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Attacco, un obiettivo apre alla Lazio: “Mi piacerebbe giocare il derby con…”

Potrebbe essere ancora la Germania a fornire alla Lazio l’attaccante del futuro. Tra le tante piste circolate per il dopo Klose c’è infatti quella che porta a Vedad Ibisevic, centravanti bosniaco che ha collezionato dieci gol alla sua prima esperienza in Bundesliga con la maglia dell’Hertha Berlino:

Sarebbe divertentissimo giocare con Lulic il derby di Roma contro i miei connazionali Dzeko, Pjanic o Zukanovic – le parole del bomber, riportate dai media nostrani – Con Senad mi sento spesso, siamo molto amici e sarebbe una bella sfida contro giocatori che sono tutti grandi campioni. Lazio e Roma poi sono società di grande reputazione internazionale e squadre composte da giocatori di alto livello, italiani e stranieri“. E sul futuro Ibisevic non esclude sorprese: “Adesso mi godo il momento, poi vedremo le situazioni che potranno verificarsi“.

Calcio a 5, nel weekend Allievi e Giovanissimi della Lazio a Montecatini per la Final Eight

In Toscana un weekend dedicato alle fasi finali del Calcio a 5 giovanile. Giovanissimi, Allievi, Juniores e Juniores femminile in campo dal 19 al 22 maggio al Palaterme di Montecatini, all’Estraforum di Prato e al Palazzetto dello Sport di Fucecchio. A Prato si svolgono i quarti delle catgorie Juniores, mentre a Montecatini e Fucecchio,  giocano i Giovanissimi e gli Allievi.
Presenti alla conferenza stampa di presentazione di queste final eight, il Segretario del Settore Giovanile Scolastico, Vito Di Gioia e il vicepresidente della Divisione Calcio a 5, Alfredo Zaccardo “Le finali giovanili di Calcio a cinque sono l’esempio positivo di un movimento capace di fare sistema sviluppando sinergie – ha commentato Di Gioia – , dove la crescita della base, la formazione di tecnici e dirigenti proposta a livello nazionale dal Settore Giovanile, diventano funzionali alla macchina organizzativa della Divisione Calcio a Cinque.
Zaccardo si è soffermato sugli aspetti tecnici delle finali:”  La formula è quella della final eight per tutte le categorie meno che per la Juniores Femminile. Nelle finali Allievi e Giovanissimi, categorie dove, per crescere, è importante giocare quante più partite possibili, si arriverà alle finali per il 5° e il 7° posto.
Calendario. Si inizia giovedì 19 alle 16 con la Juniores Femminile al PalaTerme di Montecatini, E’poi la volta delle final eight Giovanissimi e Allievi, venerdì a Montecatini e sabato a Fucecchio (20-21 maggio) giocano Giovanissimi e Allievi.

Final Eight Giovanissimi
Quarti di Finale
 – venerdì 20 maggio a Montecatini
Sacra Famiglia-Sport Five Putignano,  alle 10
Aosta-Vibonese , alle 12
Marcianise Futsal-Kaos Futsal, alle 17 a Fucecchio
Alto Vicentino-Lazio Calcetto, alle 17

Semifinali – Sabato 21 maggio (Fucecchio)
Finali – Domenica 22 maggio (Montecatini)

Albo d’oro: 2009/10 Sant’Agata Calcio Messina, 2010/11 Futura Brolo, 2011/12 Lions Chioggia Sottomarina, 2012/13 La Meridiana, 2013/14 Acireale, 2014/15 La Meridiana

Final Eight Scudetto Allievi
Quarti di Finale
– venerdì 20 Maggio (Fucecchio)
Fenice Veneziamestre-Acqua&Sapone Emmegross, alle 10
Medaglie D’oro-Vincente Asti/Roncalli, alle 12
Lazio-Kaos Futsal, alle 15
La Meridiana-Golden Eagle Partenope, alle 15 a Montecatini

Semifinali – sabato 21 Maggio a Montecatini
Finali- domenica 22 Maggio a Montecatini

Albo d’oro Allievi: 2009/10 Futsal Bagnolese, 2010/11 Real Napoli, 2011/12 Fenice, 2012/13 Marca Futsal, 2013/14 DHS Napoli, 2014/15 Acireale

Cataldi, Parolo e Candreva al lavoro in azzurro: Conte punta sull’intensità

Prima seduta di allenamento nel pomeriggio per gli Azzurri, che si sono ritrovati ieri mattina a Coverciano per uno stage che rappresenta una tappa importante nel cammino di preparazione ad EURO 2016. “Chi non è qui e non ha impegni ufficiali, può andare in vacanza“, ha spiegato nella consueta conferenza stampa di inizio raduno Antonio Conte limitando di fatto ai presenti e ai calciatori impegnati nelle finali delle Coppe Nazionali (Milan, Juventus, Paris Sain Germain, Manchester United e Anderlecht) la possibilità di volare in Francia per l’Europeo.

Per gli altri da qui al 31 maggio, giorno dell’annuncio della lista ufficiale per EURO 2016, ci sarà la possibilità di mettersi in mostra e guadagnarsi un posto sull’aereo che porterà la Nazionale a Montpellier: “Gli infortuni di Verratti e Marchisio – ha spiegato il Ct – hanno complicato molto i nostri piani. Avevamo studiato una soluzione con due centrocampisti che potevano giocare insieme come centrali, le loro defezioni scombussolano i piani dal punto di vista tattico. Al momento l’unica certezza in assoluto che abbiamo è la difesa della Juventus, poi da lì saliremo”. A proposito della difesa bianconera, Conte aveva convocato per lo stage Leonardo Bonucci, ma il giocatore non ha varcato questa mattina il cancello di Coverciano: “L’ho convocato in quanto squalificato – ha sottolineato il Commissario tecnico azzurro – la Juventus poteva non mandarlo e così ha fatto. Ne abbiamo preso atto e basta, nessuno ha sbagliato“.

