Le foto più belle di Lazio Pescara di sabato finita 3 a 0 per i biancocelesti con le reti di Milinkovic-Savic, Radu e Immobile.
Le foto più belle di Lazio Pescara di sabato finita 3 a 0 per i biancocelesti con le reti di Milinkovic-Savic, Radu e Immobile.
Sono ben 3 i giocatori biancocelesti presenti nella Top 11 dell’ultima giornata di Serie A Tim stilata dal portale WhoScored.com. Uno in difesa e due a centrocampo.
Si tratta di Stefan Radu nel reparto arretrato e di Felipe Anderson e Senad Lulic in mediana. Il rumeno è stato artefice di una prestazione attenta in difesa e coronata dal gol del momentaneo 2-0, con un colpo di testa su angolo di Cataldi. Per Felipe Anderson tanta corsa e l’assist per il gol del vantaggio della Lazio di Milinkovic-Savic. Per Lulic tanta sostanza e qualità per una media voto totale di 8.2.
Terzo appuntamento stagionale con la rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Berisha (Atalanta), Guerrieri ( Trapani), Ronaldo e Luiz Felipe (Salernitana),Filippini (Cesena), Crecco (Avellino), Palombi e Germoni (Ternana), Rozzi (Lupa Roma), Pollace (Gubbio), Mauricio (Spartak Mosca). Elez (Rijeka), Oikonomidis (Aarhus), Perea (Lugo).
SERIE A
Berisha: finalmente parte come titolare il numero 1 della nazionale albanese Etrit Berisha, ma non riesce a salvare la sua Atalanta da una severa sconfitta sul campo del Cagliari: 3-0 per i sardi il risultato finale in virtù della doppietta di Borriello e del gol di Sau. Berisha sfodera comunque una buona prestazione, nonostante i 3 gol subiti: non arriva sulla splendido tocco vincente di Borriello, si salva poco dopo con i piedi sul tiro pericoloso di Sau. Tiene in partita l’Atalanta al 38esimo, opponendosi in due tempi al sinistro angolato di Borriello, e poi ad inizio secondo tempo sul diagonale di Joao Pedro. Incolpevole sul raddoppio di Sau, poteva forse fare di più sulla punizione di Borriello, ma nonostante questo merita ampiamente la sufficienza.
SERIE B
Luiz Felipe e Ronaldo: perde ancora la Salernitana, stavolta sconfitta a domicilio per 2-3 dal Vicenza. Alla sconfitta interna dei granata non prende parte il difensore Luiz Felipe, mentre il centrocampista Ronaldo entra a 2 minuti dalla fine, troppo poco per essere giudicato. Salernitana di nuovo in campo stasera nell’anticipo contro il Cesena.
Guerrieri: quarto pareggio in altrettante partite per il Trapani, bloccato sull’1-1 in casa da un combattivo Ascoli. Ancora titolare Guido Guerrieri, protagonista di un’ottima prestazione: già nel primo tempo compie un buon intervento su un tiro-cross insidioso proveniente dalla sua destra, ma il vero miracolo arriva nella ripresa su colpo di testa ravvicinato di Favilli, quando smanaccia in corner. Sempre in crescita, il classe ’96 sembra aver già dimenticato l’errore contro la Pro Vercelli.
Filippini: il Cesena esce sconfitto per 2-1 dalla trasferta sul campo del Bari grazie alla doppietta di Maniero. Per il terzino sinistro nuovamente 90 minuti in panchina: mister Drago non sembra avere molta fiducia nel classe ’95.
Crecco: l’Avellino esce sconfitto dalla difficile trasferta sul campo del Verona favorito per la vittoria del campionato: 3-1 il risultato finale in favore degli scaligeri. Luca Crecco parte dal primo minuto come esterno sinistro del 3-5-2 di mister Toscano. Per il classe ’95 una prova incolore: difende bene ma riparte sporadicamente, spesso in difficoltà contro il dirompente Siligardi, dal quale si prende anche un paio di umiliazioni. Sostituito al minuto 51 con il punteggio già sul 3-1.
