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Vittoria a tavolino per la Lazio Primavera

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La Lazio Primavera, nel turno di Coppa Italia, aveva sconfitto la Ternana con il punteggio di 3-2. La Lega Calcio però ha condannato gli umbri alla sconfitta a tavolino. Infatti, come si legge nel comunicato della Lega, la Ternana ha schierato durante il match il calciatore Masi.

Quest’ultimo però non poteva scendere in campo, poichè classi ’92, in quanto la regola vuole che possano scendere in campo solo i classe ’97.

Iniziata la vendita dei tagliandi per Udinese – Lazio

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La S.S. Lazio comunica che, sono stati messi in vendita oggi i tagliandi per la gara di campionato Udinese – Lazio.
Questi i dettagli della vendita:
– Gara: Udinese – Lazio – Sabato 1 ottobre ore 20:45  – Dacia Arena di Udine –  Prezzo del settore Ospiti  €. 20,00 Circuito di vendita: Listicket – (selezionare Listicket/Biglietteria Calcio/**Calcio settore ospiti) –  ON-LINE
La vendita del settore ospiti, è vietata ai residenti della Regione Lazio fatta eccezione ai soli possessori delle Fidelity Card-Tessera del Tifoso (nel settore ospiti la Fidelity Card è obbligatoria anche per i residenti di altre regioni). La vendita del settore ospiti terminerà alle ore 19:00 di venerdi 30 settembre e sarà disponibile in tutti i canali, solo per titolari di Tessera del Tifoso (Fidelity Card), ad eccezione dell’opzione “Uno più Uno” (acquistabile in tutti i canali tranne quello online): la persona in possesso della Tessera del Tifoso potrà acquistare un biglietto per se e per il tifoso non fidelizzato. Gli under 14 non avranno obbligo di tessera del tifoso se accompagnati da adulto tesserato.

Oddi: “Inzaghi, perchè non giochi con il 4-3-3?”

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Il nuovo modulo scelto da Simone Inzaghi, il 3-5-2, sta destando perplessità in casa Lazio. la rosa è stata costruita sul 4-3-3 e vedere dirottato Felipe Anderson sulla linea dei centrocampisti, con Keita in panchina, ha fatto storcere il naso anche a Oddi. L’ex laziale, dalle frequenze di Radiosei, ha puntato il dito contro le scelte di Inzaghi:

Fino ad oggi ho sempre visto una squadra poco coraggiosa, che ha sempre impostato le proprie partite per non prenderle e non far giocare l’avversario. E’ arrivato il momento di invertire questo trend, sia a livello di scelte di singoli sia a livello di atteggiamento generale. Pensavo che a Milano giocasse Keita, contro l’Empoli puoi giocare anche rischiando molto. Si può anche giocare con il 3-5-2 con Felipe e Keita. L’unica cosa che non capisco è perchè Inzaghi, pur avendo i calciatori adatto per fare 4-3-3, abbia abbandonato il suo modulo preferito. Felipe Anderson lo voglio vedere dalla metà campo in su e non viceversa“.

VIDEO SHOCK – Le terribili immagini del pestaggio nella Metro B tra l’indifferenza generale

Il 18 settembre all’interno di un vagone della Metro B, è avvenuto un terribile episodio di violenza. Maurizio Di Francescantonio, è stato pestato da un gruppo di ragazzi, per averli intimati di non fumare all’interno del vagone. Un episodio che ha scatenato polemiche sulla sicurezza in Metro, ma anche perplessità. Infatti, in un vagone pieno di gente, nell’ora di punta delle 15 di pomeriggio, nessuno è intervenuto in difesa dello sfortunato Maurizio.

Solamente la madre ha cercato di difenderlo, ma è stata colpita con calci e pugni. Maurizio si trova ancora in prognosi riservata. Due dei tre aggressori sono stati già arrestati. davanti al magistrato si sono giustificati dicendo di essere sotto l’effetto di droghe pesanti. Il terzo aggressore, invece, è riuscito a scappare. Di seguito il video dell’aggressione, pubblicato da Il Messaggero. Si avvisa che le immagini potrebbero urtare la sensibilità del lettore.