Conte preferisce non esprimersi sulla scelta del nuovo Ct, mentre ha le idee chiare su quella che dovrà essere l’identità della Nazionale in Francia: “In questo momento abbiamo bisogno di affrontare gli Europei con una squadra e non con una selezione. Lavoreremo perché avremo bisogno di una squadra che corra e porti intensità. Chi mi conosce sa benissimo la voglia da parte mia che c’è nell’affrontare questa competizione. Sappiamo che ci sono delle difficoltà, ma quando uno conosce il problema lo affronta in maniera più diretta e cerca di trovare delle soluzioni“.

I prossimi giorni di stage e l’amichevole del 29 maggio a Malta con la Scozia saranno decisive per le ultime scelte in vista dell’Europeo: “Dentro questo gruppo ci sono grossi dubbi e li voglio dissipare. Voglio fare una valutazione, poi dopo la Scozia farò la scelta definitiva. Cercheremo di trovare la migliore soluzione anche perché dobbiamo far fronte a problematiche come infortuni e giocatori che hanno perso il posto nella squadra di club. In due settimane non posso rimettere in forma chi nell’ultimo periodo non lo è stato, per questo saranno importanti questi test“.

Il Ct commenta così l’assoluzione nell’ambito del processo di Cremona sul Calcioscommesse: “L’assoluzione per me è un’ottima notizia. Fatico a parlare però di lieto fine, un’assoluzione non fa dimenticare i quattro anni passati, una perquisizione a casa alle cinque del mattino, le tv sotto casa alle sei. Un’ assoluzione non fa dimenticare i titoli in prima pagina, le trasmissioni, i giustizialisti. Questo ha tracciato un solco indelebile nella mia vita. La mia paura era questo processo non si sarebbe mai fatto, volevo un giudizio e per questo ho evitato scelte di comodo. Ora per fortuna questo giudizio c’è”.

L’elenco dei convocati

Portieri: Federico Marchetti (Lazio), Antonio Mirante (Bologna), Marco Sportiello (Atalanta);
Difensori: Francesco Acerbi (Sassuolo), Davide Astori (Fiorentina), Armando Izzo (Genoa), Angelo Obinze Ogbonna (West Ham), Lorenzo Tonelli (Empoli);
Centrocampisti: Marco Benassi (Torino), Federico Bernardeschi (Fiorentina), Antonio Candreva (Lazio), Danilo Cataldi (Lazio), Daniele De Rossi (Roma), Lorenzo De Silvestri (Sampdoria), Stephan El Shaarawy (Roma), Alessandro Florenzi (Roma), Emanuele Giaccherini (Bologna), Jorge Luiz Jorginho (Napoli), Marco Parolo (Lazio), Roberto Soriano (Sampdoria), Davide Zappacosta (Torino);
Attaccanti: Fabio Borini (Sunderland), Citadin Martins Eder (Inter), Ciro Immobile (Torino), Lorenzo Insigne (Napoli), Leonardo Pavoletti (Genoa), Graziano Pellè (Southampton).

Giovanissimi Fascia B, per la Lazio sabato a Ciampino finalissima contro l’Urbetevere

Si svolgeranno al Fuso di Ciampino le finali per l’assegnazione dei titoli regionali dei tornei di Fascia B delle categorie Allievi e Giovanissimi Regionali. Le gare avranno inizio alle 15 (i Giovanissimi) e alle 17 (gli Allievi). La Lazio Giovanissimi Fascia B affronterà l’Urbetevere per la conquista del titolo, dopo aver superato la Roma nel derby in semifinale di martedì scorso.

Tare: “Stagione deludente ma non ripeteremo gli stessi errori”. Le parole del ds 6 anni fa…

L’anno scorso abbiamo fatto bene ma quest’anno l’impresa non ci è riuscita. Stiamo lavorando per crescere. Se ci soffermiamo sul finale di stagione il bilancio è positivo. Nel corso della stagione abbiamo avuto alti e bassi. So che le aspettative della gente erano alte e ci si aspettava un campionato al vertice. In questa stagione abbiamo commesso tanti errori da cui abbiamo tratto insegnamento e che non ripeteremo. Ora interverremo dove ce ne sarà bisogno, vogliamo una squadra che possa competere per i vertici europei”. Queste parole appartengono al ds Tare e sebbene siamo maledettamente attuali risalgono a  6 anni fa quando ricevette il Premio Limone Ussi, trofeo “consolatorio” che la stampa dà “a personaggi del mondo dello sport che hanno raccolto particolari meriti o demeriti”. Ieri il premio è stato vinto nuovamente da Tare che ha bissato il successo del 2010, ed è chiaro che il direttore sportivo, 6 anni fa come oggi, non ha ottenuto quel premio per meriti. Tant’è che all’epoca Tare rispose scherzosamente: “Lo accetto ma lo divido col presidente Lotito”.

