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Nuova avventura in panchina per Sergio Conceicao

La grande Lazio del 2000 ha sfornato, negli anni, grandi allenatori. Da Mancini a Simeone, da Mihajlovic ad Inzaghi, da Pancaro a Sergio Conceicao.

E’ proprio il portoghese che, dopo le avventure con Standard Liegi, Sporting Braga e Vitoria Guimaraes condite dalle vittorie di una Coppa del Belgio e una Coppa del Portogallo, a 42 anni è pronto ad intraprendere una nuova avventura professionale: l’ex ala biancoceleste ha firmato un contratto di due anni con i francesi del Nantes; sarà presentato domenica ai giocatori e alla stampa, ma dovrebbe già essere sugli spalti del Beaujoire sabato, in occasione della gara contro il Caen. Dopo i numerosi successi da giocatore, (dal 1996 al 2003 Coppa delle Coppe, Supercoppa europea, campione di Portogallo e ovviamente d’Italia), una nuova occasione per arricchire il suo palmares da allenatore.

“Oh meo amigo Conceicao…Conceicao!”
In becco all’aquila Sergio!

FORMELLO – Buone notizie per Inzaghi dalla sessione mattutina

Arrivano buone notizie da Formello per Simone Inzaghi verso la sfida di sabato sera dello Stadio Marassi che vedrà i biancocelesti affrontare la Sampdoria di Giampaolo.

Keita Balde Diao, assente fino a ieri per un problema contusivo ad un ginocchio, è sceso stamane in campo con i compagni ed ha svolto l’intera seduta di allenamento. Un rientro, quello del senegalese, molto importante per il tecnico piacentino, le cui alternative sugli esterni non sembrano offrire totali garanzie.

La squadra, entrata in campo alle ore 11 allo Stadio Fersini, ha svolto dapprima lavoro a secco con il prof Ripert, composto da stretching e riscaldamento, successivamente il gruppo è stato diviso in due e ha svolto un torello con tre giocatori all’interno del cerchio. I biancocelesti hanno poi effettuato un’ampia fase tattica in vista della sfida contro la Sampdoria. La seduta d’allenamento si è chiusa con una partitella 11 vs 11 a campo ridotto.

Adesso Inzaghi deve sfogliare la margherita: con il pieno recupero di Keita ed il rientro sicuro di de Vrij dal primo minuto, i problemi saranno di abbondanza, cosa che sicuramente non dispiacerà al tecnico biancoceleste. Ballottaggi aperti per il ruolo di centrale difensivo accanto all’olandese (Wallace, Bastos, Hoedt in corsa e Radu pronto), per il ruolo di mezzala di centrocampo (Lulic e Milinkovic si giocano una maglia in caso di spostamento del romeno sulla fascia), e di esterno sinistro (se Keita dovesse partire dalla panchina Lulic avanzerebbe il suo raggio d’azione, in alternativa pronto Lombardi).

Due giorni per preparare il match, due giorni di lavoro tra Formello e Genova in cui Inzaghi scioglierà gli ultimi dubbi di formazione. Una cosa è certa: il modulo sarà il 4-3-3.

 

ARBITRI – Designata la sestina per Sampdoria-Lazio: i precedenti

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Con un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale, l’Aia ha reso note le designazioni relative agli Arbitri, agli Assistenti, ai IV Ufficiali e agli Arbitri Addizionali d’area che dirigeranno le gare della sedicesima giornata di andata del Campionato di Serie A, in programma nel prossimo weekend. Ad arbitrare l’anticipo di sabato alle ore 20.45 tra Sampdoria e Lazio sarà Carmine Russo, della sezione di Nola. I biancocelesti lo hanno incrociato in 14 occasioni, collezionando solo quattro sconfitte, a fronte di ben otto vittorie e due pareggi. L’ultimo precedente risale alla sfida esterna contro l’Udinese dello scorso ottobre, vinta dai capitolini per 3-0. A coadiuvare Russo saranno gli Assistenti Vuoto e Fiorito, il IV Uomo Lo Cicero e gli Addizionali Di Bello e Di Paolo. Di seguito l’elenco completo di tutte le designazioni della sedicesima giornata:

ATALANTA – UDINESE
MARESCA
CRISPO – BOTTEGONI
IV: CARIOLATO
ADD1: ORSATO
ADD2: CHIFFI

BOLOGNA – EMPOLI
GUIDA
LA ROCCA – GAVA
IV: MARZALONI
ADD1: GHERSINI
ADD2: SAIA

CAGLIARI – NAPOLI h.12.30
CALVARESE
POSADO – PAGANESSI
IV: TEGONI
ADD1: DOVERI
ADD2: LA PENNA

CROTONE – PESCARA Sabato 10/12 h.18.00
DAMATO
PEGORIN – PERETTI
IV: DE PINTO
ADD1: MARIANI
ADD2: RAPUANO

FIORENTINA – SASSUOLO Lunedì 12/12 h.19.00
FABBRI
TASSO – MONDIN
IV: VALERIANI
ADD1: MASSA
ADD2: MARTINELLI

INTER – GENOA h.20.45
VALERI
LONGO – RANGHETTI
IV: PRETI
ADD1: PAIRETTO
ADD2: MANGANIELLO

PALERMO – CHIEVO
TAGLIAVENTO
MARRAZZO – DI IORIO
IV: GIALLATINI
ADD1: GAVILLUCCI
ADD2: BARONI

ROMA – MILAN Lunedì 12/12 h.21.00
MAZZOLENI
MELI – BARBIRATI
IV: DI FIORE
ADD1: RIZZOLI
ADD2: CELI

SAMPDORIA – LAZIO Sabato 10/12 h.20.45
RUSSO
VUOTO – FIORITO
IV: LO CICERO
ADD1: DI BELLO
ADD2 DI PAOLO

TORINO – JUVENTUS
ROCCHI
COSTANZO – PASSERI
IV: MANGANELLI
ADD1: BANTI
ADD2: IRRATI

Matuzalem: “La mia Lazio era uno squadrone. Addio? Faccio mea culpa…”

Francelino Matuzalem, ex giocatore di Lazio e Genoa, si è raccontato in una lunga intervista a gianlucadimarzio.com. Ecco i passaggi più importanti: Il calcio mi ha salvato, se non fossi diventato un calciatore oggi sarei in carcere, lo dico e lo ripeto. E’ così. Alcuni amici con cui sono cresciuto hanno fatto una brutta fine. C’è chi sta in galera, altri sono andati via… Mi sono tatuato il nome di uno di loro. Sai, ai miei tempi non tatuarsi significava fare un dispetto alla polizia, ora è una moda”.

Sui suoi soprannomi: “Reja mi chiamò il Professore ed è rimasto, mi è sempre piaciuto”. Matuzalem che ha iniziato a farsi conoscere al calcio italiano nel Brescia di Carletto Mazzone, di cui ricorda: “Bravissimo, divertente. In campo si trasformava, ci diceva sempre che in partita c’era suo fratello gemello. In settimana era tranquillo, poi… Il Mazzone che tutti conosciamo”. Dopo Brescia, Matuzalem ha giocato in Ucraina e in Spagna, salvo poi tornare nel 2008 nella Capitale: “Già, la Lazio… Lì è stata colpa mia, è la verità. Quando i tifosi mi incontrano mi ricordano due cose. La prima è l’assist a Klose nel derby contro la Roma, al 93esimo! Fu bellissimo, incredibile. E poi il gol di faccia in finale di Supercoppa Italiana contro l’Inter. Mi spaccai il labbro, un dolore assurdo. E’ stato uno dei gol più importanti che ho fatto, ma al tempo stesso il più brutto. Mi rimbalzò il pallone sul volto e segnai, non ci credevo. Pensavo solo al dolore”. Prima ancora, la Coppa Italia del 2009: “Grande soddisfazione, davvero. Poi eravamo uno squadrone! Pandev, Rocchi, Lichtsteiner, un Zarate in formissima che appena toccava palla faceva gol. Anche Ledesma… Dualismo? Mai stato, tutto è possibile. Con Delio Rossi giocavamo insieme, mentre Ballardini mi schierava mezzapunta. Non è il mio ruolo, infatti quando l’ho ritrovato a Genoa gli ho detto di mettermi davanti la difesa”. Mentre l’ultimo anno come andò realmente? “Petkovic mi stimava, ma fu colpa mia. Andai in Brasile, impiegai una settimana in più per tornare. Poi c’erano altri altri giocatori fuori rosa come Zarate e Diakitè. Ci ho messo del mio”.