Palombi e Germoni: la tragedia del tifoso colto da malore e portato poi inutilmente all’ospedale ha funestato il derby umbro trasformandolo in una partita surreale, tra richiesta di sospensione dei tifosi e ordine del questore di proseguire per motivi di ordine pubblico. Sul risultato di 1-1 la partita è continuata, ma il campo non aveva più nulla da dire. Fino a quel momento da registrare l’ottima prova di Germoni nuovamente titolare nel 4-3-2-1 di Benny Carbone. Il terzino è sempre attento su Di Carmine, non lasciandogli spazio per puntarlo, tanto che Bucchi dopo mezz’ora cambia gli esterni e dalla sua parte arriva Di Nolfo. Per essere all’esordio nel derby gioca una gara autorevole: senza sbavature e anche con personalità contro avversari molto più esperti di lui. Se cresce in fase offensiva promette bene. Solo tribuna per l’attaccante Palombi.
LEGA PRO
Rozzi: primi tre punti stagionali per la Lupa Roma, che batte tra le mura amiche l’Olbia per 1-0. Solo panchina per Antonio Rozzi, il quale non entra in campo neanche nel corso della ripresa.
Pollace: il Gubbio vince in trasferta per 0-1 sul campo del Feralpi Salò. Non trova spazio Gianluca Pollace, dopo i 45 minuti giocati nel turno infrasettimanale.
RUSSIAN PREMIER LEAGUE Russia
Mauricio: continua il suo cammino trionfale lo Spartak Mosca, che si conferma in testa alla classifica del campionato russo grazie alla vittoria esterna per 1-3 sul campo dell’Orenburg. Dopo l’esordio della scorsa settimana, stavolta solo panchina per Mauricio.
PRVA HNL Croazia
Elez: Rijeka sempre al comando della massima serie croata: 5-2 il risultato con il quale la squadra di Fiume si sbarazza della Dinamo Zagabria. Sempre titolare Josip Elez, schierato al centro della difesa. Per lui solita prova di sostanza, da vero leader difensivo.
SUPERLIGAEN Danimarca
Oikonomidis: esordio da titolare per Chris Oikonomidis, schierato esterno destro nella sconfitta dell’Aarhus sul campo del Silkeborg. Prova volenterosa per l’australiano, il quale rimedia anche un’ammonizione al minuto 83, poco prima di essere sostituito.
SEGUNDA DIVISION Spagna
Perea: vince per 0-3 il Lugo sul campo dell’Elche e arriva l’esordio in campionato per il colombiano Perea. El Coco entra al minuto 80 contribuendo al convincente successo dei suoi.
Giulio Piras
Al termine dell’allenamento odierno il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi ha diramato la lista dei convocati in vista della sfida di domani contro il Milan (ore 20:45) allo Stadio San Siro di Milano.
Portieri: Marchetti, Strakosha, Vargic;
Difensori: Basta, Bastos, de Vrij, Hoedt, Lukaku, Patric, Radu, Wallace;
Centrocampisti: Cataldi, Felipe Anderson, Leitner, Lulic, Luis Alberto, Milinkovic, Murgia, Parolo;
Attaccanti: Djordjevic, Immobile, Keita, Lombardi.
Alla vigilia di Milan-Lazio, anticipo della quinta giornata di Serie A Tim, in programma domani sera allo Stadio San Siro di Milano, il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi è intervenuto in conferenza stampa.
Ecco la conferenza completa:
Hai sempre giocato con il 4-3-3 ma hai cambiato anche modulo in questo inizio di campionato. Ti piace una Lazio camaleontica?
“Sono convinto che al di là dei moduli bisogna guardare l’interpretazione dei giocatori. La squadra ha dimostrato di saper giocare bene con il 4-3-3, poi in due partite abbiamo cambiato modulo, giocndo nel migliore dei modi. Per quanto riguarda domani abbiamo ancora un allenamento, vedremo di schierare la migliore formazione possibile, sapendo che dobbiamo fare una buona gara“.
Che partita ti aspetti?
“Una partita intensa, dobbiamo interpretarle bene partendo forte e vincendo i duelli individuali. Solo così potremo fare una buona gara“.
Ti ha sorpreso la risposta della squadra ai tuoi input?