A questo giro il dirigente albanese non ha partecipato all’evento e il premio è stato ritirato dal responsabile della comunicazione biancoceleste. Incredibile notare quante analogie ci siano tra quest’ultima stagione e quella del 2009-2010. La Lazio è arrivata a metà classifica come 6 anni fa (nel 2010 arrivò 12^), eliminata in entrambe le stagioni ai quarti di Coppa Italia, mentre in Europa League quest’anno è andata leggermente meglio. Anche in quella stagione la Lazio cambiò allenatore in corsa passando da Ballardini a Reja. Pure all’epoca c’erano rumors di mercato che volevano le partenze dei gioielli biancocelesti, solo che allora si chiamavano Kolarov e Zarate e oggi si chiamano Biglia e Candreva. Tuttavia, quella stagione, nonostante le varie difficoltà, regalò un’emozione ai tifosi biancocelesti con la conquista della Supercoppa Italiana a Pechino contro l’Inter del triplete di Mourinho. Una piccola grande soddisfazione in una stagione tribolata, che quest’anno, invece, non c’è stata dato che la Lazio è stata malamente sconfitta dalla Juventus in finale di Supercoppa. Corsi e ricorsi storici che dimostrano come nulla sia cambiato in 6 anni. Allenatori e giocatori sono cambiati (di quella rosa sono rimasti soltanto Radu e Mauri), eppure i risultati sono gli stessi. Ma allora di chi è la colpa? Chissà se anche a questo giro Tare avrebbe condiviso il Premio Limone con Lotito.

Fabrizio Piepoli

 

Aumenta il debito finanziario della Roma: rosso di 152 mln

Sono lontani i tempi dei Paperoni del nostro calcio che costruivano squadroni a suon di milioni. Senza l’avvento di investitori stranieri, il nostro calcio negli ultimi anni si è visto costretto a un ridimensionamento sotto tutti i punti di vista. Dopo il fallimento del Parma, il presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio ha istituito il fair play finanziario. In generale, in questa stagione tutte le squadre hanno pensato prima a vendere a ridurre il monte ingaggi e poi (eventualmente) a reinvestire. La Lazio ne è stato l’esempio più lampante abbassando il suo tetto ingaggi a 52 mln, ben 4 mln rispetto alla stagione precedente. Tuttavia, c’è un club che in barba alle regole, di anno in anno continua ad aumentare il suo debito. Parliamo della Roma. E’ vero, il ds Sabatini in questi anni è stato molto abile a sovrastimare i giocatori giallorossi vendendoli a peso d’oro (vedi i 31 mln incassati 3 anni fa per Marquinhos). Ma è pur vero che la dirigenza giallorossa ha sempre reinvestito parte di quei soldi, mentre l’altra parte non sono altro che gocce nell’oceano in una situazione finanziaria catastrofica. A conferma di ciò, qualche giorno fa sul sito ufficiale del club giallorsso è apparso il bilancio societario. Ecco uno stralcio:

“Posizione finanziaria netta del Gruppo AS Roma (consolidata) La Posizione finanziaria netta consolidata al 31 marzo 2016, negativa per 152,1 milioni di euro, rispetto a 129,9 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2015, si compone di disponibilità liquide, per 21,3 milioni di euro (18,3 milioni di euro, al 30 giugno 2015), crediti finanziari, per 14,8 milioni di euro (28,4 milioni di euro, al 30 giugno 2015), e indebitamento, per 188,2 milioni di euro (176,6 milioni di euro, al 30 giugno 2015).
I crediti finanziari al 31 marzo 2015 sono pari complessivamente a 14,8 milioni di euro, di cui 11,7 milioni di euro a medio e lungo termine, e sono relativi in particolare (i) per 3,1 milioni di euro, a depositi cauzionali pagati come collateral per il rilascio di garanzie a favore della Lega Serie A, ed a valere sui saldi della campagna trasferimenti nazionale, da pagare nella stagione sportiva corrente; e per (ii) 11,7 milioni di euro, a riserve, costituite da depositi su conti correnti, relative al contratto di finanziamento sottoscritto con Unicredit e Goldman Sachs nel mese di febbraio 2015″.

Secondo il fair play finanziario istituito da Tavecchio dalla stagione 2018/19 tutte le società italiane che vorranno iscriversi al campionato di Serie A dovranno aver raggiunto il pareggio di bilancio. In caso contrario, se un club dovesse sforare il 50% della media del fatturato dell’ultimo triennio, oltre a non potersi iscrivere al campionato non potrà nemmeno operare sul mercato. Un divieto che arriverebbe dalla stessa Covisoc e che bloccherebbe ogni trattativa per le successive due sessioni di mercato, a decorrere dalla stagione 2019/2020. La media del fatturato parte dalla stagione appena conclusa (2015/2016). Una bella gatta da pelare per i giallorossi.

 

19 maggio 1973 – Nasce il prototipo del gioco che fece impazzire tutti negli anni ’80

Nel 1974 a Budapest, in Ungheria, Ernő Rubik crea il primo prototipo del famoso cubo di Rubik. Progettato per scopi didattici in un primo momento si diffuse solo tra i matematici ungheresi, interessati ai problemi che il cubo poneva.

Il primo prototipo era differente da quello che conosciamo: era di legno, monocolore e con gli angoli smussati. L’anno seguente, dopo che le modifiche lo porteranno a essere quello di oggi, Rubik brevetta il cubo e affida alla Polithechnika, una casa produttrice di giocattoli, il compito della distribuzione del gioco matematico battezzato Magic Cube.