Matuzalem che ha perso punti agli occhi dei tifosi quando con un tackle assassino mise ko Brocchi costringendolo a lasciare il calcio:”Riguardo Brocchi, il problema fu Baronio. Scrisse cose assurde su Twitter, non ebbe neanche il coraggio di dirmele in faccia, usò il computer. Creò lui quella situazione. Con Cristian non c’è mai stato nulla, dopo quel fallo lo chiamai per scusarmi e finì lì. Era un fallo di gioco, durante un’azione di contropiede. Non dovevamo prendere gol. Ci tengo a ribadire che non ho mai avuto problemi coi compagni nello spogliatoio. Rimpianti? Sicuramente, ho commesso qualche errore. Baggio mi disse di stare attento, intravede qualcosa nelle mie capacità ma mi consigliò di fare attenzione, mi disse che il calcio è uno sport che finisce subito. E aveva ragione. Ma sono autocritico, se avessi dedicato più tempo a fare il professionista mi sarei tolto tante altre soddisfazioni, questo è vero. Tuttavia, sono contento di ciò che ho fatto. Ora sono maturo, ho messo la testa a posto e insegno a mio figlio a non commettere i miei stessi passi falsi”. 

Cosa farà la Lazio nel mercato di gennaio? Ecco la risposta del presidente Lotito

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Manca poco meno di un mese all’inizio del 2017, che, come ogni anno, coinciderà con quello del calciomercato cosiddetto di ‘riparazione’. Altri trenta giorni di tratttive, che impegneranno i dirigenti delle varie squadre nel tentativo di puntellare e rafforzare le proprie rose. Tra i club maggiormente protagonisti ci sarà, almeno così sembra, anche la Lazio, che in questi giorni voci da più parti danno sulle tracce, in entrata di Haller, Cafù e Paloschi, tra i nomi più caldi per riempire il vuoto che potrebbe lasciare Djordjevic, il più vicino alla porta d’uscita. A Formello fervono gli studi delle possibili mosse da effettuare e i tifosi, giustamente, vorrebbero saperne di più, anche da voci ‘ufficiali’.

E in loro soccorso è arrivato il presidente Lotito, il quale, – riporta Il Messaggero – intercettato da alcuni sostenitori a piazza Sant’Eustachio, a precisa domanda ha risposto: “Che facciamo sul mercato a gennaio? Ci copriamo...”. Scherza il numero uno, ma senza svelare troppo i suoi obiettivi, come al solito. Lasciando però in sospeso gli interrogativi dei tifosi, che dovranno dunque attendere ancora qualche giorno per ricevere una risposta.

Lombardi racconta la sua lazialità e il suo rapporto con Inzaghi

Cristiano Lombardi, biancoceleste da sempre, ancor prima che la Lazio diventasse parte del suo quotidiano: “La mia lazialità nasce da bambino – spiega l’esterno viterbese ai microfoni di Lazio Style Channel –, quando è tutto più bello, vedi la partita e basta. Ricordo solo i 22 che giocano per i colori della nostra Capitale, per i tifosi. Il biancoceleste mi appartiene da sempre e sono innamorato di questa maglia”.

Lombardi inizia da giovanissimo nella scuola calcio del Tuscia, mette in mostra le sue doti e spicca il volo: “Sono andato a Siena – prosegue l’attaccante biancoceleste – una società professionistica che è stata per me un’esperienza positiva. Ero nei Giovanissimi mi sono trovato bene con i compagni e con la città, ma nonostante questo ho preferito andare via a 14 anni perché non ero pronto per stare lontano da casa. La Lazio mi seguiva da due anni, ero pronto per questa sfida. Era un’avventura perché i primi anni tutti i giorni dovevo andare al Gentili da Viterbo”.

L’arrivo in biancoceleste, per Lombardi, coincide con il primo contatto con mister Inzaghi: “Il mio percorso è iniziato con lui, ero in pre-ritiro estivo, arrivai in prova negli Allievi; ero timoroso nei primi giorni perchè non sapevo se sarei rimasto. Se fossi stato bocciato, mi sarei probabilmente pentito di aver lasciato il Siena. Inzaghi però da subito è stato schietto, mi disse: «Non ti preoccupare tu fai parte della Lazio»”.