 

Gradita sorpresa a Formello: una vecchia conoscenza a colloquio con Peruzzi e Tare

Un gradito ospite presente oggi al centro tecnico di Formello. Ad assistere alla seduta del pomeriggio c’era anche Ousmane Dabo. L’ex centrocampista laziale, in panchina al fianco di Peruzzi e Tare. Ous tramite il proprio profilo Twitter ha immortalato con una foto la piacevole rimpatriata: “Visita a Formello per salutare tanti amici”.

Strakosha: “Esordire è stata una grande emozione. Se dovesse servire sono pronto”

Esordire in Serie A non è da tutti e farlo nella scala del calcio è il massimo per chi si auspica di costruirsi una carriera nel mondo del professionismo. A volte capita però che il sogno di un ragazzino compia la sua realizzazione proprio in questo modo, ed è ciò che è capitato a Thomas Strakosha, il giovane portiere biancoceleste da questa stagione secondo di Federico Marchetti. Una grande soddisfazione per il giocatore che per raccontare ciò che ha provato nel giorno del suo esordio nella massima serie è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM:

Cosa si prova ad esordire in Serie A? “Non mi aspettavo di scendere in campo, ho saputo che avrei giocato solamente alla fine, però è stato meglio così. Ciò mi ha consentito di restare tranquillo quando mi è stato detto. Il tecnico mi aveva avvisato che Marchetti avrebbe provato a giocare però poco prima del riscaldamento dato che sentiva ancora dolore mi ha detto che avrei giocato. Uno stadio bellissimo dove esordire, però per via del risultato finale non sono riuscito a godermelo completamente. Non mi aspettavo di esordire in A, poi contro il Milan meno che mai. Però la fortuna ha voluto che le cose andassero così. Dopo la gara mi hanno chiamato tutta la mia famiglia e tanti amici …Berisha, Cana. Ma chi mi è stato davvero vicino è stato Marchetti, mi ha consigliato e incoraggiato dicendomi che ero forte e che dovevo spaccare tutto. Federico è un ragazzo che apprezzo molto, aiuta molto i giovani, allenandoti con lui si può solo migliorare. Berisha, Marchetti e Vargic sono grandi portieri, seguendo i loro consigli e rubando con gli occhi posso solo crescere. Devo dire grazie anche a Grigioni, lui è stato importantissimo, sono partito da zero e sto sempre più crescendo per il bene della squadra”.

A quando l’esordio con l’Albania? “Quando sarà, sarà. Per ora sono felice di aver esordito con la Lazio, spero che anche quello in Nazionale arrivi presto, quando arriverà sarà motivo di orgoglio. Il titolare ora è Berisha, quando succederà a me sarò felice, ma quando si va in Nazionale non lo si fa per primeggiare ma per l’orgoglio di rappresentare il proprio paese”.

Nel 1999 tuo padre con il Panonios giocò contro la Lazio all’Olimpico e perse 3-0. Ti ha mai parlato di quella partita? “Mi ha raccontato di aver giocato contro la squadra più forte mai incontrata nella sua vita: la Lazio del ’99“.

Cerca di spronarti? “Mio padre non è mai contento ma fa bene. Mi dice sempre di restare concentrato e di divertirmi”.

L’esperienza alla Salernitana? “Sono stato benissimo, è stata un’esperienza importante per poter crescere e maturare”.

Qual è il tuo portiere preferito? Buffon, ma come modello di vita mio padre. All’estero ‘Italia, attualmente, Neuer è il migliore del mondo”.

Con chi hai legato di più nello spogliatoio? Soprattutto con i giovani e con Marchetti. Ho legato anche con Cataldi, Murgia e Felipe Anderson”.

Come ti trovi con Inzaghi?“Con Inzaghi mi alleno bene e mi trovo bene, conosce i nostri punti deboli visto che molti giovani li aveva già allenati. Devi sempre stare con la testa concentrata sul campo e lavorare forte”.

Secondo te come sarà la sfida contro l’Empoli? “Dobbiamo fare la noi la gara per portare a casa i tre punti, dobbiamo essere concentrati, sia chi gioca e chi non sarà in campo. In panchina tutti dovranno fare il tifo. Se Marchetti non dovesse farcela io sarò pronto”.

