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Quando la Lazio sconfisse l’Inter di Mourinho. Il video della società

La Lazio sconfisse l’Inter di José Mourinho nella finale di Supercoppa Italiana giocata a Pechino.

La Supercoppa Italiana 2009, ufficialmente denominata Supercoppa TIM per ragioni di sponsorizzazione, rappresentò la ventiduesima edizione del trofeo. L’incontro si disputò l’8 agosto 2009 presso lo Stadio Nazionale di Pechino, cornice suggestiva scelta per aprire la stagione calcistica italiana.

A contendersi il titolo furono l’Inter, campione d’Italia in carica grazie alla vittoria nella Serie A 2008-2009, e la Lazio, fresca vincitrice della Coppa Italia 2008-2009.

Il trofeo fu conquistato dalla formazione biancoceleste, che si impose per 2-1 grazie alle reti di Matuzalém e del capitano Tommaso Rocchi. Per i nerazzurri, che meno di un anno più tardi avrebbero realizzato lo storico triplete sotto la guida di José Mourinho, quella di Pechino rimase l’unica competizione non vinta nella stagione 2009-2010.

Una gara a senso unico contro l’Inter che nella stagione a venire realizzò il triplete. In panchina per la Lazio c’era Davide Ballardini, mister a dir poco discusso ma che ebbe la fortuna di avere la meglio contro l’Inter di Mourinho dieci volte più forte rispetto alla compagine capitolina. Ma il cacio si sa, è bello anche e soprattutto per questo. Godiamoci il video della Lazio per celebrare questa grande vittoria, la terza supercoppa italiana vinta della Lazio.

 

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Calciomercato, la FIFA cambia una clamorosa regola: Lotito il furbo aveva già capito tutto

La FIFA ha appena apportato un cambio di regolamento storico all’interno del calciomercato. La manovra è finalizzata a garantire equità e correttezza nelle sedi di trattative: troppe volte il tranello era stato usato per illudere bilanci e sistemare i propri conti, ma da ora non sarà più possibile farlo.

Calciomercato, stop della FIFA a trasferimenti tra club dello stesso gruppo

La Federcalcio mondiale punta a limitare le operazioni, in particolar modo i prestiti, tra società appartenenti allo stesso gruppo. Per questo motivo, si è indetto uno stop definitivo ai trasferimenti tra club della stessa proprietà.

Da questo momento, ad esempio, club come il Salisburgo e il Lipsia, entrambi appartenenti allo stesso gruppo, la Red Bull, non potranno più completare trasferimenti tra di loro. Ciò sarebbe interessato anche alla Lazio, qualora il Presidente Claudio Lotito non avesse venduto la Salernitana. In quel caso, addio a trasferimenti alla Akpa Akpro per intenderci.

L’obiettivo – spiegano fonti di diritto sportivo al quotidiano – è duplice: da un lato impedire il “mercato interno” tra club controllati dallo stesso gruppo societario, dall’altro incentivare contratti a lungo termine e garantire maggiore stabilità ai calciatori. La FIFA sottolinea anche la necessità di evitare il fenomeno dell’“accaparramento” di giocatori, spesso parcheggiati in prestito per anni senza una prospettiva tecnica definita.

FIFA

Fonte: Calcio e Finanza.

Burnley Lazio, le probabili formazioni dell’amichevole. Sarri inizia a fare sul serio sui primi 11

Mancano 23 ore alla gara amichevole contro il Burney che si giocherà in Inghilterra e per la Lazio di Maurizio Sarri si inizia a fare sempre più sul serio. Il tecnico biancoceleste è chiamato a effettuare alcune valutazioni in vista del match, soprattutto a causa della scarsa incisività dei centravanti durante il ritiro precampionato.

La squadra sembra aver compiuto qualche progresso in fase realizzativa dopo l’amichevole in Turchia contro il Galatasaray, ma le reti sono arrivate esclusivamente grazie alle iniziative degli esterni, lasciando ancora a secco Taty Castellanos. L’assenza di gol da parte delle punte rappresenta dunque la principale criticità da risolvere, con Sarri impegnato a trovare soluzioni per rendere più incisivo il ruolo del centravanti, cercando di metterlo con maggiore frequenza in condizioni di finalizzare occasioni nitide.

Utilizzato finora principalmente a gara in corso, Dia ha avuto meno tempo per incidere, ma rispetto a Castellanos si è avvicinato più volte al gol. Un dato che induce l’allenatore a riflettere sulla possibilità di schierare il senegalese dal primo minuto già nella sfida di domani.

Per il resto, prosegue l’alternanza in porta, con Provedel favorito su Mandas. In difesa, confermata la coppia centrale Gila–Provstgaard, mentre sulle corsie agiranno Tavares e Marusic. A centrocampo, Rovella appare in vantaggio su Cataldi in cabina di regia, affiancato da Guendouzi e Dele-Bashiru come mezzali. Sulle fasce offensive, confermati Zaccagni e Cancellieri, con Dia in leggero vantaggio su Castellanos nel ruolo di centravanti.