Prima gli Allievi, il prosieguo in Primavera e l’arrivo in Prima Squadra. Inzaghi ha seguito la crescita di Lombardi passo dopo passo:Il mister mi ha dato tanto – rivela lo stesso Lombardi –, mi ha preso quando ero bambino, con lui ho espresso il mio miglior calcio. Mi sono trasformato da quando gioco per lui, conosce le mie caratteristiche e le sa sfruttare. Posso solo ringraziarlo, da quando sono con lui sembra tutto fantastico tra campo e panchina, un rapporto fantastico”.

 

Nuovi guai per Lotito?

Si avvia a conclusione l’attività della procura e della Corte dei conti, che sta indagando sull’ufficio contravvenzioni del Campidoglio. Nel mirino degli inquirenti cinque tra dirigenti e funzionari capitolini, i quali tra il 2009 e il 2013 avrebbero cancellato centinaia di sanzioni, creando un ammanco di almeno 6 milioni di euro. Fra i beneficiari all’interno di quest’inchiesta traviamo attrici, commercianti, un giudice, calciatori e le auto del patron della Lazio, Claudio Lotito. Nell’indagine, sui verbali cancellati, si trovano i mezzi delle società del patron della Lazio. Inoltre, sempre dal 2009 al 2013 in Comune, le multe nelle zone a traffico limitato (le ormai famose ZTL) a varchi attivi si potevano cancellare attraverso un semplice clic. Bastava avere le giuste conoscenze all’ufficio contravvenzioni in Campidoglio. Dunque nessuna multa da pagare.

Stando a quanto riporta il quotidiano La Repubblica, a smantellare l’inchiesta sono stati i finanzieri del gruppo tutela spesa pubblica del nucleo di polizia tributaria. I tabulati esaminati nell’indagine hanno rivelato più di una sorpresa: oltre ad un buon numero di negozianti del centro storico ed alcune imprese di autonoleggio, nell’elenco figurano, come specificato in precedenza, attrici e calciatori. Secondo quanto ricostruito dalla guardia di finanza, corrisponderebbe proprio a delle vetture intestate al patron dei biancocelesti e consigliere della FIGC. Bisogna specificare che l’indagine tratta solamente le vetture delle società di Lotito e non della sua scorta, assegnatagli dopo le minacce ricevute dagli ultrà della Curva Nord. L’indagine, ad ogni modo, dovrà stabilire se le multe non pagate venivano cancellate grazie ad un compenso dato ai dirigenti e funzionari capitolini per agevolare la sparizione di quest’ultime.

Dodicesimo “caps” azzurro per Nicolò Armini, di nuovo convocato nell’Under 16

Nicolò Armini è ormai noto sia nella Capitale che nel resto dello Stivale. Il difensore biancoceleste è uno dei punti fermi dell’Under 17 di mister Fratini ed ormai da più di un anno è  la sicurezza anche della Nazionale azzurra, prima dell’Under 15 del tecnico Rocca ora dell’Under 16. Dopo aver risposto a tutte le convocazioni di categoria, inanellando ben 11 presenze, la giovane aquila risponde alla sua dodicesima chiamata. Il CT dell’Under 16 Daniele Zoratto chiama il difensore capitolino classe 2001 per l’impegno amichevole del 14 dicembre ad Antalya, i 18 azzurrini alle ore 12 locali (10 in Italia) al ‘Mardan Spor Complex’ saranno impegnati con i pari età della Turchia.

La Nazionale Under 16 cerca di chiudere l’anno solare rimanendo imbattuta, dopo aver collezionato 3 vittorie e 3 pareggi.

DIFESA: per Inzaghi è tempo di scelte e Hoedt spera…

«Melius est abundare quam deficere», dicevano i latini. Applicato alla rosa della Lazio possiamo tradurlo così: “Meglio avere un difensore in più che uno in meno”. Di sicuro l’abbondanza può far solo piacere ad Inzaghi che ora può pescare a piene mani per il reparto arretrato, sapendo che qualsiasi scelta fare sarà una scelta di livello. Eh già, perché i progressi fatti dalle seconde linee hanno messo in grossa difficoltà Simone, che si ritrova 4 centrali che gli danno ampie garanzie: de Vrij, Bastos, Wallace, Hoedt e il jolly Radu