“Sono contento di questo gruppo, sono tanti anni che sono qua, con qualcuno come Radu ho anche giocato. Molti li conoscevo bene e da subito mi hanno dato tutti molta disponibilità accettando le mie scelte. So che star fuori non piace a nessuno, ma anche gli scontenti ce la stanno mettendo tutta. Dopo la partita con il Pescara chi non ha giocato ha svolto un allenamento a Formello. Domani deciderò chi schierare“.
Per Biglia ci sono possibilità?
“No, ha provato stamattina ma ha ancora qualche fastidio. E’ un problema ma nell’arco del campionato si sa che possono accadere certe cose. Sabato abbiamo fatto bene anche senza di lui“.
Felipe Anderson è pronto per fare tutta la fascia anche a Milano?
“Penso di si, credo abbia lavorato benissimo contro il Pescara, sono contento per come si allena e per l’intensità che mette durante la settimana. Quando uno si allena bene si vedono i frutti nelle partite“.
Si sente danneggiato da un calendario così fitto?
“Probabilmente anche il Milan avrebbe dovuto giocare il sabato, ma va bene così. Certo c’è poco tempo per preparare la partita ma il calendario è così per tutti“.
Milinkovic sta bene?
“Sabato ha preso tante botte però stamattina aveva smaltito tutto svolgendo l’allenamento come gli altri. Credo sia disponibile per giocare“.
Cosa manca ancora a questo gruppo e che margini di miglioramento ha?
“Sono soddisfatto di questo inizio. Abbiamo perso solo con la Juventus e forse non meritavamo nemmeno la sconfitta. Siamo in crescita e abbiamo ampi margini di miglioramento. Stiamo inserendo gradualmente i nuovi arrivati che hanno bisogno di tempo per integrarsi“.
Keita è pronto per giocare dall’inizio?
“Keita è rientrato nel migliore dei modi, sia con il Chievo che con il Pescara ha dato il cambio di marcia alla squadra. Anche lui ha bisogno di tempo, la sua preparazione è stata difficile. Di volta in volta deciderò se schierarlo dall’inizio“.
De Vrij sta bene?
“Si sta allenando bene, il ginocchio risponde bene e lui sta crescendo di partita in partita. E’ un grandissimo giocatore, non c’è nessun problema, domani sicuramente giocherà“.
Contento della prestazione di Cataldi?
“Danilo e Djordjevic sono state le sorprese più belle sabato, ma su questo non avevo dubbi. Ancora una volta c’è stata la dimostrazione del fatto che allenandosi bene si possono fare delle grandi partite“.
Kishna, scelta tecnica o infortunio?
“La sua esclusione è stata una scelta tecnica. Per questa partita rimarranno fuori lui, Vinicius, Prce e Biglia. Si stanno allenando tutti bene, ma bisogna fare delle scelte“.
Quanto conta la partita di domani? La Lazio non vince a Milano da 27 anni…
“E’ una partita importante e difficile, da interpretare nel migliore dei modi. Bisogna cercare di invertire questa statistica, è ora di far bene a San Siro, abbiamo tutte le possibilità per farlo“.
Per te è una partita particolare visti i trascorsi di tuo fratello Pippo?
“Pippo al Milan ha fatto la storia da calciatore e avrebbe voluto farla anche da allenatore, poi sappiamo tutti i problemi del Milan degli ultimi anni. Abbiamo avuto pochi giorni per preparare la partita ma metteremo in campo la formazione migliore“.
Che tipo di campionato ti aspetti?
“Campionato difficile, tutte le squadre sono ben organizzate. Secondo me quando non si riesce a vincere è giusto cercare di non perdere, come ho detto dopo la trasferta contro il Chievo. Tutte le partite vanno affrontate nel migliore dei modi, la Serie A è così“.
Cosa ti preoccupa del Milan?
“Che hanno giocatori di grande qualità, soprattutto in avanti, dobbiamo fare attenzione. A Genova hanno fatto una buona partita, hanno sofferto, poi sono stati bravi e compatti e al momento giusto hanno fatto il gol per vincere la partita“.