Probabili formazioni Burnley Lazio

Burnley (4-2-3-1): Weiss; Walker, Esteve, Ekdal, Hartman; Laurent, Cullen; Brun Larse, Mejbri, Anthony; Edwards. All: Scott

Lazio (4-3-3): Provedel; Marusic, Gila, Provstgaard, Tavares; Rovella, Guendouzi, Dele-Bashiru; Cancellieri, Zaccagni, Dia. All: Sarri

Pallone D’Oro, un calciatore di Serie A candidato alla vittoria finale

Nella giornata di ieri, France Football ha reso pubblica la lista dei candidati al Pallone D’Oro 2025. Tra i vari nomi eccellenti presenti, spunta quello di un calciatore della nostra Serie A. Il nostro campionato nel corso della storia ha saputo regalare numerosi talenti, in molti sono anche riusciti a conquistare l’agognato premio.

Pallone D’Oro, gran pubblicità per il nostro calcio

Da Kakà, passando per Roberto Baggio, fino ad arrivare a Fabio Cannavaro, ultimo italiano in grado di salire nel primato del calcio mondiale, grandi campioni sono riusciti nell’impresa di vincere il premio individuale più desiderato da tutti i calciatori.

Tuttavia, ultimamente la nostra Serie A ha perso lo smalto di un tempo. Sarà per via dei soldi inglesi o per altre motivazioni, ma il nostro campionato non gode più dello status di un tempo. Sono ormai rari i casi di calciatori provenienti dalla nostra penisola a rientrare nella lista, e ancora più rari sono i casi di italiani.

A portare in alto l’orgoglio italiano ci pensa Gianluigi Donnarumma. Il portiere del PSG infatti è finito nella lista dei papabili alla vittoria finale. Insieme a lui, un altro volto familiare è riuscito a finirci dentro: stiamo parlando di Scott McTominay del Napoli.

Pallone d'oro

Lo scozzese grazie ai suoi 12 gol e 4 assist in stagione si è meritato l’ingresso nella top 30 della lista. Grande pubblicità per il nostro calcio. Chissà se riusciremmo a vedere in tempi recenti un altro calciatore biancoceleste inserito nella lista. L’ultimo a riuscirci fu Miroslav Klose nell’anno 2011, grazie alle sue prestazioni con il Bayern Monaco.

Lazio, Sarri punta ancora sul ‘jolly’ Marusic: da terzino a centrale difensivo

Testa bassa e spirito di sacrificio: Adam Marusic continua a dimostrare perché è uno dei giocatori più preziosi della Lazio. Negli anni, il montenegrino ha saputo adattarsi a qualsiasi ruolo, diventando il vero jolly biancoceleste su cui Maurizio Sarri può contare senza esitazioni.

Come riportato dall’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, Marusic è il giocatore con più presenze nel roster attuale della Lazio, con ben 316 partite all’attivo. Il suo contributo non si limita alla quantità, ma si estende soprattutto alla sua duttilità tattica: esterno destro, esterno sinistro, terzino, quinto di centrocampo e persino difensore in una linea a tre.

In questa fase di preparazione estiva, Sarri ha deciso di schierare Marusic come difensore centrale, ruolo in cui ha guidato la retroguardia con ordine e sicurezza nella gara contro il Galatasaray. Una scelta necessaria e funzionale, considerando le assenze pesanti in difesa: Romagnoli squalificato per le prime due giornate, e Patric e Gigot ancora indisponibili.

Quando l’emergenza difensiva sarà superata, Sarri potrà nuovamente schierare Marusic nella posizione che riterrà più utile. Il tecnico lo ha spesso utilizzato sul lato sinistro, ma se Tavares dovesse prendere stabilmente il posto sulla fascia mancina, allora Marusic sarebbe in vantaggio su Lazzari per presidiare la corsia destra.

Insomma, Adam Marusic rappresenta una risorsa fondamentale per la Lazio: un veterano d’esperienza, un jolly tattico e un esempio di professionalità che Sarri sa di poter affidare sempre con fiducia.

Burnley-Lazio, amichevole di prestigio in vista della nuova stagione

La Lazio prosegue il proprio percorso di preparazione in vista dell’esordio in Serie A, in programma il 24 agosto allo stadio “Senigallia” di Como contro i lariani guidati da Cesc Fabregas. Dopo le incoraggianti prestazioni in Turchia contro Fenerbahce e Galatasaray, la squadra di Maurizio Sarri si appresta ad affrontare il Burnley, neopromosso in Premier League, in un’amichevole che si disputerà sabato 9 agosto alle ore 16 italiane allo stadio “Turf Moor”.

Per il tecnico toscano sarà un banco di prova importante per valutare lo stato di forma della rosa e testare ulteriormente i nuovi innesti. L’infermeria biancoceleste, però, continua a preoccupare: restano infatti ai box Gigot, Patric, Belahyane e Isaksen, tutti impegnati in programmi personalizzati di recupero presso il Training Center. Nelle ultime ore si è aggiunta anche la defezione di Matías Vecino, che ha riportato un affaticamento muscolare alla coscia sinistra e sarà monitorato nei prossimi giorni.

