79′ minuto della finale di Champions League: il Real ha sfiorato in un paio d’occasioni il gol del 2 a 0, ma proprio nel momento migliore dei blancos, rapida ripartenza dell’Atletico, Juanfran serve al centro Carrasco che punisce Navas e realizza il pareggio. Nulla di strano, se non che il giocatore anziché abbracciare i suoi compagni, corre in tribuna e bacia appassionatamente la fidanzata. Tutto questo sotto gli occhi stupefatti dei compagni che creano un “mucchio selvaggio” (per citare Piccini) intorno alla coppia. Un bacio dal sapore di Champions.
Pastorello: “Rossi – Lazio? Macchè…”
In attesa di risolvere la questione allenatore, in casa Lazio tiene sempre banco il mercato degli attaccanti. I soliti tanti nomi, ma ancora nulla di concreto. L’interesse della Lazio per Giuseppe Rossi, aveva scatenato le fantasie di giornalisti e tifosi.
Ma a Radio Blu arriva la smentita del procuratore del calciatore, Pastorello: “L’unica cosa certa è che il Levante non lo riscatterà. Tornerà alla Fiorentina poi decideremo il futuro. Non chiudiamo la porta a nessuno, ma l’interesse della Lazio è pura invenzione giornalistica“.
Premio da sogno per i giocatori del Real in caso di vittoria finale
Come rilevato dall’edizione online del Corriere dello Sport ha davvero dell’incredibile la situazione tra l’ex tecnico delle merengues Rafa Benitez e il Real Madrid in caso di vittoria finale della Champions League da parte di quest’ultimi.
Il tecnico spagnolo, retrocesso solo qualche giorno fa con il Newcastle in Inghilterra, nel caso di un successo dei blancos avrebbe diritto a un premio. Infatti, la società madrilena premia tutti quelli che in caso di raggiungimento dell’obiettivo hanno partecipato alla realizzazione. Benitez prima di venire esonerato aveva raggiunto con la squadra gli ottavi di finale della competizione.
Inoltre, si legge, in caso di successo contro l’Atletico di Simeone ogni giocatore del Real riceverà un premio di 700mila euro, mentre a Zidane ne spetterebbero 1.400.000. La quota che invece spetterebbe a Benitez non è specificata.
Tavecchio: “Ventura CT? Non posso parlare. A San Siro organizzazione perfetta”
Tavecchio è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium a pochi minuti dall’inizio della finale di Champions League. Queste le sue parole:
“La prossima settimana dovremmo ufficializzare il nuovo Ct. Dubbi non ce ne sono. Se sarà Ventura? Ora non posso parlare perchè ho delle regole che devo rispettare. Milano questa sera ha dimostrato una grande organizzazione. Abbiamo fatto un ottimo lavoro anche a livello economico. Chi vincerà? Non lo è un derby e tutto potrà accadere“.
REAL – ATLETICO: LE FORMAZIONI UFFICIALI
Manca sempre meno alla partita dell’anno, ovvero la finale di Champions League. Per la seconda volta si sfideranno Real e Atletico, che infiammeranno lo stadio San Siro e la città di Madrid. Zidane e Simeone cercano la loro prima coppa da allenatori. Di seguito le formazioni ufficiali:
Real Madrid: Keylor Navas, Pepe, Ramos, Ronaldo, Kroos, Benzema, Bale, Marcelo, Casemiro, Carvajal, Modric.
Atletico Madrid: Oblak, Godín, Filipe Luís, Koke, Griezmann, Torres, Fernández, Gabi, Savić, Saúl Ñíguez, Juanfran.
CONFERENZA – Conte: “Chi porterò agli Europei? Ancora non lo so…”
Sono giorni delicati per il CT della Nazionale, Antonio Conte. L’ex bianconero è alle prese con molti grattacapi. Ad iniziare dai molti infortuni che stanno falcidando la rosa a disposizione. Proprio per questo motivo, la rosa definitiva verrà scelta solamente all’ultimo minuto.
