Nonostante la faccia da bravo ragazzo, Wesley Hoedt ha un caratterino niente male. Ne sa qualcosa Simone Inzaghi con cui qualche mese fa ebbe una discussione animata in cui volarono sedie.
Hoedt ieri ha esordito in nazionale, ma non ha digerito i primi 45 minuti in panchina in cui il ct Blind gli ha preferito de Ligt. Queste le parole del centrale biancoceleste ai media olandesi: “Non ho capito la scelta del mister, ma non sono la persona giusta per giudicarla. Ovviamente l’accetto, ma perché far giocare due centrali che usano lo stesso piede? Quando si perde 2-0, comunque, la colpa non è del singolo, ma di tutta la squadra. Siamo partiti a rilento, non abbiamo interpretato bene il match. Non so i motivi, ma non avremmo dovuto giocare così. Il mio esordio? Sono contento, ma soprattutto dispiaciuto per il risultato. Non abbiamo dimostrato il nostro valore”.

Partono bene i primi 4 della griglia, con Hamilton, scattato dalla pole position, davanti a Vettel, Bottas e Raikkonen. L’inglese regge in testa fino al 17° giro, quando si ferma ai box lasciando la leadership a Vettel. Rientrato alle spalle di Verstappen, Hamilton viene rallentato, perdendo secondi preziosi sul tedesco della Ferrari. Quest’ultimo ritarda la sosta e riesce a tornare in pista davanti a Verstappen e a Hamilton. È la svolta della gara. Da quel momento Vettel prende il largo a suon di giri veloci, mantenendo la leadership fino al termine. Mercedes battute, con Hamilton e Bottas a completare il podio. Quarta l’altra Ferrari di Raikkonen, autore del giro veloce. Quinto Verstappen, poi Massa, Perez, Sainz, Kvyat e Ocon a chiudere la zona punti. 12esimo l’italiano Giovinazzi, all’esordio assoluto in Formula 1, chiamato a sostituire l’acciaccato Wehlein sulla Sauber.