Convocati per l’impegno inglese i tre portieri Furlanetto, Mandas e Provedel. In difesa presenti, tra gli altri, Romagnoli, Gila e i nuovi innesti Nuno Tavares e Provstgaard. A centrocampo spazio a Cataldi, Guendouzi, Rovella e il giovane Dele-Bashiru. In attacco occhi puntati su Noslin, Dia e Castellanos, con Pedro e Zaccagni a completare il reparto offensivo.

La Lazio cerca continuità e segnali positivi: il match con il Burnley rappresenta un altro importante tassello verso la nuova stagione.

Colpo di scena a Formello: Vecino fuori all’ultimo, salta l’amichevole col Burnley

FORMELLO – Ultimo allenamento prima della partenza per l’Inghilterra, ma non arrivano buone notizie per la Lazio: Matías Vecino ha dovuto interrompere la seduta odierna a causa di un risentimento muscolare alla coscia sinistra. Le prime valutazioni parlano di un affaticamento, lo staff medico biancoceleste spera di aver evitato una lesione. Tuttavia, le condizioni del centrocampista uruguaiano saranno monitorate nei prossimi giorni per capire l’entità del problema.

Vecino non salirà sull’aereo diretto oltremanica, dove la Lazio affronterà il Burnley in amichevole domani pomeriggio. Un’assenza pesante in un reparto già in difficoltà: anche il giovane Belahyane è fermo ai box a causa di un trauma alla caviglia rimediato nei giorni scorsi.

L’allenatore Maurizio Sarri – impegnato a testare la tenuta e l’equilibrio della squadra in vista dell’inizio della stagione – dovrà quindi fare a meno di due pedine importanti nel reparto di centrocampo. Il forfait dell’uruguaiano complica i piani, sia in termini tattici che di rotazioni, in una fase delicata della preparazione estiva.

La speranza è che per Vecino si tratti solo di uno stop precauzionale e che possa tornare a disposizione già nei prossimi giorni, magari in tempo per le ultime amichevoli prima dell’inizio del campionato. Intanto, spazio alle alternative per affrontare il test in terra inglese.

Attacco da rifondare? Ecco cosa ha visto davvero Sarri in ritiro

Sarà un duello all’ultimo minuto quello tra Taty Castellanos e Boulaye Dia. I due attaccanti si contendono una maglia da titolare in vista del debutto stagionale contro il Como, ma a oggi nessuno dei due sembra aver messo la freccia per superare l’altro. Sarri osserva, valuta e attende segnali concreti, magari già dalla prossima amichevole contro il Burnley, test probante che potrebbe fornire indicazioni decisive.

Il ballottaggio tra l’argentino e il senegalese si gioca su equilibri sottili. Castellanos si distingue per qualità tecnica e capacità di dialogare con i compagni, rendendo fluida la manovra offensiva. Dia, invece, è un centravanti puro, più votato al gioco d’area e letale quando si tratta di finalizzare.

I numeri della scorsa stagione raccontano una sfida equilibrata ma sfumata nei dettagli. Come riportato da La Repubblica, Castellanos ha tentato più conclusioni (36 tiri in porta contro i 19 di Dia), ma la precisione è dalla parte del senegalese, che ha fatto registrare un’incisività del 48,7% nelle conclusioni, contro il 34,3% del numero 11. Anche nei dribbling riusciti (17 a 16 per Dia) e nei contrasti vinti (10 contro 8) la differenza è minima.

Il test contro il Burnley sarà dunque più che una semplice amichevole: per Castellanos e Dia è una vera e propria prova d’appello. Sarri cerca risposte e, soprattutto, un leader offensivo su cui costruire il nuovo corso della squadra.

La Lazio rinnova la collaborazione con Massigen. La nota ufficiale del club capitolino

S.S. Lazio e Massigen Sport annunciano con soddisfazione il rinnovo della partnership per il terzo anno consecutivo.

Diego Romare, Direttore Marketing di Massigen – Marco Viti, dichiara:

“Massigen Sport è un marchio di integratori specializzati, ideato per incarnare i valori più autentici dello sport. Per questo motivo abbiamo scelto di proseguire una collaborazione ormai consolidata, che si sviluppa da oltre tre anni con la Società biancoceleste. Ci uniscono la condivisione dei valori rappresentati dalla maglia, la determinazione nel raggiungere nuovi traguardi, la stretta cooperazione con lo staff medico — con cui scambiamo esperienze e competenze per offrire il miglior supporto possibile alla squadra — e, infine, il legame con i tifosi, con i quali condividiamo la passione per le sfide e un entusiasmo sportivo sano e costruttivo.”

Anche il Direttore Marketing della S.S. Lazio, Marco Canigiani, esprime soddisfazione per il rinnovo:

“Siamo lieti di proseguire il nostro rapporto con un’azienda dalla lunga e prestigiosa tradizione come Massigen. Il solido legame di fiducia e collaborazione ci consentirà di rafforzare le sinergie per il raggiungimento di obiettivi comuni.”

Massigen Sport è un marchio di Marco Viti Farmaceutici, storica azienda italiana fondata nel 1933.
Nel corso della sua storia, Marco Viti ha costruito una solida realtà produttiva e di ricerca, riconosciuta per l’elevata qualità.
L’azienda produce e commercializza farmaci, presidi medico-chirurgici e integratori alimentari.