Giulio Piras
Davide Massa della sezione d’Imperia dirigerà l’anticipo tra Milan e Lazio coadiuvato dagli Assistenti Posado e Di Fiore, il IV Uomo Vivenzi e gli Addizionali Celi e Aureliano. L’ultimo precedente risale allo scorso 6 marzo, nel pareggio in casa del Torino. Il bilancio generale resta positivo che conta quattro vittorie, due pareggi e due sconfitte.
Terminata in casa Lazio la rifinitura pre-Milan. Tanti i dubbi per mister Inzaghi, che, dal punto di vista del modulo, sembra comunque orientato a riproporre il 3-4-1-2 già visto nella gara con il Pescara di sabato scorso. Il tecnico dovrà monitorare de Vrij, cercando di gestirne la tenuta fisica in bilico per il noto problema al ginocchio. Ballottaggi inoltre, per la corsia destra, tra Basta e Felipe Anderson, e tra Keita e Djordjevic per fare da partner in avanti a Immobile. Attesa infine per Biglia, che questa mattina si è allenato a parte con il preparatore Bianchini. Lo staff medico monitora la situazione, temendo ricadute dopo il problema al polpaccio.
Dopo la vittoria corsara contro la Sampdoria, il Milan si prepara ad ospitare la Lazio nel turno infrasettimanale in programma domani sera. Il tecnico napoletano ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole:
Montolivo riposa?
“Non penso sia stanco. Ha giocato sempre, come altri: qualcosa cambierò, fra i vari Montolivo, Abate, Romagnoli e Suso, ma non tutti. A centrocampo cambierò sicuramente qualcosa”.
Locatelli pronto per essere titolare?
“Per me è entrato bene con la Samp. Ed è cresciuto molto a livello fisico. Giovane ma di grande personalità, poi con l’età si impara e si cresce. Sono contento della sua crescita, è un ragazzo molto umile“.
A che punto è il progetto?
“Il mio progetto è sposato dalla società, procediamo convinti. Dipende se vuoi risultati nel breve o lungo termine: noi stiamo lavorando per avere grandi risposte a lungo termine“.
Antonelli come sta?
“Precauzione medica ci consiglia di riposare, di stare molto attenti. Credo potrebbe rientrare dalla prossima. De Sciglio sta bene, sta ricominciando ad allenarsi a pieno regime: incrociando le dita sarà a disposizione“.
Sfida la Lazio, sente il derby personale?
“Non lo so, vediamo domani. E’ sempre divertente incontrare i laziali. Sono sempre stato accolto bene in città dai laziali“.
Bacca capocannoniere?
“La classifica è relativa, l’importante è il rendimento da bomber durante la stagione. L’importante è la costanza nel segnare, non quanto: lo dico da attaccante e da ex calciatore. Per il resto per Carlos parlano i numeri“.
Sulla cessione ai cinesi: “Io sto lavorando bene. Se ne parla da tempo, i giocatori ne sentono parlare da più di tempo di me: l’importante è che la società attuale sia presente e ci appoggi. Cinesi? Tra qualche mese vedremo, è una novità ma non l’ho ancora vissuta. Sono felice e orgoglioso di rapportarmi con la società di sempre, poi si vedrà“.
Il rapporto con Berlusconi?
“Di recente non l’ho sentito, ma sono sempre in contatto con Galliani con il quale parliamo di tutto“.
Lapadula e la concorrenza in attacco: “La concorrenza fa sempre bene alla squadra e ai giocatori. Mi dispiace che in questo momento Luiz Adriano sia poco coinvolto. Gustavo Gomez nei tre minuti contro la Samp deve essere preso da esempio, perché anche in tre minuti si può essere importanti“.
Niang e Suso sono intoccabili?
“Le scelte si fanno in base a un progetto tecnico che si vuole portare avanti. Sono soddisfatto delle risposte iniziali, ma mi aspetto ancora qualcosina in più. Se riusciranno a superarsi, a compiere questa mezza impresa, allora diventeranno ancora più decisivi“.