Nel 1980 la Ideal Toys Company acquista i diritti per l’esportazione oltre i confini e decide di rinominarlo Rubik’s Cube, ovvero “cubo di Rubik”. Il cubo diventa talmente famoso che l’anno successivo una pubblicazione chiamata You Can Do The Cube, del dodicenne inglese Patrick Bossert, vende in un anno mezzo milione di copie.

Nel 1982 vennero venduti oltre 100 milioni di pezzi e nello stesso anno hanno inizio anche le competizioni. Nel 1990 Rubik diventa il presidente della Hungarian Engineering Company e fonda la Rubik International con lo scopo di sostenere i giovani designer. Nel 1995 in occasione del 15º anniversario del cubo, la Diamond Cutters International realizza un cubo di 185 carati fatto d’oro e gioielli colorati. Nel 2005 per il 25º anniversario viene messa in vendita una speciale e limitata confezione per il cubo di Rubik. Il 5 febbraio 2009 è stato presentato a una fiera in Germania il Cubo 360.

Ag. Fifa Canovi: “Adriano è adatto alla Lazio. Rinnovo Mauri? Siamo ai dettagli”

L’agente Fifa Dario Canovi ha detto la sua sulla Lazio che verrà al portale lalaziosiamonoi.it: “Credo che siano pochi i tecnici stranieri superiori a quelli italiani, abbiamo esempi come Ranieri, Guidolin e Ancelotti che hanno dimostrato il loro valore anche all’estero. Cercare un allenatore straniero la ritengo una spesa inutile, i tecnici italiani sono forse i migliori del mondo”. Un calciomercato in cui la Lazio, per l’ennesima volta, sarà chiamata a investimenti importanti”.

Sul mercato, Canovi dice la sua: “Adriano lo conosco bene per averlo portato anni fa a Siviglia, non ha giocato tantissimo quest’anno, ma in una squadra come il Barcellona ci può stare.Tecnicamente sarebbe adatto per la Lazio. Aquilani è un giocatore valido, che purtroppo non ha mai raggiunto i livelli a cui poteva ambire, ma una squadra come la Lazio dovrebbe cercare giocatori più giovani e di grande qualità, sulla scia di quanto accaduto con De Vrij e Felipe Anderson. Vendere il brasiliano ora sarebbe un errore“. Chiusura sul rinnovo contrattuale di Mauri, assistito dal figlio di Canovi, Simone: “Credo si tratti di dettagli, il rinnovo sarà una formalità“.

MEDICINA – Mieloma multiplo, “Amplificami” la nuova campagna di sensibilizzazione

Venerdì 20 maggio alle ore 11:30 a Roma, a cura della Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (F.A.V.O.) e con il contributo non condizionato di Amgen, presso il Donna Camilla Savelli Hotel (Via Garibaldi, 27) si terrà la conferenza stampa di presentazione della campagna di sensibilizzazione ‘AMPLIFICAMI’, contro il mieloma multiplo (MM).

Il mieloma multiplo è un raro tumore del midollo osseo per ora non curabile ed è caratterizzato da dolori ossei, fratture patologiche, ipercalcemia, lesioni litiche focali e osteopenia diffusa. Questa malattia colpisce principalmente gli uomini. I primi sintomi si presentano verso i sessant’anni. Le terapie attualmente a disposizione comprendono agenti alchilanti, bisfosfonati, steroidi, e infine, una chemioterapia ad alto dosaggio associata al trapianto di cellule staminali autologhe.

Lotito: “Lo stadio deve tornare a riempirsi di tifosi. Sono loro che danno un senso a questo sport”

Lotito torna a parlare, ma questa volta non c’è una vittoria della Lazio a ispirare l’ennesimo comunicato del patron biancoceleste. Il testo che segue affronta nuovamente la questione stadi: tema affrontato oggi pomeriggio al Viminale da Angelino Alfano in occasione della firma del protocollo d’intesa siglato insieme al presidente della Figc Carlo Tavecchio. Il grande obiettivo è quello di riportare il calcio e in particolare lo stadio alle famiglie, liberando quest’ultimo dalla criminalità e da ”chi lo vuole sfruttare per riciclare capitali sporchi”. Un pensiero che trova d’accordo il presidente Lotito che ha ribadito:

“Apprezzo e sostengo l’analisi del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, sugli stadi. Se il governo è intenzionato a lavorare in estate per fare in modo che gli stadi, durante la prossima stagione calcistica, tornino a riempirsi, non possiamo che essere entusiasti”. Sullo stadio: “È il simbolo del calcio e come tale deve puntare ad accogliere il maggior numero di tifosi e appassionati: sono loro a dare senso a questo sport. E’ essenziale tenere insieme questo aspetto con il dovere di avere la piena sicurezza degli spettatori che partecipano all’evento sportivo, come ha sottolineato il ministro: da parte nostra ci impegneremo ancora di più di quanto stiamo già facendo per garantire che tutto si svolga senza incidenti e scontri. Lo stadio deve essere un luogo di festa: teniamo lontana la violenza punendo in modo duro i responsabili e puntando sulla prevenzione e sull’educazione dei giovani ai valori del rispetto e della legalità”.

PAGELLE E TABELLINO DI LIVERPOOL-SIVIGLIA

ECCO LE PAGELLE DI LIVERPOOL-SIVIGLIA

LIVERPOOL

Mignolet 5,5 – Nel primo tempo non viene mai chiamato in causa mentre sulla rete subita non ha responsabilità. Bravo al 60′ nell’opporsi al tiro sporco di Gameiro, non può nulla – o quasi – sulla doppietta di Koke.