Le indicazioni che arrivano da Formello sono che uno sicuro del posto è de Vrij (che ha già manifestato in conferenza il desiderio di tornare al più presto ad aiutare la sua Lazio) da capire il compagno di reparto. Molto dipenderà anche dalla collocazione tattiche che avrà Lulic. Se il bosniaco verrà spostato in avanti Radu tornerà a giocare che terzino sinistro ed a quel punto ci sarebbero “solo” 3 difensori a contenterei il posto di compagno di de Vrij. Candidato principale, nonostante la leggerezza che è praticamente costata il derby, è Wallace. E’ importante proteggere il giovane brasiliano dopo quell’episodio, ha bisogno di sentire la fiducia intorno a lui e una sua eventuale esclusione potrebbe avere ripercussioni negative dal punto di vista emotivo. Scalpitano però Wesley Hoedt e Bastos: il gigante olandese sembra un altro calciatore rispetto a quello spaesato e in difficoltà visto lo scorso campionato: ha dimostrato doti di leader e di grande carattere. Sta soffrendo da un po’ lo scarso utilizzo, purtroppo è il rovescio della medaglia di avere 4 difensori centrali di gran livello, anche il suo collega Bastos, infatti, meriterebbe nuove chance dal primo minuto ma, appunto, le difficoltà che sta avendo nel rientrare in squadra, confermano la crescita di tutto il reparto. Nonostante si alleni col gruppo ormai da varie settimane infatti, Inzaghi sta ancora attendendo prima di rigettarlo nella mischia. Nonostante, ad inizio stagione, fosse il suo preferito. Purtroppo -errore nel derby a parte – rinunciare ad un Wallace così è proprio dura.

Ora chi formerà con de Vrij il pacchetto arretrato titolare? Marassi darà un’indicazione notevole. Staremo a vedere. La curiosità è tanta…

Lombardi scalda i motori: nuova chance a Marassi?

Scalda i motori Cristiano Lombardi. L’infortunio al ginocchio che sta impedendo a Keita Balde di allenarsi in questi giorni pone il problema di trovare un valido sostituto del senegalese. 2 le opzioni, partendo dall’imprescindibilità di Lulic:

  • o portare il bosniaco nel tridente d’attacco fon Immobile e Felipe Anderson ed in tal caso Lombardi entrerebbe sicuramente a partita in corso;
  • oppure lasciare Lulic in difesa o addirittura come mezz’ala (ma rinunciare a Milinkovic in questo momento è dura) e riproporre l’ex primavera Lombardi dal primo minuto.

Potrebbe essere quindi giunto nuovamente il turno del classe ’95. Le prove tattiche di oggi daranno molte indicazioni.  Inzaghi ha dimostrato in più occasioni che non ha paura a utilizzare i giovani quando lo ritiene opportuno anche se il momento può sembrare delicato: vedi il debutto con gol a Bergamo contro l’Atalanta.D’altronde Lombardi quando è sceso in campo non hai mai deluso (vedi anche il contributo dato nella trasferta di Palermo): si è sempre mosso bene, sfiorando assist e gol, oltre l’impegno che non manca mai. Per lui potrebbe essere una sorta di prova generale visto che oltre che in questa partita Keita starà via per un bel po’ visto che presto partirà per la Coppa d’Africa e Lulic potrebbe invece a gennaio andare in contro ad una squalifica di almeno 2-3 turni per le parole contro Rudiger. Inzaghi ora potrebbe puntare su di lui, dopo averlo fatto esordire anche nel derby. Ha scavalcato Kishna e Luis Alberto nelle gerarchie del mister, ora viaggia per Marassi, aspettando un’altra occasione.

Ecco il video che scagiona Cataldi e mostra il gestaccio di Rudiger

Era difficile immagine che nei giorni successivi al derby nessuno avrebbe parlato del derby, perlomeno non di quanto accaduto in campo. Gli ultimi giorni l’attenzione mediatica è stata monopolizzata prima dalle dichiarazioni di Lulic a Rudiger e poi dal litigio tra Cataldi e Rudiger con la partecipazione straordinaria di Strootman. Oggi, infatti, è comparso sul web un video in cui pare che Cataldi dia un calcetto a Rudiger. Ovviamente questo video ha ancor di più aizzato il popolo dei moralizzatori, che non vedevano l’ora di poter distruggere uno dei pochi laziali romani in rosa (e che in futuro potrebbe eclissare Florenzi) dopo aver cercato di distruggere l’eroe del 26 maggio Lulic.

