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ANALISI - Primo tempo da 0 in pagella, secondo nettamente migliore: la Lazio vince 1 a 0 contro il Burnley

Tutto bene quel che finisce bene. La Lazio è riuscita a portare a casa la sua quinta amichevole contro il Burnley di Loum Tchaouna. Ora il bilancio pre-stagionale recita tre vittorie, un pareggio e una sconfitta per gli uomini di Maurizio Sarri.

L’analisi del secondo tempo del match: bene Castellanos, Provedel rimandato

Dopo un primo tempo un po’ – diciamo anche molto – in ombra (qui l’analisi dettagliata), Mattia Zaccagni e compagni alla fine dei giochi sono riusciti a portare a casa la vittoria per 1 a 0 contro il Burnley. Il risultato nelle amichevoli è relativo, si sa. Ma è anche vero che vincere aiuta a vincere. E allora ben venga questa vittoria.

Nel secondo tempo si è vista una Lazio più organizzata, sia in attacco che in difesa. Sotto questo punto di vista, l’ingresso del Taty Castellanos ha giocato un ruolo fondamentale. Entrato al posto di un non irresistibile Boulaye Dia, l’argentino ha messo in mostra tutte le sue migliori qualità, disputando un’ottima gara.

C’è ancora molto da migliorare: la difesa ha rischiato più volte di subire gol (sono tre le traverse colpite dagli inglesi), uno addirittura stava per diventare “l’autogol dell’anno”. Per fortuna Mandas, apparso più in forma del compagno Provedel, è riuscito a salvare un disastroso retropassaggio di Hysaj, candidato a “orrore dell’anno”.

Il gol è di buon auspicio per il futuro. Non solo perché è arrivato da parte di un attaccante, ma anche perché è stata la dimostrazione perfetta di come completare una transizione offensiva, fondamentale nel gioco di Sarri. Il fisico di Dele-Bashiru a recuperare il pallone, l’eleganza di Pedro per servire Cancellieri (già vicino a un gol al seguito di una girata di testa, fermato solamente dai legni della traversa) che, a tu per tu con il portiere, ha spedito la sfera dritta in porta.

Unica nota dolente: il rigore sbagliato da parte di Mattia Zaccagni. Ancora non è chiara la gerarchia per quanto riguarda i tiri dagli undici metri in casa Lazio. Nonostante tutto, la gara merita un 7 pieno, considerando anche la preparazione fisica avanzata del Burnley, che inizierà il proprio campionato tra una settimana.

Lazio, Mandas o Provedel? Il greco convince di più contro il Burnley

Il ballottaggio tra Christos Mandas e Ivan Provedel continua a essere uno dei temi caldi in casa Lazio, e l’amichevole odierna contro il Burnley sembra aver aggiunto un nuovo capitolo alla sfida per la maglia da titolare. I due portieri si sono divisi il campo, un tempo a testa, ma è stato il greco a lasciare l’impressione migliore.

Lazio, Christos Mandas strega Sarri contro il Burnley: sarà lui il titolare?

Mandas è parso più sicuro in tutte le situazioni, trasmettendo calma alla difesa e intervenendo in modo decisivo quando la partita lo ha richiesto, come nella grande parata su un retropassaggio avventato di Hysaj che avrebbe potuto trasformarsi in un autogol clamoroso.

Nelle uscite alte ha mostrato tempismo e decisione, facendosi valere tra le maglie avversarie e neutralizzando più di un potenziale pericolo. Anche con i piedi ha fatto la differenza: i compagni lo cercano spesso in fase di impostazione, consapevoli della sua precisione e rapidità nel far ripartire l’azione, un aspetto che al momento sembra dargli un vantaggio rispetto a Provedel.

Il portiere italiano, dal canto suo, non ha offerto la stessa sicurezza, con un paio di interventi poco convinti che hanno portato a due traverse per gli inglesi. Nulla di clamoroso, ma abbastanza per far emergere un confronto che, almeno oggi, ha visto il greco in netto vantaggio.

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La scelta finale spetterà a Sarri, che dovrà decidere se puntare sull’esperienza di Provedel o sull’esuberanza e la crescita di Mandas. Di certo, la prestazione odierna aggiunge argomenti a favore dell’ex OFI Creta, che continua a scalare posizioni nelle gerarchie biancocelesti.

Mattia Zaccagni sbaglia dal dischetto: sarà lui il rigorista designato da Sarri?

Mattia Zaccagni si fa ipnotizzare dal Hlasky, portiere del Burnley: si resta sullo 0-0 allo scoccare del 52esimo minuto. Al quinto minuto della ripresa poteva arrivare la svolta decisiva del match: il fischietto Craig Pawson assegna un calcio di rigore in favore della formazione di Maurizio Sarri, ma Mattia Zaccagni spreca l’occasione dal dischetto.

Sarà Mattia Zaccagni il rigorista nella prossima stagione?

Al 52esimo il risultato allo Stadio Turf Moor è fermo sullo 0-0. Non tante emozioni nel match, soprattutto per l’attacco biancoceleste. Si auspica un probabile cambio di modulo nei prossimi minuti. Intanto, potremmo aver ottenuto delle informazioni essenziali per la prossima stagione: sarà Mattia Zaccagni il rigorista designato da Maurizio Sarri?

Nell’amichevole disputata contro l’Avellino era stato Mattéo Guendouzi a prendersi la responsabilità del tiro dagli unidici metri, valso la vittoria per 1 a 0 per i biancocelesti. Appena l’arbitro ha indicato il dischetto dell’area di rigore, il pallone era stato preso proprio dal francese, salvo poi passare nelle mani del capitano.