SCELTA FATTA - Lazio news, Sarri ha fatto la sua scelta definitiva: ecco chi sarà il titolare a centrocampo

Lazio news – La squadra capitanata da Mattia Zaccagni si prepara ad un clamoroso cambio di assetto rispetto alla passata stagione. Infatti, la Lazio passerà dal 4-2-3-1 di mister Marco Baroni al classico 4-3-3 di Maurizio Sarri (all’occorrenza 4-3-1-2). Ciò permetterà alla rosa di giocare con un centrocampista puro in più.

Lazio news, ecco chi saranno i titolari a centrocampo: sorpresa Dele-Bashiru

Lazio news – Sulla mediana, pronto il giovane Nicolò Rovella a gestire il gioco. Il suo sostituto dovrebbe essere Danilo Cataldi, che rimarrà quindi almeno per un altro anno nella Capitale. L’obiettivo di Sarri sarà trasformare i due registi italiani in una sorta di Jorginho ai tempi del suo Napoli. Capacità di visione e di gestione del gioco saranno fondamentali per colpire il tecnico toscano e conquistarsi una maglia da titolare.

Sul centro sinistra sorpresa Dele-Bashiru. Utilizzato come jolly da parte di Marco Baroni nelle partite in cui si necessitava di un centrocampista in più, il nigeriano è pronto a togliersi molte soddisfazioni. Il suo sostituto sarà con ogni probabilità Vecino.

Sul centro destra l’aria che tira è diversa. Mattéo Guendouzi sarà l’unico titolare designato per la posizione, senza ricambio. Si prospetta un probabile ampio rodaggio, ma a Sarri questo va bene. Sì, perché le competizioni da affrontare saranno solamente due, campionato e Coppa Italia, quindi non ci sarà bisogno di altri centrocampisti, che tanto non potrebbero arrivare visto il blocco sul calciomercato.

Lazio news
Lazio news, Guendouzi polmoni di ferro: sarà lui l’unico titolare sul centro destra

Fonte: La Gazzetta dello Sport

Lazio, l’infermeria non dà tregua: la situazione aggiornata

Lazio – La stagione 2024–2025 ha messo a dura prova la rosa biancoceleste dal punto di vista fisico. Problemi ricorrenti hanno tormentato nomi pesanti. Su tutti, i più colpiti sono stati Lazzari, Vecino e Nuno Tavares.

L’emblema dell’infermeria laziale è rappresentato da Patric, costretto a chiudere anzitempo la stagione per un serio problema alla caviglia. Un bilancio a dir poco disastroso che ha portato a contare ben 23 stop stagionali.

Quest’anno le cose non sembrano essere cambiate: l’inizio della tournée estiva in Turchia come dimostrazione. Infatti, sono rimasti a Roma Patric, Gigot e Isaksen. Lo spagnolo non rientrerà prima di un mese, Gigot è bloccato da una lombosciatalgia; Isaksen, infine, è tornato ad allenarsi sul campo solamente nella giornata di ieri.

Il caso Isaksen: mononucleosi e strascichi da monitorare

L’esterno danese, reduce da una mononucleosi, è stato costretto a una lunga pausa durante la preparazione estiva. La malattia, confermata da esami a Villa Mafalda, ha imposto un fermo che ha compromesso le amichevoli contro Avellino, Fenerbahçe e Galatasaray.

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Lazio, Gustav Isaksen in azione

Secondo Il Corriere dello Sport, le prime analisi suggerivano almeno un paio di settimane di stop, con un graduale ritorno al lavoro secondo un protocollo specifico.

Il rebus difesa: emergenza e scelte obbligate

Il reparto arretrato è tra i più provati: con l’assenza di Patric e Gigot, i soli difensori centrali disponibili erano Gila, Provstgaard e Romagnoli, con Marusic adattato come quarta opzione. Uno scenario complesso che costringe il tecnico Sarri a rimodellare soluzioni difensive spesso non ottimali.

Un’estate non rigenerativa

Il calvario fisico della Lazio non accenna a fermarsi, ma l’infermeria si conferma ancora piena anche al ritorno agli allenamenti. La società dovrà gestire incroci complicati tra recuperi, preparazione atletica e lucidità tecnica, in vista dell’esordio di campionato.

La situazione infortuni continua a essere un’emergenza strutturale per la Lazio, con ripercussioni sul modulo, sulla stabilità tattica e sulla resistenza a lungo termine della rosa. Solo una pianificazione attenta, inserendo progressivamente i giocatori nella condizione ideale, potrà restituire solidità in vista delle prossime sfide ufficiali.

Lazio, chi si rivede: il calciatore è rientrato dall’infortunio

Ottime notizie in casa Lazio: il calciatore ha recuperato dal virus preso e ora sta meglio, ripresa anche la corsa sul campo. Come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport, Gustav Isaksen è tornato operativo nella giornata di ieri. La mononucleosi l’aveva tenuto out per tre settimane dopo solamente quattro giorni dall’inizio della preparazione.

