, include le sfide tra Trastevere-Vicenza e Venezia-Frosinone, dove ogni incontro potrebbe riservare colpi di scena che influenzano l’intero tabellone.

Il primo turno vero e proprio si disputerà il 20 e 21 settembre, con l’ingresso in scena delle squadre classificate dal 9° al 22° posto, tra cui Napoli Women, Ternana, Parma e Genoa. Ogni partita sarà una gara secca, giocata in casa della squadra con il ranking più basso, alimentando l’adrenalina e rendendo ogni goal decisivo per avanzare.

Le big del calcio femminile italiano, come la Lazio Women, aspettano il loro momento agli ottavi di finale, in programma tra il 20 e 21 dicembre. Questa fase, anch’essa in gara secca, premia le migliori della passata stagione e promette partite senza seconde chances, dove ogni mossa potrebbe fare la differenza.

Il tabellone ha già delineato il cammino delle biancocelesti: partendo dal sesto posto, affronteranno in casa la vincente del primo turno tra San Marino e Parma. Le ragazze di Grassadonia sono pronte a sfidare questa avversaria ancora ignota, con l’obiettivo di brillare in una competizione che si annuncia piena di emozioni e colpi di scena.

Lazio, l’incredibile video social che sta facendo innamorare i tifosi: il “Sarri-ball” in azione

Lazio – La formazione di Maurizio Sarri ha da poco fatto ritorno in Italia dopo le due amichevoli turche contro il Fenerbahce di José Mourinho e il Galatasaray (leggi qui l’analisi del match). Entrambe le partite disputate hanno dato modo a Mau di capire le modifiche da apportare alla squadra in vista dell’esordio in Serie A.

Lazio, ufficialmente iniziata l’era “Sarri-bis” nella Capitale: il video

I tifosi biancocelesti erano impazienti di conoscere il nuovo volto della Lazio firmata “Sarri-bis“. Prime bozze di bel gioco si sono già viste nel corso delle due partite amichevoli, e la Lazio non ha perso occasione di mostrare sui propri social i video delle ottime giocate dei suoi.

Nel filmato possiamo assistere a tutti gli elementi classici del calcio sarriano: scambi veloci e ragionati, costruzione dal basso e passaggi mai banali. Insomma, se ne volevamo una dimostrazione: eccola qui. L’era del Sarri-bis sta iniziando a Roma. Tra la gioia dei tifosi, l’attesa di vedere Mattia Zaccagni e compagni all’opera anche in campionato aumenta.

Si ripartirà da un deludente settimo posto. La speranza è quella di rivedere il prima possibile la Lazio lottare per qualcosa di importante, o semplicemente vederla in palcoscenici prestigiosi europei. Di seguito il video sopra citato:

Lazio
Lazio, mister Maurizio Sarri è il protagonista principale: la sua squadra finalmente corre e si diverte con il pallone tra i piedi (Foto Fraioli)

 

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“La prima giornata della Serie A all’estero”. La proposta shock del presidente

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Simonelli: “Stadi, fisco e pirateria le priorità. La Serie A deve parlare al mondo”

A sei mesi dall’elezione alla presidenza della Lega Serie A, Ezio Maria Simonelli traccia un primo bilancio del proprio operato. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il presidente sottolinea come la passione abbia rappresentato la leva principale che lo ha spinto ad accettare la candidatura: «Per me è la sublimazione di passione ed ego. Valuto positivamente l’inizio del mio mandato e auspico che anche i presidenti dei club condividano questa valutazione».

Simonelli individua tre ambiti prioritari su cui intervenire con urgenza per il rilancio del calcio italiano: impiantistica sportiva, fiscalità e lotta alla pirateria. «Il tema degli stadi è una vera emergenza nazionale, e va affrontato non solo in vista di Euro 2032, da qui gli sforzi del presidente della Lazio Lotito. Sul piano fiscale, servono incentivi per gli investimenti nei settori giovanili, fondamentali per riportare la Nazionale ai livelli che le competono. Infine, la pirateria rappresenta una perdita stimata in 350 milioni di euro l’anno: un danno gravissimo per l’intero sistema».

Quanto alla presenza di calciatori stranieri nel campionato, Simonelli evita ogni approccio ideologico: «Non è il numero che conta, ma la qualità. Se arrivano Modric, De Bruyne, David… ben vengano. Servono i campioni per rendere appetibile il nostro prodotto all’estero. Anch’io vorrei vedere nuovi Totti o Del Piero, ma al momento non ci sono».