Non sappiamo se la scelta sia stata dettata da indicazioni dirette di Maurizio Sarri o da volontà personali di Mattia, ma sicuramente questo calcio di rigore sarà un fattore da analizzare. Sarà Zaccagni o Guendouzi il rigorista per la prossima stagione? Questo ancora non è ci è dato saperlo, ma l’errore condizionerà la probabile scelta che in futuro verrà fatta.

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ANALISI - Burnley Lazio, termina il primo tempo: uomini di Sarri deludenti

Burnley Lazio – È appena terminato il primo tempo della quinta amichevole pre-stagionale degli uomini di Maurizio Sarri. Il match dello Stadio Moor Turf contro il Burnley non sta regalando le emozioni previste nella vigilia; la speranza è quella di assistere ad una ripresa più scintillante e, soprattutto, con più reti da parte dell’attacco biancoceleste.

Burnley Lazio, Sarri deve dare una scossa ai suoi: possibile cambio modulo per aiutare l’attacco?

Burnley Lazio doveva essere la partita da cui far ripartire la rivoluzione biancoceleste. Gli addetti ai lavori avevano pronosticato un probabile primo utilizzo del nuovo assetto tattico di mister Sarri: il 4-3-1-2. Tuttavia, il tecnico toscano ha sorpreso tutti al momento della comunicazione dell’undici titolare: 4-3-3 classico.

Nella ripresa è prevedibile l’abbassamento di Mattia Zaccagni dietro quelle che saranno le due punte centrali. L’ingresso del Taty Castellanos al posto di Matteo Cancellieri non è così tanto considerabile un’utopia, considerando anche la non presenza di Gustav Isaksen sulla destra in panchina.

In difesa la situazione è ben diversa. La tenuta difensiva ha rischiato molto in questi primi 45 minuti, con la formazione inglese che ha colpito due traverse. Ivan provedel, per il momento, non sta disputando una brutta gara, tranne per un’uscita non irresistibile in occasione del secondo legno colpito dal Burnley. In questo senso, il greco Mandas dà più sicurezze: occhio anche per il campionato.

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La formazione della Lazio (Foto Fraioli)

Da ricordare la preparazione atletica avanzata da parte del Burnley, che sta incidendo inevitabilmente sull’intensità del match.

Burnley Lazio, Tchaouna rincontra i suoi ex compagni: il video social

Burnley Lazio non è solamente la quinta amichevole pre-stagionale per gli uomini di Maurizio Sarri, ma è anche un match ricco di emozioni. Infatti, nel pre-partita c’è stato un incontro tra Loum Tchaouna e i suoi ex compagni di squadra molto commovente. Il video è stato pubblicato dall’account Instagram ufficiale della Lazio.

Burnley Lazio, il video dell’incontro tra Tchaouna e la squadra capitanata da Mattia Zaccagni

Loum Tchaouna ha rincontrato Mattia Zaccagni, ora capitano, e compagni dopo esser stato venduto al club inglese poco più di un mese fa per 15 milioni di euro totali. Al momento, questa resta l’ultima operazione in uscita del calciomercato biancoceleste.

Tchaouna non è stato inserito nell’undici titolare del club inglese da parte dell’allenatore Foster. Risulta molto probabile un suo impiego a partire dalla ripresa.

L’incontro con i suoi ex compagni di squadra è stato filmato e pubblicato sui social tramite un post condiviso tra la stessa Lazio e il Burnley. Questo a dimostrazione del grande rispetto che vige tra le due società e tra il francese e i suoi ex compagni di squadra.

Burnley Lazio
Il giocatore del Burnley Tchaouna (Foto Fraioli)

La Lazio è partita bene per i primi dieci minuti per poi perdersi, subendo la preparazione atletica e fisica di un club che tra poco più di una settimana inizierà il proprio campionato, la Premier League.

Di seguito il video dell’incontro tra Loum e i suoi ex compagni della Lazio:

 

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Burnley Lazio, le scelte di Sarri sorprendono tutti: sarà questo l’11 titolare in vista del campionato?

Burnley Lazio – La formazione di Maurizio Sarri sta attualmente giocando la sua quinta amichevole pre stagionale contro il Burnley. La sfida dello Stadio Moor Turf sarà fondamentale per capire quali saranno le gerarchie in campionato della squadra. La prima novità è rappresentata dalla fascia di capitano sul braccio di Mattia Zaccagni.

Burnley Lazio, la formazione titolare di mister Sarri fa discutere

Maurizio Sarri per questa sfida ha optato per il suo classico 4-3-3. In corso d’opera è facile prevedere un possibile adattamento al 4-3-1-2, modulo preferito del tecnico toscano per aumentare la produttività offensiva.

In porta, quest’oggi è Ivan Porvedel il titolare. In difesa, da destra verso sinistra, pronti a fare a sportellate con i giganti inglesi, ci sono Lazzari, Marusic, Romagnoli e Nuno Tavares. Gran sorpresa l’esclusione dagli unidici titolari di Gila e Provstgaard. A centrocampo, i classici Guendouzi, Rovella quindi Dele-Bashiru.

Ed ora il punto forte: l’attacco. A destra c’è Cancellieri, sostituto di Gustav Isaksen, al centro presente Dia, al posto del compagno di reparto Castellanos, e a sinistra il capitano Mattia Zaccagni.

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Mattia Zaccagni (Foto Fraioli)

Con ogni probabilità, questa sarà anche la formazione titolare che il 24 agosto affronterà il temuto Como di Cesc Fabregas. Staremo a vedere se le mosse di Mau saranno vincenti o meno. Nel mentre, i primi minuti di partita stanno parlando di una Lazio pronta a gestire il gioco e fare la partita.

 

Zaccagni ancora capitano nell’amichevole contro il Burnley

Si parlava e si parla tanto di chi dovrà portare la fascia da capitano nella Lazio. Oggi contro il Burnley è ancora Mattia Zaccagni a indossare la fascia di capitano.