“Dovrò analizzare bene con i medici le condizioni fiische di molti calciatori. Deciderò per il bene dell’Italia. Domani Montolivo e Motta non dovrebbero giocare, a differenza di De Rossi. Stiamo preparando bene gli Europei, ma gli infortuni non ci aiutano. Sicuramente alla fine ci sarà qualche calciatore che rimarrà deluso per l’esclusione, anche perchè c’è grande spirito di gruppo nell’Italia e tutti vorrebbero farne parte. Ripeto non sarà facile scegliere chi portare“.
Ruben Sosa: “Inizierò a collaborare con la Lazio, me lo ha promesso Tare”
Dalle frequenze di Radiosei, l’ex attaccante di Lazio ed Inter, Ruben Sosa, ha svelato un piccolo retriscena. Durante la sua permanenza a Roma, in questi giorni ha avuto la possibilità di incontrare e parlare con Tare. L’uruguaiano è molto contento per il fatto di poter iniziare una collaborazione con la Lazio: “Ho una scuola calcio a Montevideo, ne ho parlato a Tare il quale mi ha detto di inviargli dei documenti in cui presento la scuola che ho fondato“.
Poi continua: “Dovrei iniziare a collaborare con la Lazio, mandando i maggiori talenti ad allenarsi qui in a Formello, poi saranno loro a decidere se ingaggiarli o meno. Vorrei solo che il logo della Lazio venga associato alla mia scuola calcio. Ci spero davvero“.
CRONACA – Parigi, bambini colpiti da un fulmine in un parco giochi: gravi le loro condizioni
I servizi meteorologici francesi nelle scorse ore avevano lanciato un’allerta meteo per le forti piogge in arrivo ma Parigi – su cui si è abbattuto un violento nubifragio – non era fra le località interessate dalla perturbazione. Ma sfortunatamente non è stato così.
Sono infatti undici i feriti, dieci bambini e un adulto, le vittime di un fulmine che ha colpito il parco giochi di Monceau, nella capitale transalpina, non molto distante dagli Champs-Elysees. A renderlo noto le autorità locali che hanno anche precisato anche che sei dei bambini sono in gravi condizioni. Il gruppo di piccoli si trovava in un parco giochi per festeggiare un compleanno. I sei bambini sono stati ricoverati d’urgenza in terapia intensiva. Nonostante le ustioni riportate sui loro corpicini la speranza è che tutti possano uscirne senza danni.
Giro d’Italia 2016 – INCREDIBILE NIBALI !
Incredibile quanto accaduto al giro d’Italia. Infatti oggi nella penultima tappa della manifestazione ciclistica, il corridore siciliano ha vinto la tappa e quindi è diventato il trionfatore del Giro d’Italia 2016. Il corridore siciliano si è aggiudicato la 99esima edizione della Corsa Rosa.
Nibali, dopo aver iniziato il Giro in sordina, ha cominciato a far valere la sua presenza appena iniziati i Gran Premi della montagna. Lo scalatore con l’arrivo delle salite più difficoltose ha subito dato segnali di risveglio. A parte la battuta di arresto alla crono-scalata dell’Alpe di Suisi dovuta a un guasto meccanico della bicicletta – dove “lo squalo”, questo il suo soprannome, si piazzò oltre il 40° posto – da lì in poi sempre buoni piazzamenti fino alla fantastica vittoria conseguita nella penultima tappa, la 19, quella della leggendaria Cima Coppi, che oltre a regalargli il successo di tappa gli ha permesso di recuperare secondi preziosi su Kruijswijk e Valverde.
Al termine della gara Nibali ha dedicato la vittoria ai compagni di squadra, il Team Astana, e a Rosario Costa, il giovanissimo ciclista del Team di Nibali, morto qualche giorno fa a causa di un incidente stradale.
Moto travolge i ciclisti nel Giro del Belgio: uno di loro è in coma
Annullata dopo un grave incidente tra due moto, che ha visto coinvolti anche 19 corridori, la terza tappa del Giro del Belgio. Tutto è successo a 65 km dalla partenza da Verviers. Scene da paura: due moto si sono scontrate in discesa, precipitando sul gruppo di ciclisti impegnati nel pieno dei loro sforzi.
Dei 19 ciclisti coinvolti nel terribile incidente, undici sono stati trasportati in ospedale. Il più grave è Stig Broeckx, ricoverato nell’ospedale di Aquisgrana in coma con una possibile frattura al cranio.