Lazio, Isaksen torna a correre sul campo: ottime notizie per Sarri

Isaksen dovrà recuperare tutto il lavoro perso in queste settimane. Il calciatore si trova indietro nella preparazione sia a livello tattico che fisico. Tuttavia, le giornate di sola palestra sono ufficialmente terminate. Nella giornata di ieri, il danese è tornato ad allenarsi sul campo, ma le quattro amichevoli saltate si fanno sentire sulle gambe.

Un suo possibile impiego già dalle prime giornate di Serie A risulta improbabile, ma il lavoro sarà personalizzato per farlo tornare il prima possibile. Per fortuna, a mister Sarri non mancano le alternative in quel ruolo: dentro uno tra Cancellieri e Noslin in quella zona di campo.

L’unica pecca è rappresentata dall’assenza nel momento in cui la Lazio sta vivendo una fase di transizione importante, passando dal classico 4-3-3 al 4-3-1-2. Gustav al rientro si ritroverà a giocare in una posizione a lui nuova e i numerosi allenamenti persi alle spalle si faranno inevitabilmente sentire. L’obiettivo sarà quello di averlo nelle sue piene forze fisiche e mentali entro ottobre.

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Gustav Isaksen (Foto Fraioli)

La notizia si aggiunge a un’altra già positiva arrivata in mattina (scopri qui quale).

 

Calciomercato Lazio, ora è anche ufficiale: il calciatore rimarrà nella Capitale

Calciomercato Lazio – In mattinata, l’edizione odierna del Corriere dello Sport ha fornito una notizia che ha fatto molto piacere ai cuori dei tifosi biancocelesti: Nicolò Rovella rimarrà ufficialmente nella Capitale anche nella prossima stagione. I dubbi sulla sua permanenza non sono mai stati tanti, ma nel calciomercato mai dare nulla per scontato.

Calciomercato Lazio, Rovella rimane alla corte di Maurizio Sarri: cosa comporta la sua permanenza

La clausola rescissoria di Nicolò è ufficialmente scaduta il 31 luglio. Il club del Presidente Claudio Lotito ha già fatto sapere alle contendenti che non intenderà ascoltare alcuna proposta per il calciatore. L’unica società in grado di avvicinarsi al centrocampista era stata l’Inter, ma il tutto si è concluso con un nulla di fatto.

La volontà di Rovella non è mai stata quella di lasciare la Lazio. Al seguito di un colloquio privato avuto con Maurizio Sarri, il classe 2001 ha capito di poter fare un reale salto di qualità con il mister toscano in panchina. Il piano di Mau è quello di renderlo un regista puro. Visione di gioco e rapidità di esecuzione saranno le sue caratteristiche migliori.

L’obiettivo sarà di renderlo simile a Jorginho ai tempi del suo Napoli e del suo Chelsea. Con il centrocampo a tre potremmo realmente vedere tutte le migliori caratteristiche del centrocampista. Rovella con la Lazio ha collezionato 74 presenze, mentre in Serie A le partite giocate sono 127, contando anche le esperienze con Juventus e Monza.

Calciomercato Lazio
Rovella in azione (Foto Fraioli)

Castellanos il vero perno della Lazio? Scommettono su di lui, ma quel rivale nascosto potrebbe stupire tutti!

Ballottaggio rovente in attacco per la Lazio: Castellanos favorito, ma la staffetta con Dia potrebbe sorprendere! #LazioInFormazione #SerieA #Calcio

La preparazione della Lazio per l’esordio in campionato contro il Como sta accendendo i riflettori sul reparto offensivo, dove la competizione tra i centravanti promette di tenere tutti con il fiato sospeso. Chi partirà titolare? Con Castellanos che ha impressionato nelle amichevoli in Turchia, mostrando segnali positivi e un impegno costante al servizio della squadra, i tifosi si chiedono se questa sarà la sua occasione per brillare. Eppure, un dubbio aleggia: la sua posizione non è così sicura come potrebbe sembrare.

L’arrivo di Boulaye Dia ha portato una ventata di qualità e concorrenza nell’attacco biancoceleste, anche se il senegalese ha dovuto saltare alcune sessioni di allenamento per fastidi muscolari. Questo imprevisto potrebbe aver rallentato il suo inserimento nei meccanismi di gioco, offrendo un vantaggio temporaneo a Castellanos. Ma cosa succederà sul campo? Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, la scelta definitiva sul titolare arriverà solo a ridosso della partita, alimentando l’attesa per una possibile staffetta che potrebbe cambiare le carte in tavola.

L’idea di un’alternanza tra i due attaccanti sta guadagnando terreno: Castellanos potrebbe iniziare da titolare, sfruttando la sua affidabilità, mentre Dia subentrerebbe nella ripresa per portare la sua esplosività a gara in corso. Questa strategia sembra mirata a valorizzare entrambi nel corso della stagione, creando un attacco più versatile e imprevedibile. Immaginate lo scenario: un dualismo che spinge i giocatori a dare il massimo, con Castellanos che si è distinto per il suo lavoro senza egoismi, sempre pronto a pressare, proteggere palla e aprire spazi per i compagni.