Quindi, oggi in Inghilterra, è un ulteriore conferma su chi sarà il capitano nella prossima stagione di Serie A.  Zaccagni vestirà la maglia con la fascia di capitano anche se forse non gli si addice troppo.

Forse sarebbe meglio un Cataldi o Rovella, oppure uno fra Romagnoli e Marusic. Le qualità tecnico-tattica del numero dieci della Lazio non si discutono ma forse non ha il carisma giusto per vestire la fascia di capitano.

Vedremo se quest’anno Zaccagni, all’età di trent’anni riuscirà a incrementare maggiormente il suo carisma, a volte troppo remissiva. La personalità c’è anche se forse è troppo ‘educato’ quando c’ da alzare i toni per farsi rispettare, soprattutto nelle tante volte che la Lazio ha subito diversi torti arbitrali.

Cataldi, Romagnoli e Marusic hanno maggior tigna, dovuta a una semplice predisposizione naturale. Vedremo se da qui fino al 24 agosto (gara d’esordio contro il Como), Sarri manterrà questa scelta, anche se – a dir il vero – dovremo vedere chi vestirà la fascia quando in campo ci sarà l’altro candidato principe per vestire la fascia di capitano. Danilo Cataldi.

NOVITà - Lazio, pronto un nuovo sponsor per l’esordio a Como: trattative avviate per l’abbinamento sulla maglia

Lazio – “Eppur si muove” diceva Galileo Galilei. Al momento, nessuna frase può rappresentare al meglio la situazione economico-finanziaria del club del Presidente Claudio Lotito. Nonostante tutte le intemperie del periodo, la Lazio sta provando a chiudere la trattativa per un nuovo sponsor: grande prova di forza da parte della società.

Lazio, nuovo sponsor in arrivo: di chi si tratta?

Il piano di Lotito è semplice: annunciare l’abbinamento sulla maglia del nuovo main sponsor già a partire dalla complicata trasferta di Como. Per un incredibile gioco del destino, il 24 agosto, in occasione della prima giornata del campionato di Serie A 2025/26, la Lazio di Maurizio Sarri affronterà proprio i lombardi.

Sì, incredibile gioco del destino perché ad affrontarsi saranno due realtà completamente opposte del calcio italiano. Da una parte la formazione di Maurizio Sarri, immobile sul calciomercato a causa dei vari blocchi imposti, dall’altra il Como di Cesc Fabregas, sempre di più realtà economica solida del nostro calcio.

Lo sponsor sulle maglie della Lazio manca dalla stagione 2022-23, in quell’occasione fu Binance. Ora il presidente Lotito, anche per sopperire alla difficile situazione del mercato bloccato e della contestazione, appare intenzionato a sbloccare questa situazione. Le trattative sarebbero avviate con aziende straniere di prestigio nel ramo tech, ma il nome di quest’ultime non è ancora trapelato.

Lazio
Lotito

Questo è il vento che tira a Formello: un clima di rinascita. Rinascita sia economica che sul campo. Per quest’ultimo, Maurizio Sarri si sta già muovendo da vero mago: pronta una mini rivoluzione già a partire dall’amichevole di oggi contro il Burnley.

Fonte: Il Corriere dello Sport

AMICHEVOLE - Burnley Lazio, le probabili formazioni: la scelta finale su Castellanos

Burnley Lazio – La formazione di Maurizio Sarri scenderà quest’oggi in campo allo Stadio Turf Moor contro il Burnley. La sfida delle ore 16:00, visibile esclusivamente su DAZN, sarà la quinta amichevole pre stagionale di Mattia Zaccagni e compagni. Il risultato finale non dovrà essere una priorità: qui spiegati i motivi.

Burnley Lazio, le probabili formazioni del match: in attacco via al tridente formato da Cancellieri, Dia e Zaccagni

Il match di oggi servirà molto a mister Sarri per capire l’andamento della squadra con il nuovo sistema tattico di gioco. Infatti, quest’oggi vedremo per la prima volta in azione il nuovo 4-3-1-2 di impronta sarriana. Addio quindi al classico 4-3-3.

La rivoluzione tecnica in questione è nata al seguito della necessità di garantire più gol alla squadra. D’altronde, come farlo se non implementando il peso dell’attacco con due punte di peso.

In porta, pronto Ivan Provedel. L’estremo difensore italiano si giocherà il posto da titolare per la prossima stagione in questa partita: passi falsi non sono ammessi. In difesa, da destra verso sinistra, le scelte di Sarri ricadono su Marusic, Gila, Provstgaard e Nuno Tavares.

Burnley Lazio
Maurizio Sarri (Foto Fraioli)

A centrocampo saranno i soliti ad occuparsi della gestione del gioco: Guendouzi, Rovella e Dele-Bashiru. Vecino out per infortunio. Ed ora il pezzo forte: l’attacco. Sarri ha deciso di partire con il tridente per poi cambiare l’assetto tattico in corso d’opera. Per questo motivo, pronti Cancellieri, Dia e Zaccagni. Castellanos partirà dalla panchina.

Lazio, Sarri non va leggero con Dele-Bashiru: pretende quella scintilla in più sul campo!

La Lazio sfida il Burnley: occhi su Dele-Bashiru per un’estate di sorprese #Lazio #Burnley #CalcioSerieA #AmichevoleEstate

La Lazio è pronta a scendere in campo nel Lancashire per un’amichevole di alto livello contro il Burnley, un match che potrebbe rivelare sorprese in vista dell’inizio della stagione. Tutti gli sguardi sono puntati su Fisayo Dele-Bashiru, il centrocampista nigeriano che l’allenatore vuole vedere all’altezza delle aspettative. Si tratta di un’opportunità cruciale per lui di dimostrare come può arricchire le soluzioni offensive della squadra, aggiungendo quel dinamismo e quella fisicità che tanto servono.