Il corridore belga della Lotto-Soudal già a febbraio era rimasto vittima di un episodio simile alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne: sbilanciato da una moto dell’assistenza medica che lo aveva superato era terminato a terra riportando nella caduta la frattura scomposta della clavicola destra.
Scomparsa una leggenda del teatro: ciao, Maestro !
Nella tenuta di famiglia in Maremma si è spento Giorgio Albertazzi, uno dei più grandi attori italiani. Da tempo Albertazzi era sofferente di cuore, che questa mattina ha smesso di battere alle 9. Sino a pochi mesi fa il grande attore era stato a teatro con le “Memorie di Adriano”; il suo ultimo sogno sarebbe stato portare sul palcoscenico “Giulietta e Romeo” interpretato da due vecchi attori, con Valeria Valeri.
Nato a Fiesole quasi 93 anni fa, il 20 agosto 1923, crebbe a Ponte a Mensola, nella villa “I Tatti”, residenza dello storico dell’arte Bernard Berenson. Giorgio Albertazzi è stato autore teatrale, riduttore di romanzi per la televisione, regista, sceneggiatore e traduttore. Fino all’ultimo momento al suo fianco, con amore, la moglie Pia Tolomei di Lippa, sposata nel 2007 quando lui aveva 84 anni e lei 48. Più che un funerale, perché questo era il volere del Maestro, quello che si svolgerà domenica alle 17 nella tenuta di famiglia alla Pescaia di Grosseto sarà un saluto agli amici.
Il mondo delle istituzioni e della cultura si è subito stretto nel lutto della morte di Giorgio Albertazzi. Soprattutto sui social. In poco tempo l’hashtag #albertazzi è diventato il primo dei trend topic. Tweet sono arrivati dal Quirinale, dal presidente del Senato Grasso ma anche dal Teatro della Pergola di Firenze. Tante le sue apparizioni anche in tv. Ultimamente quella che era rimasta più nel cuore del pubblico televisivo riguardava la partecipazione a una delle ultime edizioni di Ballando con le Stelle, il programma Rai sul ballo condotto da Milly Carlucci.
LAZIO-PRANDELLI CHE SUCCEDE???
Pochi giorni fa si parlava di un Prandelli che aveva già firmato con la Lazio, che attendeva soltanto l’ufficialità dell’accordo. Ma le ore passano inesorabili, così come i giorni, e le voci si fanno sempre più insistenti su un clamoroso cambio di rotta che porterebbe a Giampiero Ventura, promesso sposo della nazionale. Anche perchè quando si tratta con Claudio Lotito non si è mai certi di quello che può succedere. Infatti, lunedì scorso Prandelli e il patron della Lazio si sono incontrati a Villa San Sebastiano e alcuni addetti ai lavori hanno dato per certo la firma sul contratto. Mancava solo da limare qualche dettaglio principalmente per via di due situazioni.
La prima era vedere se Pioli fosse riuscito a trovarsi una sistemazione con un’altra società, cosa che avrebbe consentito a Lotito di dare qualche soldo in più a Prandelli e di conseguenza anche uno staff tecnico più cospicuo al mister bresciano. La seconda, che nel “Valzer delle panchine” Montella (non si capisce bene ancora il motivo) rientri in corsa per assumere la guida tecnica della nazionale italiana.
Ma ormai i giochi sono fatti e Cairo dopo aver liberato Ventura, ufficializza Mihajlovic alla guida della compagine granata. Al tempo stesso però, qualora l’aereoplanino dovesse assumere la guida della nazionale, il presidente del Torino s’infurierebbe non poco. E allora Lotito il furbo che fa? Riflette se sia il caso di portare nella capitale Ventura, che fra l’altro ha anche un ingaggio minore rispetto al collega più blasonato. L’ex tecnico granata verrebbe ingaggiato con un contratto intorno ai 700mila euro ma, per creare quell’effetto domino che serve per conoscere il nome del nuovo mister della Lazio, dovremo attendere l’evolversi della situazione legata a Vincenzino Montella.
Mudingayi: “Lazio la mia grande passione. Tifosi razzisti? Mai avuto problemi, sono meravigliosi”
L’ex centrocampista biancoceleste Gabi Mudingayi è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia per parlare della stagione della Lazio, con un occhio rivolto al futuro della compagine con l’aquila sul petto.