Sul versante delle proposte, il presidente della Lega anticipa l’ipotesi di disputare nel febbraio 2026 la gara di Serie A tra Milan e Como a Perth, in Australia: «La FIGC ha dato il via libera, e considerando che Gravina è vicepresidente UEFA, mi aspetto che anche Ceferin dia parere favorevole. Ho parlato anche con Infantino, che ha ascoltato con attenzione. D’altronde, San Siro non sarà disponibile a causa delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina».

Simonelli torna anche sull’idea, poi sfumata, di giocare la prima giornata del campionato all’estero, in particolare negli Stati Uniti: «Avevamo ricevuto un’offerta economica concreta. Mi auguro che si possa concretizzare in futuro: la Serie A ha bisogno di visibilità internazionale».

Infine, una riflessione sugli orari delle partite serali:

«Alle 20.45 è troppo tardi. Bisogna pensare ai giovani, il pubblico del futuro, che oggi è facilmente distratto dai social. L’orario ideale sarebbe alle 20.00».

Lazio Atrimotos la vendita dei biglietti per la gara di Rieti in programma il 16

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S.S. Lazio: aperta la vendita dei biglietti per l’amichevole contro l’Atromitos

La S.S. Lazio comunica che sono disponibili i biglietti per l’amichevole internazionale contro l’Atromitos FC, in programma sabato 16 agosto 2025 alle ore 20:00 presso lo Stadio “Centro d’Italia – Manlio Scopigno” di Rieti.

I tagliandi possono essere acquistati comodamente online tramite il sito ufficiale di Vivaticket, oppure presso i numerosi punti vendita fisici della rete Vivaticket, dislocati su tutto il territorio nazionale. Per individuare il punto vendita più vicino, è possibile consultare la mappa interattiva disponibile sulla piattaforma.

L’incontro rappresenta un passaggio rilevante nel percorso di preparazione della squadra allenata da Maurizio Sarri, impegnata nel perfezionamento della condizione atletica e dell’assetto tattico in vista della nuova stagione, con l’obiettivo dichiarato di tornare protagonista anche in ambito europeo.

L’Atromitos, una delle formazioni più rappresentative della Super League greca, è un club fondato nel 1923 con una lunga tradizione e una struttura solida. Nel corso degli anni si è affermato come un avversario ostico e ben organizzato, in grado di offrire un test significativo per i biancocelesti.

La S.S. Lazio invita tutti i tifosi a sostenere la squadra in questa fase cruciale di preparazione e a munirsi con anticipo del proprio biglietto.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, è possibile consultare il sito ufficiale della S.S. Lazio o visitare la piattaforma www.vivaticket.com.

Mancini DAZN osa: “Ecco il centrocampo titolare che la Lazio dovrebbe schierare”

L’analisi inaspettata di Mancini sul centrocampo della Lazio: una mossa tattica che potrebbe cambiare tutto? #Lazio #Calcio #SerieA

Il telecronista di DAZN, Riccardo Mancini, ha sorpreso tutti con la sua visione sul precampionato della Lazio, focalizzandosi sul centrocampo e proponendo una soluzione che potrebbe ridisegnare le gerarchie in campo. Attraverso un intervento a Radio Laziale, Mancini ha evidenziato come certi giocatori stiano evolvendo, creando curiosità su come questa squadra possa emergere con un equilibrio inedito.

Secondo l’analisi di Mancini, un elemento centrale è la crescita di Danilo Cataldi, che ha guadagnato nuova fiducia grazie a esperienze fuori da Roma. Il telecronista lo considera un pilastro, ma ha anche suggerito che la sua titolarità potrebbe dipendere da un adattamento intelligente di un altro talento del reparto, Nicolò Rovella, per massimizzare l’efficacia della mediana.

Ecco le sue parole, che catturano perfettamente il suo pensiero: «Cataldi è molto ‘Sarrista’. A Firenze ha trovato fiducia e valore. Quando vivi nella tua bolla – quella della Lazio – rischi di essere offuscato a livello di crescita. L’anno alla Fiorentina gli ha dato maggiore consapevolezza. Sono convinto che possa fare belle cose. La situazione della titolarità dipende dalla mezzala. Credo che Rovella possa adattarsi a quel ruolo. Io vado con un centrocampo Guendouzi-Cataldi-Rovella. Ha gamba, può imparare in fretta».

Questa intuizione tattica di Mancini apre scenari affascinanti: posizionando Rovella come mezzala, Cataldi potrebbe stabilirsi come regista, con Guendouzi a garantire fisicità e dinamismo. Una combinazione che promette equilibrio e corsa, lasciando i tifosi a chiedersi se questa formazione diventi presto realtà per una Lazio più competitiva.