Fino a ora, l’impatto di Dele-Bashiru nelle uscite estive è stato altalenante, apparso a tratti ancora “ingolfato” e non perfettamente integrato nei meccanismi della formazione. L’allenatore conta su questo test per ottenere risposte decisive, sperando in un cambio di passo che trasformi il giocatore da semplice alternativa a elemento chiave del centrocampo. Non è solo una questione di prestazioni: è l’occasione per lui di emergere e convincere tutti.

Per Dele-Bashiru, questa partita ha un sapore speciale, quasi un ritorno alle origini. Nato a Lagos, ma trasferito a Manchester all’età di due anni, ha forgiato il suo talento nell’academy del Manchester City, dove ha trascorso un decennio dal 2008 al 2018. Dopo l’esperienza in Turchia con l’Hatayspor, che lo ha proiettato sui palcoscenici europei, oggi gioca di nuovo in Inghilterra, la sua patria d’adozione. Chissà se l’aria familiare gli regalerà quella scossa tanto attesa?

Questa non è solo un’amichevole, ma un vero esame per Dele-Bashiru: da lui ci si aspetta imprevedibilità e capacità di inserimento per colmare le lacune della scorsa stagione. L’allenatore spera che una prestazione convincente lo trasformi nella pedina fondamentale per il centrocampo della Lazio, in vista di una stagione che promette sfide intense. Sarà lui a fare la differenza fin da subito?

Fiore: “Avrei rubato Sarri, Zaccagni infiammerà tutti e vi svelo l’asso nascosto”

Stefano Fiore: “Lo avrei voluto io. Zaccagni si esalterà. E vi dico chi sarà l’uomo in più” – Un’ex stella biancoceleste racconta le sue previsioni esclusive! #Lazio #CalcioItaliano #Intervista

Un ex talento che ha incantato l’Olimpico con le sue giocate, Stefano Fiore è una figura iconica della Lazio degli anni d’oro. Come uno dei numeri 10 più amati della squadra, protagonista dal 2001 al 2004, oggi offre insight preziosi sul presente e sul futuro del club, basati sulla sua esperienza di campione e tifoso. In un’intervista esclusiva, Fiore esplora le dinamiche della squadra, le sfide in un mercato complicato e i giocatori destinati a brillare, lasciando i lettori con domande intriganti su cosa potrebbe riservare la stagione.

Ma Fiore si è davvero aspettato questo sviluppo? “La premessa è nel finale della scorsa stagione dopo che si era fatto benissimo nella prima parte. Non essere riusciti a centrare un posto in Europa, come Baroni e la squadra avrebbero meritato, ha indotto probabilmente la società a fare delle valutazioni. Credo che, se contro il Lecce fosse andata diversamente, Baroni sarebbe rimasto. Sarri di nuovo alla Lazio vuol dire tanto. Una scelta di cuore perché si è pensato anche a ripristinare quel rapporto che, meno di un anno e mezzo prima, si era infranto in un modo che nessuno prevedeva”. Queste parole suscitano curiosità: quali motivazioni nascoste hanno guidato questa decisione, e come influenzerà il cammino della squadra?

C’è di più oltre al sentimento, o è solo una questione emotiva? “No, ci mancherebbe: non solo quello. Sarri può diventare il valore aggiunto della Lazio, soprattutto tra le difficoltà di non poter avere rinforzi. Credo che questo aspetto abbia spinto il presidente Lotito a richiamare Sarri. La sua carriera parla chiaro. Dove ha potuto lavorare come voleva, ha sempre ottenuto buoni risultati e ha saputo far crescere tanto i giocatori. E in un mercato in cui non si possono fare quegli acquisti di cui la squadra avrebbe avuto bisogno, poter avere Sarri può essere fondamentale”. Questa analisi fa riflettere: in un contesto di limitazioni, un allenatore del genere potrebbe davvero fare la differenza?

Qual è l’impatto reale di un tecnico così meticoloso? “È un allenatore maniacale, lavora tanto sulla squadra e può migliorarne il potenziale”. Immaginatevi i possibili cambiamenti: come potrebbe elevare le prestazioni dei giocatori in modo imprevedibile?

E Fiore, con la sua esperienza, avrebbe voluto giocare sotto questa guida? “Tantissimo. Anche perché mi avrebbe schierato nel mio ruolo: al centro, da mezzala. Gli sarei tornato utile e di sicuro sarei anche migliorato sotto la sua guida…”. Questa confessione personale aggiunge un tocco umano, facendoci chiederci cosa avrebbe potuto realizzare un duo del genere.

Quali lacune vede nella rosa attuale? “Sì, in organico ora non c’è chi abbia quelle doti di tecnica per legare la manovra tra centrocampo e attacco, il classico trequartista. Sarri sta cercando una soluzione in quel ruolo con Dele—Bashiru che ha però altre caratteristiche. Ma il nigeriano può portare inserimenti in più e tiri da fuori. È un giocatore da corsa più che di palleggio. Così cambierà qualcosa nel gioco ma si avrà una nuova opzione in un reparto che ha comunque il suo valore con i vari Guendouzi, Rovella e Vecino”. Un dettaglio intrigante: come si adatterà la squadra a queste variazioni tattiche?

Chi potrebbe emergere come elemento chiave? “Punto su Tavares. È stato devastante nella prima parte della scorsa stagione, poi non ha avuto continuità pure per alcuni infortuni. Per natura è portato soprattutto ad attaccare. Ma con Sarri potrà muoversi in maniera più disciplinata e completarsi. E in quel modo diventare davvero molto importante per la Lazio”. Questa previsione lascia spazio a speculazioni: sarà lui la sorpresa della stagione?