 

 

FORMELLO – Wallace pronto al debutto da titolare, Inzaghi non molla il 3-4-1-2

E’ terminata poco fa la seduta pomeridiana: Biglia e Milinkovic sono ufficialmente recuperati: (il serbo però giocherà con un tutore al dito) mentre non si allenano gli infortunati Basta, Bastos e Marchetti. Le sensazioni di questi giorni sono state smentite oggi dal tecnico: niente ritorno alla difesa a 4, niente 4-2-3-1. Inzaghi punta di nuovo sul 3-4-1-2 in vista della gara con l’Empoli: Wallace provato con de Vrij e Radu  davanti a Strakosha. Felipe Anderson e Lulic sulle corsie esterne, con Parolo e Cataldi al centro della mediana. In avanti Milinkovic-Savic a supporto di Keita, lo spagnolo ha completato in tandem offensivo al fianco di ImmobileBiglia oggi non è stato schierato con i probabili titolari nel corso della sessione tattica, molto probabilmente si accomoderà in panchina.

Gli auguri a Gabbo della società biancoceleste e di Murgia

Tramite il profilo ufficiale di Twitter anche la Lazio fa gli auguri a Gabriele Sandri. Questo il testo del messaggio della società biancoceleste: Oggi avresti compiuto 35 anni. Sorridente così. Buon compleanno Gabbo”, questo invece il messaggio di Alessandro Murgia.

Cagni: “A Milano la Lazio non meritava di perdere. Keita? Il rischio è che finisca come Balotelli”

Di seguito i lanci dell’intervista realizzata a Gigi Cagni dalla trasmissione radiofonica “Laziali On Air”, in onda dalle 10 alle 13, dal lunedì al sabato, sugli 88.100 FM di Elleradio.Su Lazio-Empoli, entrambe provenienti da una sconfitta in campionato con le due milanesi: “Non credo che vedremo una grande partita sotto il punto di vista del gioco. Siamo all’inizio del campionato e le squadre stanno ancora assestandosi. Venendo alla Lazio devo dire che finora mi ha fatto una buona impressione. Credo che lotterà per un posto in Europa. Secondo me non meritava di perdere contro il Milan, sarebbe stato più giusto un pareggio. L’Empoli sa già che campionato deve fare, deve puntare alla salvezza, quindi affronterà la partita sapendo che se perderà non succederà nulla di grave”.

Sul mercato e sulle carenza della rosa: “Quello della coperta corta è un problema che ormai hanno un po’ tutte le società italiane. Tolte la Juventus, in parte il Napoli e adesso l’Inter con l’arrivo dei cinesi, non mi sembra di vedere squadre così complete. La Lazio ha fatto un discreto mercato, inserendo giocatori interessanti, su tutti Immobile e Bastos, un centrale che a me piace molto. Chiaro che per arrivare tra le prime tre questo non basta, ma gli investimenti rispecchiano l’attuale proprietà, molto attenta ai bilanci com’è giusto che sia al giorno d’oggi. Tutti vorrebbero un presidente facoltoso, ma se non è così bisogna ingegnarsi e lavorare seriamente con i mezzi che si hanno a disposizione”.

Su Simone Inzaghi: “Lo conosco da sempre e l’ho avuto da ragazzino. Una cosa che mi ricordo benissimo è che fin da piccolo era un grande appassionato di calcio. Conosceva tutto di tutte le squadre, non solo di Serie A, ma anche di Serie B e C. Questa passione ce l’ha ancora oggi e la vedo in campo. Da ex allenatore riesco a capirlo e credo che, con la giusta esperienza, potrà diventare un buonissimo allenatore. Attualmente sta ancora cercando di trovare il modo migliore per schierare la squadra in campo, ma siamo all’inizio e ci può stare. Mi aspetto che a breve termine prenda in mano la situazione con più decisione. Sono convinto di questo”.

Su Keita: “Non vorrei che questo ragazzo facesse la fine di Balotelli. Sicuramente ha tanto talento, ma spesso il talento non basta. Ci vuole la testa per stare a grandi livelli. Fare le bizze avendo dimostrato ancora troppo poco per pretendere chissà che cosa non è l’atteggiamento giusto. Serve umiltà e spirito di sacrificio e in questo deve essere molto bravo chi gli sta intorno a farglielo capire. Non mi arrabbio tanto con lui, ma con chi non lo ha educato nel giusto modo”.