Su Simone Inzaghi: “È un ragazzo molto pratico, spesso sornione lui come le sue squadre, ma poi sa colpire. Ha esterni molto forti e veloci. A centrocampo ha geometrie importanti e in difesa c’è un giocatore come De Vrij. È una partita vera e difficile. La Lazio ha qualcosa in più della Samp in termini di qualità”
Ai microfoni di ‘MilanTv’, il tecnico dei rossoneri Vincenzo Montella ha ribadito:
“Sto valutando le condizioni di Montolivo e Bonaventura, oggi vedrò meglio come stanno. Domani mattina deciderò se impiegarli o meno, anche se non mi piace fare più di un cambio per reparto“. Poi su Bacca: “Mi aspetto sempre molto da quelli che subentrano e lui è entrato bene, con la grinta che pretendo da tutti“. Sulla possibilità di un turnover: “Serve farlo quando si gioca tre volte a settimana, anche perché far giocare più giocatori possibili è molto importante“. Successivamente un giudizio sulla Lazio: “E’ una squadra in crescita, ma il fatto che già la conosciamo può essere un vantaggio per noi. Sanno adattarsi bene all’avversario e sono molto forti sui calci piazzati“. Poi su Donnarumma: “Può fare la storia di questa squadra. Raiola stia tranquillo, perché, con o senza di lui (ride, ndr), il suo contratto con il Milan sarà certamente rinnovato“. Uno sguardo poi al passato parlando di Capello: “E’ un grande tecnico vincente, abbiamo vinto qualcosa insieme. Mi ha aiutato a dare di più, mi ha insegnato tanto“. Tornando al calcio giocato, sull’eventualità di un cambio di modulo: “Dipenderà dalla crescita e dalle certezze della squadra. Quando accadrà al momento non posso saperlo“. Infine sulla condizione del gruppo: “In parecchi hanno iniziato la preparazione più tardi, ma grazie agli allenamenti la condizione generale sta migliorando“.
Le tensioni dell’estate sono solo un lontano ricordo e i rapporti tra Keita Balde e la Lazio sembrano essere ormai tornati quelli sereni di un tempo. A testimoniarlo quanto accaduto nel corso dell’ultima partita contro il Pescara, quando il senegalese, entrato in campo a gara in corso, dopo aver concluso la bellissima azione dalla quale è scaturita la terza rete dei biancocelesti, è stato abbracciato dai compagni di squadra. Adesso dunque tocca alla società biancoceleste mettere nero su bianco e firmare la pace definitiva: Lotito ne è fermamente intenzionato e, per questo, starebbe preparando il rinnovo che, secondo quanto riporta Il Messaggero, dovrebbe essere fino al 2021, con un ingaggio pari a circa 1,5 milioni di euro annui, compresi i bonus, e una clausola rescissoria fissata intorno a 25 milioni
Tra Claudio Lotito e James Pallotta il barometro dei rapporti sembra volgere verso il bello stabile. A testimoniarlo un incontro del tutto casuale, avvenuto martedì scorso e nel corso del quale i presidenti delle due squadre romane avrebbero avuto un colloquio piuttosto amichevole. La location è stata l’Hotel de Russie, in via del Babbuino, dove il patron romanista stava rientrando, in compagnia della collaboratrice Kaitlyn Colligan, dopo l’incontro avuto in mattinata in regione con Zingaretti e dove l’omologo laziale si era appena fatto lasciare dall’autista.
“Si, abbiamo avuto una conversazione piacevole e veloce. – le parole al riguardo di Pallotta – Lotito era tranquillo e non c’e stata alcuna tensione”. Una versione confermata, con una punta di ironia, anche da Lotito: “Ci siamo parlati in inglese? Macché, abbiamo usato il cispadano. I nostri rapporti sono positivi, con il presidente della Roma c’e sempre stata massima correttezza, sono i giornali che descrivono cose che non esistono”. E pensare che tra i due in passato non sono mancate frecciatine reciproche, l’ultima a luglio relativa al caso Bielsa. Che sia stato tutto dimenticato?
Stavolta partiamo da un assunto: in clima di contestazione e dissenso, non è comunque bello definire “gufi” o comunque astiosi persone che non sono soddisfatte per nulla di come vanno le cose alla Lazio. Certo però che anche quelli che dopo una vittoria per 3-0 parlano da 36 ore solo di Djordjevic, non rendono la vita facile agli altri.