E per altri giocatori, quali opportunità si profilano? “Penso a Zaccagni che con Sarri si è consacrato a certi livelli. Con la fascia di capitano si sente responsabilizzato ed è un riferimento per i compagni. Ora tornerà nel ruolo di ala sinistra e potrà fare più gol”. Inoltre, sul fronte offensivo: “Devono riabituarsi a giocare nel tridente. Ma i gol li hanno sempre fatti e ne faranno di più con Sarri”. Come risponderanno questi atleti alla nuova impostazione?

Infine, quali sono le ambizioni reali per la squadra? “Dipende tanto anche dalla concorrenza. Di certo un mercato senza acquisti è un grosso handicap. Sarri avrebbe voluto dei rinforzi, ma sono convinto che darà lo stesso alla Lazio la sua impronta”. Con queste riflessioni, Fiore chiude l’intervista lasciando aperta la porta a scenari affascinanti: la Lazio riuscirà a superare le sfide e competere ai massimi livelli?

Flaminio-Lazio: Lo scossone in vista entro fine mese, i tre colpi di scena del progetto che cambieranno tutto

Svolta imminente per lo Stadio Flaminio della Lazio: entro fine mese i tre punti chiave del progetto!

Ma chissà quali sorprese riserva il futuro dello Stadio Flaminio? Mentre la pausa estiva avanza, il progetto per la sua rinascita continua a marciare senza sosta, alimentando l’entusiasmo dei tifosi e dell’intera comunità calcistica. I contatti tra la Lazio e il Comune di Roma procedono a ritmo serrato, con l’obiettivo di sbloccare un iter complesso che potrebbe segnare una svolta epocale per il club. A rendere tutto più intrigante è la conferma arrivata dall’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Alessandro Onorato, che ha dichiarato che la società biancoceleste è ormai pronta a consegnare tutta la documentazione integrativa richiesta dall’amministrazione comunale.

Immaginatevi un puzzle che sta per completarsi: questo nuovo dossier non è solo un aggiornamento, ma un’evoluzione del progetto di pre-fattibilità presentato in precedenza. Si tratta di raffinamenti tecnici essenziali per dissipare ogni dubbio e superare le obiezioni delle Soprintendenze, quelle entità che hanno sempre rappresentato un ostacolo formidabile per interventi su un’icona come lo stadio progettato da Pier Luigi Nervi. Come riportato da fonti attendibili, l’idea della Lazio è quella di presentare documenti così dettagliati e esaustivi da spegnere sul nascere qualsiasi resistenza, aprendo la strada a una conferenza dei servizi che tutti sperano sia rapida e decisiva.

E ora, ecco l’elemento che cattura davvero l’attenzione: i tre punti cruciali su cui i tecnici della Lazio si sono concentrati. Primo, la questione urbanistica, con la necessità di una variazione di cubatura per trasformare lo stadio in una struttura moderna e funzionale. Secondo, l’aspetto della mobilità, che prevede un piano minuzioso per gestire l’accesso e il deflusso di tifosi e personale in un’area centrale di Roma. Infine, l’impatto ambientale, con analisi approfondite sulla sostenibilità e su come integrare armoniosamente la nuova struttura nel contesto urbano e paesaggistico circostante.

Se tutto va come previsto, con l’arrivo della documentazione integrativa entro fine agosto, l’iter potrebbe accelerare in autunno, portando la Lazio un passo più vicina al sogno di una casa tutta sua. Un’evoluzione che non solo promette di ridisegnare il futuro del club, ma che potrebbe ispirare appassionati e addetti ai lavori su come il calcio si intrecci con la città. #Lazio #StadioFlaminio #CalcioRoma

Lazio rischia guai con l’Uefa: Conti a posto entro settembre o scatta la sanzione?

La Lazio corre contro il tempo per i conti e il calciomercato

La Lazio è al lavoro per garantire che i conti siano in ordine entro il 30 settembre, affrontando le preoccupazioni sul rispetto dei parametri UEFA e assicurando operazioni fluide per gennaio. Ma cosa succederebbe se gli obiettivi non venissero centrati? #Lazio #Calciomercato #UEFA

Nonostante le voci e le preoccupazioni che hanno circolato di recente sul mercato ancora fermo, la Lazio interviene per fare chiarezza sulla propria strategia finanziaria. La società smentisce categoricamente l’ipotesi di dover ricorrere ad aumenti di capitale o iniezioni di liquidità personali da parte della proprietà. Secondo la dirigenza, non solo non è necessario, ma il club è in linea con un percorso di risanamento che si basa sulle normative vigenti e sulla fiducia di rientrare presto nei parametri imposti.

Il punto cruciale della strategia biancoceleste è l’adeguamento ai nuovi regolamenti finanziari, in particolare al parametro UEFA che, dal 1° gennaio 2026, limiterà il “costo del lavoro allargato” (stipendi e ammortamenti) all’80% dei ricavi societari. La Lazio è convinta di poter raggiungere questo obiettivo entro il 30 settembre 2025, data in cui la federazione “fotograferà” i conti dei club per la verifica periodica. Raggiungere questo traguardo è essenziale, poiché sbloccherebbe completamente il mercato, permettendo piena libertà di manovra per la sessione invernale.