Sul modulo: “Secondo me la Lazio ha i giocatori per attuare sia il 3-5-2 che il 4-3-3, a seconda delle esigenze tattiche richieste dalla partita. Personalmente sono più per il 4-3-3. Un tridente con Felipe Anderson e Keita sugli esterni e Immobile al centro non sarebbe niente male, ma è ovvio che a calcio non si gioca con le figurine. Bisogna vedere lo stato di forma e la disponibilità dei giocatori”.

D’Amico: “Finalmente vedremo Wallace, se così non fosse sarebbe grave data la spesa”

Intervenuto su radiosei, l’ex capitano biancoceleste Vincenzo D’Amico ha commentato la notizia del grave infortunio accorso a Bastos: “Ci risiamo con gli infortuni, anche se penso che Biglia vista la sua conformazione fisica possa giocare anche con pochi allenamenti sulle gambe. Più grave è l’infortunio di Bastos, spero che quantomeno ci sia l’occasione per vedere finalmente all’opera Wallace. Se così non fosse sarebbe grave visto che è stato pagato molto. Non è più possibile pensare che non sia ancora in condizione fisica adatta per giocare. Per quanto riguarda Keita, poi, mi auguro di vederlo in campo dal primo minuto questa volta. Anche per lui non tiene più la scusa della condizione atletica”.

LEGGI QUANTO DOVRA’ STARE FERMO BASTOS

Rocchi: “La Lazio è la pagina più importante della mia carriera. Immobile mi somiglia”

Ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM è intervenuto Tommaso Rocchi, allenatore della Lazio categoria Giovanissimi Provinciali Fascia B classe 2004. Queste le dichiarazioni dell’ex attaccante biancoceleste: “E’ molto stimolante questo nuovo percorso. È tutta un’altra cosa rispetto il calcio giocato. E’ una veste nuova. Un conto è giocare a calcio e un conto è insegnarlo. Una bellissima esperienza, posso dare e imparare molto. Rapportarsi con i giovani mi mette a confronto con una realtà diversa”.

Tornando al suo trascorso come calciatore: “Ad Empoli è stata un’esperienza formativa: la prima che mi ha portato in palcoscenici importanti. E’ stato un bel periodo, è una società che ha sempre valorizzato i giovani. Per me è stato importante esprimermi senza pressioni. La Lazio è la pagina più importante della mia carriera. Domenica tiferò per la Lazio ma sarà una bella partita. Mi auguro che la squadra riesca a vincere dando continuità. In questo campionato si è visto che dopo due vittorie ci si può trovare in testa e poi dietro dopo una sconfitta. Serve trovare ritmo per avere una buona posizione in classifica. Penso che Immobile abbia delle caratteristiche simili alle mie: si muove molto, cerca la profondità, è veloce e ha il fiuto del gol. Gli piace attaccare la porta proprio come piaceva a me. Ha una struttura particolare: non è imponente fisicamente e non è molto alto come me. Spero riesca ad entrare nei meccanismi della squadra per sfruttare le sue potenzialità.

Sul tridente d’attacco biancoceleste: “Strutturalmente i giocatori offensivi della Lazio sono forti e bravi, Anderson, Keita e Immobile è un tridente che fa invidia. Davanti loro tre sono giocatori che si possono integrare benissimo: se non rientrassero in difesa si soffrirebbe un po’ sugli esterni. In attacco però possono far male. Simone ha tutte le carte in regola per analizzare la gara passata e correggere gli errori fatti. E’ stata una sconfitta che porta dispiacere perché la Lazio era reduce dalla vittoria contro il Pescara. Giocare a San Siro contro il Milan però non è facile. Ora c’è l’Empoli e bisogna riscattarsi correggendo ciò che non è andato bene contro il Milan”.