Per affermarsi definitivamente, però, Castellanos dovrà ritrovare la continuità sotto porta, visto che la concorrenza di Dia – un attaccante di razza, abituato a segnare e a essere decisivo – non lascia spazio a errori. Questo confronto interno potrebbe essere la chiave per alzare il livello di competitività, offrendo soluzioni diverse e rendendo l’attacco della Lazio più dinamico. In vista del debutto in Serie A, la sensazione è che la maglia da titolare sia appesa a un filo per Castellanos, ma con una gestione intelligente di questo doppio centravanti, la squadra potrebbe iniziare la stagione con il botto.

Ballotta non ci sta: l’altalena tra quei due alla Lazio è un assurdo mistero!

Il dibattito infuocato sui portieri della Lazio: Ballotta chiede chiarezza e stabilità! #Lazio #Calcio #Portieri

Nel mondo del calcio, dove ogni scelta può fare la differenza tra vittoria e sconfitta, un’ex bandiera biancoceleste come Marco Ballotta ha acceso i riflettori sulla questione spinosa dei portieri della Lazio. Parlando di recente, Ballotta ha condiviso la sua visione sul potenziale dualismo tra Ivan Provedel e Christos Mandas, sottolineando come una decisione netta sia cruciale per non destabilizzare la squadra.

Ballotta non ha girato intorno alle cose, esprimendo dubbi sull’idea di alternare i portieri in una formazione ambiziosa. «L’alternanza, secondo me, non ha senso. Sarri deve puntare su un portiere. Se fa bene, deve restare titolare. Se invece le cose non vanno, allora si può provare l’altro. Sono due portieri validi, entrambi sullo stesso livello, ma creare instabilità in un ruolo così delicato rischia di danneggiare l’intera difesa», ha dichiarato con chiarezza, offrendo un’analisi che fa riflettere sui rischi di indecisione.

Analizzando i singoli protagonisti, Ballotta ha evidenziato le qualità di Provedel e l’emergere di Mandas. Per l’ex numero uno, Provedel resta una scelta solida se ritrova la forma: «Il Provedel di due anni fa sarebbe stato intoccabile. Purtroppo ha avuto un momento di calo, ma se ritrova la condizione giusta, non ci sono dubbi: la maglia da titolare deve essere sua». Sul giovane Mandas, invece, ha visto un potenziale da coltivare: «È giovane, ha talento e deve crescere. In una rosa ambiziosa come quella della Lazio, avere due portieri affidabili è fondamentale, anche senza coppe».

Oltre alle specifiche dei giocatori, Ballotta ha toccato un aspetto psicologico fondamentale del ruolo del portiere. «Se scendi in campo col pensiero di sbagliare, non puoi fare il portiere. È un ruolo che vive di pressione continua e gli errori fanno parte del mestiere», ha spiegato, ricordando come la mentalità sia spesso il fattore decisivo in momenti critici.

Guardando al quadro più ampio, Ballotta ha espresso ottimismo sulla stagione della Lazio, nonostante alcune incertezze. La squadra sta affrontando un mercato complicato e un cambio di guida, ma con una rosa motivata e determinata a riscattarsi. «La Lazio riparte cambiando allenatore, ma con una rosa simile a quella dell’anno scorso. Manca qualche rinforzo, ma i giocatori sono motivati. L’uscita dall’Europa brucia ancora, e ora vorranno dimostrare il loro valore. Anche Sarri, dopo un anno di stop, tornerà con grande voglia. Sono fiducioso: la Lazio può fare bene».

Le parole di Ballotta, frutto di un’esperienza diretta sul campo, offrono uno sguardo autentico su una squadra pronta a lottare per i suoi obiettivi, con il ruolo dei portieri al centro di tutto.

Giordano non ha peli sulla lingua: quell’attaccante rivitalizzerà la Lazio. Su Sarri, una previsione spiazzante!

Bruno Giordano, leggenda della Lazio, rivela insight esclusivi sullo stato della squadra e i suoi giocatori chiave! #Lazio #SerieA #Calcio

Bruno Giordano, ex attaccante biancoceleste, ha preso la parola per offrire una panoramica approfondita sulla Lazio, condividendo considerazioni preziose in vista della nuova stagione. Con la sua esperienza da protagonista negli anni d’oro del club, Giordano analizza punti di forza, aspetti da migliorare e le prospettive del progetto tecnico, invitando i tifosi a riflettere su come la squadra possa evolversi.

L’ex bomber ha sottolineato l’importanza di consolidare il gruppo squadra e di affrontare le criticità emerse nel finale della scorsa annata. Ha parlato di come la compattezza tattica e la mentalità vincente debbano diventare elementi fondamentali per competere ai vertici della Serie A, lodando al contempo il lavoro del tecnico e la crescita di alcuni giovani talenti. Queste osservazioni potrebbero far sorgere domande su quali passi concreti la Lazio stia per compiere per rafforzare il suo roster.

In una delle sue riflessioni, Giordano ha commentato: «I portieri sui goal non hanno colpe, sul primo Mandas non poteva uscire, i sono i marcatori a dover fare il loro, sul secondo il tiro non era angolatissimo ma non è un errore. Miglioramenti? Dal punto di vista fisico si puó sempre migliorare, loro iniziano il campionato prima ma questo secondo me influisce molto poco». Queste parole invitano a un’analisi più profonda sulle responsabilità difensive e su come piccoli dettagli possano fare la differenza in campo.