Peccato per loro, che in serata sia comparso sul web un nuovo video, ripreso dalla curva sud, in cui si vede chiaramente Rudiger che corre verso Cataldi, prende una bottiglietta d’acqua da un magazziniere giallorosso e la lancia addosso al centrocampista laziale scatenando poi la sua reazione. Spalletti probabilmente sa che la baraonda l’ha scatenata il suo giocatore ed ecco perché oggi ha rilasciato quelle dichiarazioni (leggile qui) come se volesse mettere le mani avanti.  Ecco il video che scagiona Cataldi e che “incrimina” Rudiger. Vedere per credere.

Massimo Maestrelli: “Wallace, errore sanguinoso”

La sconfitta nel derby è stata oggetto dell’intervista rilasciata da Massimo Maestrelli a Calcioweb. Il figlio del leggendario allenatore della Lazio ha così commentato lo 0-2 patito nella stracittadina:

“Penso che Inzaghi ha fatto di tutto per non perdere. Cataldi poteva fare qualcosa, ma è stato espulso dalla panchina. Inzaghi ha lavorato bene e non penso che si possa dare colpa a lui. Mi spiace perdere un derby così. Mi metto nei panni di Simone Inzaghi che ha preparato una partita così da due settimane e purtroppo la perdi per 2 episodi. Per i primi 30 minuti c’è stata solo la Lazio e poi perdere per un errore difensivo è brutto. Se non ci fosse stato non avremmo mai perso. L’allenatore lì è impotente, ha fatto tutto in maniera perfetta. Keita e Anderson però hanno giocato al di sotto delle loro qualità e si è sentita la mancanza e nonostante quello eravamo in partita. L’errore di Wallace ci ha tagliato le gambe. Perdere la palla in quella maniera è stata una cosa sanguinosa

L’ex arbitro De Santis: “Come ha fatto il IV° uomo a non vedere il gesto di Strootman?”

Non si placano le polemiche del post derby. Dopo la squalifica di due giornate a Strootman, il clima è diventato ancora più teso. Ma anche l’episodio della rissa Strootman – Cataldi ogni giorno si arricchisce di un nuovo elemento. Su tale questione è intervenuto l’ex arbitro De Santis, dalle frequenze di Radio Olympia:

L’arbitro ha ammonito Strootman e ha espulso Cataldi, ma il laziale non ha fatto niente di che, l’olandese ha simulato. Se Cataldi avesse tirato in campo la maglia a Strootman sarebbe stato espulso? Non credo proprio. Quel gesto non è da espulsione, non gli ha tirato un cazzotto. Al giorno d’oggi l’arbitro ascolta troppo i suoi assistenti, e non prende lui la decisione. Come è successo sull’episodio del rigore domenica. Cosa avrei fatto io dopo la rissa? Un arbitro bravo di personalità in quel caso avrebbe dovuto ammonire sia Cataldi che Strootman, e la cosa sarebbe finita lì. Ci sarà anche il reclamo da parte della Roma, e il giocatore potrebbe risparmiare una giornata. Una cosa però non la capisco, come hanno fatto l’assistente e il quarto uomo a non vedere l’acqua lanciata da Strootman? Probabilmente hanno visto solo la sceneggiata e l’hanno ammonito. Sarebbe stato meglio che la scelta presa dal Giudice Sportivo l’avesse presa l’arbitro. La decisione giusta sarebbe dare una giornata a Strootman, due sono troppe. Vedendo la decisione del Giudice Sportivo, Strootman andava espulso in campo“.

Giordano: “Temo il contraccolpo”

Bruno Giordano a Radiosei: “L’amarezza del derby sta passando, è chiaro che al momento fa male perderlo, ma poi la vita va avanti e ti rendi conto che questo tipo di gare vive sull’episodio, l’emotività, l’orgoglio ed il coraggio. Forse la Lazio in alcune di queste componenti ancora manca, soprattutto in quei giocatori che sono ritenuti più importanti. Il derby vive di episodi e di emotività, bisogna essere all’altezza di queste ultime. Il derby non è una partita normale, l’accusi, mi auguro che non ci sia un contraccolpo importante. Ora il campo ci dirà se questa è una squadra che abbia nelle corde qualcosa di importante o se si può solo accontentare di vivacchiare in zone del campionato non importanti”.