Mudingayi non ha giocato nell’ultima stagione: “Adesso mi sto allenando. Ho perso un anno per via di tante cose non andate in porto. Adesso con il mio procuratore sto cercando una sistemazione, a 34 anni ho ancora tanta voglia di giocare, non voglio smettere. Amo il calcio, non è una questione di soldi, voglio dimostrare di essere ancora integro e poter essere utile“. Il centrocampista vuole rientrare nel calcio che conta: “Ripeto non è una questione di soldi, sarei disposto anche a fare un provino per dimostrare la mia integrità fisica, o anche a essere pagato in base alle presenze“. Sulle emozioni vissute con la maglia della Lazio: “Io ho avuto la fortuna di giocare in varie occasioni in un Olimpico pieno, come nei derby o in Champions contro il Real. La Lazio ha una tifoseria pazzesca. Alla Lazio stavo veramente bene, mi è dispiaciuto non essere rimasto e forse non aver dato qualcosa in più. I tifosi mi ricordano ancora con piacere, con me sono stati sempre meravigliosi“. Riguardo il presunto razzismo dei tifosi della Lazio: “Ricordo che prima di firmare con la Lazio avevo paura di questa cosa, perchè in molti mi dicevano che c’era questo problema. Ma dal primo giorno che ho messo piede nella Lazio fino a quando sono andato via non ho mai avuo alcun tipo di problema, non c’è mai stato un episodio di razzismo nei miei confronti, mai una frase fuori posto. Il tifoso laziale non è così come lo descrivono“. Riguardo il rebus allenatore della Lazio: “Tutti i nomi che si sono fatti sono grandi nomi. Inzaghi lo conosco di persona, è un ragazzo intelligente e mi farebbe molto piacere se restasse alla Lazio anche perchè conosce molto bene l’ambiente. Prandelli e Ventura hanno fatto grandi cose e potrebbero fare molto bene in una piazza come quella della Lazio“. Sulla difficile stagione biancoceleste: “Quest’anno la squadra non è andata come ci si aspettava. Probabilmente è subentrato qualcosa nella testa dei giocatori, anche perchè erano più o meno gli stessi della stagione precedente. Nel calcio ci sono tanti fattori, chi indossa la maglia biancoceleste deve sapere che è in una squadra importante e deve dare il massimo“. Infine a Mudingayi viene chiesto se fosse stato più contattato dalla Lazio dopo il suo addio: “Non ho più sentito nessuno della società, io ho sempre dato la priorità alla Lazio, anche quando mi cercavano Inter, Milan e altre squadre importanti dicevo al mio procuratore che sarei tornato di corsa a Roma. Comunque io tifo Lazio e seguo sempre la squadra con grande passione“.
Guido Paglia rivela: “Contattati gli azionisti. Ora ci aspettiamo contromosse da Lotito”
Sulle frequenze di Radio Incontro Olympia è intervenuto uno degli esponenti di spicco di Emozione Lazio, l’ex responsabile della comunicazione dell’era Cragnotti, Guido Paglia.
A 6 giorni dal lancio dell’iniziativa di Emozione Lazio e Federsupporter, relativa all’acquisizione di una percentuale di azioni della SS Lazio, Guido Paglia si è così espresso: “Sono cominciati i contatti con gli azionisti, sinceramente speravo in qualcosa di più. Anche un piccolo azionista da Chicago ci ha contattato mettendosi a disposizione, questo fa capire la risonanza che ha avuto l’iniziativa. Non diamo cifre perché non vogliamo dare notizie al ‘nemico’ né tantomeno essere oggetto di cause o contromosse da parte dell’azionista di maggioranza“. Riguardo gli obbiettivi dell’iniziativa: “Se si arrivasse ad un 10% ci sarebbe la possibilità di chiedere un aumento di capitale, sarebbe un traguardo importante, anche se molto difficile da realizzare“. Sull’emozione di tornare sul prato dell’Olimpico in occasione della serata Di Padre in Figlio: “E’ stato bellissimo, un’emozione unica. Mi ha riportato alle emozioni forti vissute 16 anni fa, sono cose che fanno bene al cuore“. Tornando all’iniziativa sul rastrellamento delle azioni: “Mi aspetto delle contromosse da parte di Lotito, soprattutto se riuscissimo ad acquisire una quantità di azioni consistente. Lotito è abituato a fare il bello e il cattivo tempo con la società, già il fatto di provare a fare qualcosa può sicuramente dargli fastidio. tutto ciò sempre nel rispetto della legalità e delle norme vigenti. Nel frattempo aspettiamo la trimestrale…“. Paglia è poi critico con i media: “Un’iniziativa del genere avrebbe meritato maggiore risonanza sui giornali, non ne ha parlato nessuno, probabilmente hanno paura di qualche ‘ritorsione’ da parte della società. I giornali danno risalto ad improbabili notizie di mercato dai titoloni altisonanti piuttosto che dare spazio a cose più reali come questa iniziativa“.