Ma cosa accadrebbe se l’obiettivo non fosse raggiunto entro quella data? Secondo quanto analizzato dal Corriere dello Sport, si passerebbe a un piano B, meno vantaggioso ma non disastroso. In questo scenario, il blocco del mercato diventerebbe parziale: la Lazio potrebbe operare in entrata, ma solo a fronte di una cessione, con la condizione che il costo complessivo del nuovo giocatore (cartellino più ingaggio) non superi quello del calciatore in uscita. Si tratterebbe di un mercato “uno a uno”, che limiterebbe le ambizioni ma non fermerebbe del tutto i rinforzi. La speranza, e quella di tutto l’ambiente, è che la prima ipotesi si realizzi, mantenendo viva l’ottimismo per il futuro del club.

Vecino ko: Lazio trema per l’infortunio, e i tifosi si chiedono se è l’ennesimo guaio stagionele

Infortunio Vecino, la Lazio incrocia le dita: la speranza è che non sia niente di grave. Ultime sulle condizioni del centrocampista out con il Burnley #Lazio #Vecino #Infortunio

Ma vi siete mai chiesti quanto possa pesare un infortunio last-minute in una squadra già in difficoltà? La Lazio è partita per l’Inghilterra con la tensione alta, pronta all’amichevole contro il Burnley, ma con una mediana che sembra un’incognita. L’assenza più chiacchierata è quella di Matias Vecino, il centrocampista uruguaiano costretto a saltare la trasferta dopo un problema muscolare emerso durante l’ultimo allenamento prima della partenza. È un colpo che fa riflettere, soprattutto con una rosa già ridotta all’osso.

Il club ha confermato la diagnosi, parlando di un “affaticamento muscolare” alla coscia sinistra, ma è proprio questa definizione a suscitare dubbi e preoccupazione. Come se non bastasse, chi segue il calcio sa bene che un fastidio simile non è mai da sottovalutare: basti pensare a quanto accaduto nella scorsa stagione, quando un infortunio del genere ha tenuto Vecino fuori per ben tre mesi. Proprio per questo, la squadra sta procedendo con la massima cautela, lasciandolo a riposo a Roma mentre lo staff medico monitora da vicino ogni progresso. La domanda che aleggia è: riuscirà a evitare complicazioni più serie?

Non è solo Vecino a mancare all’appello, e questo rende la situazione ancora più intrigante. Altri giocatori chiave come Patric, Isaksen e Gigot sono rimasti a Formello, insieme al giovane Belahyane, fermato da un trauma alla caviglia. Con il mercato bloccato e poche alternative in mezzo al campo, le opzioni per il tecnico si riducono a un filo, rendendo questi test contro Burnley e Atromitos – gli ultimi prima dell’esordio in campionato contro il Como – veri e propri esami di emergenza. Tutto dipende da come si gestiranno le energie residue, con figure come Toma Basic che potrebbero diventare decisive in questi momenti cruciali.

In un’estate piena di incertezze, la Lazio deve ora incrociare le dita per Vecino, sperando che questo stop sia solo un piccolo intoppo e non un problema più grande che potrebbe scombussolare i piani futuri. Gli appassionati attendono aggiornamenti, perché in fondo, nel mondo del calcio, ogni infortunio può cambiare il corso di una stagione intera.

Lotito rompe il salvadanaio? Lazio vicina a sponsor da 10 milioni all’anno

La Lazio pronta a un nuovo colpo da 10 milioni all’anno? Lotito accelera per rivoluzionare le finanze del club! #Lazio #SerieA #CalcioMercato

In un’estate complicata per la Lazio, con il mercato ancora in stallo e un’atmosfera di incertezza tra i tifosi, il presidente Claudio Lotito sta lavorando dietro le quinte per assicurare al club fonti di ricavo essenziali. Mentre le trattative per i giocatori rimangono al centro dell’attenzione, la dirigenza biancoceleste è vicina a un uno-due strategico che potrebbe portare oltre 10 milioni di euro annui nelle casse della società. Questi fondi non solo sbloccherebbero le operazioni in entrata, ma darebbero anche nuova energia al progetto tecnico, rendendo questa mossa un vero game-changer per il futuro del team.

Al cuore di tutto c’è la caccia al nuovo main sponsor da sfoggiare sulle maglie, una priorità assoluta per Lotito. Come riportato dal Corriere dello Sport, le negoziazioni sono in fase avanzata con due aziende di rilievo, e l’obiettivo è chiudere l’accordo prima dell’esordio in campionato contro il Como, previsto per il 24 agosto. I dettagli sono avvolti nel mistero, ma si sa che entrambe le società operano nel settore della tecnologia, specializzate in software e hardware. Immaginate cosa significherebbe per la Lazio un contratto pluriennale che garantisce tra 6 e 7 milioni di euro a stagione, con bonus che potrebbero spingere il totale fino a 10 milioni, legati ai risultati in campo e alla visibilità del marchio – un’opportunità che potrebbe trasformare le ambizioni del club.

Ma non è tutto: la Lazio ha già fatto un passo concreto nel mondo digitale, siglando un accordo con Adapex INC, parte del Datrix Group e partner certificato da Google. Questa partnership punta a valorizzare al massimo gli asset online del club, dal sito ufficiale all’app mobile, compresi i video on demand e le dirette streaming. Curiosi di sapere come? L’idea è monetizzare l’audience attraverso social media, internet, radio e TV, con stime che parlano di circa 3 milioni di euro in entrate extra. È un esempio di come la tecnologia possa diventare un’alleata vincente per il club.

In sintesi, questa doppia mossa dimostra la determinazione della Lazio a diversificare le sue risorse, riducendo la dipendenza dai diritti TV. Con questi flussi di liquidità in arrivo, il club è pronto a spingere sul mercato e a fornire gli innesti necessari per competere ai massimi livelli – un’evoluzione che i tifosi non vorranno perdersi.

Calciomercato Lazio: indecisi sulle uscite, quel talento rischia di saltare tutto

Calciomercato Lazio: Il futuro di un talento in bilico? L’Inter in agguato!