Clyne 5,5 – Molto propositivo sulla corsia di destra, è autore di tre cross davvero interessanti. Nella ripresa cala eccessivamente.

Lovren 6 – Classico mastino difensivo va in marcatura su Gameiro e si becca il primo giallo del match al 30′. Per una casualità non gli viene convalidato il gol di testa con cui avrebbe portato il risultato sul 2-0. Sul primo gol avversario poteva, forse, fare di più.

Touré 6 – Il fratello del giocatore del Manchester City gioca un buon primo tempo controllando le iniziative degli avversari. Nella ripresa è provvidenziale la scivolata con cui nega l’uno-due del Siviglia. Dal 82′ Benteke s.v.

Moreno 4,5 – Il Peggiore. Lo spagnolo a differenza del collega posto dall’altro lato si dedica un pizzico più alla fase difensiva. Doppio errore nel primo gol del Siviglia, per sua fortuna Mignolet salva su Gameiro al 60′, altrimenti sarebbe stato un gravissimo errore. Ciò nonostante anche la terza rete giunge dalla sua zona di competenza.

Milner 5,5 – Il capitano gioca con grande generosità. A volte un po’ arruffone è comunque sempre nel vivo della manovra. Anche nella ripresa, seppur con evidenti limiti, corre fino all’ultimo.

Can 5,5 – Il tedesco di origine turca non fa sconti a nessuno ed è suo il primo tiro del match. Nel primo tempo vince molti duelli di centrocampo, nella ripresa li perde tutti.

Lallana 6 – Dopo la rete contro il Villareal anche oggi spinge forte sulla fascia di sua competenza. Nei venti minuti iniziali crea le azioni più pericolose per la sua formazione, disputando nel compelsso un ottimo primo tempo. Nella ripresa inspiegabilmente sparisce dal gioco. Dal 71′ Allen 5 – Fa peggio del compagno sostituito.

Coutinho 5 – Il giocatore di Rio de Janeiro è il grande assente del match. Dal suo estro ci si aspettava di più, ma invece viene ingabbiato nelle maglie del centrocampo avversario.

Firmino 5,5 – Il giocatore più stravagante dei Reds, parte in sordina ma è intelligente in quel poco che fa. Nella ripresa aiuta quantomeno la squadra anche nei momenti di difficoltà. Dal 68′ Origi 5 – Non al meglio della condizione, cerca l’uno contro uno nelle poche occasioni che gli capitano, ma senza mai avere quel guizzo necessario.

Sturridge 7 – Il Migliore. Attivo ma poco cinico perchè non realizza né il gol di testa né sfrutta a dovere la grande verticalizzazione offerta da Lallana. Poi al 35′ bisogna aggiornare la pagella perchè il gol che apre le danze è un tocco di gran classe. Dal lato sinistro, calciare d’esterno sinistro con la giusta potenza e precisione è qualcosa di sublime. Nella ripresa si comporta come il resto dei compagni di squadra.

All. Kloop 5,5 – Perde l’ennesima (5°) finale e forse a questo punto la statistica inizia a prendere una brutta piega. La sua compagine è però defraudata da due decisioni dell’arbitro Eriksson che hanno indirizzato nettamente il corso del match. Tanta grinta e carisma ma a fronte di pochi successi sul campo di gioco.

SIVIGLIA

Soria 6 – Mezz’ora di fuoco contro Sturridge: Prima un’uscita insicura che però viene salvata da un compagno di reparto, poi la pronta uscita che salva i suoi ma non può nulla sull’eccellente conclusione dell’attaccante inglese. Nella ripresa poco lavoro.

Mariano 7 – Uno dei migliori del primo tempo, costringe gli avversari a cercare fortuna dalla corsia opposta. Nella ripresa s’inventa il gol del Siviglia, disputando una grande prestazione.

Rami 6 – L’ex centrale del Milan è in ritardo in troppe occasioni. Statico e in balia delle giocate di Sturridge non convince appieno. Dal 77′ Kolodziejczac s.v.

Carrico 6,5 – Di nuovo una finale da titolare per il centrale che salva sulla linea il colpo di testa di Sturridge. È anche fortunato perchè un suo evidente tocco col braccio non viene valutato come penalty. Al 25′ si perde Sturridge ma Soria respinge. Nella prima ripresa gioca sul velluto.

Escudero 6 – I Reds spingono dal suo lato e questo la dice lunga su quale sia la fascia più gracile della compagine spagnola. Col passar dei minuti acquisisce però maggior sicurezza.

N’Zonzi 6,5 – Il possente mediano del Siviglia tocca pochi palloni, correndo spesso a vuoto. Nella ripresa cambia registro e tutta la manovra ne beneficia.

Krychowiak 6 – Il polacco gioca in supporto della difesa ed è un diesel molto esperto. Dopo un primo tempo a rilento, nella ripresa annulla gli avversari con un senso tattico esasperato.

Koke 7 – Il Migliore. Gara da due volti quella dell’eroe della serata. Assente ingiustificato durante la prima frazione, viene controllato con estrema facilità dagli avversari. Nella ripresa il capitano del Siviglia quasi incredibilmente realizza le reti della vittoria coronando un successo storico.

Banega 6,5 – Il prossimo acquisto dell’Inter agisce sulla trequarti e inzia bene facendo due-tre giocate di alto livello per poi farsi un po’ da parte. Nella ripresa però dà il suo enorme contributo alla vittora finale muovendosi abilmente per tutto l’asse centrale. Dal 90′ Cristoforo s.v.