Passando ai singoli giocatori, Giordano ha espresso opinioni che potrebbero incuriosire i fan: «Gila sbaglia spesso il gesto tecnico, essendo l’ultimo a difendere i suoi errori possono costare caro, sono anche i dettami del tecnico che influiscono in questo. Marusic centrale non mi convince, ma la scelta spetta all’allenatore che si prende le responsabilita lelle sue decisioni. Cancellieri mi sta convincendo, mi è sembrato uno dei più in forma di tutti, in campo aperto e fortissimo, certamente poi nello stretto soffre un po’ di più. Dia lo vedo più tranquillo, Castellanos se non ha il posto sicuro da titolare puó andare in difficoltà, vedo più avanti Dia a oggi. Sappiamo che il mister ha un debole per Cataldi, ma Rovella la scorsa stagione ha fatto una super stagione e vista la giovane età puó migliorare anche per quelle che sono le richieste di Sarri». Questa valutazione dettagliata solleva interrogativi su chi emergerà come protagonista nella formazione, alimentando l’interesse per le scelte future della squadra.

Sarri e il problema attaccanti: Castellanos o Dia? Ecco chi guiderà l’attacco biancoceleste nella stagione 2025/26

Il problema dell’attaccante è uno dei temi più ricorrenti in questo periodo pre stagionale a Formello. Castellanos non dà le certezze sperate, mentre Dia non sembra esser entrato a pieno nei dettami tattici del nuovo mister Maurizio Sarri. A tal proposito, quale sarà la scelta in attacco del tecnico toscano?

Sarri punta alla rivoluzione: possibile attacco a due per soddisfare tutti?

El Taty ha segnato 14 reti nella passata stagione sotto la guida di Marco Baroni. L’obiettivo di Mau sarà quello di distribuire i gol in maniera equa in tutte le partite stagionali.

Castellanos è uno che sa fare i gol difficili, ma pecca in quelli facili” ha dichiarato Sarri al margine dell’evento di Castiglione della Pescaia. “Dia è uno che invece i gol facili li fa” ha continuato il tecnico toscano.

Queste due frasi riassumono al meglio ciò che Sarri si aspetta dai suoi due attaccanti: qualità e semplicità. I due si completano: Castellanos è più tecnico, mentre Dia è più cinico davanti al portiere. Per seguire questa linea, sarebbe pronta una rivoluzione in casa Lazio: attacco a due con una sottopunta alle spalle.

Maurizio Sarri (Foto Sportitalia)

Pronto il 4-3-1-2 a Formello: è la scelta giusta?

Sì, questa sembra essere la decisione migliore per entrambi. Un attacco a due nel nuovo 4-3-1-2 garantirebbe gol e spettacolo, classici del gioco di Maurizio Sarri. Si attendono ulteriori prossimi aggiornamenti.

Tuttavia, la decisione sembra esser ormai presa: addio al 4-3-3 in favore del 4-3-1-2. Questa la mossa “disperata” di mister Sarri. La speranza è quella di non rivoluzionare troppo i dettami tattici dei calciatori, perché ciò richiederebbe troppo tempo che la Lazio al momento non ha. Si vuole tornare subito in Europa come obiettivo minimo, ricordiamolo.

Fonte: edizione odierna della Gazzetta dello Sport.

Guendouzi, dal temperamento bollente al pilastro della Lazio: cosa lo ha trasformato in leader?

Guendouzi ruba la scena per la Lazio contro il Galatasaray!

Scopri come il centrocampista francese Matteo Guendouzi stia emergendo come il vero leader della squadra, guidando il centrocampo con grinta e personalità in questa amichevole estiva. Un prestazione che fa crescere l’attesa per la nuova stagione. #Lazio #Guendouzi #Calcio

La recente amichevole tra Lazio e Galatasaray ha rivelato dettagli intriganti per i tifosi, ma una cosa è ormai chiara: Matteo Guendouzi si sta affermando come un pilastro autentico della formazione biancoceleste. Con la sua intensità e dinamismo, il francese ha dimostrato di essere centrale sia nelle azioni in campo che nel suo approccio fuori dal rettangolo verde, catturando l’attenzione di chi segue la squadra.

In un’atmosfera rovente come quella dello stadio del Galatasaray, con i tifosi locali a spingere forte, Guendouzi non ha vacillato un istante. Al contrario, ha sfoggiato carattere e leadership, guidando i compagni con grinta e personalità. La sua esultanza dopo il gol della Lazio – come evidenziato anche dal Corriere dello Sport – è sembrata una risposta diretta al pubblico turco, un misto di forza e fedeltà che lo rende sempre più essenziale per il gruppo.

Le sue parole nel post-partita, poi, trasmettono una maturità che incuriosisce: «Siamo una bella squadra, ma abbiamo bisogno di tutti, a partire dai tifosi». Questa dichiarazione sottolinea il suo impegno nel valorizzare la rosa e nel rafforzare il legame con l’ambiente, rendendo evidente quanto sia focalizzato sul cammino della squadra.