Anastasi: “Cancellieri frenato dalla burocrazia, non dal campo!”

Insider sul precampionato della Lazio: Anastasi rivela dettagli sorprendenti su tournée e potenziali sorprese in squadra! #Lazio #Calcio #Esclusiva

Il giornalista e scrittore Filippo Anastasi ha condiviso la sua analisi esperta durante un intervento a Lazio Style Radio, focalizzandosi sul precampionato della Lazio. Con un occhio attento ai progressi osservati nella recente tournée in Turchia, Anastasi ha discusso dei temi più caldi, come il ballottaggio in attacco e il futuro del difensore Samuel Gigot, lasciando spazio a riflessioni che potrebbero incuriosire i tifosi su cosa riserverà la stagione.

Nella sua valutazione della tournée, Anastasi ha evidenziato una crescita notevole della squadra nelle amichevoli contro Fenerbahce e Galatasaray. Il giornalista ha notato miglioramenti difensivi e offensivi, con un particolare focus su come la Lazio stia diventando più solida. “Ho visto una Lazio molto migliorata, già contro il Fenerbahce avevo visto passi avanti dal punto di vista difensivo, ma contro il Galatasaray c’è stato un progresso anche a livello offensivo. L’aspetto positivo comunque direi è che, da quanto visto in queste amichevoli, gli avversari fanno fatica a tirare in porta. La partita contro il Galatasaray poteva anche finire 3-1, poi è finita 2-2 e il gol dei turchi mi è sembrato una papera di Provedel. Il tiro era centrale, si poteva parare.” Queste parole non solo lodano i passi avanti, ma anche invitano a riflettere su episodi chiave che potrebbero fare la differenza in partite ufficiali.

Sul fronte dell’attacco, il dibattito tra Cancellieri e Noslin è un tema che tiene in suspense i supporter. Anastasi ha espresso una preferenza chiara, bilanciando aspetti tecnici con considerazioni di mercato, e le sue osservazioni potrebbero aprire scenari intriganti per il futuro. “Cancellieri? È un problema amministrativo, io me lo terrei, ma potrebbe tornare utile per sbloccare il mercato in inverno. Se potessi scegliere venderei Noslin, ma non credo che il ragazzo abbia il mercato per far rientrare dell’investimento fatto lo scorso anno. Mentre Cancellieri pare abbia più estimatori. Ma chissà, magari ora Noslin – avendo cambiato agenti – potrebbe anche avere qualche estimatore. Vedremo. A oggi io mi terrei Cancellieri.” Questa analisi solleva domande su quali mosse la dirigenza potrebbe ponderare, alimentando la curiosità su come si evolverà la rosa.

Infine, Anastasi ha difeso con forza il valore di Samuel Gigot contro le valutazioni di mercato che sembrano sottovalutarlo. Le sue parole offrono una prospettiva che potrebbe far riflettere sul reale potenziale del giocatore e sul contesto del calciomercato. “Mi viene da sorridere quando leggo certe valutazioni, sembra un giocatore da Promozione. Lo scorso anno ha fatto vedere che è un calciatore valido, non vedo perché debba costare così poco, soprattutto leggendo i prezzi che altre squadre fanno dei loro calciatori.” Con queste riflessioni, Anastasi chiude il suo intervento invitando a un’analisi più approfondita, lasciando i tifosi con l’anticipazione di sviluppi che potrebbero sorprendere nella prossima stagione.

CONTRADDIZIONI MEDIATICHE - Lazio, caso Isaksen e mononucleosi: due versioni opposte dividono il giornalismo capitolino

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Lazio – Nelle ultime ore, il caso di Gustav Isaksen sta riaccendendo il dibattito sulla coerenza dell’informazione sportiva nella Capitale e nella nostra penisola. Il Corriere dello Sport parla di uno stop prolungato dovuto alla mononucleosi presa dal danese, mentre Il Messaggero anticipa un rientro imminente. Questa confusione lascia i tifosi biancocelesti in attesa di certezze.

Lazio, le due versioni a confronto

Secondo il Corriere dello Sport, Isaksenfermo da circa due settimane per via della mononucleosi, non quindi per infortunio– dovrà rispettare almeno altre tre o quattro settimane di stop. Questo periodo lo vedrebbe così assente nelle prime due giornate del campionato di Serie A, contro Como e Verona, e disponibile solo dopo la sosta per le nazionali.

Il Messaggero, invece, offre una prospettiva più ottimistica: gli ultimi controlli medici potrebbero aprire alla ripresa degli allenamenti già nei prossimi giorni, con l’obiettivo di reintegrarlo negli schemi di Maurizio Sarri prima dell’esordio stagionale.