Ma cosa potrebbe riservare il destino di quel centrocampista biancoceleste tanto chiacchierato? Il calciomercato della Lazio sta accendendo le fantasie dei tifosi, con gli occhi puntati sul promettente Nicolò Rovella, arrivato dalla Juventus la scorsa estate e ormai una stella nascente in mezzo al campo.

Con la sua visione di gioco impeccabile e un’intelligenza tattica che fa la differenza, Rovella si è imposto come uno dei talenti più scintillanti della rosa. Eppure, voci insistenti parlano di un interesse concreto dall’Inter, come riportato da Il Messaggero, dove si menziona la possibilità di inserirlo nel loro progetto tecnico, magari in caso di partenze illustri a centrocampo.

Ma la trattativa non è così semplice: la clausola per l’uscita del giocatore è ormai scaduta, lasciando la Lazio con il pieno controllo sulla situazione. I vertici biancocelesti, tra cui il presidente Claudio Lotito e il direttore sportivo Angelo Fabiani, hanno incontrato l’agente Giuseppe Riso, ribadendo con fermezza che “Rovella è incedibile almeno fino al mercato di gennaio”.

Questa decisione si inserisce perfettamente nella strategia della Lazio per l’estate 2025, focalizzata sul consolidare i talenti esistenti e costruire una squadra competitiva attorno a loro, valorizzando al massimo le risorse interne sotto la guida di un allenatore esperto nel far crescere i giovani.

Al momento, non sono arrivate offerte ufficiali dall’Inter, rendendo Rovella un pilastro insostituibile per l’equilibrio del centrocampo biancoceleste. La sua permanenza non è solo una questione tecnica, ma un segnale di continuità e identità per il gruppo.

In un calciomercato sempre imprevedibile, la Lazio sta giocando d’astuzia: difendere i propri gioielli come Rovella potrebbe essere la chiave per un futuro solido e vincente, con sorprese che potrebbero emergere solo con il passare del tempo.

Lazio, tifosi scatenati e irriducibili: abbonamenti in continua esplosione

Tifosi della Lazio: l’onda di passione che non si ferma! #Lazio #AbbonamentiInCrescita

C’è qualcosa di magico nell’affetto dei tifosi della Lazio, che continua a sorprendere con numeri sempre più alti per la campagna abbonamenti della stagione 2025/26. Mentre il club registra una crescita costante, ti chiedi come possa una passione così intensa sfidare ogni ostacolo? L’ultimo aggiornamento ufficiale ha segnato una milestone che avvicina la squadra a un risultato da ricordare, dimostrando quanto i fan siano disposti a sostenere la loro squadra.

Un’ondata d’amore: superata quota 27.500
Proprio come un’onda inarrestabile, i dati più recenti rivelano che sono state vendute oltre 27.500 tessere per le partite casalinghe allo Stadio Olimpico. Questo traguardo è ancora più affascinante se si pensa che la prossima stagione vedrà la Lazio impegnata solo nelle competizioni nazionali, come il campionato di Serie A e la Coppa Italia. È un chiaro segno dell’attaccamento incondizionato dei supporter biancocelesti, che rende ogni partita un evento imperdibile.

Obiettivo record: nel mirino il podio dell’era Lotito
Ora, la curiosità cresce: la Lazio è a un passo da un ingresso storico? Con questi numeri, il club si sta avvicinando rapidamente al podio delle migliori campagne abbonamenti dell’era Lotito. Manca infatti circa 1.500 tessere per superare le 28.731 vendute nella stagione 2004/05, il terzo miglior risultato di sempre. Con quasi due settimane ancora a disposizione, ti domanderai se questo obiettivo diventerà realtà, alimentando l’eccitazione per la stagione in arrivo.

Ultimi giorni per abbonarsi: la scadenza del 20 agosto
E se fossi tu a non voler perdere l’opportunità? Per i tifosi che ancora non hanno sottoscritto l’abbonamento, il tempo stringe fino al 20 agosto alle 23:59, quando questa fase si chiuderà. La società potrebbe riaprire in seguito, ma per assicurarsi un posto fin dall’inizio e dare una spinta alla squadra in ogni incontro, l’idea è quella di non aspettare. L’energia del pubblico all’Olimpico potrebbe fare la differenza, trasformando ogni match in un momento di vera emozione collettiva.

Mandorlini sfida i pronostici: “La Lazio tra le prime 4 della Serie A, e non solo…”

Chi predirà le prime quattro della Serie A? L’esperto Mandorlini ha una sorpresa intrigante! #SerieA #ChampionsLeague #CalcioItaliano

A poche settimane dall’inizio del campionato, l’eccitazione è palpabile: quale squadra riuscirà a conquistare un posto nella Champions League? L’ex allenatore Andrea Mandorlini, con la sua esperienza sul campo, getta benzina sul fuoco delle previsioni, indicando una stagione piena di colpi di scena e rivalità serrate. In una recente intervista, ha evidenziato come la Lazio di Maurizio Sarri sia tra le protagoniste di una lotta intensa per i primi posti, alimentando curiosità su chi emergerà in questa battaglia al vertice.

L’analisi di Mandorlini dipinge un quadro di grande equilibrio, dove ogni punto potrebbe fare la differenza. Secondo il tecnico, la Serie A vedrà un duello serrato per lo scudetto, mentre per il terzo e quarto posto si scatenerà una vera e propria mischia tra squadre agguerrite. Lui identifica ben nove contendenti, tutte pronte a sfidarsi con distacchi minimi in classifica, rendendo il campionato un vero spettacolo da non perdere.