La replica di Marotta a Baldissoni

Prima della sfida di Champions contro la Dinamo Zagabria, Beppe Marotta parla ai microfoni di Premium Sport e commenta le dichiarazioni del dirigente giallorosso Baldissoni che aveva commentato la squalifica di Strootman con queste parole:”Affrontiamo Milan e Juve e guarda caso arriva questa squalifica”. Ma l’ad juventino non da troppo peso a questa polemica e ridimensiona l’accaduto: “Baldissoni è un tifoso romanista e quindi è giusto che abbia fatto questo tipo di esternazioni. Prima di noi affronteranno il Milan e poi l’ad della Roma è Umberto Gandini che è una persona molto seria, preparata e che conosce il regolamento, quindi credo che Baldissoni dovrebbe confrontarsi con lui. Non è una stilettata ma un dato di fatto – e sulla squalifica in particolare – Noi non vogliamo entrare in queste polemiche. Ne abbiamo sentite tante ma siamo abituati a confrontarci con il campo, dobbiamo vincere in ogni caso”. Con queste parole Marotta aggira le dichiarazioni di Baldissoni e si concentra sulla partita di Champions.

la Samp prepara la sfida tra recuperi e infortuni

Mentre Muriel carica i tifosi in vista della partita di sabato contro la Lazio arrivano buone notizie per Giampaolo: Carbonero e Daniel Pavlovic sono tornati ad allenarsi con il gruppo blucerchiato  e molto probabilmente scenderanno in campo contro i capitolini. Mentre è ancora fuori il portiere Viviano e Jacopo Sala. Per il portiere è il nono stop consecutivo, durante i quali, però, con Puggioni fra i pali la squadra genovese ha vinto 5 volte subendo 0 gol contro Inter e Torino, pareggiato 2 e perso 1 sola volta, per un totale di 17 punti e subendo solo 9 gol (5 se non si contano i 4 presi nell’unica sconfitta contro la Juventus!). Il portiere blucerchiato doveva tornare in campo proprio contro la Lazio ma anche questa volta lo staff medico non ha voluto rischiare confermando Puggioni che nonostante il suo secondo posto in rosa si sta facendo valere.

Muriel: “A Marassi possiamo battere chiunque”

“Sarebbe bello arrivare al 22 dicembre, ovvero alle vacanze di Natale, con 31 punti“. Queste le parole di Muriel che con la sua Sampdoria affronterà prima della sosta natalizia Lazio, Chievo e Udinese. Dopo gli ultimi 6 risultati utili la Samp fronteggerà la formazione capitolina sabato prossimo nella partita valida per le sedicesima giornata di campionato. In un incontro coi tifosi al Sampdoria Point a Genova, la punta blucerchiata ne parla così: “Stiamo dimostrando tantissimo. Continuo a dirlo che quando giochiamo a Marassi ho la sensazione che possiamo vincere contro chiunque. Sarà una gara difficile ma questa Samp sta dimostrando tantissimo e continuerà a farlo”.

Tramezzani: “La Lazio non esce ridimensionata dal derby, ma attenzione…”