Ormai questo giocatore è diventato per molti un’ossessione, il simbolo che tutto va inconfutabilmente male e che la fine dei giorni è prossima. Illustriamo il teorema. Se si moltiplica un numero per zero o per infinito, il risultato sarà sempre zero o infinito. Se si divide un numero per zero, il risultato sarà infinito. Se si divide un numero per infinito, il risultato sarà zero. Se si moltiplica zero per infinito, il risultato per costoro sarà Djordjevic.
Difficile capire perché il suddetto sia diventato un tormentone. Da un anno a questa parte, e non è poco, sta giocando molto male e probabilmente non è un caso ma un’involuzione che lascia pensare al fatto che sia l’unico centravanti di ruolo, esclusi i Primavera, che possa dare una mano a Ciro Immobile nel corso di tutta la stagione.
Tutto giusto, ma poi viene in mente che Djordjevic due stagioni fa ha segnato otto gol in campionato in un’annata in cui ha saltato quattro mesi di campionato per una frattura per la quale un buon ottanta per cento di quelli che lo criticano come fosse il giocatore più scarso della storia del calcio chiederebbero la pensione di invalidità. E rientrato ha segnato un gol in un derby che la Lazio ha fatto di tutto per perdere con i suoi giocatori più osannati, ma che, fosse stato per lui, non avrebbe perso.
Chi offre mezza gamba in sacrificio per la Lazio meriterebbe altro tipo di rispetto. E forse lo può ottenere da chi ne critica le prestazioni oggettivamente insufficiente, ma che non cade mai in un dileggio che solo gli avversari della Lazio dovrebbero riservare a giocatori della Lazio. Se poi si arriva a dire, dopo un tre a zero in casa: “Sì, ma che gol ha sbagliato Djordjevic“, allora siamo allo stalking. Noi che all’ossessione matematica non abbiamo mai ceduto, prendiamo atto che il buon Filip debba dimostrare altro per sperare di zittire i detrattori. Ma se dopo un tre a zero in casa (sì, siamo ripetitivi, ma a ragione), mi dici anche solo “Djordjevic”, io magari non ti voglio dare del gufo, ma che ti rode un po’ il culo che la Lazio vince, lo penso eccome. Come ogni teorema, da un’ipotesi si arriva a una tesi, e certe reazioni ne sono la dimostrazione.
Fabio Belli
Neanche il tempo di festeggiare per la Lazio dopo la bella vittoria contro il Pescara, che già la testa va al turno infrasettimanale che vedrà i biancocelesti affrontare martedì sera il Milan a San Siro. Una gara stregata per i capitolini che in casa del Diavolo in campionato non vincono dal 1989 quando un giovane Paolo Maldini con un autogol regalò la vittoria alla Lazio.
Montella dovrà fare a meno dei lungodegenti Mati Fernandez, Zapata e Bertolacci, indisponibile anche Antonelli mentre Abate è in forse (ieri mattina ha svolto differenziato). Tornano De Sciglio sulla fascia sinistra e Kucka al centro del campo. In attacco Montella è intenzionato a rilanciare Bacca dal primo minuto, che probabilmente sarà coadiuvato da Suso e Niang.
Giornata da incorniciare per Nicola Sansone che oggi ha messo a segno la sua prima doppietta in Liga. L’ala del Villareal, in estate accostato alla Lazio, ha strappato gli applausi dell’intero stadio quando ha realizzato la seconda rete da centrocampo. Un gol superlativo da cineteca che ha permesso ai canarini di battere il Real Sociedad. Vedere per credere.
“Io li ho visti bene dal campo: il fallo di Tomovic su Dzeko è da rigore perché non è stato un contatto, ma una tranvata”. Parola di Luciano Spalletti, che a fine partita si è lamentato dell’operato dell’arbitro: “Del gol, invece, hanno parlato i ragazzi nello spogliatoio: Szczesny ha detto che non poteva vedere la palla perché era coperto. Non c’è bisogno della lente di ingrandimento per capirlo: qualche calciatore ha raccontato che Rizzoli ha detto che Kalinic era troppo lontano dalla porta per poter disturbare Szczesny. Ma non è così”. Queste le parole di Spalletti riportate da Gazzetta.it.