Vitolo 6,5 – Tecnico. Si muove bene anche nello stretto. Un po’ come gran parte dei compagni, gioca un secondo tempo da favola. La rete di Koke nasce da un suo fraseggio che parte da lontano.

Gameiro 7 – Veloce e perseguitato a tutto campo da Lovren è un attaccante di razza: veloce, cattivo, affamato. L’unico tiro del Siviglia nel primo tempo è la sua rovesciata mentre nella ripresa è puntuale all’appuntamento con il gol e al 60′ sfiora la doppietta. Dal 88′ Iborra s.v.

All. Emery 10 – STO-RI-CO. Riesce a conquistare la terza Europa League consecutiva con il “suo” Siviglia, ribaltando l’uno a zero con cui concludeva la prima frazione per ritrovarsi vittorioso per tre reti a uno al triplice fischio dell’arbitro Eriksson.

Arbitro: Jonas 4,5 – Sbaglia al 13′ quando non assegna il penalty al Liverpool per il tocco col braccio di Carrico che era stato superato da Firmino. Al 37′ è invece corretta la decisione di annullare il gol a Lovren perchè Sturridge ostruisce la visuale di Soria. Poco dopo è ancora in difficoltà perchè Krychowiak tocca con la mano in modo abbastanza anomalo dentro la sua area di rigore negando una chiara occasione da rete. Giustamente azzecca almeno la decisione del terzo gol del Siviglia ma, a ragion veduta, i suoi errori durante il primo tempo risultano decisivi per l’esito finale del match.

TABELLINO DI

LIVERPOOL-SIVIGLIA 1-3

Liverpool (4-2-3-1): Mignolet; Clyne, Lovren, Touré (dal 82′ Benteke), Moreno; Milner, Can; Lallana (dal 72′ Allen), Coutinho, Firmino (dal 68′ Origi); Sturridge. A disp: Ward, Skrtel, Lucas, Henderson. All. Jurgen Kloop

Siviglia (4-2-3-1): Soria; Mariano, Rami (dal 77′ Kolodziejczac), Carrico, Escudero; N’Zonzi, Krychowiak; Koke, Banega (dal 90′ Cristoforo), Vitolo, Gameiro (dal 88′ Iborra). A disp: Rico, Pareja, Konoplyanka, Llorente. All. Unai Emery

Arbitro: Jonas Eriksson (SWE)

Marcatori: 34′ Sturridge (L), 46′ Gameiro (S), 63′ Koke (S), 69′ Koke (S)

Ammoniti: 30′ Lovren (L), 55′ Vitolo (S), 57′ Banega (S), 71′ Origi (L), 90′ Clyne (L)

Espulsi:

 

Tare in Portogallo: trovato il giocatore da affiancare a de Vrij?

Dopo essere volati a BarcellonaTare e Calveri hanno proseguito i viaggio verso il Portogallo, precisamente Lisbona. Il vero obiettivo di Tare però, non gioca nello Sporting (come inizialmente si pensava) ma nel Benfica: secondo indiscrezioni raccolte dalla redazione di Lazialità.it, tra i principali obiettivi del direttore sportivo ci sarebbe il centrale brasiliano classe ’86 Jardel Nivaldo Vieira – più comunemente Jardel. La Lazio  sta cercando di strappare il Sì del difensore, fresco di rinnovo fino al 2020 (accordo siglato nel marzo scorso): 30 presenze stagionali in campionato e 9 in Champions League.

Il prezzo non sarebbe neanche proibitivo visto che il giocatore dovrebbe avere una valutazione del cartellino pari a circa 6.5 milioni. L’interesse di Tare per Jardel ha radici lontane, già nel 2012 infatti il calciatore venne accostato alla società capitolina. Allora l’operazione non decollò, chissà che stavolta non sia la volta buona, anche se onestamente la mancanza delle coppe potrebbe essere un ostacolo difficile da superare e il “fascino” di Formello non sta dando sempre l’effetto sperato. Se veramente la Lazio vuole regalare questo compagno di reparto a de Vrij dovrà usare tutte le armi che ha a disposizione.

EUROPEI DI NUOTO – Maestoso Paltrinieri: oro e record europeo nei 1500

Gregorio Paltrinieri spaventoso: il nuotatore emiliano ha conquistato la medaglia d’oro nei 1500 stile libero agli Europei di nuoto di Londra. L’azzurro si è imposto in 14’34”04 miglior prestazione mondiale dell’anno e seconda prestazione di sempre sulla distanza, centrando così il terzo successo consecutivo nella rassegna continentale. Sbriciolato il precedente record europeo (14’39”67) che lo stesso Paltrinieri aveva fatto segnare ai Mondiali di Kazan lo scorso anno. La festa per i colori azzurri è completata dall’argento conquistato da Gabriele Detti in 14’48”75. Terzo l’ucraino Mykhaylo Romanchuk (14’50”33).

Dopo la grande impresa, Paltrinieri è arrivato ai microfoni di Rai Sport per commentare questa medaglia d’oro nei 1500 stile libero: “E’ venuto fuori un ‘garone’. Volevo dominare, volevo vincere, ma non pensavo di fare un tempo del genere“. Emozioni forti per l’atleta azzurro: “Sono contentissimo, mi sto allenando più che mai e fare questo tempo adesso è incredibile”. Ora la prossima sfida si chiama Olimpiadi di Rio de Janeiro ad agosto: “Aspetto le Olimpiadi da tanto e spero di fare bene. Questa era una tappa di passaggio per vedere fino a che punto potessimo arrivare. Adesso dobbiamo arrivare a Rio conoscendo quello che il nostro massimo“. Infine i complimenti al compagno di Nazionale Gabriele Detti che ha centrato il secondo posto e la medaglia d’argento: “E’ stato bravo, sono contento per lui“.