FORMULA 1 – Grande sorpresa nelle prove del Gp di Montecarlo
La Formula 1 è di scena a Montecarlo, per il Gran Premio di Monaco, sesta prova del campionato mondiale.
Nelle prove ufficiali appena terminate, una grandissima sorpresa: la pole position la ottiene Daniel Ricciardo su Red Bull. Per l’australiano si tratta della prima pole in carriera. Il pilota Red Bull mette in fila le due Mercedes di Rosberg e Hamilton. Solo quarta la prima Ferrari di Sebastian Vettel, che era stato il più veloce nelle ultime prove libere del mattino. Per Raikkonen sesto posto, ma a causa della sostituzione del cambio il finlandese verrà penalizzato di 5 posizioni in griglia, partendo quindi solo 11esimo. Quinto Hulkenberg su Force India, poi Sainz, Perez, Kvyat. Chiudono la top ten Alonso e Bottas.
D’Amico incensa Lapadula e Pavoletti: “Con loro due la Lazio farebbe il colpo del secolo”
Ospite su Radiosei, Vincenzo D’Amico ha avallato gli acquisti in attacco in orbita biancoceleste: “Se la Lazio prendesse Pavoletti e Lapadula farebbe il colpo del secolo, due giovani che ti darebbero garanzie per 6-7 anni. Sarebbe un grande colpo di mercato per questo non ci credo. Tra serie A e serie B c’è un abisso ma ci sono giocatori che si trovano in B per caso e Lapadula è uno di questi. E’ un giocatore furbo, forte di testa, col senso del gol, un attaccante completo. Se davvero il Pescara vuole 7,5 mln + bonus sarebbe da prendere subito. Con lui e Pavoletti la Lazio sarebbe a posto. Si potrebbe ricavare qualcosa dalla cessione di Djordjevic: da 4 mln in su lo venderei. Incontro Lotito-Preziosi? Non è detto che si siano visti per parlare di Pavoletti”.
Fabrizio Piepoli
Rio Ferdinand: “Morrison? La gente non si rende conto di quanto sia forte, ma…”
L’ex giocatore del Manchester United Rio Ferdinand, in un’intervista rilasciata al quotidiano The Mirror ha parlato tra le altre cose di Ravel Morrison.
Rio Ferdinand era impressionato dal talento che Ravel Morrison metteva in mostra quando militava nelle giovanili dei Red Devils: ” Ravel Morrison è il miglior giovane che abbia visto in vita mia. Meglio di Joe Cole quando era un ragazzo. Non ho mai visto un giovane trovarsi così a proprio agio su un campo di calcio. Ma non si può avere talento senza mentalità, devi avere tutto per sfondare. Mi piacerebbe gli venisse data un’altra chance per tornare qui e dimostrare a tutti il suo talento, perché è semplicemente di un’altra categoria. Pogba, Januzaj, Lingard lo guardavano con ammirazione. La gente non si rende conto di quanto sia forte. Ma questi ragazzi lo osservavano come a dire “Wow, Ravel Morrison”…“
Bergomi: “Vi svelo un aneddoto sul passaggio del Cholo alla Lazio…”
Stasera il suo Atletico Madrid sfiderà il Real per la conquista della Champions League. Per Diego Pablo Simeone è una rivincita, una vendetta, o più semplicemente il sogno di una vita.