Tifosi della Lazio divisi e in attesa

Queste versioni contrastanti generano inevitabile incertezza tra i tifosi della Lazio, che sperano di rivedere presto Isaksen in campo per rinforzare il reparto offensivo. L’assenza del danese peserebbe in un momento in cui Sarri, complice il blocco del mercato, deve fare affidamento su alternative interne come Cancellieri e Noslin, in pieno ballottaggio tra loro, già utilizzati nelle amichevoli estive.

Lazio
Lazio, scoppia un caso Isaksen nella Capitale

Un problema del giornalismo sportivo italiano da non sottovalutare

Il caso Isaksen è l’ennesimo esempio delle incoerenze che attraversano il giornalismo sportivo italiano. In un contesto dove la velocità di pubblicazione spesso supera la verifica approfondita delle fonti, la stessa notizia può assumere due volti opposti. Per la Lazio e i suoi tifosi, questa disparità di informazioni non è solo un dettaglio: influisce sulle aspettative, sulle discussioni e sulla percezione della stagione che sta per iniziare.

La verità sui tempi di recupero di Isaksen emergerà solo con il passare dei giorni e con i risultati degli esami medici. Nel frattempo, la Lazio e l’ambiente biancoceleste restano in attesa, divisi tra cautela e ottimismo, in un’estate che dimostra come il racconto calcistico non sia sempre sinonimo di chiarezza.

Percassi sfida i rivali: “Atalanta decide su Lookman, e la vera promessa vi lascerà a bocca aperta”

Retroscena esplosivi su Lookman: Percassi svela la vera promessa e sfida l’Inter! #Atalanta #CalcioMercato #SerieA

Immaginate la tensione in un mercato calcistico rovente: mentre l’Atalanta presenta ufficialmente il nuovo portiere Marco Sportiello, l’amministratore delegato Luca Percassi ruba la scena con dichiarazioni che promettono di accendere i dibattiti. Quali segreti nasconde la trattativa per Ademola Lookman, e come si è trasformata in un braccio di ferro con l’Inter? Percassi non si limita a chiarire, ma lancia una sfida aperta, lasciando i tifosi a chiedersi chi avrà davvero l’ultima parola.

In un momento cruciale della sessione estiva, Percassi ha ricostruito la vicenda direttamente dal Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia, focalizzandosi su una promessa fatta al giocatore un anno fa. Le sue parole non solo rivelano i dettagli nascosti, ma anche un potenziale sconvolgimento per il futuro di Lookman, mettendo in luce contrasti che potrebbero influenzare l’intera stagione. È un racconto che cattura l’attenzione, con promesse e condizioni che ora sembrano vacillare di fronte alle pressioni esterne.

Il dirigente ha voluto fare chiarezza su tutto, partendo da quanto concordato in passato. Ecco le sue dichiarazioni complete: «Voglio chiarire in poche parole quello che è successo. L’anno scorso Mola ci aveva chiesto di essere ceduto al PSG che aveva offerto 20 milioni, l’Atalanta essendo una società credibile fatta di persone per bene si era ripromessa di cederlo in questa sessione di mercato, ma attraverso due presupposti che lui ci aveva chiesto: super top club europeo e che in Italia non si sarebbe mai visto con una maglia diversa da quella atalantina per quello che ha fatto all’Atalanta e per quello che ha ricevuto qui. Oggi la situazione è ben diversa come conoscete, e ribadisco che la società è sempre attenta a valutare i tempi e i valori dei suoi giocatori, ma è sempre l’Atalanta a decidere in ultimo questa cosa».

Queste parole di Percassi non sono solo un chiarimento, ma una frecciata diretta sia al giocatore che all’Inter, sottolineando come la trattativa violi gli accordi originari. Pensate: un “super top club europeo” come il PSG era la condizione, ma ora tutto sembra capovolto, con l’Inter che si affaccia come una minaccia interna. È un colpo di scena che fa riflettere sui valori e le lealtà nel calcio moderno, dove promesse passate e rivalità presenti si scontrano apertamente.

Alla fine, Percassi manda un messaggio inequivocabile: l’Atalanta detiene il controllo totale. Nonostante le intenzioni di Lookman, il club bergamasco non cede a pressioni o fretta, decidendo tempi e condizioni a proprio vantaggio. Questa presa di posizione non solo risolve i dubbi immediati, ma apre scenari intriganti per il futuro, tenendo i fan col fiato sospeso su come evolverà questa saga nel mondo del calcio.