 

Delio Rossi: “Anderson non va bene nel 3-5-2. Cataldi mi ricorda Marchisio ma gli va data fiducia”

L’ex tecnico biancoceleste Delio Rossi, ha parlato della scelta di Inzaghi di giocare con la difesa a 3 contro Milan e Juve: “Il 3-5-2 è un sistema vecchio che è stato riproposto, prima si giocava sempre così fino a 20 anni fa. Se vuoi davvero giocare con la difesa a 3 vuol dire che i difensori devono coprire tutto il campo in ampiezza, quindi devono avere grandi capacità atletiche e devono saper giocare la palla, perché se no regali un giocatore in più a metà campo. Solitamente le squadre che usano la difesa a 3 è perché hanno 3 difensori di grande livello. Se Simone ha fatto questa scelta significa che ha valutato i pro e i contro ed evidentemente voleva valorizzare le sue eccellenze. Modulo più adatto? Avendo Biglia che è il miglior giocatore che ha la Lazio, quindi non puoi prescindere dal centrocampo a 3. Inzaghi dovrebbe scegliere un sistema di gioco e portarlo avanti fino in fondo, la sensazione è che lui ancora non ha ancora scelto la strada maestra. Lui ha fatto la preparazione con molti Primavera perché i titolari erano fuori con le nazionali, quindi è normale che non abbia ancora deciso un sistema di gioco. Peruzzi credo che gli darà una grossa mano, Simone adesso ha qualche difficoltà ma è normale”.

Su Felipe Anderson, mister Rossi a Radio Incontro Ollympia ha detto: “Può fare bene da esterno, ma è un giocatore che si accende e si spegne. Non ha le caratteristiche per giocare nel 3-5-2 perché non è costante durante la gara e poi è troppo offensivo. Bisogna ancora trovare la chiave, perché mi pare che il suo problema non è solo tecnico, ma ha bisogno di fiducia. Ha fatto 7-8 partite da campionissimo e un anno e mezzo da giocatore normale con delle potenzialità”. Su Cataldi: “A me piace molto, somiglia a Marchisio con le dovute proporzioni. Ha la stessa storia, è cresciuto nelle giovanili, poi è andato in prestito ed è tornato alla casa madre. Pecca di fiducia, bisognerebbe farlo sentire importante e farlo giocare a prescindere. Mi pare che non osa per paura di sbagliare. Mi dà l’idea di sentirsi sempre sotto esame. Nell’under 21 si sono viste le sue qualità e ha dimostrato che nella Lazio può starci, mi piacerebbe che si imponesse”.

Lucarelli difende Di Canio: “Sky ha fatto una paraculata. Rispetto Di Canio, sto dalla sua parte”

La difesa a Di Canio arriva da chi meno te lo aspetti: l’ex attaccante del Livorno e di note idee politiche diametralmente opposte a quelle dell’ex Lazio, Cristiano Lucarelli ha detto la sua sulla vicenda a cittaceleste.it: “E’ una cosa grottesca, conosciamo le idee di Di Canio, non capisco questa mossa di Sky: è stata paracula la scelta di sospenderlo. E’ come se si fosse scoperto l’acqua calda, si conoscono molto bene le idee di Paolo Di Canio, io sono dalla sua parte. Ci siamo sempre salutati e rispettati, mi piace la gente che porta avanti le proprie idee. Indipendentemente dagli ideali, ha avuto il coraggio di portare avanti le proprie idee e quindi va ammirato e rispettato. Anziché avere giocatori lobotomizzati, preferisco un confronto aperto con chi porta avanti le proprie idee”.

Poi sulla Lazio, Lucarelli ha detto: “Non so quale sia il modulo migliore. Sia da allenatore che da giocatore conosco molto bene Simone Inzaghi. Credo che la Lazio possa adattarsi al meglio a seconda dell’avversario. Devi avere una squadra molto più forte delle altre, altrimenti è importante sapersi adattare. Inzaghi sa quale sia il vestito migliore per la sua Lazio, non c’è ancora la sua fisionomia”.

Sulla rivalità tra le tifoseria laziale e quella livornese: “Nella mia carriera di giocatore la rivalità è venuta fuori tardi. Sarei andato alla Lazio tranquillamente, le due tifoserie hanno idee diverse. Non si pensava neanche che potesse esserci una differenza profonda. Politica o non politica la tifoseria della Lazio merita rispetto perché l’ha sempre sostenuta soprattutto nei momenti difficili. Le differenze ci sono in tutte le cose del mondo”.