Alla fine la decide quello che era sembrato a lungo tra i peggiori in campo, stranamente impreciso come poche altre volte gli era successo. Ed invece a dieci minuti dalla fine Badelj trova il jolly da 20 metri (anche se c’è un fuorigioco attivo di Kalinic non visto da Rizzoli) e regala alla Fiorentina un successo pesantissimo. I viola così allontanano un periodo un po’ buio, la Roma ci sprofonda dentro, dopo aver accarezzato il sogno di volare in testa insieme al Napoli. Fonte: Gazzetta.it
Le conferenze stampa di Sinisa Mihajlovic non sono mai banali, proprio perché il tecnico serbo dice ciò che pensa senza peli sulla lingua. Incalzato su Maxi Lopez, Mihajlovic ha così risposto: “Gli ho parlato l’altro ieri – ha spiegato ai giornalisti in conferenza stampa –. Gli ho detto che se un giocatore riesce a fare determinate cose con sette chili in più, e quasi come se portasse una lavatrice sulle spalle, deve immaginare cosa può fare se tornasse ad essere in forma. Gli ho detto che è lui che deve essere arrabbiato con se stesso e che deve dimagrire, altrimenti non gioca. Gli abbiamo dato una dieta e sa che ogni settimana deve dimagrire di un chilo: la deve fare. Ogni settimana si peserà e vedremo se avrà raggiunto gli obiettivi”.
Non è andata come sperava l’esperienza di Libor Kozak in Inghilterra. Il giocatore con la maglia dell’Aston Villa ha collezionato soltanto 20 presenze e 4 gol in 4 stagioni, complice una serie interminabile di infortuni gravi. Il giocatore può quindi soltanto abbandonarsi ai ricordi: 6 anni fa il suo primo gol in serie A con la maglia della Lazio a Firenze. Libor ha ricordato quel momento su Instagram, ricevendo tanti messaggi d’affetto dai supporters biancocelesti.
Tutta un’altra Inter. Dopo la figuraccia europea con l’Hapoel Beer Sheva, i nerazzurri battono 2-1 la Juve a San Siro infliggendo ai bianconeri la prima sconfitta stagionale. Gran partita della squadra di De Boer che già nel primo tempo ha tenuto bene il campo colpendo un palo con Icardi e rischiando solo su un’occasione concessa a Khedira. Nella ripresa la Juve ha arretrato ancor più il baricentro, eppure è passata in vantaggio con Lichtsteiner su cross di Alex Sandro al 21′: due minuti dopo è arrivato il pari di Icardi con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo. E al 78′ ci ha pensato il neo entrato Perisic a battere Buffon con un altro colpo di testa su perfetto assist del solito indemoniato Icardi. La Juve ha reagito sfiorando il pari con Higuain, entrato forse troppo tardi (74′) al posto di Mandzukic, ma non è riuscita a raddrizzare la partita neppure nel recupero giocato undici contro dieci per l’espulsione di Banega al 90′: ad Allegri non riesce così il controsorpasso sul Napoli che resta la capolista del campionato. Fonte: Gazzetta.it
Sulla vicenda del tatuaggio della discordia di Paolo Di Canio si è sentita in dovere di dire la sua opinione anche la showgirl Alba Parietti, che ai microfoni de La Zanzara su Radio 24 ha attaccato l’ex attaccante della Lazio: “Sky ha fatto bene, Di Canio ha fatto apologia di fascismo. Come minimo è un cretino. Ma non sa nemmeno quello che dice e quello che pensa. Dice le prime cazzate che gli escono dalla testa e se le fa pure tatuare”.
“E’ un ignorante, uno molto ignorante – ha tuonato ancora la showgirl – Se uno è un personaggio pubblico non si può presentare in quel modo. Tu puoi anche essere un ammiratore del Duce ma il braccio non lo esibisci, in più nel passato ha fatto anche il saluto romano. Ha fatto un sacco di cazzate e non sa di cosa parla”.