«Le prime quattro della prossima Serie A? Difficilissimo poterlo dire. Ci sono sempre le solite, quindi sarà una bagarre, specialmente per il terzo e il quarto posto. Oltre a Napoli e Inter che si contenderanno lo scudetto, ci sono Milan e Juventus che avranno tanta voglia di mettersi in mostra, come farà lo stesso la Roma. Anche l’Atalanta, nonostante un cambiamento piuttosto radicale, è lì per giocarsela, come non mancheranno Lazio, Fiorentina e Bologna. I nomi restano questi e sono tutte squadre che arriveranno nel giro di una manciata di punti».

Dalle parole di Mandorlini emerge un duello appassionante per il titolo, con Napoli e Inter come favorite assolute. Subito dopo, però, si apre un terreno di caccia per gli altri posti in Champions, coinvolgendo big come Milan, Juventus e Roma, oltre a outsider temibili come Atalanta e Lazio. Completano il quadro Fiorentina e Bologna, in un gruppo di nove squadre che, stando al pronostico, arriveranno separate da pochi punti, promettendo un campionato ricco di sorprese e colpi di scena fino all’ultimo minuto.

Lazio, Sarri e il suo jolly irriverente: versatilità che sfida ogni difesa avversaria

Il jolly inseparabile della Lazio: come un veterano si adatta a ogni sfida sul campo

Immaginate un giocatore che, con la sua versatilità infinita, risolve ogni emergenza difensiva della Lazio, diventando un’arma segreta per il futuro della squadra. Chi è questo “jolly” che sta catturando l’attenzione di tutti? #Lazio #Calcio #Versatilità

Adam Marusic, il terzino montenegrino classe 1992, è ormai una colonna portante della Lazio. Arrivato nel 2017 dal KV Oostende, ha conquistato la fiducia di tutti gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina biancoceleste grazie alla sua dedizione, alla capacità di adattamento e a una professionalità esemplare. “testa bassa e lavorare”, il suo motto, lo ha reso un punto di riferimento nello spogliatoio e una risorsa tattica preziosa in campo, facendoci chiederci: cosa rende un giocatore così affidabile in un mondo di calcio sempre più imprevedibile?

Con 316 presenze ufficiali, Marusic è il giocatore attualmente in rosa con il maggior numero di apparizioni. La sua duttilità lo ha portato a ricoprire praticamente ogni ruolo della linea difensiva: terzino destro e sinistro, quinto di centrocampo, braccetto nella difesa a tre e, più recentemente, difensore centrale. Un vero e proprio jolly per il tecnico toscano noto per il suo calcio organizzato e verticale, che ha deciso di impiegarlo al centro della difesa durante l’amichevole estiva contro il Galatasaray, affiancandolo al giovane Mario Gila.

L’emergenza difensiva che ha colpito la Lazio – con Alessio Romagnoli squalificato e Patric e Gigot ai box – ha reso indispensabile l’esperienza e la versatilità di Marusic. Il montenegrino ha risposto presente, offrendo una prestazione ordinata e sicura, confermando ancora una volta la sua affidabilità e lasciando i tifosi a domandarsi: fino a dove può arrivare questo adattamento?

Quando la rosa tornerà al completo, il tecnico ex Napoli e Chelsea potrà schierarlo dove riterrà più opportuno. Marusic ha giocato prevalentemente sulla fascia sinistra, ma se il neoacquisto Tavares dovesse stabilizzarsi su quel lato, il montenegrino potrebbe tornare a presidiare la corsia destra, contendendo il posto a Manuel Lazzari, esterno veloce e offensivo. In un calcio sempre più esigente, avere un giocatore come Adam Marusic rappresenta un vantaggio strategico: la sua esperienza, la capacità di adattarsi e la mentalità vincente lo rendono una pedina fondamentale per la Lazio 2025/26, un veterano silenzioso ma decisamente decisivo per le sfide che aspettano.

Calciomercato Lazio: Bloccati dalla pigrizia burocratica? La strategia che fa discutere i tifosi!

È il calciomercato della Lazio bloccato? Scopri i retroscena finanziari e le mosse strategiche per rilanciarsi a gennaio! #CalciomercatoLazio #LazioNews #SerieA

Immaginate una sessione di calciomercato ridotta a un flusso in uscita, senza possibilità di rafforzare la squadra. È proprio questa la situazione che sta scuotendo la Lazio in questi mesi estivi, spingendo il club a navigare in acque turbolente e a fare affidamento sulla rosa esistente per superare l’impasse. Con innumerevoli voci di mercato che aleggiano, ci si chiede: cosa sta davvero bloccando le operazioni in entrata, e come potranno tornare a muovere i fili?

Al cuore di questo stallo c’è un vincolo finanziario imposto dalle regole federali, non una sanzione diretta, ma un meccanismo stringente che richiede di riequilibrare il rapporto tra il “costo del lavoro allargato” (stipendi e ammortamenti) e i ricavi per soddisfare i parametri dell’indice di liquidità. La scadenza cruciale è fissata al 30 settembre, un termine che potrebbe aprire o chiudere le porte al futuro del club. Senza cessioni di peso, la dirigenza si è impegnata a preservare l’ossatura della squadra, rendendo ogni mossa una partita a scacchi.

Per sbloccare il mercato e puntare alla finestra di gennaio, la strada obbligata per la Lazio è quella di alleggerire la rosa, concentrandosi sui giocatori che non rientrano più nei piani tecnici. Il direttore sportivo sta lavorando su una lista di esuberi, come Basic, Fares e Kamenovic, oltre a casi delicati come Gigot e uno tra Cancellieri e Noslin. Tuttavia, gli ingaggi elevati di questi atleti complicano le trattative, trasformando ogni negoziato in una sfida imprevedibile. Riusciranno queste cessioni a rimettere in moto la macchina del mercato? Solo il tempo lo dirà, ma per i tifosi, è una storia da seguire con il fiato sospeso.