Parla ai microfoni di Lazio Style Radio il vice allenatore dell’Albania sui possibili scenari dopo la partita di domenica contro la Roma: Perdere il derby lascia strascichi e amarezza, per ripartire sarà fondamentale il rapporto che avrà Inzaghi con i suoi ragazzi. Se il derby è stato caricato troppo? È una partita che si carica da sola, visto l’importanza che ha a Roma. La Lazio ha fatto tutto tranne che snobbare l’impegno. La preparazione è stata fatta nel miglior modo possibile, la Lazio all’inizio ha cercato di fare la partita ed è stata superiore alla Roma. Felipe e Keita? Hanno spinto molto nei primi 20 minuti, costringendo agli straordinari i difensori della Roma. Nel secondo tempo però i due esterni giallorossi hanno guadagnato campo, costringendo la Lazio ad abbassarsi”. Grande fan di Inzaghi, Tramezzani da alla formazione biancoceleste un buon voto nonostante la sconfitta, e sul centrale laziale che con un suo errore ha causato il primo gol: “Wallace ha fatto un’ottima partita e anche dopo l’errore non si è scoraggiato, continuando a giocare bene. In questo campionato quando è stato chiamato in causa si è sempre fatto trovare pronto. E’ un giocatore importante. Quello del derby è un errore che nasce dall’eccesso di fiducia. Nell’uno contro uno con Strootman ha voluto rischiare, ma sono sicuro che questo errore gli servirà in futuro”. Ed è proprio sul futuro, della Lazio questa volta, che si concentra e sulla partita contro la Sampdoria:“Ho avuto modo di vedere la partita di Coppa Italia, quello che mi piace è che è una squadra molto ben allenata. Sta bene in campo, anche se a livello di qualità individuali è inferiore alla Lazio. Nell’ultimo mese ha fatto bene, difende bene e in attacco ha buoni giocatori. Non sarà una partita facile. Con il Sassuolo è stata fortunata ma ha mostrato carattere. E’ una squadra che prova a superare i propri limiti. I risultati positivi degli ultimi tempi, poi, gli permettono di giocare con spensieratezza. Come deve preparare il match la Lazio? Sono sicuro che manterrà il suo gioco, facendo attenzione alla fase d’attacco della Sampdoria. I giocatori biancocelesti sono ben messi in campo, si vede che sanno bene quello che devono fare. Sarà importante rubare il pallone e lavorare sulle linee di passaggio dei doriani visto che sicuramente lasceranno spazio agli attaccanti della Lazio”. I biancocelesti devono vincere per evitare traumi dopo il derby ma su un possibile calo di aspettative parla chiaro: “Anche la Juventus ha perso 3 partite come la Lazio, non parliamo di ridimensionamento. Guardiamo anche la classifica. La squadra è cresciuta molto rispetto allo scorso anno, grazie a recuperi importanti e a giocatori che la scorsa stagione avevano deluso. Sono certo che i biancocelesti rimarranno in queste posizioni di classifica fino al termine del campionato. Al di là dello stop nel derby può ancora crescere e migliorare. Il vice dell’Albania vede la Lazio in alto e su un possibile confronto con il Napoli: “Vedo due squadre diverse, che in comune hanno l’aspetto che vogliono comandare la partita. Sono due compagini ben organizzate. Il vantaggio della Lazio è che negli ultimi 30 metri dà più libertà di manovra ai giocatori, permettendo alla bravura dei suoi esterni di emergere e  favorendo Immobile”.

Romelu Lukaku su Jordan: “Imparerà molto in Italia, si sta impegnando”

Nell’intervista rilasciata a Voetbalmagazine il centravanti dell’Everton non nasconde la sua fiducia verso il fratello Jordan Lukaku: “Ora è in Italia, perfetta per la sua crescita, imparerà molto. Vedo che si sta impegnando tanto per evitare gli errori che faceva in Belgio”. Anche se lontani molti chilometri i due fratelli belga si tengono in contatto e si scambiano consigli: “Guardo tutte le sue partite nel dettaglio: tutti i suoi duelli, le sue azioni difensive e offensive. Non mi è più capitato di dovergli puntualizzare uno sbaglio. Sta davvero iniziando a pensare come un difensore, nonostante la sua mentalità offensiva, vista la sua formazione da ala”. Romelu ha avuto sicuramente più fortuna del fratello almeno fino ad oggi,  infatti Jordan Lukaku conta solo 5 presenze con la maglia biancoceleste. La poca continuità è causata dai vari infortuni subiti che non gli hanno permesso di avere un ritmo tale da crescere veramente, ma secondo l’attaccante dell’Everton questo può essere il momento della sua svolta e ribadisce:“Ho sempre detto a Jordan che se non avesse avuto infortuni, avrebbe giocato in Premier League”. 

Almeyda: stilettata a Veron

Juan Sebastian Veron ha deciso di nuovo di scendere in campo nel campionato Argentino. L’Estudiantes è pronto a schierare la Brujita a centrocampo al fianco del giovane Santiago Ascacíbar. Per commentare la notizia è intervenuto ai microfoni di Tyc Sports Matias Almeyda che non si è risparmiato dal rilasciare una battuta sul ritorno in campo dellex compagno alla Lazio: Ascacíbar è un bel centrocampista, ma io, quando ero alla Lazio, condividevo il campo con Veron e Mancini, ed ho buttato metà del mio fegato (ride ndr). Dovevo correre per entrambi, Santiago dovrà prepararsi a fare lo stesso”.