Europa League – Ecco le formazioni ufficiali di Liverpool-Siviglia

Queste le formazioni ufficiali di LiverpoolSiviglia, finale di Europa League che si giocherà questa sera allo stadio St.Jakob-Park di Basilea. Fischio d’inizio alle 20.45:

Liverpool (4-2-3-1): Mignolet; Clyne, Tourè, Lovren, Moreno; Milner, Can; Lallana, Firmino, Coutinho, Sturridge. A disp: Ward, Skrtel, Henderson, Lucas, Allen, Origi, Benteke. Allenatore: Klopp.

Siviglia (4-2-3-1): David Soria; Mariano, Rami, Carriço, Escudero; Nzonzi, Krychowiak; Coke, Banega, Vitolo; Gameiro. A disp: Rico, Kolodziejczak, Pareja, Iborra, Cristoforo, Konoplyanka, Llorente. Allenatore: Emery.

Arbitro: Jonas Eriksson (SWE)

 

Nessuno vuole liberare Pioli: anche l’Udinese gli volta le spalle scegliendo…

La pessima stagione condotta da Stefano Pioli alla guida della Lazio sta portando più conseguenze negative del previsto. L’ex mister biancoceleste, infatti, non riesce a trovare una nuova squadra da guidare e quelle poche che si sono fino ad ora interessate hanno presto virato su vari obiettivi o non sono ancora del tutto convinte. Si era parlato del Torino per il dopo Ventura, poi della Sampdoria di Ferrero (ma quest’ultimo ha confermato in giornata che resterà Montella) e nelle ultime ore si parlava di un Pioli molto vicino all’Udinese vogliosa di ripartire dopo un’annata a dir poco da incubo. Purtroppo anche i friulani hanno voltato le spalle al tecnico parmense.

Come riporta “calciomercato.com“, infatti,  sarà Beppe Iachini il nuovo allenatore dell’Udinese. L’accordo è stato trovato per un contratto annuale più opzione per il secondo anno, in caso di  salvezza, a 700 mila euro a stagione. Il suo vice dovrebbe essere Fabio Viviani, già suo assistente a Palermo e vice di Guidolin a Udine. Dopo i fallimenti di Colantuono e De Canio la dirigenza friulana spera di poter ripartire con il tecnico bresciano. Manca solo l’annuncio ufficiale.

Gabrielli viene incontro ai romani: sciopero confermato ma ridotto…

AGGIORNAMENTO ORE 19:10 – Lo sciopero indetto dai sindacati Orsa, Sul, Faisa Confail, Usb, Utl e Cambia-Menti M410 per venerdì 20 maggio in Atac e in Trotta Bus, società facente parte del consorzio Roma Tpl, è stato ridotto da 24 a 4 ore, lo ha deciso il Prefetto di Roma Franco Gabrielli. Lo stop a bus, tram metropolitana e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo, e alle sette linee di bus gestite dalla società Trotta 218, 702, 720, 721, 764, 767 e 789 si terrà quindi solo dalle 8.30 alle 12.30.

Venerdì 20 maggio a Roma, indetto dai sindacati Cambia-Menti M410, Faisa Confail, Orsa, Sul, Usb, Utl e dall’Ugl per i Trotta Bus, è in programma uno sciopero di 24 ore dei mezzi pubblici (coperte le consuete fasce di garanzia). L’agitazione è così articolata:

– dalle 8,30 alle 17 e poi dalle 20 a fine servizio, sulla rete Atac, saranno a rischio le corse di bus, tram, filobus, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Civitacastellana-Viterbo.

– nelle stesse ore, possibili disagi anche su sette linee di bus gestite dalla società Trotta Bus (consorzio Roma Tpl): 218, 702, 720, 721, 764, 767 e 789.

Nella notte tra venerdì e sabato, poi, saranno a rischio non solo i collegamenti diurni che finiscono il servizio dopo le 24 ma anche tutte e 28 le linee notturne (i collegamenti N).

Beruatto: “Inzaghi scelta giusta per dare continuità”

Per parlare delle prossime  mosse dei biancocelesti ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Paolo Beruatto.