Cristiano Sandri: “Grazie ai nipoti di ‘Gabbo’ siamo tornati a camminare. Spaccarotella? Non ho notizie…”

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Nel giorno di quello che sarebbe stato il 35° compleanno di Gabriele ‘Gabbo’ Sandri, il fratello Cristiano è intervenuto a Radio Incontro Olympia: “Sicuramente queste sono giornate particolari, perché la mancanza di Gabriele si sente di più. La vita però continua e deve essere vissuta bene, lo dobbiamo a mio fratello. I suoi nipoti non sono altro che un dono che ha permesso alla famiglia di riprendere a camminare”. Sul compleanno: “Io ho vissuto ogni suo anno, ogni festa trascorsa. Non ce n’è uno particolare, dovrei parlare di 26 festività”.

Sulla Onlus intitolata a Gabriele: “Circa 6-7 mesi fa è terminata l’iniziativa che avevamo posto in essere con la Regione Lazio. La Fondazione invece è arrivata al 5° anno ufficiale e, proprio per questo dobbiamo ora adempiere a qualche passaggio burocratico. Dobbiamo incontrare il nuovo Sindaco, che sembra avere simpatie laziali, ma in ogni caso è necessario nominare il nuovo CdA. Spaccarotella? In questo momento si trova in uno stato di oblio che viene riservato ad alcuni e ad altri no. Non abbiamo notizie ma sinceramente non ho neanche voglia di averle. Ho sempre sostenuto una cosa che purtroppo i profani non capiscono: chi non ha vissuto la Curva non comprende questo grande spazio di aggregazione dove nascono amicizie così profonde che ti porti dietro. I ragazzi, i miei amici, gli amici di Gabriele, sono coloro che seguono la Lazio ovunque. Loro, come me, non dimenticano un solo giorno vissuto insieme”. Un pensiero infine per la mamma: “Forse lei è stata correttamente messa al riparo, ma è il soggetto che ha sofferto di più. Una madre porta il figlio in grembo per nove mesi e non si può quantificarne il dolore. Mio figlio Gabriele porta il nome dello zio con orgoglio, così come sarà orgoglioso lo zio guardandolo dal cielo. Il senso della vita che continua è tutto qui. È la vittoria della vita sulla morte”.

Lotito su Amatrice: “È stata sconfitta, ma non battuta e risorgerà qui dove è caduta”

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Il Presidente della Lazio Claudio Lotito è intervenuto questa mattina in diretta su Raiuno, durante il programma Unomattina, per parlare della ‘sua’ Amatrice. Il patron biancoceleste è apparso visibilmente commosso nel ricordare un luogo che oggi è totalmente diverso rispetto a quello da lui vissuto nel corso della sua infanzia: un luogo fatto di lacrime e non più corse e gioia giocando nei pressi della chiesa di Sant’Agostino, di fronte casa del nonno Enrico. Un luogo che lancia un urlo disperato di dolore e non più gli strilli e il vociare di bambini e ragazzi. Un luogo che, per Lotito, ruotava attorno al perno dell’oratorio della chiesa, dove lui giocava tra i pali della squadretta (poi divenuta squadra vera), sognando di diventare un grande portiere: «Non ero il capitano, non potevo esserlo, essendo il più giovane. Ricordo che vincemmo il trofeo delle sessantanove frazioni che compongono la città. Sì, questo era Amatrice: così la chiamo io, così dice la storia, una città che batteva anche moneta».

Una città dalla storia antica, di cui Lotito conserva gelosamente le memorie «che nessuno potrà cancellare, che nessun terremoto potrà mai portarmi via. Amatrice è sconfitta ma non battuta, come nel calcio può rivincere, deve rialzarsi, là dove è stata messa in ginocchio. Qui è caduta, qui risorgerà, non altrove, con le stesse forze, con l’energia e la dignità che da sempre hanno accompagnato questa terra. Tra queste strade ho trascorso la mia infanzia, qui la mia adolescenza, qui la mia maturità, quando ho trovato le idee per la mia attività imprenditoriale, frutteti, zootecnica, campi di grano. Sono crollate case, scuole, chiese, palazzi ma i campi non hanno sofferto come gli uomini“.