In questo giorno importantissimo per la carriera di Simeone, Beppe Bergomi, suo ex compagno ai tempi dell’Inter e ora telecronista di Sky Sport, ai microfoni di AS ha svelato un retroscena sul passaggio del Cholo dai nerazzurri alla Lazio: “Pagò come me il cambio di panchina da Simoni a Lippi. Io mi ritirai, mentre Pagliuca e Diego dovettero andare via. Fu una decisione dell’allenatore e ancora non conosco il motivo. Al Cholo dissi: ‘Guarda che stai andando alla Lazio, in questo momento è più forte dell’Inter”. E lui mi disse: “Ma in Sudamerica non la conosce nessuno (ride, ndr)”. Alla fine a Roma vinse lo scudetto e tre coppe”.
Finale Champions: pacco sospetto, sospesa la circolazione nella metropolitana di Milano
Attimi di tensione questa mattina a Milano, in trepidazione per la finalissima di Champions League, in programma questa sera a San Siro, tra Real e Atletico Madrid. A far svegliare di soprassalto la città ci ha pensato infatti un pacco sospetto, trovato sulle scale esterne della fermata della metropolitana di Cadorna. Rinvenimento in seguito al quale gli organi di sicurezza hanno immediatamente deciso di sospendere la circolazione sulle linee M1 da Cairoli a Pagano e M2 tra Garibaldi e Porta Genova. La polizia locale ha tuttavia fatto sapere che la circolazione dovrebbe tornare alla normalità in breve tempo.
Crespo: “Adesso lo chiamano cholismo ma prima era catenaccio. Stasera tifo per il mio amico Simeone”
Intervistato dal Corriere dello Sport, Hernan Crespo ha parlato della gara di stasera tra Real e Atletico Madrid. Crespo si è messo nei panni di Zidane: “Parto da una consapevolezza: i miei giocatori, negli uno-contro-uno, sono più forti degli avversari. Dunque devo metterli nelle condizioni ideali per affrontare i duelli individuali. Non vado di sicuro a pressare ‘alto’ l’Atletico, lascio che giochino con i difensori, li invito a venire avanti. E poi, quando ho lo spazio, attacco con le mie frecce. Se ho Cristiano Ronaldo, devo consentirgli di puntare i difensori avversari e di saltarli”.
Poi Crespo si mette nei panni di Simeone: “Se fossi il Cholo, farei quello che ho sempre fatto quando ho incontrato squadre più forti della mia: consegno a loro il pallone e aspetto. Se mi capita un’occasione, palla lunga per Griezmann e Torres. Qualcosa, prima o poi, succede. Il gioco di Simeone? Adesso lo chiamano ‘cholismo’, una volta era ‘catenaccio’. Io preferisco vedere squadre che interpretano il calcio in modo più propositivo, però il mio amico Cholo è stato bravissimo a creare un meccanismo perfetto. Lui ha convinto i giocatori che dovevano mettersi in secondo piano rispetto alla squadra. Il collettivo e non il singolo. Guardate che, presi uno per uno, quelli dell’Atletico non sono scarsi. Simeone pretende che loro mettano le qualità al servizio del gruppo. Solo in questo modo riesci a essere sempre stretto, compatto, grintoso”.
Crespo dice la sua anche su Zidane: “Zizou ha fatto cose semplici e la semplicità, quasi sempre, è la chiave giusta. Dato che i giocatori si trovavano male con Benitez, lui ha deciso di fare esattamente il contrario. Con i grandi campioni non c’è bisogno d’inventarsi cose stratosferiche, bisogna gestirli con intelligenza e con saggezza. Se Ronaldo vuole fare esercizi o terapie alle tre di notte, glieli devi lasciar fare: mi sono spiegato?”.
Infine l’ex bomber di Parma e Lazio si lascia andare a un pronostico: “Qui il discorso si fa complicato. Secondo me si va ai supplementari, perché vedo tanto equilibrio in campo. Il Real deve mantenere la calma, perché quelli dell’Atletico sono bravissimi a provocare, a spezzare il ritmo, a ‘non giocare’. E l’Atletico dovrà stare attento a non esagerare: qualcosa, per alzare la coppa, bisogna pur farlo. Se tifo per Simeone? E’ un amico, è argentino… E poi ha creato qualcosa, ha insegnato, ha preso dall’Italia la grande lezione di difensivismo e l’ha portata in Spagna. Va apprezzato per questo”.