L’ex terzino biancoceleste ha parlato prima dei biancocelesti soffermandosi poi sui Nazionali italiani: “Credo che, come ho già dichiarato in altre occasioni, se la società dovesse puntare su Inzaghi sarebbe la scelta più giusta per dare continuità. Con Simone in panchina si sono viste molte buone cose, in alcuni momenti la Lazio ha fatto bene e mi è piaciuta. La squadra è scesa in campo con uno spirito diverso. Vedere cosa riuscirebbe a fare Sampaoli nel nostro campionato potrebbe essere interessante dal punto di vista tecnico-tattico. La Serie A è un torneo molto difficile, tecnico e tattico. E’ un vero peccato vedere andare via Klose, trovare un degno sostituto sarà una missione quasi impossibile, nell’ultimo periodo aveva anche ritrovato la via della rete. Nel prossimo mercato sarà difficile per tutte le squadre italiane arrivare a qualche top player, bisognerebbe trovare dei giovani interessanti. Milinkovic è un giovane promettente, deve avere la possibilità di giocare. Credo che si dovrebbe puntare su di lui, come anche su Felipe Anderson, credendo nei loro mezzi e con un progetto che li possa valorizzare. Ora le squadre puntano molto su punte di movimento, la società deve lavorare bene e essere convinta delle proprie mosse, dalla scelta dell’allenatore e dalle sue idee dipenderà la scelta dell’attaccante più adatto da cercare. Molto  dipenderà anche dal budget sul quale la società potrà contare, non sono tantissimi i giocatori ai livelli di Klose e non costano poco. Sempre tenendo conto che Roma è una piazza dura per qualsiasi attaccante. Da una prima punta ci si aspettano tante reti, quelle che sono mancate in questa stagione. Anche la difesa va rinforzata, bisognerebbe prendere un giocatore di esperienza che possa subito integrarsi nei meccanismi difensivi. Per tornare in forma de Vrij avrà bisogno di giocare ma dopo il grave infortunio che ha subito non potrà garantire sin da subito il 100%, avrà bisogno di un compagno che possa garantirgli un recupero tranquillo”.

Poi due parole sulla Nazionale e sui biancocelesti convocati: “Gli Europei non saranno facili per l’Italia, credo che gli azzurri avranno molte difficoltà a centrocampo dove si sono perse pedine importanti. Non so se Conte punterà ancora su Pirlo, ma dovrà comunque fare a meno di giocatori di esperienza internazionale. Sono molti a credere che senza gli oriundi e il duo MarchisioVerratti saremmo in grande difficoltà. I giocatori biancocelesti in Nazionale credo che potrebbero fare bene. Cataldi ha meritato la chiamata, nonostante abbia avuto un’annata poco brillante anche lui rientra nel discorso della crescita giovanile e le difficoltà fanno parte di questa crescita. E’ un giocatore che potrà far comodo alla Nazionale, come Parolo, sono giocatori eclettici in grado di giocare sia in un centrocampo a due che a tre. Voglio vedere come il CT schiererà il centrocampo, giocando con la difesa a tre non si vince molto, quelle che vincono puntano su altri moduli. Guardiola non ha mai vinto con la difesa a tre, sono i numeri stessi a confermare che con questa difesa nessuno vince i campionati o ottiene grandi risultati a livello di Nazionale. Giocano tutti a quattro”.

Il magistrato che sfidò Cosa Nostra

Il 18 maggio 1939 a Palermo nasceva Giovanni Falcone, il magistrato che lottò ininterrottamente e senza tregua contro Cosa Nostra.

Nel 1983 assieme al suo amico e collega Paolo Borsellino entrò a far parte del cosiddetto pool antimafia“, una squadra costituita per evitare che nel caso di morte di uno dei giudici le indagini possano essere interrotte. Strategia verificatasi esatta visto che grazie a questa si è riusciti a porre le basi per quello che sarà il grandemaxiprocesso di Palermo“, a causa del quale Falcone venne mandato a lavorare per motivi di sicurezza nel carcere dell’Asinara. Nel 1987 il maxiprocesso si conclude con 360 condanne ed è una vittoria storica che però non ferma Giovanni Falcone che continua imperterrito nel suo lavoro. Né le minacce di morte né un attentato alla sua vita dal quale si salva per miracolo lo fermano. Questo almeno fino al 23 maggio 1992, giorno della strage di Capaci nella quale perdono la vita Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta.

Dalla Spagna al Portogallo, il viaggio di Tare continua

Dopo essere volati a Barcellona per incontrare il tecnico argentino Sampaoli il viaggio di Tare e Calveri è proseguito per il Portogallo. Obiettivo primario dei due dirigenti biancocelesti è cedere qualche giocatore biancoceleste: Mauricio potrebbe avere mercato e in caso di offerte la Lazio sarebbe ben lieta di prenderle in considerazione, Patric potrebbe essere ceduto in prestito.

Ma non solo cessioni, la Lazio sarebbe interessata al brasiliano Wallyson Mallmann, ventiduenne centrocampista in forza allo Sporting Lisbona. Inoltre, come riportato da La Repubblica, è di qualche settimana fa la notizia di un interessamento dei biancocelesti nei confronti di Alberto Aquilani, altro centrocampista dello Sporting.

UEFA – Novità assoluta per il mondo del calcio: ecco l’espulsione a tempo

La UEFA nel quadrangolare tra San Marino, Macedonia, Albania e Andorra Under 16 ha testato delle nuove proposte per il gioco del calcio. Come voluto da Platini è stato utilizzato ilcartellino bianco“, un nuovo provvedimento che prevede l’espulsione a tempo – 8 minuti – per placare le proteste dei giocatori verso le decisioni prese dai direttori di gara.

Oltre al nuovo cartellino il torneo prevedeva che ogni giocatore dovesse giocare almeno 80 minuti in tutto il torneo e l’aumento del numero delle sostituzioni a nove. Ma sicuramente la nuova regola che ha creato più scalpore è stata sicuramente il “cartellino bianco”. Questo provvedimento è già in uso in sport come basket, calcio a 5, hockey e rugby.

Il giocatore “espulso” si deve portare in un’area tecnica fuori dal campo dove deve aspettare lo scadere dell’espulsione. Il cartellino bianco va a punire quei falli non tanto gravi da rosso ma più pesanti di una semplice ammonizione. Nel calcio è previsto che venga utilizzato più che altro per placare le proteste dei giocatori.