Lazio choc – Inzaghi perde un titolare per un mese

Bruttissime notizie per il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi. Dopo gli accertamenti presso la clinica Paideia ai quali si sono sottoposti ben quattro giocatori laziali nella giornata di ieri le risposte sono una vera e propria doccia gelata per la squadra capitolina.

A quanto dichiarato da Radiosei l’infortunio del centrale difensivo Bastos è ben più serio di quanto si temesse. Infatti, il problema del difensore è ben più grave: non si tratta di un problema muscolare ma di una lesione di secondo grado al flessore, stop che terrà fuori per oltre un mese il calciatore. E non solo, nell’incontro di domenica prossima saranno out anche Marchetti e Basta. L’unica notizia positiva è rappresentata dal rientro di Lucas Biglia che sembra essersi gettato alle spalle l’infortunio che lo ha tenuto fuori negli ultimi turni.

Lazio, rinnovata la partnership con Renault. Canigiani: “Siamo molto soddisfatti”

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Lo scorso anno la Renault sanciva l’accordo con la Lazio per diventare Premium Sponsor del club biancoceleste. Dodici mesi dopo, ecco il rinnovo, ufficializzato dalla stessa casa d’auto francese tramite un comunicato stampa: “Sull’onda del successo dello scorso anno, Renault Italia, le concessionarie Renault della città di Roma e la Società calcistica romana hanno deciso di rinnovare il proprio accordo di partnership anche per la stagione che si è da poco aperta”.

Un accordo che sarà essenzialmente sulla falsariga di quello della passata stagione, con le 3 concessionarie che metteranno ogni giorno a disposizione della squadra e dello staff alcune delle vetture firmate Renault, tra le quali Captur, Kadjar, Nuova Espace e Nuova Reanult Megane. Inoltre, il marchio della casa transalpina continuerà ad essere presente sui led a bordo campo e sul maxi-schermo dello stadio Olimpico, sul backdrop delle interviste, all’interno dell’area hospitality oltre che sul sito e sui canali social del club capitolino.

L’evento ufficiale di consegna ha avuto luogo venerdì scorso a Formello, lasciando entusiasta il responsabile marketing della Lazio Canigiani: “Siamo molto soddisfatti di questo rinnovo – ha dichiarato il dirigente in un comunicato stampa – nato evidentemente dalla soddisfazione reciproca registrata nella stagione appena conclusa. L’obiettivo comune ora è ovviamente quello di consolidare la partnership creando nuove opportunità di comunicazione. Grazie a Renault ci saranno nuove attività ed iniziative che coinvolgeranno i nostri tifosi”.

Giorgio Sandri: “Auguri amore mio”

Passano gli anni (9) dalla morte di Gabriele Sandri (ucciso l’11 novembre 2007 da un colpo di pistola esploso dall’agente Luigi Spaccarotella), ma il dolore non passa e non passerà mai. Oggi Gabbo avrebbe festeggiato il suo compleanno: il papà Giorgio ha voluto ricordare sul suo profilo Facebook perché Gabriele oggi avrebbe compiuto 35 anni. Questo il messaggio di Giorgio Sandri: “Auguri amore mio, oggi è il tuo compleanno, il nono da quando sei andato via, ma è solo ieri che ci siamo salutati dicendoci: ‘Ciao amore, ciao pà, a domani’. Nessuno ti ha dimenticato, sei nel cuore di tutti, chissà quanti auguri ti faranno. Suona la tua musica, auguri, auguri, auguri, bambino mio”.

Agli affetti di Gabbo un abbraccio da tutta la redazione di Laziochannel.it.