Dal punto di vista tattico, Guendouzi è diventato irrinunciabile, lavorando fianco a fianco con Rovella per garantire equilibrio, protezione alla difesa e capacità di interrompere le azioni avversarie. I suoi inserimenti offensivi rappresentano un’arma aggiuntiva per una Lazio che mira a essere competitiva su più fronti, aggiungendo un elemento di sorpresa che tiene i fan con il fiato sospeso.

La crescita della squadra passa proprio attraverso giocatori come lui, che assumono responsabilità nei momenti cruciali e trasmettono energia ai compagni. In un’estate piena di incertezze, Guendouzi si conferma un punto fermo, il cuore pulsante di una Lazio pronta a costruire il suo futuro con lui al centro della scena. La stagione è all’inizio, ma il suo ruolo da leader è già un motivo di grande eccitazione.

Calciomercato Lazio, Lotito e il suo piano audace: le garanzie sono solo fumo?

Il Calciomercato Lazio a un bivio: garanzie economiche essenziali per sbloccare gennaio! #Calciomercato #Lazio #SerieA

Il mercato invernale della Lazio si annuncia come una partita incerta, dove ogni mossa potrebbe fare la differenza. Con fondi disponibili e la chiara intenzione di rinforzare la squadra, il club biancoceleste deve prima superare un grande ostacolo: i nuovi vincoli imposti dalla Commissione di controllo che ha rimpiazzato la Covisoc. Questa situazione tiene i tifosi col fiato sospeso, chiedendosi se la Lazio riuscirà a navigare tra queste regole stringenti per portare a casa i rinforzi tanto attesi.

Negli scorsi giorni, erano circolate voci insistenti sulla necessità di garanzie economiche per procedere. Oggi, queste conferme arrivano dritte dalle fonti vicine alla società: per attivare il Calciomercato Lazio a gennaio, non basterà vendere i giocatori in esubero o contare sui soldi già in cassa. È un rompicapo che aggiunge intrigo, lasciando spazio a ipotesi su quali strategie potrebbero emergere.

L’unica via d’uscita che sembra plausibile è una fideiussione di rilievo, ben oltre le cifre simboliche del passato. Si parla di circa 40 milioni di euro, una somma che andrebbe a soddisfare i parametri della nuova autorità, specialmente per l’indicatore del costo del lavoro allargato. Questo elemento è un vero e proprio blocco per le operazioni della Lazio, e capire come verrà gestito rende la storia ancora più avvincente.

Le notizie da agenti e intermediari rafforzano questa prospettiva: la società ha chiarito che qualsiasi acquisto o rinnovo di contratto sarà possibile solo da gennaio e solo con le condizioni economiche giuste. È un segnale che accende la curiosità, facendoci domandare se questa mossa riuscirà a sbloccare tutto.

Insomma, il Calciomercato Lazio resta legato a questa decisione finanziaria cruciale. Con tante incertezze in aria, i tifosi e gli osservatori attendono sviluppi che potrebbero cambiare le sorti, ma senza questa garanzia strategica, il tutto rischia di rimanere bloccato anche nel 2026.

Vecino, il veterano furbo: la Lazio di Sarri gioca d’astuzia per dominare il campionato

L’esperienza di Vecino potrebbe essere la chiave per la Lazio: un veterano che cambia le partite! #Lazio #Vecino #CalcioEsperienza

In un mondo del calcio dominato da giovani talenti veloci e dinamici, vi siete mai chiesti se l’esperienza possa ancora fare la differenza? La Lazio sembra aver trovato la risposta affidandosi a giocatori navigati come Matías Vecino, una figura che potrebbe riservare sorprese nella nuova stagione. Con un mercato bloccato e una rosa da ottimizzare, l’uruguaiano emerge come un elemento cruciale per mantenere gli equilibri della squadra.

Durante il precampionato, il tecnico ha distribuito minuti a vari giocatori per testarne le potenzialità, ma non sottovalutate il ruolo ridotto di Vecino e Pedro. Come sottolineato dal Corriere dello Sport, questa scelta è strategica: il tecnico sa esattamente come sfruttare le qualità di questi veterani, preferendo focalizzarsi su talenti emergenti come Dele-Bashiru per integrarli gradualmente.

Vecino, in particolare, si distingue come una garanzia a centrocampo, grazie alla sua esperienza internazionale e a un’intelligenza tattica rara. Immaginate un giocatore che può essere il jolly perfetto, offrendo equilibrio, forza fisica e inserimenti decisivi in attacco. Pur non partendo sempre titolare, il suo contributo si rivela essenziale nei momenti critici, trasformando le partite e gestendo le emergenze con maestria.

Con l’inizio della stagione alle porte, Vecino potrebbe assumere un ruolo ancora più centrale per la Lazio, specialmente in un contesto di impegni multipli e sfide impreviste. In un gruppo che deve navigare acque complicate, leader silenziosi come lui rappresentano un’arma preziosa, capaci di alterare il ritmo del gioco o stabilizzare la difesa quando serve di più. La sua abilità di fare la differenza senza clamore lo rende un elemento indispensabile, pronto a brillare nella stagione in arrivo.