Ds Empoli, Carli: “Con la Lazio voglio “undici matti”. Hysai? Era quasi della Lazio, ma Lotito…”

Tra 2 giorni all’Olimpico i ragazzi di Inzaghi, dopo la sconfitta contro il Milan, cercheranno l’mmediato riscatto contro l’Empoli di Martusciello. Per parlare dell’imminente sfida è intervenuto ai microfoni di Radiosei a “9 Gennaio 1900” il direttore sportivo della squadra toscana Marcello Carli:

Sulla griglia di partenza la Lazio è indietro rispetto alle altre. Vedo superiori Napoli, Juve, Roma e Inter”. Il dirigente toscano prosegue con un’analisi sull’ultima prestazione degli uomini di Martusciello: “Non siamo contenti dell’approccio nella gara di ieri, non è stato da squadra coraggiosa. Voglio vedere undici matti con la voglia e le idee per vincere. Spero che la squadra ha capito che serve coraggio, sia con la Lazio, sia nella prossima con la Juve. Con queste squadre al 90% perdi, però se fai una partita coraggiosa magari la spunti. Se sei troppo timorosa è un atteggiamento che poi paghi anche con le piccole . Se noi aspettiamo sappiamo di rischiare di prendere gol. A me la Lazio piace, due anni fa secondo me era pronta a far parte delle big. Quando giocammo in un Olimpico con 50 mila persone mi è sembrato una squadra fortissima. L’anno scorso poi non c’è stata una crescita, ma si deve essere anche pazzi per crescere. I giovani ogni tanto ti danno qualche delusione, ma le loro soddisfazioni le regalano. Bisogna sempre pensare a un calcio propositivo”. E sui rapporti con la dirigenza biancoceleste: “Io ho stima di Tare, persona seria e competente. Non conosco Lotito, ma so che ha uno staff importante. Inzaghi è uno moderno, giovane. E’ successo qualcosa tra l’allenatore e la squadra lo scorso anno. Non prendo come alibi il mercato, non è il mio modo di pensare. Se non ci sono i risultati vuol dire che qualcosa all’interno non ha funzionato. Le responsabilità sono di tutti. Roma è un ambiente difficile. Inzaghi per noi? Non abbiamo mai pensato di ingaggiarlo. Quando abbiamo saputo che Giampaolo non sarebbe rimasto, abbiamo puntato subito su Martusciello. Simone è un profilo che stuzzica, come Oddo o De Zerbi, ma la nostra scelta è stata quella giusta. Con Lotito ci ho fatto una chiacchierata qualche anno fa per Hysaj, trattavamo sul prezzo tra i tre e i quattro milioni, Tare ci aveva visto giusto. Ma Lotito in trattativa è un duro. Tutti erano convinti che fosse bravo solo con Sarri, nessuno ci ha puntato veramente, così come Sabatini”.

Wallace, è arrivato il tuo momento? Per il brasiliano ballottaggio con Hoedt per l’Empoli

26 presenze in Ligue 1 nella passata stagione, più 5 tra Champions ed Europa League. Wallace non si è certo presentato a Formello col biglietto da visita di un signor nessuno, dopo l’esperienza dell’anno scorso al Monaco. E il costo del suo cartellino, arrivato a sfiorare i dieci milioni di euro, è superiore a quello di Ciro Immobile e dello stesso Bastos, molto celebrato nelle prime giornate.

Proprio il forfait di Bastos potrebbe dare spazio a Wallace, che finora ha vissuto solo alcuni minuti (anche particolarmente difficile) nella nostra Serie A a Bergamo. In molti parlano già di oggetto misterioso e sicuramente ci sarà da vincere la concorrenza di Hoedt (che proprio in casa dell’Atalanta era andato in gol nella prima giornata di campionato). Ma sicuramente il brasiliano non può restare in naftalina ancora per molto tempo.

Classe ’94, Wallace forse ha bisogno di tempo a causa della giovane età, ma l’investimento compiuto dalla Lazio ha bisogno di risconti. I biancocelesti hanno commesso a volte errori di valutazioni sul mercato, ma raramente quando l’esborso economico è stato significativo. La prima da titolare per Wallace potrebbe essere carica di significati, soprattuto se in un sistema di gioco di difesa a tre che possa rappresentare un’esperienza nuova per il brasiliano. E l’Empoli potrebbe essere l’opportunità giusta, in una difesa che con De Vrij e Strakosha sarà più che mai verde. Sperando che possano arrivare riscontri importanti per quella che dovrà essere a tutti gli effetti una nuova e stabile risorsa nella rosa biancoceleste.

Fabio Belli